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13 - 2018 1
Finanza
e Controllo
P E R I O D I C O D I R E T T O D A A N T O N I O S O F I A E E N Z O T U C C I
16 Valutazione d’azienda:
20 le valutazioni delle imprese
familiari
di Andrea Cecchetto e
Alessandra Iemmi
Valori “nascosti”
nei bilanci: gli
Furio Bartoli intangibili.
Il patrimonio invisibile Le risorse intangibili presentano que-
Negli ultimi anni è maturata la consa- ste caratteristiche e aggiungono valo-
pevolezza che il successo delle im- re agli asset materiali dell’impresa, ga-
prese è determinato in massima parte rantendo a talune imprese periodi di
dalla dotazione di risorse intangibili, ri- profitti e di crescita straordinari, supe-
Giuseppe Ossoli sorse rappresentative del capitale riori alla norma, frutto di posizioni di
umano, intellettuale, relazionale, socia- vantaggio competitivo transitorie e di
le, organizzativo e simbolico di un’im- monopoli temporanei. Gli attuali sce-
presa (fig.1). Gli asset tangibili (in prat- nari competitivi si sono come biforcati
ica quelli fisici e finanziari) sono in in due mondi, per quanto interrelati tra
grado di generare un modesto ritorno loro, rispondenti a regole di creazione
sugli investimenti, dal momento che del valore differenti: il primo basato
rappresentano forme di capitale co- sulla trasformazione delle risorse tan-
muni e facilmente imitabili. Soltanto gibili, il secondo sulla gestione e lo svi-
risorse rare, di valore, difficilmente imi- luppo di forme di capitale intellettuale
tabili, consolidate nel tempo grazie a e immateriale. Ed è proprio l’importan-
meccanismi di apprendimento evolu- za crescente degli intangibili che sta
tivo, consentono un differenziale posi- portando, in questi ultimi anni, a una
tivo rispetto ai concorrenti. profonda rivisitazione delle tradizionali
metodologie valutative, mediante le
quali si cerca di stimare il valore d’im-
presa.
Il valore del capitale intangibile, infatti,
Figura 1: Classificazione di alcuni asset intangibili (www.b-finance.it)
è fondamentalmente invisibile in bilan-
cio e sfugge alle lenti delle analisi valu-
tative tradizionali: questo perché ri-
sponde a regole profondamente diffe-
renti rispetto a quelle che presiedono
la dinamica degli asset materiali. Non
a caso nel maggio 2001 la Sec (Securi-
ties Exchange Commission degli Stati
Uniti) ha invitato le aziende a fornire
maggiori informazioni sugli asset in-
tangibili, dal momento che “le infor-
mazioni che occorrono non vengono
fornite dai tradizionali metodi di ac-
counting”. Da queste considerazioni
preliminari scaturisce un interessante
paradosso: gli intangibili sono alla ba-
se del processo di creazione del valore
e sono, allo stesso tempo, per loro
sfuggevolezza e difficoltà di misura-
zione, forse una delle principali cause
di imperfezione e distorsione dei pro-
cessi valutativi.
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- nella rettifica dei costi per tener conto tralascia la valutazione delle sue po-
della loro utilità residua (ammorta- tenzialità di crescita e ne limita così il
mento). concetto stesso di investimento.
stimare in modo differenziale rispetto Come si vede la (x) implica una accu-
a condizioni medio-normali di compe- rata scelta del tasso di royalty. Questo
titor che non ne fruiscono (concorrenti presuppone l’esistenza di un adeguato
senza quella marca o quel brevetto). numero di transazioni dalle quali sia
Operativamente si tratta di stimare il possibile dedurre un range di royalties
reddito differenziale. Dai maggiori rica- applicate dal mercato per la tipologia
vi (imputabili, ad esempio, a un pre- di intangibili considerati (tali informa-
mium price riconosciuto dal mercato a zioni sono generalmente raccolte da
quella marca) vanno sottratti i mag- società specializzate). Nell’ambito di
giori costi sostenuti per ottenere la tale range di valori viene quindi indivi-
qualità riconosciuta a quella marca, duato il tasso di royalty specifico da
per le campagne pubblicitarie, per la applicare all’intangibile oggetto di sti-
distribuzione commerciale, ecc. Il van- ma. Questo tasso viene determinato
taggio differenziale così calcolato va dalla cosiddetta forza del marchio, che
attualizzato con riferimento alla sua consente l’individuazione del tasso più
prevedibile durata (n anni) ad un tasso ragionevole all’interno del range.
appropriato. La forza del marchio viene stimata at-
traverso un procedimento di scoring
I metodi comparativi che considera diversi attributi di forza,
Il metodo dei tassi di royalty tra cui:
Il più noto dei metodi comparativi si - il campo di applicazione;
basa su informazioni di mercato rela- - la leadership;
tive alla royalties annuali applicate - i margini di profitto incrementale;
nella cessione in uso di marchi o di - il vantaggio competitivo;
brevetti comparabili. In questo senso il - le barriere all’entrata;
termine comparabili deve essere inte- - l’internazionalizzazione;
so con riferimento a un particolare set- - la posizione lungo il ciclo di vita.
tore (abbigliamento, moda, alimentare,
ecc.) e alla “forza” del marchio o del Il metodo dei differenziali di multiplo
brevetto stesso. sulle vendite
Secondo tale criterio il valore di un Uno dei metodi più apprezzati nella
marchio (o di un brevetto) corrisponde prassi professionale per la stima di al-
alle royalties derivanti dalla cessione cuni intangibili specifici (in particolare
in uso a terzi del marchio o del brevet- per la stima dei marchi) è il metodo dei
to stesso. Le royalties vengono gene- differenziali di multiplo sulle vendite.
ralmente stimate in percentuale del Secondo tale criterio il valore di una
fatturato, applicando un tasso di ro- marca viene espresso dalla relazione:
yalty (y) dedotto per comparazione
con casi omogenei.
In formule avremo:
(2)
dove:
(1)
dove:
Criptovaluta: la
nascita di un nuovo
Francesco Pazzaglia modello di moneta
o di una nuova
commodity?
1. COSA SONO E COME NASCONO LE chiave pubblica dei dati, che ne consen-
CRIPTOVALUTE te il controllo delle transazioni attraver-
Ho deciso di sviluppare questo articolo, so i concetti di blockchain e peer to
perché ultimamente sentiamo parlare peer, che spiegherò a breve.
sempre più di criptovalute e vengono Questi due pilastri del Bitcoin fanno si
definite, con molta facilità, come delle che lo sviluppo stesso di questa tecno-
nuove monete che andranno a sostitui- logia abbia bisogno di una rete condivi-
re nell’arco di pochi anni quelle tradizio- sa di dispositivi (peer to peer), come av-
nali. Inoltre, l’obiettivo è fare una valuta- veniva già in passato, in ambito multi-
zione economica e finanziaria del feno- mediale, su piattaforme come Emule,
meno, quindi alcuni aspetti tecnici e Torrent e ancora prima su Napster.
puramente informatici avranno il giusto L’evoluzione, rispetto al passato, sta nel
taglio rispetto al contesto. fatto che la transazione con il Bitcoin è
Per capire e riflettere, insieme, se que- univoca e registrata su un libro mastro
sta associazione sia corretta è giusto virtuale (blockchain), quindi i soggetti
partire dalle origini, ovvero da come potranno scambiarsi la criptovaluta in
nascono e perché sono nate. Ad oggi piena trasparenza. Questo avviene, per-
esistono varie tipologie di criptovaluta ché gli utenti potranno verificare nella
più o meno strutturate e per questo blockchain le transazioni degli altri e
prenderò come esempio quella più fa- avere la certezza che quel quantitativo
mosa, per definire i tratti comuni a tutte di bitcoin non sia già stato scambiato in
le altre: il bitcoin. Prima di entrare nel passato, anche perché è la stessa te-
dettaglio devo chiarire che ogni volta cnologia che lo impedirebbe.
che scriverò “bitcoin” mi riferirò alla Facciamo un esempio pratico: abbia-
valuta, invece quando mi riferirò alla mo un soggetto A che vuole inviare 1
tecnologia, che sta alla base, lo ripor- bitcoin a B. A fornirà la stringa del pro-
terò con la maiuscola “Bitcoin”. prio conto corrente virtuale a B che fa
riferimento a quello specifico bitcoin,
Il Bitcoin nasce nel 2009 tramite l’intuito ovvero un numero definito di caratteri
di Satoshi Nakamoto, che dietro questo alfanumerici come un codice IBAN,
pseudonimo ad oggi non ha svelato la solitamente 33, (Es: ko9fB58L472N7u-
sua vera identità. Essenzialmente, que- p1i4ljwhyds3XTT3AKcq). B riceverà la
sta tecnologia nasce con l’intento di stringa e la inserirà nel proprio conto
creare un nuovo strumento di scambio corrente virtuale, che farà aumentare il
che sia condizionato solo dalla legge suo conto corrente virtuale di 1 bitcoin
della domanda e dell’offerta. Infatti, il e certificherà che quel bitcoin in modo
Bitcoin non ha organi di controllo nazio- univoco è stato trasferito a lui senza
nali o sovranazionali, come potrebbero che ha potrà ripetere la stessa opera-
fare le banche centrali nazionali o la zione con il medesimo bitcoin in futuro.
stessa BCE, ma è la sua stessa struttu- Infatti, è proprio nel momento della
ra interna basata sulla crittografia a transazione che entra in gioco la critto-
10 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
conto o qualsiasi altro strumento che del bitcoin su siti come SILK ROAD e al-
permetta la visione dell’operazione. tri dove si commercializzavano beni il-
Dall’altro lato nel Bitcoin con l’introdu- legali, come armi e droga in primis,
zione della blockchain, spiegata in pre- scatenando le prime contestazioni si-
cedenza, abbiamo lo stesso risultato. gnificative dello strumento per i motivi
C. Volatilità già sviluppati in precedenza.
Il fattore volatilità è sicuramente l’a-
spetto principale che differenzia il bit- Il secondo picco si raggiunge alla fine
coin dalle monete tradizionali, perché del 2017 dopo una lunga ascesa durata
alle spalle di quest’ultime troviamo le per circa 4 anni fino a superare i 19.000
banche centrali che controllano l’anda- $/bitcoin. In questi giorni, in cui sto scri-
mento delle stesse sui mercati, ope- vendo questo articolo occorrono circa
rando sugli stessi con operazioni finan- 11.500 $. In questi anni, ci sono da se-
ziarie che vanno a limitare gli scosta- gnalare 3 fatti che derivano dall’anda-
menti della valuta nel tempo, impeden- mento del bitcoin:
do così bolle speculative e perdite di 1. Coloro che hanno creduto nello stru-
valore nel breve periodo che causereb- mento con lungimiranza e venduto al
bero problematiche, anche, a livello so- momento opportuno hanno guadagna-
ciale. Il bitcoin, invece, come detto ini- to moltissimo e sono diventati milion-
zialmente deve il suo valore semplice- ari.
mente alle dinamiche di domanda e of- 2. I mercati finanziari nel 2017 hanno
ferta che lo caratterizzano. Infatti dal introdotto strumenti per contrastare
momento della sua creazione è stato l’eccessivo apprezzamento del bitcoin,
soggetto al rischio di forti oscillazioni, come i futures scambiati per la prima a
anche se c’è da rilevare che la tendenza volta a Dicembre, che in effetti stanno
nel lungo periodo è di forte crescita, co- portando lentamente a una stabilità, al-
me si vede nel grafico riportato qui di meno nel breve periodo del bitcoin.
seguito (Fig.1). 3. Sulla scia del bitcoin, ritenuto ormai il
punto di riferimento delle criptovalute
Da segnalare che ci sono voluti circa 8 (come il dollaro statunitense per le valu-
anni per passare da un prezzo modesto te tradizionali), sono nate e nasceranno
di 45/1.000 di $ del momento della sua nuove criptovalute.
nascita fino ai 1.000 $ ottenuti a Feb-
braio 2017. Questo rialzo è stato in-
fluenzato, a partire dal 2011, dall’utilizzo
3. UTILIZZO ATTUALE E FUTURO di un ente sovrano, come una banca definito che le criptovalute non sono
DELLA TECNOLOGIA BITCOIN. centrale, gli danno le caratteristiche di altro che commodities virtuali. Ho ana-
Probabilmente, qualcuno si potrà chie- una commodity. Quindi possiamo af- lizzato, anche, l’andamento del prezzo
dere come utilizzare in concreto i bit- fermare che il Bitcoin ha gettato le basi dell’oro, ovvero il bene rifugio per ec-
coin e la risposta è molto semplice. Lo della prima commodity virtuale, dove cellenza e ho notato che l’andamento
posso utilizzare dove è accettato, ov- gli utenti possono investire i propri ri- del Bitcoin e dell’oro negli ultimi 10 an-
vero siti internet e luoghi fisici dove la sparmi come se si trattasse di petrolio ni ha un grafico molto simile.
moneta è accettata attraverso oppor- o oro. Infatti, il mondo bancario che Viene da fare una riflessione, che il Bit-
tune App. Per esempio, l’università di sta criticando le criptovalute, a sua vol- coin possa diventare la prima com-
Nicosia a Cipro accetta bitcoin per il ta, sta valutando di introdurre delle modity virtuale “rifugio” per gli opera-
pagamento delle tasse universitarie; proprie criptovalute, perché essenzial- tori finanziari?
così come in alcuni cantoni svizzeri mente da molti anni il settore bancario
sono utilizzati per pagare i servizi pub- sta incentivando la smaterializzazione
blici. Dal 2013, esistono anche degli della moneta tradizionale. Quindi, l’in-
sportelli Bancomat (ATM) dove è pos- troduzione di una propria criptovaluta
sibile scambiare bitcoin in valuta reale permetterebbe di entrare in questo
e viceversa. Ne esistono anche 2 in mercato da protagonisti, visto che sa-
Italia, uno a Udine introdotto nel 2014 rebbe l’unico modo per controllare in
e l’altro più recentemente a Rovereto, parte il fenomeno, visto che non pos-
dove addirittura alcuni esercenti accet- sono impedirne lo sviluppo per la man-
tano bitcoin come mezzo di pagamen- canza di una giurisdizione a cui fanno
to. Nel caso di utilizzo di un Bancomat riferimento.
compatibile allo scambio di bitcoin c’è Infatti, una qualsiasi legge che preve-
da precisare che l’utente usufruisce di da il divieto di circolazione del bitcoin
codice IBAN, che in maniera univoca non troverebbe applicazione. In sec-
fa riferimento al suo conto corrente in ondo luogo, può gettare le basi che nel
bitcoin (Bitcoin Central). medio-termine portino alla completa
sostituzione con una moneta digitale,
A questo punto c’è da chiedersi se la a patto che l’attuale tecnologia venga
tecnologia Bitcoin sia una mera specu- implementata delle caratteristiche che
lazione che vedrà concludersi nel giro le mancano per essere definita mone-
di pochi anni o se in effetti ha gettato ta a tutti gli effetti. Ovvero possibilità di
le basi per un strumento finanziario ri- crearla in base alle proprie necessità
voluzionario. finanziarie e poter controllare il suo va-
Se lo osserviamo attentamente pos- lore con operazioni e strumenti sul
siamo dire che è sbagliato chiamarlo mercato regolamentato.
“moneta”, come molti fanno, perché
l’eccessiva volatilità, la disponibilità Voglio concludere questo elaborato
limitata e il mancato controllo da parte con una riflessione. Ho chiaramente
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do il quale il sistema più complesso è il Perché? Questa forse è la domanda straint è l’elemento che determina il
più semplice da gestire. Nella Fig.3 più importante perché spesso gli inter- ritmo al quale l’azienda genera denaro
sono rappresentati due sistemi dove il venti di reengineering basano il proget- attraverso la vendita di ciò che essa
sistema A presenta uno schema sem- to sulle prime due domande senza produce. Il valore generato dall’azienda
plice con una gestione complessa in porsi la terza. prende il nome di Throughput (Tput).
quanto i sottosistemi indipendenti L’azienda infatti dovrebbe chiedersi il
hanno anche quattro gradi di libertà, perché delle correlazioni attraverso un Il Tput è la quantità di denaro che
mentre il sistema B, pur avendo uno metodo chiamato ECE Effetto-Causa- l’azienda genera vendendo le cose che
schema complesso, ha una gestione Effetto. produce, detratti i soldi pagati ai forni-
semplice perché è sufficiente agire sul tori. Un’ora di lavoro del vincolo è un’o-
vincolo (rettangolo tratteggiato) per La maggior parte delle organizzazioni, ra di Tput, pertanto, il mancato utilizzo
migliorare l’intero sistema. intese come sistemi, presenta una del vincolo è Tput perso.
Il secondo principio è il principio di co- semplicità intrinseca e lo sforzo mag- Il sistema di misura che la TOC pro-
erenza secondo cui non ci sono con- giore per innescare il processo di mi- pone è basato su tre grandezze, non
flitti in Natura. Se ad esempio due fun- glioramento risiede nella capacità di indipendenti tra di loro, che sono:
zioni aziendali entrano in conflitto, i definire le interrelazioni presenti al loro - Tput: il ritmo con cui l’azienda genera
presupposti che portano al conflitto interno. denaro attraverso le vendite;
con tengono necessariamente una La TOC indica tre elementi fondamen- - Costi Totalmente Variabili (TVC): il de-
supposizione errata. tali per comprendere una qualsiasi or- naro speso per acquistare cose che in-
Il terzo principio è il principio del rispet- ganizzazione: tende vendere (materiali e lavorazioni
to secondo il quale ogni comporta- 1) Obiettivo esterne);
mento ha alla base una ragione. Le 2) Modello fisico - Operating expense (OE, spese opera-
persone non sono stupide e quando le 3) Modello logico tive): il denaro speso per trasformare
persone adottano comportamenti stu- Secondo Goldratt qualsiasi organizza- TVC in Tput; in pratica tutti i costi a bi-
pidi c’è una ragione alla base del loro zione ha come unico obiettivo il profit- lancio a cui corrisponde un esborso
comportamento. Bisognerà quindi to ora e in futuro. Molti interventi di monetario (un esempio di costo a cui
sempre agire sulla causa alla base dei consulenza indirizzano gli sforzi verso non corrisponde un esborso monetar-
comportamenti e non sui loro effetti. obiettivi (clima aziendale, supply chain, io sono gli ammortamenti).
qualità, innovazione, etc.) non misura-
Per avviare un progetto di migliora- bili e ciò modera di molto l’efficacia de- Tput, TVC, OE si legano facilmente alle
mento, tuttavia, è necessario rispon- gli interventi. Per Goldratt, all'opposto, tradizionali misure di prestazione di si-
dere a tre quesiti fondamentali. l’unico obiettivo misurabile è il profitto stema, Cash Profit (CP) e Return on In-
Cosa? Se parliamo di un’organizzazio- perché questo è un obiettivo chiaro, vestment (ROI), nel seguente modo:
ne complessa, ad esempio, sarà ne- semplice e misurabile (la TOC è un CP = Tput - OE
cessario suddividerla, scomporla in metodo che trova applicazione anche ROI = Tput / OE
sottoinsiemi ovvero sarà necessario nei contesti no profit, purché ci sia un
classificare l’oggetto. obiettivo misurabile da raggiungere). La contabilità della TOC si fonda su
Come? Per comprendere il comporta- Siccome le aziende hanno come obiet- queste misure e prende il nome di
mento dell’organizzazione sarà neces- tivo quello di fare profitto e la misura di Throughput Accounting (TA). Per mi-
sario analizzarla e capire eventuali cor- questo è il denaro che si ricava attra- gliorare il CP, la strada è cercare in
relazioni fra le attività. verso la vendita dei prodotti, il con- ogni modo di incrementare Tput, in
caso di necessità cercare di contenere
i TVC e, solo quando si è senza alterna-
Figura 3 tive, ridurre le OE.
La TOC ovviamente non può essere
vista come una panacea per tutti i
mali. Essa non risolve i problemi di
un’azienda in crisi né aiuta ad aumen-
tare le vendite di un prodotto il cui ciclo
di vita è in una fase decrescente, tut-
tavia, consente di guidare le organiz-
zazioni verso risultati tangibili sempli-
ficando i processi e migliorando indir-
ettamente il clima aziendale.
Deming William Edwards diceva: “Qua-
le metodo usare? Quello che corrispon-
de di più alle vostre necessità".
16 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
Valutazione d’azienda:
le valutazioni delle
Andrea Cecchetto 1 imprese familiari
1. Introduzione todologie valutative si possono confa-
Come precisato in un precedente con- re alla tipologia di impresa analizzata.
tributo in questa stessa rivista 2, i Prin- Di seguito analizziamo alcuni metodi e
cipi Italiani di Valutazione (PIV) sono le possibili difficoltà applicative riscon-
stati creati con la finalità di dare diretti- trabili nella valutazione delle imprese
ve unificate per la valutazione d’azien- familiari e delle PMI in genere.
Alessandra Iemmi da. Tuttavia, tali principi risultano spes-
so di difficile adattamento alle pic- Metodo Reddituale
cole-medie imprese (PMI) e alle im- Le valutazioni reddituali sono basate,
prese familiari che, per loro natura, so- in relazione al fatto che si segua un ap-
no caratterizzate da “unicità”. proccio equity side o asset side, sulla
Considerato che la realtà italiana si capitalizzazione del reddito netto di-
compone in misura prevalente di PMI stribuibile di lungo periodo (o del risul-
e imprese familiari, risulta di assoluta tato operativo disponibile al netto delle
importanza comprendere quali siano i imposte che pagherebbe la società se
metodi valutativi più efficaci. non fosse indebitata) dell’azienda o
Definiamo dunque l’impresa familiare. del ramo di azienda oggetto di stima, a
Essa è quell’impresa, spesso di dimen- un tasso espressivo del costo-oppor-
sioni minori, “in cui l’intensità delle re- tunità dei mezzi propri (o del costo me-
lazioni con una o poche famiglie di ri- dio ponderato del capitale o del costo
ferimento risulta dominante sia per dei mezzi propri un levered con sepa-
quanto riguarda il finanziamento del rata valutazione dei benefici fiscali
capitale di rischio che per l’attività di dell’indebitamento). L’obiettivo del me-
governo dell’impresa” 3. todo reddituale è quello di ottenere
Considerate le ridotte dimensioni e la una proiezione dei flussi.
“quasi imprescindibilità” della figura Nelle PMI, tra le principali difficoltà o-
imprenditoriale rispetto all’impresa perative si riscontreranno: l’estrapo-
stessa, nella valutazione dell’impresa lazione statistica di redditi storici nor-
familiare bisognerà tener conto della malizzati, la raccolta di Budget utili per
rilevanza della figura dell’imprenditore, comprendere il possibile andamento
della frequente presenza di una base futuro e il prospetto di innovazione.
informativa poco consolidata e della Sovente, infatti, le imprese familiari e
possibile sussistenza di problemi valu- le PMI risultano sprovviste di un siste-
tativi legati alla forte correlazione tra la ma di controllo di gestione interno che
stima dei flussi futuri e la figura dell’im- possa analizzare la crescita e lo svilup-
prenditore. Da qui la forte aleatorietà po tecnologico, rendendo assai com-
dei flussi, dovuta al legame dell’impresa plessa per il professionista la raccolta
con la figura imprenditoriale di riferi- di dati per la stima.
mento. In ogni caso, tale metodologia è appli-
cabile nelle piccole e medie imprese
qualora si abbia un’impresa sottopo-
2. Alcuni metodi valutativi sta a valutazione caratterizzata da una
per la stima delle imprese evoluzione perlopiù stazionaria.
familiari
Dalle caratteristiche sopra individuate, Metodo Patrimoniale
si può desumere che non tutte le me- Nonostante sia uno dei metodi valuta-
01. Cecchetto Andrea è Dottore Commercialista e Revisore Legale in Montecchio Maggiore (VI). Iemmi Alessandra è tirocinante per la professione di Dottore Commer-
cialista in Bergamo. L’articolo è frutto di un lavoro congiunto dei due autori. Nondimeno, i primi tre paragrafi sono stati scritti dalla dott.ssa Iemmi, mentre il quarto e
il quinto dal dott. Cecchetto.
02. Cecchetto A., Valutazione d’azienda: come I principi di valutazione italiani cambieranno le stime aziendali dal 2016, Strategia, Finanza e Controllo, n. 8/2016, pagg. 4-7.
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tivi più datati, risulta ancor’oggi uno non considerati all’interno del metodo
strumento estremamente rilevante nel reddituale, che la redditività prospetti-
processo di creazione e di stima del ca, non considerata nel modello patri-
valore. Il metodo patrimoniale, anche moniale, generando un risultato di sti-
nel caso delle imprese familiari, è ma più completo.
un’ottima metodologia su cui porre le Considerata la rilevanza dei metodi pa-
fondamenta di valutazione. Grazie a trimoniale e reddituale nella valutazio-
questo metodo il professionista sarà ne di piccole realtà, questo “metodo
in grado di accertare la consistenza ef- composto” risulta adeguato e spesso
fettiva del patrimonio netto aziendale utilizzato nella stima delle PMI. Le in-
utile ai fini di un corretto apprezza- formazioni di carattere reddituale e pa-
mento della capacità dell’azienda, o trimoniali sono quelle maggiormente
del ramo di azienda, di generare flussi fruibili da parte dello stimatore e con-
di risultato. sentono, quindi, un’attività valutativa
Il valore patrimoniale, infatti, rappre- consona. Inoltre, si può affermare che
senta il “biglietto da visita” con il quale nel caso di imprese con crescita stabi-
l’azienda si presenta al futuro mostran- le il metodo misto sia uno dei più ade-
do punti di forza e debolezza4. guati.
Nonostante l’imprescindibilità d’utiliz- Considerata la presenza di asimmetrie
zo del metodo patrimoniale, nella valu- informative, il metodo misto aiuta a
tazione con metodo complesso lo sti- associare le determinanti del valore
matore si interfaccerà con due pro- con gli strati del valore (una cosa è sa-
blematicità: pere quali sono le determinanti e una
1. La presenza nel patrimonio socie- cosa è sapere quanta parte del valore
tario di beni di pertinenza della fami- è a esse associato). Con il metodo dei
glia. Lo stimatore dovrà essere in gra- flussi, oritentati al futuro, si ottiene in-
do di scindere il sostanziale valore pa- vece un valore unico e indivisibile6.
trimoniale dell’azienda dalla configura-
zione formale inclusiva dei beni inte- Metodo Finanziario
stati alla società per motivi di carattere Per quanto concerne l’utilizzo del me-
fiscale5, ma che vengono utilizzati in todo finanziario nella valutazione di
modo esclusivo o parziale da parte dei PMI, numerose saranno le difficoltà
familiari. per il professionista stimatore, tra cui
2. La seconda problematica afferisce la raccolta di informazioni di carattere
agli intangibles. Più l’impresa risulterà accessorio quali i business plan.
piccola e più verrà meno la distinzione Ulteriore laboriosità deriverà dall’indi-
del nome societario rispetto al ruolo viduazione del Terminal Value (TV); per
dell’imprenditore svolto all’interno del- determinare il TV si ricorre ai moltipli-
la società. Quanto più si riduce la di- catori di mercato che vengono indivi-
mensione e tanto più la figura dell’im- duati attraverso società comparabili.
prenditore si fonderà con il nome del- Nel caso di imprese familiari, questo
l’impresa rendendo al professionista elemento non facilita l’attività di stima
ardua la stima di un valore oggettivo poiché si è spesso in presenza di mo-
ed esternalizzabile. dalità di gestione e di caratteristiche
così singolari che risulta inverosimile
Metodo Misto individuare una linea valutativa comu-
Il modello misto è stato per lungo tem- ne. Questo implica grande incertezza
po indicato come un metodo di stima valutativa, poiché il TV incide in modo
europeo volto a individuare il valore del significativo sul valore complessivo
capitale economico; il suddetto meto- dell’impresa.
do era reputato un valido modello per
poter soddisfare le esigenze di obiet-
tività, razionalità e oggettività dei risul- 3. L’adozione di un approccio
tati di stima. settoriale per valutare le PMI
La commistione del metodo patrimo- con il metodo finanziario
niale e reddituale, rende possibile sia Al fine di mitigare le problematiche ap-
la considerazione del valore degli as- plicative del metodo finanziario, alcuni
sets tangibili e intangibili, tipicamente autori7 hanno introdotto per la valuta-
03. Tiscini R., Il valore economico delle aziende di famiglia, Giuffrè Editore, 2001.
04. Marchini I., La situazione patrimoniale nella valutazione dell’azienda, in saggi di Ragioneria e di Economia Aziendale, Cedam, 1987.
05. Levin R.I. e Travis V.R., Small company finance: what the books don’t say, Harvard Business Rewiev, Rivista di Novembre, 1987.
06. Liberatore G., La valutazione delle PMI, Edizioni Franco Angeli, 2005.
18 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
zione delle piccole e medie imprese un sibile applicare abilmente alle PMI il
approccio settoriale. La valutazione di metodo Discounted Cash Flow.
un’impresa risulta strettamente con- Per poter applicare il BMS verranno se-
nessa al contesto a cui appartiene: “il lezionate le aziende rappresentative del
settore di appartenenza è il naturale settore per un numero minimo di venti
sottoinsieme economico attraverso il imprese.
quale l’impresa si confronta quotidiana- La composizione del BMS avverrà at-
mente col mercato”. traverso la normalizzazione delle voci
componenti i conti economici delle im-
L’inclusione in un settore considerato in prese per il loro fatturato, mentre le voci
espansione o in un settore statico influi- degli stati patrimoniali verranno nor-
ranno sulla stima. Tale collocamento malizzate moltiplicandole per il totale
risulta ancora più importante nel caso dell’attivo. Si calcoleranno poi i valori
di valutazione di PMI, nonostante spes- medi delle voci e, così facendo, si rico-
so gli approcci innovativi e le particola- struiranno un conto economico e uno
rità attraverso cui si svolge l’attività im- stato patrimoniale normalizzato. Infine,
prenditoriale, creino delle nicchie di per ottenere il risultato del BMS si molti-
settore; nonostante ciò risulta impossi- plicherà ogni voce di conto economico
bile scindere le loro tipicità dalle altre per il fatturato e ogni voce di stato patri-
imprese appartenenti al settore poiché moniale per il valore medio del totale
lo sviluppo di fattori competitivi, tecnici dell’attivo. A fine pagina un breve esem-
e di rischio portano alla convergenza di pio.
queste. La stima di valore si baserà,
dunque, sia sulle peculiarità della PMI
che sull’ambiente a cui appartiene. 4. Metodi empirici nella stima
Per la valutazione si procederà all’indi- delle imprese familiari
viduazione di una società rappresenta- Oltre alle metodologie valutative «tradi-
tiva del settore, detta Impresa Media zionali», con una impostazione teorica
Standard (IMS) per poi procedere alla «robusta», nella prassi valutativa veni-
valutazione dell’impresa sottoposta al- vano e vengono utilizzati metodi più
la stima. L’obiettivo è quello di fornire un semplici, legati all’osservazione dell’an-
bilancio storico medio che possa porre damento dei settori di riferimento e a
in evidenza le tipicità del settore; si par- «regole empiriche»; spesso tali regole
la di Bilancio Medio Standardizzato empiriche venivano e vengono utilizza.
(BMS). te come metodologia di «controllo» per
Una volta portate alla luce queste infor- fornire una ulteriore verifica ai valori cal-
mazioni, per il professionista sarà pos- colati con le metodologie tradizionali.
07. Scarano A. e Brughera G., Valutazione di una PMI con approccio settoriale, Rivista AIAF n.65, Dicembre 2007 – Gennaio 2008.
08. Vigano E’, La sensibilità al valore nell’impresa familiare, Cedam, 2006, pag. XIII. L’autore suggerisce tale approccio al fine di favorire la sensibilità al valore in realtà con
una scarsa cultura manageriale/del valore anche come misurazione delle performance.
09. Si veda quanto esposto in questa stessa rivista - Cecchetto A., Valutazione d’azienda: come I principi di valutazione italiani cambieranno le stime aziendali dal 2016,
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Già sapevamo dai manuali in materia di sono le uniche accettabili in quanto dot-
valutazione (tanto negli approcci "finan- ate delle caratteristiche di raziona-lità,
ziari" che "aziendalisti") che tali metodo- verificabilità, coerenza, affidabilità (Piv
logie venivano e vengono viste come I.1.4). Ma, in presenza di particolari re-
inutilizzabili ai fini peritali, anche se altà aziendali o settoriali (pensiamo a
qualche testo li presenta e ne spiega microimprese in cui è forte la dipenden-
l’utilità se non altro per avere un ulte- za dalla figura dell’imprenditore o a set-
riore punto di riferimento nella stesura tori dotati di caratteristiche peculiari,
del processo di stima. come le farmacie), tali metodi tornano
Per esempio, per le imprese familiari, applicabili perché non vi è un’altra scel-
Viganò, nella presentazione di un pro- ta.
prio libro8 - specie nell’ottica di un ricam- Per la valutazione dei microasili abbia-
bio generazionale - evidenzia la neces- mo due formule valutative:
sità di utilizzare, ai fini di una loro valu-
tazione, «un criterio di valutazione sem- 41% x fatturato annuale
plice, immediato e poco oneroso». E, al e
riguardo, richiama il metodo dei multi- numero bambini abbonati x 500
pli o del pollice. /1.000 usd 10
Con i Piv qualcosa è cambiato e - come
noto- i professionisti valutatori non pos- Nel caso esaminato, esposto di segui-
sono disinteressarsi del dettato dei Piv, to, si ipotizza un fatturato di euro 60.000
se non altro perché, rappresentando la e un numero di bambini pari a 34 (nu-
migliore dottrina in ambito valutativo, meri modificati rispetto al caso affron-
sono e saranno un sicuro riferimento tato per motivi di privacy).
per accertare eventuali responsabilità
dei redattori di perizie. Esemplificazione - Valutazione di un
In particolare, il Commento al Piv microasilo con il metodo empirico
III.1.11, con riferimento ai procedimenti Metodo del fatturato:
empirici non validati scientificamente, 41% di 60.000 = euro 24.600
afferma che dovrebbero essere «nor- Metodo del numero bambini
malmente» evitati. Con ciò aprendo un (500 usd per 34 bambini) = euro 20.460
dibattito sul significato di tale interpre- Valore finale adottato
tazione autorevole data dai Piv, specie (media) = euro 22.530
per le micro realtà per le quali si faceva
largo uso di tali metodologie9:
- i Piv non ammettono l’uso di metodi 5. Conclusioni
empirici; Valutare una impresa familiare appare
- i Piv ne ammettono l’utilizzo solo in complicato. Forse più complicato ri-
situazioni non normali; spetto a una impresa di dimensioni
- i Piv rendono possibile la loro applica- maggiori.
zione purché motivata. Anche perché il Bavagnoli, Riva e Gelmini, nel corso di
riferimento è contenuto in un commen- un recente convegno in Spagna si so-
to e non in un principio (e dunque sa- no chiesti come ci si debba comportare
rebbe non vincolante per il valutatore). in una valutazione di impresa familiare.
Nel corso di tale analisi, fra i vari aspetti
Recentemente, in una valutazione di un trattati, è emerso, sinteticamente che:
micro asilo nido e ci siamo interrogati
- non è possibile individuare in maniera
sulla metodologia da adottare: Metodo
assoluta la presenza di uno sconto o di
finanziario? Metodo reddituale? Meto-
un premio per le imprese familiari;
do dei multipli?
Alla fine, si è deciso di adottare il Meto- - è necessario indagare sui rapporti im-
do empirico del pollice e non ci sentia- presa-famiglia al fine di individuare op-
mo di avere fatto una scelta così scan- portuni correttivi nei dati contabili e
dalosa. E spieghiamo il perché. A nostro nella formula valutativa;
avviso, quel «normalmente» nei Piv sta - appare possibile, nella formula del co-
a significare che le metodologie asso- sto del capitale proprio, inserire un fat-
lute e relative comunemente utilizzate tore aggiuntivo, per il fattore-famiglia (1
e presenti nei manuali di valutazione – FE):
Ke = rf + beta x ERP
dove FE va da 0 (famiglia litigiosa) a 1
(famiglia in armonia).
versidad de Almerìa, 24-25 aprile 2014. La relazione è poi stata sintetizzata in Bavagnoli F., Comoli M., Gelmini L., Riva P., What should we do different when we value
a privately held family business?, Revista Espanola de Capital Riesgo, n. 3/2014, CR, Madrid, pag. 35 e s.s.
12. Liberatore G., La valutazione delle PMI, Franco Angeli, Milano, 2010. Liberatore insiste anche sulla esigenza di una analisi di sensibilità effettuata rispetto a tasso di
crescita o di attualizzazione.
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22 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
Rubrica: pratica
professionale
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RICONCILIAZIONE
TRA CONTABILITÀ
Alessandro Musso INDUSTRIALE
E CONTABILITÀ
GESTIONALE
INTRODUZIONE Gestionale e Contabilità Industriale
Il tema delle differenze tra Contabilità perché il processo di budgeting ne e-
Generale, Contabilità Industriale e Con- salta caratteristiche e logiche: la prima
tabilità Gestionale, genera un quesito utilizza procedure e schemi diversi da
diffuso, per chi si occupa di controllo di quelli adottati dalla normativa civilisti-
gestione, circa la necessità che la re- ca, per identificare a livello di business
portistica gestionale debba essere ri- (inteso sia nella sua accezione di area
conciliata con quella proveniente dalle di affari) le grandezze (margini) che in-
chiusure contabili. Che ci siano delle teressano ai manager operativi; la se-
differenze è evidente, basta pensare ai conda è finalizzata a calcolare il costo
differenti principi contabili che vengo- di prodotto/servizio, quindi è indispen-
no adottati, ma vale la pena di riflettere sabile per la formulazione dei prezzi,
su quanto tali differenze siano accet- almeno relativamente alle famiglie di
tabili e perché. prodotti/servizi realizzati dall’azienda.
Il quesito origina dal fatto che il risulta- Convenzionalmente si considera la
to dei processi di budgeting (quindi di Contabilità Analitica (quella per Centri
breve periodo con orizzonte temporale di Costo) come parte della Contabilità
inferiore all’anno) e di plannig (medio Gestionale. La stima del costo di costo
periodo con orizzonte temporale 3 di prodotto infatti, a seconda di comp-
anni) è comunque oggetto di confronto lessità e grado di implementazione
con i bilanci di esercizio. Piuttosto nor- dell’ERP utilizzato, può essere effettua-
male che i piani e le previsioni di fattu- ta valorizzando le distinte base, utiliz-
rato, investimento e margini, organiz- zando funzioni specifiche di consolida-
zate nei piani industriali in base alle mento costi e algoritmi basati su dati
strategie formulate, debbano poi tro- reperiti da centri di costo, commesse,
vare riscontro nei bilanci di esercizio e ordini di produzione oltre che dalle fasi
spiegazione nelle relazioni sulla ge- dei cicli produttivi.
stione (documentazione prevista dalla
normativa civilistica). Il Magazzino e la sua valorizzazione
Le chiusure periodiche gestionali, cioè rappresentano efficacemente la cul-
interne all’azienda, relative a periodi più tura aziendale e il punto cruciale della
brevi rispetto a quelli imposti dalla leg- sua gestione perché è la posta conta-
ge e l’analisi degli scostamenti rispetto bile che maggiormente trascende dalla
al budget, sono quindi il ‘prodotto contabilità e che più pesantemente im-
finito’ del controllo di gestione. patta sulle simulazioni economico/fi-
nanziarie e sul risultato d’esercizio, a
Oggetto del presente contributo non seconda della tipologia di produzione,
sono pertanto le differenze tra Contabi- basta pensare alle aziende che lavora-
lità Generale (civilistico/fiscale) e Con- no sul commessa, magari di durata
tabilità Gestionale, bensì tra Contabilità pluriennale. Considerando che il ma-
Analitica per quanto riguarda costi indi- Dati della Contabilità Industriale
retti di produzione e costi orari (tariffe): e Margini per linea prodotto
quindi i Tempi Standard devono essere La tabella in alto aggrega per linea
aggiornati periodicamente, almeno an- prodotto i dati proveniente dall’erp uti-
nualmente, dal Servizio Industrializza- lizzato, relativi alle vendite effettuate
zione -> Ufficio Tempi e Metodi, nelle nel periodo considerato. Occorre pre-
Fasi dei Cicli delle Distinte Basi. cisare che non considera le vendite
relative a Tools (Attrezzature/Stampi)
IL CASO e After Market (Commercio) e che Ma-
Proposto di seguito un esempio, tratto teriali e Lav. Esterne sono valorizzate al
da un caso concreto, di analisi e ricon- costo medio mentre le Lav. Interne al
ciliazione dati provenienti dalla Conta- costo standard da tempo ciclo.
bilità Industriale e dalla Contabilità
Gestionale. Dati della Contabilità Gestionale
e Margine Aziendale
Il prospetto in basso a sinistra mostra il
P&L di stabilimento utilizzato per il re-
porting gestionale periodico. Il Conto
Economico potrebbe risultare ancora
in parte influenzato dalla conta delle
giacenze di magazzino che modifi-
cherebbero i consumi ma non verrebbe
considerato accettabile posticipare le
chiusure per l’inventario di fine anno e
attribuire le anomalie nei consumi, che
dovessero poi risultare, al ‘black hole’
dello stock.
Cerchiati in blu, verde, viola e rosso i
margini che devono essere analizzati e
spiegati per essere ricondotti a dif-
ferenze accettabili.
Cerchiato in rosso, il Margine di Con-
tribuzione del 25.23% proveniente dalla
Contabilità Gestionale e del 33.34%
dalla Contabilità Industriale.
www.asfim.org
P E R I O D I C O
SFC
D I R E T T O D A
Strategia
Finanza
e Controllo
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