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16 - 2019 1
Finanza
e Controllo
P E R I O D I C O D I R E T T O D A A N T O N I O S O F I A E E N Z O T U C C I
27 Passivita finanziaria o
35 patrimonio netto?
La classificazione degli strumenti
finanziari nei bilanci degli IFRS
adopters
di Laura Colombo
Governare e
organizzare
Enzo Tucci 1 l'innovazione
dell'azienda
L’impresa è un’organizzazione finaliz- zione è l’insieme di conoscenze, stru-
zata a soddisfare le esigenze dei propri menti, processi, cultura, ambiente, che
clienti in modo efficiente. L’evoluzione evolvendosi modificano costantemente
indotta dall’innovazione è obbligata, im- le modalità con cui l’azienda può conti-
plica delle scelte e comporta dei rischi nuare a soddisfare in modo efficace ed
non sempre prevedibili e misurabili. efficiente i bisogni dei consumatori”.
Il rischio più grande, ma anche il più Con riferimento ad aziende e consu-
certo, è non evolvere e chi non evolve matori, la trasformazione delle abitudi-
viene escluso dal mercato. ni o, per dirla con Darwin, l’”Evoluzione”,
è legata a processi di innovazione.
L’azienda si ammala, per poi morire, Con riguardo all’evoluzione, anche per
quando non riesce a soddisfare le esi- le aziende, al pari di quanto avviene
genze dei propri clienti in modo effi- nel mondo animale, le specie che evol-
cace. Per le imprese, la capacità di ge- vono si perpetuano le altre si estinguo-
nerare Valore nel presente e nel futuro no, evolvere è un “must”.
è correlata alla possibilità di soddisfa-
re nel continuo le esigenze dei clienti. Negli ultimi decenni la densità innova-
I bisogni dei clienti evolvono nel tempo tivo-evolutiva per unità di tempo ha
e con essi le modalità e gli strumenti subito un’impennata. Globalizzazione,
necessari a soddisfarli. Le aziende iper-connessione, digitalizzazione, e-
competono tra loro per trovare nuovi voluzione tecnologica ecc., hanno ge-
prodotti/servizi e nuovi modi/modelli nerato un’accelerazione nella trasfor-
per innalzare il numero e la fedeltà dei mazione ed evoluzione dei consuma-
clienti. tori e dei mercati tale che gli scenari
L’innovazione è un processo evolutivo competitivi risultano, oggi, estrema-
doveroso e continuo: mente volatili, in costante e rapido
1. È in grado di indicare nuovi para- cambiamento.
digmi di efficienza con cui l’azienda Siamo nell’epoca della discontinuità
deve soddisfare le esigenze dei consu- diffusa, dove l’innovazione di processo
matori e di prodotto (quella incrementale)
2. Promuove la trasformazione dei pa- spesso non è sufficiente per la soprav-
radigmi di prodotto/servizio/consumo vivenza, al punto che occorre innovare
3. Crea prodotti e servizi prima inesi- e innovarsi a tutto tondo.
stenti Ogni organizzazione deve attrezzarsi
4. Crea nuove combinazioni di prodot- per ridisegnarsi con costanza, in modo
to/clienti/mercato. da essere evolutivamente coerente
con l’innovazione emergente. È evi-
L’innovazione, che non è sempre lega- dente che l’applicazione di nuove tec-
ta all’avanzamento tecnologico, può nologie a organizzazioni vecchie non
riguardare la semplice evoluzione di ne genera di più efficaci. Da questo
modelli e/o processi, che consentono punto di vista i tentavi di dare una rin-
la creazione di valore attraverso nuove frescata superficiale ai vecchi modelli,
modalità. Si può ritenere che: “L’innova- non basta ad assicurare la sopravvi-
01. Esperto in Tematiche di strategia, finanza e controllo. Da anni impegnato sulle tematiche della corporate governance e dell'innovazione nelle aziende e nell'ecosistema
startup.
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processi consolidati all’interno delle mondo dell’innovazione. che rendevano quei processi decisio-
imprese non siano coerenti con que- La funzione Innovazione in azienda nali precedentemente efficienti sono
sto obiettivo dovranno essere rifonda- opera nel continuo: velocemente mutate e gli ultimi a dis-
ti, ridisegnati in modo da evolversi an- • a diretto riporto della governance costarsene ne pagano il prezzo. Come
che in questa dimensione. aziendale per migliorarne la definizione sostenuto dal Prof. Christiansen, “le
delle strategie; decisioni giuste” prese dal manage-
4. Il dialogo con le Start-Up • a supporto del management per mi- ment in realtà sono decisioni sbagliate
In questo panorama, le startups offro- gliorarne i processi e gli aspetti tattici; (letali), in quanto non riescono a censi-
no grandi opportunità di contaminazi- • per agevolare la contaminazione re e tenere in debito conto le evoluzioni
one/innovazione in quanto portatrici dell’azienda con le migliori opzioni di competitive derivanti dai processi di
di talenti/competenze/modelli/pro- innovazione offerte dall’ambiente e- innovazione avviati nell’ambiente e-
dotti innovativi spesso anche a costi sterno; sterno all’azienda.
contenuti. Anche qui, la collaborazione • per fornire spunti e informazioni stra-
con il mondo delle start-up richiede or- tegicamente utili; L’innovazione è una capacità, non è un
ganizzazione e cultura aziendali ade- • per identificare e attrarre nuovi tal- manuale, non è un regolamento, si svi-
guati e con specifiche competenze enti; luppa in ambienti e organizzazioni ap-
legate a questo mondo e alle modalità • per collegare l’organizzazione a set- positamente fertilizzati. L’innovazione
da usare per una corretta e proficua tori/ambienti distanti da essa; è anche l’unica vera possibilità per as-
interazione. Ove si voglia lavorare con • per supportare l’evoluzione della cul- sicurare la vita e il successo dell’azien-
le startup in ottica di open innovation, tura innovativa interna all’azienda; da attraverso la capacità di disporre
la Funzione Innovazione dovrà avere • per allargare il network finalizzato sistematicamente di prodotti, servizi e
risorse e competenze specifiche per all’innovazione; approcci adeguati tempo per tempo.
l’interazione essi. • incrementare il CAPITALE RELAZIO-
NALE per l’innovazione (accordi, in- Oggi chi governa l’impresa e chi contri-
5. Il networking e l’immagine tese, collaborazioni, sinergie, ecc.); buisce alla definizione di strategie e
percepita dall’ambiente esterno • per consolidare processi di open in- tattiche, deve avere strumenti e com-
In un’ambiente altamente competitivo, novation; petenze idonei a misurare e assicurare
con flussi informativi sempre più dif- • per consolidare il confronto e la colla- in modo adeguato la vocazione all’in-
fusi e immediati, in un ambiente sem- borazione con le startup; novazione dell’intera organizzazione
pre più globalizzato i talenti/compe- • contribuisce a definire i modelli stra- aziendale. Ciò vale anche per i con-
tenze sono sempre più contesi. tegici e di business. sulenti di strategia, finanza e controllo
Lavorare sul consolidamento del pro- che operano a supporto dell’impresa.
prio network, del proprio capitale re- Negli ultimi anni molte aziende hanno L’introduzione della Funzione Inno-
lazionale e sulla costruzione di un’im- avviato percorsi finalizzati ad aumen- vazione nell’organizzazione aziendale
magine di azienda vocata all’innova- tare la coerenza strategico-innovativa e la adeguata vocazione evolutiva del-
zione è sempre più importante per dell’azienda con le evoluzioni dell’am- le aziende, sono sempre più spesso ri-
trattenere i talenti presenti nell’orga- biente esterno disegnando organizza- sorse indispensabili per il successo se
nizzazione e per attrarne altri. zioni e modelli di governance utili an- non adirittura per la stessa soprav-
che a tale scopo. vivenza dell’impresa.
In sintesi, non vi sono ricette precise
per assicurare all’azienda la possibilità Diversi studi, tra cui quelli condotti da
di adottare in modo indolore e privo di Clayton Christiansen, raccontano del
rischi l’innovazione, com’è evidente, declino e della morte di quelle aziende
l’innovazione non procede e non si or- che non si sono attrezzate per evolve-
ganizza secondo processi sempre li- re in modo coerente e coordinato con
neari e perciò prevedibili e pianificabili. l’innovazione che l’ambiente esterno
Ciò nondimeno vi è una certezza: le gradualmente produce. Tali aziende
organizzazioni che non sono attrez- prima arrancano e fanno fatica a man-
zate ad intercettare i processi di in- tenere quote di mercato e margini di
novazione, sono esposte, spesso in- contribuzione, poi divengono progres-
consapevolmente, a elevati rischi di sivamente marginali fino a essere es-
esclusione dal mercato. cluse dal mercato. Tra di esse, molte
È sempre più importante, sia per la “muoiono in salute”, il management ha
governance che per il management la preso le decisioni giuste, cioè con-
presenza di profili che possano sup- formi alla cultura dell’azienda ed alle
portare l’introduzione ed il governo best practices di settore sin lì consoli-
della FUNZIONE INNOVAZIONE, la date. Non ci si accorge o non si vuole
quale fa da ponte tra l’azienda e il ammettere che le condizioni esterne
8 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
Fondamenti di
Controllo di Gestione
Alessandro Musso per PMI – Il Progetto
1. Introduzione Controllo di Gestione può essere chia-
Si è cercato di raccogliere, sottoforma mato a monitorare.
di vari articoli sequenziali, esperienze Si è cercato di proporre una logica di
maturate in settori industriali diversi, modellazione su excel che presenti la
iniziando con il contestualizzare a- varietà di informazioni che devono es-
spetti che coinvolgono diverse funzio- sere ricercate, catalogate e rese fruibi-
ni aziendali, dal momento che, nell’am- li attraverso opportune sintesi, per evi-
bito delle discipline Economico Azien- tare inutili indigestioni di dati, partendo
dali, il Controllo di Gestione è una ma- dal bilancio di verifica per elaborare un
teria strettamente connessa a Orga- budget. Le classiche tecniche di riclas-
nizzazione Aziendale e Sistemi Infor- sifica di bilancio e analisi per indici e
mativi. Il Controller, nelle sue varie margini, aiutano a effettuare una pri-
declinazioni, cerca, cataloga e sintetiz- ma diagnosi dell’azienda, si prosegue
za informazioni, per renderle fruibili in quindi con la programmazione eco-
forme e prospettive differenti. nomica e finanziaria, che potrebbe
Si è cercato di definire una metodolo- rappresentare un aspetto della cura e
gia di implementazione del Controllo quindi con la reportistica periodica per
di Gestione utilizzando le logiche del verificare l’aderenza agli obiettivi fis-
“Project Management” e identificando sati. Una volta stabilito il livello di det-
due fasi essenziali: la prima per analiz- taglio della reportistica, la periodicità
zare processi e relative procedure di aggiornamento, la versione, occorre
aziendali, la seconda per progettare la iniziare a cercare tutte le informazioni
reportistica voluta, adeguando usi, necessarie per realizzarla. Gli aspetti
consuetudini e strumenti utilizzati. più complessi, che possono influen-
Gli scenari mutevoli determinano la zare le scelte su prodotti/servizi e, di
necessità di gestire il cambiamento, conseguenza, su reparti o unità orga-
quindi di aggiustare costantemente nizzative, sono probabilmente quelli
l’assetto organizzativo mediante l’ana- della contabilità industriale.
lisi dei processi e la definizione di pro-
cedure, formalizzando la necessità di Il Controller è un po’ come un medico di
adempimenti e il cambio di abitudini, Pronto Soccorso, cioè non è un Neuro-
aggiornando l’organigramma, creando chirurgo o un Cardiologo, a cui però
i presidi che monitorizzano le azioni deve essere in grado di indirizzare
individuali da cui poi scaturiscono dati tempestivamente. A parere di chi
e quindi informazioni. scrive il Controller è il depositario delle
Si è cercato di esaminare alcune tema- sequenze logiche alla base di processi
tiche di natura produttiva e logistica, e procedure aziendali ed anche delle
dalle distinte base alla gestione della regole operative, a cui deve poter par-
produzione, che fanno parte del baga- tecipare a definizione e aggiornamen-
glio professionale di un Controller per il to. È dunque una figura in grado di dia-
suo ruolo tipicamente interfunzionale logare con tutti, sostanzialmente sen-
che lo porta a interfacciarsi spesso za autorità ma con autorevolezza, è il
con l’evoluzione dell’information tech- Project Manager del Sistema Informa-
nology, proponendo alcune insospet- tivo (che non è il sistema informatico)
tabili analogie tra Finance e Operations aziendale, di cui non può che essere il
e alcuni indicatori di efficienza che il costante motore di sviluppo.
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Ciò se pensiamo a una realtà moder- La WBS del progetto prevede la scom-
namente organizzata, prescindendo posizione nelle seguenti attività:
dalle dimensioni, in cui la maggior par- • Preparazione (Project Preparation): ha
te del tempo viene impiegato per ana- lo scopo di effettuare una prima pro-
lizzare cifre ragionevolmente affidabili grammazione cronologica di tutte le
e non per raccogliere numeri. Se si fasi e delle attività che le compongo-
pensa alla Business Intelligence e alla no, degli obiettivi che si intendono per-
sue implicazioni nell’organizzazione e seguire, della risorse necessarie, del-
nel governo di una azienda, appare l’ambiente di lavoro (processi, proce-
chiaro che il Controller, quando chiara- dure e consuetudini aziendali), al fine
mente definito il suo ruolo, è in staff di ottenere una conoscenza generale
alla Direzione Generale con compe- della tempistiche e delle criticità che
tenze trasversali alle funzioni Finanza, devono essere monitorate e gestite.
IT, HR, Operations e Marketing. Si compone delle seguenti attività:
- Programmazione: condivisione delle
2. La gestione del progetto tappe previste, delle date di raggiungi-
L’introduzione nel sistema informativo mento e dei gruppi di lavoro coinvolti,
gestionale di moduli strategici relativi definizione della informazione alla di-
al controllo di gestione, budgeting/re- rezione circa l’impatto del progetto;
porting e contabilità analitica/indus- - Installazione Hw/Sw: predisposizio-
triale, comporta la necessità di affron- ne della rete e installazione dell’hard-
tare cambiamenti non solo tecnologici ware (se necessario), installazione del
ma soprattutto organizzativi; a tal fine sistema operativo e configurazione di
è solito lanciare un progetto al fine di apparecchiature e database (architet-
implementare il software come stru- tura client/server).
mento di miglioramento dei processi • Modellazione (Business Blue Print): ha
aziendali e definizione delle procedure. lo scopo di definire, mediante un’analisi
L’approccio utilizzato nella gestione dei principali processi aziendali, un
dei progetti prevede la scomposizione modello d’impresa e quindi una prima
in fasi e attività, secondo una termino- configurazione della soluzione. Viene
logia convenzionalmente adottata si esplicitato quello che si prevede possa
possono identificare le macrofasi di essere il percorso critico e le relative
installazione, configurazione e avvia- milestones, arrivando a proporre alla
mento. direzione un primo modello organizza-
Le tecniche di project management, tivo che, se accettato, da il via alla fase
abitualmente utilizzate dalle società successiva, in caso contrario deve es-
operanti su commessa, apportano sere ristudiato fino alla condivisione.
una cultura organizzativa e un orienta- Si compone delle seguenti attività:
mento alla programmazione che risul- - Analisi funzionale: il gruppo di lavoro
ta indispensabile anche nella disegno viene istruito sulla logica dell’applicati-
dei sistemi informativi, dalla program- vo e sulla integrazione dei processi in
mazione cronologica delle attività nec- modo da poter contribuire in modo de-
essarie per il completamento delle fasi terminante all’analisi del flusso infor-
(sia dal punto di vista della allocazione mativo, documentale e materiale, di
delle risorse che dell’ambiente di lavo- tutte le aree funzionali aziendali e dei
ro), all’analisi dei principali processi moduli del gestionale da configurare,
aziendali per realizzare un prototipo, tracciando la rotta per le attività suc-
alle modifiche organizzative ed allo cessive;
svolgimento della formazione specifi- - Installazione applicativo: effettuata
ca. In base a tali tecniche si possono installazione e configurazione hw/sw
raggruppare i 5 processi di gestione di del sistema operativo, si può procede-
un progetto: avvio, pianificazione, ese- re all’installazione dell’applicativo e al-
cuzione, monitoraggio/controllo, chiu- la creazione dei primi utenti chiave
sura. (che appartengono al gruppo di lavoro
Vale la pena ricordare in questa sede congiunto) e utenti finali (data entry);
che con il termine “processo” si defi- - Preparazione base dati: appartiene a
nisce cosa viene fatto mentre la “pro- questa attività la definizione della se-
cedura” definisce come. quenza di migrazione o inserimento
10 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
gli utenti sono operativi sul nuovo e di comando superiore nei confronti del poraneamente) che riuniscono più
comprende il supporto operativo nel livello subordinato, che costituisce la organi periodicamente, per affrontare
primo periodo post partenza. gerarchia aziendale con le relative de- un determinato problema, attraverso
leghe; la creazione di posizioni di collega-
2.1 L’organizzazione aziendale - coordinamento ha un ruolo comple- mento che hanno autorità funzionale
Il termine "organizzazione" è partico- mentare alla divisione del lavoro, aven- (limitata a determinate questioni) e
larmente usato nella letteratura azien- do lo scopo di armonizzare le attività non gerarchica (che è generalizzata)
dalistica anglosassone, nella tradizio- delle unità tra loro e con gli obiettivi in un progetto (project manager), in un
ne italiana si preferisce "azienda". dell’azienda ed assicurarne la fluidità, prodotto (product manager), in un pro-
Ai fini dello studio della sua organizza- eliminando interferenze, disallinea- cesso (process manager).
zione, l'azienda può essere considera- menti temporali, variabilità dei com-
ta un sistema socio-tecnico costituito portamenti. Organigramma e Funzionigramma
da persone (le risorse umane) e tecno- Sentirsi dire dalla Proprietà “non c’è
logie (i mezzi strumentali e il know Nella pratica, le unità organizzative niente di più inutile di un organigram-
how). In funzione delle opportunità for- nelle quali si articola un'azienda sono ma e del relativo mansionario” è di-
nite dall’ambiente esterno e dei vincoli variamente denominate: divisioni, dire- ventata una consuetudine, per chi fre-
dal medesimo posti, l’azienda definisce zioni, uffici, sezioni, reparti. I criteri di quenta le PMI, tanto che se non si
i propri obiettivi e le proprie priorità, raggruppamento possono essere in sente questa frase, si resta anche un
dall’interazione tra persone e tecno- base all'input dei processi aziendali, in po’ disorientati.
logie deriva il comportamento azien- relazione alla natura tecnico-economi- L’Organigramma è la formalizzazione e
dale, rivolto al raggiungimento degli o- ca delle attività svolte (es.: marketing, la rappresentazione grafica dei legami
biettivi. produzione, acquisti, amministrazio- funzionali o gerarchici che uniscono le
Il comportamento aziendale è funzio- ne, risorse umane) o in relazione alla persone all’interno dell’organizzazione,
ne delle variabili ambientali, esterne al disciplina (es.: medicina generale, ocu- mostrando chi si deve ascoltare, da
sistema organizzativo (es.: aspetti so- listica, otorinolaringoiatria); in base chi si deve essere ascoltati, con chi si
cio-economici, giuridici e culturali all'output dei processi aziendali, in re- deve collaborare e chi si deve sapere
dell'ambiente in cui opera), delle varia- lazione al prodotto, al mercato di sboc- opera in azienda anche e soprattutto
bili di contesto, interne al sistema or- co, alle categorie di clientela, all’area se non lo si incontra e con cui appa-
ganizzativo (es.: caratteristiche delle geografica o alle tipologie di progetto. rentemente non ci sono interessi di-
persone, qualificazione, atteggiamen- Il coordinamento è tanto più necessa- retti. Chi lavora nella stessa azienda
ti, motivazione, relazioni interpersonali rio quanto più i compiti sono comp- da tanti anni ha il suo organigramma
e tecnologie impiegate). lessi, ossia poco standardizzati, com- in testa, anche se non sempre coin-
La locuzione viene utilizzata per indi- portanti frequenti eccezioni e frequenti cide con quello reale. Proprio questa è
care il processo attraverso cui le per- scambi di informazioni. una della maggiori accuse allo stru-
sone partecipano alle attività azienda- Meccanismi di coordinamento adatti mento: non rispecchia la realtà, non è
li, come queste vengono strutturate in caso di compiti meno complessi so- aggiornato, non fotografa il momento
cioè suddivise e coordinate, la funzio- no adeguata progettazione degli spazi attuale ma quello nel quale è stato di-
ne aziendale che svolge il processo e il di lavoro (layout), standardizzazione segnato. Questo è un limite dell’orga-
risultato del processo. delle attività tramite formalizzazione nizzazione, non dello strumento, se
di documenti scritti che stabiliscono l’organizzazione non è in grado di de-
La struttura organizzativa dell'azienda regole e relazioni aziendali (organi- scrivere se stessa, se evolve senza sa-
è caratterizzata da: grammi) e anche attività da svolgere pere come e perché, se cambia secon-
- divisione del lavoro che si concretiz- (mansionari) e modalità (procedure), do un disegno che talvolta non è chia-
za nella scomposizione dei processi in supervisione basata sulla fissazione di ro proprio a chi prende le decisioni.
attività elementari e nel raggruppa- obiettivi comuni che tende a interveni- Questo comporta il fatto che poi nulla
mento di queste ultime in compiti sec- re in situazioni di eccezione (manage- viene descritto per quello che è, allora
ondo un criterio logico o tecnico ; ment by exceptions). In presenza di si dice che lo strumento non serve.
- assegnazione dei compiti alle posi- maggiore complessità dei compiti, Una delle difficoltà che si possono in-
zioni organizzative, ossia attribuzione possono essere utili supporti alla su- contrare nel realizzare un organigram-
delle mansioni ai ruoli; pervisione realizzati attraverso il siste- ma è la mancanza di criteri univoci e
- assegnazione delle risorse alle posi- ma informativo che fornisce le infor- chiari che definiscano precisamente
zioni organizzative, ossia creazione mazioni necessarie per decidere, at- l’esistenza di una unità organizzativa.
delle unità operative aziendali che traverso gli organi di staff che si affian- Questo termine può essere attribuito a
possono essere raggruppate in unità cano agli organi di comando grazie a un insieme di operatori solo se sono
organizzative (business unit) alle quali competenze specialistiche, attraverso presenti due criteri di base:
è generalmente preposto un organo di il rafforzamento delle relazioni oriz- - esistenza di un responsabile con in-
comando zontali mediante la creazione di comi- carico formalizzato;
- livelli di autorità esercitata dall'organo tati (permanenti), commissioni (tem- - attribuzione di risorse specifiche.
12 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
Il sistema deve permettere la gestione database e reso immediatamente dis- alla riorganizzazione, da un altro lato il
dei processi aziendali integrando le ponibile a tutte le funzioni che lo utiliz- BPR deve generare i business require-
varie funzioni che a questi processi zano. Due conseguenze principali: ments che stanno alla base dell’imple-
partecipano e ne sono attraversate • i dati di input vengono inseriti mentazione del sistema. Alcuni ERP
trasversalmente. Tali sottosistemi un’unica volta riducendo al minimo gli hanno integrato dei tool che permet-
vengono considerati non come isole errori di imputazione; tono di rimodellare i processi aziendali
autonome e strutturate ma come ele- • non devono essere attivate proce- in modo integrato con le caratteristi-
menti interagenti che si scambiano dure di allineamento tra i diversi data- che del sistema, in modo coerente con
reciprocamente e trasversalmente in- base presenti in azienda perchè le best practices: l’attività di parame-
formazioni e flussi di lavoro, in ottica l’evento ha effetto contemporaneo su trizzazione del sistema viene effettua-
appunto di processo come mostrato tutti i dati rilevanti. ta automaticamente in funzione delle
in Fig.3. scelte di processo effettuate.
Il sistema ERP, consente di rendere Questi Tool vengono detti di BPM Busi-
L’ERP è una tipologia particolare di l’informazione disponibile a qualsiasi ness Process Modeling e sono stru-
Sistema Informativo. L’Enterprise Re- livello aziendale ma soprattutto ren- menti di confine tra l’attività di organiz-
source Planning è un sistema infor- derla omogenea, qualsiasi sia il sog- zazione aziendale e quella di imple-
mativo che supporta la gestione inte- getto in grado di ottenere l’informazio- mentazione di un progetto informati-
grata di tutte o quasi tutte le aree ne questa avrà le stesse caratteristiche co. Uno dei punti chiave in una imple-
funzionali aziendali attraverso una e le stesse peculiarità. Tale caratteri- mentazione ERP è quindi la metodolo-
unica base dati centralizzata. Medi- stica è strettamente correlata alle due gia con cui viene condotto il progetto.
ante tale sistema l’azienda è in grado precedenti. Molto dipende anche dall’organizza-
di svolgere in modo organizzato tutti i L’ingegnerizzazione dei processi, detta zione dell’azienda, e dal livello di ma-
processi gestionali ed amministrativi, BPR Business Process Rengeneering, è turità che detiene nella strutturazione
di produrre i documenti a supporto, di una attività di revisione dei processi dei processi e nell’organizzazione in-
analizzare le informazioni in esso con- aziendali in ottica di innovazione e ot- terna a supporto degli stessi e del pro-
tenute, di controllare i risultati e gli in- timizzazione degli stessi. getto.
dicatori di business, rendendo tali in- Poiché l’adozione o il cambiamento di
formazioni disponibili in modo un ERP ha un notevole impatto sui In base al tale livello di maturità è op-
omogeneo a tutti i livelli aziendali. processi aziendali, è pratica comune portuno tarare, anche in step succes-
Implica l’adozione di un approccio si- effettuare tale attività all’interno del sivi, il grado di copertura e di profon-
stemico e una organizzazione per pro- progetto (il BPR definisce le linee gui- dità delle procedure applicative, l’im-
cessi. da del progetto stesso). Infatti se da plementazione di un ERP comporta la
Ogni evento viene registrato in modo un lato le funzionalità del nuovo siste- ridefinizione dei processi aziendali e
univoco e centralizzato all’interno del ma (best practices) servono da guida quindi significativi cambiamenti orga-
Figura 3: Funzionigramma
16 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
2.2 I principali sistemi informativi senso che non è possibile concludere dello inizialmente adottato, piuttosto
L’origine dei sistemi ERP (Enterprise il ricevimento se l’ordine non è stato che riferirsi solamente all’ ammontare
Resource Planning) viene fatta risalire preventivamente e correttamente regi- delle ore di lavoro diretto, assumendo
ai software per la gestione dei mate- strato nel sistema. che ogni ora diretta trascini con se an-
riali, attorno ai quali sono poi stati svi- che tutti gli altri costi indiretti.
luppati altri moduli che gestiscono i Un sistema ERP moderno ha un’ar- Da questo punto di vista, tutta la docu-
flussi informativi dei processi correlati, chitettura di tipo client/server, la cui mentazione inerente gli adempimenti
dagli ordini alla fatturazione e alla con- interazione richiede la definizione di Qualità/Iso dovrebbero suggerire e
tabilizzazione, dalla gestione delle protocolli informatici ed è organizzato ispirare l’utilizzo di parametri relativi a
scorte al calcolo del punto di riordino. a livelli, il più basso riguarda il data- processi e attività piuttosto che i tra-
L’idea innovativa alla base di MRP (Ma- base con i programmi base di gestio- dizionali driver provenienti dalla orga-
terial Requirements Planning) e MRP II ne degli accessi, il livello intermedio ri- nizzazione per funzioni.
(Manufactoring Resource Planning) è guarda le applicazioni per le elabora- Maggiore è la sofisticazione del mo-
quella di centralizzare e integrare le in- zioni di supporto ai processi e al livello dello, maggiore è il dettaglio richiesto
formazioni utilizzate per determinate più alto ci sono i programmi che gesti- (per la maggior analiticità) e maggiori
procedure: l’attenzione viene subito scono l’interazione con l’utente. le informazioni che devono essere in-
focalizzata sul calcolo dei fabbisogni Le caratteristiche principali possono serite a sistema. Ad esempio, nei cam-
sulla base delle previsioni di produzio- essere riassunte in: pi disponibili nell’anagrafica articolo si
ne o della domanda, in modo da ge- • unicità dell’informazione, nel senso riflette questo maggior livello di anali-
stire gli ordini dei materiali nella tempi- che tutte le diverse operazioni e elab- ticità, specialmente per i componenti
stica e nelle quantità appropriate. orazioni dei vari moduli condividono d’acquisto. Aumentare il numero di
Successivamente il concetto si esten- per ciascuna informazione uno e un centro di costo finali, per la necessità
de per integrare altri tipi di informazio- solo valore; di maggiori dettagli, porta alla neces-
ni importanti per il processo manifat- • focalizzazione sui processi, nel sen- sità di un crescente numero di infor-
turiero, come i dati relativi ai carichi so che molte attività critiche in azien- mazioni per instradare propriamente i
delle macchine, alla disponibilità di da richiedono, per il loro svolgimento, il costi diretti e, ancora più importante,
manodopera, alla schedulazione e ai coinvolgimento di più uffici, dunque i porta alla necessità di ulteriori parame-
lanci in produzione. flussi informativi e di autorizzazioni tri per allocare i costi indiretti.
(workflow) attraversano trasversal-
Il concetto di un nuovo approccio ai si- mente l’organizzazione per far avan- Una soluzione adottata per introdurre
stemi informativi, in direzione di una zare il processo; rapidamente le metodologie di conta-
maggiore integrazione di tutte le in- • approccio transazionale, nel senso bilità industriale, passa dalla valorizza-
formazioni e il successivo sviluppo che ogni evento aziendale genera una zione della Distinta Base e dei suoi
della tecnologia, insieme con la cre- transazione che ha effetto su tutte le Cicli, come mostrato in Fig.4. a pagina
scente attenzione sui processi azien- parti coinvolte del database dell’ERP seguente.
dali come elemento chiave del funzio- tipicamente organizzato in forma re- La valorizzazione delle varie distinte
namento delle organizzazioni, sono lazionale con molte tabelle correlate; base, recependo sia i costi diretti, per
dunque alla base dei moderni sistemi • modularità ed estendibilità, nel senso materiali e tempi di lavoro, che i costi
ERP la cui principale direzione di svi- che anche se l’ERP si propone come indiretti industriali, per costi generali
luppo attualmente è rappresentata un sistema unico e centralizzato, la operativi e manodopera indiretta, gio-
dalla gestione dei flussi di comunica- sua implementazione in azienda sa- ca un ruolo fondamentale anche nelle
zione con altre aziende, dai fornitori ai rebbe particolarmente complessa se aziende operanti su commessa, per
clienti attraverso la connessione di al- non fosse organizzato a moduli con dimensionare la trattativa tecnica/
tri software, dai CRM (Customer Rela- l’immediato vantaggio che ciascuna commerciale nelle fase iniziale, prima
tionship Management) agli SCM (Sup- azienda può scegliere i moduli che in- di passare al vaglio del team di pro-
ply Relationship Management) e più in tende usare rendendo possibile imple- getto per i dettagli tecnici, la definizione
generale alle applicazioni di commer- mentazioni parziali e investimenti mi- delle tempistiche, la contrattualistica
cio elettronico. Con ERP II (Extended rati, decidendo per un’implementazione e la valutazione generale di redditività.
ERP) si intende proprio la predispo- progressiva, agganciando talvolta allo La tariffa oraria è fatta dalla somma di
sizione per la gestione integrata dei stesso ERP moduli prodotti da soft- diversi addendi (componenti):
flussi di comunicazione con le catene ware house diverse. • il costo del lavoro diretto, come rac-
di fornitura. colto nei relativi centri di costo più gli
L’adozione di un sistema ERP richiede Gli sforzi per identificare parametri accantonamenti per i contributi sociali
la conformazione delle pratiche azien- produttivi/industriali, ai fini della allo- e il TFR;
dali a un modello di processo gestio- cazione dei costi, focalizzati sulle di- • il costo del lavoro indiretto di produ-
nale preconfigurato, ad esempio l’at- verse attività svolte nei vari centri di zione come raccolti nei relativi centri
tività di ricevimento dei materiali da un costo, reparti, funzioni, dovrebbero di costo;
fornitore, viene prescritta dall’ERP nel portare a futuri miglioramenti del mo- • i costi indiretti industriali come rac-
18 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
colti nei relativi centri di costo per un zioni di calcolo automatico di cui i ge-
dato periodo (ad esempio trimestrale) stionali normalmente dispongono, at-
diviso per il numero di ore dirette e in- traverso l’inserimento delle date di
dirette, lavorate nello stesso orizzonte competenza sui conti contabili abilitati
temporale di riferimento. e relativo accertamento gestionale
Può essere utile, utilizzare diverse ta- auto-stornante all’inizio del mese suc-
riffe per le diverse fasi dei cicli produt- cessivo;
tivi. È possibile definire una procedura • determinazioni altri costi: relativi a
automatica di sostituzione e aggiorna- forniture per cui non vengono emessi
mento delle tariffe orarie nelle fasi dei ordini di acquisto nè ingressate bolle
cicli associate alle distinte base. (es. utilities), relativo accertamento
gestionale auto-stornante all’inizio del
Processo di chiusura periodica mese successivo;
Definite le attività di cui alle fasi sopra • determinazione calcolo ammorta-
descritte, di seguito viene sintetica- menti: normalmente progressivo e re-
mente proposta una procedura per la lativo accertamento gestionale auto-
determinazione delle chiusure periodi- stornante all’inizio del mese successi-
che e la redazione della relativa repor- vo;
tistica gestionale. • determinazione allocazione costi su
Ipotizzando una chiusura mensile ge- centri di costo: lancio procedure ge-
stionale nei primi giorni del mese suc- stionali per lo svuotamento dei centri
cessivo, i passaggi obbligati sono: di costo intermedi e l’allocazione ai
• cut off contabile: in un giorno stabili- centri di costo finali (propedeutico per
to, per alimentare gli archivi gestionali l’aggiornamento delle tariffe di costo
esportando dagli archivi contabili i dati utilizzate dal sistema);
relativi alla contabilità generale, alle • determinazione valore dei magazzini:
fatture clienti emesse ed alle fatture per m.p., s.l. e p.f. e relativo accerta-
fornitori ricevute; mento gestionale auto-stornante al-
• costi da ricevere: determinazione del- l’inizio del mese successivo;
le bolle fornitori da evadere (materiali) • determinazione del costo del perso-
e degli ordini fornitori da evadere (ser- nale: normalmente in base alle ore ef-
vizi) nel periodo di competenza con- fettivamente lavorate e relativo accer-
siderato e relativo accertamento ge- tamento gestionale.
stionale auto-stornante all’inizio del
mese successivo (discorso analogo La sostanziale differenza tra “gestio-
per i ricavi da emettere); nale” e “civilistico” è dovuta, ad esem-
• determinazione ratei e risconti (in pio, alla differenza dei principi conta-
particolare risconti): sfruttando le fun- bili usati al metodo di determinazione
dell’importo. Ad esempio, la valorizza-
zione del magazzino “civilistica” nor-
malmente è quella “fifo” che si allinea
Figura 4: Valorizzazione Distinta Base a quella ammessa fiscalmente; ge-
stionalmente può essere ritenuta più
valida una valorizzazione basata su
una media ponderata degli acquisti
degli ultimi tre mesi o sei mesi (rolling).
Discorso analogo può essere fatto per
il costo del personale, gestionalmente
calcolando un costo orario che con-
sidera non solo i ratei di ferie, festività
e permessi, il tfr e i relativi contributi
ma anche le assenze per scioperi e/o
malattie e le normali pause fisiologi-
che (definite su base statistica).
Senza la definizione di precise proce-
dure operative gestionali per gestire
automaticamente, attraverso il siste-
ma informativo gestionale utilizzato, i
n.16 - 2019 19
Passività finanziaria
o patrimonio netto?
Laura Colombo
La classificazione degli strumenti
finanziari nei bilanci degli IFRS adopters
01. Ovviamente il principio fornisce anche la definizione di attività finanziaria che per brevità qui non si riporta. Rimane inteso che le analisi e le considerazioni fatte per le
passività finanziarie valgono anche per le attività finanziarie con l’unica differenza che lo strumento ha un fair value positivo.
n.16 - 2019 21
Il principio al par. 11 definisce passivi- - hanno un regolamento differito. Se questo primo step di analisi non ci
tà finanziaria (financial liability) una crea particolari problemi interpretativi,
qualsiasi passività che sia: Mentre come si è visto lo IAS 32 da non lo è altrettanto, a mio parere, se
(a) un’obbligazione contrattuale: una definizione di passività finanziaria procediamo con l’analisi del principio.
i) a consegnare disponibilità liquide (o piuttosto articolata, quella di strumen- Si può infatti affermare che, l’assenza
un’altra attività finanziaria) a un’altra to di capitale è piuttosto generica, es- dell’obbligazione al regolamento di un
entità; o so infatti viene definito come “qualsia- contratto attraverso disponibilità liqui-
ii) a scambiare attività o passività fi- si contratto che rappresenti una quo- de è una condizione “necessaria” ma
nanziarie con un’altra entità a condi- ta ideale di partecipazione residua “non sufficiente” per la classificazione
zioni che sono potenzialmente sfavo- nell’attività dell’entità dopo aver e- dello strumento finanziario come pa-
revoli all’entità; o stinto tutte le sue passività”, subordi- trimonio netto. Non è detto infatti che
(b) un contratto che sarà o potrà es- nandola così all’esatta individuazione uno strumento finanziario che non ob-
sere estinto tramite strumenti rappre- delle attività/passività finanziarie. blighi l’entità a corrispondere somme
sentativi di capitale dell’entità ed è: Possiamo quindi affermare che tutti di denaro ai possessori debba sempre
i) un non derivato, per cui l’entità è o gli strumenti finanziari che non soddi- essere considerato patrimonio netto.
può essere obbligata a consegnare un sfano la definizione di attività/passivi-
numero variabile di strumenti rappre- tà finanziaria sono di conseguenza Come infatti prevede il principio al par.
sentativi di capitale dell’entità; o patrimonio netto. 11 sub (b), ci si può trovare di fronte a
ii) un derivato che sarà o potrà essere “contratti che saranno o potranno es-
estinto con modalità diverse dallo Partendo da questo quadro definitorio sere estinti tramite strumenti rappre-
scambio di un importo fisso di dispo- cerchiamo ora di stabilire quali analisi sentativi di capitale dell’entità” facen-
nibilità liquide o di altra attività finan- devono fare concretamente gli IFRS dovi rientrare, oltre ai contratti non
ziaria contro un numero fisso di stru- adopters per capire se uno strumento derivati, anche gli strumenti finanziari
menti rappresentativi di capitale finanziario debba essere classificato derivati che prevedono lo scambio di
dell'entità. come equity piuttosto che passività fi- azioni proprie nonché tutti gli stru-
nanziaria. menti derivati relativi a partecipazioni
Come possiamo ben notare da questa di controllo, partecipazioni in collegate
definizione, il principio contabile inter- Si evince subito, in estrema sintesi, e joint venture (IAS 32 par. 4).
nazionale non cataloga puntualmente che la prima caratteristica è la presen- Precisiamo subito che anche il sem-
le tipologie di passività finanziaria, ma za o meno dell’obbligazione ad effet- plice fatto che un contratto possa es-
definisce un insieme più ampio di pos- tuare pagamenti di somme di dena- tinguersi con la consegna di strumenti
sibili strumenti al cui interno possono ro2: quando uno strumento finanziario rappresentativi di capitale non implica
risultare schemi contrattuali larga- obbliga la società ad effettuare paga- necessariamente che debba sempre
mente diversificati. menti di denaro siamo di fronte ad una essere considerato equity instrument.
Le passività finanziarie possono quin- passività finanziaria, nel caso contra- Cerchiamo allora di mettere un po’ di
di essere costituite (IFRS 32 par. AG rio a un equity instrument. chiarezza.
15) sia da strumenti finanziari primari Quindi tutte le posizioni debitorie che Per decidere quando contratti che si
(debiti commerciali, debiti finanziari) discendono da contratti, sia di natura estinguono attraverso strumenti rap-
che da strumenti finanziari derivati commerciale che finanziaria, sono presentativi di capitale (principalmen-
(ex. swap, option, future... ). passività finanziarie, così come i titoli te azioni proprie) debbano essere clas-
Per questi ultimi dobbiamo far riferi- obbligazionari in quanto la società si sificati tra le passività finanziare o a
mento all’IFRS 9 - Appendix A che li de- obbliga a consegnare disponibilità li- patrimonio netto l’elemento rilevante è
finisce come strumenti finanziari con quide a titolo di interessi di capitale al la presenza di un rapporto di conver-
le seguenti caratteristiche: possessore dell’obbligazione. sione che determina la consegna di un
- il loro valore è basato su un sotto- Sono invece tipico esempio di stru- numero fisso o variabile di azioni a
stante, pertanto fluttua in relazione al menti rappresentativi di capitale le fronte di un importo fisso o variabile di
variare di uno specifico tasso d'inte- azioni ordinarie emesse dalle società disponibilità liquide, il c.d. “fixed for
resse, del prezzo di uno strumento fi- per azioni in quanto non esiste nessun fixed principle” che possiamo così rias-
nanziario, del prezzo di una commodi- obbligo di rimborso per l’emittente a sumere (IAS 32 par 16 b):
ty, del tasso di cambio, di indici di favore degli azionisti. L’eventuale pa- - Se il numero di azioni da emettere/
prezzo o di tasso, di rating di credito o gamento del dividendo è infatti una acquistare e il relativo corrispettivo in
indici di credito o di altra variabile; libera scelta della società ed in caso di disponibilità liquide è fisso3 (definito e
- hanno un investimento iniziale nullo scioglimento della stessa i possessori noto al momento della stipula del con-
o richiedono un investimento iniziale delle azioni ordinarie non hanno nes- tatto) lo strumento finanziario è patri-
minore di quello che potrebbe essere sun diritto ad ottenere somme di de- monio netto (c.d. fixed for fixed princi-
richiesto da altri tipi di contratto da cui naro se non dopo l’estinzione di tutte ple);
ci si può attendere analoghe risposte le passività della società (in tal senso - Se il numero di azioni da emettere/
al variare dei fattori di mercato; “subordinano” a tutti i debiti). acquistare e il relativo corrispettivo in
02. Per lo IAS 32 anche nel caso in cui un debito non si estingua attraverso la consegna di disponibilità liquide ma bensì di altre attività finanziarie (altri crediti, titoli di
stato….) siamo comunque di fronte ad una passività finanziaria.
03. Si segnala che l’ammontare delle disponibilità liquide deve essere fisso nella valuta funzionale dell’entità che emette lo strumento finanziario, in caso contrario anche
se lo strumento finanziario prevede lo scambio di un numero fisso di azioni, non può essere considerato patrimonio netto.
22 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
sultati uguali al 100% dei targets; 3% = In base a quanto stabilito dallo IAS 32 zio (fair value through profit and loss -
per risultati uguali o superiori al 120% al par.22 se uno strumento finanziario FVTPL).
dei targets; e tra 0% e il 3% in modo ha le caratteristiche per essere con- Conseguentemente i derivati che han-
proporzionale =per risultati superiori al siderato patrimonio netto esso deve no a oggetto azioni proprie, partecipa-
100% e inferiori al 120% dei targets) essere contabilizzato nel seguente zioni di controllo, partecipazioni in col-
Il piano di warrant è equity o passività modo: legate e joint venture vanno valutati a
finanziaria? - qualsiasi corrispettivo ricevuto (es. il ogni data di bilancio al loro fair value
Dato che il piano di warrant: premio ricevuto per un’opzione emes- iscrivendo a conto economico gli utili/
(i) rientra nella fattispecie dei “Contrat- sa o un warrant emesso su azioni della perdite derivanti dal periodico adegua-
ti sottoscritti dall’entità che verranno società) deve essere rilevato diretta- mento dello stesso.
estinti mediante la consegna o il ricevi- mente ad incremento del patrimonio
mento di azioni proprie”; e netto; Volendo considerare congiuntamente
(ii) prevede a scadenza un rapporto di - qualsiasi corrispettivo pagato (es. il le analisi fatte ho definito la seguente
conversione in azioni proprie variabile premio per un’opzione acquistata) de- matrice di classificazione (Fig.1).
in quanto non è certo se e in che misu- ve essere dedotto direttamente dal pa- Cerchiamo ora di dare praticità a quan
ra i manager raggiungeranno i targets trimonio netto; to fin’ora esposto considerando i seg-
del piano esso è classificabile come - la variazione nel fair value dello stru- uenti esempi.
passività finanziaria. mento rappresentativo di capitale non
devono essere rilevate. Esempio Call option su azioni proprie5
In data 1/12/x1 la società A (writer)
LA CONTABILIZZAZIONE Il principio, al par. 23, si spinge ancora emette un’opzione call su azioni pro-
L’analisi del Principio preliminarmente più nel dettaglio andando a discipli- prie sottoscritta dalla società B (hold-
svolta ci ha permesso di identificare nare le opzioni put emesse e i forward er) con le seguenti caratteristiche:
gli elementi che devono essere presi in di acquisto che hanno ad oggetto a-
considerazione al fine della classifica- zioni proprie (nonché tutti gli strumen- Call Option su azioni proprie
zione, come equity o come passività ti derivati relativi a partecipazioni di Data di stipula: 1/12/x1
finanziaria,degli strumenti finanziari controllo, partecipazioni in collegate e Data di esercizio dell’opzione: 1/5/x2
emessi dalle società. Una corretta joint venture) e che sulla base delle Possessore del diritto di esercizio dell’op-
classificazione è importante non solo caratteristiche contrattuali sono con- zione: società B
per il fatto che i dati di bilancio venga- siderati equity. Nr. azioni oggetto dell’opzione: 30.000
no utilizzati per analisi sull’indebita- L’effetto di tali derivati è che la società Strike price per azione: 5€
mento societario ma anche perché da si obbliga nei confronti degli azionisti Fair value dell’opzione al 1/12/x1: 15.000€
essa discendono diversi criteri di con- ad acquistare azioni proprie (o parteci- (premio per emissione della call 0,5€ /az.)
tabilizzazione delle voci stesse e preci- pazioni di controllo, collegate o joint Fair value dell’opzione al 31/12/x1: 20.000€
samente: venture) corrispondendo disponibilità (determinato con opportune tecniche di
(i) gli strumenti di capitale sono disci- liquide, le relative azioni quindi non valutazione)
plinati dallo IAS 32 e si mantengono possono più essere considerate patri- Regolamento: lordo in azioni
nel tempo ai valori originari di iscrizio- monio netto ma passività, ciò compor- L’opzione è equity o passività finanzi-
ne (l’andamento del prezzo delle azioni ta che fin dal momento dell’emissione aria?
delle società non influenza in alcun di tali contratti la società dovrà dimi- La call rappresenta per la società A
modo il valore del patrimonio netto e- nuire il patrimonio netto con contro- uno strumento rappresentativo di ca-
sposto in stato patrimoniale) e quindi partita la passività finanziaria per un pitale in quanto se B (holder) a scaden-
una volta iscritti a bilancio non sono valore corrispondente al valore attuale za esercitasse l’opzione, A (writer) do-
soggetti a valutazione successiva4; dell’importo da corrispondere a sca- vrebbe consegnare 30.000 azioni in-
(ii) le passività finanziarie ricadendo denza. Successivamente la passività cassando il corrispettivo di 150.000€
nell’ambito dell’IFRS 9 “Strumenti Fi- sarà valutata in conformità all'IFRS 9 (30.000*5€).
nanziari” sono soggetti a valutazione (es. contabilizzazione successivo). All’atto dell’emissione della call la so-
periodica secondo i due metodi alter- cietà A registrerà l’incasso del premio
nativi del costo ammortizzato (es. Invece, in base a quanto stabilito di emissione (che rappresenta anche il
debiti) o del fair value (es. derivati). La dall’IFRS 9 ai par. 5.1 e 5.2 se uno stru- fair value dello strumento) nel patri-
principale differenza tra le due me- mento finanziario ha le caratteristiche monio netto con la seguente scrittura
todologie discende dal fatto che con il per essere considerato passività finan- contabile:
fair value variazioni di parametri di ziaria, dopo essere stato inizialmente
mercato influenzano l’ammontare del- iscritto al fair value, dovrà successiva-
la passività invece il costo ammortiz- mente essere contabilizzato al costo Banca c/c a Patrimonio netto 15.000
zato si basa su flussi previsti contrat- ammortizzato ad eccezione dei deri-
tualmente senza che altri fattori pos- vati che vanno contabilizzati al fair
sano alterarne l’ammontare. value rilevato nell'utile/perdita d'eserci- Al 31/12/x1 il fair value dell’opzione è
04. Ad eccezione degli embedded derivatives che non sono oggetto del presente contributo. Non sono oggetto del presente contributo nemmeno gli strumenti finanziari
composti (es. obbligazioni convertibili in azioni), cioè quegli strumenti che possono presentare sia elementi di passività finanziaria che di equity. In questo caso il prin-
cipio obbliga a classificare e rilevare separatamente le due componenti.
05. Una call option comporta per il sottoscrittore il diritto di acquistare l’attività finanziaria ad un prezzo predeterminato (strike price); per l’emittente, l’obbligo di vendere
24 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
07. Precisamente A ha l’obbligo di consegnare a B azioni corrispondenti a un valore pari a 980.000€ e cioè nr. 10.315,8 (980.000€/95€) ricevendo da quest’ultima azioni
corrispondenti ad un valore pari a 950.000€ e cioè nr. 10.000 (950.000€/95€).
26 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
Sviluppare la capacità
di costruire un Business
Nunzio Luca Calia
Plan Integrato
di Bryan Lapidus, in GUIDA AFP (1)
Sintesi e considerazioni a cura di Nunzio Luca Calia
le, i ricercatori hanno scoperto i resti di concluso che le aziende che sfruttano
lupi vissuti durante l'ultima era glacia- con successo la tecnologia digitale
le. Lupi spaventosi di dimensioni per trasformare la propria attività per
enormi rispetto agli attuali, con denti mantenerla in linea con le mutevoli
più grandi e mascelle più forti, specia- esigenze del mercato creano più va-
lizzati nell'abbattere grandi prede co- lore per gli investitori. Ma questo tipo
me i mammut. Non c’è più traccia di di trasformazione, oltre che le connes-
loro oggi, neppure il confronto tra il sioni esterne con i clienti, descrive an-
DNA fossile e quelli dei lupi moderni ne che le capacità interne che portano
ha rivelato alcuna correlazione: si alla flessibilità e all'adattabilità: legge-
sono completamente estinti perché re il mercato, allineare le risorse verso
non riuscirono ad adattarsi all’estinzio- maggiore produttività, visualizzare
ne delle grandi prede conseguenti al l’orizzonte aziendale e reagire rapida-
ritirarsi dei ghiacci e a rivolgersi alle mente al cambiamento, sono le chiavi
piccole prede, che prosperarono nel per la sopravvivenza e lo scopo della
nuovo habitat”. pianificazione aziendale integrata.
IBP, al contrario, spinge i CFO e coloro Persone La gestione del ciclo di previsione-va-
che lavorano nella Finanza a diventare IBP significa ottenere più efficacia dal- rianza del budget è una combinazione
partner strategici del business, alla co- le persone coinvolte nel processo di di un modello finanziario a livello a-
stante ricerca di modi per migliorare pianificazione: prima di arrivare alla ziendale e un'analisi delle varianze tra
l'efficienza operativa, la soddisfazione presentazione dei dati, è necessario budget, previsioni e risultati effettivi.
del cliente e la redditività. I benefici porre le domande giuste, stabilire i
dell'IBP possono essere quindi visti processi e gestire gli strumenti infor-
nella pianificazione strategica, pianifi- matici. Rilevante diventa l’incremento Costruire un modello di piani-
cazione dell'esecuzione, budgeting, del livello di competenza. L’IBP richie- ficazione integrato
previsione, analisi della varianza, anali- de che i membri del team FP & A ab- La modellizzazione finanziaria è alla
si dei driver e dei costi, efficienza ope- biano competenze finanziarie ampie, base del lavoro di FP&A, sia per la pia-
rativa, per elencare solo le aree più im- capacità interpersonali atte a svilup- nificazione globale d’impresa, sia per
portanti. pare relazioni di successo con i colle- aree specifiche del business.
La squadra di FP&A è spesso incari- ghi di altre linee di business e capacità Per decenni si sono costruiti modelli
cata di completare la missione del tecniche per lavorare con strumenti e basati su foglio di calcolo, quasi un
CFO. Se le altre unità aziendali posso- piattaforme che si estendono ad aree pezzo di carta bianco su cui disegnare
no essere incentivate su vendite, pro- diverse dalla finanza . qualsiasi cosa: flessibilità e limite al
duzione, margini o altri obiettivi che se Il cuore di IBP è l'allineamento di tutti tempo stesso! Si stima che oltre l'80%
perseguiti isolatamente potrebbero gli stakeholder nell’azienda, soddi- di tutti i fogli di calcolo hanno errori,
compromettere i risultati finanziari sfatti solo se la società assegna il ca- mentre il punto critico risiede nell'inca-
complessivi, la Finanza è un arbitro pitale in modo efficiente per svilup- pacità di lavorare in modo collaborati-
indipendente delle prestazioni azien- pare i prodotti e i servizi che il mercato vo attorno ai dati condivisi, con una
dali, con una visione globale dell'a- desidera. La Pianificazione Aziendale catena di controllo insufficiente e l'in-
30 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
Molti sondaggi rivelano il loro enorme rigenti commerciali, guidato da un fisi- La Pianificazione Aziendale Integrata
uso nel processo di budgeting, con cir- co e dispone di risorse IT dedicate per riguarda i PROCESSI che riuniscono
ca un miliardo di fogli elettronici instal- consentire un approccio più intelligen- gli input migliori degli esperti della ma-
lati a livello globale (se fosse una lin- te all'utilizzo dei dati. teria con i dati di alta qualità, collegan-
gua, li renderebbe la terza lingua più do poi i dati a un piano unico e acces-
parlata al mondo). L’evoluzione di fogli L'approccio multidisciplinare è diven- sibile. Ciò richiede di tenere insieme
di calcolo, quindi, ci porta ad avvicinar- tato la chiave per la capacità del team l'organizzazione, che può essere
ci alla business intelligence attraverso di generare soluzioni di pianificazio- frammentata geograficamente e fun-
la gestione di tabelle pivot, tabelle dati ne integrate e che parlano con i lead- zionalmente, spesso con sistemi IT
e filtri, nonchè tecniche di importazio- er delle business unit e di altri diparti- differenti. L’efficace gestione dei pro-
ne ed esportazione (.CSV, .TXT o altri menti, con priorità al di fuori del getti mira ad ottenere l'allineamento
formati delimitati), mentre le versioni Finance. Una prospettiva funzionale sugli obiettivi e comunicare respon-
più recenti dei pacchetti di fogli elettro- integrata ha portato a previsioni più sabilità e scadenze.
nici hanno versioni di estrazione ETL, credibili e i leader delle divisioni di
trasformazione e caricamento di fun- Shell accettano e richiedono con pia- Pianificazione continua, Definizione
zioni dati con strumenti di collega- cere la presenza dei rappresentanti di della struttura del gruppo di lavoro, la
mento nativi per connettersi a una va- FP&A alle loro riunioni. I dirigenti se- Collaborazione fra i reparti, Applica-
rietà di origini dati, inclusi file, dati Web nior cercano proattivamente le indica- zione dei principi del progetto rappre-
e database locali o basati su cloud. zioni di FP&A su guadagni e altri ele- sentano le cinque fasi chiave di un pia-
menti finanziari emergono nel con- no di gestione del progetto, che i lettori
Sviluppare relazioni testo delle azioni che guidano, in mo- interessati possono recuperare dall’ar-
La pianificazione integrata richiede do da presentare in modo più efficace ticolo in lingua originale (vedi allegato
persone integrate, in modo che quan- le loro strategie e priorità al Senior in fondo).
do i leader delle business unit affron- management.
tano le decisioni che sanno avere I DATI
grandi impatti finanziari, chiedano a Impara il business, impara i dati: i lea- Se però valutiamo i “mattoni” con cui
FP & A di sedersi con loro per parlarne. der delle unità di business tendono a tutte le nostre analisi vengono costrui-
• “Sii una linea, non un punto": FP&A ritenere che la finanza non abbia fami- te e che generano valore, già in questa
deve dedicare tempo e risorse alla co- liarità con i dettagli degli affari e quindi fase notiamo che “I buoni dati sono
struzione di una relazione per costrui- non è qualificata per fornire consulen- un processo in sè”, cioè sono il risul-
re la fiducia, offrendo assistenza e ri- za: è quindi di fondamentale importan- tato di un processo, di una pianifica-
chiedendo informazioni. za per attuare efficacemente la pianifi- zione, di una raccolta di elementi atti a
• “Abbina l'esperienza della tua azien- cazione integrata che FP & A ottenga il realizzare obiettivi e elaborazioni va-
da a personale diversificato” (ovvero, loro sostegno e il loro contributo sin riabili nel tempo (chi ha effettuato mi-
il valore dell’approccio multidiscipli- dalle prime fasi del processo. grazioni di dati contabili e tecnici sa
nare). cosa significa gestire mancanza di re-
ferenze nei DB storici, rispetto a esi-
L’esempio citato dall’Autore è quello Estratti da una descrizione del lavoro di genze aggiornate).
della SHELL. Royal Dutch Shell gesti- FP&A Vorrei a tal punto citare due esempi,
sce un business complicato, in cui gli • Il successo della finanza dipende dalla che trattano rispettivamente un pro-
investimenti impiegano anni per esse- sua squadra di persone dedicate e strate- getto di analisi predittiva e la necessi-
re implementati, costano miliardi di giche che comprendono il business e pos- tà di adottare degli standard di lin-
dollari, hanno vite utili misurate in de- sono collaborare per influenzare le decisio- guaggio.
cenni e redditività che cambia quoti- ni e identificare in modo proattivo le aree di
dianamente sui mercati delle materie opportunità.
prime. Ulteriori sfide includono impor- • Capacità di sviluppare relazioni commer- L’autore cita vari esempi, fra cui l’esperienza
tanti cambiamenti tecnologici nell'e- ciali affidabili (con clienti interni) e dimo- di Armen Zakharyan, un consulente indi-
strazione fisica, come la fratturazione strare capacità di adattamento a numero- pendente di finanza e IT, il quale riferiva
idraulica (fracking), l'aumento di te- se e mutevoli priorità in tutta l'organizza- che una volta aveva un cliente che deside-
cnologie concorrenti come le energie zione rava avviare un progetto di analisi preditti-
rinnovabili, politiche governative e fi- • Capacità imprenditoriali interfunzionali, va e di modellazione delle decisioni, ma
scali complesse e mutevoli mercati eccellenti capacità di facilitazione e comu- che prima aveva trascorso quasi un anno a
internazionali. La FP&A disponeva nicazione, forti capacità di influenza e ca- elaborare le definizioni dei dati. Aveva pa-
quindi di talenti corrispondenti ai biso- pacità di presentare e lavorare in modo ef- ragonato il processo ad avere un buon im-
gni e con prospettiva internazionale. ficace con il senior management. pianto idraulico che attraversa un edificio
Il team ha sede nei Paesi Bassi ed è all'inizio della costruzione. "È necessario
intenzionalmente composto da inge- disporre di dati validi al fine di costruire
gneri, professionisti della finanza e di- qualsiasi tipo di previsione", diceva Zakha-
32 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
ryan, e ha elencato le sfide del cliente di cui La domanda, a questo punto è: cosa
sopra: sono i buoni dati?
• i dati erano a diversi livelli gerarchici, La risposta dell’Autore, è che i buoni
come ad esempio il rappresentante di ven- dati tendono ad avere le seguenti ca-
dita, il responsabile della gestione, il codice ratteristiche:
di avviamento postale, la regione e l'ufficio • Completezza: il set è completo e in-
e alcune delle fonti di dati erano gratuiti, il clude tutti i dati necessari, anche se
che significava che il suo cliente aveva mancano elementi opzionali.
poche opportunità di modificarle in uno • Validità: i dati rappresentano il pro-
specifico modo; blema da studiare.
• la disponibilità dei dati differiva da indu- • Tempestività: la possibilità di acce-
stria e regione, il che ne aveva complicato dere ai dati e portarli nello strumento,
la comparabilità. In conclusione, analisi e nel database o nel formato necessari
decisioni successive basate su questi dati in un tempo accettabile e con accet-
non sarebbero affidabili; tabile sforzo.
• Il processo di raccolta, manipolazione e • Recency: grado in cui i dati sono ag-
gestione dei dati di pianificazione è com- giornati e pertinenti all'elemento.
plesso, ma è essenziale produrre risultati • Precisione: i dati sono corretti, non
utili. ambigui o unici.
• Coerenza: i dati sono presentati nello
É essenziale che FP&A garantisca l'uso di stesso modo, cioè rappresentano lo
definizioni comuni. Al di là di una singola stesso punto o livello di aggregazione.
versione della verità per i dati stessi, la flui- • Conformità: i dati soddisfano le defi-
dità di FP&A con i dati e il business reale li nizioni appropriate, ad esempio MM/
rende partecipi vitali -se non i supervisori- GG/AAA vs GG/MM/AA.
del processo di pianificazione integrata,
per garantire che tutti guardino i dati giusti Vi sono altre caratteristiche dei dati
e li utilizzino correttamente andando avan- considerate a livello di sistema che
ti. "Ci sono molti utenti e creatori di dati, potrebbero non coinvolgere gli utenti
ma non sempre capiscono cosa stanno finali in materia di FP&A.
guardando, e FP&A fornisce quel collega- Sono però ancora concetti rilevanti
mento tra la comprensione e il lato tecni- che devono essere pensati per stabili-
co", ha detto Travis Lockhart, FP&A, re- re un sistema o una connessione da-
sponsabile finanziario del Gruppo CALI- ti, e poi controllato periodicamente:
BRO. • Sincronicità: gli elementi dei dati nei
Linda Coven, analista senior presso Aite vari sistemi riflettono le stesse infor-
Group, è stata ancora più esplicita: "La tec- mazioni (in sincronizzazione) e lo sta-
nologia come il cloud computing non ag- to dei dati prima, durante o dopo l'ese-
giunge molto [da sola]", ha affermato. "Devi cuzione di varie azioni sui dati stessi.
avere una struttura: è necessario sapere Ad esempio, coerenza puntuale signi-
dove si trovano i dati, cosa rappresenta e fica che i dati riflettono lo stesso livello
quale è la relazione di un pezzo dei dati a di elaborazione.
tutti gli altri. "La creazione di un dizionario • Disponibilità: è possibile accedere ai
dei dati per definire termini, calcoli e rela- dati ed il tempo di attività del sistema
zioni è un processo arduo e inestimabile è accettabile.
che diffonde le conoscenze aziendali e mi- • Provenienza: rintracciare i dati alla
gliora i controlli sui processi di pianificazio- fonte per valutarne l'affidabilità.
ne e analisi. Ciò include i dati che entrano
nel piano, la coerenza nelle "trasformazio- Philip Peck, vice presidente della tras-
ni" o i calcoli e le manipolazioni che si veri- formazione del Finance con Peloton
ficano, raggruppando per gerarchie come Group, afferma che una governance
il tempo, la geografia, le unità aziendali e i dei dati molto solida, la gestione delle
tipi di prodotto. Trova le connessioni e i master e delle meta gerarchie e
punti critici Il flusso di dati intorno a un'or- l'origine dei set di dati devono essere
ganizzazione in un modello di previsione presenti in tutta l'azienda.
può aiutare a scoprire le fonti e gli usi dei "Tradizionalmente, il dipartimento IT
dati, nonché i processi di pianificazione. guida, ma raccomandiamo che FP&A
contribuisca molto attivamente a
n.16 - 2019 33
supportarlo". offrono anche scalabilità: paghi per fiche al modello. Lo strumento dovreb-
ciò che usi, come nelle licenze dei be anche consentire varie versioni e la
Tecnologia posti o nel flusso di dati, con costi da possibilità di ripristinare un punto
La pianificazione aziendale integrata aumentare e ridurre a seconda delle precedente per recuperare le informa-
riguarda la tecnologia che collega per- esigenze. zioni.
sone e processi, che ospita i dati e li Sicurezza del fornitore e del cloud , fre-
rende accessibili nel formato più utile. Scalabilità di capacità quenza degli aggiornamenti software
Le sezioni precedenti descrivono co- Gli EPM/CPM sono progettati sia co- e le nuove implementazioni di funzio-
me applicare tecnologia e dati, questa me piattaforma sia come set di appli- nalità, cronologia delle violazioni dei
sezione si concentra sugli strumenti cazioni, una combinazione di softwa- dati nello strumento di pianificazione,
utilizzati per gestire i dati e costruire i re, hardware e sistema operativo per modalità di reazione alle violazioni e
modelli. Viviamo in un'era ricca di dati eseguire i processi desiderati e offro- criptatura dei dati sono solo alcune
e abbiamo bisogno degli strumenti per no significativi aumenti di potenza e domande che chi si occupa di sicurez-
gestirlo. stabilità computazionale. Il numero di za dell’IBP dovrebbe porsi (le stesse
"Tra l'alba della civiltà e il 2003, abbia- utenti che possono interagire con la riguardano un sistema IT integrato in
mo creato solo cinque exabyte; ora piattaforma, la quantità di dati che generale).
stiamo creando quell'importo ogni possono essere analizzati e la velocità
due giorni. Entro il 2020, si prevede dei calcoli e dei report è notevolmente Abilitazioni e utenti self-service
che tale cifra si attesti a 53 zettabyte aumentato, rendendo l'IBP più utile a Michael High of Shell ha raccontato
(53 trilioni di gigabyte) - un aumento tutti i soggetti coinvolti. che nel suo sistema legacy, la modifi-
di 50 volte" Hal Varian, capo economi- ca di un elemento pubblicitario nel suo
sta di Google. Connettività dei dati modello di previsione, come l'aggiunta
La pianificazione aziendale integrata di una riga SG&A aggiuntiva al model-
Infine, a parere di chi scrive, meritano non richiede ogni “data point” in azien- lo di pianificazione, richiederebbe oltre
di essere citati gli spunti che sono an- da, ma richiede che i dati rilevanti iden- 50 altre modifiche ai sistemi IT e ri-
cora vissuti dai non addetti ai lavori tificati nella precedente sezione del chiederebbe all'IT di svolgere un ruolo
come una realtà che spesso non si processo trovino la loro strada negli ruolo più importante. Questo crea pro-
comprende appieno, ma che già dise- strumenti EPM / CPM. I pacchetti soft- blemi: il tempo per rendere il cambia-
gnano il futuro e le nostre future rela- ware offrono molteplici soluzioni per mento toglie il beneficio, e gli analisti
zioni. Ricorrerò, pertanto, a una sem- l'aggregazione di dati, come ETL (e- che vogliono una risposta immediata
plice traduzione delle parti più signifi- strazione/trasformazione/caricamen- escogiteranno una sorta di hack del
cative, conscio di essere ancora un to), interfacce dirette e connettori pre- sistema come l'utilizzo di fogli di cal-
alunno “in itinere” su temi di così im- definiti per archivi dati che accelerano colo o la manipolazione del modello in
portante valore. l'integrazione dei dati, i carichi batch e altri modi. In entrambi i casi, l'efficacia
la gestione continua di master e meta del modello è sconfitto.
Cloud Scalability dati. Da considerare anche la frequen- É necessario quindi adeguare rapida-
Le tecnologie cloud forniscono stor- za con cui si desidera aggiornare i dati mente i modelli per mantenere la sin-
age on-demand economico e on-de- (tempo reale/batch), che condizionerà cronizzazione con cicli di pianificazio-
mand rispetto ai sistemi on-premise e il metodo di connessione per estrarre i ne continui, lanci di prodotti e richieste
sono i driver principali dietro l'esplo- dati, il processo operativo per il carica- dei dirigenti ed essere in grado di ri-
sione della creazione e dell'acquisizione mento degli stessi, i requisiti hardware configurare le fonti di input, i calcoli e il
dei dati. Per IBP, la tecnologia cloud, e di comunicazione e, naturalmente, reporting. Inoltre, l'amministratore del
sia in hosting che in proprietà, può l'implementazione e i costi continui. programma master dovrebbe avere la
sostituire i business silos per consen- possibilità di concedere diritti di ac-
tire ai dati di muoversi in modo fluido La sicurezza non è negoziabile cesso e amministrativi a singoli mem-
attraverso il mondo e attraverso i L’ IBP integrata richiede l’intervento di bri del team di pianificazione e, più
sistemi ovunque sia necessario appli- molte persone, con controlli e salva- limitati, ad altri utenti in base al ruolo
carli. Gli utenti possono risiedere guardie contro l'uso improprio. svolto nell'organizzazione.
ovunque e i collegamenti dati possono Una funzionalità di sicurezza di base
essere effettuati rapidamente ei siste- riguarda l'accesso interno ai dati. ...Mentre aumenti i controlli del siste-
mi transazionali possono popolare L'amministratore dello strumento de- ma
facilmente i sistemi EPM / CPM. ve determinare quali dati sono leggibili C'è una sfida nell'avere totale libertà
I cloud offrono il potenziale di una con- e scrivibili a ciascun utente finale per dell'utente finale. "La proliferazione dei
figurazione rapida con requisiti minimi divisione, funzione o livello di anziani- modelli" è il problema di troppi modelli
dell'IT interno e, poiché la manutenzio- tà. Inoltre, il sistema dovrebbe avere usati da molte persone, che hanno
ne di hardware e software viene gesti- un registro o una traccia di quali in- tutti la capacità di modificarli. La piani-
ta da remoto, generalmente hanno un formazioni sono state caricate, da chi ficazione aziendale integrata dovreb-
basso costo totale di proprietà. I cloud e quando, per comprendere le modi- be avere un processo per documenta-
34 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
01. Scrittore, redattore e presentatore di contributi alla practice Financial Planning & Analysis (FP&A) presso l'Association for Financial Professionals, é stato pubblicato
su AFP Exchange, la pubblicazione di punta di AFP, il mensile Finance in Focus e i blog AFP, oltre a aver scritto e presentato corsi AFP su budgeting e modellazione.
Ha più di venti anni di esperienza nell'ufficio del CFO, tra cui la guida e la consulenza a FP&A, supportando la gestione del rischio di capitale e l'analisi operativa. Bryan
è un professionista certificato FP&A Practitioner.
n.16 - 2019 35
plessità delle sfide e si possono con- Molte realtà italiane stanno soffren-
nettere persone e i dati attraverso sin- do in questo passaggio, in un mo-
gole piattaforme che forniscono ri- mento in cui si fa fatica a trovare e
sposte complesse . I processi devono formare profili professionali ade-
quindi essere progettati per essere guati all’evolu-zione tecnica e cul-
pertinenti e specifici per ogni azienda, turale in atto, dove l’accelerazione
con la stessa premessa: la pianifica- del processo di trasferi-mento del
zione integrata sfrutta i migliori stru- lavoro e del cambio tecnologico
menti di informazione e le persone rischia di impoverire l’ambiente
possono creare un piano unificato e economico locale ed aumentare, al
prendere buone decisioni. Trasforma- contrario, il livello di know how a liv-
re la capacità di pianificazione in forza ello centrale, spesso ubicato
aziendale fornirà intuizione, agilità e la all’estero.
capacità di superare i concorrenti in Una strategia e una pianificazione
un panorama in rapida evoluzione e efficace, globale o di settore, con
fortemente competitivo”. l’incre-mento delle competenze può
condurre a definire scenari comp-
A parere di chi scrive, le sfide che si lessi per supportare le decisioni.
giocheranno sul petrolio del futuro, su E la metodologia citata potrebbe es-
quei “dati” la cui qualità, integrità, com- sere applicata anche alle attività de-
pletezza e sicurezza costituiranno la gli Stati , anche se molti aspetti sin
base per soddisfare i bisogni dei clien- qui affrontati siano ben lontani non
ti e guideranno lo sviluppo delle azien- solo dall’essere adottati in chiave
de e della Società, saranno sfide an- metodo-logica ed evolutiva, ma ad-
che di uomini. dirittura di-scussi, essendo molte
Molte realtà aziendali, soprattutto Istituzioni bloc-cate sul piano cul-
multinazionali, hanno già preso atto turale, oltre che eco-
della rivoluzione in atto e stanno ope- nomico.
rando in tal senso, pianificando azioni
e scenari diversi , trasferendo in que- Pianificare il futuro già in atto e lib-
sto momento attività a minor valore erare risorse per un diverso svilup-
aggiunto (un tempo parte del know po, sembra un argomento bloccato
how degli operatori) verso Paesi con più da barriere culturali e politiche
costo del lavoro ridotto, lasciando nei che di me-todo, mentre i dati dis-
Paesi industrializzati quelle, si dice, a ponibili rischiamo ancora di essere
più alto valore aggiunto, compresa la solo un mero accessorio da analiz-
gestione dei dati che poi generano ca- zare, poco utile ancora per costruire
pacità finanziarie e, in sostanza, deci- una strategia e azioni condivise (per
sionale. fortuna anche in Italia il dibattito si
In questo senso, le legislazioni nazio- sta espandendo).
nali, i mercati e le diverse regolamen-
tazioni, nonché le caratteristiche di- Ad ognuno di noi, in questa fase, il
verse dei prodotti sui diversi mercati, piacere e l’obbligo di dare un piccolo
costituiscono, secondo me, ancora contributo alla riflessione e, se pos-
una sfida non completamente vinta da sibile, all’azione per un futuro miglio-
parte dell’IBP. Se da un lato, infatti, ab- re fondato su scelte più consapevo-
biamo visto come l’integrazione della li: farne parte o esserne esclusi,
pianificazione razionalizzi e renda effi- scegliendo, come sempre fatto nella
caci le azioni e le strategie bottom up, storia, di studiare, di comprendere e
dall’altro rischia, se non adeguata- di agire basandosi sulla conoscen-
mente profilata, di non considerare le za e non sul pre-giudizio, diventa un
specificità dei singoli mercati e con- dovere morale, oltre che etico.
siderare problemi quelle che sono op-
portunità a livello locale. E in tal senso
mi riferisco all’azione delle persone
che vi lavorano, presenti e sempre da
considerare attivi ed efficaci contribu-
tori per l’unità del sistema.
02. Head of Finance and Accounting, con più di 30 anni di esperienza trascorsi in organizzazioni multinazionali del settore assicurativo ed esperienza nella gestione strate-
gica della Finanza, con aree di competenza in Management, Finanza, Reporting, Tesoreria e Contabilità, Controllo di gestione (tecnico e costi), Piani strategici, Fiscalità,
Rischi operativi, Compliance e gestione dei progetti come business leader per la finanza nell'implementazione di ERP e integrazione di sistemi. Laureato in economia
e commercio, certificato BCI, è socio Asfim e ANRA.
36 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
n.16 - 2019 37
Rubrica: pratica
professionale
38 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
Master Production
Schedule (M.P.S.)
Gabrio Nocentini 1
Il Controllo di Gestione che non tiene lizzate.
conto dell’attività produttiva e della • Quanto ogni Prodotto, ogni Famiglia
dinamica delle vendite è un controllo di Prodotti, ogni tipologia di Mercato
parziale. contribuisce, con il proprio Margine di
Il Master Production Schedule o piano Contribuzione, al Recupero dei Costi
principale (aggregato) della produzio- Fissi di Struttura.
ne, ha lo scopo di tradurre la domanda • Quali sono i valori dei parametri che
di prodotti finiti in fabbisogni di capaci- producono scostamenti dell’utile pro-
tà produttiva e deve confrontarli con la grammato (Budget), in relazione al
capacità produttiva disponibile attraver- mix di vendite realizzate nel periodo.
so i piani di vendita. • Quanto incide sull’utile un diverso
volume di vendita, un diverso assorbi-
Il supporto informativo consente una mento dei costi fissi di struttura, una
visione completa dell’azienda e un rap- variazione del mix di vendita program-
porto interattivo tra il personale di di- mato, una variazione dei prezzi di ven-
versi settori che si devono scambiare dita previsti.
informazioni e considerazioni per ren- • Quando è conveniente affidare parte
dere più definito possibile il quadro delle lavorazioni a terzi.
aziendale. Il processo informativo di- • Come valutare la convenienza a ef-
namico è il presupposto per preparare fettuare nuovi investimenti
una base logica per le decisioni azien- • In relazione agli impianti e/o alla
dali, per programmare lo sviluppo e la struttura aziendale come valutare la
continuità dell’impresa. Le Analisi convenienza a creare nuovi prodotti.
Economico-Finanziarie e le Rilevazioni • Quale è l’incremento di produzione
dei Costi si programmano in maniera necessario per assorbire un aumento
realistica, attraverso i Cicli di Lavoro, dei costi senza incrementare i prezzi
le Attività e la loro Redditività. di mercato e senza sacrificare l’utile.
• Quale è il break-even cioè il volume di
Il sistema Informativo permette l'inte- attività che l’azienda deve raggiungere
grazione di tutte le funzioni aziendali per coprire tutti i suoi costi fissi ed en-
consentendo di elaborare, gestire, e trare nella zona dei profitti.
comunicare informazioni, così da per- • Quale politica dei prezzi si può adot-
mettere una Analisi dei Costi attraver- tare per l’ingresso in nuovi mercati.
so la Contabilità Industriale Activity • Come valutare la convenienza a spo-
Based Costing (A.B.C.) e l’utilizzo del stare una parte di produzione da un
Margine di Contribuzione. mercato ad un altro, da un prodotto a
Per mezzo del sistema informativo è un altro o da un canale di distribuzione
possibile stabilire gli obiettivi e verifi- a un altro.
carne la loro realizzazione. • Come valutare la convenienza a eli-
La variazione dei quantitativi prodotti minare un prodotto o una linea di pro-
determina la differenziazione dell’as- duzione.
sorbimento dei costi fissi di struttura, • Quali sono i costi della non qualità.
occorre verificare:
• Come l’Utile d’impresa cambia in ll Sistema Informativo ERP collega e
conseguenza della variazione delle elabora le informazioni provenienti dai
Quantità prodotte. diversi settori dell'impresa ed è in gra-
• Come l’Utile derivante da ogni singo- do di evidenziare quelle situazioni che
lo prodotto (o famiglia di prodotti) necessitano di essere migliorate, mag-
cambia in funzione delle Quantità rea- giormente integrate e affiancate da
01. Ing. G. Nocentini, fondatore di O.P.I. Consulting - Organizzazione Pianficazione Ingegneria di Impresa
www.opiconsulting.net. Rubrica: pratica professionale
n.16 - 2019 39
Tabella 2: Budget riepilogo di riferimento nei vari anni UN ESEMPIO A SUPPORTO DEGLI
ARGOMENTI TRATTATI NELLA
REALAZIONE
Il metodo MPS rappresenta una inno-
vazione particolarmente significativa
per le aziende di produzione. Per im-
postare il M.P.S. è necessario quantifi-
care le vendite dell’anno precedente
costruire il budget per prodotti del-
l’anno in corso in termini di quantità,
ricavi unitari, ricavi totali, tutto questo
per tipologie di mercato. I budget di
vendita vengono trasformati in budget
di produzione. Nella Tab.2 sono pre-
senti i Budget inseriti fino al 2012.
Prendiamo in considerazione il Budget
2011.
Una Strategia di successo implica:
• degli Obiettivi semplici e a medio/
lungo termine,
• comprensione minuziosa dell’Am-
Tabella 3: Disponibilità di ore manodoprera, ore impianto, quantità biente competitivo,
• valutazione obiettiva delle Risorse.
I Budget di Vendita e di Produzione
vengono strutturati sulla base dei Cicli
di Lavoro (tempi-metodi); questo con-
sente di quantificare il budget (in ter-
mini ore-uomo, ore-macchina, para-
metri numerici) infatti esplodendo il
budget, cioè trasformando il budget di
vendita per prodotti in tempi di utilizzo
di ogni centro di lavoro attraverso i
cicli di lavoro, si può stabilire se le ri-
sorse disponibili sono in grado di rag-
giungere gli obiettivi prefissati.
I centri di lavoro individuati possono
riportare i costi in funzione di ore uo-
mo (quando la manodopera sempre
presente ed è l'unica risorsa necessa-
ria), ore macchina/impianto (l'uomo
può non essere sempre presente, op-
pure sono necessari più uomini es.
linee di lavoro), quantità (dove l'unità di
misura per il calcolo del costo è il peso
L’analisi dei costi dei centri di produzio- (es. Forni Essiccatoi) Tab.3.
ne in ottica ABC, consente l’individua-
zione delle aree prioritarie sulle quali Nelle Tab.4 e Tab.5 a pagina seguente
intervenire per eventuali ottimizzazio- sono riportati il budget delle vendite
ni organizzative. per mercati e per prodotti. Valori poi
L'analisi ed il controllo dei costi azien- aggiornati con la gestione mensile
dali è elemento essenziale per il sup- delle vendite fatte e il relativo prezzo.
porto e l’implementazione di nuove Questo permette di individuare in ma-
procedure organizzative in grado di niera dinamica il quantitativo di mate-
monitorare ed adattare i costi e i pre- riali necessario (da utilizzare come ba-
ventivi di vendita dei singoli prodotti. se per il Lotto Economico di Acquisto),
Attraverso la vendita dei prodotti si ri- l’individuazione del quantitativo di se-
pagano i costi della struttura e si gene- milavorati, assemblati e prodotti finiti
ra il reddito di impresa. necessari nel periodo (da utilizzare co-
Tabella 4: Budget di vendita nel Mercato 1 Tabella 5: Budget di vendita nel Mercato 2
me base per il lotto economico di pro- nenti di assemblati e semilavorati. di ogni Prodotto, Famiglia di Prodotti,
duzione). L'esplosione del budget consente di Mercati di Vendita.
Ogni linea produttiva è dedicata alla quantificare le necessità ore Uomo e I materiali necessari sono il punto di
realizzazione di svariati articoli, quindi ore Macchina/Impianto in funzione riferimento per la costruzione dinami-
occorre impostare un piano della pro- delle quantità di ore assegnate nei ca dell'"Economic Order Quantity".
duzione con lo scopo di tradurre la Centri di Costo per il calcolo del Costo
domanda di prodotti finiti in fabbiso- Orario e determinare, di conseguenza, La Tab.8 a pagina seguente, riporta la
gni di capacità produttiva e confron- le efficienze produttive degli stessi valorizzazione dei tempi uomo mac-
tarli con la capacità produttiva dispo- centri. Questa impostazione determi- china quantità e i co-sti di ogni centro
nibile. na una verifica dei cicli di lavoro e di lavoro in termini di Costi Fissi, Costi
Occorre partire dai dati storici e dalle dell'efficienza dei reparti rispetto ai Variabili e costo della manodopera.
proiezioni del marketing, che fornisco- processi organizzativi. Viene evidenziato il Costo Fisso, Costo
no la lista delle vendite previste dei Attraverso il budget delle vendite pos- Variabile, Costo della Manodopera e il
prodotti finiti Tab.6 e, attraverso la siamo ottenere la quantità di materiali costo totale della lavorazione interna.
composizione della distinta base, defi- occorrenti Tab.7, la Distinta Base e il Le Tab.8 e Tab.9 mettono in relazione
nire le quantità necessarie di ogni pro- Ciclo di Lavoro forniscono complete le ore uomo, le ore macchina, le ton-
dotto finito disaggregata nelle compo- informazioni sulla bontà commerciale nellate lavorate che sono state deter-
Tabella 6: Consultazione del Budget complessivo delle vendite Tabella 7: L’esplosione della distinta bsse fornisce l’elenco dei materiali necessari
Tabella 11: Riepilogo delle vendite di periodo l'attività produttiva in funzione delle
mutate esigenze.
Le Tab.14 Mercato 1 e la Tab.15 (a
pag.44) Mercato 2 mettono in corre-
lazione il Budget di Vendita (comples-
sivamente e per raggruppamenti) con
il Budget di Vendita normalizzato e le
Vendite effettive dalle quali scaturisce
un residuo o un surplus. Questo con-
sente di valutare la variazione del mar-
gine di contribuzione dal 01/01/2011
al 08/07/2011 e individuare l’efficienza
dei Centri di Lavoro mettendo in rela-
zione i tempi previsti con l’ammontare
disponibile delle risorse nel periodo
(ore impianto/macchinario, ore uomo
o quantità).
Tabella 14 e Tabella 15: Rapporto fra Budget, Budget normalizzato, Quantità residua Mercato 1 e Mercato 2
Tabella 18: Consultazione aggregata dei Budget per raggruppamenti Tabella 19: Consultazione aggregata dei Budget per famiglie di articoli
Tabella 20: Consultazione aggregata per raggruppamenti e famiglie Tabella 21: Consultazione aggregata per famiglie e raggruppamenti
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