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n.

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SFC Strategia n.15


2019

Finanza
e Controllo
P E R I O D I C O D I R E T T O D A A N T O N I O S O F I A E E N Z O T U C C I

Sommario Rubrica: pratica


Profili economico-finanziari professionale
dell'avviamento
di Alessandro Tentoni La costruzione del Piano
e Serena Caso Economico Finanziario in una
Piccola Impresa
Integrated reporting di Garbio Nocentini
di Anna Fabbro
Gli strumenti premonitori della
crisi d’impresa
di Giovanna Tolone
Riflessioni circa gli impatti
del nuovo codice della crisi
d’impresa e dell’insolvenza
sulle imprese
di Lorena Ponti e
Domenico Di Monde
2 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

SFC Strategia Finanza e Controllo


P E R I O D I C O D I R E T T O D A A N T O N I O S O F I A E E N Z O T U C C I

Sommario Rubrica: pratica


4 Profili economico-finanziari professionale
11 dell'avviamento
di Alessandro Tentoni 38 La costruzione del Piano
e Serena Caso 43 Economico Finanziario in una
Piccola Impresa
di Garbio Nocentini
12 Integrated reporting
21 di Anna Fabbro

22 Gli strumenti premonitori della


28 crisi d’impresa
di Giovanna Tolone

29 Riflessioni circa gli impatti del


35 nuovo codice della crisi d’impresa
e dell’insolvenza sulle imprese
di Lorena Ponti
e Domenico Di Monde

Direzione Editoriale Autori


Dott. Antonio Sofia, Dott. Enzo Tucci Dott. Alessandro Tentoni, Dott.ssa
Serena Caso, Dott.ssa Anna Fabbro,
Cordinamento Redazionale Dott. Domenico Di Monde, Dott. Gabrio
Segreteria ASFIM Nocentini, Dott.ssa Lorena Ponti,
segreteria@asfim.org Dott.ssa Giovanna Tolone.
Progetto Grafico
Dott.ssa Antonietta Trotta N. 15 - ANNO 2019
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innovative d'impresa accelerandone la realizzazione. Con le proprie esperienze e con il proprio


network contribuisce alla crescita professionale del team, alla costruzione del modello di
4 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Profili economico-
finanziari
Alessandro Tentoni 1 dell’avviamento
1. Caratteri sostanziali derebbe tra plusvalenze attribuite ad
dell’avviamento alcuni asset (eventualmente sommate
Prima di soffermarsi sugli aspetti sa- a rigore ai minusvalori rilevati nel pas-
lienti dell’avviamento occorre operare sivo anch’essi con effetto positivo sul
una fondamentale distinzione dettata patrimonio netto, così come sottratte
dal segno algebrico assunto dal va- le svalutazioni degli elementi attivi e i
lore: positivo per esprimere il goodwill, plusvalori di quelli passivi) e residuo
negativo rappresentante il badwill. goodwill.
Infatti tali grandezze identificano due Anche la configurazione del valore uni-
fenomeni aziendali dai risvolti profon- tario dell’azienda si presta a questi fini
damente diversi che non possono de- a diverse soluzioni interpretative, po-
finirsi opposti a dispetto della mera tendo riferirsi al prezzo concordato in
contrapposizione di tipo matematico. termini monetari o di quote/azioni so-
L’avviamento positivo, ipotesi che ri- cietarie di un effettivo trasferimento
corre con maggior frequenza, segna la dell’impresa (o delle quote sociali che
condizione per cui il valore unitario del la rappresentano), attraverso istituti
complesso aziendale è superiore ri- quali la cessione, il conferimento, la fu-
spetto a quello della sommatoria delle sione, la scissione, denominando la
singole parti positive e negative del grandezza rilevata “pseudo-avviamen-
capitale, che corrisponde al patrimo- to”, ovvero alla stima teorica del capi-
nio netto del bilancio d’esercizio deter- tale economico aziendale, funzionale
minato in base a corretti principi con- all’evidenza dell’”avviamento”.
tabili.2 Questa distinzione non assume veste
Si osserva che alcune opinioni, per la solo terminologica, in quanto l’utilizzo
definizione del goodwill, pongono co- del primo indicatore in presenza di
me secondo termine di confronto il transazioni di imprese può manife-
capitale netto espresso in termini cor- stare ulteriori componenti all’interno
renti, in cui il valore delle attività è ade- della differenza rispetto al patrimonio
guato sulla base delle potenzialità netto, contabile o corrente, dovuti alla
economiche prospettiche e quello del- forza contrattuale delle parti, a cause
le passività allineato al previsto am- extra-aziendali quali la volontà di elimi-
montare di estinzione. nare un competitor, a motivazioni le-
gate alla sfera personale dell’impren-
Tra l’altro questa prassi dovrebbe im- ditore individuale cedente, ecc., fattori
pedire di duplicare valori insiti tipica- che evidentemente esulano in occa-
mente in alcuni intangibili, quali mar- sione di una valutazione astratta del
chi, brevetti, know-how, ove risultas- complesso.
sero nel contempo potenti leve di so- Considerato il nesso causale esistente
stegno dell’avviamento accertabile. in generale tra un capitale e il relativo
In questo secondo approccio, quindi, il reddito, con il primo che vale in funzio-
valore in oggetto tende di regola a ri- ne del secondo, la commentata con-
dursi, in quanto assorbito in parte dal- dizione che nell’azienda in avviamento
le tipiche rivalutazioni dell’attivo ri- il valore dell’insieme è superiore a
spetto ai saldi contabili d’esercizio, quello delle singole parti, attive e pas-
così che l’avviamento lordo calcolato sive, ricorre anche sul piano economi-
con il primo procedimento si suddivi- co.

01. Articolo redatto in collaborazione con la Dott.ssa Serena Caso - Studio Palmeri Commercialisti Associati.
02. Questa impostazione è in verità piuttosto diffusa nella prassi e tra gli stessi Studiosi della materia (cfr. ad esempio L. Guatri, “La valutazione delle aziende – Teoria
e pratica a confronto”, EGEA, 1990, pagg. 183 e segg.), mentre altra dottrina (Aldo Amaduzzi, “L’azienda nel suo sistema e nell’ordine delle sue rilevazioni”, UTET,
1978, pagg. 275 e segg.) ammette l’utilizzo alternativo anche del capitale netto di liquidazione.
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In questo caso si verifica che il rendi- nelle concrete situazioni aziendali ci si


mento complessivo supera quello dei può in genere riferire a vantaggi com-
singoli fattori produttivi impiegati nel- petitivi che consentono il consegui-
l’attività produttiva, inclusi quelli figu- mento di ricavi o il sostenimento di
rativi quali notoriamente la remunera- costi in misura rispettivamente supe-
zione teorica attesa dei mezzi propri e, riore o inferiore rispetto ai concorrenti,
ove non rilevato tra i costi effettivi, il quali il possesso di un marchio, un bre-
salario direzionale dell’imprenditore, vetto o know-how di pregio, il monopo-
ma anche ulteriori tipologie quali ad lio o l’oligopolio assicurato su un mer-
esempio il canone di locazione in tutto cato da provvedimenti amministrativi
o in parte non pagato su immobili di quali concessioni (che peraltro di nor-
proprietà aziendale o di imprese con- ma regolano anche i prezzi di vendita
sociate ovvero le prestazioni fornite a proprio al fine di evitare posizioni di
titolo gratuito per un certo periodo dal eccessivo favore), l’efficienza dell’orga-
precedente proprietario dell’azienda nizzazione, il pacchetto clienti, le ca-
per favorire la continuità gestionale.3 pacità del management o della forza
La grandezza residua rappresenta il lavoro in genere, la qualità dei prodotti
profitto, o sovra-reddito. o servizi venduti, i rapporti commer-
Così mentre dalla capitalizzazione a ciali favorevoli nell’approvvigionamen-
durata illimitata dell’intero reddito net- to di materie prime o merci, la localiz-
to prospettico, con un tasso espressi- zazione aziendale, ecc.
vo del rischio associato all’attività eco- La profittabilità della gestione eco-
nomica condotta, si determina il valore nomica si riflette, come chiarito, sul
aziendale totale, capitalizzando il pro- piano patrimoniale con il goodwill, che
fitto a mezzo di un saggio adeguato potrebbe rappresentarsi in voci speci-
alla specifica aleatorietà di questa en- fiche tradizionalmente presenti nell’at-
tità si ottiene l’avviamento positivo. tivo correlate ai fattori di successo
poc’anzi ricordati, come ad esempio
In formule: marchi, brevetti o concessioni, o in
modo indistinto quale Avviamento.4
W = R/i
Presentiamo di seguito due grafici con
A = (R – i1 x C – s – f)/i2 il raccordo tra reddito netto e profitto
(Fig.1), nonché con la possibile riparti-
dove: zione dello pseudo-avviamento (Fig.2),
W = capitale economico o valore azienda- inteso quale differenza tra prezzo pa-
le gato in un trasferimento d’azienda e
R = reddito netto prospettico patrimonio netto contabile.
i = tasso di attualizzazione di R
A = avviamento
i1 = tasso di rendimento figurativo del cap-
itale netto Figura 1
C = capitale netto
s = salario direzionale dell’imprenditore
f = fitto figurativo sugli immobili di proprie-

i2 = tasso di attualizzazione del profitto

Di regola, assenti le componenti figu-


rative s, f o di altro tipo, il profitto è rap-
presentato dalla differenza tra reddito
netto prospettico e rendimento virtua-
le del patrimonio netto, assunto nella
configurazione contabile o corrente
come sopra precisato.
Quali sono i fattori che promuovono il
profitto, e il conseguente avviamento?
Pur nell’estrema varietà riscontrabile

03. Questi oneri figurativi meno ricorrenti ma ineccepibili su un piano concettuale sono contemplati dal G. Capodaglio, “Il calcolo dei costi figurativi nella stima del capi-
tale economico delle piccole imprese”, Rivista Italiana di Ragioneria e di Economia Aziendale, 1993, parte seconda, pagg. 370 e segg.
04. L’avviamento che residua dopo l’allocazione a poste tipiche incrementa in fondo l’entità del capitale intangibile, che affianca quello tangibile dello stato patrimoniale.
Per un approfondimento sulle tipologie di questi asset immateriali, forse riconducibili in gran parte all’efficacia della direzione imprenditoriale, si può consultare F.
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Figura 2 Nel secondo diagramma si può age- prospettica, la specifica trasferibilità a


volmente osservare che la differenza eventuali acquirenti dell’impresa, la
tra prezzo pagato per un trasferimen- prevedibile durata residua delle risorse
to di azienda e il patrimonio netto con- trasmissibili onde scegliere l’idoneo
tabile alla data di riferimento viene periodo di attualizzazione, e formulare
suddivisa tra rivalutazioni di attività a infine le ipotesi dei flussi reddituali.
valore corrente, magari proprio di quel-
le associate a fattori del vantaggio Per quanto riguarda l’avviamento ne-
competitivo detenuto sul mercato, av- gativo, si tratta di una grandezza che
viamento in misura tale da arrivare al pur muovendo da un concetto simile,
livello della stima del capitale econo- sebbene ovviamente opposto, al good-
mico teorico, e differenza pagata in will, manifesta poi un significato del
esito alla specifica contrattazione, che tutto proprio, come già accennato.
evidentemente è motivata da cause La condizione patrimoniale in questo
extra-gestionali (rapporti di forza nella caso è data dalla dispersione di valore
trattativa, cannibalismo aziendale, che si registra nell’operatività del si-
ecc.). stema aziendale rispetto alla somma
Occorre poi riflettere sulla durata pro- delle singole parti, attive e passive, per
spettica dei profili qualitativi ricordati cui all’atto di una stima del capitale
e, di conseguenza, formulare l’espres- economico ci si dovrebbe attendere
sione matematica di calcolo del good- un esito inferiore rispetto al capitale
will sopra indicata con attualizzazione netto contabile, purché determinato in
a durata indefinita o definita del profit- modo corretto.
to. Anche nel presente contesto il con-
Inoltre si osserva che non tutti i fattori fronto può essere posto tra il valore
promozionali dell’avviamento risulta- dell’impresa e, in alternativa, il patri-
no trasferibili a terzi, soprattutto in monio netto rettificato a stime corren-
presenza di ridotte dimensioni azien- ti, che laddove denoti un importo mag-
dali. Si pensi ad esempio nelle PMI al giore rispetto a quello “di libro” dilate-
bagaglio di conoscenze tecniche e di rebbe l’ammontare dell’avviamento
qualità reputazionali del soggetto eco- negativo.
nomico investito di alcune funzioni di Per converso, sul piano reddituale si
management, all’iscrizione nominati- assiste alla difficoltà del risultato
va a elenchi che consentono l’accesso d’esercizio prospettico a coprire gli
a bandi di gara redditizi condizionata a oneri figurativi, quand’anche rappre-
ruoli operativi occupati dall’imprendito- sentati solo dall’aspettativa di rendi-
re, all’affiancamento di partner finan- mento dei mezzi propri.
ziari o industriali che non gradiscano il Inoltre è utile ribadire la distinzione tra
subentrante assetto proprietario. pseudo-avviamento negativo, dettato
In un caso è capitato che una società dal confronto con il prezzo concordato
concedente in affitto un’azienda ope- in una transazione concreta di un’im-
rante nel settore chimico abbia con- presa, e badwill, che misura la carenza
statato dopo alcuni anni un depauper- del capitale economico calcolato in
amento del valore economico dell’im- astrazione da una reale compravendi-
presa in vista di una possibile cessio- ta. Per il primo si ricorda la possibile
ne a terzi, in quanto il redditizio porta- influenza esercitata da aspetti che e-
foglio clienti, asset intangibile eviden- sulano dalla gestione dell’azienda ma-
temente trasferibile a terzi, era oramai nifestati nei rapporti di forza che si in-
fidelizzato con l’affittuario. staurano in sede di trattativa di tra-
Quindi, in occasione di valutazione del- sferimento, che evidentemente in que-
l’avviamento, come per esempio nel sta circostanza penderebbero a favore
metodo misto di stima aziendale del dell’acquirente nel ridurre il prezzo
valore autonomo del goodwill in cui convenuto.
l’entità di questo intangibile si affianca I profili penalizzanti che ricorrono in un
al valore patrimoniale corrente, è ne- contesto di avviamento negativo sono
cessario individuare preliminarmente collegati a disfunzioni presenti in di-
gli elementi competitivi sottostanti al- versi settori della gestione, a volte a
le performance profittevoli in ottica conclamate situazioni di crisi, che po-

Bartoli-G. Ossoli, “Valori nascosti nei bilanci: gli intangibili”, Strategia Finanza e Controllo n.13, 2018.
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Figura 3

trebbero coinvolgere ad esempio linee


di produzione in fase di maturità/de-
clino, eccesso della capacità produtti-
va, inefficienze nell’incidenza dei costi
variabili, organigramma inefficace o
sovra-dimensionato, rischiosità del li-
vello di indebitamento, onerosità della
gestione finanziaria, squilibri monetari
di cassa, comparto eccessivamente
competitivo, carenza di infrastrutture
pubbliche, ecc. L’indagine su quali di
questi o altri fattori interagiscano nel
comprimere il capitale economico
porta a rappresentare più compiuta-
mente la possibile durata del deficit
reddituale rispetto ai costi figurativi da
attualizzare e la conseguente deter-
minazione del badwill.
Nella pratica si assiste in genere alla
scelta di un numero limitato di anni,
vuoi perché una durata illimitata del-
l’avviamento negativo confligge con
l’assunta finalità aziendale di durevole
sistema produttivo redditizio, vuoi per- Si tratta quindi dell’avviamento che imprese, materie prime da trasforma-
ché in tale ipotesi disgregativa il valore viene pagato a terzi, incluso nel corri- re, che restano poi esposti nella situa-
economico risulterebbe magari me- spettivo per contanti o titoli sociali, in zione patrimoniale a una certa data in
glio rilevato dal presumibile capitale di operazioni quali cessione e conferi- ragione della loro residua utilità o con-
liquidazione, ove questa procedura ri- mento d’azienda. Alla luce del dispo- vertiti nella forma finanziaria per par-
sulti in concreto praticabile, vuoi negli sto dell’articolo 2504-bis comma 4 del tecipare in tale veste al proseguimento
altri casi per la prevedibile attivazione codice civile assume altresì rilievo l’av- dei cicli operativi e alimentare il rinno-
di provvedimenti da parte della direzio- viamento riconosciuto nel concambio vo degli investimenti.
ne aziendale atti a ripristinare le neces- o nell’annullamento di quote/azioni in
sarie condizioni di equilibrio gestio- occasione di fusioni di qualsiasi tipo, A ben vedere un contributo, in genere
nale (Fig.3). mentre per le scissioni la previsione marcato, allo svolgimento della ge-
Nel grafico che segue l’avviamento, risulta applicabile sulla base delle stione è fornito anche dalle risorse in-
positivo o negativo, raggiunge valori regole tecniche di cui al principio con- tangibili non acquistate dall’esterno
maggiori nel calcolo del capitale eco- tabile OIC 4 parte seconda. ma generate internamente nel corso
nomico di un’azienda assumendo un Come noto le fonti richiamate orienta- dell’esercizio dell’attività economica,
orizzonte temporale illimitato di attu- no la rilevazione del valore tra le im- quali il know-how e la specializzazione
alizzazione rispettivamente del sovra- mobilizzazioni immateriali, mentre dal della forza lavoro, l’immagine azien-
reddito o del sotto-reddito. Nell’ipotesi punto di vista dell’analisi possiamo in- dale presso gli stakeholders, la notorie-
formulata, inoltre, lo pseudo-avvia- quadrarlo nell’ambito degli oneri plu- tà di un marchio, e così via.
mento commisurato al prezzo effetti- riennali, in assenza di un bene asso- L’avviamento non costituisce propria-
vo pagato dilata il goodwill e compri- ciato trasferibile a terzi ancorché im- mente un fattore produttivo, a breve o
me il badwill, per entrambi gli scenari materiale. lento rigiro, acquistato dall’esterno per
adottati di durata dell’attualizzazione. In generale un’attività rappresenta dal la realizzazione dell’output venduto, e
punto di vista gestionale un investi- nemmeno una risorsa impiegabile for-
mento in corso a una data prescelta, giata all’interno, ancor più nell’acce-
2. Peculiarità economiche nel ramo economico o in quello finan- -zione contabile-legale qui accolta di
dell'avviamento positivo ziario dell’attività svolta, contraddi- pseudo-avviamento pagato a terzi.
Nel soffermarci sugli aspetti economi- stinto da un periodo prospettico di È allora un costo sostenuto, non ne-
ci del goodwill ci si riferisce a quella contributo al conseguimento dei ricavi cessariamente in forma monetaria co-
posta che assume rilievo nel sistema più o meno prolungato. me nelle operazioni di conferimento
di contabilità generale secondo i det- Il processo decisionale aziendale por- d’azienda, fusioni, scissioni, per assi-
tami normativi dell’articolo 2426, così ta infatti a acquisire i fattori produttivi curarsi un complesso produttivo di e-
come integrato e interpretato dalle complementari e coordinati necessari levato standing reddituale, e risulta
specifiche previsioni del principio con- alla produzione, ad esempio macchi- compenetrato con gli altri elementi pa-
tabile OIC 24. nari, partecipazioni strategiche in altre trimoniali dell’impresa acquisita al
8 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

punto che si riduce o azzera, nella ver- Tuttavia qualsiasi altro impiego pro-
sione che assume per confronto il ca- duttivo di un’azienda in funzionamen-
pitale netto corrente, qualora una par- to risente in fondo della stessa aleato-
te venga diversamente collocata ma- rietà, in quanto solo da un sufficiente
gari per esprimere in misura rivalutata margine reddituale si può rigenerare il
i saldi “di libro” di alcune attività. valore rappresentato nell’attivo e im-
Si noti altresì che nel caso di acquisto piegato nel circuito gestionale.
di un pacchetto societario, anziché Nel caso dell’avviamento positivo l’e-
delle attività e passività di un’impresa, conomicità prospettica si presume
il maggior prezzo corrisposto è rileva- peraltro superiore, in quanto idonea a
to con il criterio del costo nell’ambito coprire anche gli oneri figurativi, in
della stessa voce “Partecipazioni" contrasto con l’immaterialità dell’asset
(mentre applicando il metodo conta- che rende possibile in questo caso il
bile del patrimonio netto si iscrivereb- recupero dell’investimento solo attra-
be autonomamente l’avviamento). verso il ciclo di produzione e non l’au-
Inoltre la sua funzione segnaletica di tonoma dismissione a terzi.
un sistema aziendale profittevole deve In definitiva, con la rilevazione della
essere riconsiderata nell’ambito della posta intangibile in oggetto si esegue
nuova struttura dei valori dell’acqui- una inusuale valutazione economica
rente.5 di complesso nell’ambito del sistema
Al proposito ricordiamo un’impresa contabile e si comunica ai terzi la dis-
commerciale che ha acquisito nel ponibilità di un nucleo aziendale, com-
tempo una serie di partecipazioni tota- posto da altri elementi attivi e passivi,
litarie relative ai punti vendita al detta- foriero unitariamente di produrre pro-
glio dislocati sul territorio, tutti con fitto.
soddisfacenti performance economi-
che, esposte poi in bilancio al costo.
All’atto della fusione per incorporazio- 3. Peculiarità finanziarie
ne delle controllate, il conseguente di- dell’avviamento positivo
savanzo da annullamento rispetto al Oltre a richiedere congrua copertura
saldo contabile del patrimonio netto economica attraverso un processo di
della partecipata viene correttamente ammortamento dedicato l’avviamento
allocato all’avviamento, in quanto si è positivo pone particolari esigenze per
reputata persistere in capo all’incorpo- la liquidità da conseguire nei periodi
rante, che ha modificato solo la sua caratterizzati dagli effetti promoziona-
veste formale da capogruppo a azien- li del profitto, in particolare in caso di
da divisa, l’attitudine reddituale dei sin- acquisto d’azienda o di partecipazioni
goli negozi condotti in modo diretto, in cui il soggetto investitore impiega
che anzi, dall’unificazione societaria, risorse finanziarie, che devono poi tro-
potrebbero aver colto ulteriori sinergie vare adeguato ristoro.
nel ciclo operativo acquisti-produzio- Infatti ogni acquisizione viene in gene-
ne economica-vendite. re preceduta dalla definizione di piani
Nelle strutture patrimoniali dove si ac- particolarmente attenti agli aspetti at-
colgono consistenti grandezze di tinenti i flussi di cassa di un arco di
goodwill si rappresenta così un asset tempo sufficientemente esteso, in cui
che predice il conseguimento di redditi il complesso rilevato dovrà integrarsi
in proporzione superiori a quelli prece- in molti casi in una preesistente orga-
denti l’acquisizione aziendale per la nizzazione aziendale.
copertura delle correlate quote di am- Qualora si dovesse in seguito consta-
mortamento, e che nel tempo trasferi- tare che la gestione non consente di
rà il valore alle attività materiali tipica- generare cash-flow sufficienti al ritorno
mente del capitale circolante. in forma liquida dell’investimento,
Si può osservare che una tale articola- compreso l’avviamento corrisposto, si
zione degli investimenti denota un si- dovrebbe profilare a parità di altre con-
gnificativo livello di rischio sull’entità dizioni un ridimensionamento dell’am-
del patrimonio netto di bilancio, legato montare degli impieghi in corso, rile-
all’effettivo ritorno dei risultati reddi- vato in contabilità attraverso idonee
tuali programmati. svalutazioni del goodwill.

05. Un caso limite si è posto per l’avviamento indicato nel bilancio consolidato per una partecipata al 100% dopo la fusione per incorporazione nella controllante, che
è stato interpretato nella stessa misura e con lo stesso piano di ammortamento adottati prima dell’assorbimento poiché il rendiconto di gruppo descriveva già una
forma di integrazione similare esistente di fatto.
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Anche per queste ragioni si rivela im- In una situazione patrimoniale in cui
portante riflettere sulla capitalizzazio- l’attivo fosse costituito per 70 da av-
ne del surplus pagato, in sede di acqui- viamento, per 10 da altre immobilizza-
sizione di un’impresa, rispetto al valore zioni e per 20 da attivo circolante, le
“di libro” del patrimonio netto. prospettive di reintegro monetario in
Ad esempio, un’impresa di servizi ope- molti casi risulterebbero quasi com-
rante in varie sedi ha acquisito un pletamente affidate alle aspettative e
ramo d’azienda da un soggetto in liqui- al grado di liquidità del reddito.
dazione su una piazza non presidiata In questi contesti la dinamica del
costituito in pratica solo dai contratti break-even successiva all’acquisizione,
dei dipendenti, dotati dell’esperienza con i suoi risvolti finanziari, deve quin-
maturata in anni di esperienza lavora- di considerare questo particolare co-
tiva, conseguendo così risorse già for- sto fisso da coprire, che potrebbe inve-
mate e, nel contempo, salvaguardan- ro essere incrementato da eventuali
do i livelli occupazionali. anticipazioni sostitutive fiscali per as-
Il prezzo corrisposto rispetto all’esiguo sicurare la deducibilità delle quote di
patrimonio netto della divisione non ammortamento sull’importo iscritto in
poteva interpretarsi quale avviamento, bilancio a seguito perlopiù di conferi-
ma quale onere accessorio al costo di menti d’azienda, fusioni o scissioni.
lavoro dipendente dell’attività esercita- Una siffatta decisione, più precisa-
ta non suscettibile, di per se, di genera- mente, rappresenterebbe un ulteriore
re profitto. impiego di risorse in vista di mirati be-
Viceversa evidenti vantaggi di natura nefici tributari contemplati dalle vigen-
finanziaria si manifestano nei casi in ti disposizioni normative.6
cui il valore del goodwill emerga a se- La scelta auspica infatti l’insorgenza
guito di acquisizioni pagate “con car- in concreto nei periodi successivi di
ta”, quali conferimenti, fusioni, scissio- basi imponibili capienti, in parallelo
ni, in cui l’operazione denota un inve- magari all’attesa maggior redditività,
stimento solo dal punto di vista eco- per usufruire effettivamente del rispar-
nomico. mio associato alla deduzione degli
In ogni caso, è noto che le leve a dispo- ammortamenti alle superiori aliquote
sizione della direzione per procacciare ordinarie, e nel caso dell’affrancamento
le risorse monetarie necessarie per re- “derogatorio” anche con percentuali
integrare l’impiego nell’avviamento so- annuali delle quote ben superiori, ri-
no molteplici, e potrebbero in alcuni spetto a quelle sostitutive richieste per
casi prescindere da risultati d’esercizio il riconoscimento del valore.
ottimali, svariando dalla conversione Questa manovra presenta quindi evi-
in liquidità di eccedenze di attivo cir- denti risvolti anche di natura finanzia-
colante rispetto al fabbisogno operati- ria, risolvendosi (ricorrendo le condi-
vo, al disinvestimento di immobilizza- zioni precisate) in un contenimento
zioni non più necessarie o efficienti, del gravame fiscale complessivo, che
alla cessione di asset non strategici, al può essere ottimizzato con un’attenta
procacciamento di fondi di natura de- pianificazione fiscale.
bitoria, al conferimento di mezzi propri Ad esempio nell’affrancamento “dero-
liquidi, e così via senza scendere nel gatorio”, che si rivela più conveniente
dettaglio delle singole categorie d’in- rispetto a quello “ordinario” per elevati
tervento. ammontari di goodwill posto che a pa-
Peraltro la posta in commento presen- rità di aliquote dell’imposta sostitutiva
ta tendenzialmente un elevato grado si ottengono i risparmi previsti in un
di immobilizzo finanziario, in quanto arco di tempo ridotto, la decorrenza
correlata ai flussi di cassa solo attra- della deducibilità del valore dipende
verso le dinamiche reddituali. Non è dal versamento dell’imposta sostituti-
infatti prefigurabile la cessione auto- va, da eseguire entro il termine per il
noma a terzi del goodwill, mentre in al- saldo delle imposte dovute per l’eser-
cuni casi potrebbe ponderarsi un ulte- cizio di conclusione dell’operazione
riore trasferimento del complesso di straordinaria. Un intelligente accorgi-
beni acquisito e dei relativi fattori d’av- mento, suggerito da qualificata prassi
viamento. professionale, risulterebbe quello di

06. L’art. 176 comma 2-ter del Tuir (affrancamento “ordinario”) e l’art. 15 commi 10 e segg. del D.L. 185/08 (affrancamento “derogatorio”).
10 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

anticipare il pagamento prima della tiva che deprimerà il valore di un ele-


fine del periodo in cui viene stipulato mento attivo o dilaterà quello di un co-
l’atto, così da accelerare fin dalla stes- mponente passivo del complesso in
sa annualità l’avvio del risparmio sul considerazione.
riconoscimento del valore iscritto, con In ogni caso è ricondotta alla precisata
benefici finanziari non certo trascura- insufficienza reddituale nei confronti
bili proprio per l’entità dell’avviamento degli oneri figurativi, non reputata ido-
che in genere viene affrancato in ques- nea ad essere riflessa nelle poste pat-
to regime. rimoniali stimate al valore corrente.
La tensione monetaria che potrebbe Così, ad esempio, potrà aversi che te-
svilupparsi risulterebbe poi aggravata mute inefficienze produttive di un im-
dal prevedibile scetticismo del ceto pianto che hanno suggerito l’adozione
degli investitori istituzionali, tradizio- di un ridotto reddito operativo prospet-
nalmente orientati a prediligere gli im- tico si rivelino a posteriori fondate,
pieghi in asset comunque dotati di au- comportando una drastica riduzione
tonoma trasferibilità. della valutazione dell’asset fronteggia-
Del resto lo stesso principio contabile ta dalla passività in discorso o l’emer-
OIC 25 al punto 54 esclude la rilevazio- sione di fabbisogni monetari imprevi-
ne delle imposte differite sulla conta- sti per la riorganizzazione di un repar-
bilizzazione iniziale dell’avviamento, to.7 Oppure che un prestito obbligazio-
che pure potrebbe prospettare consis- nario in valuta rivelerà maggiori oneri
tenti oneri tributari per l’indeducibilità finanziari, così come riflesso nel com-
delle quote di ammortamento in as- presso utile ipotizzato, rispetto a quelli
senza di affrancamento sostitutivo previsti nella corretta valutazione pa-
come poco fa ricordato, reputando tra trimoniale del debito.
le righe questo immobilizzo piuttosto Risulta quindi che la natura squisita-
precario e assoggettato al rischio di mente aziendale del badwill è quella di
un possibile stralcio tramite svaluta- un fondo rischi e oneri, chiamato a
zione negli esercizi immediatamente fronteggiare una probabile movimen-
successivi, ove non ricorrano più i fat- tazione finanziaria negativa futura ma
tori e le condizioni presenti all’acqui- che ha già recepito gli effetti economi-
sizione. ci collegati, non mediante un accanto-
namento a conto economico ma con
la riduzione del valore stimato del pa-
4. Peculiarità economiche trimonio netto.
dell’avviamento negativo La lettura fornita è anche una soluzio-
Come si è in precedenza rimarcato ne contemplata dall’art. 2504-bis com-
l’avviamento negativo, pur traendo ori- ma 4 del codice civile, qualora in una
gine da un fenomeno reddituale oppo- fusione il corrispettivo rappresentato
sto a quello del goodwill, assume si- da nuove quote o azioni, ovvero dal-
gnificato aziendale del tutto originale, l’annullamento di titoli di capitale so-
qualora non intervengano in occasio- ciale detenuti, risulti inferiore al patri-
ne di un’acquisizione motivazioni pri- monio netto contabile acquisito.
vate delle parti d’influenza al ribasso Nel caso il paventato esborso non do-
sul corrispettivo definito. vesse in fatto verificarsi, l’avviamento
La carenza del risultato d’esercizio negativo rivelerà un appostamento ec-
prospettico rispetto alla remunerazio- cessivo (benché metodologicamente
ne attesa dai detentori dei mezzi pro- regolare a priori) con conseguente gi-
pri esprime una posta, per la verità roconto a provento straordinario.
piuttosto anomala nelle strutture pa- L’interpretazione economica del valore
trimoniali delle imprese, che riduce il (astraendo quindi dall’influsso di moti-
capitale economico o, nel caso di vazioni personali delle parti di un’acqui-
pseudo-avviamento, il corrispettivo sizione) può rivelare innanzitutto diffi-
stabilito nel trasferimento, assumen- coltà gestionali al raggiungimento di
do veste quindi di voce del passivo. soddisfacenti livelli reddituali, per le
Non si tratta certo di un debito mone- cause esemplificate al Paragrafo 1 ap-
tario, bensì dell’aspettativa di una fu- prezzate con orizzonte temporale limi-
tura manifestazione finanziaria nega- tato (caso più frequente per le motiva-

07. L’ipotesi è autorevolmente sostenuta dal G. Capodaglio, “L’iscrizione in bilancio dell’avviamento negativo”, Rivista Italiana di Ragioneria e di Economia Aziendale,
1998, parte seconda, pag. 423.
n.15 - 2019 11

zioni già segnalate) o illimitato. 5. Peculiarità finanziarie svolti monetari negativi in periodi suc-
È infatti necessario appurare se il fon- dell’avviamento negativo cessivi.
do, indipendentemente dalle modalità Sotto il profilo finanziario occorre con- In quest’ottica il valore manifesta una
di calcolo adottate, dipenda da disfun- statare che la rilevazione dell’avvia- fonte di tipo passivo, ma vicina al con-
zioni presenti in settori del sistema mento negativo si traduce in un rispar- fine con il patrimonio netto per il suo
aziendale, o finanche da uno stato di mio finanziario, ovvero economico nei grado (variabile) di genericità, indeter-
crisi, al fine di ripristinare gli equilibri trasferimenti con saldo a mezzo di minatezza e probabilismo, talché in
gestionali deteriorati e comprendere partecipazioni, a beneficio del sogget- alcuni casi l’accantonamento a ridu-
appieno l’effettiva probabilità di mani- to acquirente. zione del capitale economico potreb-
festazione degli eventi sfavorevoli pa- A questo proposito si consideri che be rivelarsi finanche improprio.
ventati dalla passività in oggetto. l’uscita finanziaria futura rappresenta- Così in un’indagine aziendale di comp-
Con questa indagine si può constatare ta dal fondo potrebbe anche realizzar- lesso, con metodologie quali ad esem-
che la posta non risulti magari sotto- si in misura inferiore o persino azze- pio l’analisi per indici, potrebbe risul-
valutata nel suo corretto ammontare, rarsi, oltre che ovviamente proporsi in tare dubbia la collocazione del fondo
circostanza spesso peraltro evitata termini maggiorati, con ulteriore van- in oggetto nelle varie classi di valori
dall’utilizzo di parametri di calcolo taggio per l’acquisitore. Tale eventua- del passivo presenti.
(tassi d’interesse di remunerazione lità è tutt’altro che ipotetica ricordando Inoltre può apprezzarsi quale sup-
figurativa del capitale netto e di attua- che le modalità di calcolo di questa porto degli investimenti insistenti nel-
lizzazione, durata) piuttosto severi a passività incerta dovrebbero formu- l’attivo dotato tendenzialmente di
fini prudenziali, e consentire di risolve- lare risultati piuttosto cauti, come scarsa stabilità, in quanto gli eventi
re lo stato patologico presente così da poc’anzi sottolineato. sfavorevoli di base non tarderanno
valorizzare l’investimento effettuato. In questo quadro si assiste quindi alla con ogni probabilità a manifestarsi
Ciononostante può risultare impervio concessione di un equo supporto fi- richiedendo sotto l’aspetto finanziario
stabilire con quali altre poste attive o nanziario all’impresa acquirente, che idonea copertura.
passive della struttura patrimoniale rileva un complesso produttivo evi- Questo suo carattere suggerisce di
sussistano quei legami che portereb- dentemente al fine di rimuovere gli considerare nei business plan aziendali
bero all’utilizzo del badwill iscritto qua- squilibri gestionali presenti e riportarlo il fabbisogno occorrente per estingue-
lora le eventualità sfavorevoli si realiz- in condizioni di redditività soddisfa- re le future esposizioni debitorie, quan-
zino concretamente, con il rischio che cente. Anche per queste ragioni risul- d’anche a priori incerte.
la voce resti indicata in bilancio oltre il tano forse più frequenti i casi in cui
tempo necessario. l’acquisto, e la conseguente esposizio-
Stabilita in questi termini la funzione ne della voce, venga concluso da
economica del valore, ci sembra non aziende di significative dimensioni, do-
trovi spazio la soluzione alternativa in tate delle risorse di ogni tipo occor-
passato piuttosto avvalorata di repu- renti per il turnaround necessario o per
tare l’avviamento negativo un ricavo assorbire l’eventuale insuccesso del
anticipato, da immettere pro-quota a processo di risanamento.
conto economico negli esercizi suc- Data la molteplicità delle cause che
cessivi fino all’esaurimento degli effet- possono portare all’appostazione del
ti negativi di base. badwill, le temute manifestazioni fi-
Infatti, non solo non è avvenuta alcuna nanziarie negative future potrebbero
manifestazione finanziaria di un pro- coinvolgere asset fondamentali per la
vento da sospendere, ne si intravedo- vitalità dell’impresa, più spesso immo-
no i caratteri propri di un componente bilizzati8 o dell’attivo circolante, o me-
positivo di reddito, ma soprattutto tale no, oppure passività di varia origine,
tecnica equivarrebbe ad una discuti- con ripercussioni evidentemente di-
bile politica di bilancio per riequilibrare verse sull’assetto finanziario futuro,
i risultati degli esercizi a venire senza che potrebbe anche risolversi in un ri-
alcuna analisi critica delle ragioni del- dimensionamento di rami di attivo
l’iscrizione e delle voci attive o passive ritenuti secondari o all’opposto met-
correlate da monitorare. tere a repentaglio la continuità del-
In questo caso, anzi, sembra già tras- l’impresa.
corsa la competenza economica pur
se incidente a livello patrimoniale e L’analisi della voce nella struttura pas-
non reddituale, mentre quella finanzia- siva aziendale rende più convincente
ria si verificherà eventualmente in un convergere su una natura di tipo eco-
momento successivo. nomico, come osservato nel prece-
dente paragrafo, ma con plausibili ri-

08. Si pensi ad esempio agli effetti depressivi sul reddito prospettico esercitati dalla prossima scadenza di un brevetto strategico.
12 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Integrated Reporting
Introduzione sti e con gli interlocutori aziendali.
Uno dei dilemmi del ventunesimo se- Era un rendiconto piuttosto statico
Anna Fabbro colo nasce dalle statistiche che indica- che proibiva analisi approfondite. Prin-
no un miglioramento della vita di mol- cipalmente conteneva dati che non
te persone, controbilanciato da infor- fornivano un quadro esplicito della sa-
mazioni allarmanti sullo stato di salu- lute dell'azienda e le indicazioni non fi-
te dell'ambiente. Una delle sfide cen- nanziarie erano piuttosto limitate.
trali dello sviluppo sostenibile è quindi Rendicontare informazioni è diventato
la richiesta di scelte nuove e innovati- importante a causa degli enormi cam-
ve e di un diverso modo di pensare. biamenti che hanno colpito l'economia
Le innovazioni e le moderne cono- mondiale1 (Krzus, 2012).
scenze nel campo della tecnologia, del I bilanci annuali sono il più delle volte
management e delle politiche socio- troppo lunghi e molto spesso le infor-
economiche inducono le imprese a mazioni incorporate non sono collega-
compiere nuove valutazioni su come i te tra loro. Gli stessi interlocutori riten-
loro prodotti, i servizi e le attività im- gono che le notizie fornite non siano
pattano sulla Terra, sulle persone e adeguate a formulare giudizi di merito
sulle economie. circa il business e le prospettive future
Nasce la consapevolezza di affrontare sono piuttosto limitate.
il tema della Responsabilità Sociale Esporre informazioni non finanziarie è
d'Impresa in questo articolo voglio af- diventato importante per diverse ra-
frontare l'innovativo Integrated Report- gioni. A causa delle sfide del ventune-
ing, che raggruppa in un unico docu- simo secolo e degli enormi cambia-
mento i dati non finanziari e i dati fi- menti che hanno travolto l'economia
nanziari, ed evidenzia le linee guida e i mondiale, gli aspetti non finanziari
vantaggi della nuova rendicontazione, hanno avuto implicazioni importanti
che non deve essere più intesa come per tutti gli stakeholders. Occorre ora
onere, ma diventa la chiave del suc- introdurre l'Integrated Reporting.
cesso e il motore della sopravvivenza
delle imprese e dell'economia stessa. 1. Definizione e caratteristiche
dell'Integrated Reporting
Integrated Reporting In differenti Paesi in tutto il mondo al-
In passato il bilancio d'esercizio era un cune grandi imprese hanno deciso di
mezzo per comunicare con gli azioni- redigere un unico report integrato, da
qui il nome. È sicuramente un punto di
svolta in quanto molte imprese nel fu-
turo si impegneranno a redigerlo.
La trasformazione di un documento
periodico e statico ha portato negli an-
ni a una rendicontazione di successi e
fallimenti di un'azienda, che ha eviden-
ziato un atteggiamento incline al dialo-
go e al coinvolgimento, mentre il report
integrato apre sia l'ascolto che la co-
municazione.
REPORT Il processo di rendicontazione integra-
BILANCIO
INTEGRATO ta deve evidenziare le sinergie tra per-
DI SOSTENIBILI TÀ formance economiche e non economi-
(in aggiunta al che, ponendo l'accento sulla capacità
BILANCIO
BILANCIO CIVILISTICO) dell'impresa di generare un valore so-
CIVILISTICO stenibile per il futuro. Il report integra-
to è conosciuto come "One Report” e

01. Krzus, R. G.-M. (2012). Report Integrato - Rendicontazione integrata per una strategia sostenibile . Cesena: Edizioni Philantropy.
02. " One Report significa produrre una rendicontazione singola che combini le informazioni e la narrazione finanziaria che si può trovare nel bilancio di
un’organizzazione con l’informazione e la narrazione non finanziaria (su temi ambientali, sociali e di governante) contenuta nei rapporti di responsabilità d’impresa o
di sostenibilità. Ma One Report non significa solamente One Report. Il suo vero significato può avere due interpretazioni. Una è più limitata: un singolo documento
n.15 - 2019 13

prevede l'integrazione in un unico pro- bilità e obbligatorietà e tiene conto


cesso della rendicontazione finanzia- della grande variabilità delle diverse
ria con i report di sostenibilità.2 imprese, cercando un sufficiente gra-
Già il King Report on Governance for do di comparabilità tra di esse. Il report
South Africa evidenziava come il report- è concepito per tutti i tipi di aziende
ing integrato fosse una rappresenta- che vogliono perseguire un profitto ed
zione olistica della performance azien- è un processo che ha come risultato la
dale sia in termini finanziari che in comunicazione della strategia, gover-
sostenibilità (Todisco-Molteni, 2008). nance e performance che conduce alla
Un framework che mette insieme re- creazione del valore nel breve medio e
porting finanziario, sociale e ambien- lungo termine4 (Lenoci, 2014).
tale in un formato chiaro, conciso e Scopo del framework è fornire assi-
comparabile. Ciò deve aiutare a svilup- stenza nel determinare la comunica-
pare un'informazione più comprensi- zione della storia della creazione del
bile che rendiconti il comportamento valore aziendale in maniera significa-
di un'organizzazione, così da soddis- tiva e trasparente.
fare le necessità di un modello eco- Il reporting deve essere predisposto in
nomico più sostenibile. conformità al framework. Gli obiettivi
Il report integrato è uno dei più innova- del framework sono quindi:
tivi tra i sistemi di reporting delle orga- • spiegare i concetti dell'Integrated Re-
nizzazioni, che hanno la base nella re- porting
alizzazione del bilancio d'esercizio, il • stabilire i principi guida
quale contiene informazioni e perfor- • deliberare i contenuti.
mance economiche che l'impresa ha
raggiunto in un dato periodo: presenta 3. Concetti fondamentali
cioè un risultato passato, evidenziato Il report integrato ha come scopo quel-
tramite l'utilizzo di indicatori economi- lo di porre in evidenza la capacità di
co-finanziari. un'organizzazione di creare valore nel
La crisi economica ha messo in evi- tempo. Il valore viene influenzato da
denza la necessità di far emergere fattori esterni, è costruito attraverso
nuovi modelli di business verso delle relazioni degli stakeholder ed e correla-
politiche interessate a fattori sociali e to alla disponibilità, alla qualità e alla
ambientali e intrecciate con fattori gestione di varie risorse.
economici e di governance. La mission e la vision caratterizzano
È sempre più presente quindi la con- l'impresa e descrivono in termini chiari
sapevolezza che il valore delle aziende la sua natura e chi è incaricato alla
dipende dagli asset intangibili, cioè da
quegli elementi che di rado si trovano
nei bilanci d'esercizio. Le organizzazio-
Figura 1: La creazione di valore per l'organizzazione e per altre entità
ni hanno la necessità di raccontare il
valore che producono e come lo realiz-
zano3 (Castellani, 2015).
Il documento è strutturato in modo
similare ad altre linee guida e l'attuale VALUE C RA TE D
modello di riferimento è il framework FOR THE
internazionale redatto nel 2013 dal- OR GANI ZA TION
l'IIRC. L'International Integrated Report-
ing Council è un'associazione globale
IN
TE
IES

di professionisti della rendicontazione


RA
RE LATIONSHI P
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i cui membri ritengono che la comuni-


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cazione del valore aziendale debba es-


sere uno dei prossimi passi nell'evolu-
zione del reporting aziendale. VA S
LU ER
E CR TH
AT E D F O R O
2. International Integrated Reporting
Framework
Il framework viene redatto al fine di tro- Fonte: http://integratedreporting.org/wp-content/uploads/2015/03/13-12-08-THE-INTERNA-
TIONAL-IR-FRAMEWORK-Italian.pdf, pag 10.
vare un opportuno equilibrio tra flessi-

sia su carta sia eventualmente fornito come un file in Pdf. Questa interpretazione non va assolutamente trascurata. Significa che l’organizzazione vuole comunicare
a tutti gli stakeholder che ha una visione olistica dei loro interessi. L’altra definizione è più ampia: Significa rendicontare informazioni finanziarie e non finanziarie in
modo che dimostrino l’impatto che hanno le une sulle altre. È un viaggio in cui l’organizzazione si impegna; è un percorso di continuo miglioramento” R. Eccles One
report, Integrated Reporting For A Sustainable Strategy, 2010.
14 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

governance è responsabile di realizza- agiscono tra di loro e possono operare


re opportune strutture per supportare forti influenze sull'organizzazione;
la capacità dell'impresa di creare valo- • capitale naturale: risorse ambientali,
re. Il tutto è fondamentale per dare vita rinnovabili.
a una buona leadership, nonché per
determinare l'attitudine dell'impresa 4. Principi guida
verso i rischi e il monitoraggio delle at- Il framework delinea i principi guida per
tività che riescono a cogliere le oppor- la preparazione e la presentazione del
tunità. bilancio integrato, fornisce il contenu-
La strategia dell'impresa deve identifi- to del report e la modalità di presen-
care come intende massimizzare le tazione delle informazioni. Tali principi
opportunità e gestire i rischi e per tale possono essere applicati sia singolar-
motivo è importante costituire un mente che nel loro complesso, utiliz-
buon business model, ossia mettere in zandoli con un certo equilibrio, soprat-
atto dei buoni sistemi di gestione tutto in presenza di un apparente con-
aziendale. trasto fra di essi (ad esempio tra sin-
L'organizzazione per poter creare va- teticità e completezza).
lore si avvale di capitali che possono Questi sono (Lenoci, 2014):
essere suddivisi in (Lenoci, 2014): • focus strategico e orientamento al
• capitale finanziario: capitale proprio futuro;
o di terzi (finanziamenti bancari, pre- • connettività delle informazioni;
stiti obbligazionari ecc...) o generati • relazioni con gli stakeholder;
dalla gestione operativa; • materialità;
• capitale produttivo: capitale genera- • sinteticità;
to in economia al proprio interno; • attendibilità e completezza;
• capitale intellettuale: beni immateri- • coerenza e comparabilità.
ali (brevetti, software, licenze) o know-
how; Focus strategico e orientamento futuro
• capitale umano: competenze delle Un report integrato è nato per fornire
risorse umane; informazioni dettagliate sulla strate-
• capitale sociale e relazionale: in- gia dell'organizzazione, su come l'or-
clude tutti gli stakeholders che inter- ganizzazione tramite la strategia rie-
sce a creare valore nel breve, medio e
lungo termine, nonché sull'uso dei
capitali.
Figura 2: Il processo di creazione del valore L'applicazione di questo principio gui-
da non è limitata agli elementi strate-
gia e allocazione delle risorse e pros-
pettive, ma determina anche la scelta
e la presentazione di altri contenuti.
Ad esempio si può includere:
• l'evidenziazione di rischi, opportunità
e dipendenze derivanti dalla posizione
sul mercato dell'organizzazione e dal
modello di business;
• la prospettiva della governance circa
la relazione fra performance passate e
future, il bilanciamento tra gli interessi
a breve, medio e lungo termine, la ca-
pacità dell'organizzazione di mettere
in campo le conoscenze tacite e le e-
sperienze passate per determinare gli
orientamenti strategici futuri.
Avere un focus strategico e un orienta-
mento al futuro comporta una visione
di come la disponibilità e l'accessibilità
Fonte: http://integratedreporting.org/wp-content/uploads/2015/03/13-12-08-THE-INTERNA- dei capitali importanti contribuiscono
TIONAL-IR-FRAMEWORK-Italian.pdf, pag 13.
alla capacità di raggiungere i propri
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obiettivi strategici in futuro, creando • Altre comunicazioni sociali e in-


valore. formazioni da altre fonti. Tutte le co-
municazioni provenienti dalla società
Connettività delle informazioni devono essere coerenti e coordinate
Il report integrato deve mostrare il con quelle provenienti da altre fonti.
quadro delle correlazioni e delle dipen- La connettività delle informazioni è
denze tra i fattori che influenzano la potenziata quando il report integrato è
capacità dell'organizzazione di creare strutturato in modo logico e ben pre-
valore nel tempo. sentato, scritto in maniera chiara,
La connettività delle informazioni av- comprensibile e priva di gergo tecnico.
viene tra (Lenoci, 2014): In questo contesto è possibile utilizza-
• Gli elementi di contenuto. Ne sono re tecnologie di informazione e comu-
esempi: un'analisi del sistema di allo- nicazione per migliorare la capacità di
cazione delle risorse e del modo in cui ricerca, personalizzazione, riutilizzo e
l'impresa combina tali risorse o effet- analisi delle informazioni.
tua ulteriori investimenti per raggiun-
gere le performance desiderate; le in- Ricettività degli stakeholder
formazioni su come la strategia della Un report integrato deve fornire una
organizzazione viene adattata a nuovi panoramica sulla natura e sulla quali-
rischi e a nuove opportunità; i collega- tà delle relazioni della società con i
menti della strategia e del modello di propri stakeholder e illustrare come
business tenuto conto dei cambia- l'impresa comprenda e consideri le
menti dell'ambiente esterno. esigenze e gli interessi legittimi, e in
• Passato, presente e futuro. L'analisi che modo risponda.
delle attività nel periodo passato-pre- Gli stakeholder forniscono opinioni utili
sente può fornire utili indicazioni per sugli aspetti economici, ambientali e
valutare la credibilità delle informazio- sociali e influiscono sulla capacità del-
ni che vengono rendicontate con ri- l'organizzazione di creare valore.
guardo alla prospettiva presente-futu- Tali pareri possono aiutare l'organizza-
ro. L'analisi del passato-presente può zione a:
essere utile per capire le capacità • comprendere come gli stakeholder
manageriali e la qualità della gestione. percepiscono il valore;
• Informazioni finanziarie e non finan- • identificare le tendenze future;
ziarie. Si tratta, ad esempio, delle pre- • gestire i rischi e le opportunità;
visioni di aumento di fatturato o della • sviluppare le strategie;
quota di mercato, delle politiche di ri- Il coinvolgimento degli stakeholder av-
cerca e sviluppo, della tecnologia/ viene regolarmente durante le normali
know-how, degli investimenti in risorse attività (ad esempio il coinvolgimento
umane; oppure della riduzione dei co- nell'ambito della pianificazione strate-
sti o delle opportunità di business lega- gica e della valutazione dei rischi).
te a politiche ambientali; aumento del Quanto più il pensiero integrato è in-
profitto dovuto dalle relazioni con i cli- corporato nel business, tante più sono
enti, dalla soddisfazione e dalla repu- le probabilità che i bisogni e gli inte-
tazione. ressi legittimi vengano tenuti in con-
• Informazioni quantitative e qualita- siderazione nell'ordinaria conduzione
tive. Sono necessarie perché permet- aziendale.
tono al report integrato di rappresen- Il report integrato incrementa la tras-
tare in maniera adeguata la capacità parenza e la tracciabilità, fondamen-
dell'organizzazione di creare valore. tali per costruire la fiducia.
Un modo efficace di collegare infor- Materialità
mazioni quantitative e qualitative è Un report integrato deve fornire infor-
rappresentato dall'inclusione dei KPI mazioni significative sulla capacità
nella narrazione. dell'organizzazione di creare valore nel
• Informazioni gestionali, sul manage- breve, medio e lungo termine.
ment e informazioni esterne. È impor- Per determinare la materialità è neces-
tante che gli indicatori quantitativi sia- sario:
no coerenti con gli indicatori usati in- • identificare le tematiche rilevanti;
ternamente. • valutare l'importanza delle tematiche
16 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

rilevanti in relazione alla creazione di


valore; 5. Elementi di contenuto
• attribuire priorità basate sulla loro Un report integrato include i seguenti
importanza; elementi di contenuto (Lenoci, 2014):
• determinare le informazioni da forni- • presentazione dell'organizzazione e
re circa le tematiche rilevanti. contesto operativo
Per essere inclusa nel report una te- • governance
matica deve essere sufficientemente • modello di business
efficace in termini di un potenziale im- • rischi e opportunità
patto sulla creazione di valore. • strategia e allocazione delle risorse
• performance
Concisione • orientamento al futuro
Un report integrato deve essere sinte- • basi di preparazione e presentazione
tico e deve ricercare un corretto equi- • guida generale al reporting.
librio tra concisione, completezza e
comparabilità. Per raggiungere tale Gli elementi del contenuto sono sos-
obiettivo un report integrato deve: tanzialmente legati fra loro e non si
• applicare il processo di materialità; escludono vicendevolmente. La se-
• seguire riferimenti incrociati in modo quenza degli elementi presentata in
appropriato; questa sezione non è l'unica possibile.
• includere riferimenti a informazioni Tali elementi non sono intesi a fornire
dettagliate, che non cambino di fre- una struttura standard per un report in-
quente, o a fonti esterne; tegrato, piuttosto, le informazioni di un
• esprimere i concetti in maniera chia- report integrato vanno presentate in
ra e sintetica; modo da rendere evidenti le intercon-
• utilizzare un linguaggio chiaro, invece nessioni tra i vari elementi del conte-
di un gergo eccessivamente tecnico. nuto. Ciò che viene realmente inserito
dipenderà dalle circostanze specifiche
Affidabilità e completezza dell'organizzazione. I dettagli devono
Un report integrato deve includere tutti essere definiti sotto forma di doman-
gli aspetti materiali, sia di segno posi- de e non devono essere una checklist
tivo che negativo, in modo obiettivo e di informazioni specifiche. Di conse-
senza errori materiali. guenza occorrerà ponderare il giudizio
Durante la preparazione il manage- professionale per applicare i principi
ment e gli amministratori devono esa- guida e per determinare le informazio-
minare il report e decidere quali sono le ni da includere nel report e il modo in
informazioni affidabili da essere in- cui verrà presentato.
cluse in esso. In alcuni casi il frame-
work consiglia di descrivere i mec- Presentazione dell'organizzazione e
canismi utilizzati per assicurarne contesto operativo
l'affidabilità. Il bilancio integrato deve inserire nella
prima parte importanti informazioni
Uniformità e comparabilità che caratterizzano l'impresa, in parti-
Le politiche di rendicontazione devono colar modo deve comunicare delle in-
essere coerenti da un certo periodo al dicazioni su:
successivo, a meno che sia necessa- • la mission e la vision dell'organizza-
ria una modifica per il miglioramento zione;
della qualità delle informazioni conte- • un riassunto delle informazioni chia-
nute nel report. Nel caso di un'introdu- ve quantitative (ad esempio il numero
zione di una modifica significativa, di dipendenti o il fatturato);
l'impresa deve spiegarne il motivo, il- • gli aspetti significativi del contesto
lustrandone gli effetti. legale, commerciale, sociale, ambien-
I dati specifici contenuti nel bilancio tale e politico che influenzano la capa-
integrato variano da un'organizzazione cità di un'organizzazione di creare va-
all'altra, ciononostante è possibile as- lore nel breve, medio e lungo termi-ne;
sicurare un livello di comparabilità a- • le condizioni macro e micro eco-
deguato fra le diverse organizzazioni. nomiche, come stabilità economica,
globalizzazione e tendenze settoriali;
n.15 - 2019 17

• le forze di mercato, quali i vantaggi lità che il rischio o l'opportunità si con- Può essere rilevante includere i casi in
dei concorrenti e la domanda dei cli- cretizzino e vengono effettuate valuta- cui le normative producono un effetto
enti; zioni che includono le circostanze sui risultati (ad esempio la limitazione
• la velocità e gli effetti delle innovazio- specifiche che consentono al rischio o del fatturato derivante dai criteri di ta-
ni tecnologiche; all'opportunità di verificarsi. Queste in- riffazione imposti dalla legge)
• le questioni sociali come i cambia- formazioni sono inevitabilmente sog-
menti demografici e di popolazione; gette a un margine di incertezza. Orientamento al futuro
• le sfide ambientali, quali i cambia- Il documento descrive i cambiamenti
menti climatici: Strategia e allocazione delle risorse previsti nel tempo e fornisce informa-
• il contesto legislativo e normativo; Un report integrato deve identificare gli zioni e previsioni sull'ambiente ester-
• l'ambiente politico nei Paesi in cui op- obiettivi strategici dell'impresa a breve, no, sui possibili effetti sull'impresa e
era l'organizzazione. medio e lungo termine, le strategie che sui mezzi disponibili all'organizzazione
intende adottare per raggiungere tali per rispondere alle sfide e alle incertez-
Governance obiettivi strategici, i piani di allocazio- ze che si possono presentare.
Il report deve fornire indicazioni detta- ne delle risorse, il modo per misurare Le aspettative, le aspirazioni e le inten-
gliare su come l'azienda crea valore e gli obiettivi e i risultati previsti sempre zioni dichiarate dall'impresa devono
al suo interno devono essere illustrate sul breve, medio e lungo termine. essere ancorate alla realtà e proporzio-
(Lenoci, 2014): In questa sezione generalmente ven- nate alle competenze dell'organizza-
• la struttura di leadership aziendale, gono descritti: zione di sfruttare le opportunità a sua
incluse le competenze dei componenti • le modifiche che possono essere ap- disposizione. Devono inoltre essere
che sono incaricati della governance; portate nel business per implementare basate su una valutazione realistica
• quali azioni sono state compiute dal- le strategie desiderate e in tale conte- del posizionamento di mercato dell'or-
le persone incaricate dalla governance sto viene fornito un quadro della capa- ganizzazione.
per monitorare l'orientamento strate- cità di adattamento al cambiamento Nell'affrontare questi temi occorre
gico; dell'organizzazione; esaminare:
• le relazioni con i key stakeholder; • le qualità che procurano un vantag- • gli aspetti dell'ambiente esterno con
• le connessioni all'impiego dei capitali gio competitivo all'organizzazione e le un'analisi del modo in cui tali fattori
da parte dell'impresa. consentono di creare valore, per e- possono influenzare il raggiungimento
sempio il ruolo dell'innovazione, il ruo- degli obiettivi strategici;
Modello di business lo del capitale intellettuale, il modo in • la disponibilità dei capitali che l'orga-
Il business model è il sistema messo in cui le considerazioni sociali e ambien- nizzazione utilizza o influenza e la mo-
atto per trasformare gli input in output tali vengono incluse nella strategia dalità di gestione delle relazioni chia-
al fine di conseguire gli obiettivi strate- dell'organizzazione; ve;
gici. Occorre descrivere gli elementi • il coinvolgimento degli stakeholder e i Devono essere inclusi indicatori di
chiave del business model e collegare piani di allocazione delle risorse. base, KPI, obiettivi e analisi di "sensi-
le informazioni disponibili mediante tività". Il confronto tra i risultati effettivi
diagrammi e con tutti gli altri aspetti Performance e gli obiettivi previsionali consente di
del reporting. Alcune organizzazioni Un report integrato deve fornire le in- valutare in modo più appropriato la ge-
impiegano più di un business model, ad formazioni qualitative e quantitative stione presente. Le informazioni devo-
esempio possono operare in settori di sulle performance in termini di: no tenere conto dei requisiti legali e
mercato differenti, e in tal caso sareb- • indicatori quantitativi relativi a target, normativi applicabili all'organizzazione.
be necessario includere un commento rischi e opportunità; (Lenoci, 2014)
sull'importanza dei collegamenti tra • gli effetti (positivi e negativi) prodotti
gli stessi (tipo l'esistenza di vantaggi dall'organizzazione sui capitali; Basi di preparazione e presentazione
sinergici). • la qualità delle relazioni con gli stake- Nel documento vengono descritte le
holder chiave e come l'organizzazione attività di preparazione e presentazio-
Rischi e opportunità soddisfa le loro esigenze e i loro inte- ne, in particolare le descrizioni:
Il documento deve identificare le op- ressi legittimi; • del processo di definizione della ma-
portunità e i rischi dell'organizzazione, • i collegamenti fra performance pas- terialità della società. In questo caso
incluse la disponibilità, la qualità e l'ac- sate e attuali, oltre che fra performance viene inclusa una descrizione riassun-
cessibilità dei capitali, nonché gli effet- attuali e prospettive dell'organizzazio- tiva del riconoscimento del ruolo da
ti dell'organizzazione nel breve, medio ne. assegnare alle figure chiave coinvolte
e lungo termine. A tal fine, potrebbe I KPI che collegano misure economi- nell'identificazione delle questioni ma-
essere necessario identificare le mag- co-finanziarie con altri componenti teriali e nell'assegnazione delle rela-
giori aeree di rischi e opportunità, che possono essere utilizzati per dimo- tive priorità;
possono essere interne, esterne o una strare il collegamento tra le perfor- • del perimetro di reporting. Vengono il-
combinazione di entrambe. mance finanziarie e quelle relative agli lustrati i rischi e le opportunità incluse
Nel report vengono valutate le probabi- altri capitali. nel report finanziario;
18 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

• dei metodi utilizzati per valutare le sulle questioni a breve termine sono
questioni materiali. Se le informazioni più adatte alla monetizzazione;
di un report integrato sono simili ad al- • aggregazione e disaggregazione:
tre pubblicate dall'organizzazione, il ogni organizzazione determina il livel-
documento deve essere preparato lo di aggregazione o disaggregazione
sulla base di queste ultime e deve es- considerando soprattutto il modo in
sere facilmente conciliabile con esse. cui gli alti dirigenti e i componenti della
governance gestiscono e supervisiona-
Guida generale al reporting no l'organizzazione e le sue attività.
Le seguenti questioni di carattere ge- Questo determina in genere la presen-
nerale relative al reporting si applicano tazione delle informazioni in base ai
a diversi elementi del contenuto: segmenti aziendali utilizzati ai fini del
• informazioni sulle questioni mate- reporting finanziario.
riali, dove vengono inserite le notizie
chiave, quantitative e qualitative, evi- 6. Assurance sull'Integrated Report
tando di inserire dati di natura ecces- Nella prassi la maggior parte dei bilan-
sivamente generica; ci integrati contiene due forme di as-
• informazioni su capitali, dove vengo- surance:
no incluse le capacità dell'organizza- • una dedicata al bilancio d'esercizio e
zione di produrre flussi dai capitali per al bilancio consolidato
soddisfare la domanda futura. Ciò è • l'altra dedicata al bilancio di soste-
particolarmente rilevante per i capitali nibilità
a fornitura limitata, non rinnovabili e
che possono influire sulla fattibilità a Informazioni non finanziare
lungo termine del modello di business Lo strumento per la comunicazione
di un'organizzazione; delle informazioni non finanziarie è da
• orizzonte temporale per il breve, il alcuni anni il bilancio di sostenibilità,
medio e il lungo termine. La durata di che consiste nella misurazione, comu-
ciascun periodo di bilancio potrebbe nicazione e accountabilty delle perfor-
influire sulla natura delle informazioni. mance economiche, sociali e ambien-
Ad esempio, le informazioni a lungo tali dell'impresa. Per migliorare la cre-
termine hanno un margine di incertez- dibilità dei propri report le aziende uti-
za superiore mentre le informazioni lizzano dei controlli interni, comprese
le funzioni di internal audit. Il GRI rac-
comanda tuttavia di provvedere all'as-
Figura 3: Le domande cui dovrebbe rispondere un Integrated Report surance esterna, che deve essere:
• condotta da società o da singoli di
comprovata esperienza ed esterni al-
l'azienda;
• implementata in modo documentato,
sistematico e basato su procedure de-
finite;
• garantita, valutando se il reporting
fornisce un quadro veritiero della per-
formance aziendale;
• generata da un giudizio professio-
nale messo per iscritto.
Il valore di un'azienda viene sempre
più influenzato dalla gestione dei ris-
chi e dell'opportunità in ambito eco-
nomico-sociale dalla comunicazione e
dalla capacità di garantire l'affidabilità
delle informazioni che sono disponibili
al pubblico per iscritto.
Tutte queste informazioni confluisco-
no nell'Integrated Reporting e tipica-
mente non sono fornite nei bilanci tra-
Fonte: sito http://www.asfim.org/ rivista online n°2, 2014, pag.12 di Lenoci Francesco
dizionali.
n.15 - 2019 19

Il processo di assurance da parte di un viduando obiettivi specifici che rice- solo non riuscirà a trasformarsi in
organismo indipendente contribuisce vendo i feedback di obiettivi specifici. qualcosa di più di una campagna di
a evidenziare l'affidabilità delle infor- 2. La rendicontazione è resa il più utile pubbliche relazioni né risolverà le pro-
mazioni non finanziarie riportate nel possibile perché vengono utilizzati di- blematiche relative alle comunicazioni
bilancio (Lenoci, 2014). versi strumenti (grafici, l'uso del colo- con gli stakeholder (Krzus, 2012). Se si
Lo standard più diffuso per i principi di re, il design...) per rendere chiare le in- vuole adottare la sostenibilità occorre
assurance è l'International Standard on formazioni. Alleggerendo il linguaggio, prendere sul serio le opportunità e i
Assurance Engagement ISAE 3000. evitando il gergo tecnico e sfruttando rischi legati alle questioni sociali e am-
La determinazione del valore di un'a- le qualità spaziali di internet, l'impresa bientali e rispondere in maniera ade-
zienda viene sempre più influenzata riesce a raggiungere gli utenti con in- guata.
dalla capacità di garantire l'affidabilità formazioni più dettagliate e aggiorna- Praticare questo tipo di rendicontazio-
delle informazioni non finanziarie ed è te. ne apporta quattro benefici per l'impre-
in aumento il numero di imprese che 3. Vengono creati nuovi parametri e sa:
include volontariamente un commen- incluse tutte le informazioni in un uni- Fornisce maggiore chiarezza per quan-
to da parte di terzi nei propri bilanci. co documento. Poiché ciò richiede un to riguarda le relazioni e gli impegni.
Gli elementi principali della relazione alto livello di collaborazione interna, si Quando si qualifica il valore della RSI
sono: crea in tal modo un forte senso di bisogna saper rispondere a domande
• relazione della società di revisione teamworking. Se ogni comparto riesce del tipo: quali sono gli elementi che
sul controllo del bilancio di sostenibi- a collaborare con gli altri settori del- possono contribuire a migliorare la
lità; l'azienda, vengono sicuramente prese performance finanziaria? Può una mi-
• norme della società a cui è indirizza- decisioni più ponderate. gliore efficienza energetica abbattere i
ta la relazione; 4. Oltre a richiedere un alto livello di costi? I prodotti eco-compatibili pos-
• descrizione dell'oggetto dell'incarico; collaborazione con i comparti interni sono ridurre le spese? Il confine tra
• identificazione dei principi di revisio- all'azienda, viene pretesa una forte categorie di rischi e opportunità non è
ne adottati; collaborazione con i componenti e- mai ben definito, e in un periodo suffi-
• identificazione della responsabilità di sterni. Per questo tipo di attività ci vo- cientemente lungo quello che prima
chi redige il bilancio; gliono tempo e sacrificio e occorre es- sembrava un altro impegno porrebbe
• sintesi delle procedure; sere pronti all'ascolto e al dialogo. trasformarsi in un'attività che aumen-
• conclusioni del lavoro svolto; 5. Il rischio reputazionale è ridotto e ta il valore per gli azionisti. Il report dà
• luogo e data della relazione; viene consentito all'azienda di indivi- l'opportunità di chiarire come gli impe-
• nome della società di revisione e del duare i cambiamenti delle aspettative gni si possono trasformare in attività
socio che firma; e di gestire nel miglior modo il rischio che accrescono il valore aziendale
reputazionale. (Krzus, 2012).
7. Vantaggi dell'Integrated Reporting 6. La sostenibilità è supportata in
Il nuovo traguardo della reportistica è modo adeguato. Questo modello con- Aiuta a prendere decisioni migliori
il bilancio integrato, documento risul- ferma che l'impresa ha adottato una Nel ricercare nuove forme di rappre-
tante dall'integrazione del bilancio strategia sostenibile. sentazione dei dati i manager hanno
consolidato e di quello di sostenibilità, 7. La trasmissione diventa più strate- scoperto che non è sempre semplice
indicato anche dalla Direttiva 2014/95/ gica e sono migliorate la trasparenza e sviluppare buoni parametri ed eviden-
UE del Parlamento Europeo. la comunicazione aziendale. ziare i risultati. La soluzione migliore è
L'Integrated Reporting si basa sulla ca- quella di affinare i metodi di misura-
pacità di un'impresa di comprendere Ci sono due motivi basilari perché le zione e inventare nuovi parametri utili
quali relazioni intercorrono fra i capi- imprese debbano adottare l'Integrated che ancora non esistono. Dovranno
tali impiegati e gli obiettivi strategici. Il Reporting per la rendicontazione es- pertanto essere usate nuove metodo-
report integrato è un documento unico terna. Per prima cosa, accettare ques- logie di misurazione dei processi fisici
che raccoglie sia le informazioni finan- to tipo di documento significa prende- o sondaggi.
ziarie contenute nel bilancio di eser- re sul serio la sostenibilità. Questo Potrebbe a tal proposito assumere un
cizio sia le informazioni non finanzia- modello risponde infatti alle opportu- compito importante la Balanced Score-
rie riportate nel bilancio di sostenibilità. nità e ai rischi legati alla necessità di card, ideata da Kaplan e Norton, che
L'integrazione dei due bilanci va ben contribuire alla costruzione di una so- attraverso un approccio multidimen-
oltre la comunicazione di un singolo cietà sostenibile (Lenoci, 2014). Il se- sionale fornisce misurazioni che sup-
documento per questi motivi: (Lenoci, condo motivo è di racchiudere in un portano i processi decisionali dei ma-
2014) documento il messaggio rivolto a tutti nager. Creare parametri di supporto
1. La disciplina che arriva dalla rendi- gli stakeholder e quindi di migliorare la per verificare le informazioni sulle per-
contazione esterna viene unita alla comunicazione aziendale e la traspa- formance in un unico report è un'attività
disciplina che perviene dalla rendicon- renza. che richiede un alto livello di collabora-
tazione interna. Rendicontare vuol dire Naturalmente questo tipo di docu- zione tra funzioni e rami aziendali
anche impegnarsi a migliorare sia indi- mento non è la cura di tutti i mali e da (Krzus, 2012).
20 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Da un sondaggio effettuato dall'Econo-


Aumenta il livello di coinvolgimento de- mist Intelligence Unit è stato rivelato
gli stakeholder che tra le priorità il rischio reputazio-
Comprendere le aspettative degli sta- nale risulta essere al primo posto. Dal-
keholder servirà ad affinare il processo la ricerca è emerso che nelle società ci
di decision making, infatti da un son- sono notevoli difficoltà nell'individuare
daggio di KPMG è emerso che "cono- i soggetti responsabili, nello scambio
scere le aspettative principali degli sta- informativo con gli interlocutori ester-
keholder rappresenta un importante ni e nella poca coordinazione fra i
fattore di coinvolgimento". Nelle gros- componenti del CdA. Tutte queste dif-
se società viene creata una piattafor- ficoltà potrebbero essere superate
ma di dialogo a cui tutti gli interlocu- grazie ai miglioramenti dei processi di
tori possono e devono prendere parte, comunicazione che procedono di pari
però delle volte si rischia di ricevere passo con la rendicontazione sociale.
messaggi confusi dall'esterno e creare I CEO devono instaurare conversazio-
disordine all'interno circa le priorità. ni bidirezionali produttive e comuni-
Non è sempre semplice il coinvolgi- care in modo opportuno il contributo
mento di tutti gli interlocutori, ma è che viene offerto al mercato e alla so-
proprio da questo che le imprese im- cietà. Robert Eccles ha individuato tre
parano a conoscere gli interessi degli determinanti del rischio reputazionale:
stakeholder. Per questo tipo di proces- • Discrepanza tra realtà e reputazione.
so, però, ci vogliono tempo e sacrificio. Per risolvere questa problematica
(Krzus, 2012) l'azienda deve verificare in modo og-
gettivo tutte le variabili e controllare
Riduce il rischio reputazionale con chiarezza quali sono le aree in cui
Oggi è aumentata l'importanza data la reputazione si basa su risultati tra di
alla gestione del rischio reputazionale. loro sovrapposti (Krzus, 2012).
• Cambiamento di aspettative e con-
vinzioni. Attraverso un monitoraggio
costante degli atteggiamenti sociali
Figura 4: Benefici del Report integrato l'azienda rimane al passo aumentan-
do il livello di coinvolgimento degli sta-
keholder. L'azienda deve essere sem-
pre in grado di cogliere i segnali di
cambiamento riguardanti quelle a-
MAGGIORE
spettative che nel corso del tempo
CHIAREZZA
tenderanno a affermarsi sempre di più
(Krzus, 2012).
• Coordinamento debole interno. Per
porre rimedio alla poca coordinazione
interna occorre attuare un processo
che metta in relazione tutti i settori
MINOR E STRA TEGIA aziendali il cui contributo è essenziale
RISCHI O SOSTENIBILE PER UNA DECISIONI per la gestione del rischio reputazio-
MIGLIORI
REPUT AZIONALE SOCIET À SOSTENIBIL E nale.
Spesso una maggiore chiarezza sulle
relazioni di causa ed effetto permette
all'azienda di capire l'impatto che essa
potrebbe avere sulla società. Buone
decisioni portano a migliorare l'alloca-
zione delle risorse e all'ottimizzazione
MAGGIORE del risultato collettivo. (Krzus, 2012)
COINVO LGIMEN TO Le sfide principali sono legate soprat-
tutto alla necessità di un forte coinvol-
gimento da parte dei vertici aziendali e
di accelerare i tempi di raccolta dei
Fonte: Eccles, Krzus, Casadei, "Report Integrato. Rendicontazione integrata per una strategia vari indicatori, in modo da renderli
sostenibile", 2012, p.205.
compatibili con la rendicontazione fi-
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nanziaria (dati verificabili e più concre- maniera migliore possibile. Natural- L'economia sta cambiando e non pos-
ti, che non devono ridurre la trasparen- mente cambiare comporta oneri e ri- siamo pensare a compartimenti sta-
za e la chiarezza d'informativa del bi- schi, in particolare per gli innovatori. gni, ma soprattutto dobbiamo consi-
lancio). I pionieri di ogni innovazione devono derare la reportistica un'arte, perché i
Si tratta di un approccio completa- affrontare una serie di incognite e cos- dati finanziari e non finanziari sono
mente rivoluzionario dopo l'emanazio- ti che dipendono dalla particolarità fondamentali per la vita di una società,
ne della direttiva CEE sulle informazio- della situazione e da come è gestita che è formata da persone, le persone
ni non finanziarie, ma anche di un l'innovazione. che molto spesso si ritrovano ad af-
passaggio pieno di grandi opportunità, frontare le innovazioni e nuove tecno-
nonché di grande incertezza. Probabil- Freno dello sviluppo di una società sos- logie e devono stare al passo con i
mente il futuro ha bisogno di uno sfor- tenibile tempi, anche se le tecnologie e le in-
zo comune per la realizzazione di una L'ultima obiezione è che la rendicon- novazioni non potranno mai cambiare
sola linea guida di processo e rendi- tazione integrata rafforzi l'azione delle l'essenza umana con le sue debolezze
contazione valida e riconosciuta glo- imprese solo con fini "strumentali" e e le sue forze.
balmente. non per il bene comune. Questa critica Per costruire una società veramente
suppone che gli interessi degli azioni- sostenibile la strada è ancora lunga. In
8. Le problematiche del report sti non siano convergenti e che il be- passato il capitale umano è sempre
integrato nessere sociale aumenterà solo se il stato considerato un costo di struttura
Il report è un concetto molto innovati- valore si sposterà dagli azionisti agli e quindi sono stati introdotti dei siste-
vo. Attualmente il numero delle impre- altri stakeholder. In questo caso, se le mi di misurazione della produttività
se che utilizza tale documento è an- organizzazioni utilizzano strategie so- creando difficili momenti di tensione e
cora piuttosto ridotto e la letteratura stenibili solo per creare valore per gli ottenendo così l'effetto contrario. Al-
scarna. Eccles fornisce un'analisi luci- azionisti, si corre il rischio di avere l'ef- cune grandi aziende come Google e
da di ciò che potrebbero rappresen- fetto contrario. Attraverso il report in- Apple hanno intuito che i loro dipen-
tare le obiezioni all'utilizzo di questo tegrato per gli stakeholder è più sem- denti devono essere lasciati liberi di
documento riassumendole in tre punti plice valutare gli investimenti sosteni- sviluppare la creatività in quanto han-
(Lenoci, 2014). bili, il che porta a maggiori pressioni no solide, comprovate competenze
sul management affinché sia più reat- date dalla loro formazione e dalle es-
L'efficienza del mercato tivo. perienze personali. Nei prossimi anni
La prima obiezione al report integrato assisteremo a dei grandi cambiamenti
riguarda l'idea che dove le informazio- 9. Conclusione e serviranno nuovi strumenti per fare
ni non finanziarie incidano sul valore L'aumento della complessità econom- analisi e progettare una nuova società
dell'azienda, il mercato ne terrebbe ica ha reso i mercati del business sem- del futuro.
conto condizionando il prezzo dei titoli pre più difficili, creando una crescente Sicuramente la rendicontazione cam-
azionari. Quindi non ci sarebbe motivo richiesta di dati finanziari e non finan- bierà e nasceranno nuovi strumenti
perché le organizzazioni si concen- ziari da parte degli stakeholder, rivolti forse più chiari di quelli attuali, ma si-
trassero nella preparazione di un doc- ad avere più informazioni sui processi curamente il futuro per quanto riguar-
umento integrato. Tra l'altro gli utenti decisionali, che sta portando alla na- da la rendicontazione è già iniziato
possono consultare i siti web o i siti scita di un nuovo modo di rendicon- con l'Integrated Reporting.
aziendali che oggi mettono a dispo- tare.
sizione una grande quantità di dati. I bilanci sono spesso molto lunghi,
In genere gli investitori dedicano po- con informazioni talvolta non collega-
chissimo tempo al leggere i bilanci so- te tra loro, e limitati nella comunicazio-
ciali e naturalmente vogliono eseguire ne. La tesi definisce un nuovo stru-
in maniera autonoma le proprie valu- mento di reporting, che include oltre
tazioni. alle informazioni finanziarie anche
quelle non finanziarie sulla capacità
Gestione ottimale delle organizzazioni di creare valore.
Se dovesse esistere un vero e proprio Il terminale degli strumenti più innova-
beneficio, le organizzazioni avrebbero tivo della RSI è l'Integrated Reporting, i
già adottato questa metodologia. Le cui contenuti sono delineati dall'Inter-
pratiche di gestione cambiano conti- national Integrated Reporting Council.
nuamente in base allo sviluppo delle Tale documento si basa sul pensiero
innovazioni. Dire che le società avreb- integrato, cioè sulla capacità di una
bero già adottato una pratica se società di far comprendere quali re-
avesse avuto senso farlo equivale ad lazioni intercorrono tra i capitali impie-
affermare che in ogni dato periodo le gati, le attività operative e gli obiettivi
aziende sono sempre gestite nella strategici.
22 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Gli strumenti
premonitori della
Giovanna Tolone crisi d'impresa
La gestione della crisi e del risanamen- Il ciclo di vita di un’impresa4 può es-
to aziendale rappresenta un tema da sere visto come un susseguirsi di fasi
sempre interessante per il manage- positive e negative che si alternano e
ment e i consulenti, anche se in tempi accompagnano la sua evoluzione nel
recenti sono mutate le prospettive di tempo. Questa dinamica comporta
analisi. Da un approccio focalizzato una generale condizione di instabilità
sulla gestione dell’emergenza, dove sia dei rapporti interni all’azienda sia
l’intervento riparatore prendeva corpo tra l’azienda e l’ambiente esterno.5 Il
solo una volta appurato lo stato di crisi declino è visto come la fase che pre-
del sistema aziendale, si è passati a cede la crisi. Secondo il Guatri, “si ha
una gestione del rischio di crisi, poten- declino quando una impresa invece di
ziando le metodologie e la strumen- creare valore, distrugge valore”. Il de-
tazione di monitoraggio di eventuali clino non si identifica solo in relazione
squilibri gravi1 alle perdite economiche subite ma so-
L’idea di sviluppare uno studio, sulle prattutto in funzione delle attese ne-
procedure d’allerta nasce dall’esigenza gative dei rendimenti futuri.
sempre più impellente per gli impren- La crisi è la fase conclamata del decli-
ditori e per l’intero sistema economico, no e si verifica quando gli squilibri eco-
di approntare sistemi di controllo sullo nomici e finanziari si percepiscono al-
stato di salute delle aziende, che si ri- l’esterno. In situazioni di crisi, il deficit
velino in grado di agevolare e indiriz- finanziario è conclamato e aggravato
zare la gestione d’impresa. Non vi è dalla mancanza di fiducia da parte del
dubbio che la crisi si evolve, potendo mercato. Si genera un circolo della
regredire o progredire, ma lo stato di crisi vizioso, il quale inizia con il dete-
crisi può scomparire solo se viene af- rioramento dell’immagine aziendale,
frontato in tempo. Lo studio si basa segue la perdita di fiducia da parte de-
sull’analisi di strumenti di allerta e pre- gli stakeholder, la difficoltà ad ottenere
venzione, in considerazione dell’impor- dilazioni dai fornitori, difficoltà di ac-
tanza della tempestività dell’intervento cesso al credito e, infine, il circolo vi-
sulla crisi dell’impresa, al fine di una zioso termina con l’insolvenza.6
soluzione positiva della crisi stessa, e
comunque di un esito più favorevole
per tutte le parti coinvolte. Brevi cenni sulle riforme
Le crisi si verificano, pertanto, non per- normative in tema di crisi
ché sono inevitabili, ma perché le im- d’impresa
prese non riescono a cogliere i segnali Lo stato di crisi globale ha aumentato
d’allarme, non sono in grado di limitare enormemente il numero delle imprese
gli effetti dannosi e soprattutto di mo- che si trovano nell'impossibilità di
nitorare le minacce per prevenirle.2 adempiere alle obbligazioni contratte
La crisi, dunque, rappresenta una fase e che, quindi, tracollano nello stato
straordinaria della vita d’azienda e si d'insolvenza. Si intensifica pertanto
verifica in presenza di uno squilibrio l'esigenza delle stesse a voler acce-
economico-finanziario che perdura nel dere in maniera quanto più semplice a
tempo e che comporta difficoltà di ri- finanziamenti, che siano garantiti da
pristino dell’ordinaria gestione azien- forme di garanzia più flessibili rispetto
dale.3 a quelle ordinari. Ed è per tali ragioni

01. Gestione della crisi aziendale e dei processi di risanamento. Prevenzione, diagnosi, terapie, casi aziendali. a cura di A. Danovi, A. Quagli, IPSOA (2008);
02. Le tappe critiche per il successo dei processi di ristrutturazione aziendale, in A.A.V.V., Crisi d‟impresa e strategie di risanamento, Vittorio Coda, Giuffrè editore, 1987,
pagg. 5-6);
03. Antonio Ricciardi, Ordinario di Economia Aziendale presso l’Università della Calabria;
n.15 - 2019 23

che da un po' di anni si assiste ad un prese; dall'altro, nell'interesse della tu- sia attestata l'idoneità dell'accordo
susseguirsi d'interventi normativi su tela creditori, le norme modificano in alla soddisfazione integrale e tempe-
tematiche volte al rilancio dell'econo- parte la disciplina delle procedure ese- stiva dei creditori estranei alla trattati-
mia e, in particolare, a sostegno delle cutive e delle procedure concorsuali, va, salvo che il debitore intenda chie-
imprese. rendendole più snelle e veloci, con il dere misure protettive quali la so-
Fra questi vi è il D.L. n. 83/2015, con- chiaro intento di ridurre tempi di recu- spensione delle azioni esecutive o
vertito dalla Legge n. 132/2015, rubri- pero dei crediti. cautelari durante le trattative.
cato "Misure urgenti in materia falli- Lo schema ipotizza anche l'estensione
mentare, civile e processuale civile e di Analizzando le numerose modifiche degli effetti dell'accordo o dell'eventua-
organizzazione e funzionamento del- normative apportate dal D.L. n. 83 del le convenzione di moratoria ai credi-
l'amministrazione giudiziaria", il quale 2015, si evince che con la locuzione tori non aderenti qualora l'accordo
ha dato inizio ad una riforma della Leg- "crisi d'impresa", il legislatore non in- venga raggiunto con i creditori rappre-
ge Fallimentare nonché ad un raffor- tende volgere l'attenzione solo alla sentanti almeno il 75% dei crediti.
zamento delle disposizioni sull'eroga- situazione di insolvenza dell'impren- Stesso meccanismo dovrebbe opera-
zione di finanziamenti alle imprese in ditore ma anche, e soprattutto, a quel- re per accordi circoscritti a singole ca-
crisi, al fine di favorire il buon esito di la dei creditori che subiscono una si- tegorie omogenee di creditori purché
eventuali tentativi di ristrutturazione; tuazione pregiudizievole in virtù dello ciò non pregiudichi il pagamento inte-
ancora, vi è il recentissimo D.L. n. status dell'azienda insolvente. Lo stes- grale dei creditori appartenenti alle al-
59/2016 (c.d. Decreto Banche) con- so infatti in un'ottica di favore della fi- tre categorie. Si può sin da subito os-
vertito dalla Legge n. 119/2016 re- gura dei creditori, modifica le norme servare che queste variazioni modifi-
cante "Disposizioni urgenti in materia relative agli accordi di ristrutturazione. cano gli accordi di ristrutturazione in
di procedure esecutive e concorsuali, Per tale si intende quel "flessibile" stru- maniera tale da rendere questo stru-
nonché a favore degli investitori in mento previsto dalla legge come mez- mento molto simile all'istituto del con-
banche in fase di liquidazione" il quale, zo di risanamento, al quale l'impresa in cordato preventivo, palesando da un
ha introdotto nel nostro ordinamento crisi vi ricorre quando vuole ridurre la lato l'obiettivo legislativo di uniformare
nuove forme di garanzie per l'erogazio- propria esposizione debitoria e tentare i due istituti e dall'altro, omogeneizza-
ne dei finanziamenti alle imprese e nu- il ristabilimento economico. Esso si re e tutelare le posizioni creditorie.
ove misure volte a ridurre ulterior- fonda su un accordo con tanti credi- Nel quadro normativo illustrato, si in-
mente i tempi per il recupero dei cre- tori che rappresentino almeno il 60 % serisce anche un ulteriore novità ap-
diti, accelerando la gestione delle sof- dei crediti e sulla relazione di un pro- portata dal D.L. n. 83 del 2015, con la
ferenze bancarie, che ostacolano l'ero- fessionista che ne attesta l'attuabilità. quale il legislatore ha prescritto che
gazione di eventuali finanziamenti; a Tali accordi, sono stati resi più flessibi- nei concordati senza continuità azien-
finire vi sono i tanto attesi lavori elabo- li e quindi, ancor più interessanti e ap- dale, il debitore debba comunque as-
rati dalla Commissione Rodorf ossia, il petibili, dalle numerose novità previste sicurare il pagamento di almeno il 20%
disegno di legge delega al Governo per dallo stesso succitato D.L. n. 83 del dei crediti chirografari. Anche questa
la riforma organica delle discipline del- 2015. Tra queste ad esempio, si ricor- previsione normativa, seppur inserita
la crisi d'impresa e dell'insolvenza, ap- da che il legislatore ha introdotto la in un sistema volto a supportare l'im-
provato dal Consiglio dei Ministri il 10 necessità di raggiungere la soglia mi- prenditore in crisi, è evidente che vada
febbraio 2016 e volto a completare e nima del 40 % di soddisfacimento dei letta in un'ottica di favore dei creditori
ad integrare le disposizioni normative chirografari per evitare di subire il con- piuttosto che dell'imprenditore.
varate nel D.L. n. 83/2015. corso di altre proposte di concordato. Perché, se da un lato, appare chiaro
Altra introduzione normativa è altresì che il legislatore, nel percorso di rifor-
Apprezzabile pertanto è l'obiettivo del quella del voto palese nonché dell'ab- ma volto a modernizzare le norme in
legislatore di cambiare marcia e di bandono del procedimento del voto tema di crisi d'impresa, sia intervenuto
smuovere lo scenario economico-fi- assenso, strumento grazie al quale si con misure volte a sostenere le posi-
nanziario italiano. Tutti gli interventi è registrata un incremento delle omo- zioni creditorie le quali subiscono lo
normativi riguardano proprio il mondo logazioni intervenute, di seguito alla stato d'insolvenza del debitore-im-
bancario e imprenditoriale e bene ha sua introduzione sul panorama nor- prenditore, dall'altro, ad ogni modo,
fatto il legislatore a bilanciare gli in- mativo. Solo pochi mesi dopo inter- non sono mancati interventi a sosteg-
teressi in gioco che, seppur fortemen- vengono sul tema anche i lavori della no dell'impresa in crisi.
te contrastanti tra di loro, sono en- Commissione Rodorf, volti a definire lo Infatti, uno degli aspetti più importanti
trambi meritevoli di tutela: da un lato, schema di disegno di legge delega al della riforma sino a ora realizzata dal
nell'interesse di finanziare l'attività im- fine di revisionare la legge fallimen- legislatore, nonché anche definibile la
prenditoriale, le norme summenziona- tare, riformando la disciplina della crisi "chiave" per il successo di qualsivoglia
te introducono nuove forme di garan- d'impresa e dell'insolvenza. La Com- piano di risanamento della crisi azien-
zia che, ci si auspica conducano le missione Rordorf, pertanto, ha ipotiz- dale, è quello che riguarda il sostegno
bache a assicurare un maggior flusso zato l'eliminazione o la riduzione della finanziario delle imprese.
di investimenti nei confronti delle im- soglia del 60% dei crediti a patto che

04. Il ciclo di vita di un'impresa è raffigurabile con una curva sigmoidea del tipo di quella che descrive il ciclo di vita di un prodotto. Anche per le imprese le fasi sono quat-
tro, nascita, sviluppo, maturità, declino.
05. Dalla fisiologia alla crisi d’impresa, a cura di Molinterni, CEDAM (1999) pag. 48-54.
06. Cfr. Antonio Ricciardi, Ordinario di Economia Aziendale presso l’Università della Calabria.
24 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Invero, in qualsiasi piano di recupero L'imprenditore che attiva tempestiva-


dell'azienda in crisi, basato su reali mente l'allerta o si avvale di altri istituti
proiezioni economiche e finanziarie, per la risoluzione concordata della cri-
l'erogazione di nuova finanza o il man- si godrà di misure premiali (non puni-
tenimento delle linee di credito in es- bilità dei delitti fallimentari se il danno
sere, rappresenta linfa per la rinascita patrimoniale è di speciale tenuità, at-
dell'azienda stessa. tenuanti per gli altri reati e riduzione di
È proprio in questo senso che, per il interessi e sanzioni per debiti fiscali).
concordato preventivo con continuità Dalla procedura d'allerta sono escluse
aziendale, è stata ampliata la possibili- le società quotate e le grandi imprese.
tà di fare ricorso alla c.d. "finanza inte- Il governo è chiamato a distinguere i
rinale", prevedendo la facoltà di chie- concetti di stato di crisi e di insolven-
dere, sin dalla fase precedente al de- za, configurando la crisi come proba-
posito del piano di concordato e della bilità di futura insolvenza. Il modello
proposta definitiva, l'autorizzazione a processuale  per l'accertamento dello
contrarre finanziamenti prededucibili stato di crisi o dello stato di insolven-
funzionali a urgenti necessità relative za sarà unico per tutte le categorie di
all'esercizio dell'attività, ivi compreso il debitori e dovrà ricalcare il procedi-
mantenimento delle linee di credito mento per la dichiarazione di fallimen-
autoliquidanti in essere alla data di de- to attualmente previsto. Saranno es-
posito della domanda. clusi da tale modello gli enti pubblici.
La competenza per l’assistenza al de-
bitore nella procedura è assegnata a
Il cambiamento negli scenari un apposito organismo di composizio-
della crisi di impresa: la nuova ne della crisi, costituito presso ciascu-
Riforma del Fallimento na camera di commercio. L’organismo
Uno dei punti salienti che la riforma nomina un collegio di tre esperti: uno
prevede, riguarda una rivoluzione let- designato dal presidente della sezione
terale, ossia  abbandonando la tradi- specializzata in materia di impresa del
zionale espressione "fallimento" e so- tribunale, uno dalla camera di com-
stituendola con quella di "liquidazione mercio e infine, uno da associazioni di
giudiziale" nella quale si innesta una categoria.
soluzione concordataria con la com- La riforma razionalizza altresì l'istituto
pleta liberazione dei debiti entro tre del concordato preventivo, restringen-
anni al massimo dall'apertura della do il campo all'ipotesi del c.d. concor-
procedura. Lo scopo, è quello di evita- dato in continuità: ossia quando l'im-
re le conseguenze connesse alla di- presa versa in situazioni di crisi (re-
chiarazione di fallimento dell'impren- versibile) e la proposta sia in grado di
ditore, "che vanno dalla stigmatizza- garantire la continuità aziendale, con il
zione all'incapacità di far fronte ai pro- mantenimento di livelli occupazionali
pri debiti, e che incidono negativa- adeguati e assicurando nel tempo una
mente sulle possibilità di avviare una maggiore soddisfazione dei creditori,
nuova attività, nascondendo il fatto con il pagamento di almeno il 20% dei
che la crisi o l'insolvenza siano eve- crediti chirografari, considerando la
nienze fisiologiche nel ciclo di un'im- liquidazione giudiziale come  extrema
presa, da prevenire ed eventualmente ratio.
regolare al meglio, ma non da esorciz- La riforma introduce altresì la possibi-
zare". lità di una procedura unitaria per la
Con la nuova legge, si introduce una trattazione dell'insolvenza dei gruppi
fase preventiva di allerta per anticipa- di imprese, individuando, ove possibi-
re l’emersione della crisi di impresa; si le, un unico tribunale. Per le imprese
tratta di uno strumento stragiudiziale facenti parte di un gruppo, dunque, ciò
e confidenziale di sostegno alle impre- significa che sarà consentito proporre
se, diretto a una rapida analisi delle un unico ricorso, sia per l'omologazione
cause del malessere economico e fi- degli accordi di ristrutturazione dei de-
nanziario dell’impresa, destinato a sfo- biti dell'intero gruppo, sia per l'ammis-
ciare in un servizio di composizione sione delle diverse imprese al concor-
assistita della crisi. dato preventivo.

07. Il Sole 24 ore.


08. www.alltalex.com
09. Maria Crisafi, Teca Consulenze
10. Crisi d'impresa e riforme: gli ultimi interventi del legislatore a sostegno dell'imprenditore a cura di Avv. Antonio Matarrese e Dott.ssa Eugenia Notarangelo, Loconte
n.15 - 2019 25

Verrà dato un sostegno alle imprese, beneficio della liberazione dai debiti
soprattutto di piccole dimensioni, con residui, godendo del rimedio dell’esde-
misure che rendono più facile l'acces- bitazione, previo riscontro dei presup-
so al credito, attraverso  forme di ga- posti di meritevolezza in capo agli am-
ranzia che non comportano la perdita ministratori e, nel caso di società di
del possesso del bene. persone, in capo ai soci.8
La riforma prevede che l'impresa pos-
sa continuare ad utilizzare l'asset per il Con la riforma si dà vita al  sistema
processo produttivo ovvero disporne Common: ossia la creazione di un
trasferendo la prelazione sul corrispet- marketplace unico nazionale per far sì
tivo ricavato e altresì concedere la ga- che i beni in  vendita  delle procedure
ranzia su beni non ancora attuali ma concorsuali ed esecutive, siano resi
futuri e determinabili. negoziabili non solo a fronte di denaro
Viene esteso il controllo giudiziale  ex corrente ma anche con titoli appositi, i
art. 2409 c.c. anche alle società a re- quali incorporano un diritto speciale
sponsabilità limitata e ridotti i requisiti attribuito ai creditori delle procedure
dimensionali, al ricorso dei quali le Srl dei quali sia certificata la concreta
devono dotarsi di un organo di con- possibilità di soddisfazione, da parte
trollo o di un revisore, prevedendo co- di un organismo terzo, a un valore
munque la nomina obbligatoria quan- minimo prudenziale, a fronte di una
do la società - per due esercizi con- garanzia formata dagli attivi più facil-
secutivi - presenta alcuni requisiti di- mente vendibili e di valore durevole".
mensionali (attivo o ricavi delle vendi- Viene inserita una c.d. norma salva-
te superiori a 2 milioni di euro).7 famiglie, ossia una precisa tutela per
È stato dimostrato che gli imprenditori chi acquista immobili da costruire.
dichiarati falliti hanno maggiori proba- È previsto infatti che gli atti di trasferi-
bilità di avere successo una seconda mento vengano conclusi, a pena di
volta e quindi, al fine di dargli la possi- nullità, per atto pubblico o scrittura pri-
bilità di rientrare nel mercato con la vata  autenticata, assicurando così il
ricchezza e le esperienze acquisite, vi controllo di legittimità da parte del no-
è la necessità di adoperarsi affinché taio. Il fine è evitare quello che accade
siano ridotti gli effetti negativi del falli- di frequente, ossia "la sistematica vio-
mento sugli imprenditori prevedendo lazione da parte dei costruttori di forni-
la completa liberazione del debito re al momento della conclusione del
dopo un lasso di tempo massimo. contratto anche preliminare, la fideius-
In considerazione di quanto precede, sione  a garanzia dell'acquirente non-
la legge prevede la riforma di  istituti ché la polizza assicurativa".9
come quello dell’esdebitazione. Ed è in questo terreno un po' farragi-
L’esdebitazione è l’istituto che prevede noso ed incerto che, il legislatore
per gli imprenditori il beneficio della li- prosegue il suo cammino di riforma in
berazione dai debiti residui nei con- tema di crisi d'impresa, introducendo
fronti dei creditori concorsuali, a con- da ultimo anche, ulteriori e numerose
dizione che si verifichino le circostanze novità, varando il 30 giugno 2016 la
sancite dalla norma. Legge n. 119, la quale recepisce, ap-
Il debitore potrà presentare domanda portando delle modifiche, il D.L. n. 59
di esdebitazione subito dopo la chiu- del 2016, c.d. “Decreto Banche”. Anche
sura della procedura di liquidazione in questo caso, le novità introdotte con
giudiziale e, in ogni caso trascorsi tre tale Decreto, da un lato sono volte a
anni dall'apertura della procedura introdurre maggiori strumenti a sup-
stessa, purché abbia collaborato con porto del creditore dell'imprenditore
gli organi preposti e non si sia mac- che potrebbe versare in uno stato
chiato di frode o malafede. d'insolvenza. Dall'altro, le novità intro-
Per le insolvenze di minore rilevanza, dotte, non sono volte letteralmente a
l'istituto dell'esdebitazione dovrà ap- "tutelare" la figura dell'imprenditore in
plicarsi di diritto, fatta salva per i credi- crisi, quanto a introdurre strumenti di
tori la possibilità di proporre oppo- supporto all'attività d'impresa stessa.
sizione dinanzi al tribunale. La precisazione non è casuale.
Anche le società saranno ammesse al Infatti, il legislatore del 2016 introduce

& Partners Studio Legale e Tributario, 28/10/2016 .


11. Fanno parte dell’accordo di Basilea (Basel Committee), principale organismo a livello mondiale di definizione degli standard per la regolamentazione prudenziale del
settore bancario per accrescere la stabilità bancaria, 28 Stati, tra cui L’Unione Europea, e 45 istituzioni nazionali di Vigilanza bancaria.
12. Antonio Ricciardi, Ordinario di Economia Aziendale presso l’Università della Calabria.
26 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

nuove forme di garanzie con lo scopo È questo il caso della novità apportata tazione, anche per via telematica, dei
di avallare l'imprenditore nella richie- dall'art. 3 del suddetto decreto il quale suoi componenti. Ancora è prevista la
sta di finanziamenti per la sua attività prevede l'istituzione di un Registro possibilità di effettuare udienze tele-
d'impresa. Questa novità, nel quadro Elettronico. Questo, autorizza i credi- matiche, sia nel caso ove si debba pro-
sino ad ora descritto, deve esser letta tori ad accedere ad una banca dati che cedere alla verifica dei crediti nel falli-
non in chiave di sostegno dell'azienda permetterà un rapido e semplice con- mento, sia ove si debba procedere
insolvente, ma di prevenzione al man- trollo delle procedure aperte a carico all'adunanza dei creditori nel concor-
tenimento del godimento di uno sta- dei loro debitori, verificandone il loro dato preventivo. Particolare riguardo
tus di benessere economico dell'azien- andamento e le loro tempistiche. sarà necessario riguardo al numero
da stessa, ossia quella condizione Tra queste il legislatore ha permesso dei creditori ed all'ammontare del pas-
necessaria affinché la stessa non rica- anche l'accesso agli elenchi delle pro- sivo.
da nel contrario status di insolvenza. cedure di fallimento, di concordato Quello che in conclusione si vuol affer-
Basti pensare infatti che, tanto più preventivo e liquidazione coatta am- mare è che nel contesto economico in
flessibile è la possibilità di accesso al ministrativa nonché, i procedimenti di cui ci troviamo, si ritiene tuttavia che i
credito da parte delle aziende, tanto omologa di accordi di ristrutturazione menzionati interventi devono in ogni
più sarà garantita la possibilità alle dei debiti ex art. 182 bis della Legge caso essere accolti con un generale
stesse di espandere la loro produzione Fallimentare, i piani attestati di risana- apprezzamento, pur rappresentando
e ancora, tanto più sarà improbabile mento quando vengano fatti oggetto solo l'inizio di un percorso di riforme
un'eventuale insolvenza della stessa. di pubblicazione nel registro delle im- che il legislatore deve affrontare in
Pertanto, è agli artt. 1 e 2 del Decreto prese e le procedure di amministra- maniera più strutturale e con maggio-
Banche infatti, che il legislatore intro- zione straordinaria delle grandi im- re continuità, senza coltivare l'illusoria
duce nuovi istituti che facilitano l'ac- prese insolventi, riconducibili d.lgs. pretesa che qualsiasi iniziativa possa
cesso al credito per gli imprenditori. Il 270/1999 o al d.l. 347/2003 ed infine essere esaustiva, ponendo sempre al
primo, previsto dall'art. 1 del D.L. le procedure di accordo di ristruttura- centro degli interventi un corretto bi-
Banche, ossia il c.d. "pegno non pos- zione dei debiti, di piano del consuma- lanciamento tra la tutela dei creditori e
sessorio" permette agli imprenditori di tore e di liquidazione dei beni di cui alla la possibilità di accedere in maniera
dare in garanzia un bene aziendale per legge n. 3/2012. semplice e flessibile ai finanziamenti
ottenere un finanziamento all'impresa, Sempre in tema di pubblicità, il Decre- da parte dell'impresa.10
ma senza privarsene e continuando a to Banche apporta un'ulteriore novità
usarlo. prevista questa volta, dall'art. 5 che,
Il secondo invece, previsto all'art. 2, in- modificando l'art. 155-sexies delle dis- Indicatori delle performance
troduce nel nostro ordinamento il c.d. posizioni di attuazioni al codice di pro- aziendali per la previsione del-
"patto marciano" che dà la possibilità cedura civile, ha esteso l'applicabilità la crisi di impresa
all'imprenditore che intende avvalersi delle disposizioni in materia di ricerca Gli strumenti più utilizzati da profes-
di un finanziamento da una Banca o con modalità telematiche dei beni da sionisti, operatori finanziari e, in parti-
da un altro soggetto autorizzato, di pignorare ai fini della ricostruzione colare, dagli istituti di credito al fine di
scegliere di porre a garanzia il trasferi- dell'attivo e del passivo nell'ambito di valutare il merito creditizio e il rischio
mento di un bene immobile apparte- procedure concorsuali, anche per il re- finanziario dell’impresa sono i metodi
nente a lui o ad un terzo, in favore del cupero o per la cessione dei crediti, di analisi di bilancio e i modelli di pre-
creditore. con riferimento ai dati dei soggetti nei visione di tipo statistico ( scoring o rat-
cui confronti la procedura ha ragioni di ing).
Quelli appena illustrati sono sicura- credito, anche in mancanza di titolo Con l’applicazione di Basilea 211 (2008),
mente due utili strumenti di garanzia esecutivo nei loro confronti. le banche mediante i sistemi di rating
che, seppur richiesti a gran voce dal Ancora, il legislatore del 2016 apporta interno devono, per ciascun affida-
mercato nazionale ed internazionale, anche delle modifiche direttamente mento, valutare le probabilità di de-
non sono però volti al preciso scopo di alla Legge Fallimentare che, seppur fault delle imprese. Ciò è possibile me-
supportare l'azienda in crisi, ma bensì tendono a snellire l'assetto procedura- diante l’analisi del rischio finanziario,
a favorire nuove opportunità per le im- le, poco impattano in realtà, sul con- calcolata su indici di bilancio; l’analisi
prese per ottenere finanziamenti. creto andamento della crisi d'impresa. del rischio di impresa, che indaga su
Ma, oltre a quanto sino ad ora illustra- Con la modifica dell'art. 40, quinto concorrenza, distribuzione, fatturato,
to non si può non osservare che, come comma della Legge Fallimentare vie- quota di mercato, ecc; infine, c’è
anzi detto, anche il legislatore del De- ne mutata la disciplina regolante il co- l’analisi andamentale dei rapporti con
creto Banche, non ha omesso di intro- mitato dei creditori. Non sarà infatti le banche, che valuta puntualità nei
durre una serie di misure a supporto più necessaria ai fini della compo- pagamenti, sconfinamenti, assegni in-
del creditore che subisce uno svantag- sizione del comitato la sua convoca- soluti, ecc.
gio economico per lo stato di insolven- zione da parte del curatore al fine della L’analisi di bilancio è una tecnica utiliz-
za del debitore-imprenditore. nomina del presidente: sarà infatti suf- zata sovente per l’analisi e interpreta-
ficiente a tal fine solo l'esclusiva accet- zione delle performance aziendali “in

13. Università degli studi di Urbino Carlo Bo a cura di Linda Gabbianelli.


14. CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI, Crisi d’impresa: Strumenti per l’individuazione di una procedura d’allerta (Gennaio 2005).
15. Rivista Amministrazione & Finanza n. 7/2010 – Le analisi di bilancio per indici: riclassificazione e interpretazione a cura di Silvia Tommaso.
16. L'analisi per flussi serve a integrare le informazioni ottenute, consentendo di spiegare i cambiamenti intervenuti ed evidenziati nelle suddette modalità di analisi. Le
n.15 - 2019 27

quanto conduce a un giudizio sulla si- co permette di evidenziare i risultati L’analisi di solidità (aspetto patrimo-
tuazione complessiva dell’impresa e a parziali della gestione e le responsabi- niale della gestione) è volta ad apprez-
una valutazione delle condizioni di lità di ciascun dirigente/responsabile zare:
equilibrio sotto l’aspetto economico, di funzione. - Da un lato, la relazione esistente tra
finanziario e monetario. La riclassificazione del bilancio al fair le diverse fonti di finanziamento a se-
Presupposto dell’analisi di bilancio è la value costituisce e fornisce, già di per conda della loro provenienza ossia la
riclassificazione del bilancio d’eserci- sé, una visione “reale” della situazione relazione tra capitale proprio e capi-
zio. Riclassificare un bilancio significa aziendale. Ciò nonostante, per l’indivi- tale di debito;
mettere in evidenza alcuni aggregati duazione di situazioni di crisi si ritiene - Dall’altro lato, la corrispondenza tra la
dello Stato Patrimoniale e alcuni risul- opportuno costruire determinati para- durata degli impieghi e la durata delle
tati intermedi del Conto Economico metri e indici funzionali a un´immediata fonti.
che facilitano il giudizio sull’andamento rilevazione dei rischi economici e fi- L’analisi di liquidità (aspetto finanzia-
dell’impresa, oltre ad essere indispen- nanziari che l’impresa potrebbe corre- rio della gestione) va a verificare la sol-
sabili per la creazione degli indicatori. re nell’immediato futuro. A questo pro- vibilità a breve dell’impresa, cioè la ca-
Con riferimento allo Stato Patrimonia- posito il modello proposto collega di- pacità di far fronte agli impegni di pa-
le, ai fini di una rilettura gestionale rettamente, alla fase della riclassifica- gamento a breve mediante la liquidità
adatta a fornire valutazioni economi- zione del bilancio, la definizione di un generata dalle attività destinate a es-
che e finanziarie appropriate per insieme di indici considerati in grado sere realizzate nel breve termine, me-
l’attività d’azienda, il criterio di riclassi- di offrire una adeguata base di giudizio diante la predisposizione dei seguenti
ficazione preferibile è quello finanzia- sullo stato di salute dell’entità econo- indici:
rio atto a esporre le poste dell’attivo in mica, nonché un utile strumento ge- - indice di liquidità corrente;
base alla loro liquidità e le poste del stionale. - indice di liquidità immediata.
passivo in base alla loro esigibilità. “È perciò da subito fondamentale os-
Il criterio distintivo delle nuove classi servare che tali indici devono essere L’analisi di redditività (aspetto econo-
dell’attivo dello Stato Patrimoniale è calcolati direttamente sui dati riclassi- mico della gestione) consente di verifi-
ora il cosiddetto criterio della realizza- ficati e non sui dati contabili iscritti nel care la capacità dell’azienda di genera-
bilità per il quale la distinzione in atti- bilancio “civilistico” al fine di sfruttare re reddito nelle diverse aree di gestione
vità a breve e attività immobilizzate (o al meglio le potenzialità del sistema”. e l’attitudine della complessiva gestio-
non correnti) viene effettuata secondo Il sistema degli indici risulta, in aggiun- ne a remunerare il capitale versato dai
la capacità dell’investimento a trasfor- ta, tanto rilevante quanto più la sua ap- socie, vengono espressi in termini per-
marsi in denaro assumendo, general- plicazione è costante nel tempo, la centuali. Quelli fondamentali sono il
mente, come elemento discriminante comparazione sistematica e periodi- ROE, il ROI, il ROS e il ROD.
il periodo amministrativo di un anno. ca, può evidenziare trend economici e L’analisi di bilancio è considerata, dalla
Parallelamente anche per il passività finanziari fondamentali a livello gestio- teoria e dalla prassi, uno strumento in-
la distinzione in classi si fonda sul pe- nale. La valutazione della “performan- dispensabile nel supportare la fase di
riodo di rimborso che viene individua- ce aziendale” tende a essere fondata accertamento dello stato di crisi.
to nel parametro temporale di un anno sempre più sulla variazione subita dal Infatti, l’analisi di bilancio, per indici e
così come già utilizzato per gli investi- valore degli indicatori aziendali in un flussi, basata su idonei bilanci riclas-
menti (criterio dell’esigibilità). Come determinato periodo di tempo, piutto- sificati, se impostata in modo organi-
per lo Stato Patrimoniale, condizione sto che sull’analisi dei risultati di bilan- co e sistematico con indizi su tutti i
essenziale per la determinazione degli cio. L’analisi del bilancio per indici è sottosistemi rilevanti (economico, fi-
indici è la riclassificazione del Conto una lettura o meglio una interpretazio- nanziario e patrimoniale), costituisce
Economico stesso, il cui obiettivo è ne dei dati contenuti nel bilancio del- uno strumento assai valido per co-
quello di riaggregare le voci reddituali l’impresa. La finalità della costruzione struire un quadro sufficientemente af-
in poche classi significative sì da capi- e della utilizzazione degli indicatori è fidabile per le diagnosi aziendali.
re come viene generato il risultato quella di inserirli in un modello per la La sola analisi di bilancio, però, porta a
d’esercizio, qual è il contributo (positi- rilevazione delle performance econo- considerare l’azienda come un’entità
vo o negativo) delle diverse aree ge- mico-aziendali delle imprese che pos- statica, in quanto da essa non sca-
stionali, ed, infine, evidenziare alcuni sa rapidamente evidenziare un peri- turisce il potenziale futuro dell’impresa.
risultati intermedi utili all’analisi delle colo di crisi incombente o parimenti Questo tipo di analisi rappresenta
dinamiche economiche dell’azienda. rilevare un elevato grado di affidabilità dunque un punto di partenza fonda-
dell’impresa. mentale, da integrare comunque con
Per quanto riguarda il Conto Economi- L’eventuale insorgere di possibili stati altri strumenti quali, simulazioni, bud-
co, costi e ricavi sono riepilogati a se- di crisi può essere monitorato attra- get, previsioni di flussi di cassa e altri
conda dell’area di gestione (caratteri- verso tre tipologie di analisi: ancora in quanto adeguati a porre in
stica, extra-caratteristica, finanziaria e - l’analisi di solidità; evidenza criticità di gestione attuali e
straordinaria) alla quale fanno riferi- - l’analisi di liquidità; future dell’impresa in crisi. La stru-
mento. In tal modo, il Conto Economi- - l’analisi di redditività. mentazione più efficace per cogliere la

informazioni sono complementari tra loro, così come sono integrativi i profili della gestione che con esse si vogliono analizzare; queste analisi costituiscono una parte
molto significativa per il sistema informativo aziendale.
17. Migliora la situazione del ritardo nei pagamenti in Italia, con le piccole e medie imprese che risultano meno indebitate: è quanto emerge dal rapporto realizzato da
Cerved sulla base del monitoraggio di 100mila PMI (in base alla classificazione della Commissione Europea basata su numero di dipendenti, fatturato e attivo, in Italia
28 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

gravità di una crisi e il suo possibile forte incidenza di indebitamento a bre-


evolversi, è infatti quella tipica dei ve; eccessiva dipendenza dal canale
meccanismi di programmazione e bancario e conseguente scarsa diver-
controllo: la contabilità analitica, il sificazione delle fonti di finanziamen-
budget e il reporting. Questi strumenti to.
consentono di approfondire l’esame Occorre, quindi, modificare i rapporti
delle disfunzioni, sia di natura reddi- tra banche e imprese impostandoli su
tuale, sia patrimoniale e finanziaria. strategie di cooperazione. Sotto ques-
La contabilità analitica è di fatto un’a- to profilo, le banche, attraverso il po-
nalisi solo reddituale, mentre i sistemi tenziamento dell’offerta di servizi fi-
di budgeting e reporting hanno delle nanziari innovativi, dovrebbero guidare
potenzialità di previsione e di monito- le Pmi ad un rafforzamento del patri-
raggio sull’intera sfera economica. Al- monio, a un allungamento delle sca-
tri aspetti che portano a considerare denze del debito e a ampliare la loro
gli strumenti di programmazione e scelta tra diverse fonti di finanziamen-
controllo particolarmente adatti a sup- to. Le stesse aziende di credito dovreb-
portare l’accertamento dello stato di bero, in fase di istruttoria, concentrare
crisi riguardano la tempestività, l’orien- gli sforzi per valutare gli investimenti
tamento al futuro, la multidimensio- piuttosto che le garanzie e premiare
nalità e l’ampiezza di tipologie di dati soprattutto quelle iniziative imprendi-
che possono rientrare nel sistema in- toriali orientate alla ricerca e sviluppo.
formativo di un moderno sistema di Da parte loro gli imprenditori devono
controllo. Inoltre, poiché le cause delle convincersi che la finanza è una fun-
crisi aziendali possono avere anche zione fondamentale e non accessoria
natura soggettiva, vale a dire essere per l’efficienza complessiva dell’impre-
legate a errori decisionali e a compor- sa e, pertanto, a essa vanno dedicate
tamenti opportunistici da parte di co- gli stessi sforzi e le stesse risorse im-
loro che hanno il governo dell’impresa, piegate per la produzione e la com-
il sistema di controllo contribuirebbe a mercializzazione dei prodotti.
diffondere accountability e responsabi- Inoltre, una fattiva collaborazione da
lity tra gli stessi. parte delle banche può realizzarsi solo
In condizioni normali gli strumenti di migliorando la trasparenza delle infor-
programmazione e controllo privile- mazioni, puntando in primo luogo alla
giano la funzione di guida e di auto- chiarezza del bilancio.
controllo dei singoli responsabili. In
situazioni di crisi è opportuno che gli
stessi vengano utilizzati enfatizzando
il loro impiego a fini valutativi, dal mo-
mento che è in gioco l’equilibrio eco-
nomico o addirittura la sopravvivenza
dell’intero sistema aziendale. Inoltre,
questi contesti straordinari di gestio-
ne, richiedono un maggior accentra-
mento decisionale al vertice e uno sti-
le di leadership più autoritario.

In conclusione, si può affermare che,


la situazione in cui versano la maggior
parte delle aziende italiane, per lo più
facenti parte della categoria di piccole
e medie imprese, nell’attuale scenario
in cui operano, caratterizzato da una
profonda crisi strutturale, dalla globa-
lizzazione dei mercati e dall’innovazio-
ne tecnologica, si trovano ad affronta-
re le difficili sfide competitive con
grossi limiti nella sua gestione finan-
ziaria: basso livello di capitalizzazione;

sono 137.046: 113.387 di piccole dimensioni e 23.659 di medie dimensioni). Fonte: Rapporto Cerved 2015.
18. Rivista Amministrazione & Finanza n. 1/2009 - La gestione finanziaria delle PMI: criticità e possibili soluzioni a cura di Antonio Ricciardi.
19. Amministrazione & Finanza n. 2/2009 - Le soluzioni alle criticità finanziarie delle piccole imprese a cura di Antonio Ricciardi.
n.15 - 2019 29

Riflessioni circa gli


impatti del nuovo codice
Di Monde Domenico
della crisi d’impresa e
dell´insolvenza sulle
imprese
Introduzione retto bilanciamento tra la tutela dei
Lorena Ponti In un contesto normativo che ha visto creditori e la possibilità di accedere in
negli ultimi anni, soprattutto nell’am- maniera semplice e flessibile ai finan-
bito concorsuale, una regolamentazio- ziamenti, senza l’illusoria pretesa di
ne poco organica e farraginosa, dal esaustività.3
tenore a dir poco “schizofrenico”, volto
a sistemare situazioni contingenti
senza una programmazione di lungo Le principali novità introdotte
termine, può senz’altro essere accolta dal Codice della crisi d'impresa
con generale favore la cd. Riforma Si è in presenza di un’intera disciplina
Rordorf, attuata mediante il codice che muta i propri tratti fisionomici, a
della crisi d’impresa e dell’insolvenza, cominciare dall’abolizione del termine
che ha affrontato in maniera struttura- fallimento, sintomatica di un salto cul-
le e con maggiore continuità la mate- turale grazie al quale la crisi viene fi-
ria.1 nalmente considerata come eventua-
Il nuovo Codice della crisi d'impresa e lità in qualche modo fisiologica per
dell'insolvenza, D. Lgs. n.14 del 12 gen- un’impresa e non più stigma morale,
naio 2019, è stato pubblicato in Gaz- allineando l’Italia alla maggior parte
zetta Ufficiale il 14 febbraio 2019. degli altri Paesi Europei, adeguandone
Il provvedimento, predisposto in attua- in buona parte l’ordinamento ai princi-
zione della delega di cui alla Legge n. pi elaborati in sede comunitaria e in-
155/2017, introduce una riforma orga- ternazionale. La procedura fallimenta-
nica della disciplina delle procedure re verrà sostituita da quella di liquida-
concorsuali, attraverso misure finaliz- zione giudiziale.4 Dovrà essere data
zate a consentire una diagnosi pre- priorità alla trattazione delle proposte
coce dello stato di difficoltà delle im- che assicurino la continuità aziendale,
prese e a facilitare la prosecuzione considerando la liquidazione giudizia-
dell’attività imprenditoriale quando la le come extrema ratio.5
crisi d’impresa è dovuta a fattori con- La dichiarata ambizione sistematica è
tingenti nonché a salvaguardare la ca- quella di creare una sorta di testo uni-
pacità imprenditoriale dei soggetti che co delle crisi d’impresa.
diversamente andrebbero incontro al Tale ambizione emerge chiaramente
fallimento. Inoltre, semplifica le proce- dai principi e dai profili innovativi, oltre
dure sia sul fronte giudiziale sia su che ispiratori, della riforma stessa.
quello degli strumenti alternativi. Non meno importante è l’obiettivo di
L’obiettivo in sintesi è quello di soddis- semplificare e armonizzare le regole
fare l’esigenza di certezza del diritto e processuali con la riduzione delle in-
migliorare l’efficienza del sistema eco- certezze interpretative, anche di natu-
nomico in modo da renderlo più com- ra giurisprudenziale, che nuocciono
petitivo.2 alla celerità delle procedure concor-
Occorre ora capire se l’iniziativa ha suali, a partire dalla previsione di una
posto al centro degli interventi un cor- fase iniziale unica e di un ambito di ap-

01. Di Monde Domenico, La Gestione della crisi d’impresa, Adda Editore, 2018.
02. https://www.edotto.com/articolo/crisi-dimpresa-e-insolvenza-nuovo-codice-in-gazzetta-ufficiale.
03. A. Matarrese/E.Notarangelo, Crisi d'impresa e riforme: gli ultimi interventi del legislatore a sostegno dell'imprenditore, Lex Il Sole 24 ore, 2016
http://www.diritto24.ilsole24ore.com/art/dirittoCivile/2016-10-28/crisi-d-impresa-e-riforme-ultimi-interventi-legislatore-sostegno-imprenditore-151705.php.
30 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

plicazione che vada ben oltre l’im- bito delle modifiche alla normativa sul- matore e delle piccole imprese, entre-
prenditore commerciale, coinvolgendo le crisi da sovraindebitamento, giac- ranno in vigore dopo 18 mesi dalla
altresì attività di natura agricola, pro- ché si è resa la procedura più semplice data di pubblicazione in Gazzetta Uffi-
fessionale e civile. In caso di sbocco e accessibile.9 ciale, ovvero dal 15 agosto 2020, allo
giudiziario della crisi è prevista, in par- Si è dato, inoltre, più peso al fenomeno scopo di consentire ai soggetti desti-
ticolare, l'unicità della procedura desti- esdebitatorio, attraverso la previsione natari della disciplina di adottare le
nata all'esame di tutte le situazioni di di una esdebitazione di diritto (non necessarie misure organizzative, oltre
crisi e di insolvenza. Dopo una prima dichiarata, quindi, dal giudice) per le che un periodo adeguato di studio del
fase comune, la procedura potrà, se- insolvenze di minori dimensioni. testo.11
condo i diversi casi, evolvere nella pro- Nel testo del Decreto legislativo è ri-
cedura conservativa o in quella liqui- compresa anche una norma di disci-
datoria.6 I tempi per l’entrata in vigore plina della fase transitoria. Viene pre-
Una delle parti più rilevanti e articolate delle nuove norme scritto, in particolare, che i ricorsi e le
è quella relativa alla rivisitazione, sulla domande concorsuali depositati pri-
Le novità riguardanti l’istituzione del-
base delle prassi verificate e delle criti- ma o pendenti alla sua entrata in vi-
l’albo dei soggetti destinati a svolgere,
cità emerse, della normativa sul con- gore sono definiti secondo le previgen-
su incarico del tribunale, le funzioni di
cordato preventivo (lo strumento rite- ti disposizioni di cui al Regio decreto n.
curatore, commissario giudiziale o liq-
nuto più funzionale tra quelli concor- 267/1942 nonché della Legge n.
uidatore (artt. 356, 357), sono operati-
suali attualmente vigenti) e sugli ac- 3/2012.12
ve dal 16 marzo 2019 (decorsi 30 gior-
cordi di ristrutturazione, ove si trova la
ni dall'entrata in vigore). Dal 30° giorno
declinazione di numerosi principi che
è applicabile anche la disposizione in
dovrebbero risultare idonei a chiarire Lo scenario che si configurerà
materia di competenza, nei procedi-
quegli aspetti che più di altri sono stati Nel generale quadro di favore e incen-
menti di regolazione della crisi o
oggetto di contrasti interpretativi. La tivazione degli strumenti di compo-
dell'insolvenza e le controversie che
facilitazione, nello stesso quadro, at- sizione stragiudiziale della crisi, viene
ne derivano relativi alle imprese in am-
tiene, altresì, all'accesso ai piani attes- introdotta una fase preventiva di "al-
ministrazione stra-ordinaria e ai grup-
tati di risanamento.7 lerta" (early warning), finalizzata all'e-
pi di imprese di rilevante dimensione,
assegnata al tribunale sede delle sezi- mersione precoce della crisi d'impresa
Non si è persa l’occasione, poi, col- e a una sua risoluzione assistita. Lo
oni specializzate in materia di imprese
mando una lacuna dell'attuale legge strumento potrà essere attivato volon-
individuato avuto riguardo al luogo in
fallimentare, per intervenire su crisi e tariamente dal debitore ovvero d'uffi-
cui il debitore ha il centro degli inter-
insolvenza dei gruppi di imprese, indi- cio dal tribunale, allertato da creditori
essi principali.
viduando criteri all’insegna della ge- pubblici e dagli Organi di controllo,
Medesima entrata in vigore è prevista
stione unitaria senza per questo de- passando prima dall’OCRI, e porterà -
per le modifiche alla disciplina dell'am-
flettere dal principio delle masse attive in caso di mancata collaborazione del
ministrazione straordinaria (art. 350);
e passive. Si intende in particolare debitore - a una dichiarazione pubblica
per le norme sulla certificazione dei
consentire lo svolgimento di una pro- di crisi.
debiti contributivi e per premi assicu-
cedura unitaria per la trattazione del- È ormai patrimonio comune la consa-
rativi (art. 363) e la certificazione dei
l'insolvenza delle società del gruppo e, pevolezza che la salvaguardia di com-
debiti tributari (art. 364); per le previ-
anche in caso di procedure distinte in plessi produttivi e livelli occupazionali
sioni sugli assetti organizzativi del-
diverse sedi giudiziarie, vi dovranno passa in primo luogo attraverso la
l'impresa e societari (art. 375 e 377),
essere obblighi di reciproca informa- tempestività dell’intervento risanatore,
sulla responsabilità degli amministra-
zione a carico degli organi procedenti.8 senza sottacere che alla base del mec-
tori (art. 378) e sulla nomina degli or-
L’attenzione alla tutela dei creditori canismo c’è anche la presa d’atto della
gani di controllo (art. 379) (anche se, si
continua a costituire la stella polare difficoltà di molte imprese a dar vita in
rammenta, l'obbligo di nomina dell'or-
del legislatore e presenta profili di em- modo autonomo a processi di ristrut-
gano di controllo, per le Srl e le Coop
ersione nuovi come la stabilizzazione turazione precoce a causa di ben noti
già costituite, deve essere rispettato
del beneficio della prededuzione della fattori: sottocapitalizzazione, inade-
entro nove mesi dalla pubblicazione
nuova finanza e la possibilità di otte- guatezza degli assetti di governance,
del D.lgs.); per le garanzie in favore de-
nere la revoca dell’automatic stay. Il bi- passaggi generazionali, etc.13
gli acquirenti di immobili da costruire
lanciamento dei diversi interessi in L’attivazione di questi strumenti risul-
(artt. 385, 386, 387, 388).10
gioco appare, anche da questo punto ta opportunamente collegata a un si-
Le disposizioni dirette a disciplinare gli
di vista, congruamente realizzato, per- stema di incentivi e disincentivi, non-
istituti di regolazione della crisi e della
ché fra tutela delle imprese debitrici e ché al ruolo degli organi di controllo
insolvenza, comprese le misure di al-
protezione dei creditori si è costante- societari e dei creditori pubblici qualifi-
lerta volte a consentire la pronta emer-
mente ricercato un assetto impronta- cati, in quanto dal loro concreto funzi-
sione della crisi, nonché la nuova se-
to a efficienza ed equilibrio. E gli stessi onamento dipenderà il successo di tali
zione sul sovraindebitamento inteso
obiettivi appaiono perseguiti nell’am- innovative misure.14
come gestione della crisi del consu-

04. Stefano Ambrosini, La riforma organica del diritto della crisi d’impresa, 2017
http://www.dirittobancario.it/editoriali/stefano-ambrosini/la-riforma-organica-del-diritto-della-crisi-d-impresa.
05. Claudio Venturi, Riforma Organica delle discipline della crisi d’impresa e dell’insolvenza - Commissione Rordorf - Delega al Governo
https://www.tuttocamere.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=565.
n.15 - 2019 31

Sono state introdotte alcune modifi- mento dei loro crediti. (RAF), consenta il monitoraggio della
che al codice civile, tra cui alcune di- L’art. 13 del codice della crisi d’impresa continuità aziendale tramite rendicon-
sposizioni sulla responsabilità degli e dell’insolvenza prevede, ai fini della to e flussi finanziari mensili (rischio di
amministratori di società e criteri di veri-fica della continuità aziendale, “… insolvenza) nonché l’adozione di un
quantificazione del danno risarcibile in la sostenibilità dei debiti per almeno eventuale action plan in caso di inso-
alcuni casi di azione di responsabilità sei mesi successivi e delle prospettive stenibilità finanziaria finalizzato alle
nei loro confronti. di continuità aziendale per l’esercizio azioni di risanamento. A tal fine, sarà
in corso o, quando la durata residua necessaria la dotazione di funzioni di
- Doveri e responsabilità degli ammi- dell’esercizio al momento della valuta- controllo interno, risk management, un
nistratori zione è inferiore a sei mesi, per i sei gestionale software adeguato e il sup-
Procedendo per ordine, il nuovo codi- mesi successivi …”. porto di consulenti esterni.
ce della crisi d’impresa e dell’insolvenza Le riflessioni operative che ne scatu- Il combinato disposto degli artt. 3
introduce una logica di gestione an- riscono già oggi sono le seguenti. C.C.I.I. e 2086 c.c. prevede specifici
ticipata della crisi d’impresa con forti La verifica della continuità aziendale a doveri a carico dell’imprenditore collet-
responsabilità in capo ad amministra- sei mesi deve essere condotta con pe- tivo o societario: adeguati assetti or-
tori e organi di controllo, quali il colle- riodicità tale da consentire a posteriori ganizzativi, tempestività, continuità,
gio sindacale, il revisore dei conti, la di documentare l’esistenza di un presi- strumenti di superamento della crisi.
società di revisione, per la tutela della dio organizzativo a questo riguardo. Secondo quanto previsto dall’art. 24
continuità aziendale. Nell’attesa della definizione degli indi- del Codice della crisi d’impresa e del-
Il nuovo testo dell’art. 2086 c.c. (co. 1 catori di allerta da parte dell’Ordine dei l’insolvenza, l’iniziativa del debitore
“l’imprenditore è il capo dell’impresa e dottori commercialisti, l’abbinamento volta a prevenire l’aggravarsi della crisi
da lui dipendono gerarchicamente i degli indicatori di continuità aziendali non è tempestiva se egli propone una
suoi collaboratori”) dispone l’aggiunta ISA 570 alla richiesta di minimo sei domanda di accesso a una delle pro-
di un secondo comma: “l’imprenditore, mesi di visuale sulla continuità, si cedure regolate dal presente codice
che operi in forma societaria o collet- ritiene possano essere già oggi di utili- oltre il termine di sei mesi, ovvero
tiva, ha il dovere di istituire un assetto tà nel predisporre check-list che con- l’istanza di cui all’articolo 19 (compo-
organizzativo, amministrativo e conta- sentano agli amministratori indipen- sizione della crisi) oltre il termine di tre
bile adeguato alla natura e alle dimen- denti e al collegio sindacale di verifi- mesi, a decorrere da quando si verifi-
sioni dell’impresa, anche in funzione care nel continuum temporale questi ca, alternativamente:
della rilevazione tempestiva della crisi indicatori, e predisporre adeguate pro- - L’esistenza di debiti per retribuzioni
d’impresa e della perdita della conti- cedure di segnalazione da parte delle scaduti da almeno sessanta giorni per
nuità aziendale, nonché di attivarsi funzioni aziendali interessate. un ammontare pari ad oltre la metà
senza indugio per l’adozione e l’attua- La verifica di questi aspetti deve es- dell’ammontare complessivo mensile
zione di uno degli strumenti previsti sere documentale e scaturire da report delle retribuzioni;
dall’ordinamento per il superamento formalizzati che rimangano agli atti. - L’esistenza di debiti verso fornitori
della crisi e il recupero della continuità Alla luce delle modifiche previste al- scaduti da almeno centoventi giorni
aziendale. l’art. 2086 c.c., gli amministratori do- per un ammontare superiore a quello
Recependo il rispetto dell’art. 2086 vranno inevitabilmente introdurre in dei debiti non scaduti;
c.c., vengono modificate di conse- azienda adeguati assetti organizzativi, - Il superamento, nell’ultimo bilancio
guenza le specifiche norme relative amministrativi e contabili. In partico- approvato, o comunque per oltre tre
alle varie tipologie societarie: società lare, dal punto di vista operativo, si mesi, degli indici elaborati ai sensi
semplice (art. 2257 c.c.), società per dovranno: dell’art. 13, commi 2 e 3.
azioni (art. 2380 bis c.c.), società a re- - Prevedere modelli organizzativi fina- La tempestività produce misure pre-
sponsabilità limitata (art. 2475 c.c.), lizzati non solo alla previsione del miali in capo all’imprenditore.
estendendo a quest’ultime la previsio- rischio di reati (es. modello 231) ma Su richiesta del debitore, il presidente
ne dell’art. 2381 c.c. specie sull’adegua- anche del rischio di tardivo accerta- del collegio di cui all’art. 17 (OCRI) at-
tezza degli assetti organizzativi, am- mento e aggravamento della crisi; testa l’esistenza dei requisiti di tem-
ministrativi e contabili e sulla rendi- - Identificare i fattori di rischio dell’at- pestività previsti dal presente articolo.
contazione degli amministratori dele- tività imprenditoriale; In presenza di un’attivazione tempes-
gati. È così enunciato un principio di - Definire la natura e il livello di rischio tiva sono riconosciuti benefici econ-
corretta gestione imprenditoriale. compatibili con gli obiettivi strategici omici e procedimentali:
La responsabilità degli amministratori aziendali e con la prospettiva di man- - Riduzione alla misura legale degli in-
viene estesa anche alla inosservanza tenimento del going concern; teressi in maturazione sui debiti tribu-
degli obblighi inerenti alla conservazio- - Strutturare sistemi di monitoring. tari;
ne della integrità del patrimonio socia- - Sanzioni tributarie ridotte alla misura
le, azione proponibile da parte dei Sostanzialmente, occorrerà adottare minima;
creditori quando il patrimonio sociale un piano aziendale che, sulla base di - Sanzioni e interessi sui debiti tributari
è insufficiente rispetto al soddisfaci- un sistema degli obiettivi di rischio pregressi ridotti alla metà;

06. Claudio Venturi, Riforma Organica delle discipline della crisi d’impresa e dell’insolvenza - Commissione Rordorf - Delega al Governo
https://www.tuttocamere.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=565.
07. Stefano Ambrosini, La riforma organica del diritto della crisi d’impresa, 2017
http://www.dirittobancario.it/editoriali/stefano-ambrosini/la-riforma-organica-del-diritto-della-crisi-d-impresa.
32 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

- Raddoppio dei termini per depositare - La nomina degli organi di controllo e


proposta di concordato preventivo o l’allerta interna
ADR; Tra le novità, spicca l’ampliamento
- Inammissibilità di proposte di con- della soglia per la nomina obbligatoria
cordato preventivo in continuità con- dell’organo di controllo/revisione della
correnti se la percentuale di soddisfo società a responsabilità limitata che,
dei creditori chirografari è maggiore secondo fonti di Banca D’Italia, impat-
del 20%. ta per almeno 170.000 s.r.l. (attual-
Sono previsti, inoltre, vantaggi penali mente 35.000):
in presenza di danni cagionati di spe- - Il totale degli attivi dello stato patri-
ciale tenuità, ovvero - in assenza della moniale o ricavi dalle vendite/presta-
tenuità - comunque il valore dell’attivo zioni viene ridotto a € 2 milioni (soglia
inventariato o offerto ai creditori assi- attuale € 4,4 mln per l’attivo e € 8,8 mln
cura il soddisfacimento di almeno 1/5 per i ricavi);
dell’ammontare dei chirografari e il - Presenza di dipendenti occupati in
danno cagionato non supera l’importo media durante l’esercizio pari a 10 uni-
di € 2 milioni. tà (attualmente la soglia è 50 unità);
In virtù di quanto illustrato, appare - Sufficiente il superamento di uno dei
dunque palese il cambiamento cul- tre parametri per due esercizi conse-
turale richiesto al mondo delle im- cutivi (attualmente occorrono due pa-
prese: la nuova normativa andrà a in- rametri);
cidere su aspetti di gestione aziendale, - Obbligatorietà nel caso di redazione
di strategia, di pianificazione finanzia- del bilancio consolidato o se la società
ria, di gestione del rischio, di norme controlla una società obbligata alla re-
giuridiche e di aspetti penalistici. visione legale dei conti o emette titoli
Dal punto di vista operativo, sarà ri- di debito o è controllata da una società
chiesto un vero e proprio cambiamen- quotata (art. 165 TUF).
to anche nella gestione dell’azienda Sono previsti nove mesi di tempo per
attraverso una nuova prospettiva di adeguare gli statuti societari.
prevenzione e di monitoraggio della Per i sistemi di allerta interna, gli Or-
continuità aziendale e pertanto una gani obbligati alla segnalazione sono:
maggiore consapevolezza del fare im- il collegio sindacale, il revisore conta-
presa da parte di tutti gli stakeholders. bile e la società di revisione.
Sarà necessario introdurre in azienda
figure in grado di monitorare l’anda- Ciascuno nell’ambito delle proprie fun-
mento aziendale e i fattori di rischio. zioni verifica, ex ante, che l’organo am-
ministrativo valuti se l’assetto organiz-
Affinchè il nuovo orientamento alla zativo dell’impresa è adeguato, se
prevenzione della crisi possa essere sussiste l’equilibrio economico finan-
effettivamente messo in atto, occor- ziario e qual è il prevedibile andamento
rerà che la conoscenza degli strumen- della gestione.
ti per rilevare e gestire la crisi sia dif- Gli Organi di controllo, inoltre, sono ob-
fusa su tutta la linea aziendale, a bligati, ex post, a segnalare immedia-
partire dal vertice dei consiglieri di am- tamente all’organo amministrativo l’e-
ministrazione sino ai diversi diparti- sistenza di fondati indizi della crisi.
menti aziendali. La tempestiva segnalazione all’organo
Per le parti (debitore e creditore), l’art. amministrativo ai sensi del comma 1
4 C.C.I.I. prevede doveri comuni di costituisce causa di esonero dalla re-
buona fede e correttezza. Segnata- sponsabilità solidale per le conse-
mente per il debitore, doveri di: com- guenze pregiudizievoli delle omissioni
pletezza, veridicità e trasparenza delle o azioni successivamente poste in es-
informazioni; tempestività delle inizia- sere dal predetto organo, che non sia-
tive da assumere; prudenza nella ge- no conseguenza diretta di decisioni
stione del patrimonio tutelando l’inte- assunte prima della segnalazione, a
resse dei creditori. Per il creditore do- condizione che, nei casi previsti dal
veri di: collaborazione leale con debi- secondo periodo del comma 2, sia
tore, OCRI, Organi nominati dall’Auto- stata effettuata tempestiva segnala-
rità giudiziaria; riservatezza. zione all’OCRI. Non costituisce giusta

08. Claudio Venturi, Riforma organica delle discipline della crisi d’impresa e dell’insolvenza - Commissione Rordorf - Delega al Governo
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09. Stefano Ambrosini, La riforma organica del diritto della crisi d’impresa, 2017
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n.15 - 2019 33

causa di revoca dall’incarico la se- modificazioni, dalla legge 30 luglio


gnalazione effettuata a norma del pre- 2010, n. 122, sia pari ad almeno il 30
sente articolo (art. 13 co. 3 C.C.I.I.). per cento dei volume d’affari del
Viene attuata una vera e propria moral medesimo periodo e non inferiore a
suasion sugli amministratori affinché euro 25.000 per volume d’affari risul-
rispettino gli obblighi previsti. tante dalla dichiarazione modello IVA
L’organo amministrativo deve innanzi- relativa all’anno precedente fino a
tutto predisporre procedure da seguire 2.000.000 di euro, non inferiore a euro
in caso di emersione di indicatori di 50.000 per volume d’affari risultante
crisi e attivarsi comunque prima delle dalla dichiarazione modello IVA relati-
segnalazioni dell’organo di controllo. va all’anno precedente fino a
L’organo amministrativo deve predis- 10.000.000 di euro, non inferiore a
porre rapidamente, entro 30 gg., un euro 100.000, per volume d’affari risul-
diagnostico della crisi (non solo di tante dalla dichiarazione modello IVA
cassa ma anche circa le cause della relativa all’anno precedente oltre
crisi che quasi sempre hanno natura 10.000.000 di euro;
industriale, economica o patrimoniale) b) per l’Istituto nazionale della previ-
e linee guida di piano, anche avvalen- denza sociale, quando il debitore è in
dosi di appositi advisors. ritardo di oltre sei mesi nel versamen-
Dopo il primo colloquio con l’organo di to di contributi previdenziali di am-
controllo occorre nei 60 gg. successivi montare superiore alla metà di quelli
aver predisposto un piano o quanto- dovuti nell’anno precedente e supe-
meno iniziato l’adozione delle iniziati- riore alla soglia di euro 50.000;
ve previste dalle linee guida del piano. c) per l’agente della riscossione, quan-
L’assenza o l’inadeguatezza delle ri- do la sommatoria dei crediti affidati
sposte fornite dall’organo amministra- per la riscossione dopo la data di
tivo ovvero la mancata adozione delle entrata in vigore del presente codice,
adeguate misure per superare la crisi, autodichiarati o definitivamente ac-
condurrà l’organo di controllo alla se- certati e scaduti da oltre novanta gior-
gnalazione all’OCRI, oltre a valutare ni superi, per le imprese individuali, la
immediatamente l’accesso a proce- soglia di euro 500.000 e, per le im-
dure regolamentate. prese collettive, la soglia di euro
Risulta pertanto determinante che 1.000.000.
l’organo amministrativo si adoperi La mancata segnalazione comporta la
tempestivamente e con grande quali- perdita del privilegio. La segnalazione
tà informativa per evitare la segnala- iniziale va inoltrata agli amministratori
zione all’OCRI. e non all’organo di controllo.
Le imprese, anche quelle agricole e mi-
- L’allerta esterna nori, hanno 90 gg. per estinguere il de-
Gli strumenti di allerta possono anche bito o regolarizzarlo, essere in regola
essere esterni. con la rateazione, presentare istanza
I creditori pubblici qualificati: di composizione assistita della crisi
- INPS; ovvero depositare domanda di acces-
- Agenzia delle Entrate; so a una procedura di regolazione del-
- Agente della riscossione; la crisi e dell’insolvenza.
possono dare avvio alle segnalazioni
di allerta in presenza non di inadempi- - Gli strumenti di allerta e gli indica-
menti prospettici ma di veri e propri tori di crisi
indicatori di insolvenza ex post (art. 15 Gli strumenti di allerta si applicano agli
co. 2 lett. a, b, c del C.C.I.I.). imprenditori che svolgono attività im-
Si segnalano gli importi rilevanti: prenditoriale. Pertanto, si applicano
a) per l’Agenzia delle entrate, quando anche alle imprese agricole e alle im-
l’ammontare totale del debito scaduto prese minori (ex art. 2 lettera d. del
e non versato per l’imposta sul valore C.C.I.I.) compatibilmente con la loro
aggiunto, risultante dalla comunica- struttura organizzativa, ferma la com-
zione della liquidazione periodica di petenza dell’Organismo di Compo-
cui all’articolo 21-bis del decreto-legge sizione della crisi da sovraindebita-
31 maggio 2010, n.78, convertito, con mento (O.C.C.).

10. https://www.edotto.com/articolo/crisi-dimpresa-e-insolvenza-nuovo-codice-in-gazzetta-ufficiale.
11. https://www.edotto.com/articolo/crisi-dimpresa-e-insolvenza-nuovo-codice-in-gazzetta-ufficiale.
12. https://www.edotto.com/articolo/crisi-dimpresa-e-insolvenza-nuovo-codice-in-gazzetta-ufficiale.
13. Stefano Ambrosini, La riforma organica del diritto della crisi d’impresa, 2017
34 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Non si applicano a: L’impresa che non ritenga adeguati, in te se il debitore ha i parametri di im-
- Grandi imprese (art. 2 lettera g del considerazione delle proprie caratteri- presa minore ai sensi dell’art. 2, co. 1,
C.C.I.I.); stiche, gli indici elaborati C.N.D.C.E.C. lett. d) CCI.
- Gruppi di imprese di rilevante dimen- ne specifica le ragioni della nota inte- Il collegio degli esperti deve avere un
sione (art. lettera i del C.C.I.I.); grativa al bilancio di esercizio e indica, mix di competenze aziendalistiche,
- Società con azioni quotate; nella medesima nota, gli indici idonei a contabili e legali.
- Società con azioni diffuse tra il pub- far ragionevolmente presumere la Il debitore fornisce tutti gli elementi
blico in maniera rilevante; sussistenza del suo stato di crisi. necessari alla valutazione dell’eventua-
- Banche, intermediari finanziari, isti- Un professionista indipendente atte- le stato di crisi. L’OCRI convoca in
tuti di moneta elettronica e di paga- sta l’adeguatezza di tali indici in rap- audizione il debitore in via riservata e
mento, società di intermediazione mo- porto alla specificità dell’impresa. confidenziale entro 15 giorni, in pre-
biliare, di gestione del risparmio, fondi senza dell’Organo di controllo.
comuni di investimento, fondazioni - L’OCRI
bancarie, assicurazioni, Cassa deposi- L’organismo di composizione della L’OCRI procede all’archiviazione della
ti e prestiti, etc.. crisi d’impresa (OCRI) è istituito pres- segnalazione quando: non sussiste lo
Le imprese escluse sono comunque so ciascuna Camera di Commercio, stato di crisi, trattasi di soggetto a cui
ammesse a godere delle misure pre- Industria, Artigianato e Agricoltura, non si applicano gli strumenti di aller-
miali penali (ex art. 25 C.C.I.I.), se ricor- con i seguenti compiti: ta, non vi è il superamento delle soglie
rono le condizioni di tempestività (pre- - Ricevere le segnalazioni degli organi previste nei crediti vs. P.A..
viste dall’art. 24 C.C.I.I.). di controllo societario e dei creditori In caso contrario, l’OCRI e il debitore
Il codice definisce gli indicatori di crisi pubblici qualificati di cui agli art. 14 definiscono le misure per superare la
all’art. 13 C.C.I.I.: gli squilibri di carat- e15 CCI; crisi e il termine per l’attuazione, attra-
tere reddituale, patrimoniale o finan- - Gestire il procedimento di allerta; verso le seguenti modalità:
ziario, rapportati alle specifiche carat- - Assistere l’imprenditore, su sua istan- a) Il debitore presenta istanza di com-
teristiche dell’impresa e dell’attività za, nel procedimento di composizione posizione assistita della crisi;
imprenditoriale svolta dal debitore, te- assistita della crisi. b) Il debitore presenta richiesta di ac-
nuto conto della data di costituzione e L’OCRI di competenza è quello presso cesso a procedura di regolazione della
inizio dell’attività. la Camera di Commercio nel cui am- crisi;
Gli indicatori di crisi sono rilevabili at- bito territoriale si trova la sede legale c) Il debitore non assume nessuna ini-
traverso appositi indici che diano evi- dell’impresa. Opera tramite l’ausilio di ziativa e si procede con la richiesta di
denza della sostenibilità dei debiti per un referente, individuato nel Segreta- liquidazione giudiziale al P.M., se sus-
almeno sei mesi successivi e delle riato Generale della Camera di Com- siste l’insolvenza.
prospettive di continuità aziendale per mercio, Industria, Artigianato e Agri- A seguito dell’audizione, su istanza del
l’esercizio in corso o, quando la durata coltura, o un suo delegato, il quale debitore, è possibile attivare, ex art. 19
residua dell’esercizio al momento del- garantisce la tempestività del procedi- del C.C.I.I., ai fini della composizione
la valutazione è inferiore a sei mesi, mento, vigilando sul rispetto dei ter- della crisi, il procedimento di compo-
per i sei mesi successivi. mini da parte di tutti i soggetti coin- sizione assistita della crisi presso
Sono indicatori significativi, a questi volti. l’OCRI, alla sezione specializzata in
fini, quelli che misurano la sostenibilità Ricevuta la segnalazione, il referente materia di imprese, avuto riguardo al
degli oneri dell’indebitamento con i dell’OCRI procede a: luogo in cui si trova la sede dell’im-
flussi di cassa che l’impresa è in grado - Informare della segnalazione gli or- presa.
di generare e l’adeguatezza dei mezzi gani di controllo della società; Entro il termine di 3 mesi occorre ricer-
propri rispetto a quelli di terzi. - Nominare un collegio di tre esperti care una soluzione concordata della
Costituiscono altresì indicatori di crisi i tra quelli iscritti in apposito albo (art. crisi, prorogabile anche più volte, su
ritardi nei pagamenti reiterati e signifi- 356) dei quali: istanza del debitore, fino al temine
cativi, anche sulla base di quanto pre- a) Uno designato dal presidente della massimo di ulteriori 3 mesi, con pro-
visto nell’articolo 24 (tempestività del- sezione specializzata in materia di im- gressi significativi nelle trattative e
l’iniziativa). presa del tribunale in cui si trova la con conforme attestazione resa dal
Gli indicatori di crisi saranno elaborati sede dell’impresa; collegio, incaricando il relatore di se-
dal Consiglio nazionale dei dottori b) Uno designato dal presidente della guire la trattativa.
commercialisti ed esperti contabili Camera di Commercio; Il collegio acquisisce o predispone la
con cadenza almeno triennale, in riferi- c) Uno appartenente all’associazione relazione aggiornata sulla situazione
mento ad ogni tipologia di attività eco- rappresentativa del settore di riferi- patrimoniale, economica e finanziaria
nomica secondo le classificazioni mento del debitore, individuato dal dell’impresa, unitamente all’elenco dei
ISTAT. Indici specifici saranno elabo- referente, sentito il debitore; creditori e delle relative garanzie.
rati per le start up innovative, per le - Convocare il debitore innanzi all’Orga- La veridicità dei dati aziendali viene at-
società in liquidazione, per le imprese nismo di Composizione della Crisi da testata dal Collegio, su richiesta del
costituite da meno di due anni. sovraindebitamento (OCC) competen- debitore, se si intende presentare do-

http://www.dirittobancario.it/editoriali/stefano-ambrosini/la-riforma-organica-del-diritto-della-crisi-d-impresa.
14. Stefano Ambrosini, La riforma organica del diritto della crisi d’impresa, 2017
http://www.dirittobancario.it/editoriali/stefano-ambrosini/la-riforma-organica-del-diritto-della-crisi-d-impresa.
15. Claudio Venturi, Riforma Organica delle discipline della crisi d’impresa e dell’insolvenza - Commissione Rordorf - Delega al Governo
n.15 - 2019 35

manda di omologazione di accordi di economico, come quello italiano, ca- Trattasi di una vera e propria moral
ristrutturazione dei debiti o di apertura ratterizzato dalla prevalenza di piccole suasion, affinché gli amministratori e
del concordato preventivo. e medie imprese. gli organi di controllo si impegnino ad
L’accordo con i creditori deve avere le L’impresa deve immaginare e preve- adempiere agli obblighi previsti, nel
seguenti caratteristiche: dere un piano aziendale sulla base de- solo ed esclusivo interesse aziendale.
- forma scritta; gli obiettivi di rischio che consenta il Allo stesso modo, sono stati previsti
- depositato presso l’organismo; monitoraggio della continuità azien- sistemi di allerta esterna. I creditori
- non ostensibile a soggetti diversi da dale tramite la rendicontazione e pubblici qualificati (INPS, Agenzia del-
coloro che lo hanno sottoscritto; l’analisi dei flussi finanziari mensili (ri- le Entrate, Agente della Riscossione)
- stessi effetti degli accordi che danno schio d’insolvenza) nonché l’adozione possono partecipare attivamente al
esecuzione al piano attestato di ri- di un eventuale action plan funzionale processo di risanamento aziendale.
sanamento; alle azioni di risanamento in caso di Si auspica, inoltre, che l’Organismo di
- su richiesta del debitore e con il con- insostenibilità finanziaria. composizione della crisi (OCRI) possa
senso dei creditori interessati, è iscrit- essere di ausilio per assistere le im-
to nel registro delle imprese. In sostanza, occorre integrare la cono- prese nel procedimento di compo-
Su istanza del debitore, il provvedi- scenza degli strumenti per rilevare la sizione della crisi, portatore di valore
mento può essere pubblicato nel regi- crisi con i sistemi, esistenti o da imple- aggiunto, senza mai degenerare in
stro delle imprese. mentare, di controllo interno, di gestio- una mera ingerenza esterna genera-
In caso di mancato accordo e per- nale software adeguato, unitamente al trice di ulteriore inutile complessità,
manenza della crisi, il Collegio invita il supporto di consulenti esterni con con particolare riferimento al collegio
debitore a presentare domanda di ac- l’obiettivo comune di cogliere tempe- degli esperti, dotati (si spera!) di effet-
cesso a procedura di regolazione della stivamente i primi segnali di instabilità tive competenze (aziendalistiche, con-
crisi e insolvenza (escluso il piano at- patrimoniale, economica e finanziaria tabili e legali).
testato) entro 30 giorni. La documen- e affrontare opportunamente la sfida L’imprenditore dovrà farsi supportare
tazione predisposta dal collegio degli del cambiamento. da consulenti esterni competenti in
esperti può essere ivi utilizzata (rela- La tempestività, non bisogna dimenti- grado di supportare un processo di
zione aggiornata sulla situazione pa- care, fa anche premio, sia in termini di cambiamento che difficilmente potrà
trimoniale, economica e finanziaria; benefici economici e procedimentali, scaturire in via autonoma dall’azienda
elenco creditori e garanzie; eventual- che per i vantaggi di natura penale. stessa. Condurre al cambiamento si-
mente con attestazione di veridicità A questa nuova sfida tutti sono chia- gnificherà introdurre tra le aziende il
dei dati). mati all’appello, sia all’interno che concetto di prevenzione, i sistemi per il
L’OCRI comunica agli organi di con- all’esterno delle aziende: organi am- monitoraggio e il controllo della conti-
trollo e ai creditori pubblici qualificati ministrativi, organi di controllo (colle- nuità aziendale, l’insieme dei processi
della conclusione negativa del proce- gio sindacale), revisori contabili, credi- per mettere in atto tali azioni, la map-
dimento. Gli atti relativi al procedimen- tori privati, creditori pubblici qualificati, patura dei rischi nonché supportare gli
to e i documenti prodotti possono es- consulenti esperti, etc. amministratori rispetto alle respon-
sere utilizzati esclusivamente nella Nei sistemi di allerta interna, l’organo sabilità assunte.
liquidazione giudiziale e in un procedi- amministrativo, ex ante, verifica l’ade-
mento penale. guatezza dell’assetto organizzativo, la È in atto una vera e propria rivoluzione
Il P.M. presenta il ricorso per l’apertura sussistenza dell’equilibrio economico che attiene la gestione della crisi d’im-
della liquidazione giudiziale, se l’insol- finanziario. Gli organi di controllo, ob- presa, anzi la gestione dell’impresa, e
venza è fondata. bligati alla segnalazione (collegio sin- riguarda tutti gli operatori del settore,
dacale, società di revisione), ex post, nessuno escluso, che devono farsi tro-
Conclusioni sono tenuti alla segnalazione immedi- vare pronti al nuovo scenario normati-
In conclusione, appare evidente che ata e tempestiva agli organi ammini- vo, per affrontare le sfide del mercato
l’intento di anticipare quanto più pos- strativi per l’attivazione delle oppor- sempre con maggiore competenza,
sibile l’emersione di una crisi d’impresa tune procedure per il superamento professionalità e responsabilità, nel-
necessita innanzitutto di un cambia- della crisi. l’interesse di tutti gli stakeholders, con
mento culturale, che incide su aspetti L’auspicio è che i sistemi di allerta sia- particolare attenzione all’individuazio-
gestionali, strategici, normativi, di pia- no funzionali a far carpire le cause del- ne delle migliori soluzioni per l’uscita
nificazione finanziaria e gestione del la crisi, in presenza dei relativi indica- dalla situazione di difficoltà e la ripresa
rischio. tori, al fine di innestare le più opportune dell’attività capace di generare valore
Diventa prioritario un nuovo approccio strategie volte alla continuità azien- all’interno dell’azienda.16
alla gestione dell’azienda, sempre più dale e all’attivazione del processo di
consapevole e prospettico, orientato turnaround, e non anche al mero sco-
alla prevenzione, al monitoraggio della po di esonerarsi da responsabilità per
continuità aziendale, anche per le le conseguenze pregiudizievoli delle
small business, proprio in un sistema omissioni o azioni poste in essere.

https://www.tuttocamere.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=565.
16. Di Monde Domenico, La Gestione della crisi d’impresa, Adda Editore, 2018.
36 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
n.15 - 2019 37

Rubrica: pratica
professionale
38 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

BUDGET DI CASSA
Per consentire decisioni tempestive e • fatture soggette a errori.
basate sui dati, è necessario che il re- • mancanza di follow-up sul recupero
Gabrio Nocentini sponsabile della gestione finanziaria dei crediti
faccia le previsioni dei flussi di cassa • sconti del venditore mancati o inizia-
conseguenti a determinate scelte di tive non previste di spesa commercia-
gestione Avere una dettagliata tabella le.
di marcia dei flussi monetari consente
ai CFO di gestire il debito in modo effi- Una mancanza di informazioni o infor-
cace e di pianificare l'utilizzo del con- mazioni imprecise sulla liquidità del-
tante in eccesso. l’impresa danneggerà la credibilità del
Il team finanziario deve collaborare responsabile finanziario.
con i responsabili delle altre funzioni Avendo rilevato criticità nell’andamen-
per raccogliere previsioni accurate su to della liquidità, quali sono i rimedi?
vendite, incassi, costi e pagamenti. Esaminare la frequenza con cui l'orga-
Le aziende tendono a concentrarsi nizzazione esegue la pianificazione
sulla pianificazione del flusso di cassa del flusso di cassa e chi è coinvolto, è
nei momenti critici di fabbisogni mo- un buon inizio.
netari.  Quando i flussi di cassa sono La previsione di cassa non è qualcosa
abbondanti, spesso c'è poca necessi- che la funzione finanziaria può fare da
tà o desiderio di concentrarsi sull'otti- sola.  I team finanziari devono collabo-
mizzazione del contante, poiché vi è rare con gli imprenditori per determin-
un ritorno minimo sullo sforzo di cam- are alcune delle spese più volatili e la
biare le pratiche di gestione della li- loro frequenza di cambiamento. 
quidità. Se l’azienda ha un buon numero di
contratti a lungo termine con termini
Nei periodi positivi, potrebbero esserci di pagamento prevedibili con un alto
sacche di liquidità e eccedenze dovute grado di conformità dei fornitori, la
a una pianificazione inadeguata del pianificazione trimestrale dei flussi di
flusso di cassa. cassa potrebbe essere appropriata.
Ogni organizzazione ha esigenze di li- Ma se il business è meno prevedibile,
quidità sia a breve che a lungo termi- o in modalità start-up o ad alta cresci-
ne. Una buona pianificazione della ge- ta, in alcuni punti potrebbe essere
stione della liquidità richiede alle or- necessario una previsione del flusso
ganizzazioni di correlare le loro varie di cassa su base mensile, settimanale
fonti di finanziamento alla natura degli o giornaliera.
investimenti. Le organizzazioni con Una regola generale è quella di avere
una buona pianificazione dei flussi di una previsione da tre a sei mesi che
cassa chiederanno meno prestiti a fornisca una visione di alto livello delle
breve termine e avranno meno con- esigenze di cassa.
tante in eccesso nei conti bancari no- Tuttavia, il ciclo economico del settore
toriamente infruttiferi. svolge un ruolo nel determinare la fre-
Se c'è disparità tra le proiezioni dei quenza delle previsioni di cassa. Com-
flussi di cassa e il flusso di cassa reale, prendere quanto è lungo il ciclo econo-
è giunto il momento di dare uno sguar- mico e quali elementi sono interessati,
do serio al problema.  Se quanto pre- determinerà l'orizzonte temporale di
visto è diverso da quello realizzato oc- previsione a rotazione.
corre analizzare i fattori determinanti Il livello di dettaglio in un piano di flus-
o rivedere il metodo di calcolo del flus- so di cassa dovrebbe essere correlato
so di cassa previsionale: al budget economico.
• variazione delle vendite e dei termini In termini di metriche, il monitoraggio
di incasso “giorni clienti” per i crediti e “giorni for-
• variazione degli acquisti e dei termini nitori” per i debiti e rotazione delle ri-
di pagamento manenze -  può contribuire a monito-

Rubrica: pratica professionale


n.15 - 2019 39

rare e misurare il flusso di cassa azien- za la certezza che saranno disponibili i


dale e apportare modifiche tattiche finanziamenti necessari.
per mantenere gli indicatori di presta-
zioni in linea con gli obiettivi. Mentre nessuna previsione di cassa
Per comprendere e controllare i fattori sarà perfetta, è fondamentale che sia
che influenzano il flusso di cassa è an- allineata con gli obiettivi generali della
che essenziale disporre della tecnolo- società riguardo alla sua struttura fi
gia appropriata per fornire visibilità e nanziaria ritenuta ottimale. Se il fabbi-
condividere le informazioni per garan- sogno finanziario non è rilevante, non
tire che le previsioni sul flusso di cas- sorgono problemi di revisione della po-
sa stiano orientando le decisioni litica finanziaria ma se si vuole mini-
aziendali strategiche. mizzare il costo medio ponderato del
capitale dell'organizzazione, bisogna
Le organizzazioni più sensibili stanno avere riguardo al rapporto ottimale di
migrando da processi basati su fogli indebitamento
di calcolo a strumenti completi di pia- La pianificazione ottimale del flusso di
nificazione delle prestazioni azienda- cassa richiede gli strumenti giusti, me-
li. Sebbene i fogli di calcolo siano suffi- triche mirate e una cultura organizza-
cienti per alcune attività nelle organiz- tiva che enfatizzi l'importanza della
zazioni più piccole, troppi fogli di cal- pianificazione del flusso di cassa per
colo rendono difficile la gestione del migliorare il processo decisionale e in-
processo di pianificazione del flusso di crementare i rendimenti.
cassa e si aggiornano con i dati più re- In pratica, Ia costruzione dei flussi mo-
centi man mano che l'azienda cresce. netari prospettici è sicuramente la par-
Le soluzioni basate su cloud sono es- te più articolata e complessa da gesti-
senziali per i team di finanza moderna, re in quanto richiede la definizione
poiché è necessario un collegamento delle voci del Conto Economico che
tra gli strumenti di pianificazione del generano cassa, specificando per ogni
flusso di cassa e il CRM dell'azienda e conto parametri quali: il tipo di paga-
i sistemi di gestione delle vendite. mento (30;60;90;120;fine mese) indivi-
Questo fornisce un segnale di allarme duando i conti che non generano cas-
precoce di attività, come un grosso sa quali gli ammortamenti, occorre
contratto o un calo delle vendite, che impostare l’IVA relativa ad ogni conto,
avrà un impatto sul flusso di cassa. stabilire quanto destinare all’anticipo
I budget di cassa forniscono un po- SBF, la definizione delle condizioni ini-
tente strumento visivo che consente ziali per lo start-up e le proiezioni mo-
ai leader di tutta l'organizzazione una vimentate dai flussi finanziari, richie-
comprensione dell'importanza della dono l’integrazione con la Situazione
gestione diligente dei flussi di cassa. Patrimoniale.
I dirigenti senior devono rafforzare le In sintesi, si tratta di mettere in relazio-
attenzioni nei confronti delle metriche ne in modo semplice, automatico pur
e della gestione del flusso di cassa. tuttavia completo i dati provenienti dal
Tutti i responsabili in un'organizzazio- Conto Economico e dalla Situazione
ne dovrebbero chiedersi quali sono le Patrimoniale per una corretta proiezio-
implicazioni economiche ma anche fi- ne finanziaria.
nanziarie di ogni decisione.
Una misura critica del successo della I principi che devono orientare la co-
pianificazione del flusso di cassa è il struzione del budget di cassa sono:
livello di fiducia che gli alti dirigenti • Il budget di cassa deve consentire la
hanno nella previsione. Uno dei più im- proiezione dei flussi di cassa aziendali
portanti segnali che la pianificazione con l’obiettivo di anticipare e program-
del flusso di cassa è efficace è espres- mare le necessità finanziarie mensili
so dal senior management che ripone per l’anno in corso e per l’anno succes-
fiducia nell’attendibilità della pianifica- sivo.
zione quando deve prendere impor- • Deve consentire l’analisi dei flussi in
tanti decisioni aziendali. Le aziende entrata ed uscita derivanti dai ricavi e
non investono in un nuovo prodotto né dai costi programmati, riadattati ri-
acquistano attrezzature costose, sen- spetto all’andamento effettivo dei me-

Rubrica: pratica professionale


40 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Tabella 1: Riepilogo mensile dei flussi monetari si trascorsi.


• Si deve completare con la gestione
degli affidamenti bancari ed al loro uti-
lizzo periodico (completando lo sche-
ma con la sostenibilità finanziaria e la
capacità di affidamento).
• Deve permettere di valutare in manie-
ra organica il quadro complessivo del-
l’andamento aziendale, con indici di
bilancio e rating aziendale.

A titolo di esempio riportiamo una ta-


bella riepilogativa (Tab.1) dei flussi
monetari mensili.

Tabella 2: Aliquote IVA Tabella 3: Modalità di pagamento/riscossione

Tabella 4

Il Cash Flow del metodo proposto con-


sente di valutare la gestione finanziar-
ia dell’azienda; individua le scadenze
dei pagamenti attraverso i riepiloghi
mensili dell’anno precedente e la con-
suntivazione dell’anno in corso.
Per esigenze di cassa è possibile mo-
dificare la liquidabilità delle vendite.
Tutte le voci del Conto Economico che
producono movimenti di cassa devo-
no essere adattate alle esigenze del-
l’azienda.

Nelle pagine seguenti, alcune tabelle


necessarie per gestire in Cash Flow.
Ad ogni voce del piano dei conti azien-
dale viene assegnata: l’imposta IVA, la
scadenza di pagamento, l’escusione
dal budget di cassa (Tab.4).

Rubrica: pratica professionale


n.15 - 2019 41

Tabella 5: Individuazione dei periodi utili al budget di cassa Nella Tab.6 0ccorre individuare l’anno
di riferimento per le scadenze dei
pagamenti “Anno precedente”, l’anno
per il quale determinare il “Budget di
Cassa”, l’anno nel quale programmare
le future scadenze “Anno successivo”

Nella Tab.8 ogni voce dei ricavi deve


essere suddivisa per tipologie di paga-
mento e per ogni mese viene definita
quanto liquidizzare e quanto portare a
scadenza. Si riportano le % della sud-
divisione del ricavo in base all’esigibilità
e si ripartiscono eventualmente le voci
secondo la parte liquidizzabile e por-
tata a scadenza mese per mese.

Tabella 6: Individuazione degli anni di riferimento Tabella 7: Fonti di finanziamento

Tabella 8: Suddivisione dei ricavi per esigibilità

Rubrica: pratica professionale


42 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

La calcolatrice agevola il calcolo della Tabella 9: assegnazione periodi anni contabili

percentuale in base ai valori assoluti.


Per esigenze di cassa è possibile mod-
ificare la liquidizzabilità delle vendite.

Nella Tab.9 si evince come i debiti e


crediti dell’anno in corso determinano
i valori da attribuire al budget di cassa
che derivano dall’anno precedente.

Nella Tab.10 vengono cambiati i valori


mensili dell’anno precedente in base ai
quali effettuare la ripartizione del bud-
get annuale

Tabella 10: Preventivo/ Consuntivo delle voci del Conto economico nei 12 mesi

Tabella 11: Prospetto mensile dei flussi di cassa per le voci conto economico ed IVA

Rubrica: pratica professionale


n.15 - 2019 43

Le righe in corsivo in Tab.12 consen-


tono gli adeguamenti e sono editabili. I
totali di colonna vengono ricalcolati
dopo ogni adeguamento apportato.
I valori iniziali, se cambiano, si esporta-
no direttamente premendo il pulsante
Esporta valori iniziali riepilogo dalla fi-
nestra Assegnazione periodi anni con-
tabili.
Selezionando la voce Successivo nel
riquadro Anno visualizzato vengono ri-
portati i flussi monetari relativi ai mesi
dell’anno successivo.

Tabella 12: Riepilogo flussi di Cassa

Rubrica: pratica professionale


44 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
Edizione a cura di:

www.asfim.org

P E R I O D I C O
SFC
D I R E T T O D A
Strategia
Finanza
e Controllo
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