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n.6 -n.

6
Anno 2015
- Anno 2015 1

Associazione degli Specialisti in

SFC
Finanza d’Azienda e Controllo di Gestione

Strategia
Finanza
e Controllo
P E R I O D I C O D I R E T T O D A A N T O N I O S O F I A E E N Z O T U C C I

Sommario Rubrica:pratica
Editoriale professionale
di Antonio Sofia
Il ruolo del’Analisi creditizia
Il Bilancio d’esercizio come nell’affidamento dell’azienda
strumento di programmazione di Anna Guarini
e di controllo dei redditi futuri
di Paolo D’Amico La pianificazione del processo
di valutazione
Balanced Scorecard: di Giuseppe Ossoli
Case History
di Giuliano Bonollo
Dal Bilancio di verifica al
Budget: la logica del processo
di Alessandro Musso
2 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

SFC Strategia Finanza e Controllo


P E R I O D I C O D I R E T T O D A A N T O N I O S O F I A E E N Z O T U C C I

Sommario Rubrica: pratica


3 Editoriale professionale
di Antonio Sofia
32 Il ruolo del’Analisi creditizia
33 nell’affidamento dell’azienda
4 Il Bilancio d’esercizio come di Anna Guarini
14 strumento di programmazione
e di controllo dei redditi futuri
di Paolo D’Amico 34 La pianificazione del processo di
37 valutazione
di Giuseppe Ossoli
15 Balanced Scorecard: Case History
18 di Giuliano Bonollo
19 Dal Bilancio di verifica al Budget:
28 la logica del processo
di Alessandro Musso

Direzione Editoriale Autori


Prof. Antonio Sofia Dott. Giuliano Bonollo, Dott. Paolo
Dott. Enzo Tucci D’Amico, Dott.ssa Anna Guarini, Dott.
Alessandro Musso, Dott. Giuseppe
Cordinamento Redazionale Ossoli, Dott. Antonio Sofia.
Segreteria ASFIM
Progetto Grafico
Dott.ssa Antonietta Trotta,
www.posizioneinversa.it N. 6 - ANNO 2015
n.6 - Anno 2015 3

Editoriale
Nelle piccolo imprese, le scelte strategiche sono di esclu-
siva competenza dell’imprenditore e questo è un limite
quando sono in gioco crescite e investimenti in immobi-
lizzazioni siano esse materiali o finanziarie.
Il modo migliore per i responsabili amministrativi di con-
tribuire al successo della loro azienda, è passare più tem-
po nelle analisi e nella pianificazione strategica e questo
e ciò che accade nelle imprese di successo. Il fattivo con-
tributo degli uffici amministrativi all’elaborazione dei
piani strategici emerge in sede di convalide economiche
e finanziarie delle scelte o delle alternative. É normale
che in tema di scelte si verifichino tensioni tra i respon-
sabili delle strategia e quelli delle finanza specialmente
se i ruoli si sovrappongono. Tale attrito è fonte di incon-
venienti che frenano se non danneggiano l’andamento
delle imprese.
Il miglioramento delle performance aziendali richiede
Dott. Antonio Sofia
Presidente ASFIM
una collaborazione meno conflittuale tra i responsabili
finanziari (CFO) e le persone che si occupano di strategia
(CSO). Nelle grandi imprese, la collaborazione e la sinto-
nia tra CFO e CSO possono sfidare i pregiudizi e influen-
zare i processi decisori del consigli di amministrazione.
I loro ruoli sono determinati da situazioni specifiche. In come dei prodotti e in ambito organizzativo, controllare
molti casi, il responsabile delle strategie può essere meg- il modo in cui le decisioni strategiche vengono deliberate
lio posizionato per assumere determinati ruoli in genere come per esempio la verifica dell’agenda dei responsabili
gestiti dal CFO, come l’allocazione di risorse o il proces- di aree d’affari intervenendo nei dibattiti e apportando
so di M&A. D’altro canto i responsabili finanziari sono dati e informazioni inerenti il mercato di riferimento.
spesso nei consigli di amministrazione contribuendo alla Il CSO può coinvolgere i quadri intermedi attraverso una
definizione delle linee strategiche. serie di analisi volte alla ricerca di nuove opportunità
di investimento distogliendo risorse dalla tradizionale
Con l’esplicita definizione dei ruoli ,il processo decisio- business generatore di cassa. Per prendere decisioni, va
nale sarà più efficace e assicurerà: chiaramente stabilito il livello delle risorse necessarie
- un migliore collegamento tra allocazione del capitale di per finanziare la strategia concordata e fornito al il team
una azienda e le sue priorità strategiche; esecutivo la ragione del cambiamento di direzione aven-
- un sistema informativo unico; do cura di predisporre azioni capaci di ridurre le proba-
- un corretto bilanciamento tra scelte di lungo periodo e bilità di insuccesso.
decisioni di breve termine.
Un’attiva riallocazione delle risorse porta a rendimenti Pe le piccole e medie imprese, la crescita diventa un fat-
annuali, meno volatili ,rispetto a una strategia di stazio- tore critico che deve coinvolgere imprenditori e CFO. Essi
namento nella stessa area d’affari specialmente durante devono intensificare il loro impegno nella ricerca di op-
periodi di rallentamenti dell’economia . portunità di crescita, in primis quella organica come la ri-
La cooperazione tra i responsabili dell’area strategica e cerca di nuovi mercati e nuovi prodotti senza trascurare
della finanza stimola intuizioni per creare un migliore eventuali acquisizioni ove ricorrono gli elementi di con-
collegamento tra strategia e allocazione delle risorse nel venienza. La regola fondamentale è cercare i mercati in
processo di sviluppo della strategia aziendale. Questo si crescita e rafforzare i propri vantaggi competitivi. Questo
ottiene incoraggiando più frequenti conversazioni tra richiede una maggiore attenzione ai dati macroeconomi-
piccoli gruppi di dirigenti su base continuativa, piuttosto ci e un continuo monitoraggio delle concorrenza unita-
che una volta l’anno anno e garantendo che la strategia mente a un sistema informativo che permetta di misu-
aziendale e i processi di programmazione e controllo di rare sul piano finanziario ed economico le diverse ipotesi
gestione siano completamente integrati con i processi di che vengono prese in considerazioni .Non ci risulta che le
allocazione del capitale (compresi M&A e disinvestimen- piccole e medie imprese siano attrezzate in tale senso e
to). non desta meraviglia che la miriade delle piccole imprese
In tema di controllo, i responsabili delle strategie devono italiane e i loro responsabili finanziari faticano a trovare
monitorare il modo in cui gli investimenti esplicano i loro la crescita. Invece di guardarsi allo specchio sarebbe op-
effetti sulla crescita e sull’innovazione dei processi portuno che si affacciassero alla finestra.
4 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

IL BILANCIO
D’ESERCIZIO COME
Paolo D’Amico 1 STRUMENTO DI
PROGRAMMAZIONE
E DI CONTROLLO DEI
REDDITI FUTURI.
Il modello del reddito prodotto rettificato
utilizzando i reports dell’analisi finanziaria.

1. AMBITO APPLICATIVO Tali organismi di contabilità sono al


Nella prassi aziendale si assiste a un lavoro per riconciliare le attuali diffe-
diffuso utilizzo di strumenti di analisi renze esistenti tra i diversi principi
finanziaria per migliorare l’informativa contabili, con l’obiettivo del migliora-
di bilancio rivolta ai destinatari interes- mento continuo, e di armonizzazione
sati. La finalità della ricerca è il con- contabile futura sino al totale livella-
tributo offerto all’informativa del bilan- mento.
cio d’esercizio inteso come strumento
di programmazione e controllo della Il contributo si suddivide in 4 parti:
qualità del reddito, nell’ambito del filo- 1. Nella prima parte, il lavoro si occupa
ne dottrinario della prospettiva strate- del bilancio d’esercizio come strumen-
gica di dividendo.2 to di programmazione e di controllo
Il modello del reddito prodotto rettifi- della qualità del reddito d’esercizio, es-
cato nell’ottica finanziaria, proposto altando l’utilizzo del sistema contabile
nella presente ricerca, è dotato di una integrato;
elevata utilità applicativa offerta agli 2. Nella seconda parte viene proposto
standard setter per una migliore comp- il modello del reddito prodotto rettifi-
rensione della significatività dei risul- cato ottenuto con il reporting degli
tati di bilancio, intesi nella logica del scostamenti tra il reddito previsto e il
reddito prodotto prelevabile senza in- reddito effettivamente realizzato, in
taccare la base patrimoniale dell’azien- tutto o in parte, mediante la tecnica di
da.3 sostituzione e/o di integrazione, in
Il lavoro offre un contributo conosciti- sede di scritture di assestamento dei
vo all’interno del progetto di conver- valori stimati e congetturati di bilan-
genza in atto per l’armonizzazione dei cio, con i rispettivi valori realizzati
principi contabili nazionali OIC, con i nell’esercizio successivo entro la data
principi dell’International Financial Re- di approvazione del bilancio.
porting Standards (IFRS), e infine con i Nella nota integrativa o nelle note es-
principi contabili domestici Italian plicative, tale modello dovrà poi essere
GAAP, realizzato di concerto dall’OIC, riportato a cura degli amministratori
dal FASB e dallo IASB. sottoforma di reporting degli scosta-

01. Libero Docente di Ragioneria applicata ai corsi di formazione per dottori commercialisti.
02. Sul concetto di qualità del reddito, vi è una vasta letteratura nazionale ed estera. Nella dottrina nazionale,si veda F. SUPERTI FURGA,”Il bilancio d’esercizio italiano
secondo la normativa europea”, IV edizione, Giuffrè, Mi, 2004; G. ZANDA,”Il bilancio delle società. Lineamenti teorici e modelli di redazione”, Giappichelli, To, 2007.
Secondo tali autori, La qualità dei risultati aziendali rileva nei modelli di bilancio, nella prospettiva strategica, come risultati programmati e redditi a consuntivo.
Inoltre, il Framework dello IASB considera la qualità dei risultati aziendali con riferimento all’utilità dell’informativa di bilancio attraverso la volatilità del criterio del
fair value.. Sul collegamento tra controllo dell’impresa, decisioni strategiche e risultati economici programmati posti a confronto con i risultati consuntivi, si veda, V.
CODA,”L’orientamento strategico dell’impresa” Utet, To, 1995. Nella dottrina estera, si veda, COLLINS-MONTGOMERY,”Competing on Resources: Strategy in the
1990s”, in Havard Business Review, 07/08-1995; DRUCKER P.F.,”Il management, l’individuo, la società”, trad. it., F. Angeli, Mi, 2005. Sull’incapacità ciclica del mercato
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menti reddituali nella sezione ”Fatti di che si trovano in posizione di liquidità redatto sulla base di principi contabili
rilievo dopo la chiusura dell’esercizio” attiva, il cui ciclo economico-finanzia- locali (ITA GAAP), nazionali (OIC), e in-
a titolo di informativa finanziaria inte- rio inizia con le entrate monetarie e si ternazionali (IAS, IFRS...).
grativa di bilancio. conclude con le uscite. Viceversa, Il bilancio d’esercizio rappresenta il
La sezione termina con l’analisi dell’im- nelle aziende industriali di trasforma- documento contabile basilare per la
patto del risultato rettificato sulla red- zione, in cui il ciclo finanziario risulta gemmazione dei collegati report eco-
ditività e sulla liquidità del gruppo; spesso negativo e la gestione opera nomico-finanziari.
3. La tera parte esamina il contributo costantemente in posizione di liquidità Il report a sua volta esplicita la presen-
offerto dal Solvency test e dal Liquidity passiva, le previsioni di bilancio sono tazione dei dati finanziari e di business
test a preservare la solvibilità finanzia- maggiormente difficoltose. riportati nel bilancio d’esercizio, per
ria a breve; una migliore informativa a terzi e, per
4. La quarta parte si sofferma sul mo- Evidentemente, finchè il bilancio pos- facilitare l’analisi della performance
dello del Value Reporting redatto dagli sa fungere da strumento di program- economico-finanziaria agli analisti.
analisti finanziari attestante l’informa- mazione, il sistema contabile azien- Come si può notare dalla figura 1, dal
tiva di bilancio sull’eventuale creazio- dale deve essere organizzato in modo bilancio d’esercizio viene generata la
ne e diffusione del valore a favore degli integrato. Grazie a un approccio inte- reportistica necessaria per conseguire
azionisti. grato della contabilità generale con le tecnicamente la finalità degli utili ef-
contabilità parziali, di tipo automatiz- fettivamente realizzati, di cui il legisla-
zato, l’unificazione contabile di gestio- tore non ne ha mai regolamentato la
PRIMA PARTE ne consente di attuare il processo di modalità da seguire per raggiungere
rettifica e di generazione del bilancio tale finalità.
2. IL BILANCIO D’ESERCIZIO COME d’esercizio, unitamente alla reportisti- Il Bilancio IAS/IFRS è uno strumento
STRUMENTO DI PROGRAMMAZIONE ca annuale o infraannuale, redatta se- fondamentale per assumere decisioni
E DI CONTROLLO DELLA QUALITÁ condo i principi dell’analisi finanziaria. economiche da parte degli investitori.
DEL REDDITO Per un corretto reporting è necessario
2.1 L’Organizzazione di un Sistema che, la contabilità generale per la ri- Tale decisione è connessa all’espres-
contabile integrato. levazione dei fatti amministrativi suc- sione da parte dei mercati finanziari
Precisiamo in tale sede, che il bilancio cessivi, sia collegata con le contabilità della financial position del gruppo, cioè
d’esercizio è considerato, da un lato parziali (contabilità analitica, budget, della sua attitudine a generare attesi
come strumento di previsione del red- reporting), tale da sfociare in un docu- flussi di cassa stabili e crescenti e a
dito d’esercizio e, dall’altro, utilizza lo mento di sintesi (Reporting), che possa incrementare il valore di mercato delle
strumento di reporting per anticipare al consentire l’integrazione dell’informati- azioni secondo le aspettative degli in-
presente gli scostamenti reddituali ri- va finanziaria del bilancio d’esercizio, vestitors.4
spetto ai valori previsionali stimati di
bilancio.
Lo scopo è quello di procedere, da par- Figura 1 - Il sistema di bilancio collegato con le contabilità parziali
te dei redattori, a un’integrazione o a
una sostituzione dei valori probabili di
bilancio con i rispettivi valori certi, ef-
fettivamente realizzati nel successivo
esercizio non oltre la data di approva-
zione del bilancio.
La finalità è l’ottenimento di una con-
figurazione, totale o parziale, di reddito
effettivamente realizzato secondo la
definizione della clausola generale del
bilancio (art. 2423-bis, c.c.) e del prin-
cipio contabile OIC N^ 11, in contrap-
posizione alla configurazione di reddi-
to contabile presunto.
Naturalmente, quanto più la gestione
tipica dell’impresa risulta altamente
liquida, tanto più gli errori di stima ri-
sultano contenuti.

É il caso dei gruppi operanti nella GDO

di pervenire a valutazioni affidabili con il fair value, si veda, E. VIGANO’,”la sospensione del fair value minata l’autonomia della ragionera o strumento macroeco-
nomico”, in Rivista Italiana di Ragioneria e di Economia Aziendale, 05-06/2009.
03. Lo scritto non si occupa del controllo di gestione attraverso la programmazione d’esercizio ed il reporting dei risultati. La finalità del lavoro è quella di offrire gli strumenti
idonei, previsti dall’analisi finanziaria, atti a trasformare il reddito di bilancio solo pensato, in reddito effettivamente prelevabile a favore degli aventi diritto.
04. AA.VV. ( a cura di A. PALMA), “Il bilancio d’esercizio. Aspetti istituzionali e profili evolutivi nell’attuale assetto normativo italiano”, Giuffrè, Mi, 2008, pag. 59, commento
dell’autore in Nota 11.
05. Secondo la dottrina aziendalistica italiana, il concetto di integrità del capitale presenta diverse sfaccettature e ad ognuna di esse è associato un filone dottrinario.
Riguardo al modello di integrità economica del capitale secondo la logica della corretta determinazione del reddito prodotto, la dottrina più accreditata è la seguente:
6 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

I report analizzati nel presente lavoro condizioni di mantenimento dell’inte- back degli errori di stima comminati
sono i seguenti: grità economica del capitale.5 dai redattori in sede di previsione dei
• Il report della contabilità analitica Per quanto concerne poi, la considera- redditi futuri.
per l’analisi degli scostamenti del re- zione delle perdite soltanto temute (at- La correzione del reddito, in sede di
porting economico a feedback; tese), il modello proposto per contro, predisposizione del progetto di bilan-
• Il Budget di tesoreria per gli scosta- tiene conto delle perdite effettivamen- cio a cura degli amministratori, si at-
menti finanziari dei componenti di red- te sofferte, rilevate ex post in sede di tua attraverso il reporting, i cui scosta-
dito realizzati preservando la solvibili- reporting, che vanno a integrare o a menti positivi o negativi (Fig.1, Reddito
tà con il Solvibility test e il Liquidity test; sostituire i rispettivi accantonamenti realizzato) si intendono a integrazione
• La Pianificazione strategica di Svilup- stimati a fondi passivi di bilancio per o in sostituzione degli accantonamen-
po aziendale per il Value Reporting di rischi in corso, e per perdite future te- ti stimati e congetturati stanziati se-
creazione del valore. mute. condo competenza economica (Fig.1
Riguardo la problematica della distri- - Reddito prodotto rettificato preleva-
buzione ai soci a titolo di dividendo, bile) a titolo di perdite e spese previste
SECONDA PARTE bisogna distinguere tra il reddito pro- per il futuro esercizio.
dotto contabile di natura stimata e in- Tale accertamento vale a stabilire, il
3. IL MODELLO DEL REDDITO RETTI- certa e il reddito prodotto rettificato di grado di attendibilità del reddito pro-
FICATO MEDIANTE I REPORTS DELLA natura effettiva e realizzata. dotto in relazione alle condizioni di
ANALISI FINANZIARIA Riguardo il primo modello, è necessa- conservazione del capitale.
3.1 Il Reporting Economico degli rio che il prelevamento a titolo di divi- Attraverso il reporting è possibile en-
scostamenti a feedback dendi avvenga entro i limiti dell’am- trare, infatti, negli aspetti finanziari del
Il principio OIC n.11 richiamando montare del reddito prodotto e del reddito secondo il filone del Financial
l’asimmetria valutativa di cui all’art. flusso di cassa netto, fermo restando Capital Maintenance.
2423-bis, cc., sulla prudenza e sulla il rapporto tra capitale proprio e capi- Il termine capital maintenance è di ori-
competenza economica, ha enunciato tale di credito, posta la natura del red- gine anglosassone sinonimo di con-
un principio dottrinario sulla “qualità dito contabile di quantità stimata e servazione del capitale d’impresa.
del reddito di bilancio”. non di quantità effettiva di bilancio.6 Secondo il filone del financial capital
La qualità della grandezza reddituale, Per quanto concerne il secondo mo- maintenance la politica di distribuzione
si manifesta con il concetto di integri- dello, riportiamo, lo schema del mec- dei dividendi nei gruppi aziendali deve
tà del capitale definito nella nota 3 canismo della realizzazione del reddi- avere luogo preservando la liquidità
successiva. to attraverso il processo di reporting a netta aziendale generata dalla gestio-
Secondo il dettato civilistico e del PC feedback, di cui alla successiva Fig.2. ne7. É considerato in sostanza, come
11 OIC, non si possono imputare al bi- Come si evince da tale figura, il report- una verifica ex post del rispetto del cri-
lancio d’esercizio gli utili che non siano ing degli scostamenti attuato nell’eser- terio della competenza economica,
effettivamente realizzati (art. 2423 cc., cizio successivo entro la data di ap- nella redazione del bilancio d’esercizio,
1° co.), mentre è possibile riflettere nel provazione del bilancio (30/06) deter- attraverso il reporting in cui sono es-
bilancio le perdite sofferte o, soltanto mina la correzione a bilancio con feed- plicitati analiticamente gli scostamenti
temute anche se si verifichino succes-
sivamente alla chiusura dell’esercizio Figura 2 - Reporting a feedback del reddito realizzato verso il reddito prodotto di bilancio
(2° comma). Né il legislatore civilistico,
né la commissione di statuizione dei
principi contabili OIC hanno stabilito i
criteri per la determinazione degli utili
effettivamente realizzati.

Il modello reddituale proposto deve


essere inserito nella nota integrativa
del bilancio civilistico o esplicativa del
bilancio IAS 1, come fatti di rilievo suc-
cessivi alla chiusura dell’esercizio.
La proposta consiste nell’utilizzo del
meccanismo di reporting economico
per l’analisi degli scostamenti a retro-
datazione o feedback (Fig.2), al fine di
conseguire in tutto o in parte, utili ef-
fettivamente realizzati prelevabili in

P. CAPALDO,”Reddito, capitale e bilancio d’esercizio”, Giuffrè, Mi, 2012, pagg. 100 e segg.; E. ARDEMANI,”Studi e ricerche di ragioneria”, Giuffrè, Mi, 1986, pag. 56
e segg.; G. CERIANI,”L’integrità economica del capitale in condizioni monetarie perturbate”, in Studi in onore di U. DE DOMINICIS, Trieste, 1991; G. FERRERO,”La
valutazione economica del capitale”,Giuffrè, 1966; G. FERRERO,”Le valutazioni del capitale di bilancio”, Giuffrè, Mi, 1995; secondo il modello teorico dell’integrità
nominale del capitale citiamo, L. AZZINI,”Flussi di valore, reddito e conservazione del capitale nelle imprese”, Giuffrè, Mi, 1976, pag. 43; M. ALLEGRINI,”Concetto
di reddito e conseguenti logiche di valutazione”, Giuffrè, 1998, pag. 56-71; P. ANDREI,”Valori storici e valori correnti nel bilancio d’esercizio”, Giuffrè, Mi, 2004, pag.
25. Riguardo, inoltre, il modello teorico dell’invarianza del capitale, citiamo, A. AMADUZZI,”Economia degli impianti nelle imprese industriali”, Bozzi, Genova, 1957,
pag. 161; G. FERRERO, “Bilancio e contabilità per l’inflazione”, Giuffrè, Mi, 1970, pag. 130; A. TESSITORE,”Il bilancio d’esercizio in periodi di inflazione durevole” in
AA.VV. (a cura di E. Ardemani), “L’impresa, Economia, Controllo e Bilancio”, Vol. III^, “Il Bilancio d’esercizio”, Giuffrè, 1991; A. TESSITORE,”Redditività dell’impresa
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relativi. A evidenza, il reporting eco- La finalità dello IAS 10 è quella di indi- sono verificati sino alla data di pubbli-
nomico trova la sua genesi nella cont- viduare le ipotesi in cui, le società quo- cazione del bilancio, purchè attinenti
abilità analitica a budget collegata con tate devono rettificare il proprio bilan- alle operazioni in corso di compimen-
la contabilità generale. cio a seguito di fatti intervenuti dopo la to risultanti al 31/12 (principio della
data di riferimento del bilancio e le ipo- competenza economica).11 Tali fatti si
Il Budget economico viene redatto uti- tesi nelle quali la rettifica non deve es- possono suddividere in due categorie:
lizzando i dati della contabilità indu- sere operata, ma è richiesta la sola in- • Rinvio al futuro esercizio di costi e di
striale dei costi, dati necessari per la formativa di tali fatti. ricavi;
valorizzazione delle rimanenze di ma- • Anticipazione al presente di costi e
gazzino, degli ammortamenti e del I fatti intervenuti dopo la data di riferi- ricavi futuri.
test di impairment. mento del bilancio sono quelli favore-
A tal proposito, nella migliore dottrina voli e sfavorevoli, che si verificano tra A.1) Verifica del rinvio all’esercizio
aziendalistica è stato affermato che, il la data di riferimento del bilancio (31 successivo di costi e di ricavi
reddito d’esercizio resta una grandez- dicembre) e la data in cui il bilancio è Con riferimento alla data di approva-
za probabile, incerta, anche se si riu- stato autorizzato alla pubblicazione zione del bilancio da parte dell’assem-
scisse a esprimere per ipotesi i costi e (es. 30 giugno). blea ordinaria, i fatti di rilievo sono i
i ricavi da cui esso scaturisce, solo seguenti:
Tali fatti sono di due tipologie:
con entrate e uscite monetarie. Sem- • Verifica dell’esito finanziario di rea-
• Fatti che forniscono evidenze circa le
pre secondo tale filone, tale circostan- lizzo delle rimanenze finali di magaz-
situazioni esistenti alla data di riferi-
za è molto difficile da verificarsi, ma zino, attraverso i ricavi di vendita in-
mento del bilancio: sono i fatti succes-
anche se fosse in concreto realizzabile cassati in tutto o in parte nell’esercizio
sivi che comportano la rettifica;
non sarebbe eliminata l’incertezza in- successivo;
• Fatti che indicano situazioni sorte
sita nei valori patrimoniali stimati (ri- • Verifica della stima di impairment
dopo la data di riferimento del bilancio:
manenze di magazzino, crediti) e con- test del valore di Avviamento acquisi-
sono i fatti successivi che non com-
getturati (ammortamenti) di fine eser- to in periodi di crisi finanziaria e reale;
portano la rettifica.10
cizio qualsiasi fosse stato il criterio • Verifica della stima del Fondo rischi
Pertanto, le variazioni favorevoli e sfa-
adottato per la loro valutazione.8 su crediti;
vorevoli comportanti la rettifica, ten-
Un ruolo fondamentale in tale sede è • Verifica della stima degli Strumenti
gono conto dell’impatto (rilevante) del
svolto dal Budget di tesoreria per Finanziari al fair value;
fair value sulla situazione economica,
l’analisi di reporting degli scostamenti • Verifica della stima del Fondo spese
finanziaria e patrimoniale della soci-
tra valori stimati ex ante in bilancio e i future di manutenzione programma-
età, unitamente alla valutazione dei
medesimi valori realizzati ex post. ta;
rischi finanziari connessi. Di conseg-
Riportiamo di seguito nella Tab.1 riepi- • Stima dei dividendi da incassare su
uenza, il reddito prodotto risultante in
logativa un modello del Budget di cas- Partecipazioni.
bilancio assume una diversa configu-
sa per la rilevazione degli esiti finan- Pertanto, le variazioni favorevoli e
razione di reddito rettificato in funzi-
ziari di gestione corrente. I crediti vs. sfavorevoli derivanti da fatti succes-
one della dinamica degli accadimenti
clienti e le rimanenze di magazzino sivi comportanti la rettifica, rappre-
di gestione successivi alla data di chi-
danno luogo a entrate correnti nell’eser- sentano gli scostamenti dei risultati
usura dell’esercizio.
cizio di realizzo. Il fondo spese future e effettivi rispetto ai risultati stimati in
A questo punto, un’altra problematica
i debiti commerciali generano invece bilancio, che possono essere eviden-
che ne scaturisce è se tale reddito ret-
uscite finanziarie di gestione corrente. ziati nel modello del budget di cassa
tificato possa considerarsi prelevabile
senza intaccare il patrimonio netto redatto dal management nel periodo
3.1 Il Budget di cassa e il reporting compreso tra la data di chiusura
aziendale. Il tema verrà approfondito
per la verifica finanziaria della ret- dell’esercizio e la data di approvazio-
in prosieguo.
tifica dei valori di bilancio ne del bilancio, unitamente al modello
Si procede quindi, a esplicitare i fatti di
Lo IAS 10 affronta la problematica re- rilievo che si verificano maggiormente di reporting.
lativa a fatti intervenuti dopo la data di nella prassi, comportanti la rettifica, e Riportiamo di seguito il modello di
riferimento del bilancio e il relativo a valutare i connessi rischi finanziari, budget di cassa di un gruppo indu-
trattamento contabile9. unitamente all’analisi dell’impatto sul- striale per la verifica dell’esito finan-
Infatti, la relazione degli amministra- la situazione reddituale, finanziaria e ziario dei valori di bilancio stimati
tori sulla gestione redatta ai sensi (Tab.1 a pag. seguente).
patrimoniale.
dell’art. 2428 c.c., al comma 5, secon- Commentiamo gli accadimenti di ge-
do il dettato del principio IAS 10 deve A) Fatti successivi che causano la stione che si sono manifestati finan-
indicare i fatti di rilievo dopo la chiusu- Rettifica ziariamente nell’esercizio successivo
ra del’esercizio, nonché la prevedibile Lo IAS 10 precisa che, sono inclusi nel entro 180 giorni dalla chiusura.
evoluzione della gestione. bilancio d’esercizio tutti i fatti che si

in periodi di inflazione monetaria”, Cedam, 1979; Nella letteratura internazionale nord-americana, si cita il contributo di, E.O. EDWARDS – P.W. BELL,”The Theory
and Measurement of business income”, University of California Press, Berkely and Los Angeles, 1961, pag. 75. Infine, sul modello teorico dell’integrità monetaria del
capitale, citiamo, A. PROVASOLI,”Adeguamento monetario e valori correnti nelle determinazioni di bilancio”, in Riv. Dottori commercialisti, n. 7-8, 1975, pag. 665-666;
G. MAZZA,”Problemi di assiologia aziendale”, Giuffrè, Mi, 1980. Secondo i principi contabili internazionali il Framework dello IASB, il concetto di integrità del capitale,
chiamato capital maintenance è duplice: integrità del capitale fisico, e integrità del capitale finanziario. Il primo identifica la conservazione del capitale investito in ter-
mini prettamente di capacità produttiva dell’impresa espresso dalla produttività giornaliera; il secondo esprime la conservazione del capitale in termini monetari o di
potere di acquisto della moneta di conto. Nella letteratura estera nord-americana, sul concetto si veda R.N. ANTHONY, in AA.VV. (a cura di), trad. it.,”Il Bilanci. Analisi
economiche per le decisioni e la comunicazione della performance”, MC Graw-Hill, 12^ ed., 2007, pagg. 20 e segg.
8 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Tabella 1 - Modello del Budget di cassa del Gruppo Gamma spa (31/12-30/06) lore di patrimonio netto di bilancio ri-
spetto alla capitalizzazione di borsa.
Tecnicamente, per la stima di impair-
ment è necessario procedere a una
sistemazione contabile del goodwill in
due modi:
• Determinazione dei flussi finanziari
attesi dell’intera azienda e successiva
attribuzione a un nucleo di attività e
passività valutate al fair value a cui
l’avviamento potrebbe appartenere,
denominato Cash Generating Unit
(C.G.U.), attualizzati a un tasso di
sconto appropriato in funzione della
rischiosità dei flussi previsti, di solito
pari al costo medio ponderato della
A) Verifica dell’esito finanziario di rea- La terza verifica riguarda l’impairment struttura finanziaria (Wacc) della CGU
lizzo delle rimanenze finali di magaz- test del valore di avviamento acquisito identificata;
zino. in un’operazione di aggregazione • Valutazione autonoma del goodwill
• Stima ex ante in bilancio per 1.000 aziendale in periodi di crisi finanziaria che concorre alla combinazione pro-
utilizzando il criterio LIFO delle rima- e reale. duttiva parziale, applicando la tecnica
nenze; Il valore di avviamento è dato dal mag- finanziaria del Capital Budgeting.
• Valore realizzato ex post con ricavi gior prezzo pagato per l’acquisizione
di vendita di 1.650, con scostamento di un’altra azienda o di una parteci- Ipotizziamo che, il valore del goodwill
di Reporting pari al realizzo della riser- pazione maggioritaria, a titolo di pre- sia considerato unitario partecipando
va LIFO di + 650 (1.650-1000). mio per il controllo acquisito (full good- ai processi dell’intera azienda, i redat-
Per l’attendibilità di tali verifiche, di no- will - IFRS 3) rispetto alle azioni di tori del bilancio consolidato hanno ap-
tevole ausilio è il report di contabilità minoranza.13 plicato la tecnica più complessa della
dei costi, (contabilità analitica o indu- In periodi di crisi finanziaria e reale stima dei flussi di cassa futuri comp-
striale), il Budget economico e il Budget dell’economia, il valore intrinseco di lessivi.
di tesoreria. tale avviamento potrebbe deteriorarsi Alla luce, della perdita durevole della
Quest’ultimo favorisce il reporting di in funzione dell’eccedenza riscontrata capitalizzazione di borsa della società
cassa in cui sono esplicitati i flussi fi- nei vari bilanci consolidati di quotate, e, tenendo conto, del parziale valore
nanziari in entrata relativi alla cessio- del valore del patrimonio netto sulla recuperabile dell’avviamento di con-
ne a terzi dei prodotti in rimanenza, e i capitalizzazione di borsa della mi- trollo iscritto nel bilancio della parte-
flussi residuali di cash flow operativo di noranza. cipante a un valore di 2.500, la verifica
gestione tipica-corrente.12 Le cause sono: per la capitalizzazione del deterioramento in atto del goodwill
Tali flussi di cassa correnti sono stati di borsa il crollo dei prezzi azionari è per la presunta svalutazione da impair-
riportati in Tab.1 su riportata nella co- attribuibile alla volatilità dei mercati fi- ment è la risultante di un processo di
lonna, ”Entrate correnti”, che accoglie i nanziari e, spesso, alla presenza di rivisitazione delle congetture e delle
flussi dei vari esiti finanziari, positivi e asimmetrie tra le informazioni eco- assumptions che il management ha
negativi, desunti dai dati della CO.GE nomico-finanziarie in possesso degli deciso di fare nella stesura del busi-
dell’azienda, relativi ai valori stimati in analisti e le informazioni in possesso ness plan sostenibile.
bilancio in attesa di realizzazio-ne nel del management aziendale. Nelle congetture e nelle ipotesi di base,
futuro esercizio. In presenza di una riduzione significa- per la formulazione dei piani finanziari,
Il budget finanziario deve essere con- tiva e protratta della capitalizzazione è molto facile commettere errori di im-
frontato con il reporting di tesoreria, di borsa della società, lo IAS 36 dis- putazione del valore del goodwill ac-
che rappresenta in pratica, la mani- pone che debba procedersi ad una quisito alla CGU prescelta, non poten-
festazione monetaria e finanziaria dei stima della perdita di valore durevole do tenere conto delle previsioni dei
valori stimati di CCN e congetturati del goodwill di controllo, attraverso la fatti e degli accadimenti successivi
delle immobilizzazioni riportati nella stima del test di impairment su base alla chiusura di ciascun esercizio del
bozza di bilancio in sede di scritture di almeno annuale. piano aziendale.
assestamento dei valori. Tuttavia, le assumption da considerare
É il caso del noto gruppo bancario in-
B) Verifica della stima di Impairment ternazionale UNICREDIT spa che, per nei piani operativi e finanziari per una
test del valore di Avviamento acquisi- il periodo di crisi 2007/2014 ha regis- corretta stima del valore recuperabile
to in periodi di crisi finanziaria e reale. trato un’eccedenza crescente del va- del goodwill allocato, sono le seguenti:

06. Sul concetto di quantità misura, o quantità monetaria, o di quantità stimata del reddito e, quindi del collegato flusso di cassa, si veda, P. CAPALDO,”Reddito, capitale e
bilancio d’esercizio”, op. citata. Secondo l’autore, il reddito d’esercizio ed il flusso di cassa tipico-corrente sono quantità stimate se nella determinazione del reddito di
bilancio concorrono le costruzioni in economia. Questo perché si tratta di quantità contabilizzate a bilancio a valori stimati e congetturati anche se basati sui dati della
contabilità analitica.
07. Sul concetto di liquidità aziendale attraverso la configurazione del Free cash flow, si veda nella letteratura nord americana, il contributo di A. RAPPAPORT,”Creating
Shareholders value”, the free press, 1986, N.Y. (trad. ital. AA.VV.,”La strategia del valore”, F. Angeli, 1989.
08. Si compulsi, il notevole contributo di, M. CATTANEO - P. MANZONETTO,”Il Bilancio d’esercizio. Profili teorici e istituzionali negli anni ‘90”, EtasLibri, Mi, pag. 91.
09. Si veda la Guida operativa n. 3 dell’OIC,”Aspetti applicativi dei principi IAS/IFRS”, n. 06/2008, pagg. 36 e segg.
n.6 - Anno 2015 9

1. Sostenibilità dei piani aziendali ul- manda aziendale dei prodotti ottenuti - Flussi di cassa operativi attualizzati
traannuali attraverso una previsione con la struttura tecnologica data; netto fiscalità = (1.500)
ragionevole e sostenibile dei redditi • Verifica dei value drivers e della du- Valore di recupero atteso del goodwill
operativi attesi, considerando un ra- rata del gap tra reddito corrente e red- = 1.000
gionevole tasso di crescita dei fattura- diti normali futuri di ripristino delle
ti, della dinamica dei margini operativi, condizioni di equilibrio economico Risulta evidente l’impatto negativo
e del tasso di crescita del CCN e degli compromesso attualmente dal pro- che si è avuto sul reddito di bilancio e
investimenti immobilizzati. trarsi della crisi finanziaria. sui flussi di cassa operativi di gestione
Esempio di schema di: La stima dell’impairment test dell’avvia- corrente, misurato pari alla perdita at-
mento è basata sull’attualizzazione tesa di valore di 1.500 determinata
dei flussi di cassa operativi netti di im- secondo lo IAS 36.
posta, che valutano il capitale operati- C) Verifica della stima del Fondo sva-
vo del nucleo della CGU a cui è stato lutazione crediti.
attribuito l’asset, detraendo da esso il I redattori del bilancio hanno procedu-
valore di mercato del debito finanzia- to alla stima del rischio di inesigibilità
rio. incombente sul monte crediti vs. la
clientela di natura commerciale aventi
scadenza entro 12 mesi successivi,
2. Assunzioni di ipotesi sostenibili dei Dove: secondo il presumibile valore di realiz-
cash flow attesi di gestione corrente, We = valore del capitale proprio della CGU zazione.
dei flussi di cassa previsti dalla ges- F.C.G.O. = Flussi di cassa operativi attesi al
Tale criterio di stima presuppone la
tione investimenti, e delle fonti finan- netto della fiscalità differita suddivisione dei crediti secondo il gra-
ziarie reperibili a titolo di credito e di Kd = tasso medio ponderato delle fonti di finan- do di rischio incombente su di essi, per
capitale proprio per il finanziamento ziamento (Wac c) cui abbiamo:
della ripresta dell’attività produttiva. D0 = Valore di mercato del debito finanziario di • Crediti di recupero certo;
Esempio di schema di:
CGU • Crediti di dubbia esigibilità;
n = durata della vita economica del goodwill • Crediti inesigibili.

Attraverso la suindicata formula finan- Per la stima dei crediti inesigibili in bi-
ziaria e, sulla base delle precedenti lancio, la tecnica contabile prevede
assumptions e analisi dei fattori interni una duplice pratica: metodo analitico
ed esterni di presunto impairment test, e metodo sintetico. Il metodo analitico
l’analista attua la verifica della recu- si basa sull’apprezzamento della qua-
perabilità del costo sostenuto del lità dei singoli crediti, ossia sulla stima,
goodwill ricompreso nel valore della saldo per saldo, del grado di affidabi-
partecipazione acquisita. lità del cliente e, in corrispondenza,
Tale verifica si basa sull’attualizzazione dell’importo previsto di recupero del
Inoltre, nella stesura dei piani azien- dei flussi finanziari attesi desunti dai credito o, viceversa, della temuta per-
dali di previsione (economici e finan- piani aziendali quinquennali, a un tas- dita. Il metodo sintetico, utilizzato per i
ziari) occorre tenere conto necessaria- so di sconto appropriato pari al costo crediti sicuri, è una metodologia forfet-
mente dei fattori esterni di mercato e medio ponderato della struttura finan- taria, calcolata avuto riguardo all’anda-
interni di gestione aziendale di presun- ziaria della CGU (Wacc) inteso al netto mento degli indici di anzianità dei cre-
zione di impairment test, quali: della fiscalità differita e al lordo del diti scaduti rispetto a quelli degli eser-
• Effettiva vita economica media premio di rischio specifico di CGU. cizi precedenti, alle performance di set-
dell’asset (10 anni) diversa dalla vita tore o generali, o, ancora, al rischio
media contabile (5 anni); In tal modo, si ottiene il valore eco- paese per i gruppi internazionali.
• Tendenze evolutive del tasso di obso- nomico del capitale operativo della Posto che si tratta di crediti inesigibili,
lescenza tecnica degli impianti ed eco- CGU, da cui, detraendo il valore di mer- i redattori hanno effettuato una stima
nomica dei prodotti (decadimento) cato del debito finanziario di CGU (D0), analitica pari a 1.000 a titolo di accan-
presente nel settore; si ottiene per differenza il valore eco- tonamenti al fondo svalutazione credi-
• Maggiori costi di rinnovo dei cespiti nomico del capitale proprio. ti secondo prudenza.
immobilizzati, presenti e futuri stimati, La perdita di recuperabilità del valore In realtà, dai dati desumibili dal budget
tenendo conto anche del tasso di in- del goodwill deriva dai seguenti risul- di tesoreria del 1° trimestre dell’anno
flazione programmata; tati: successivo, i redattori hanno riscon-
• Grado di rischio operativo del busi- Valore di Avviamento iscritto nel bi- trato un incasso effettivo cumulativo
ness derivante dall’incertezza della do- lancio di CGU = 2.500 dei crediti per 300, anziché 1.000, per

10. I fatti successivi che non comportano la rettifica sono di natura straordinaria non collegati ai valori di bilancio, come ad es. un’operazione di business combination
avulso dal criterio di continuità aziendale.
11. Lo IAS 10 prevede che, un’impresa debba redigere il proprio bilancio rispettando il principio della continuità aziendale se appropriata al caso di specie, in base a criteri
propri di un’impresa in funzionamento.
12. La migliore dottrina aziendalistica sulla nozione di Cash flow (utile netto+ammortamenti) è la seguente: G. BRUGGER,”La gestione aziendale nell’ottica finanziaria”, in
Riv. Finanza, Marketing, Produzione, 2/1983; L. STOCCHETTI,”Valutazioni ed analisi di bilancio”, Person, 2013, pag. 10 e segg. Secondo tale filone, nell’analisi esterna
di bilancio l’omogeneità dei valori è ottenuta sia attraverso la riclassificazione del bilancio, che mediante il mutamento extra contabile dei criteri di valutazione di talune
classi di bilancio stimate, per rendere omogenei i valori contabili di per sé poco significativi con gli stessi realizzati ex post a maggior contenuto reale. Nella letteratura
10 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

cui, vi è stato un effettivo scostamen- degli impianti operatori programmata di -300, impattando il reddito prodot-
to di -700 tra il valore di bilancio e il annualmente per 5 esercizi consecuti- to e il correlato flusso di cassa tipico.
realizzo reale dei crediti. vi. Tuttavia, i redattori hanno commes- Successivamente verranno esamina-
É possibile pertanto, trasformare il so un errore di stima, in quanto non ti gli impatti del principio della realiz-
reddito prodotto di bilancio, in reddito hanno tenuto conto del maggior costo zazione sui risultati di bilancio: reddi-
prodotto effettivo realizzato, sostitu- di revisione annuale previsto dal con- to prodotto e cash flow contabile.
endo in conto economico, la perdita su tratto, per cui, il costo effettivo soste-
crediti subita di 300 con il corrispon- nuto nell’esercizio successivo è stato Nella Tab.2 qui in basso, viene eviden-
dente accantonamento stimato del di 800, registrando uno scostamento ziata l’analisi degli scostamenti di re-
fondo svalutazione. di -500, con conseguente impatto sul porting, tra reddito prodotto di bilancio
Anche il flusso di cassa tipico-corrente reddito prodotto e sul collegato cash ex ante e reddito effettivamente realiz-
si trasformerà da quantità-stimata in flow operativo. zato ex post (-/+∆).
quantità-misura o monetaria. Infine, i redattori hanno proceduto alla Viene riportato di seguito il riepilogo in
D) Verifica della stima del fair value verifica dei componenti di competen- forma scalare del reporting:
degli Strumenti finanziari. za dell’esercizio ma di futura manife-
In sede di bilancio, gli strumenti finan- stazione finanziaria. U.N. prodotto di bilancio (ex ante)
ziari acquisiti dagli istituti di credito 10.000
(I.R.S.) con funzione di copertura del A.2) Anticipazione al presente di cos- +/- ∆ Rinvio Costi/Ricavi al futuro
rischio di tasso di interesse relativo ai ti e ricavi futuri: Rimanenze magazzino +650
finanziamenti in corso contratti a tassi F) Stima dei dividendi su Partecipa- Risconti attivi su fitti passivi +100
variabili, sono stati valutati al fair value zioni. Perdite da Impairment test -1.500
di quotazione exit corrente di mercato Riguarda, nel caso di specie, la stima Perdite su crediti inesigibili -700
(IAS 39) alla data di chiusura di bilan- dei dividendi da percepire entro 120 Strumenti finanziari a fair value -1.500
cio, utilizzando il market value del no- giorni dalla chiusura dell’esercizio, de- F.do spese future -500
zionale dei derivati iscritti a bilancio al liberati dalle controllate in funzione +/- ∆ Anticipazione Costi/Ricavi futuri
costo storico. del risultato economico conseguito e Dividendi su Partecipazioni -300
La valutazione dell’IRS al fair value è del valore del patrimonio netto di bi- Somma algebrica scostamenti - 3.750
stata sopravvalutata per 5.000 a cura lancio. La stima operata è di 800, te- = U.N. prodotto rettificato ex post
dei redattori, mentre il valore effettivo nendo conto del criterio di valutazio- + 6.250
di realizzazione del market value ne in base al metodo del patrimonio
dell’esercizio successivo per estingue- netto adottato dalla controllata per La finalità dell’esempio è, come già
re alla scadenza il derivato, è stato di l’iscrizione in bilancio del valore delle detto, l’accertamento del rispetto della
3.500, per cui, la società ha registrato partecipazioni. competenza economica delle opera-
una perdita da fair value sui derivati Tuttavia, dall’analisi di bilancio delle zioni in corso all’epoca del bilancio, ai
IRS di -1.500 il cui scostamento subito società controllate è emerso una de- fini di stabilire il grado di attendibilità
è stato anticipato all’esercizio in chiu- libera di distribuzione di minori divi- del reddito prodotto e, quindi, del gra-
sura a rettifica del valore iscritto sovra- dendi rispetto a quelli previsti, pari a do di distribuibilità in condizioni di
stimato a bilancio. 500, con uno scostamento negativo conservazione del capitale.
La sostituzione del fair value (5.000)
alla data di chiusura, con il valore di
Tabella 2 - Modello di reporting degli scostamenti di rettifica a Budget
realizzazione nell’esercizio successi-
vo, ove fosse operata (3.500), ha la fi-
nalità di evitare un reddito annacquato
non prelevabile, ma da accantonare a
riserva indivisa del patrimonio netto,
trattandosi di utili non effettivamente
realizzati nell’esercizio.
E) Verifica della stima del Fondo spe-
se future di manutenzione program-
mata.
In sede di bilancio, si è proceduto a
operare accantonamenti al fondo ma-
nutenzione ciclica programmata, pari
a 300 per competenza economica, in
previsione dei costi da sostenere in fu-
turo relativi alla manutenzione ciclica

nord-americana è stato ideato il filone del free cash flow quale parametro di creazione di valore a favore degli azionisti. L’autore della teoria è A. RAPPAPORT,”Creating
Shareholders value”, the free press, 1986, N.Y. (trad. ital. AA.VV.,”La strategia del valore”, F. Angeli, 1989). Sulla natura di grandezza reale del cash flow determinata
col metodo diretto, si veda M. CATTANEO,”Il capitale circolante netto”, Utet, 1988, pag. 88; sulla natura di quantità-misura o stimata del cash flow determinata col
metodo indiretto, si veda AA.VV.,”Scritti sparsi di Pellegrino Capaldo”, Giuffrè, Mi, 1995, pagg. 55-56, in special modo quando, alla formazione del reddito d’esercizio
concorrono le Costruzioni di impianti in economia il cui costo imputabile all’esercizio di competenza è stimato e congetturato, anche se il calcolo basato sul concreto
utilizzo della contabilità analitica.
13. Sul concetto del full goodwill acquisito attraverso la partecipazione di controllo ai sensi dell’IFRS 3, si veda il notevole contributo di C. DELLA BELLA,”Impairment. Le
valutazioni per il bilancio: la stima del full goodwill”, Università Bocconi Editore, 2006.
n.6 - Anno 2015 11

In base ai dati di bilancio ipotizzati, si ché derivante da valori di bilancio sti- netaria reale, più aderente alla gestio-
ha che, il reddito prodotto pari a mati.15 ne monetaria e finanziaria dell’impresa.
10.000 non è prelevabile nell’esercizio, Il Prosp.1 sotto riportato, rappresenta Le rettifiche sono necessarie da riflet-
poiché i redattori devono tenere conto il rendiconto finanziario secondo l’otti- tere nel bilancio d’esercizio, dal mo-
della rettifica da operare in funzione ca contabile, costruito cioè sui dati di mento che, il cash flow economico è la
degli scostamenti favorevoli/sfavor- bilancio ex ante, stimate al fair value. I risultante dei componenti di reddito
evoli successivi. flussi monetari e finanziari ivi rappre- stimati e congetturati nel rispetto del
Tenendo conto delle rettifiche operate, sentati, hanno natura di quantità mis- principio della competenza economi-
in funzione degli scostamenti tra gli ura, ma non rappresentano veri e pro- ca.
esiti finanziari di realizzo e i valori sti- pri flussi generati effettivamente dalla 4.1 L’ Impatto del reporting sul cash
mati, il reddito prodotto prelevabile ri- gestione. flow tipico-contabile
sulta minore pari a 6.250, rispetto al Per contro, il Prosp.2 di rendiconto fi- Il cash flow di gestione reddituale di
reddito di bilancio non prelevabile nanziario, evidenzia l’impatto delle ret- natura contabile si trasforma in una
(10.000), per cui la differenza pari a tifiche di reporting sul cash flow reddi- grandezza puramente monetaria, at-
– 3.750 rappresenta la rettifica di re- tuale, e sul cash flow tipico-corrente, in traverso la variazione patrimoniale ef-
porting di utile netto non distribuibile, modo tale che quest’ultima possa rap- fettiva di CCN (pari a – 450, Prosp.2),
che dovrà essere accantonata a una presentare effettivi flussi di cassa per cui il passaggio dal flusso di ge-
riserva di utili indivisi sino al completa- generati dalla gestione, per effetto del stione reddituale al flusso di cassa
mento del recupero effettivo dei valori reporting delle variazioni riflesse nel bi- tipico-corrente è stato effettivo e non
stimati di bilancio,14 come da evidenze lancio dell’esercizio in chiusura.16 solo contabile.
riportate in Tab.3 (sotto). L’informazione contabile di valore deri- Di conseguenza, il cash flow di gestio-
vante dal bilancio IAS, e basata sulla ne tipica-corrente è stato rettificato
Tabella 3 - Reporting dell’utile rettificato distribuibile
teoria nord-americana del C.C.E., fa sì per tenere conto degli scostamenti di
che il cash flow reddituale tipico conta- CCN di natura finanziaria, e non delle
bile assuma una configurazione mo- variazioni patrimoniali di bilancio sti-

Prospetto 1 - Rendiconto Finanziario ex ante dei flussi di cassa contabili

Di conseguenza, l’importo di 6.250


rappresenta il reddito prodotto rettifi-
cato di bilancio prelevabile in condizio-
ni di conservazione dell’integrità del
capitale.

4. ANALISI DELL’IMPATTO SULLA SI-


TUAZIONE FINANZIARIA A BREVE
DINAMICA
Senza soffermare l’attenzione sugli ef-
fetti del reddito prodotto rettificato, per
quanto concerne gli indici di bilancio
statici, che analizzano le situazioni Prospetto 2 - Il Rendiconto finanziario ex post dei flussi di cassa gestionali rettificati
aziendali in un dato istante a prescin-
dere dal movimento, focalizziamo la
nostra attenzione sull’impatto che può
aversi sulla liquidità e sulla solvibilità
aziendale dinamica.
Riportiamo sia il Prosp.1 di rendiconto
finanziario rilevato in sede di bilancio
ex ante, che il Prosp.2 rilevato in sede
di verifica ex post. In sede di bilancio
ex ante, il rendiconto finanziario espri-
me il flusso di cassa di gestione tipica-
corrente inteso come quantità-misura,
di natura prettamente contabile poi-

14. Il D.lgs.vo n. 38/2005 di recepimento dei principi contabili internazionali IAS/IFRS ha disposto all’art. 6 il divieto di distribuire utili netti d’esercizio derivanti da plusvalenze
iscritte in conto economico per effetto dell’applicazione del fair value, imponendo l’obbligo di accantonare tali plusvalenze non realizzate in una riserva indisponibile.
15. Sul concetto di quantità-misura del flusso di cassa, si veda la bibliografia riportata nella precedente nota 7.
16. Il principio IAS 10 è stato ispirato alla teoria nord-americana del C.C.E. (Current Cash Equivalent) ideata dal Prof. R.I. CHAMBERS,”Accounting evaluation and eco-
nomic behavior”, Englewood Cliffs, New Jersei, 1966. La teoria è stata criticata da P. ONIDA in,”I moderni sviluppi della teoria contabile nord-americana e gli studi di
economia aziendale”, Mi, Giuffrè, 1970.
17. Secondo il Framework dello IASB par. 10, un bilancio che soddisfi le esigenze informative degli investitori nel capitale di rischio soddisferà anche la maggior parte delle
esigenze di altri utilizzatori del bilancio. Gli investitori necessitano, pertanto, di un’informativa contabile che consenta di valutare la convenienza dell’investimento del
12 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

mate al fair value. Ad esempio, per i cizio sulla sostenibilità della situazio- Riportiamo in Prosp.3, un caso di ren-
crediti commerciali la variazione ri- ne finanziaria del gruppo o della so- diconto finanziario di previsione se-
guarda i crediti al netto della perdita cietà, in specie ai fini dell’accertamento mestrale, per la verifica della distri-
effettiva (1.000-300) verificatasi suc- della politica di distribuzione dei divi- buibilità nel 1° trimestre dei dividendi
cessivamente al bilancio. dendi agli azionisti con riferimento al deliberati e, nel 2° trimestre per l’accer-
Per le rimanenze non si è tenuto conto modello della realizzazione del reddito tamento della distribuibilità di acconti-
della variazione patrimoniale contabi- nord-americano. dividendo sulla base del bilancio con-
le (1.000) ma del valore realizzato ef- Pertanto, secondo i principi GAAP, la solidato trimestrale.
fettivamente nell’esercizio successivo distribuibilità dei dividendi agli azioni- Nel Prosp.3 è stata riportata la dinami-
(1.600). sti sulla base del bilancio consolidato ca finanziaria del gruppo relativo al 1°
Il cash flow tipico-corrente reale si è o individuale, nonché degli acconti di- semestre del 2011, con verifica di re-
modificato in diminuzione da 21.250, videndo sulla base dei bilanci interme- porting rispetto al bilancio chiuso
della configurazione di cash flow tipi- di trimestrali, è subordinata alla liqui- nell’esercizio 2010.
co-corrente solo contabile sopravvalu- dità del gruppo da preservare nell’am- Si nota che, il 1° trimestre prevede la
tato (Prosp.1), a 11.750 di cash flow bito della situazione finanziaria dina- distribuzione dei dividendi deliberati
tipico-corrente effettivo (Prosp.2). mica. Tali principi, al fine di monitorare sul reddito dell’esercizio precedente,
la liquidità, fanno riferimento agli stru- mentre, il 2° trimestre prevede la cor-
4.2 Considerazioni conclusive
menti di Solvency test e di Liquidity test. responsione di acconti-dividendo in-
I principi contabili internazionali con-
Il Solvency test si avvale di situazioni fraannuale.
sentono alle imprese di operare prele-
patrimoniali, economiche e finanziarie Tuttavia, nei mesi di gennaio e feb-
vamenti di reddito a favore dei soci per
infra annuali di previsione dell’anda- braio, secondo il principio del Liquidity
dividendi, con la rilevazione di un red-
mento gestionale, piuttosto che, del test non sarebbe possibile distribuire
dito potenziale inclusivo di componen-
bilancio d’esercizio. dividendi agli azionisti poiché il flusso
ti positive realizzabili solo in futuro
Il Liquidity test, si avvale, per accertare di cassa disponibile (free cash flow) ri-
(Comphrensive income).
la capacità di solvibilità a breve del sulterebbe negativo, anche se vi è
La differenza tra i principi contabili OIC
gruppo, dello strumento di rendiconto capienza dei dividendi entro i limiti
e i principi internazionali IAS/IFRS e
finanziario di previsione infraannuale. dell’utile netto prelevabile (utile prodot-
locali ITA GAAP sta nella natura del
Il riferimento è alla situazione finanzia- to rettificato). Mancano i flussi di cas-
reddito di bilancio e del flusso di cassa
ria dinamica infraannuale con caden- sa disponibili per la remunerazione del
tipico-corrente.
za semestrale, o trimestrale o con capitale proprio agli aventi diritto.
Il reddito prodotto secondo i principi
maggior dettaglio di recondazione
contabili OIC e ITA GAAP, e IAS/IFRS è
mensile, desumibile da una serie di Nel successivo trimestre, la situazione
di natura stimata, se i valori di bilancio
rendiconti finanziari di previsione dei finanziaria è migliorata con flussi di
stimati non vengono sostituiti o inte-
flussi di cassa capienti. cassa capienti per l’assegnazione di
grati con quelli realizzati ex post in
base al principio di cassa.
Riguardo al flusso di cassa tipico di
gestione corrente, secondo i principi Prospetto 3 - Il Rendiconto finanziario di previsione dei flussi di cassa gestionali

OIC e IAS/IFRS è possibile ottenere


una quantità solo stimata che misura
solo contabilmente la liquidità azien-
dale (Prosp.1).
Secondo il modello proposto del red-
dito prodotto rettificato, invece, il flus-
so di gestione tipica diventa una quan-
tità monetaria in grado di esprimere
l’effettiva liquidità prodotta dalla ges-
tione caratteristica (Prosp.2).

TERZA PARTE
5. IL SOLVENCY TEST E IL LIQUIDITY
TEST. PRESERVARE LA SOLVIBILITÀ
AZIENDALE IN OTTICA PROSPETTICA.
I principi contabili domestici GAAP ba-
sano la redazione del bilancio d’eser-

capitale-risparmio nelle azioni di una società o gruppo, considerando inoltre, il costo opportunità delle alternative di investimento.
01. 18.
17. cfr. G. ORICCHIO,”Mercati finanziari e valenza informativa del bilancio d’esercizio. Un’analisi fenomenologica”, Giappichelli, To, 2010, pag. 187.
02. 19.
18. La Capitalizzazione di borsa è dato dal prodotto tra il prezzo azionario per il n. di azioni in circolazione. Il prezzo di borsa è desunto dai listini alla chiusura della borsa.
Il valore della capitalizzazione è una sorta di valore di mercato del capitale azionario di una società da sottoporre a verifica di congruità col metodo finanziario.
20. In periodi di crisi finanziaria e reale purtroppo è stato riscontrato in numerosi settori compreso quello bancario, una significativa perdita di valore della capitalizzazione
di borsa che si è attestata notevolmente inferiore al patrimonio netto di bilancio.
21.
22. BIBLIOGRAFIA ITALIANA: AA.VV.,”Scritti sparsi di Pellegrino Capaldo”, Giuffrè, Mi, 1995; M. ALLEGRINI,”Concetto di reddito e conseguenti logiche di valutazione”,
Giuffrè, 1998; AMADUZZI,”Economia degli impianti nelle imprese industriali”, Bozzi, Genova, 1957; P. ANDREI,”Valori storici e valori correnti nel bilancio d’esercizio”,
n.6 - Anno 2015 13

acconti-dividendo. L’eventuale distri- QUARTA PARTE A tal proposito, ci sono alcune eviden-
buzione in presenza di flussi finanziari ze empiriche di tipo statistico condot-
negativi, potrebbe causare, nel medio 6. DIFFUSIONE DEL VALORE CREATO te sul settore bancario secondo i pos-
e lungo termine, un depauperamento A FAVORE DEGLI AZIONISTI. tulati della Efficiency Market Theory. 17
patrimoniale del gruppo e un drenag- 6.1. Possibili collegamenti tra gli La teoria detta le condizioni per l’esi-
gio della liquidità corrente con un con- andamentali di borsa e i fondamen- stenza di una possibile correlazione
seguente blocco dell’attività produtti- tali della società quotata. econometria tra gli indici di borsa (P/
va per carenza di autofinanziamento. La finalità della verifica di reporting in BV, P/Book value, P/E, ….) e i fonda-
Di conseguenza, il gruppo sarebbe seno al modello del reddito realizzato mentali delle società quotate: ROE,
costretto a indebitarsi a breve per la esaminato è quella di una possibile leva finanziaria, dimensione aziendale,
copertura del fabbisogno finanziario soddisfazione delle aspettative di divi- produttività, grado di rischio sistemati-
corrente.Il gruppo può ritenersi solido dendo degli shareholders, attraverso co (Beta assets), ecc.
dal punto di vista finanziario poiché la un’informativa di bilancio intellegibile, La prima condizione è l’esistenza di
distribuzione non intacca il patrimonio che offra un possibile collegamento mercati finanziari perfetti, privi cioè di
netto. tra gli andamentali di borsa e i fonda- asimmetrie informative tra analisti e
mentali della società quotata. management, e privi di costi di transa-
5.1 Conclusioni
Ci domandiamo se, il processo di re- zione. Se l’efficienza di un mercato è
A ben vedere, la posizione finanziaria
porting degli scostamenti, attraverso perfetta, la correlazione tra i prezzi
netta del gruppo risulta positivo per
un impatto reddituale e finanziario rile- borsistici e i fondamentali della socie-
tutto il 1° semestre, e per il bimestre
vanti, possa creare nuovo valore in ter- tà risulta massima.
gennaio-febbraio tale situazione finan-
mini di market value legato ai prezzi di Di conseguenza, anche il valore di
ziaria oltre a essere positiva risulta an-
borsa e se, tale maggior valore creato mercato della società quotata risulta
che capiente tale da favorirne la dis-
possa essere trasmesso al mercato maggiore del capitale economico, in
tribuzione senza accrescere il livello di
attraverso i prezzi azionari della socie- quanto espresso dalla capitalizzazio-
indebitamento.
tà quotata. ne borsistica.18
Questo dimostra come, le aziende o i
La configurazione di reddito di bilancio
gruppi dotati di un’elevata solidità fi-
effettivamente realizzato in tutto o in In assenza di asimmetrie informative
nanziaria e patrimoniale, avendo accu-
parte, dovrebbe consentire all’analista, e di costi di transazione, l’azionista in-
mulato in bilancio ingenti riserve di li-
di stabilire in che misura, i fondamen- vestitore nel capitale di rischio mani-
quidità corrente, riescono a restare
tali della società possano influenzare i festa la propensione ad accrescere
equilibrate finanziariamente in periodi
prezzi borsistici, tenendo conto degli l’investimento nel capitale azionario
di crisi, anche se la distribuzione dei
attriti di mercato, o meglio delle asim- della società, provocando una lievita-
dividendi avvenga in assenza di flussi
metrie informative tra le informazioni zione dei prezzi di borsa, a parità di of-
di cassa positivi.
in possesso del management della so- ferta azionaria, con conseguente in-
Si tratta di aziende liquide altamente
cietà e quelle che sono disponibili agli cremento del valore della capitalizza-
redditizie che, in periodi di carenza
operatori di mercato. Gli strumenti uti- zione borsistica.
dell’autofinanziamento monetario net-
lizzati per tale finalità conoscitiva sono
to, riescono a remunerare i mezzi pro-
rappresentati dai report finanziari o
pri attingendo dalle riserve di liquidità
value reporting redatti dagli analisti fi- 7. IL MODELLO DEL VALUE REPORTING
disponibili (posizione finanziaria netta
nanziari in qualità di operatori delle so- PER LA DIFFUSIONE DI NUOVO VA-
creditoria).
cietà quotate, con valenza informativa LORE CREATO A FAVORE DEGLI SHARE-
A tal proposito, la base empirica di rife-
nei confronti dei mercati finanziari. HOLDERS. UN CASO DI STUDIO.
rimento è il gruppo TOD’S spa che pre-
sentava nei bilanci consolidati una po- Riportiamo un modello di report finan-
Il value reporting tende a incentivare le ziario di previsione 2011-2014, redatto
sizione finanziaria di liquidità netta
società quotate a fornire ai mercati fi- da analisti finanziari, di un noto gruppo
molto elevata negli esercizi di crisi fi-
nanziari, un’informativa positiva di lun- manifatturiero leader di settore, in cui
nanziaria dal 2008 al 2011.
go termine sull’andamento attuale e sono riportati i dati previsionali sulle
La liquidità del gruppo è da conside-
prospettico della situazione economi- aspettative degli investitori, in cui, vie-
rarsi in controtendenza rispetto alla
ca e finanziaria e di altre variabili finan- ne evidenziato il modello del reddito
media del settore, nella fase di crisi fi-
ziarie, utilizzando i bilanci intermedi. prodotto rettificato come creazione e
nanziaria internazionale che, ha colpi-
Tale informativa integrativa sarà sicu- diffusione di nuovo valore per gli azio-
to la totalità dei settori manifatturieri.
ramente utile agli azionisti investitori nisti.
nel capitale di rischio e agli analisti dei Per motivi di riservatezza, di privacy, e
mercati finanziari. Ci chiediamo se, i didattici, vengono riportati i dati modi-
prezzi di borsa riflettono i fondamen- ficati della società emittente:
tali delle aziende quotate. GRUPPO Beta spa

Giuffrè, Mi, 2004; E. ARDEMANI,”Studi e ricerche di ragioneria”, Giuffrè, Mi, 1986; G. BRUGGER,”La gestione aziendale nell’ottica finanziaria”, in Riv. Finanza, Marketing, Pro-
duzione, 2/1983; L. AZZINI,”Flussi di valore, reddito e conservazione del capitale nelle imprese”, Giuffrè, Mi, 1976; CAPALDO P. ,”Reddito, capitale e bilancio d’esercizio”, Giuffrè,
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14 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

-Settore: manifatturiero (industriale) Utile netto di gruppo rettificato estrapolati e proiettati nei futuri eser-
-Codice Reuters ……… Utile netto minoranze rettificato cizi attraverso tecniche desumibili
- quotata alla Borsa italiana Stato Patrimoniale dalla statistica econometrica.
2011 - 2012 - 2013 - 2014 L’ulteriore finalità conoscitiva è quella
2011 - 2012 - 2013 - 2014 CIN di verificare in modo probabilistico, la
Capitalizzazione di borsa PFN ( credito/Debito) relazione esistente tra gli andamenti
N. azioni ordinarie PN gruppo borsistici e i fondamentali della socie-
Prezzo unitario PN minoranze tà, per offrire agli investitori l’informa-
N. azioni privilegiate tiva sul ruolo di influenza svolto dai ri-
Flussi di Cassa gestionale
Prezzo unitario sultati fondamentali economici (ROE,
2011 - 2012 - 2013 - 2014
= Capitalizzazione attesa EBITDA, EBIT) e finanziari (FCGO, FCN,
Utile netto di pertinenza gruppo
Gli analisti hanno estrapolato i dati FREE CASH FLOW) sui prezzi azionari
+ Perdite da Impairment test
storici sulla capitalizzazione di borsa quotati.
+ Perdita netta su crediti eccedente
della società, proiettandoli negli eser-
+/- Δ Working capital effettivo
cizi futuri per il periodo di previsione. Pescara, Li 30 aprile 2015
= FCGO rettificato
I prezzi di borsa delle azioni ordinarie
- Investimenti
e, di quelle privilegiate in circolazione,
+/- Finanziamenti
sono stati rettificati tenendo conto
= FREE CASH FLOW rettificato
della prevedibile evoluzione del tasso
- Dividendi distribuiti (payout)
di svalutazione monetaria attesa.
- Oneri finanziari netti
Indici di Borsa - Δ PN
2011 - 2012 - 2013 - 2014 = FLUSSO DI CASSA NETTO rettificato
EPS rettificato
P/E Redditività 2011 - 2012 - 2013 - 2014
P/BV Margine EBDITA rettificato(%)
Dividendi Yeld (% ord,) Margine EBIT rettificato(%)
Dividendi Yeld (% priv.) Margine netto rettificato (%)
EV/Sales ROE (%)
EV/EBITDA rettificato Sviluppo 2011 - 2012 - 2013 - 2014
EV/EBIT rettificato Ricavi %
EV/CE EBITDA rettificato %
DF/EBITDA rettificato EBIT rettificato %
DF/EBIT rettificato R.A.I. %
Un gruppo %
Per quanto concerne, l’informativa Un minoranze %
sugli indici borsistici, gli analisti hanno Debt/Equity %
verificato attraverso l’analisi econo-
metrica, l’esistenza di un possibile col- 7.1. Considerazioni conclusive.
legamento tra i prezzi di borsa e i fon- Il value reporting redatto dagli analisti,
damentali dell’azienda, tenendo conto di previsione, a favore degli azionisti
del grado di attrito presente nei mer- investitori nel capitale di rischio è uno
cati finanziari sottoforma di asimme- strumento contabile di natura gestio-
trie informative tra i dati in possesso nale, proposto dai principi internazion-
del management della società e i dati ali domestici GAAP.
degli analisti finanziari. La finalità è l’integrazione dell’informa-
L’analisi è finalizzata ad accertare il tiva finanziaria di bilancio mediante i
grado di influenza % dei fondamentali dati previsionali e il report finanziario,
sui prezzi borsistici, rispetto alla % de- sulla performance complessiva della
gli attriti di mercato. società.
Tale documento tende a soddisfare le
Conto Economico aspettative degli investitori, e a susci-
2011 - 2012 - 2013 - 2014 tare i mercati, in special modo i prezzi
Ricavi vendite Δ% Δ% Δ% Δ% azionari con riflessi, positivi o negativi,
EBITDA rettificato sul market value dell’emittente.
EBIT rettificato In pratica è un report finanziario che
Risultato ante imposte tiene conto dei dati storici di bilancio

“L’impresa, Economia, Controllo e Bilancio”, Vol. III^, “Il Bilancio d’esercizio”, Giuffrè, 1991; TESSITORE A.,”Redditività dell’impresa in periodi di inflazione monetaria”, Cedam,
1979; E. VIGANO’,”la sospensione del fair value minata l’autonomia della ragionera o strumento macroeconomico”, in Rivista Italiana di Ragioneria e di Economia Aziendale,
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24. ALTRE FONTI: Principi contabili OIC; Principi contabili internazionali IAS/IFRS; Principi internazionali domestici ITA GAAP; Framework dello IASB; I nuovi principi italiani di
valutazione (PIV)”, emessi dall’O.I.V. – ed. 2012.
n.6 - Anno 2015 15

BALANCED
SCORECARD:
CASE HISTORY
Giuiliano Bonollo

1. LA BALANCED • le risorse non sono allocate in funzio-


SCORECARD ne delle strategie
La Balanced Scorecard (nel seguito an- • i processi non sono progettati in linea
che BSC) è uno strumento di monito- con le priorità strategiche
raggio delle performance e delle scelte • l’organizzazione e la formazione non
strategiche aziendali ideato e svilup- sono allineati alla strategia.
pato da Robert Kaplan e David Norton
nei primi anni novanta (The Balanced Per superare queste criticità la BSC
Scorecard - Measures that Drive Per- identifica quattro diverse prospettive
formance, Harvard Business Review, attraverso cui è possibile valutare in
1992). modo integrato i risultati aziendali:
Questo strumento si pone l’obiettivo di 1. Prospettiva finanziaria: come l’azien-
rimediare ai limiti dei modelli tradizio- da è vista da azionisti e “portatori” di
nali di controllo e di tradurre le strate- capitale.
gie in indicatori di performance (di 2. Prospettiva del cliente: come l’azien-
seguito anche KPI: Key Performance da è percepita da parte dei clienti.
Indicators); le misure rilevanti vengono 3. Prospettiva dei processi: quali sono
selezionate per supportare la definizio- i processi in cui è necessario eccellere
ne degli obiettivi e il monitoraggio dei per creare valore.
risultati con riferimento alle aree stra- 4. Prospettiva dell’apprendimento e
tegicamente critiche. dell’innovazione: quali aree devono
I principali limiti dell’approccio tradi- essere tenute sotto controllo per svi-
zionale sono: luppare le capacità di miglioramento e
• la strategia aziendale non è condivi- cambiamento.
sa e/o il suo grado di attuazione non è
misurabile La Balanced Scorecard si traduce quin-
di in una serie di KPI “eterogenei” rela-
tive alle suddette prospettive, che poi
Figura 1 - Le prospettive della BSC. vengono ponderati tra loro per ottene-
re uno Score sintetico per ogni area
aziendale.
Infine è possibile ottenere un’analisi di
massima sintesi dell’andamento gene-
rale dell’azienda, attraverso la media
pesata dei vari KPI, utilizzando una
logica che assegna i pesi medesimi a
seconda dell’importanza dei singoli in-
dicatori.
Va detto che l’impianto teorico breve-
mente descritto, quando deve essere
applicato alla realtà, ha bisogno di nu-
merosi adattamenti.
In particolare, pur mantenendo la logi-
ca dei KPI, si cerca di focalizzare l’indi-
viduazione e l’analisi su quelle aree
aziendali delle quali si vuole effettiva-
mente misurare la performance.
16 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

2. DALLA TEORIA ALLA compiti e ruoli diversi, ma tutti indi- Dopo questi incontri è stata redatta la
IMPLEMENTAZIONE spensabili negli step di un percorso lista dei KPI, validata dal top manage-
Nei progetti di BSC spesso la neces- che conduce alle decisioni finali. ment.
sità da parte dei vertici aziendali è Ecco allora la nostra risposta a tali Nello stesso tempo è stato fondamen-
quella di avere a disposizione uno problematiche e soprattutto il tentati- tale confrontarsi con la funzione IT
strumento di analisi dinamica che rap- vo di indicare una soluzione metodolo- dell’azienda per scegliere quale tecno-
presenti in modo sintetico e immedia- gicamente corretta ma anche facil- logia software utilizzare per il progetto
to le performance aziendali, non solo mente applicabile in un’azienda strut- e per capire come ottimizzare la strut-
per quanto riguarda i classici dati fi- turata. tura su cui basare i flussi dati.
nanziari, ma anche inerenti ad altre Per quanto riguarda la software selec-
aree aziendali. tion è stato scelto Qlikview (www.qlik.
In questo modo si ottiene un duplice 2. CASE HISTORY: com), strumento che abbina una note-
risultato: da un lato avere a dispo- PROGETTO VITEC vole capacità di calcolo a un’ottima
sizione le informazioni fondamentali data visualization, mentre la struttura
Il progetto in questione è stato messo
per prendere le decisioni strategiche, dati che alimenta il progetto deriva in
in produzione in Manfrotto, storica
tramite KPI direzionali, dall’altro con- parte da fonti gestionali e in parte da
azienda con sede a Bassano del Grap-
durre analisi in modo tradizionale, na- una struttura di data entry costruita ad
pa (VI), Divisione Imaging del Gruppo
vigando sui dati di dettaglio (drill down hoc.
Inglese VitecGroup (www.vitecgroup.
sui dati). Altro passaggio fondamentale è stato
com) e leader mondiale nella produzio-
Nel dover soddisfare entrambe le esi- la scelta della metodologia degli indi-
ne di supporti professionali per i mer-
genze emerge la prima criticità: la pos- catori di calcolo partendo da una ma-
cati della fotografia, del video e dell’in-
sibilità di avere a disposizione dati trice di KPI, organizzati per area azien-
trattenimento. Nella sua vasta gamma
sintetici per una visione globale dale, che esprimono il grado di
di prodotti trovano posto sistemi di
dell’azienda o a livello di macro aree, raggiungimento degli obiettivi strate-
supporto per luci, teste e treppiedi
funzionale al top management, e con- gici dell’azienda, si confronta un valore
dedicati al mercato fotografico, video,
temporaneamente poter consultare i Actual del singolo KPI (valore effettivo
birdwatching e alle applicazioni in vir-
dati a livello operativo (utile a chi attua in un determinato intervallo di tempo)
tual reality. I prodotti sono realizzati in
il controllo di gestione) comporta la con il relativo valore di Benchmark.
alluminio, in carbonio e altri compo-
necessità di organizzare il sistema • Se il valore Actual batte il valore di
nenti High-Tech.
secondo una struttura gerarchica ade- Benchmark (questo può accadere
Il gruppo di lavoro che ha sviluppato il
guata. quando Actual>Benchmark o viceversa,
progetto è composto da: un team di
Nello specifico i dati devono essere vi- in base all’indicatore in questione) vie-
consulenti (con competenze funzio-
sualizzati secondo tre diversi livelli di ne assegnato uno Score pari a 1.
nali e IT) e dai senior manager di Vitec,
dettaglio: • Se il valore di Benchmark batte il va-
coordinati dall’ICT manager, Flavio
• Livello globale di azienda lore di Actual viene assegnato uno Sco-
Fiorio.
re pari a 0.
• Livello di Area aziendale (per esem- Ai fini di avere a disposizione dati per
pio Sales, HR, IT, R&D, …) diverse funzioni aziendali, si è inizial-
Nella Fig.2 è riportato un esempio rela-
• Livello di dettaglio massimo con i mente deciso di suddividere l’azienda
tivo all’indicatore Gross Margin dell’area
valori dei singoli indicatori. nelle seguenti aree: Finance, Sales, HR,
Finance; come si può vedere, quando il
R&D, Marketing, IT, Operations (compo-
valore Actual supera il Benchmark (in
Oltre agli aspetti appena individuati, ce sta da Manufacturing, Purchasing, H&S,
questo caso, il Budget), viene asse-
ne sono altri sui quali si possono in- Quality).
gnato uno Score pari a 1, viceversa
contrare difficoltà: ad esempio il con- Per ogni area è stato quindi intrapreso
uno Score pari a 0.
fronto con dati di provenienza eteroge- il processo che ha portato alla scelta
La metodologia scelta permette di
nea, magari diversa unità di misura degli indicatori, , che fossero il più rap-
normalizzare indicatori con unità di
nonché di diverso significato. presentativi possibile, manutenibili e
misure e metriche differenti, ottenen-
Come comportarsi? calcolabili in un tempo ragionevole.
do misure omogenee tra loro (attra-
Solo a titolo di esempio, come si può Questo processo è stato condotto con
verso lo Scoring) e quindi confrontabili.
confrontare il tasso di assenteismo, in due approcci:
Questo ha permesso il passaggio suc-
area Manufacturing, espresso in termi- 1. Analisi Top Down: sono stati pro-
cessivo: a ogni KPI è stato assegnato
ni %, con i costi operativi IT, espressi in mossi degli incontri con i responsabili
un certo peso all’interno della propria
€? Ma anche all’interno della stessa delle varie aree per discutere quali indi-
area, in modo tale che fosse possibile
area Finance come si può paragonare catori considerassero rilevanti dal loro
ponderare tra loro i vari KPI, per otte-
un KPI come il margine lordo (in €) con punto di vista.
nere un punteggio sintetico a livello di
i giorni di copertura magazzino (in 2. Analisi Bottom Up: con le proposte
area. Tale metodologia dunque, con-
giorni)? dei responsabili sono stati organizzati
sidera non solo il punteggio positivo o
Aggiungendo infine un’ulteriore com- incontri anche con i vari utenti incari-
negativo di ogni KPI, ma assegna un
plicazione, non secondaria, ossia il do- cati di gestire il flusso dati, per racco-
maggior peso agli indicatori conside-
ver gestire e coordinare un progetto gliere suggerimenti e comprendere
rati più importanti.
che coinvolge molte persone con eventuali criticità.
n.6 - Anno 2015 17

Infine, per ottenere anche un punteg- Figura 2 - Esempio di Scoring relativo all’indicatore Gross Margin

gio di sintesi a livello globale di azien-


da, sono stati assegnati dei pesi alle
singole aree che sono state aggregate
e ponderate a questo scopo.
La definizione dei pesi spetta ai re-
sponsabili che hanno potuto scegliere
la ripartizione dei KPI della loro area, e
al General Manager che ha deciso
come ponderare tra loro le aree per ot-
tenere il KPI riferito al totale dell’azien-
da (Fig.3). Si è così giunti alla rappre-
sentazione della Balanced Scorecard,
come rappresentato in Fig.4.
Figura 3 - Esempio di assegnazione dei pesi dei KPI di tre aree
Questa Dashboard direzionale com-
posta da vari “LED” (a sinistra globale
e a destra quelli relativi alle diverse
aree) permette ai decisori di avere in-
formazioni rapide e chiare riguardo
l’andamento dell’azienda nella sua glo-
balità, e mostra con efficacia l’apporto
fornito da ogni area.
Come accennato in precedenza, oltre
alla visione direzionale è necessario
avere informazioni operative sui vari
KPI, e nel progetto questo è stato fatto
con due diverse modalità di rappre-
sentazione.
Nella Fig.5 ogni KPI è rappresentato
per ogni mese con un led rosso o
verde in base al fatto che il valore Ac-
tual sia migliore del Benchmark o meno
(questa modalità di visualizzazione Figura 4 - Rappresentazione della BSC
dei dati è utile ai responsabili di area
per tener sotto controllo i diversi KPI),
mentre nella Fig.6 si può apprezzare
come si possa scendere al massimo
dettaglio fino a visualizzare tutti i valo-
ri dei KPI (questo permette anche ai
controller di effettuare analisi sui dati).

Il plus fornito dal software Qlikview , è la


possibilità di effettuare analisi dina-
mica: grazie ai filtri è possibile visualiz-
zare nei vari grafici/tabelle solo quello
che si decide di selezionare; in Fig.7 si
riporta un altro esempio con il trend
dei KPI per area lungo i mesi. Il proget-
to rappresenta un caso (tra i pochi) di
realizzazione effettiva di una BSC.
I fattori critici di successo sono stati:
1. La collaborazione delle persone e la
loro competenza nei relativi ambiti e la
condivisione fin da principio di quelli
che erano gli obiettivi del progetto.
2. Un’accurata progettazione del mo-
dello, delle logiche di calcolo e delle
modalità di visualizzazione delle infor-
mazioni.
18 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

3. La scelta degli strumenti software Figura 5 - Rappresentazione dei punteggi dei KPI per mese

coerenti con l’obiettivo prefissato, che


massimizzino l’efficacia dell’analisi
dati, abbinata a un supporto costante
da parte dell’area IT.

Tra i protagonisti del progetto, Flavio


Fiorio, ICT manager di Vitec, che così
descrive gli obiettivi e i conseguenti
benefici per l’azienda: “il target era fo-
calizzarsi sulla necessità di realizzare
uno strumento visuale e immediato
che potesse dare al management una
‘foto istantanea’ di come l’azienda si
sta muovendo nelle varie funzioni du-
rante gli incontri di senior team perio-
dici.
Figura 6 - Navigazione del dato al massimo livello di dettaglio
Lo strumento doveva avere un’interfac-
cia semplice e pulita e un sistema di
caricamento dei dati altrettanto imme-
diato. Con l’aiuto dei consulenti esterni
abbiamo raggiunto l’obiettivo di cui
sopra, e possiamo ora avere in un uni-
co cruscotto che sfrutta la tecnologia
delle Balanced Scorecard, la visione
d’insieme che ci mancava.
Non dimentichiamo però che la parte
grafica da sola non completa il quadro,
in quanto serve a volte scendere in drill
sui dati di base; a far questo ci aiuta la
tecnologia e la semplicità d’uso, oltre
che la velocità di esecuzione di
Qlikview”.
Figura 7 - Rrappresentazione grafica dello Score relativo a un KPI
n.6 - Anno 2015 19

Dal Bilancio di
verifica al Budget: la
logica del processo
Alessandro Musso 1

Il presente contributo intende formalizzare ipotesi e teo- 1. LOGICA DEL PROCESSO


rie normalmente adottate per costruire semplici modelli
economici e finanziari, generalmente composti da conto
1.1 Dati consuntivi: bilancio di verifica, riclassi-
economico, flusso di cassa e stato patrimoniale, sia con-
fica civilistico e gestionale
suntivo che previsionale, normalmente realizzati a mezzo Si suppone di raccogliere i dati da un SW contabile ma di
di fogli Excel nella pratica aziendale. dover effettuare la riclassifica a fini civilistici (Schema UE)
Tali rendiconti possono dunque rappresentare un con- e gestionali (Schema Aziendale) attraverso una procedu-
trollo gestionale, ancorchè embrionale, che a parere di chi ra extra-sistema. La Fig.1 sotto mostra lo “screenshot” del
scrive deve poi sempre essere implementato su sistemi file, in formato “xls” o “txt” esportato dal sistema contabile
informativi integrati o e.r.p.. dove, ai conti contabili, viene abbinata una voce civilistica
(freccia verde) e una voce gestionale (freccia arancione).
Si può immaginare una PMI operante su commessa, inten-
dendo per tale un ordine, ricevuto da un cliente e relativo a Figura 1 - Bilancio di Verifica e Riclassifiche Civilistiche/Gestionali
diversi macchinari, che avvia tutti i processi aziendali di
progettazione esecutiva, approvvigionamento materiali
(m.p. e componenti) e lavorazioni esterne, assemblaggio e
montaggio, da completare mediamente in 6-7 mesi.
Come rappresentato nella seguente immagine, si posso-
no schematizzare 4 fasi:
• Raccolta dei dati consuntivi e loro riclassifica;
• Analisi delle peculiarità aziendali;
• Costruzione del modello previsionale;
• Analisi grafiche.

Al Bilancio di Verifica, una volta esportato, vengono inser-


ite 2 colonne, nelle cui righe vengono attribuiti i riferimen-
ti (chiavi di riclassifica) per gli schemi civilistici e gestion-
ali. Dopo ogni esportazione occorre attribuire nuovamente
ai conti i riferimenti di cui alle frecce sopra citate.
Questo viene rapidamente ottenuto utilizzando la funzio-
ne “cerca.vert” e facendosi restituire la seconda e la terza
colonna dalla esportazione pre-cedente, quindi filtrando le
righe “vuo-te” si può verificare che tutti i conti abbiano ab-
binata una voce di riclassi-fica, andando eventualmente
poi a determinarla per conti di nuova creazione.
Successivamente con la funzione “somma.se” vengono
ricercati e sommati i saldi dei vari conti del bilancio di
verifica, precedentemente abbinati allo schema voluto.

01. Responsabile Amministrativo presso Lasergi srl e Docente a contratto di Economia Aziendale
20 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Figura 2 - Civilistico, Stato Patrimoniale Attivo In questo modo vengono dunque realizzati i fogli di stato
patrimoniale attivo, passivo e di conto economico civili-
stico.

La maggior parte dei sistemi informativi permette di effet-


tuare queste operazioni direttamente all’interno del pro-
gramma utilizzato e quindi di esportare il report voluto ma
talvolta non si ha poi facilmente disponibile il drill down
dei conti contabili che compongono le voci civilistiche o
gestionali. Come mostrano gli screenshot seguenti, con la
stessa logica vengono realizzati i fogli di stato patrimo-
niale e conto economico, definiti gestionali, cioè realizzati
secondo lo schema voluto dall’azienda.
Per un totale di 6 fogli “xls” numerati.
Il rendiconto finanziario è costruito in modo classico ag-

Figura 5 - Gestionale, Profit and Loss

Figura 3 - Civilistico, Stato Patrimoniale Passivo

Figura 6 - Gestionale, Balance Sheet, Asset


Figura 4 - Civilistico, Conto Economico
n.6 - Anno 2015 21

Figura 6.1 - Gestionale, Balance Sheet, Liability and Equity 1.2 Analisi del Business
A prescindere dalle dimensioni aziendali, è opportuno defi-
nire un organigramma/funzionigramma, che riflette le uni-
tà decisionali e i centri di responsabilità e magari le attività
svolte al loro interno, la cui logica costituisce la base di
partenza per la definizione (in un futuro più o meno prossi-
mo) dei centri di costo e la determinazione oggettiva del
costo di prodotto.
Nel package proposto, il foglio “Org Chart”, assolve i com-
piti in questione, si tratta di uno schema classico che pre-
vede 4 enti/funzioni:
• Commerciale
• Produzione
• Tecnica
• Struttura
Idealmente 1 responsabile per ente, ogni ente diviso in re-
parti con uno o più vice a capo di uno o più reparti.
ganciando le opportune variazioni patrimoniali dello sche- Come mostra la figura sotto, per mantenere solamente 4
ma preferito (civilistico o gestionale). enti, ogni ente si fa carico di un reparto, in corsivo, che
Discorso analogo può essere fatto per eventuali indici probabilmente non gli appartiene completamente ma si
aziendali, seguendo uno schema classico di rappresen- può ben integrare. Secondo una logica bottom up i vari
tazione, come mostra la figura seguente. reparti possono essere quindi scomposti in Centri di Costo.

Principale caratteristica di questa impostazione sono i


Figura 6.2 - Cash Statement reparti “Fattibilità e disegni preliminari” sotto il Commercia-
le e “Lavorazioni meccaniche” sotto il Tecnico: la ratio se-
guita è che essendo per natura reparti (stranamente) inter-
funzionali, al fine di non lasciarli vagare senza riferimenti, è
bene attribuirli, per cui il primo sostanzialmente lavora per
un cliente interno che è il reparto “Vendite e contratti” di cui
ne è il presupposto, il secondo ha come cliente interno il
reparto “Montaggi” ma, per non accentrare troppe respon-
sabilità sull’ente Produzione, è pur vero che ha come forni-
tore interno, principalmente il reparto “Progettazione Mec-
canica”.

La necessità di coordinare e sincronizzare approvvigiona-


menti e montaggi, con precisione maniacale, dato l’impatto
che il ciclo produttivo ha su quello monetario (specifica-
mente illustrato), tenere questi reparti sotto un’unica su-
pervisione, quella del Responsabile Operations, anche per
assicurare la tracciabilità delle informazioni relative al con-
trollo dei materiali in ingresso e al collaudo degli stessi.

Organization Chart
22 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Ciò detto, risulta poi indispensabile la definizione di figure


di collegamento che, presidiando quei reparti, possono ga-
rantire i collegamenti informativi essenziali tra Commer-
ciale e Tecnico e anche tra Tecnico e Produzione.

Le ipotesi chiave sono relative a lead-time molto stretti, ade-


guatamente supportati da pagamenti corti, idealmente per
tutti quei componenti commerciali che devono costituire
una piattaforma comune alle varie tipologie di macchine.
Soprattutto, nell’ottica di chiedere sconti ai fornitori a fron-
te di pagamenti a breve (max 60 gg), diventa essenziale
giocare su programmazione produzione e approvvigiona-
menti per le forniture più costose e delicate, quindi per i
componenti costruttivi ma anche elettronici, in modo da
ordinare e ricevere il più vicino possibile all’assemblaggio/
montaggio e far partire la (scarsa) dilazione di pagamento
ottenuta il più tardi possibile.
La teoria di cui sopra è esemplificata nelle immagini delle
pagine seguenti, ipotizzando 10 ideali commesse, 1 al
mese, da 1 mil € ciascuna; il diagramma mostra abbastan-
za bene che occorrono 5 mesi per innescare il volano, sem-
pre di riuscire, maniacalmente, a mettere in pratica le azioni
necessarie.

La “Progettazione preliminare” viene svolta internamente,


la “Progettazione esecutiva” anche ma può essere in parte
esternalizzata e rappresenta circa 1% del valore dell’ordine.
L’acquisto dei “Commerciali” che rappresentano circa il
15% del valore dell’ordine, ipotizzando un lead-time di 15 gg,
deve avvenire circa 1 mese prima della fase di “Assemblag-
gio Sottogruppi e Gruppi” in modo da avere un ammortiz-
zatore di 15 gg (una sorta di pre-assemblaggio) che per-
metta la ragionevole certezza che la prima fase di cui sopra
mantenga la durata prevista. Questi primi acquisti preve-
dono pagamento alla consegna.
Le “Lavorazioni esterne”, sostanzialmente attività di car-
penteria metallica e/o costruzione di particolari, rappresen- quisto che si riflette nell’esborso monetario.
tano circa il 3% del valore dell’ordine e il loro acquisto deve
avvenire circa 1,5 mese prima della fase di “Montaggio
Gruppi”. Viene previsto un pagamento a 30 gg. 1.3 Ipotesi previsionali
L’acquisto dei “Costruttivi” e degli “Elettronici” che rappre- La terza sezione con i fogli numerati da 7 a 12, rappresenta
sentano circa il 30% del valore dell’ordine, sempre ipotiz- la sequenza di costruzione di un c/ec previsionale, un ren-
zando un lead-time di 15 gg, deve avvenire circa 1 mese diconto di cassa e uno stato patrimoniale previsionale, con
prima della fase di “Montaggio Gruppi” (in pratica una sorta opportune ipotesi relative ai parametri generali di natura
di pre-montaggio Gruppi e assemblaggio sotto-Gruppi) economico/finanziaria e al costo del lavoro. La convenzio-
coerentemente con quanto sopra, in modo da avere la ra- ne utilizzata è semplice e intuitiva, in generale: le celle non
gionevole certezza che questa seconda (delicata) fase, che colorate raccolgono risultati di operazioni, le celle rosse
include due tipologie di acquisti, mantenga la durata pre- richiedono molta attenzione, le celle gialle richiedono at-
vista. Viene previsto un pagamento a 60 gg. tenzione, le celle verde chiaro sono da compilare senza
particolari cautele.
L’acquisto di ulteriori componenti finali “Costruttivi” e “Elet-
tronici”, che può rappresentare circa il 10% del valore Il foglio “Fcs P+L” è il c/ec, la prima colonna rappresenta il
dell’ordine, deve avvenire circa 1 mese prima della fase totale annuo (Year To Date), poi ci sono i 12 mesi singoli
conclusiva di “Test e Collaudo” in modo da allungare il più (Month To Date), a partire dal totale annuo, come mostra la
possibile l’esborso monetario per quei gruppi. freccia gialla, per le vendite vengono compilati i totali annui,
Ipotizzando un anticipo all’ordine di circa il 30%, ricevuto per i costi variabili vengono compilate le celle relative alle
dal cliente, con l’acquisizione di una commessa al mese, si %, per i costi fissi le celle relative agli importi.
può prevedere un andamento monetario come nei grafici
sotto. La situazione di cassa nei primi 5 mesi è piuttosto
altalenante per poi incrementare costantemente per effet-
to degli anticipi da clienti e della perfetta tempistica di ac-
n.6 - Anno 2015 23

Figura 7 - Profit and Loss Budget/Forecast

Particolarità può essere è l’inserimento dei costi variabili


commerciali nella sezione dei costi variabili, in modo da
avere il Valore della Produzione esclusivamente influenza-
to dalla Variazione di Magazzino e non anche (negativa- > Rotazione Acquisti: ipotizzando 30, 60, 90, 120 gg la me-
mente) dai costi variabili commerciali che nettano i Ricavi dia ponderata risulta 93 gg cioè lo 0,25 degli acquisti risulta
di Vendita. a debito. Anche in questo caso è stato inserito un “box” per
Il foglio “Board” è quello più complesso, lo scopo è quello controlli di coerenza: fatto 100% gli acquisti da c/ec si può
di raccogliere organicamente le principali ipotesi chiave verificare se è ragionevole supporre che una % del 75% di
che servono a far girare il modello e verificarne la coerenza. essi, relativi a m.p., sussidiarie e merci giri a 90 gg, se un 5%
relativo a lavorazioni esterne giri a 60 gg, ecc.
> P&L: il primo blocco propone logicamente lo stesso sche-
ma del foglio precedente, per cui per ogni voce viene ipotiz-
zata la % di distribuzione mensile, secondo la solita con-
venzione (celle verdi, libera immissione).

Figura 8 - Cruscotto

> Rotazione Magazzino: ipotizzando che il 49% sul valore


Non sono stati inseriti (ma dovrebbero essere precedente- della commessa sia costituito da materiali, se questi gira-
mente identificati) alcuni criteri di ripartizione per stagio- no a 30 gg, la media ponderata risulta 15 gg cioè lo 0,04 del
nalità, la cui distribuzione non può che essere determinata valore di commessa risulta immagazzinato per m.p., sus-
dalla funzione commerciale. sidiarie e merci.
Ipotizzando poi di attribuire alle varie fasi della commessa
> Rotazione Vendite: ipotizzando il 30% all’ordine, 60% una % del valore complessivo e una durata in giorni, risul-
all’accettazione/spedizione dopo 5 mesi e un 10% a garan- terebbe:
zia dopo ulteriori 15 gg, la media ponderata risulta di 107 • Studio Fattibilità e relativi layout preliminari si ipotizza
gg, cioè 0,29 delle vendite resta a credito. possa valere il 10% del valore del contratto e duri 20 gg
É stato inserito un “box” per tenere conto degli ordini arre- • Progettazione Esecutiva e relativi particolari si ipotizza
trati che comunque generano Vendite e degli ordini dell’an- possa valere 15% e duri 40 gg
no che in parte influenzano il fatturato e in parte le rimanen- • Assemblaggio Gruppi possa valere il 20% e duri 30 gg
ze finali dell’anno. L’ipotesi è di smaltire il 99% degli ordini • Montaggio Macchine possa valere 30% e duri 30 gg
arretrati e, se una commessa dura 150 gg, il 42% degli or- • Test e relativi collaudi, smontaggi e rimontaggi possa
dini dell’anno, il rimanente 58%, in parte, va a generare Va- valere 25% e duri 30 gg
lore della Produzione. Gli importi relativi a Vendite e Valore che porta a una commessa verosimile della durata di 150
della Produzione, calcolati nel box, devono essere coerenti gg con una media ponderata di 31 gg cioè lo 0,08 del valore
con quelli in c/ec. di contratto risulta immagazzinato in lavori in corso. Il ma-
gazzino finale dovrebbe aggirarsi attorno allo 0,12-0,13 del
valore dei contratti/commesse su cui l’azienda è impegna-
ta.
24 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Questi indicatori soprattutto nella logica di costruzione del


modello meritano certamente degli approfondimenti da
parte di enti tecnici, approvvigionamenti e produzione: si-
curamente sono troppo semplicistici, devono essere defi-
niti e realizzati altri per sintetizzare e controllare l’avanza-
mento dei progetti/commesse in ogni fase ma quello che
importa in questa sede è sottolineare l’importanza della
loro esistenza.

> Effetto Iva: collegati i dati di Vendite e Acquisti da c/ec,


sono inserite delle % per tener conto della possibilità di ac-
quistare in dichiarazione di intento, del momento che si
vende all’estero. Qui c’è una semplificazione nel modello: > Lavoro: premesso che è stato inserito un foglio dedicato,
non è stato considerato che la differenza tra iva debito e iva in “Board” vengono solo collegati i dati dal c/ec (foglio “Fcs
credito diventa esigibile il mese successivo a quello di P+L”), l’equazione usata per passare dal costo aziendale
competenza ricavi e costi, può essere trascurabile ai fini onerato a Ral ed Accantonamento Tfr è la seguente:
del presente lavoro perché si tratta solo di spostare il flus- Ral + Contributi c/azienda (30% Ral) + Accantonamento tfr
so di cassa un mese avanti, tuttavia è da tenere in debita (1/13 Ral) = Costo azienda.
considerazione soprattutto in caso di forti stagionalità Da cui 1,377 Ral = Costo azienda.
nelle vendite. Nel modello si ipotizza di detrarre iva sul 75%
degli acquisti e quindi fare dichiarazioni intento al 25% dei
fornitori, sugli investimenti si ipotizza di detrarre iva su 1%
e quindi fare dichiarazioni intento al 99% dei relativi forni-
tori.

> Tasse: le tasse dell’anno precedente servono per identifi-


care il saldo che avviene l’anno in corso e stimare gli acco-
nti dell’anno in corso che hanno effetto sulla fabbisogno di
cassa per cui è successivamente stato predisposto un fo-
glio dedicato, foglio “Fcs R+D”.

> Interessi: calcolati su saldo medio di c/c come risulta dal


fabbisogno di cassa, collegando in “Board” i dati dal foglio
del fabbisogno di cassa.

> Ammortamenti e Investimenti: collegati i dati da c/ec e


sp, risulta un tasso medio di ammortamento attorno al
17% che è abbastanza coerente con il tasso solito del 20%,
usato nel modello per calcolare gli ammortamenti dei nuo-
vi investimenti dell’anno che poi devono essere inseriti
manualmente a c/ec.
n.6 - Anno 2015 25

Il foglio “Labour” mira a raccogliere tutte le informazioni In questo caso c’è una semplificazione nel modello, non
relative ai dipendenti e soprattutto a definire la massa sa- essendo considerato che i contributi diventano esigibili il
lariale, partendo dalla RAL per arrivare a determinare il mese successivo a quello di competenza dei costi, tutto
Costo per l’azienda e il Netto per il dipendente passando sommato forse non gravissima, perché in un’ottica rolling,
per l’esborso monetario. si tratta di spostare il flusso di cassa un mese avanti per-
ché invece che a dicembre si manifestano a gennaio
Figura 9 - Costo del Lavoro
dell’anno successivo i contributi relativi alla doppia men-
silità di dicembre.

> Iva: il credito iva, determinato nel foglio “Board” viene


utilizzato mensilmente in compensazione.

> Tasse: la teoria è quella di pagare, a giugno, Saldo anno


precedente e I acconto anno in corso, successivamente, a
Algoritmo utilizzato per queste stime è stato il seguente: novembre, II acconto anno in corso, importi determinati
Ral – % contributi c/dip x Ral = Imponibile Fiscale nel foglio “Board”, visto precedentemente.
Imponibile Fiscale – % tassazione media x Imponibile Fis-
cale = Netto Dipendente > Interessi correnti: l’importo annuo è definito nel foglio
da cui: “Board” e si può distribuirlo in 4 tranche.
Imponibile Fiscale = Netto Dipendente / (1 – % tassazione
media)

Il foglio “Fcs R+D” rappresenta il fabbisogno di cassa,


con uno schema classico diretto, suddividendo i flussi in
operativi, istituzionali, finanziari e investimenti.

Figura 10 - Rendiconto di Cassa

> Uscite per investimenti: l’importo inserito manualmente,


ipoteticamente distribuito al 50% a inizio anno e al 50% a
metà anno, è quello sui cui nel foglio “Board” viene calco-
lato l’incremento per effetto dei nuovi ammortamenti. Per
semplicità occorre ipotizzare di non detrarre l’iva sugli in-
vestimenti (dichiarazione intento).

Le prime due sono colonne di appoggio, che vanno a recu- Il foglio “Fcs BS” è lo stato patrimoniale, la prima colonna
perare dati, informazioni e ipotesi dal foglio “Fcs P+L” e rappresenta il consuntivo anno precedente (Prior Year Ac-
“Board“. La terza colonna rappresenta il flusso annuo, poi tual), poi c’è la sua ripartizione %, due colonne di appoggio
ripartito in dodici mesi utilizzando la stagionalità prevista che che vanno a recuperare dati, informazioni e ipotesi dal
in “Board”. Le celle verde chiaro, da compilare qualora foglio “P+L” e “Board“ per stimare lo stato patrimoniale fi-
necessario, possono tornare utili per giroconti o aggiusta- nale dell’anno in corso (Year To Date Forecast) e i 12 mesi
menti. progressivi (rozzamente cumulati sulla base della stagio-
nalità di c/ec).
> Incassi da clienti: dei 9.500 k/€ di vendite in c/ec, in
Figura 11 - Balance Sheet, Assets
base ai parametri DSO visti precedentemente e definiti nel
foglio “Board”, viene incassato il 71% e il 29% costituisce
crediti in stato patrimoniale.

> Pagamenti a fornitori: dei costi in c/ec occorre es-


cludere la mod e la moi e gli ammortamenti, in base ai
parametri DPO viene pagato il 75% ed il 25% costituisce
debito in stato patrimoniale.

> Salari e Stipendi: dei 2.600 k/€ di costo onerato del per-
sonale in c/ec (coerente con gli importi relativi ai dipen-
denti del foglio dedicato), occorre escludere 1/13 di ac-
cantonamento tfr e il 39% che rappresenta l’esborso per i
contributi (c/dipendente e c/ditta).

> Contributi: comprende il giro conto del 39% dalla riga


precedente.
26 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Lo schema di stato patrimoniale evidenzia il circolante e la incassi e pagamenti dell’anno; dal momento che il foglio
posizione finanziaria. del fabbisogno di cassa da cui prendere quei valori è im-
postato solo su ipotesi sull’anno in corso e il magazzino fi-
Figura 12 -Balance Sheet Equity, Liabilities and Net Financial Position nale è invece determinato considerando l’importo finale
dell’anno precedente, è stato ritenuto che mixare i due
metodi possa in qualche modo attenuare effetti distorsivi
presenti in entrambe o quantomeno contemperarli (spe-
rando che i metodi scelti non siano proprio i meno adatti
per le poste considerate, nel qual caso si sarebbe ottenuto
il peggio possibile).

> Acconti a fornitori, Anticipi da clienti: inseriti come poste


del capitale circolante, per i primi, determinato un importo
scarsamente significativo per l’anno precedente è stato
confermato anche per l’anno preventivato, per i secondi,
decisamente più significativi quale indicatore del dinami-
smo commerciale, è stato stornato l’importo dell’anno
precedente (perché si immagina di aver evaso quegli ordi-
Lo stato patrimoniale di apertura, cioè il consuntivo dell’an- ni) e determinato l’importo finale dei downpayments per
no precedente nell’ipotesi di un’azienda già avviata, (total- l’anno in corso come risultato del prodotto del valore della
mente da rivedere in caso di start-up), serve per far girare il produzione, per la porzione che rimane a credito, per la
modello e fare emergere le criticità. porzione incassata all’ordine. Anche in questo caso sono
Solita convenzione, celle verde chiaro che si riferiscono al state inserite delle celle a quadratura che riducono o au-
consuntivo da compilare manualmente, celle giallo chiaro mentano l’importo dei downpayments per l’anno in corso.
da compilare manualmente che si riferiscono alla costru-
zione del forecast e quindi possono essere utilizzati per > Other current assets: viene stornato il credito iva impu-
eventuali quadrature. tato per l’anno precedente e inserito l’importo che risulta
dal fabbisogno di cassa nell’ultimo mese (perché in realtà
> Investimenti Netti: il previsionale somma, al consuntivo, quell’importo uscirà il mese successivo è quindi dovrebbe
gli investimenti dal foglio “Fcs R+D” al netto dei disinvesti- risultare a debito il mese precedente).
menti e gli ammortamenti dal foglio “Board” che compren-
dono i nuovi ammortamenti (ripartiti proporzionalmente > Long term liabilities: in assenza di prevedibili dimissioni,
all’anno consuntivato). l’importo del Fondo TFR si incrementa per l’accantonamento
dell’anno, stimato nel foglio “Board”.
> Stock: il previsionale somma al consuntivo, prima il
prodotto tra il Valore Produzione dal foglio “Fcs P+L” per le > Other current liabilities: viene stornato il debito vs erario
relative ipotesi di giacenza da “Board” (in cui ho utilizzato per le imposte della società dell’anno precedente e impu-
proprio il Valore della Produzione come parametro %), suc- tato quello dell’anno in corso, stimato dal c/ec; discorso
cessivamente detrae il prodotto tra il valore delle Vendite analogo sia per il debito vs erario per i contributi sociali che
da Ordini dell’anno precedente per le relative ipotesi di gia- per i debiti vs dipendenti, entrambe stimati dall’importo che
cenza da “Board”. risulta dal fabbisogno di cassa stimato nell’ultimo mese.
La posta di bilancio in questione è decisamente complicata
e delicata. La logica adoperata è che il magazzino dell’anno > Accruals: ratei e risconti non hanno importi significativi
precedente, in parte è composto da materie prime, merci e per quanto riguarda l’anno precedente e non sono stati
prodotti in corso, di competenza di quelle commesse movimentati nell’anno previsto, sono poste su cui è inutile
(dell’anno precedente appunto) che non sono state evase fare ipotesi perché la realtà aziendale è varia e diversificata.
cioè non sono state fatturate.
Nel c/ec dell’anno in corso, una parte delle vendite è proprio > Net Financial Position: l’importo relativo alla cassa finale
relativa a quelle commesse (dell’anno precedente appunto) dell’anno precedente è collegato al foglio del fabbisogno di
quindi, se per determinare il magazzino finale dell’anno in cassa per l’anno preventivato, così come l’importo del flus-
corso si parte dal magazzino finale dell’anno precedente, è so netto per l’anno preventivato è collegato per determina-
logico doverlo scaricare della quota relativa a ciò che è te il saldo finale di cassa per l’esercizio preventivato. Sco-
stato immagazzinato l’anno precedente ma è stato prele- perto di conto o anticipo fatture non ha importo
vato nell’anno in corso e si è manifestato a c/ec nelle ven- significativo per l’anno consuntivato e non viene movimen-
dite. tato per l’anno previsto (cioè non vengono utilizzate le
banche per finanziare il fabbisogno di cassa ma si gioca su
> A/R, A/P: il previsionale è determinato unicamente come anticipi da clienti e pagamenti non predisposti, questo uni-
porzione del valore della produzione per i crediti e come camente perché, per coerenza con il c/ec, non sono stati
porzione dei costi per i debiti, senza partire dall’importo fi- previsti interessi passivi).
nale dell’anno precedente. Volendo partire dall’importo fi-
nale dell’anno precedente si dovrebbero considerare anche
n.6 - Anno 2015 27

1.4 Analisi Grafiche 2 Cenni di Contabilità Analitica


La sezione grafici è rappresentata dagli “screenshot” di cui Come accennato nell’introduzione, la realtà cui ci si può ri-
sotto. ferire è una pmi operante su commessa per cui esistono
costi direttamente allocabili sulle commesse e costi indi-
Figura 13 - Conto Economico a doppia scala rettamente allocabili sulle commesse attraverso ribalta-
menti dai CdC.
L’implementazione su Erp e l’introduzione di CdC e Distinte
Base, per gruppi e sottogruppi, è necessaria al fine di deter-
minare oggettivamente costi standard correnti (per pen-
sare successivamente costi standard normali e attesi) per
calcolare Preventivi di Commessa, consapevoli che non
tutte le commesse e i macchinari che le compongono rap-
presentano un nuovo progetto, dal punto di vista tecnico/
industriale, quanto piuttosto una configurazione su speci-
fiche del cliente.
L’emissione di ordini di acquisto e la rilevazione dei tempi
sulle commesse, è invece necessaria per calcolare Con-
suntivi di Commessa.

In fase di progettazione del sistema informativo e defini-


zione delle procedure operative, molta attenzione deve es-
sere posta alla corretta alimentazione e utilizzo dei CdC e
Il grafico del Profit and Loss, a doppia scala, mostra la strut- delle Commesse. In fase di normale utilizzo, è molto deli-
tura dei costi prevista: sull’asse sinistro in % sulle Valore cato l’aspetto di ingegnerizzazione del prodotto, distinte
della Produzione fatto pari al 100%, il I Margine, il II Margine basi e cicli, sia nella loro definizione che nei successivi ag-
e l’EBIT; sull’asse destro, sempre in % sul Valore della Pro- giornamenti (rilasci).
duzione fatto pari al 100%, i Costi Variabili dei Materiali e Controllare la coerenza, rispetto al modello di contabilità
della Mod, i Costi Fissi Industriali e di Struttura. industriale del costo pieno industriale, dei “Piani delle Voci”
Il grafico è collegato al foglio “Fcs P+L” su cui volutamente con i conti contabili collegati: se un conto è rilevante sia per
non si intende entrare nel dettaglio dello schema di riclas- commessa che per cdc deve essere agganciato sia al pia-
sifica perché non oggetto della presente trattazione. no delle voci per commessa che al piano delle voci per cdc.
Sarebbe più semplice che un conto sia rilevante solo per
Figura 14 - Stato Patrimoniale, Anno Precedente e Anno Corrente commessa (per quei conti che alimentano le voci fino al
primo margine di contribuzione) o per centro di analisi (per
quei conti che alimentano le voci fino al secondo margine).
Il rischio è che si possano trovare in contabilità industriale
i costi 2 volte, 1 volta perchè attribuito sulla commessa e
un’altra volta perchè attribuito al cdc che poi viene ribaltato
sulle commesse in base ai driver.
In ambito “extra-sistema”, senza utilizzare un Erp ma sola-
mente fogli xls, quanto sopra non è realizzabile (ovvero lo
sarebbe ma non potrebbe essere affidabile). Ciò che è ipo-
tizzabile è invece la progettazione di un embrione di Con-
trollo di Gestione su cui poi sviluppare la Contabilità Anal-
itica.

Mantenendo la logica del costo pieno industriale, che pare


idonea per l’azienda in questione, dovremmo avere:

> Costi Diretti rispetto alla commessa:


Il grafico del Balance Sheet mostra l’evoluzione delle princi- • Materiali/Componenti
pali grandezze dello Stato Patrimoniale Previsionale (in • Tempi Assemblaggi/Montaggi (solo le teste per cui si ri-
gergo Full Year, Year To Date, Forecast) rispetto a quello con- levano tempi/ore tramite rapportino)
suntivo dell’anno precedente (in gergo Prior Year Actual): • Tempi Progettazione e Operazioni (ad esempio studi es-
Investimenti Netti, Capitale Circolante Netto, Altre Attività terni di progettazione, personale interno solo le teste per
Correnti, Patrimonio Netto, Passività a Lungo, Passività cui si rilevano tempi/ore tramite rapportino)
Correnti, Posizione Finanziaria Netta.
Anche in questo caso il grafito è collegato al foglio “Fcs Attribuiti alla commessa mediante criteri oggettivi:
BS” la cui struttura è costituita anche in funzione della sua • Ordine di acquisto
rappresentazione grafica. • Tempi/Ore tramite rapportino
28 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

> Costi Indiretti Industriali rispetto alla commessa: L’impostazione adottata prevede 5 cdc diretti e 1 cdc indi-
• Altri Materiali non attribuibili alle commesse (ad esempio retto in cui vengono raccolti i costi industriali non attribuibi-
materiali di consumo, attrezzatura varia e minuta, …) li ai precedenti. Il cdc indiretto viene poi svuotato e ripartito
• Utilities, Affitti, Leasing, Ammortamenti, … non attribuibili sui cdc diretti in base ai parametri scelti e rilevati proprio
alle commesse sui cdc diretti: H dirette, Costo H diretto, Teste dirette, Cos-
• Personale (ad esempio Capi Uffici Progettazione, Reparti to H diretto ponderato per teste, ecc…
Carpenteria e Lavorazioni Meccaniche, … per cui non si ri-
levano tempi/ore tramite rapportino e quindi non attribuibi- La Tariffa che si giunge a definire, per centro di costo, come
li oggettivamente alla commessa) mostra lo screenshot sotto, risulta scomposta in:
• Operazioni (Acquisti, Logistica, Manutenzione, … per cui • Costo diretto della manodopera onerata
non si rilevano tempi/ore tramite rapportino e quindi non • Costo indiretto industriale
attribuibili oggettivamente alla commessa)
Le frecce rosse mostrano la % di ripartizione della voce di
Attribuiti mediante assegnazione/contabilizzazione ai Cen- costo, nel caso esemplificato non viene considerato il cos-
tri di Costo Produttivi, ad esempio: to del lavoro diretto (sia interno che esternalizzato) perchè
• Meccanico viene compreso nel calcolo della tariffa già onerato degli
• Elettronico elementi afferenti contributi, ratei, ferie e tfr.
• Lavorazioni Meccaniche
• Operazioni OH
Attribuiti mediante assegnazione/contabilizzazione ai Cen-
tri di Costo Ausiliari e di Servizio, ad esempio:
• Acquisti
• Logistica
• Manutenzione
• Forza Motrice

Allocazione dei Costi Indiretti Industriali, attribuiti ai CdC


Ausiliari e di Servizio, sui CdC Produttivi mediante appositi
driver, ad esempio:
• Ore assorbite dai CdC Produttivi
• Metri q
• Metri c
• Costo orario medio di CdC produttivo
• Teste di CdC produttivo
Allocazione dei Costi Indiretti Industriali, attribuiti ai CdC
Produttivi, sulle commesse mediante appositi driver, ad es-
empio: Il costo del lavoro indiretto viene invece sommato alle altre
• Numero di disegni emessi voci di costo indiretto considerate in questo modello (che
• Numero di distinte emesse potremmo definire di “full costing industriale” e poi ripartito
• Numero di gruppi secondo i parametri visti precedentemente.
• Layout/Offerte emesse Possono essere utili alcune definizioni, ad esempio definire
• Ore rilevate su Commessa la “commessa”, a fini gestionali, come la singola macchina
che costituisce l’impianto, se l’oggetto di cui interessa rile-
Quanto sopra va pertanto implementato su erp e, a parere vare i costi è la macchina e magari parti rilevanti di essa.
di chi scrive, in quel momento inizia il mestiere del Control- Può essere necessario in ambito tecnico e produttivo sta-
ler quale depositario delle sequenze logiche alla base di bilire precise milestones di commessa, sia per quanto ri-
procedure e processi aziendali e anche delle regole opera- guarda la progettazione (emissione disegni e distinte basi)
tive, per cui partecipa alla definizione. Dunque una figura che le operazioni (emissione ordini, ricevimento materiali,
che deve essere in grado di dialogare con tutti, senza auto- assemblaggio gruppi, montaggio macchine) in tal senso
rità ma con autorevolezza, il costante sviluppatore del si- dalle riunioni di produzioni devono uscire verbali di avanza-
stema informativo (che non è il sistema informatico) azien- mento lavori con (almeno a fini gestionali) queste infor-
dale. Questo naturalmente pensando a una realtà moder- mazioni tracciate, altrimenti la valorizzazione commesse
namente organizzata, prescindendo dalle dimensioni, dove diventa un esercizio contabile piuttosto inutile.
il tempo viene impiegato per analizzare cifre ragionevol-
mente affidabili e non per raccogliere numeri.

É possibile dunque definire il Piano dei Centri di Costo a cui


attribuire manualmente i CdC stabiliti alle Voci di Costo
che, come mostra la freccia arancione, riprendono lo stes-
so schema e sono collegate al foglio “Fcs P+L” già incon-
trato più volte precedentemente.
n.6 - Anno 2015 29
30 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

innovative d'impresa accelerandone la realizzazione. Con le proprie esperienze e con il proprio


network contribuisce alla crescita professionale del team, alla costruzione del modello di
n.6 - Anno 2015 31

Rubrica: pratica
professionale.
32 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Il ruolo dell’Analisi
Creditizia
nell’Affidamento
Anna Guarini

dell’Azienda
Nell’attuale contesto economico an- dia, repentino cambiamento delle abi-
cora caratterizzato da grande incertez- tudini di pagamento, ritardo nel paga-
za, con la necessità di gestire con la mento degli stipendi, esistenza di
massima attenzione le potenziali cri- protesti, esistenza di procedure esecu-
ticità nelle relazioni commerciali è im- tive mobiliari, mancato deposito del
portante conoscere sia quali sono i bilancio...
clienti più affidabili che identificare i Ai suddetti elementi qualitativi si aggi-
clienti più critici. ungono valori anomali degli indicatori
Infatti mentre i partner commerciali quantitativi classici:
più affidabili sono quelli su cui punta- ROE redditività del capitale proprio
re per uscire dalla crisi, quelli più critici (reddito netto/mezzi propri) per valu-
vanno monitorati attentamente cer- tare l’entità del ritorno economico
cando al contempo di non bloccarli. dell’investimento degli azionisti;
In realtà, un contesto economico di ROI redditività del capitale investito
maggior rischio tende a comprimere i (reddito operativo/capitale Investito)
volumi perché il venditore non sarà più per valutare la remuneratività globale
disposto a investire sul cliente in ter- dell’investimento rispetto ad altri alter-
mini di scadenze di pagamento, sconti nativi;
e altre leve commerciali. In sintesi una ROS redditività delle vendite (reddito
gestione equilibrata del proprio porta- operativo/fatturato) che Indica la re-
foglio di fornitori può permettere alle munerazione della gestione caratteri-
aziende di identificare rapidamente le stica dell’azienda;
realtà più virtuose e quelle più rischio- MARGINE DI CONTRIBUZIONE (mar-
se e di agire di conseguenza, ed è pro- gine di contribuzione/fatturato) per
prio nella fase di valutazione di affida- valutare la capacità dell’azienda di
bilità delle aziende che riveste parti- coprire i propri costi fissi di gestione.
lare importanza l’analisi creditizia.
Il rapporto tra il ROI e il ROE dipende
Occorrerà in prima battuta individuare dall’andamento della gestione finan-
gli indicatori utili all’analisi creditizia ziaria. Se il ROI> r (costo del debito) al-
senza però dimenticare di leggere lora avremo ROE>ROI, in sintesi la red-
quelli che sono segnali importanti di ditività complessiva sarà tanto mag-
una precaria condizione della vita giore quanto maggiore è il ricorso al
aziendale. capitale di terzi.
Tra questi possiamo elencarne alcuni:
offerta di cessione di titoli emessi da Accanto agli indici su menzionati sono
terzi, numerose richieste di informa- particolarmente segnaletici gli indica-
zioni a banche e/o agenzie, continue tori finanziari di correlazione calcolati
trasformazioni societarie, riduzione come differenze (margini) o come rap-
degli acquisti, eccessivo turn over del porti tra poste riclassificate delle op-
personale, frequenti cambi di fornitori, poste sezioni dello stato patrimoniale
furti/incendi, ordini difformi dalla me- quali:

Rubrica: pratica professionale.


n.6 - Anno 2015 33

Attivo liquido/Debiti a breve termine: Quindi si può procedere in due modi: ficoltà di liquidità, da uno stato di in-
rapporto tra l’ammontare della liquidi- 1. Con approccio finanziario cioè at- solvenza vera e propria piuttosto che
tà complessiva e l’ammontare dei de- tualizzando i flussi operativi di cassa dalla volontà di non pagare a causa di
biti a breve termine che esprime la ca- al costo medio del capitale (proprio o contestazioni in atto con l’azienda.
pacità dell’impresa di far fronte ai pro- di terzi) Ovviamente nella fase di definizione
pri impegni finanziari a breve con flus- 2. Con approccio economico cioè at- del fido di fornitura ci sono sia vincoli
si di cassa provenienti da liquidità im- tualizzando i flussi di reddito operativo contestuali interni legati alla struttura
mediate e da trasformazione in con- residuale al costo del capitale. del prodotto, alla politica di pricing, alla
tante di liquidità differite. I due approcci riferiti allo stesso pro- valutazione di adeguatezza delle ga-
Fonti consolidate/Immobilizzazioni, getto di investimento a parità di tasso ranzie date, ai criteri gestionali del
detto anche indice secondario di strut- portano ad analoghi risultati. In un’im- workflow cioè analisi costi-benefici
tura, che consente di stabilire in quale presa orientata alla valorizzazione del considerando la globalità del portafo-
misura l’attivo permanente finanzia capitale ambedue le decisioni su de- glio di esposizioni, che vincoli contes-
l’attivo fisso. Se tale indice è: scritte sono orientate alla creazione di tuali esterni legati alla forma legale del
>1 il passivo permanente finanzia inte- valore rappresentato dal valore attuale cliente, l’anzianità, le dimensioni, l’or-
gralmente le immobilizzazioni e parte dei differenziali attesi tra i rendimenti e ganizzazione, la rischiosità e l’anda-
delle attività correnti; il costo del capitale che coincide con il mento del contesto economico di rif-
<1 il passivo permanente finanzia solo valore attuale dei flussi di cassa. erimento.
parzialmente le immobilizzazioni e si É tuttavia fondamentale ricordarsi che
ricorre alle passività correnti che di l’analisi creditizia è trasversale all’im- Per una corretta assegnazione del fido
conseguenza creano maggior tensio- presa, il fido concesso è lo strumento andrà fatta un’attenta valutazione
ne finanziaria e costano di più; operativo del credito, il fido è il livello economica finanziaria del cliente ba-
1 caso solo teorico in cui il passivo massimo di rischio che l’azienda sta- sata anche sulle informazioni econo-
permanente finanzia in modo esclusi- bilisce di assumere nei confronti di miche di settore così come su una cor-
vo e completo le immobilizzazioni. ciascun cliente in presenza di forniture retta valutazione della mission tenendo
con pagamento dilazionato. sempre conto della premessa di base
Il fulcro dell’indagine analitica è capire In sostanza il fido non è funzione del- secondo la quale l’indice di solvibilità
se le aziende sono incentivate a perse- la fornitura, ma è funzione del grado è un indice di profitto e il credito è fi-
guire la redditività di lungo termine op- di fiducia e potenzialità del cliente ge- ducia : fido zero = business zero.
pure il controllo dei costi è la strategia stito.
vincente per la continuità aziendale.
Il fido teorico è il risultato di un calcolo
Infatti in un mercato sempre più glo- matematico cioè:
bale un’azienda che vuole crescere
può rafforzare la propria posizione go-
ACQUISTI PREVISTI* TERMINI DI
dendo al contempo di un maggiore
PAGAMENTO
vantaggio competitivo tanto più quan-
----------------------------------------------------------
to più grande è la sua capacità di auto-
PERIODO DI RIFERIMENTO
finanziamento; al tempo stesso, in
un’azienda che miri alla redditività du-
revole nel tempo, le decisioni di alloca- Varia al variare delle condizioni acces-
zione e utilizzo dei fondi non sono con- sorie e serve per controllare se le con-
tingenti all’operatività dell’esercizio, dizioni di pagamento sono state appli-
ma devono considerare i risultati pros- cate correttamente, se ci sono stati
pettici di lungo periodo. ritardi o pagamenti anticipati, se ci
• Le decisioni operative devono es- sono stati (e ci saranno) picchi di fat-
sere valutate con logica differenziale turato ed esposizione.
di tutte le variazioni delle variabili che I principali elementi per la valutazione
agiscono su ricavi e costi operativi del fido sono l’analisi sulla rischiosità,
(fatturato, pricing e politiche commer- le vendite previste al cliente e il volume
ciali sia verso i clienti, sai verso i forni- d’affari del cliente stesso; le condizioni
tori, selezione dei prodotti destinati di pagamento concesse dall’azienda
alla vendita, ottimizzazione dei pro- al cliente, le garanzie presentate dal
cessi) cliente (fidejussione bancaria), la ca-
• Le decisioni strategiche devono es- pacità di autofinanziamento e un’at-
sere valutate considerando che non tenta analisi dello storico dei paga-
tutti gli investimenti sono tesi a creare menti del cliente. Nello specifico un
valore durevole nel tempo, soprattutto mancato pagamento potrebbe dipen-
in termini di reiterati differenziali dei dere dalla volontà di autofinanziamen-
flussi di cassa. to, così come da una momentanea dif-

Rubrica: pratica professionale.


34 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

La pianificazione
del Processo di
valutazione
Giuseppe Ossoli

Come sviluppare il quadro Al riguardo si avrebbe anche modo di


metodologico di un accurato evidenziare come i modelli di valuta-
zione assoluti risentono, in misura più
processo valutativo fortemen- o meno rilevante, della discrezionalità
te ancorato ad alcuni pilastri: dell’analista. Questo aspetto risulta
- la piattaforma informativa; ancor più evidente proprio nell’appli-
- l’analisi fondamentale; cazione dei modelli oggi più accredi-
- lo sviluppo integrato dei mo- tati, basati sull’attualizzazione dei flus-
delli assoluti e relativi. si di risultato attesi. È risaputo, infatti,
che la credibilità e la dimostrabilità dei
L’obiettivo è quello di garantire flussi prospettici è limitata ai 3-5 anni
credibilità, correttezza e dimo- del cosiddetto periodo di previsione
strabilità al processo valutati- analitica; oltre questo orizzonte di pia-
vo e ai suoi risultati. nificazione, l’incertezza dei flussi au-
menta man mano che questi si allon-
Secondo l’approccio tradizionale, an- tanano nel tempo. Inoltre si ha eviden-
cora oggi seguito da numerosi profes- za che, in molti settori, il valore del ca-
sionisti, la valutazione del valore eco- pitale economico stimato è in massi-
nomico d’impresa viene ricondotta ma parte riconducibile proprio ai flussi
alla mera applicazione di un metodo e, di medio-lungo periodo, catturati ed
in ultima analisi, all’applicazione di una espressi attraverso il cosiddetto valo-
formula quantitativa. Secondo tale ap- re terminale. Queste considerazioni
proccio un semplice modello di calco- evidenziano, nell’ambito di un proces-
lo avrebbe la sorprendente capacità di so valutativo, l’importanza di un accu-
interpretare una realtà complessa co- rato processo di pianificazione strate-
me quella dell’impresa analizzata, at- gica e di un piano industriale formaliz-
tribuendo a una formula il potere di zato, al fine di ridurre l’incertezza che,
sintetizzare un giudizio di valore rap- gioco forza, caratterizza i flussi più
presentativo della ragion d’essere lontani nel tempo.
dell’impresa stessa, della sua storia,
delle sue performance e delle sue pro- Molto spesso, infatti, i tassi vengono
spettive. In altri casi, solo apparente- applicati in modo automatico, combi-
mente più accurati, viene fatto ricorso nando in una semplice formula mate-
a più formule valutative, arrivando a matica alcuni valori tabellari, senza
esprimere un giudizio di valore quale preoccuparsi di verificarne la coerenza
media aritmetica dei risultati elaborati con i flussi di risultato attesi. Al con-
dai singoli metodi proposti dalla let- trario, il costo del capitale non è una
teratura aziendalistica. misura oggettiva fornita dal mercato
Gli appena evidenziati limiti metodolo- finanziario o da banche dati specia-
gici solo in parte giustificano la molte- lizzate, bensì il risultato di stime arti-
plicità di approcci e comportamenti colate e complesse, condizionate in
valutativi, in ordine ai quali non esiste massima parte dalle scelte operate
consenso di opinioni. Questo perché, dall’analista. Tali indirizzi di metodo,
nella realtà, nessun modello e nessu- tuttavia, vengono spesso disattesi nel-
na formula riesce a interpretare tutti i la pratica professionale, dove prevale il
driver di creazione del valore azien- convincimento che i tassi correnti sul
dale. mercato finanziario, i coefficienti beta

Rubrica: pratica professionale.


n.6 - Anno 2015 35

e poche variabili fondamentali dell’im- L’ANALISI FONDAMENTALE NEL mente correlate:


presa analizzata siano sufficienti a PROCESSO VALUTATIVO AZIEN- • l’analisi qualitativa prende in con-
calcolare “automaticamente” e in mo- DALE. siderazione tutte le informazioni extra-
do “oggettivo” i tassi di attualizzazio- Con il termine analisi fondamentale si contabili necessarie per avere una vi-
ne, prescindendo dalla particolare fa riferimento a un processo finalizza- sione d’insieme dell’attività d’impresa,
configurazione dei flussi da attualiz- to allo sviluppo di una piattaforma in- del suo assetto organizzativo, del suo
zare, dall’orizzonte temporale di riferi- formativa in grado di rappresentare in modello di business, delle strategie
mento e dal metodo di valutazione termini qualitativi e quantitativi il siste- adottate, nonché dello scenario com-
adottato. A rendere ancor più affasci- ma impresa e lo scenario all’interno petitivo all’interno del quale l’azienda
nante, e nel contempo anche più com- del quale la stessa si trova a operare, stessa si trova a operare;
plesso, lo scenario valutativo concor- garantendo accuratezza, consistenza • l’analisi quantitativa opera diretta-
rono gli intangibili. In questi ultimi e credibilità all’intero processo valuta- mente sui bilanci ufficiali, al fine di evi-
anni, infatti, è maturata la consapevo- tivo. denziare in termini numerici la dinami-
lezza che il valore delle imprese è de- Compito dell’analisi fondamentale è ca economica, finanziaria e patrimo-
terminato in massima parte dalla pro- quello di individuare le informazioni, niale relativa agli ultimi esercizi.
pria dotazione di risorse immateriali. selezionarle, organizzarle, verificarne
Se, da un lato, gli intangibili vengono la coerenza e la completezza, normal- L’analisi qualitativa, pilastro portante
ormai considerati i veri driver del pro- izzarle, elaborarle, evidenziando cor- delle due diligence, riguarda:
cesso di creazione del valore, capaci di relazioni e risolvendo contraddizioni, • da un lato, la struttura e la dinamica
garantire un vantaggio competitivo arrivando a comporre un quadro inter- del mercato in cui opera l’impresa,
sostenibile nel tempo, dall’altro lato va pretativo essenziale ai fini della proie- l’andamento e le possibili evoluzioni
rilevata la difficoltà degli attuali siste- zione dei flussi di risultato attesi. del settore, la quota di mercato, la ca-
mi contabili e dei modelli valutativi di Un’adeguata piattaforma informativa pacità di penetrazione, le caratteri-
misurarne il valore su basi consensua- è condizione necessaria per garantire stiche del business d’impresa, ecc;
li e coerenti con gli attuali principi con- efficacia e accuratezza all’intero pro- • dall’altro, le caratteristiche generali e
tabili. Questo si traduce in una incom- cesso valutativo. Senza una adeguata le politiche di gestione dell’impresa
pleta rappresentazione patrimoniale conoscenza della storia, delle dinami- stessa, nonché la coerenza dei suoi
degli asset immateriali. che e delle prospettive aziendali un programmi futuri: la capacità di piani-
Queste semplici considerazioni evi- qualsiasi modello valutativo perde di ficazione e programmazione, l’assetto
denziano come molti elementi di criti- significato. Da questo punto di vista i organizzativo, il modello di governance,
cità dei tradizionali metodi valutativi modelli di valutazione, assoluti e rela- il sistema di controllo (tutti elementi
siano riconducibili a una incompleta tivi, si pongono sullo stesso piano, fon- essenziali per completare l’informativa
piattaforma informativa e a carenze dando la propria credibilità e la propria necessaria per una corretta compren-
dell’impianto metodologico, non giu- accuratezza su solide basi informative sione della realtà aziendale).
stificate dalla complessità e dalla mul- e un’accurata analisi fondamentale. Nel caso di gruppi aziendali queste in-
tidisciplinarietà dei metodi. Da qui la Non a caso da più parti è stato ricono- formazioni devono essere fornite per
necessità di abbandonare il tradizio- sciuto che eventuali debolezze insite tutte le società del gruppo. L’analisi
nale approccio valutativo, basato pre- nei processi valutativi sono spesso qualitativa, in particolare, deve eviden-
valentemente sull’applicazione di un imputabili a carenze e asimmetrie in- ziare il rapporto tra regole di governo
modello assoluto, sviluppato attorno a formative, che accompagnano, in mi- adottate e condizioni generali di so-
un nucleo informativo spesso limitato, sura più o meno rilevante, tutti i mo- pravvivenza dell’impresa, attraverso
a favore di un articolato processo va- delli valutativi che verranno analizzati l’esame del contenuto di alcuni docu-
lutativo, dove metodi assoluti e relativi nel seguito. menti societari. L’assetto strutturale
si integrano e si rafforzano vicendevol- dell’impostazione di governo si carat-
mente in un unico quadro analitico È facile comprendere, dunque, come terizza per le soluzioni adottate in ma-
coerente, supportati da una completa l’analisi fondamentale rappresenti il pi- teria di delega dei poteri di gestione e
piattaforma informativa e da una ac- lastro portante su cui poggia l’architet- con riferimento ai diritti e agli interessi
curata analisi fondamentale. tura dell’intero processo valutativo. riconducibili alla proprietà.
Assunto delle moderne teorie valuta-
In questa prospettiva è utile cercare di tive, infatti, è che risulta possibile sti- Per apprezzare la delega agli amminis-
sviluppare il quadro metodologico di mare il valore di un’azienda a partire tratori, la cui conoscenza assume ri-
un accurato processo valutativo, forte- dai suoi fondamentali e che i prezzi di levanza crescente all’aumentare del
mente ancorato ad alcuni pilastri: mercato, nel lungo termine, non pos- grado di separazione tra proprietà e
• la piattaforma informativa; sono discostarsi da tale valore. In que- gestione (quindi, in particolare, nei
• l’analisi fondamentale; sta prospettiva l’analisi fondamentale modelli di governance con proprietà
• lo sviluppo integrato dei modelli as- si sviluppa secondo diverse aree di in- ristretta o diffusa) è necessario verifi-
soluti e relativi. dagine, la cui base principale è l’analisi care la distribuzione dei poteri all’inter-
L’obiettivo è quello di garantire credibi- interpretativa. Tale analisi della perfor- no del CdA, l’esistenza e il contenuto di
lità, correttezza e dimostrabilità al pro- mance storica generalmente si svilup- deleghe particolari, la presenza di patti
cesso valutativo e ai suoi risultati. pa lungo due direttrici, tra loro stretta- parasociali, l’avvicendamento dei

Rubrica: pratica professionale.


36 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

membri del CDA, ecc. Per illustrare il tivi tra delegati e organi deleganti). Un ulteriore elemento conoscitivo può
“grado di coinvolgimento della proprie- La conoscenza delle variabili che tro- scaturire dalle informazioni derivate
tà nella gestione” è necessario appro- vano espressione nei documenti so- da una analisi di posizione, capace di
fondire il grado di diversificazione de- cietari richiamati può costituire un evidenziare il posizionamento dell’im-
gli investimenti delle proprietà, le riser- supporto importante per le aziende di presa rispetto al mercato, gli scosta-
ve di potere decisionale mantenute in credito al fine di integrare le proprie menti rispetto ai dati medi di settore e
capo alla proprietà, il grado di stabilità valutazioni di ordine economico-finan- rispetto alle best practice, nonché
della compagine societaria e le dispo- ziario sul grado di solvibilità della sin- eventuali punti di forza/debolezza ris-
sizioni statutarie che disciplinano gola società. Può peraltro rappresen- petto i competitori (benchmarking).
l’esercizio del diritto di recesso. Inoltre, tare per il soggetto economico d’im- Per ciascun esercizio analizzato,
per comprendere l’influenza che i di- presa una “traccia” per rileggere criti- l’analisi fondamentale prevede:
versi modelli di corporate governance camente il proprio modello di corpo- • l’elaborazione dello stato patrimonia-
esercitano sulla solvibilità delle im- rate governance, nelle sue componenti le riclassificato secondo il criterio fi-
prese, dopo aver delineato gli assetti di struttura e processo, tenendo conto nanziario, strumentale alla compren-
strutturali è necessario approfondire dei piani di crescita e sviluppo dell’at- sione della composizione degli impie-
anche i meccanismi operativi che ne tività aziendale e delle correlate esi- ghi e delle fonti e al calcolo degli indi-
caratterizzano il funzionamento, ov- genze finanziarie. catori di equilibrio finanziario, di breve
vero il sistema di controllo, il sistema L’analisi quantitativa riguarda, invece, e di lungo termine;
degli incentivi e il sistema informativo. le analisi storiche che vengono elabo- • l’elaborazione dello stato patrimonia-
Il sistema di controllo deve essere ap- rate a partire da una serie storica di le riclassificato per “aree gestionali”,
prezzato in relazione a una chiara at- bilanci (generalmente almeno gli ulti- strumentale alla comprensione della
tribuzione dei compiti e delle respon- mi due bilanci ufficiali, preferibilmente formazione del fabbisogno finanziario
sabilità, nonché all’esistenza di sistemi gli ultimi tre o quattro per riuscire a e della dinamica della struttura finan-
di controllo formali, anche alla luce del cogliere elementi caratteristici e trend ziaria, oltre che alla definizione di al-
D.lgs. n.231/2001. significativi). Gli elementi in ingresso cune variabili caratterizzate da un ele-
vengono, quindi, desunti dallo stato vato valore segnaletico (in particolare
Tali informazioni sono individuabili patrimoniale, dal conto economico, la posizione finanziaria netta e il capi-
mediante la lettura dello statuto (even- dalla nota integrativa e da eventuali al- tale circolante commerciale);
tuale previsione del revisore nel siste- tri documenti a corredo. • alcuni schemi di conto economico
ma tradizionale e della presenza del Ai fini dell’analisi economico-finanzia- riclassificato per aree gestionali (dis-
collegio sindacale nelle società a re- ria è opportuno integrare i dati di bilan- tinguendo il contributo reddituale delle
sponsabilità limitata anche quando cio con ulteriori dati di dettaglio desu- aree di gestione caratteristica, acces-
non obbligatorio), dei documenti di mibili dal sistema contabile aziendale, soria, finanziaria, straordinaria e fisca-
identità dei componenti degli organi di e in modo particolare così specificati: le);
controllo (grado di indipendenza dalla Conto Economico • l’elaborazione del rendiconto finan-
società), delle delibere di nomina degli • Dettaglio dei ricavi ziario dei flussi di cassa;
organi di controllo e degli atti degli or- • Dettaglio delle materie prime • alcune analisi di dettaglio, con parti-
gani di controllo (relazioni sull’attività • Dettaglio costi per servizi colare riferimento a solidità patrimo-
svolta). L’apprezzamento del sistema • Dettaglio godimento beni di terzi niale, liquidità, solvibilità, redditività,
degli incentivi passa la verifica dell’am- • Dettaglio oneri di gestione flussi finanziari, cicli economico e mo-
montare degli emolumenti agli am- • Dettaglio costi de personale netario, crescita e sviluppo, efficienza
ministratori correlati alle responsabi- • Dettaglio numero di dipendenti per operativa e investimenti.
lità assegnate, della loro incidenza sui categoria
risultati operativi dell’impresa e della Attraverso i metodi di riclassificazione
loro variabilità, nonché della tipologia Stato Patrimoniale dello stato patrimoniale e del conto
di fringe benefits e meccanismi di buo- • Dettaglio crediti verso altri economico è essenziale identificare le
nuscita esistenti (verbali di delibera- • Dettaglio c/c bancari variabili economiche e finanziarie che
zione del compenso, contratti degli • Conti d’ordine alimentano la crescita della redditività
amministratori, bilancio d’esercizio). • Dettaglio crediti commerciali operativa e, come tali, risultano fonda-
Nel valutare il sistema informativo si • Dettaglio debiti finanziari mentali ai fini della valutazione d’azien-
devono considerare gli obblighi infor- • Dettaglio debiti commerciali da. Obiettivo è quello di identificare i
mativi strutturali sia tra i differenti or- • Debiti tributari principali generatori del valore azien-
gani di corporate governance che all’in- • Aliquote IVA dale, separando accuratamente la ge-
terno degli stessi, che emergono dallo Altri dati stione operativa, il motore propulsivo
statuto (esistenza di obblighi di parte- • Contributi in conto esercizio di generazione del valore, dalle altre
cipazione dell’organo di controllo alle • Proventi e oneri straordinari gestioni (accessoria, finanziaria, stra-
adunanze dell’organo amministrativo; • Dati per il calcolo Erario c/IVA ordinaria e fiscale).
esistenza di obblighi di informativa tra • Dati per il calcolo imposte e fondo L’analisi delle performance storiche ge-
gli organi di governance) e dai verbali di imposte neralmente prevede le seguenti pros-
delega (previsione di obblighi informa- • Tassi di interesse attivi/passivi pettive di indagine.

Rubrica: pratica professionale.


n.6 - Anno 2015 37

Analisi economica • Redditività delle vendite (ROS). e proprio check-up economico-finan-


• Analisi delle aree gestionali (area ca- • Rotazione del capitale investito. ziario), sintetizzato all’interno di mo-
ratteristica, accessoria, finanziaria, • Break even analysis. delli di scoring e di rating, secondo l’ap-
straordinaria e fiscale). proccio seguito dagli istituti di credito
Analisi dei flussi finanziari
• Analisi dei margini economici: ricavi, ai fini della valutazione del merito di
Nell’ambito dell’analisi di bilancio, i
valore della produzione, valore aggiun- credito aziendale.
flussi rappresentano la fonte informa-
to, margine operativo lordo (EBITDA),
tiva maggiormente rappresentativa Analisi di eventuali poste sospette:
risultato operativo (EBIT), risultato pri-
delle dinamiche finanziarie d’impresa. • Componenti straordinari ripetuti nel
ma delle imposte (EBT), utile (perdita)
La capacità di generare flussi di cassa tempo.
di esercizio.
operativi è fondamentale per apprez- • Rilevante variazione (rivalutazione) di
• Analisi percentuale dei margini eco-
zare le performance aziendali sia nel immobilizzazioni immateriali (marchi
nomici (EBITDA margin, EBIT margin,
breve che nel medio-lungo periodo, e brevetti) senza adeguata giustifica-
ecc.).
nonché per i processi di valutazione zione in nota integrativa.
Analisi della solidità patrimoniale della solvibilità aziendale; nella pros- • Frequenti modifiche nei criteri di
• Analisi del grado di capitalizzazione. pettiva di un’analista esterno, l’analisi valutazione (magazzino, partecipazio-
• Analisi della struttura primaria: mar- dei flussi risulta fondamentale per va- ni e ammortamenti).
gine primario di struttura e indice pri- lutare lo standing creditizio di un’im- • Rallentamento nella rotazione del cir-
mario di struttura. presa, con particolare riferimento alla colante.
• Analisi della struttura secondaria: capacità di generare flussi di cassa • Finanziamenti e prelevamenti verso
margine secondario di struttura e in- tali da remunerare il capitale di debito soci.
dice secondario di struttura. e i relativi oneri finanziari. In questa
• Composizione ed evoluzione del pat- prospettiva diventa essenziale l’elabo- Devono altresì essere indagati i se-
rimonio netto. razione del rendiconto finanziario dei guenti elementi:
• Elasticità e rigidità della struttura pa- flussi di liquidità. • percentuale di debito off-balance
trimoniale. sheet in rapporto al debito totale (ga-
Analisi della probabilità di insolven-
ranzie, contratti, conti d’ordine).
Analisi dell’indebitamento za.
• Conti d’ordine con tutti gli impegni fu-
• Analisi dell’indebitamento comples- I sistemi di rating previsti dall’Accordo
turi a favore di terzi.
sivo. di Basilea comprendono, tra le diverse
• Cause legali pendenti.
• Analisi dell’indebitamento finanzia- funzioni, la stima della probabilità di
• Contratti derivati in relazione al loro
rio. insolvenza. Tale terminologia fa riferi-
importo e al core business.
• Composizione ed evoluzione della mento ai modelli di stima delle insol-
• Debiti verso Erario ed Enti previden-
posizione finanziaria netta. venze (default) in grado di prevedere,
ziali.
• Capacità di rimborso del debito finan- con sufficiente anticipo, la crisi finan-
ziario netto (attraverso i ricavi, il mar- ziaria d’impresa. Tra i diversi modelli
gine operativo lordo, il flusso di cassa classificatori nell’ambito della diagno-
operativo e il patrimonio netto). si precoce del rischio di insolvenza,
• Capacità di copertura degli oneri fi- l’analisi discriminante risulta una delle
nanziari (attraverso ricavi, EBITDA e metodologie statistiche più utilizzate.
flusso di cassa operativo).
Analisi del profilo di rischio finanzia-
• Dinamica degli oneri finanziari (Of).
rio e merito di credito (rating)
Liquidità L’analisi fondamentale prevede l’appli-
• Analisi della liquidità primaria: capi- cazione al contesto economico-finan-
tale circolante netto e indice di liquidità ziario aziendale di alcuni modelli ricon-
primaria (currenf ratio). ducibili alle metodologie di analisi
• Analisi della liquidità secondaria: comparata, in grado di coniugare le
margine di tesoreria e indice di liquidi- caratteristiche di sintesi e immedi-
tà secondaria (quick ratio). atezza proprie dei sistemi di indicatori
• Analisi del capitale circolante netto (accurati ma focalizzati su un unico
(CCN). aspetto tematico), con le caratteristi-
• Analisi del circolante netto commer- che di complessità e visione d’insieme
ciale (CCNC). proprie dei modelli compositi, capaci
• Analisi del ciclo commerciale (indici di valutare le relazioni e le influenze re-
di rotazione e tempi medi di incasso, ciproche tra i diversi indicatori. In prat-
pagamento e giacenza delle scorte). ica i modelli applicati consentono di
Redditività integrare le diverse prospettive di in-
• Redditività del capitale investito (ROI, dagine in un unico modello rappresen-
ROA, RONA, ROIC). tativo dell’effettivo stato di salute eco-
• Redditività del capitale proprio (ROE). nomico-finanziario d’impresa (un vero

Rubrica: pratica professionale.


38 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

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P E R I O D I
SFC
C O D I R E T T O
Strategia
Finanza
e Controllo
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