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LA CRISI DI IMPRESA
La crisi di impresa è un fenomeno complesso, improvviso e devastante dovuto a gestioni incaute e in alcuni
casi anche fraudolente. Tuttavia la crisi è spesso causata dalla profonda debolezza competitiva di alcune
imprese incapaci di confrontarsi con l’evoluzione di mercati e concorrenti. Un’impresa può dirsi in crisi
quando la sua capacità di produrre valore diminuisce nonché la capacità di generare reddito.
Intorno al 1930 si sviluppa presso l’università di Harvard, il paradigma S-C-P (struttura condotta
performance) che lega i risultati (performance) delle imprese al loro comportamento (condotta) e,
indirettamente alla struttura industriale di appartenenza. L’analisi dello stato patrimoniale e del conto
economico dell’impresa, evidenzia situazioni di difficoltà e di crisi.
CRISI E RESILIENZA
Nella gestione della crisi è importante come primo passo la consapevolezza che la crisi è imminente o già in
atto. Segue la fase di gestione dell’emergenza in cui la principale sfida per le organizzazioni è data dalla
necessità di reagire in modo tempestivo al fine di minimizzare, per quanto possibile, gli impatti della crisi.
Sono essenziali la capacità di leadership e di coordinamento tra i diversi attori coinvolti.
Segue la fase di ristrutturazione e ricostruzione organizzativa, gestionale e strategica. Per potenziare la
capacità dell’impresa di gestire al meglio la crisi e garantire la continuità è necessaria la resilienza. Dalla
resilienza dipendono la rapidità e l’efficacia delle fasi di crisis management cycle. Per resilienza si intende la
capacità di un sistema di adattarsi alle avversità o agli eventi traumatici rispristinando le proprie
funzionalità fondamentali. Lo sviluppo di processi resilienti poggia sulla dotazione di specifiche risorse
definite capabilities for durability.