Argomento: LE PSICOTERAPIE
I Prof. De Fazio, intervenuto brevemente a inizio lezione, ricorda che le psicoterapie sono oggetto
d'esamel
II Dr. Aloi inizia la lezione presentandosi e spiegando quali saranno gli obiettivi:
2. Quali sono gli orientamenti verso i quali indirizzareil paziente (perché non tutti i pazienti
possono fare un determinato tipo di percorso di psicoterapia)
Perché parliamo di psicoterapie in un Corso di Laurea di Medicina? Per prima cosa, siamo nel 2019
e c'è ancora gente che va da maghi e cartomanti. I nostro obiettivo è quindi sdoganare il classico
mito dello psicologo/psichiatra, che è a contatto solo con persone pazze. Purtroppo, nella nostra
regione, c'è ancora lo stigma del paziente psichiatrico. Dobbiamo quindi, noi per primi che faremo
questa professione, eliminare il concetto che il paziente psichiatrico è un paziente pazz0.
Definizione di psicoterapia
fine comune.
La prima è molte volte lasse 1 del DSM, cioè la riduzione dei sintomi. Molto spesso si aggiunge
anche la struttura di personalità, che è la famosa asse 2 del DSM (anche se ora non c'è più la
classificazione in assi nel DSM5).
Ciò che noi facciamo all'ingresso è somministrare dei questionari al paziente, dopo 6 mesi si
possono risomministrare i questionari per vedere l'andamento della terapia e poi, a fine terapia,
richiamiamo il paziente, anche dopo anni, per vedere come sta e se c'è una ricaduta di efficacia nel
trattamento psicoterapico. Fondamentale è il mezzo di tecniche: ogni orientamento teorico ha
diverse tecniche. Esistono quindi diversi tipi di orientamento in psicoterapia.
Sicuramente, se non a livello personale, conosciamo persone (parenti e/o amici) che sono andate
dallo psicologo. Questa è una cosa buona, ma è fondamentale capire da quale psicologo andare.
Owiamente si predilige un bravo psicologo, ma è necessario anche cercare di capire che tipo di
disturbo ho per fare una buona scelta, andando prima da uno psichiatra o da un neurologo. Non
bisogna quindi andare dal primo psicologo che capita, ma è necessario avere un certo tipo di
orientamento. Esistono, infatti, tantissimi tipi di psicologi (comportale, della famiglia, della scuola).
Da sempre, il problema della psicologia è stato definirla come scienza. Attualmente (dai primi anni
del 900) è inquadrata come una disciplina scientifica, con tanto di pubblicazioni, ma non è sempre
stato cosi.
Cornice operativa
Secondo Frank (1979), è una forma di aiuto specifico che si differenzia da altre forme di aiuto
psicologico, sulla base per lo meno di due fattori:
2
In deroga alla legge 56, i medici specialisti in psichiatria o neuropsichiatria possono
richiedere I'annotazione nell'elenco degli psicoterapeuti
In Italia- La situazione
Nel 2009: 37000 psicoterapeuti (2/3 psicologi, 1/3 medici); 7000 ogni anno;
Secondo alcuni autori ci sono 200 indirizzi, secondo altri oltre 700;
Principali indirizzi: psicoanalitico, sistemico-relazionale, cognitivo-comportamentale,
interpersonale.
Prerequisiti comuni
I prerequisiti comuni di tutti i tipi di psicoterapie sono:
Un luogo specifico e sicuro (setting), all'interno del quale si svolge questa relazione, nel
quale tutto ciò che avviene è confidenziale;
in grado di
Proposta, opera del terapeuta, di nuove prospettive e nuovi punti di vista,
a
dare un senso a sensazioni confuse e indefinite. Si stabilisce, quindi, l'obiettivo che si vuole
raggiungere con la terapia;
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Requisiti di una relazione terapeutica
Rispetto della riservatezza e del segreto: è impensabile, infatti, non rispettare il segreto
professionale (non solo da un punto di vista deontologico, ma anche da un punto di vista
penale). Se ciò avwenisse, verrebbe meno il rapporto di fiducia terapeuta-paziente. l'unica
eccezione è rappresentata dal rinvio, in cui un terapeuta si rende conto che la terapia non
sta andando bene e quindi deve indirizzare il paziente da un altro terapeuta, informandolo
a grandi linee sulla situazione del paziente in questione;
Sospensione di ogni giudizio che riguardi convinzioni religiose, politiche, morali e di ogni
scala di valori e di principi del terapeuta in modo da evitare ogni interferenza con la
terapia in corso (es. se ho in terapia un paziente che è testimone di Geova, non devo
cercare di convertirlo al cattolicesimo, perché non è questo l'obiettivo della terapia).
Far fronte a una condizione psicopatologica in atto e alla sua diretta sintomatologia;
Dai nostri cambiamenti di umore, cioè quando notiamo che il nostro umore è cambiato o si
è intensificato in una direzione negativa, o quando notiamo sensazioni corporee associate
a un sentimento negativo;
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Dunque, si ricorre molto spesso alla psicoterapia: il farmaco infatti agisce e modifica, però lascia
inalterato tutto il pattern di schema mentale del paziente (es. somministro l'ansiolitico e riduco
l'ansia, ma lo schema mentale del paziente non cambia).
Ricostruttive: mira alla ricostruzione della personalità, attraverso la ricognizione delle sue
istanze inconsce e una progressiva maturazione emotiva, resa possibile dall'acquisita
conoscenza di sé.
Psicoanalisi
Nasce alla fine del XIX secolo con Freud e può essere definita come:
Ci si trovava in pieno positivismo, un cui cardine era proprio la scientificità (il metodo scientifico
deve essere riproducibile). La psicoanalisi non rispecchiava i canoni positivisti, perché è
prettamente basata sulle associazioni libere ed è un metodo introspettivo, quindi non c'è qualcosa
da misurare. All'epoca ebbe molte critiche per questi motivi, ma oggi, nel 2019, abbiamo tanti
studi clinici con la terapia psicoanalitica. Quindi hanno cercato anche loro di definirsi e di misurarsi
a livello epistemologico-scientifico, hanno anche loro dei protocoli (come io faccio il trattamento
CBT qui in Calabria, lo fa anche il mio collega in America in maniera uguale, perché abbiamo lo
stesso manuale).
Inconscio e ipnosi
tecnica per i processi inconscl, per recuperare un evento
L'ipnosi fu sviluppata come
indagare
traumatico e superare quella determinata difficoltà.
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Gli studi sull'ipnosi lo portarono a teorizzare l'isteria come una patologia di natura psichica
e non dovuta a disfunzioni fisiologiche;
Lesione funzionale: lesione priva di un riscontro organico, alla base fenomeni come
paralisi, anestesie e contratture, causata da alterazioni affettive;
Concetti fondamentali
Freud divide la mente in 3 istanze psichiche:
1. ES: struttura totalmente inconscia, che spinge per le soddisfazioni delle pulsioni inconsce
dell'individuo;
SUPER-1O: struttura quasi del tutto inconscia, costituita dalla rappresentazione psichica
delle regole e dei divieti morali della persona, prodotta dalla interiorizzazione delle figure
genitoriali;
3. 10: èciò che si avvicina alla concezione di sé, ciò che organizza la personalità e utilizza i
meccanismi di difesa, che sono il nucleo centrale della terapia analitica. Da cosa ci
dobbiamo difendere? Dal dolore.
Meccanismi di difesa
Definizione: i meccanismi di difesa sono meccanismi diretti a preservare un senso di autostima di
fronte a vergogna e vulnerabilità, a garantire un senso di sicurezza quando l'individuo si sente
gravemente minacciato da abbandono o alti rischi e a proteggerlo nei confronti dei pericoli esterni
(Gabbard, 2005).
Gli psicanalisti dividono r'organizzazione della personalità in organizzazione nevrotica,
organizzazione borderline e psicotica (la più grave), e organizzazione sana. Per ogni tipo di
organizzazione, c'è un proprio meccanismo di difesa:
Propri delle nevrosi: i meccanismi di difesa che operano in un contesto nevrotico agiscono
soprattutto nella direzione di un contenimento o gestione dell"'ansia o di altre situazioni affettive
intense.
Dissociazione: è a un livello ancora più alto di gravità rispetto lla scissione. II paziente,
infatti, vive una condizione cosl particolarmente dolorosa, che si dissocia per difendersi. E
quindi una frammentazione dell'lo, reso instabile da troppi affetti e pensieri contraddittori.
Ciò starebbe alla base del crollo psicotico, con cui avviene una separazione mentale della
realtà. Spesso può essere confuso con l'attacco di panico;
ogni qual volta si allontani da lui (anche solo per stendere i panni)-lo tradisca.
corpo);
Introlezione: opposto alla proiezione, un oggetto esterno viene collocato entro i confini
dell'lo;
Repressione: la repressione tiene lontani della coscienza sia il pensiero che l'affetto,
associati ad un fattore stressante al fine di occuparsi di qualcos'altro; comunque, il
materiale represso può essere volontariamente riportato completamente alla coscienza.
sentimenti dolorosi vengono riconosciuti, ma il soggetto rimanda il momento di affrontarli
a quando di sentirà più capace o il momento sarà più
appropriato;
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Scopo della terapia analitica
Portare il paziente a riconoscere consciamente i conflitti, accettarli e affrontarli. I compiti
dell'analista, dunque, sono iseguenti
1. Far emergere impulsi e difese inconsce;
2. Offrire un'interpretazione sui sintomi.
Interpretazione della r azione di transfert, processo attraverso cui il paziente rivive nei
confronti del terapeuta quei sentimenti inconsci sperimentati nella relazione con i genitori;
I sogni sono soddisfacimenti camuffati di desideri confittuali (Freud, 1899). Nel sonno, le difese si
indeboliscono, consentendo 'accesso alla coscienza del desiderio, ma in una forma camuffata in
modo tale da preservare il sonno (sogrni come custodi del sonno).
vero significato del sogno (contenuto latente) viene elaborato attraverso un processo di
distorsione (lavoro onirico: condensazione, spostamento, simbolizzazione) e trasformato in
immagini accettabili per la coscienza (contenuto manifesto, cioè ciò che viviamo nel sogno), anche
se apparentemente prive di significato. Ciò che bisogna elaborare con il paziente è il contenuto
latente (es. la paziente anoressica sogna una balena spiaggiata sulla riva: per quanto la paziente
sia in una condizione di magrezza massima, si vede come una balena ferma, spiaggiata che non sa
cosa fare).
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La paziente in terapia appunta tutto sui diari alimentari nei quali sono previste delle sezioni
specifiche in cui vengono riportati un riassunto della giornata e i sogni.
I n due sogni riportati da una paziente ricoverata per malnutrizione si riscontra sempre la
sensazione di invisibilità, di non essere percepita dalle persone presenti nel sogno. Nel
secondo sogno questa sensazione di trasparenza fa seguito ad un tentativo di suicidio.
Durante la terapia erano stati affrontati il senso di inadeguatezza, di abbandono e del
mancato accudimento della paziente, sensazioni che secondo la teoria psicanalista si sono
ripresentate nel sogno.
Il Professore afferma che coloro i quali dicono di "non sognare" non è veritiero ma risultano essere
molto rigidi, lasciando poco spazio al lavoro onirico, inconscio ma è considerato un buon segno
quando il paziente riporta finalmente dei sogni.
La tecnica di interpretazione dei sogni deriva da questa ipotesi sulla loro formazione. Le
associazioni fatte dal sognatore sugli elementi del contenuto manifesto consentono all'analista di
invertire il procedimento della formazione del sogno:
Il processo psicoanalitico trova la sua definizione nella sequenza sogno libere associazioni -
interpretazione, che può considerarsi in un certo senso parallela a quella, sottostante, sintomo -
difesa-conflitto
TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE
Nascita: anni "30 del comportamentismo (.B. Watson)
Superamento della concezione psicoanalitica e dell'introspezione
Intenzione di riconoscere la psicologia come scienza, studiando ciò che risulta essere
misurabile, il comportamento umanoeil tempo di apprendimento
Vengono condotti diversi studi (es. cane di Pavlov)
Eliminano la mente, la quale non si può misurare e viene definita una black box
Focus sull'osservazione del comportamento umano (og8ettivabile e quantificabile) dei
fattori ambientali (stimoli) in grado di cambiarlo (risposte).
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Chi è lvan Pavlov? Etologo e fisiologo russo ad inizio 900 (Premio Nobel 1904), questa sua
intuizione prende piede nel pieno fermento della corrente di psicologia comportamentale (o
behaviorismo) e della corrente di pensiero della riflessologia russa strettamente affine agli studi
fisiologici.
di Pavlov
llcane diPavlov:esempio :lo schema del cane . PRIMA DEL cCNOIZIONAMENTO 2 PRMA DEL CONDIZIONAMENTO
TEORIE DELl'APPRENDIMENTO
Condizionamento classico (Pavlov): 'apprendimento e il cambiamento dipendono
dalla probabilità che un certo gruppo di stimoli si associ ad una determinata risposta
(fobie)
Condizionamento operante (B.F. Skinner): la frequenza e la selezione di un certoo
comportamento vengono influenzate dal feedback che generano (uso di sostanze)
seguita da un certo esito, era più probabile che si ripetesse di nuovo. Skinner estrapolò le sue
analisi di carattere generale dallo studio del comportamento di ratti e piccioni immessi in una
gabbia, la famosa Skinner- box. Cosa succedeva? ll ratto, veniva rinchiuso nella gabbia, grazie alla
quale lo sperimentatore aveva un totale controllo sull'ambiente in cui il ratto si trovava, per
esempio poteva esserci un meccanismo fatto in modo da dare al ratto una pallottola di cibo ogni
volta che l'animale premeva una leva. All'inizio, un ratto privo di addestramento poteva andare
per un bel di premere accidentalmente la leva e ricevere del cibo. ll cibo funzionava da
po' prima
rinforzo positivo, la leva veniva abbassata sempre più spesso, e ciascun rinforzo rendeva più
probabile l'abbassamento successivo. Il ratto poteva restare nella gabbia circa un'ora al giorno,
di
ottenendo volta il suo cibo più rapidamente fino alla perfetta acquisizione della risposta
ogni
abbassamento della barra. Se a questo punto, il meccanismo veniva riprogrammato in modo che
l'abbassamento della barra non producesse più cibo, si verificava una graduale estinzione: il ratto
Bandura si focalizza sulla cognizione sociale, facendo degli esperimenti con i bambini, ai
delle violente. I bambini che avevano osservato tali scene
quali faceva osservare scene
di
in alcuni filmati le riproducevano in situazioni naturali. ( Professore pone l'esempio
volta
vendendo picchiare una bambola, compie tale azione a sua
e
un bambino che
Beck quindi parte dall'osservazione clinica dei suoi pazienti con depressione, prestando attenzione
notò come quasi tutti i suoi pazienti presentassero gli stessi pensieri (es. non servo a nulla, sono
un peso per gli altri, non valgo niente). IIlpensiero risulta canalizzato in un certo modo.
Nel caso della depressione, approfondiamo il modello cognitivo di Beck e la Terapia Cognitivo-
comportamentale. Il disturbo depressivo presenta 3 caratteristiche distintive:
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l modello cognitivo postula una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti,
sottolineando come molti dei nostri problemi, tra i quali queli emotivi, siano infiluenzati da ciò che
facciamo e iò che pensiamo nel presente, qui ed ora. Non è la situazione di per sé a determinare
cio che le persone sentono, ma il modo in cui interpretano tale situazione. Sonoi pensieri della
persona, la sua percezione degli eventi che influenzano le emozioni e il comportamento. !'essenza
del pensiero cognitivista può essere riassunto da questa frase di Epiteto: "Le persone sono
disturbate non dalle cose ma dal'interpretazione che essi ne danno".
Esempio: "E notte e due persone sono a letto in attesa di prendere sonno, quando
improvvisamente sentono un rumore". Che reazione avreste? Cosa pensereste? Ad una stessa
situazione risponde in maniera diversa dopo che ciascuno ha effettuato una valutazione
dell'evento. Analizzandoi pensieri, in tal caso dei pazienti, si risale allo schema cognitivo
principale del paziente.
L'ipotesi è che comune a tutti i disturbi psicologici sia il pensiero distorto o disfunzionale (che
influenza l'umore e il comportamento del paziente).
Esiste, invece, un terzo elemento che agisce fortemente sulle nostre reazioni e ciò è il pensiero.
Convinzione centrale
(sono inadeguato)
Convinzioni intermedie
Nel paziente che riporta le sensazioni suddette, il terapeuta deve essere bravo a tirar fuori
pensieri automatici, "automatici" perché non riconosciuti dal paziente. Durante il momento
dell'approccio allo studio, il paziente riporta che stava pensando: "non ce la farò mai etc.", quindi
con questo si vuol fare intendere che si addestra il paziente affinché riesca a riconoscere ed
esporre questi pensieri, i quali verranno segnati nei diari precedentemente citati. La reazione
emotiva, comportamentale e fisiologica dipende dal pensiero automatico, la tecnica utilizzata è la
Tecnica delPABC.
LATECNICA DELL'ABC
Molto diffusa in ambito cognitivista, sia perché rappresenta una base fondamentale per
assessment e per la psicoterapia, sia perché la sua potente semplicità la rende uno strumento
applicabile e molto utile ad un range molto vasto di pazienti con caratteristiche psicologiche
diverse.
In letteratura ne esistono di diverse forme, utilizzate in fasi diverse della terapia ma che, in breve
si possono suddividere in due tipologie:
ABC comportamentale
ABC cognitivo
ABCCOMPORTAMENTALE
Nella colonna delle A vengono inseriti gli antecedents (gli antecedenti) di un certo
comportamento (situazioni, episodi..);
Es. Sono a casa da solo
Nella colonna centrale del B vengono inseriti i behaviors (i comportamenti) messi in
atto in quella data situazione; vale la pena specificare che il B comportamentale
comprende sotto l'etichetta di "behaviors" anche emozioni, pensieri e comportamenti
(ahimè fonte di gran confusione per i cognitivisti)
Es. Abbuffata
Nella colonna finale del C, rientrano le consequences (le conseguenze) di quel dato
comportamento
Es. Vomito, colpa
ABCCOGNITIVO
Utile per individuare insieme al paziente le sue convinzioni (credenze) funzionali o, soprattutto in
clinic, disfunzionali (nel senso di "poco utili", in rapporto agli scopi e ai bisogni del paziente):
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Nella colonna delle A vengono inseriti gli antecedents (gli antecedenti), owero
situazioni, episodi ma anche stati emotivi situazionali (come, ad esempio, "sto
provando ansia");
Es. Sono a casa da solo
Nella colonna centrale del B vengono inseriti i beliefs (le credenze), pensieri, più o
meno automatici, chei paziente "produce" per dare significato all'A antecedente;
Es. Non sopporto di stare senza far niente. Mi sento inutile
Nella colonna finale del C, rientrano le consequences (le conseguenze) in termini
emotivi ("cosa provo") e comportamentali ("cosa faccio") infiuenzate dalle credenze in
B
Es. Emotive: Noia
Es.Comportamentali: Abbuffata (disturbo del comportamento alimentare legato al
senso di inutilità)
Esempio di un disturbo alimentare, il quale presenta una idea prevalente: "mangio, ingrasso, vado
a controllarmi" (si pesa dopo aver mangiato, si prova sconforto disgusto) la
e e pazienta
rappresenta il suo sé distfunzionale in quanto grassa. La terapia tenderà a lavorare sulla
convinzione centrale e cercherà di capire le cause per le quali si sia consolidata.
Convinzione centrale
(sono grassa)
Convinzioni intermedie
L'ipergeneralizazione: il fare, come si suole dire, "di tutta l'erba un fascio", un evento negativo
non è semplicemente qualcosa che in quella circostanza è andata male, ma è la prova che la vita è
fatta solo di eventi negativi. Anche definito come "globalizzazione", uno specifico evento è visto
come essere caratteristica di vita in generale o globale piuttosto che essere un evento tra tanti.
V'estrazione selettiva (o filtro mentale): cioè il puntare l'attenzione su un solo aspetto (negativo)
di una situazione ignorando tutto il resto (positivo) (ad esempio, il professore loda l'elaboratoe
suggerisce alcune modifiche marginali e questo viene vissuto come un giudizio negativo su tutto il
lavoro senza tener conto dei giudizi positivi.) ("Durante la relazione una persona dormiva, sono
stato noioso"). II paziente che ha un senso di inadeguatezza nei suoi confronti coglierà solo gli
aspetti negativi, per i quali sofrirà e ne risentirà anche la sua vita sociale. Bisogna far capire che un
possibile scompenso, evento fallimentare non debba essere una causa che non gli consentirà piùu
di riemergere e dovrà capire tutti gli errori cognitivi che mette in atto durante i suoi ragionamenti
dettati dallo schema, partendo dal pernsiero automatico, e dall'emozione che si prova.
Lo squalificare il lato positivo: le esperienze positive che sono in contrasto con la visione negativa
sono trascurate sostenendo che non contano. Vengono minimizate, attribuite al casoo
all'educazione, alla gentileza degli altri ("era una cosa secondaria - per una volta ho avuto fortuna
lo dicono per educazione, perché certecose non si dicono in faccia .."). Ad esempio, non credere
ai commenti positivi degli amici e colleghi dubitando che dicano ciò solo per gentilezza. ("ciò non
conta nulla, conta di
più..").
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Diario emotivo
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compilato da un u
paziente nai-1009
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relativo pensiero del
paziente.
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Es. Gianni mi ha detto che non possiamo vederci nel fine settimana. Pensiero: non gli piaccio
la cornice teorica del Cognitivismo è quella di Popper, il quale poneva attenzione sula
classificazione della teoria. Per affermare che una legge è vera, bisogna constatare che
quest'ultima resiste alla falsificazione. Popper diceva quindi: " Affinché una legge sia vera, deve
reggere alla falsificazione". La mia rappresentazione, la mia idea, la mia legge è "sono inadeguato"
affinché venga ridotta, devo falsificarla ma secondo la teoria cognitiva la mente non tende a
falsificare, tende a confermare. La terapia cerca di disconfermare ridea che il paziente ha di sé
stesso e mostra le alternative di lettura della situazione.
PSICOTERAPIASISTEMICARELAZIONALE
TERAPIA SISTEMICA
Approccio sistemico alla Terapia della Famiglia, la quale presenta una determinata
influenza sui figli
Watzlawick 1967 "Pragmatica della Comunicazione Umana": primo assioma >e
impossibile non comunicare
Contributo teorico di Gregory Bateson e di un gruppo di ricercatori della scuola di Palo
Alto in California
Teoria dei "Sistemi" visto come raggruppamento di elementi, all'nterno dei quali
intercorrono delle interazioni tali per cui ogni variazione nello stato di un elemento
finisce con il modificare lo stato degli altri elementi.
Casualità circolare e non lineare
Capro espiatorio (elemento più debole) o "Paziente Designato"
Punti cardine della terapia sistemico relazionale con evidenzia scientifica di tipo A (il
grado più alto)
Ci sono delle linee guida per i diversi disturbi e per la terapia compresa la terapia
farmacologica.
Ogni famiglia ha un suo equilibrio interno (omeostasi) anche se disfunzionale ed
opporrà le sue resistenze al cambiamento.
La terapia è vista come azione attaa "perturbare" questo equilibrio
Minuchin e la patologia dei confini delle famiglie (Invischianti e Disimpegnate)
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Invischianti: famiglie nelle quali non sono presenti dei confini, la presenza di
iperprotettività e non si assumono dei ruoli ben precisi e tutti possono esprimere la
propria opinione su qualsiasi situazione.
Ci permette di avere degli indizi riguardo la famiglia e la relazione con essa del paziente.
Setting: intera famiglia con terapeuti interni e altri oltre lo specchio
Seduta
Preseduta
Intervista familiare
Discussione
Conclusione
Postseduta
DOPPIO LEGAME
D a "Ecologiadella mente" di Gregory Bateson, 1972
Lavorare con la famiglia significa condividere l'idea che la famiglia sia un sistema complesso.
SALVADORMINUCHIN EIL FUNZIONAMENTO DELLAFAMIGLIA
Struttura gerarchica tra le generazioni
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Definizione di regole di comportamento
Stile transazionale compreso fra due estremi
Famiglie disimpegnate
Famiglie invischiate
CONCETTIBASE DELLA TERAPIA STRUTTURALE
Ogni sistema umano ha necessità di organizzarsi (regole, gerarchie)
Complementarietà
Sottosistemi
Confini: regole generate da contratti impliciti ed espliciti
sovrapponibili
2
56
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Evidenze delle linee guida citata prima,
e f f i c a c i a
E v i d e n z a
di in questo caso si focalizza sui
n e i DCA4
trattamenti nei DCA. CBT (Cognitive
Behaviour Therapy)
QUALEPSICOTERAPIA?
DISTURBO APPROCCIO PSICOTERAPEUTICO
GAD Psicoterpia cognitivo-comportamentale
PTSD Psicoterapia cognitiva; psicoterapia psicodinamica
DOC Psicoterapia comportamentale; psicoterapia cognitivo-comportamentale
DISTURBI Psicoterapia cognitivo comportamentale
SOMATOFORMI
AN Psicoterapiacognitivo-comportamentale; psicoterapiafamiliare
BN Psicoterapia cognitivo-comportamentale, psicoterapiainterpersonale
DISTURBO Insegnamento di abilità sociali
EVITANTE DI
PERSONALITA
La psicoterapeuta riceve ciò che comunica il paziente, rielabora e riconsegna tutto al paziente, il
quale può trarne beneficio. Se il terapeuta però non risolve delle dinamiche personali, queste
possono ostacolare la sua stessa attività, perché non è utile identificarsi troppo con il paziente e
sentir proprio ciò che viene riportato dal paziente.
Emailk: matteo.aloi@hotmail.it
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