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LE CONFIGURAZIONI DI CAPITALE
Esistono molteplici configurazioni di capitale: Capitale di costituzione=configurazione volta ad individuare il valore del capitale di impresa.Pu essere rappresentato da denaro o da conferimenti in natura.Il denaro una quantit oggettiva(quantit misura) mentre i conferimenti sono quantit stimate infatti c l obbligo di stima previsto dall ART 2343 c.c. Capitale di liquidazione= il capitale stimato in ipotesi di cessazione assoluta del complesso aziendale.E' pari alla differenza tra il valore di presunto realizzo degli elementi attivi del capitale e il valore di presunta estinzione degli elementi passivi;gli elementi devono essere ATOMISTICAMENTE considerati. Capitale di funzionamento= il valore assegnato al complesso aziendale al termine di un dato periodo amministrativo.E' stimato nell ottica del GOING CONCERN,cio l impresa considerata un complesso in funzionamento cio nella prospettiva della continuazione della propria attivit.Infatti l ART 2423 bis del c.c. ci dice che il bilancio redatto in vista della continuazione dell attivit dell azienda. Capitale di trasformazione= il capitale individuato in sede di mutamento della veste giuridica sotto la quale l impresa opera.Tale operazione non comporta novazione,cio estinzione di un soggetto e nascita di un nuovo soggetto ma lo stesso soggetto che da S.R.L. diventa S.P.A. Capitale di trasferimento= il valore del capitale stimanto in ipotesi di trasferimento in senso stretto(CESSIONE) o in senso lato(FUSIONE,CONFERIMENTO,SCISSIONE,ETC) del complesso aziendale.Pu essere di 3 tipi:capitale strategico nell ottica dell acquirente,capitale strategico nell ottica del venditore e il capitale economico.
IL CAPITALE ECONOMICO
Il capitale economico una particolare configurazione del capitale di trasferimento.L ottica valutativa quella del perito indipendente e neutrale rispetto alle parti,la valutazione STAND ALONE,cio l azienda si valuta in modo oggettivo per ci che . Il capitale economico presenta quindi 2 requisiti: oggettivo:il trasferimento,in senso stretto o ampio,del complesso aziendale. soggettivo:l ottica valutativa quella del perito indipendente neutrale Il prezzo della transazione (P) il risultato della contrattazione tra acquirente e venditore. Tranne nel caso in cui le parti si impegnano ad accettare come prezzo il valore individuato da un terzo indipendente,il prezzo di norma differisce dal valore economico (W).
P W
Le principali motivazione della divergenza tra prezzo e valore economico sono: la forza contrattuale delle parti(grande impresa che compra la piccola) l abilit negoziale delle particolare il differente valore delle economie e delle opportunit strategiche derivanti alle parti dall operazione le diverso motivazioni specifiche delle particolare la presenza di asimmetrie informative(tra acquirente,venditore e perito)
I METODI DIRETTI
I metodi diretti stimano il valore economico del capitale di impresa sulla base dei prezzi espressi dal mercato per quote del capitale dell azienda target o di societ ad essa assimilabili. I metodi diretti possono essere: METODI DIRETTI IN SENSO STRETTO METODI FONDATI SU MOLTIPLICATORI DI BORSA
Le principali grandezze contabili di questi moltiplicatori sono: EBIT(earnings before interests and taxes) EBITD(earnings before interests,taxes and depreciation) EBITDA(earnings before interests,taxes,depreciation and amortization).
I METODI REDDITUALI
Si fondano sull ipotesi che il valore economico del capitale sia funzione della capacit dell impresa di generare flussi reddituali futuri. In formula: W=R1*(1+i)^-1 + R2(1+i)^-2...+Rn(1+i)^-n +VF(1+i)^-n dove W il valore economico del capitale,R1-R2-Rn sono i redditi netti attesi per tutto l arco temporale della vita dell impresa,i il tasso di attualizzazione e VF il valore finale o valore di realizzo dell impresa(individuato a fine vita) al netto delle riserve formate con utili non distribuibili. I metodi reddituali possono essere: METODO REDDITUALE PURO METODO REDDITUALE COMPLESSO
METODO REDDITUALE(CONTINUO)
Si visto che nelle formule reddituali,i redditi attesi sono redditi normalizzati. La normalizzazione un procedimento che consente di depurare i redditi contabili(cio quelli risultanti dal C.E.) da componenti di reddito straordinari e da politiche di bilancio che ne potrebbero inficiare la validit. Sono ad esempio da eliminare le plusvalenze,minusvalenze,sopravvenienze e insussistenze. I redditi normalizzati,ai fini della loro sintesi,devono inoltre essere espressi in moneta corrente,mediante il procedimento della rivalutazione monetaria. Infine i redditi devono essere prospettici,vale a dire grandezze attese. Esistono diversi metodi di stima dei redditi attesi: metodo dei risultati storici:il reddito atteso fatto pari alla media aritmetica,dei redditi conseguiti dall azienda target negli ultimi 3-5 anni,opportunamente normalizzati e rivalutati. metodo della estrapolazione dei dati storici:il reddito atteso stimato applicando una formula statistica(es.regressione lineare) a una serie storica di redditi normalizzati e rivalutati. metodo dei piani e budget aziendali:il reddito atteso individuato sulla base dei piani e dei programmi formulati dall azienda,dopo averne verificato la correttezza e l attendibilit. metodo della innovazione:con questo metodo si analizza l andamento della gestione e si prevedono i redditi attesi ipotizzando che in un futuro si verifichino condizioni che al momento della stima sono solo potenziali.
I METODI FINANZIARI
I metodi finanziari si fondano sull ipotesi che il valore economico del capitale dell impresa sia funzione della capacit dell impresa di generare flussi finanziari in futuro. In formula: W= FLiV i dove FL il flusso finanziario atteso i il coefficiente di attualizzazione dove i va da 1 a n anni di vita dell azienda L applicazione della formula richiede l analisi dei seguenti aspetti: 1)La durata dell orizzonte temporale di riferimento La vit dell impresa sempre ipotizzata illimitata,tranne nel caso in cui la gestione sia vincolata a particolari concessioni o contratti aventi una specifica
scadenza. Chiaramente ipotizzare una vita illimitata non significa stimare flussi finanziari puntuali per un numero infinito di anni. 2)La configurazione dei flussi finanziari Il perito potr stimare: un unico flusso finanziario medio atteso,costante per tutta la durata della vita dell impresa.Tale ipotesi adottata qualora non sia possibile stimare flussi finanziari attesi. Questo metodo detto METODO FINANZIARIO PURO In formula: W=(FL/i)+Ca/Ba iniziale dove W il valore economico del capitale FL il flusso finanziario medio costante atteso i il tasso di attualizzazione Ca/Ba iniziale lo stock di liquidit esistenti alla data della valutazione una serie prospettica di flussi finanziari attesi e puntuali(di anno in anno) per un dato periodo di tempo(di norma tra 3 e 8 anni).Per il periodo successivo a quello di previsione esplicita si stimer un flusso finanziario atteso medio costante. Questo metodo detto METODO FINANZIARIO COMPLESSO In formula: W=Ca/Ba iniz. + FL1*V^1+FL2*V^2...+FLk*V^k+(FL/i)*V^k dove ai simboli noti si aggiungono: FL1,FL2,FLk sono flussi finanziari attesi nei k anni di previsione esplicita FL il flusso finanziario atteso costante relativo al periodo successivo 3)Le modalit di calcolo di flussi finanziari attesi I flussi finanziari possono essere: flussi di cassa netti disponibili=sono i flussi di cassa complessivamente generato dalla gestione disponibile per gli azionisti cio PRELEVABILE senza compromettere l equilibri finanziario aziendale. flussi di cassa della gestione operativa=sono i flussi generati dalla sola gestione tipica.Pertanto tali flussi sono calcolati escludendo la gestione finanziaria dell impresa. Noi ci interesseremo solo dei flussi di cassa netti disponibili. = Liquidit finale Liquidit iniziale = ===> =Flussi in entrata Flussi in uscita= ===> =Fl.operativi + Fl.finanziari + Fl.da e per gli azionisti + Imposte
Ca/ Ba
(Flusso di cassa) netto disponibile Inoltre FCND = Eop Uop +Efin Ufin I (formula analitica)
(formula sintetica)
Stima della componente i2: Esistono molteplici tecniche per la stima del tasso di remunerazione per il rischio.Tra le pi note e maggiormente impiegate nella pratica c la formula derivata dal CAPITAL ASSET PRICING MODEL(CAPM). Il tasso di remunerazione per il rischio funzione del premio di mercato relativo al paese nel quale opera l impresa e di un coefficiente di rischiosit. In formula: i2= (Rm-i1) dove i2=tasso di remunerazione per il rischio =coefficiente di rischiosit i1=risk free rate Rm=rendimento medio del mercato azionario (Rm-i1)= il premio di mercato Il premio di mercato stimato empiricamente e pubblicato periodicamente su banche dati.Attualmente,per l Italia il 5,75%. Il coefficiente di rischiosit non altro che il coefficente angolare della retta di regressione che interpola le variazioni dei rendimenti azionari dell azienda target rispetto alle variazioni dei rendimenti del mercato azionario.
I METODI PATRIMONIALI
I metodi patrimoniali si fondano sull ipotesi che il valore economico del capitale sia pari alla somma algebrica del valore corrente degli elementi patrimoniali attivi e passivi. Occorre pertanto procedere a una VALUTAZIONE ANALITICA degli elementi attivi e passivi del patrimonio. In formula: W=K'=val.corr.elem.attivi val.corr.elem.passivi dove K' il patrimonio netto rettificato ma sapendo che PNC=val.cont.elem.attivi-val.cont.elem.passivi (patrimonio netto contabile) Quindi K'=PNC(+/-)Rettifiche sugli elem.patrimoniali attivi e passivi L'applicazione del metodo patrimoniale richiede le seguenti operazioni: L individuazione degli elementi patrimoniali oggetto di stima,avviene mediante la redazione di una situazione patrimoniale,riferita alla data di valutazione.
Se la data di valutazione coincide con la data di riferimento del bilancio d'esercizio,pu essere utilizzato lo S.P. contenuto nel bilancio d'esercizio. Se la data di stima diversa da quella di riferimento del bilancio d'esercizio occorre disporre di una situazione patrimoniale ad-hoc(fatta apposta per l occasione). Se il bilancio della societ target non sia oggetto di certificazione da parte di un revisore(o di una societ di revisione),il perito dovr verificare,per ciascun elemento patrimoniale:ESISTENZA,TITOLARITA' E CONSISTENZA. Occorre individuare il valore contabile e il valore corrente degli elementi patrimoniali attivi e passivi. Per la stima del valore corrente si usano i seguenti parametri: 1)per gli elem.patr.attivi a realizzo diretto(crediti e rimanenze)=val.presunto realizzo di mercato 2)per gli elem.patr.attivi a realizzo indiretto(impianti e macchinari)=val./costo di ricostituzione o il costo di sostituzione 3)per gli elem.patri.passivi(debiti)=valore di presunta estinzione Il valore contabile invece individuato nella sit.patrimoniale di riferimento Infine si sommano algebricamente il valore del PNC e delle rettifiche individuate per differenza tra i valori sopra descritti. QUESTO IL METODO PATRIMONIALE SEMPLICE,fondato sull'equivalenza W=K' Tale equivalenza vera solo se l impresa in grado di produrre redditi congrui cio solo se risulta un altra equivalenza ==> R=Ic*K' dove R il reddito medio atteso Ic il tasso di congrua remunerazione K' il patrimonio netto rettificato Se i redditi attesi sono diversi da quelli congrui bisogna apportare una correzione reddituale pari alla differenza tra reddito atteso e reddito congruo attualizzata per un dato numero di anni. In formula: W=K'+(R-Ic*K')n Ic se la correzione positiva,la societ avr un AVVIAMENTO se la correzione negativa,la societ avr un BADWILL. Oltre ai metodi patr. semplici esistono i METODI PATR.COMPLESSI. Questi sommano alla consistenza patrimoniale dell azienda,il valore dei beni immateriali non contabilizzati(non figurano nel bilancio ma incidono sul valore
I METODI MISTI
I principali metodi misti sono il metodo tedesco e il metodo anglosassone. METODO TEDESCO(metodo del valore medio) Questo metodo ipotizza che il valore economico del capitale sia pari alla media artimetica semplice dei valori ottenuti con il metodo reddituale(W=R/i) e con il metodo patrimoniale(W=K') In formula: W=((R/i)+K')/2 che dopo qualche passaggio diventa: W=K'+((R/i)-K')/2 dove (R/i)-K' l AVVIAMENTO. METODO ANGLOSASSONE(metodo della stima autonoma dell avviam.) Il valore economico del capitale pari alla somma algebrica del patrimonio netto rettificato e dall avviamento positivo o negativo. In formula: W=K'+(R-Ic*K')n i Si nota che il metodo misto anglosassone coincide con il metodo patrimoniale semplice con correzione reddituale.La differenza tra i 2,consiste nel met.patrimoniale,i tassi sono uguali invece in quello anglosassone i tassi sono diversi.