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delle imprese
La valutazione delle imprese industriali
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La valutazione delle imprese industriali
Introduzione
Le considerazioni che seguono e che riguardano il modello di impresa più
analizzato negli studi di finanza, sono da intendersi come indicazioni di
massima e hanno lo scopo di fornire utili spunti al credit manager di
un’impresa per un corretto e coerente processo valutativo del merito di
credito commerciale per un’impresa industriale. In generale, la dispensa si
rivolge a tutti coloro che debbano procedere a un'analisi dotata di sufficiente
rigore rispetto all'andamento di un'impresa industriale.
ANALISI QUALITATIVA
Prima di procedere all’analisi degli aspetti quantitativi, è utile analizzare gli
elementi qualitativi, e ciò per snellezza e facilità operativa delle verifiche in
questione. Un esempio in tale senso è rappresentato dal controllo degli
eventuali protesti in capo a uno specifico nominativo: è chiaro che in caso di
verifica positiva già si realizza un elemento di fatto condizionante i futuri
sviluppi della potenziale relazione commerciale.
Verifiche preliminari
Le verifiche preliminari sono molto utili per:
1. Inquadrare immediatamente l’azienda e le sue caratteristiche;
2. Individuare gli elementi da considerare con maggiore attenzione nelle
analisi successive;
3. Non perdere tempo in analisi approfondite se l’azienda non ha i requisiti
“primari” di “affidabilità” (l’impresa non ha pregiudizievoli significativi, non
è in amministrazione controllata, ecc.).
Nel caso di forniture limitate o con rischio modesto, le verifiche preliminari
rappresentano in genere le sole analisi da svolgere. In altri casi, invece,
saranno solo la premessa per esami più approfonditi.
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La valutazione delle imprese industriali
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La valutazione delle imprese industriali
Società di capitali 4%
Società di persone e ditte individuali 6%
Fonte: analisi Cerved
Dossier: imprese con eventi pregiudizievoli sul totale delle imprese interrogate
(al 17 Aprile 2007)
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L'indice di Rilevanza Storica dei Fenomeni di Insolvenza calcola per tutti i fenomeni da Cerved
considerati potenzialmente a rischio, ossia di pregiudizio rispetto alla solvibilità, un peso ponderato che
tiene conto sia della natura dell'evento (protesti, pregiudizievoli di Conservatoria Immobiliare, fallimenti
e altre procedure concorsuali/giudiziarie), sia della rilevanza dell'evento di default (importi
modesti/consistenti su protesti, su ipoteche giudiziali/legali, ecc. - eventi di Conservatoria di classe A/B
a favore di Banche/Imprese/Privati - procedure transitorie/definitive).
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La valutazione delle imprese industriali
Costruzioni
Gomma e plastica
Editoria
Industria della carta
Industria del legno
Alimentare
Commercio al dettaglio
Commercio all'ingrosso
Fonte dei dati: medie di settore Cerved (dati espressi in valore percentuale)
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La valutazione delle imprese industriali
Oltre alla verifica delle corrette modalità di copertura, le fonti devono essere
esaminate in termini di relazione tra debiti e mezzi propri, in quanto
espressiva dell’esistenza di equilibrio finanziario o meno: si ritiene che il
rapporto debba posizionarsi, in media, tra un valore di 4 o 5 ovvero per 100
euro di mezzi propri ne possano essere assunti a titolo di capitale di debito
(sia a breve che a lungo) per 400 o 500 euro, senza che ciò pregiudichi una
finanza sostanzialmente equilibrata. Valori inferiori sarebbero indice di una
struttura finanziaria solida e quindi imperniata su di un uso attento e parco
dei debiti finanziari (e ciò in connessione con un ragguardevole peso
percentuale sulle fonti del capitale proprio) mentre valori superiori si
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2004
anni
2003
2002
0 1 2 3 4 5 6
%
ROI ROD
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Nell'analisi della gestione d'impresa, oltre alla verifica dei valori assunti dagli
indicatori citati, è altresì opportuno considerare il cash flow prodotto dalla
gestione corrente e gli utilizzi fatti del medesimo. Il 'flusso di cassa operativo'
deriva dal M.O.L. 'aggiustato' per la variazione intercorsa nel Capitale
Circolante Netto (C.C.N.): in particolare, al primo viene aggiunta la
diminuzione del C.C.N. ovvero viene sommata la riduzione del C.C.N.
Determinato in questo modo il cash flow operativo, debbono esserne
esaminati gli utilizzi: si tratta di variazioni nelle immobilizzazioni (es.: nuovi
investimenti), di riduzioni di fondi (propri e di terzi) a medio lungo termine
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Una indicazione della struttura finanziaria e della sua correlazione rispetto agli attivi si ricava
dall'esame di due indici: Debiti su Totale attivo e Mezzi Propri su Capitale investito.
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Breve termine
Nel caso della liquidità a breve termine, gli indicatori da considerare sono tre:
1. Current Ratio o rapporto corrente: attivo corrente/passivo
corrente. Tale rapporto dovrebbe essere superiore all'unità (maggiore del
100%). Più l’indice è alto migliore è la capacità di onorare i debiti a breve e la
situazione della liquidità;
2. Acid Test: (attivo corrente – magazzino)/passivo corrente. In genere
l’indice deve tendere il più possibile al 100%. In generale, anche in questo
caso, più l’indice è alto maggiore è la possibilità di ottenere un pagamento
delle forniture concesse;
3. Durata Fornitori: dilazione ottenuta dai fornitori. Se ampia, l'impresa
alternativamente dispone di notevole forza commerciale, a motivo della sua
bontà complessiva (fatto positivo) oppure non sta pagando i fornitori
(respinge le ricevute bancarie - fatto negativo).
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Indici di liquidità
2004
2003
2002
0 40 80 120 160
%
rapporto corrente Acid test
170
g
140
i
o
r 110
n
i
80
50
2002 2003 2004
Medio-Lungo termine
Per la verifica della solvibilità a medio-lungo termine i ratios da considerare
sono i seguenti:
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Rating
Spesso l’insieme di elementi considerati entra in una valutazione complessiva
d’impresa che trova espressione in un rating, ovvero nella codifica intelligibile
della ‘qualità del debitore’. Ciò significa attribuire una valutazione di sintesi
alla bontà dell’impresa in termini di capacità di restituzione/rimborso di un
debito contratto nell’ambito della gestione. Disporre di tale informazione, pur
non rendendo superflua l’analisi quantitativa, permette di avere un parametro
di riferimento per la decisione di attivare una relazione commerciale. Cerved
fornisce una valutazione del rating di impresa avente un elevato grado di
predittività, ovvero fortemente esplicativo della probabilità dell'impresa di
incorrere in una situazione di default: nella sua costruzione vengono
considerati i principali indicatori espressivi delle condizioni di solvibilità. Oltre a
ciò Cerved fornisce una indicazione relativa alla distribuzione per classi di
rating delle imprese appartenenti allo specifico settore, in modo da consentire
agevoli confronti rispetto alla realtà indagata. Attraverso le analisi condotte da
Databank (società leader nelle analisi di settore), nei prodotti Cerved trova
anche espressione un rating inerente ai settori cui sono pertinenti le aziende
interrogate.
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