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n.

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SFC Strategia n.16


2019

Finanza
e Controllo
P E R I O D I C O D I R E T T O D A A N T O N I O S O F I A E E N Z O T U C C I

Sommario Rubrica: pratica


Governare e organizzare professionale
l'innovazione nell'azienda
di Enzo Tucci Master Production Schedule
(M.P.S.)
Fondamenti di Controllo di di Garbio Nocentini
Gestione per PMI – Il Progetto
di Alessandro Musso
Come costruire un Business
Plan Integrato
di Nunzio Calia
Passivita finanziaria o
patrimonio netto?
La classificazione degli
strumenti finanziari nei bilanci
degli IFRS adopters
di Laura Colombo
2 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

SFC Strategia Finanza e Controllo


P E R I O D I C O D I R E T T O D A A N T O N I O S O F I A E E N Z O T U C C I

Sommario Rubrica: pratica


4 Governare e organizzare professionale
7 l'innovazione nell'azienda
di Enzo Tucci 38 Master Production Schedule
45 (M.P.S.)
di Garbio Nocentini
8 Fondamenti di Controllo di
19 Gestione per PMI – Il Progetto
di Alessandro Musso

20 Come costruire un Business Plan


26 Integrato
di Nunzio Calia

27 Passivita finanziaria o
35 patrimonio netto?
La classificazione degli strumenti
finanziari nei bilanci degli IFRS
adopters
di Laura Colombo

Direzione Editoriale Autori


Dott. Antonio Sofia, Dott. Enzo Tucci Dott. Alessandro Musso, Dott. Enzo
Tucci, Dott. Gabrio Nocentini, Dott.ssa
Cordinamento Redazionale Laura Colombo, Dott. Nunzio Calia.
Segreteria ASFIM
segreteria@asfim.org
N. 16 - ANNO 2019
Progetto Grafico
Dott.ssa Antonietta Trotta
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innovative d'impresa accelerandone la realizzazione. Con le proprie esperienze e con il proprio


network contribuisce alla crescita professionale del team, alla costruzione del modello di
4 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Governare e
organizzare
Enzo Tucci 1 l'innovazione
dell'azienda
L’impresa è un’organizzazione finaliz- zione è l’insieme di conoscenze, stru-
zata a soddisfare le esigenze dei propri menti, processi, cultura, ambiente, che
clienti in modo efficiente. L’evoluzione evolvendosi modificano costantemente
indotta dall’innovazione è obbligata, im- le modalità con cui l’azienda può conti-
plica delle scelte e comporta dei rischi nuare a soddisfare in modo efficace ed
non sempre prevedibili e misurabili. efficiente i bisogni dei consumatori”.
Il rischio più grande, ma anche il più Con riferimento ad aziende e consu-
certo, è non evolvere e chi non evolve matori, la trasformazione delle abitudi-
viene escluso dal mercato. ni o, per dirla con Darwin, l’”Evoluzione”,
è legata a processi di innovazione.
L’azienda si ammala, per poi morire, Con riguardo all’evoluzione, anche per
quando non riesce a soddisfare le esi- le aziende, al pari di quanto avviene
genze dei propri clienti in modo effi- nel mondo animale, le specie che evol-
cace. Per le imprese, la capacità di ge- vono si perpetuano le altre si estinguo-
nerare Valore nel presente e nel futuro no, evolvere è un “must”.
è correlata alla possibilità di soddisfa-
re nel continuo le esigenze dei clienti. Negli ultimi decenni la densità innova-
I bisogni dei clienti evolvono nel tempo tivo-evolutiva per unità di tempo ha
e con essi le modalità e gli strumenti subito un’impennata. Globalizzazione,
necessari a soddisfarli. Le aziende iper-connessione, digitalizzazione, e-
competono tra loro per trovare nuovi voluzione tecnologica ecc., hanno ge-
prodotti/servizi e nuovi modi/modelli nerato un’accelerazione nella trasfor-
per innalzare il numero e la fedeltà dei mazione ed evoluzione dei consuma-
clienti. tori e dei mercati tale che gli scenari
L’innovazione è un processo evolutivo competitivi risultano, oggi, estrema-
doveroso e continuo: mente volatili, in costante e rapido
1. È in grado di indicare nuovi para- cambiamento.
digmi di efficienza con cui l’azienda Siamo nell’epoca della discontinuità
deve soddisfare le esigenze dei consu- diffusa, dove l’innovazione di processo
matori e di prodotto (quella incrementale)
2. Promuove la trasformazione dei pa- spesso non è sufficiente per la soprav-
radigmi di prodotto/servizio/consumo vivenza, al punto che occorre innovare
3. Crea prodotti e servizi prima inesi- e innovarsi a tutto tondo.
stenti Ogni organizzazione deve attrezzarsi
4. Crea nuove combinazioni di prodot- per ridisegnarsi con costanza, in modo
to/clienti/mercato. da essere evolutivamente coerente
con l’innovazione emergente. È evi-
L’innovazione, che non è sempre lega- dente che l’applicazione di nuove tec-
ta all’avanzamento tecnologico, può nologie a organizzazioni vecchie non
riguardare la semplice evoluzione di ne genera di più efficaci. Da questo
modelli e/o processi, che consentono punto di vista i tentavi di dare una rin-
la creazione di valore attraverso nuove frescata superficiale ai vecchi modelli,
modalità. Si può ritenere che: “L’innova- non basta ad assicurare la sopravvi-

01. Esperto in Tematiche di strategia, finanza e controllo. Da anni impegnato sulle tematiche della corporate governance e dell'innovazione nelle aziende e nell'ecosistema
startup.
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venza dell’azienda. I processi evoluti- costante con l’ambiente esterno.


vi/innovativi con adeguata progressi- Molte delle innovazioni adottate negli
vità devono coinvolgere in modo am- ultimi anni sono arrivate da esperien-
pio e profondo l’intera azienda e quan- ze/competenze distanti dalle aziende/
do occorra anche ridisegnarne i valori, settori che ne hanno beneficiato traen-
la cultura interna e le competenze. done successo.

Oggi più che mai vi è la necessità di Si pensi alla rivoluzione portata da


progettare la generazione e l’adozione Uber nel settore della mobilità urbana,
di innovazione in azienda, in modo da Kindle in quello dell’editoria, da Net-
continuo ed efficace. flix nel mondo della produzione televi-
Perché e come farlo? siva-cinematografica, da Booking nel
settore del turismo, da Airbnb, ecc. In
Ne “Il dilemma dell’innovatore” Clayton ciascuno degli esempi citati, l’inno-
Christiansen, ricercatore di Harvard, vazione è arrivata, spesso in modo
sostiene, dimostrandolo, che, molto “disruptive”, non attraverso la capita-
spesso, il motivo del fallimento delle lizzazione di competenze, informazio-
imprese non è legato al fatto che i loro ni, esperienze, presenti all’interno del
dirigenti prendano decisioni sbagliate settore in esame (innovazione incre-
quanto piuttosto alla circostanza che mentale), ma da ambienti/competen-
essi prendano decisioni buone, lo ze nuove, distanti e “apparentemente
stesso tipo di “buone decisioni” che estranee” all’ambito specifico. Da ciò
precedentemente hanno portato al l’esigenza sempre più diffusa di sin-
successo tali imprese. In sintesi, Il “di- tonizzarsi con il mondo esterno, dan-
lemma dell’innovatore” evidenzia che do l’avvio a processi denominati In-
in assenza di adeguate connessioni novazione Aperta (open innovation).
con l’ambiente esterno e con l’inno-
vazione emergente “fare la cosa giu- Nessuna azienda, anche tra le più
sta può essere sbagliato se non leta- grandi, può costruire internamente
le”. I manager delle grandi imprese competenze, talenti, idee, strumenti e
spesso trovano difficoltà organizzati- innovazioni di volume pari a quello che
ve e culturali nell’intercettare pronta- l’ambiente esterno oggi produce in
mente l’innovazione emergente per modo continuo. Da ciò la necessità di
adottarla e valorizzarla in termini stra- costruire strumenti idonei a connette-
tegici e organizzativi. Le conseguenze re in modo efficace e costante
di questa difficoltà evolutiva-innovati- l’azienda con l’ecosistema dell’inno-
va sono state disastrose per molte vazione esterno, nel modo più esteso
aziende, anche tra quelle di grande possibile in termini spazio/temporali
successo come Nokia, Kodak, Block- “OPEN INNOVATION”.
buster, ecc. L’OPEN INNOVATION è un modello/
processo in cui l’azienda si organizza,
Come si fa a ridurre o evitare i rischi anche culturalmente, per rendersi con-
legati alla staticità innovativo-evoluti- taminabile e accogliere in modo dure-
va dell’azienda? Vi sono vari modi e vole e continuo le opzioni di Innovazio-
strumenti utili a consentire la connes- ne strategicamente utili.
sione tra l’azienda e l’innovazione che
l’ambiente esterno produce. Le vie con cui organizzare in azienda
In passato, l’innovazione più lenta, me- modalità, strumenti e processi idonei
no frequente, direi meno ordinaria. Le a consentire di intercettare le innovaz-
aziende avevano uffici interni di ricer- ioni in modo efficace e tempestivo so-
ca e sviluppo, in gran parte focalizzati no varie e numerosi sono i modelli
sulle innovazioni di prodotto/processo adottati. Qui di seguito alcuni brevi
e con competenze principalmente in- cenni e indicazioni.
quadrate nel settore specifico.
Oggi l’innovazione è un fenomeno 1. La cultura aziendale
costante, veloce, quotidiano e la pos- orientata all’innovazione
sibilità di innovarsi è correlata alla ca- La volontà di orientare l’azienda e la
pacità di sintonizzazione e confronto sua cultura verso dinamiche di inno-
6 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

vazione è , in alcune aziende, declina- za dei quali il top management tiene


ta, a livello di intenzioni, nei modelli e impegnata l’intera organizzazione su
nei piani strategici della governance. processi innovativi, ove occorra con la
Non sempre, alle dichiarazioni di in- utile ed indispensabile gradualità.
tenti corrispondono organizzazioni e
processi coerenti. In alcuni casi il ma- 2. La funzione Innovazione-
nagement, consapevole di dover pre- Organigramma
stare attenzione ai processi di inno- Per consentire all’azienda un’organiz-
vazione, dà spazio a cantieri/progetti zazione orientata all’innovazione può
che restano isolati e che per dimen- dimostrarsi indispensabile istituire
sione e modalità di introduzione non un’apposita funzione aziendale, la
sono idonei a pervadere in modo dif- “Funzione Innovazione”. I modi e i pro-
fuso e adeguato l’intera organizzazio- cessi adottati per la costruzione di
ne aziendale, neanche in modo gra- codesta funzione sono vari. Lo scopo
duale e progressivo. Ciò può essere di tale funzione è quello di monitorare,
conseguenza del timore di accollarsi attraverso strumenti, competenze e
rischi non sempre precisamente mis- risorse adeguate, le innovazioni/talen-
urabili/prevedibili e/o della pigrizia di ti che l’ambiente esterno produce in-
chi ha in dotazione best practices che tercettando e valorizzando quelli utili
ne legittimano la correttezza delle de- per la crescita e lo sviluppo dell’azien-
cisioni in continuità con il passato e da. Si tratta a tutti gli effetti di un “In-
con il settore e/o non ultimo della novation Scout”, nonché di una funzio-
mancanza di consapevolezza rispetto ne che fa da ponte, in modo utile, tra
al rischio insito nella rinuncia all’inno- l’esterno e l’interno dell’organizzazione.
vazione. Se è vero che innovare è fati- Questa funzione, a seconda delle esi-
coso e comporta dei rischi è anche vero genze, può coincidere con una perso-
che in un ambiente in cui l’innovazione/ na o con un ufficio dell’azienda ed è
evoluzione è costante, il rischio più anche indicata con l’acronimo C.I.O.
grande è quello di non accollarsi alcun (Chief Innovation Officer). Si badi bene,
rischio, in questo caso l’inerzia o la len- a codesta figura non può demandarsi
tezza evolutiva può decretare l’uscita il compito di governare e introdurre
dell’azienda dal mercato. l’innovazione in azienda, tale compito
resta sempre nelle competenze della
Nelle aziende vocate all’innovazione e governance e del top management i
adeguatamente sintonizzate con l’am- quali, supportati anche da codesta
biente esterno, la governance, il mana- funzione, possono in modo più effi-
gement, i processi, i piani strategici e cace ridisegnare nel continuo strate-
le risorse sono organizzate in modo gie, modelli organizzativi e cultura
da dialogare ed intercettare nel con- dell’azienda anche sotto i profili dell’in-
tinuo le traiettorie di innovazione utili, novazione.
per valorizzarle strategicamente.
Nell’azienda, utilmente orientata all’in- 3. l dialogo con il mondo esterno
novazione, la governance è impegnata L’ecosistema dell’innovazione e degli
a tenere alta l’attitudine al cambia- innovatori è costituito da talenti e am-
mento e alla contaminazione dell’inte- bienti, orientati alla sperimentazione e
ra organizzazione. Anche a tale scopo, meno avvezzi a processi e burocrazie
oggi più che in passato, è importante che limitino le possibilità creative e la
introdurre modalità di governance e prontezza di azione e reazione. In ra-
gestione che innalzino il livello di coin- gione di ciò, le aziende che intendono
volgimento e partecipazione dei col- confrontarsi in modo proficuo con
laboratori al processo ideativo/produt- l’ecosistema dell’innovazione, devono
tivo/organizzativo. rendersi compatibilmente attrattive.
Una cultura aziendale utilmente orien- Ciò implica, ancora una volta, l’adozio-
tata all’innovazione è sempre più un ne di paradigmi di comunicazione e
asset strategico importante. Nelle collaborazione ispirati a percorsi/pro-
aziende che intendano perpetuare sé cessi partecipativi, diffusi, poco for-
stesse la governance adotta indirizzie mali, agili, LEAN, orientati alla conta-
e modelli organizzativi in conseguen- minazione ecc. Laddove la cultura e i
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processi consolidati all’interno delle mondo dell’innovazione. che rendevano quei processi decisio-
imprese non siano coerenti con que- La funzione Innovazione in azienda nali precedentemente efficienti sono
sto obiettivo dovranno essere rifonda- opera nel continuo: velocemente mutate e gli ultimi a dis-
ti, ridisegnati in modo da evolversi an- • a diretto riporto della governance costarsene ne pagano il prezzo. Come
che in questa dimensione. aziendale per migliorarne la definizione sostenuto dal Prof. Christiansen, “le
delle strategie; decisioni giuste” prese dal manage-
4. Il dialogo con le Start-Up • a supporto del management per mi- ment in realtà sono decisioni sbagliate
In questo panorama, le startups offro- gliorarne i processi e gli aspetti tattici; (letali), in quanto non riescono a censi-
no grandi opportunità di contaminazi- • per agevolare la contaminazione re e tenere in debito conto le evoluzioni
one/innovazione in quanto portatrici dell’azienda con le migliori opzioni di competitive derivanti dai processi di
di talenti/competenze/modelli/pro- innovazione offerte dall’ambiente e- innovazione avviati nell’ambiente e-
dotti innovativi spesso anche a costi sterno; sterno all’azienda.
contenuti. Anche qui, la collaborazione • per fornire spunti e informazioni stra-
con il mondo delle start-up richiede or- tegicamente utili; L’innovazione è una capacità, non è un
ganizzazione e cultura aziendali ade- • per identificare e attrarre nuovi tal- manuale, non è un regolamento, si svi-
guati e con specifiche competenze enti; luppa in ambienti e organizzazioni ap-
legate a questo mondo e alle modalità • per collegare l’organizzazione a set- positamente fertilizzati. L’innovazione
da usare per una corretta e proficua tori/ambienti distanti da essa; è anche l’unica vera possibilità per as-
interazione. Ove si voglia lavorare con • per supportare l’evoluzione della cul- sicurare la vita e il successo dell’azien-
le startup in ottica di open innovation, tura innovativa interna all’azienda; da attraverso la capacità di disporre
la Funzione Innovazione dovrà avere • per allargare il network finalizzato sistematicamente di prodotti, servizi e
risorse e competenze specifiche per all’innovazione; approcci adeguati tempo per tempo.
l’interazione essi. • incrementare il CAPITALE RELAZIO-
NALE per l’innovazione (accordi, in- Oggi chi governa l’impresa e chi contri-
5. Il networking e l’immagine tese, collaborazioni, sinergie, ecc.); buisce alla definizione di strategie e
percepita dall’ambiente esterno • per consolidare processi di open in- tattiche, deve avere strumenti e com-
In un’ambiente altamente competitivo, novation; petenze idonei a misurare e assicurare
con flussi informativi sempre più dif- • per consolidare il confronto e la colla- in modo adeguato la vocazione all’in-
fusi e immediati, in un ambiente sem- borazione con le startup; novazione dell’intera organizzazione
pre più globalizzato i talenti/compe- • contribuisce a definire i modelli stra- aziendale. Ciò vale anche per i con-
tenze sono sempre più contesi. tegici e di business. sulenti di strategia, finanza e controllo
Lavorare sul consolidamento del pro- che operano a supporto dell’impresa.
prio network, del proprio capitale re- Negli ultimi anni molte aziende hanno L’introduzione della Funzione Inno-
lazionale e sulla costruzione di un’im- avviato percorsi finalizzati ad aumen- vazione nell’organizzazione aziendale
magine di azienda vocata all’innova- tare la coerenza strategico-innovativa e la adeguata vocazione evolutiva del-
zione è sempre più importante per dell’azienda con le evoluzioni dell’am- le aziende, sono sempre più spesso ri-
trattenere i talenti presenti nell’orga- biente esterno disegnando organizza- sorse indispensabili per il successo se
nizzazione e per attrarne altri. zioni e modelli di governance utili an- non adirittura per la stessa soprav-
che a tale scopo. vivenza dell’impresa.
In sintesi, non vi sono ricette precise
per assicurare all’azienda la possibilità Diversi studi, tra cui quelli condotti da
di adottare in modo indolore e privo di Clayton Christiansen, raccontano del
rischi l’innovazione, com’è evidente, declino e della morte di quelle aziende
l’innovazione non procede e non si or- che non si sono attrezzate per evolve-
ganizza secondo processi sempre li- re in modo coerente e coordinato con
neari e perciò prevedibili e pianificabili. l’innovazione che l’ambiente esterno
Ciò nondimeno vi è una certezza: le gradualmente produce. Tali aziende
organizzazioni che non sono attrez- prima arrancano e fanno fatica a man-
zate ad intercettare i processi di in- tenere quote di mercato e margini di
novazione, sono esposte, spesso in- contribuzione, poi divengono progres-
consapevolmente, a elevati rischi di sivamente marginali fino a essere es-
esclusione dal mercato. cluse dal mercato. Tra di esse, molte
È sempre più importante, sia per la “muoiono in salute”, il management ha
governance che per il management la preso le decisioni giuste, cioè con-
presenza di profili che possano sup- formi alla cultura dell’azienda ed alle
portare l’introduzione ed il governo best practices di settore sin lì consoli-
della FUNZIONE INNOVAZIONE, la date. Non ci si accorge o non si vuole
quale fa da ponte tra l’azienda e il ammettere che le condizioni esterne
8 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Fondamenti di
Controllo di Gestione
Alessandro Musso per PMI – Il Progetto
1. Introduzione Controllo di Gestione può essere chia-
Si è cercato di raccogliere, sottoforma mato a monitorare.
di vari articoli sequenziali, esperienze Si è cercato di proporre una logica di
maturate in settori industriali diversi, modellazione su excel che presenti la
iniziando con il contestualizzare a- varietà di informazioni che devono es-
spetti che coinvolgono diverse funzio- sere ricercate, catalogate e rese fruibi-
ni aziendali, dal momento che, nell’am- li attraverso opportune sintesi, per evi-
bito delle discipline Economico Azien- tare inutili indigestioni di dati, partendo
dali, il Controllo di Gestione è una ma- dal bilancio di verifica per elaborare un
teria strettamente connessa a Orga- budget. Le classiche tecniche di riclas-
nizzazione Aziendale e Sistemi Infor- sifica di bilancio e analisi per indici e
mativi. Il Controller, nelle sue varie margini, aiutano a effettuare una pri-
declinazioni, cerca, cataloga e sintetiz- ma diagnosi dell’azienda, si prosegue
za informazioni, per renderle fruibili in quindi con la programmazione eco-
forme e prospettive differenti. nomica e finanziaria, che potrebbe
Si è cercato di definire una metodolo- rappresentare un aspetto della cura e
gia di implementazione del Controllo quindi con la reportistica periodica per
di Gestione utilizzando le logiche del verificare l’aderenza agli obiettivi fis-
“Project Management” e identificando sati. Una volta stabilito il livello di det-
due fasi essenziali: la prima per analiz- taglio della reportistica, la periodicità
zare processi e relative procedure di aggiornamento, la versione, occorre
aziendali, la seconda per progettare la iniziare a cercare tutte le informazioni
reportistica voluta, adeguando usi, necessarie per realizzarla. Gli aspetti
consuetudini e strumenti utilizzati. più complessi, che possono influen-
Gli scenari mutevoli determinano la zare le scelte su prodotti/servizi e, di
necessità di gestire il cambiamento, conseguenza, su reparti o unità orga-
quindi di aggiustare costantemente nizzative, sono probabilmente quelli
l’assetto organizzativo mediante l’ana- della contabilità industriale.
lisi dei processi e la definizione di pro-
cedure, formalizzando la necessità di Il Controller è un po’ come un medico di
adempimenti e il cambio di abitudini, Pronto Soccorso, cioè non è un Neuro-
aggiornando l’organigramma, creando chirurgo o un Cardiologo, a cui però
i presidi che monitorizzano le azioni deve essere in grado di indirizzare
individuali da cui poi scaturiscono dati tempestivamente. A parere di chi
e quindi informazioni. scrive il Controller è il depositario delle
Si è cercato di esaminare alcune tema- sequenze logiche alla base di processi
tiche di natura produttiva e logistica, e procedure aziendali ed anche delle
dalle distinte base alla gestione della regole operative, a cui deve poter par-
produzione, che fanno parte del baga- tecipare a definizione e aggiornamen-
glio professionale di un Controller per il to. È dunque una figura in grado di dia-
suo ruolo tipicamente interfunzionale logare con tutti, sostanzialmente sen-
che lo porta a interfacciarsi spesso za autorità ma con autorevolezza, è il
con l’evoluzione dell’information tech- Project Manager del Sistema Informa-
nology, proponendo alcune insospet- tivo (che non è il sistema informatico)
tabili analogie tra Finance e Operations aziendale, di cui non può che essere il
e alcuni indicatori di efficienza che il costante motore di sviluppo.
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Ciò se pensiamo a una realtà moder- La WBS del progetto prevede la scom-
namente organizzata, prescindendo posizione nelle seguenti attività:
dalle dimensioni, in cui la maggior par- • Preparazione (Project Preparation): ha
te del tempo viene impiegato per ana- lo scopo di effettuare una prima pro-
lizzare cifre ragionevolmente affidabili grammazione cronologica di tutte le
e non per raccogliere numeri. Se si fasi e delle attività che le compongo-
pensa alla Business Intelligence e alla no, degli obiettivi che si intendono per-
sue implicazioni nell’organizzazione e seguire, della risorse necessarie, del-
nel governo di una azienda, appare l’ambiente di lavoro (processi, proce-
chiaro che il Controller, quando chiara- dure e consuetudini aziendali), al fine
mente definito il suo ruolo, è in staff di ottenere una conoscenza generale
alla Direzione Generale con compe- della tempistiche e delle criticità che
tenze trasversali alle funzioni Finanza, devono essere monitorate e gestite.
IT, HR, Operations e Marketing. Si compone delle seguenti attività:
- Programmazione: condivisione delle
2. La gestione del progetto tappe previste, delle date di raggiungi-
L’introduzione nel sistema informativo mento e dei gruppi di lavoro coinvolti,
gestionale di moduli strategici relativi definizione della informazione alla di-
al controllo di gestione, budgeting/re- rezione circa l’impatto del progetto;
porting e contabilità analitica/indus- - Installazione Hw/Sw: predisposizio-
triale, comporta la necessità di affron- ne della rete e installazione dell’hard-
tare cambiamenti non solo tecnologici ware (se necessario), installazione del
ma soprattutto organizzativi; a tal fine sistema operativo e configurazione di
è solito lanciare un progetto al fine di apparecchiature e database (architet-
implementare il software come stru- tura client/server).
mento di miglioramento dei processi • Modellazione (Business Blue Print): ha
aziendali e definizione delle procedure. lo scopo di definire, mediante un’analisi
L’approccio utilizzato nella gestione dei principali processi aziendali, un
dei progetti prevede la scomposizione modello d’impresa e quindi una prima
in fasi e attività, secondo una termino- configurazione della soluzione. Viene
logia convenzionalmente adottata si esplicitato quello che si prevede possa
possono identificare le macrofasi di essere il percorso critico e le relative
installazione, configurazione e avvia- milestones, arrivando a proporre alla
mento. direzione un primo modello organizza-
Le tecniche di project management, tivo che, se accettato, da il via alla fase
abitualmente utilizzate dalle società successiva, in caso contrario deve es-
operanti su commessa, apportano sere ristudiato fino alla condivisione.
una cultura organizzativa e un orienta- Si compone delle seguenti attività:
mento alla programmazione che risul- - Analisi funzionale: il gruppo di lavoro
ta indispensabile anche nella disegno viene istruito sulla logica dell’applicati-
dei sistemi informativi, dalla program- vo e sulla integrazione dei processi in
mazione cronologica delle attività nec- modo da poter contribuire in modo de-
essarie per il completamento delle fasi terminante all’analisi del flusso infor-
(sia dal punto di vista della allocazione mativo, documentale e materiale, di
delle risorse che dell’ambiente di lavo- tutte le aree funzionali aziendali e dei
ro), all’analisi dei principali processi moduli del gestionale da configurare,
aziendali per realizzare un prototipo, tracciando la rotta per le attività suc-
alle modifiche organizzative ed allo cessive;
svolgimento della formazione specifi- - Installazione applicativo: effettuata
ca. In base a tali tecniche si possono installazione e configurazione hw/sw
raggruppare i 5 processi di gestione di del sistema operativo, si può procede-
un progetto: avvio, pianificazione, ese- re all’installazione dell’applicativo e al-
cuzione, monitoraggio/controllo, chiu- la creazione dei primi utenti chiave
sura. (che appartengono al gruppo di lavoro
Vale la pena ricordare in questa sede congiunto) e utenti finali (data entry);
che con il termine “processo” si defi- - Preparazione base dati: appartiene a
nisce cosa viene fatto mentre la “pro- questa attività la definizione della se-
cedura” definisce come. quenza di migrazione o inserimento
10 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

delle anagrafiche, delle tabelle e degli prossima partenza e la capacità di


archivi che devono essere trasferiti dal verificare la bontà dei dati migrati.
precedente sistema, in quale misura la Si compone delle seguenti attività:
conversione è automatica e la suddivi- - Ufficializzazione cambiamenti orga-
sione di responsabilità, requisiti e sot- nizzativi: in seguito all’analisi d’impatto
to-attività propedeutiche; del sistema viene generalmente redat-
- Aggiornamento progetto: una volta to un documento che riassume le pro-
riconosciuti i processi e la sequenza poste suggerite alla direzione e quelle
più efficiente di avviamento, identifica- accettate (es.: creazione di nuovi ruoli,
te le informazioni da controllare (com- distribuzione nuove mansioni, adozio-
presa la loro forma e fonte) e stabilito ne nuova modulistica);
il popolamento del data base median- - Formazione utenti chiave: gli utenti
te migrazioni o inserimenti manuali, è chiave sono istruiti con un maggior
necessario controllare il ciclo di pro- grado di dettaglio, ciascuno sulle fun-
getto evidenziando le peculiarità e ap- zionalità che dovranno saper usare,
portando le variazioni necessarie fino ciò permette loro di contribuire diret-
alla completa condivisione e appro- tamente alla formazione degli utenti
vazione che può portare a una nuova finali ed impadronirsi degli adeguati
programmazione. strumenti/funzioni di verifica;
• Progettazione (Configuration and De- - Popolamento base dati: questa attivi-
sign): ha lo scopo di realizzare un pro- tà ha come fine la preparazione di una
totipo quale simulazione dei processi base dati pulita, da utilizzare per il si-
aziendali sin'ora analizzati, in modo da stema definitivo, ottenuta per copia
controllarne l’effettiva comprensione e dai database di progetto su cui sono
mostrare alla direzione le soluzioni o- stati testati con successo il carica-
perative poste in essere per l’imple- mento dei dati principali dalle tabelle
mentazione del modello teorico di cui di base, dalle anagrafiche e dagli archi-
alla fase precedente. vi dinamici trasferiti dai sistemisti, su
Queste le attività: cui gli utenti hanno inserito manual-
- Mappatura dei cicli: naturale appro- mente e successivamente controllato
fondimento dell’analisi funzionale ulteriori dati, su cui sono state verifi-
svolta a monte, porta gli utenti chiave cate le procedure di amministrazione
a mettere in discussione le procedure del sistema.
sino a quel momento adottate e a co- • Avviamento (Go Live): con l’ultima at-
noscere le funzionalità dell’applicativo tività precedente, il prototipo è stato
e la loro integrazione, in modo da esa- definito ormai completamente, l’azien-
minare, mappare analiticamente e di- da è preparata per la partenza, tutti i
segnare adeguatamente sul sistema i dati sono caricati o convertiti e il siste-
cicli operativi, definendo le informazio- ma è messo in esercizio.
ni utilizzate nello svolgimento delle - Formazione utenti finali: gli utenti fi-
operazioni ordinarie e la loro forma op- nali sono istruiti dagli utenti chiave
portuna anche attraverso idonea mo- con l’ausilio di un assistente sulle fun-
dulistica aziendale; zionalità che ciascuno deve usare,
- Simulazione: le attività precedenti contemporaneamente sono rese op-
hanno portato alla progettazione di un erative le modifiche organizzative;
prototipo del sistema in cui la direzio- - Definizione Gerarchie/Accessi: ven-
ne e il gruppo di lavoro devono potersi gono creati opportuni profili con diver-
riconoscere, ciò conduce al primo test, si gradi di accesso, sono rifiniti i menu
generalmente condotto da un analista per profilo utente, definite password e
della software-house, allo scopo otte- backup;
nere la valutazione dell’impatto orga- - Controllo finale base dati: viene effet-
nizzativo e l’approvazione al prosegui- tuato un test finale, eseguito dal grup-
mento. po di progetto insieme con gli utenti
• Realizzazione (Cut Over): la fase com- finali, su tutti gli archivi previsti che
prende le modifiche all’organizzazione vengono per l’ultima volta controllati;
ove vantaggioso e lo svolgimento del- - Gestionale operativo e progetto con-
la formazione di dettaglio che consen- cluso: l’ultima attività è quella in cui il
te la preparazione dell’applicativo alla precedente sistema è fermato e tutti
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gli utenti sono operativi sul nuovo e di comando superiore nei confronti del poraneamente) che riuniscono più
comprende il supporto operativo nel livello subordinato, che costituisce la organi periodicamente, per affrontare
primo periodo post partenza. gerarchia aziendale con le relative de- un determinato problema,  attraverso
leghe; la creazione di posizioni di collega-
2.1 L’organizzazione aziendale - coordinamento ha un ruolo comple- mento che hanno autorità funzionale
Il termine "organizzazione" è partico- mentare alla divisione del lavoro, aven- (limitata a determinate questioni) e
larmente usato nella letteratura azien- do lo scopo di armonizzare le attività non gerarchica (che è generalizzata)
dalistica anglosassone, nella tradizio- delle unità tra loro e con gli obiettivi in un progetto (project manager), in un
ne italiana si preferisce "azienda". dell’azienda ed assicurarne la fluidità, prodotto (product manager), in un pro-
Ai fini dello studio della sua organizza- eliminando interferenze, disallinea- cesso (process manager).
zione, l'azienda può essere considera- menti temporali, variabilità dei com-
ta un sistema socio-tecnico costituito portamenti. Organigramma e Funzionigramma
da persone (le risorse umane) e tecno- Sentirsi dire dalla Proprietà “non c’è
logie (i mezzi strumentali e  il know Nella pratica, le unità organizzative niente di più inutile di un organigram-
how). In funzione delle opportunità for- nelle quali si articola un'azienda sono ma  e del relativo  mansionario” è di-
nite dall’ambiente esterno e dei vincoli variamente denominate: divisioni, dire- ventata una consuetudine, per chi fre-
dal medesimo posti, l’azienda definisce zioni, uffici, sezioni, reparti. I criteri di quenta le PMI, tanto che se non si
i propri  obiettivi e le proprie  priorità, raggruppamento possono essere in sente questa frase, si resta anche un
dall’interazione tra persone e tecno- base all'input dei processi aziendali, in po’ disorientati.
logie deriva il  comportamento azien- relazione alla natura tecnico-economi- L’Organigramma è la formalizzazione e
dale, rivolto al raggiungimento degli o- ca delle attività svolte (es.: marketing, la rappresentazione grafica dei legami
biettivi. produzione, acquisti,  amministrazio- funzionali o gerarchici che uniscono le
Il comportamento aziendale è funzio- ne,  risorse umane) o in relazione alla persone all’interno dell’organizzazione,
ne delle variabili ambientali, esterne al disciplina (es.: medicina generale, ocu- mostrando chi si deve ascoltare, da
sistema organizzativo (es.: aspetti so- listica, otorinolaringoiatria); in base chi si deve essere ascoltati, con chi si
cio-economici, giuridici e culturali all'output dei processi aziendali, in re- deve collaborare e chi si deve sapere
dell'ambiente in cui opera), delle varia- lazione al prodotto, al mercato di sboc- opera in azienda anche e soprattutto
bili di contesto, interne al sistema or- co, alle categorie di clientela, all’area se non lo si incontra e con cui appa-
ganizzativo (es.: caratteristiche delle geografica o alle tipologie di progetto. rentemente non ci sono interessi di-
persone, qualificazione, atteggiamen- Il coordinamento è tanto più necessa- retti. Chi lavora nella stessa azienda
ti, motivazione, relazioni interpersonali rio quanto più i compiti sono comp- da tanti anni ha il suo organigramma
e tecnologie impiegate). lessi, ossia poco standardizzati, com- in testa, anche se non sempre coin-
La locuzione viene utilizzata per indi- portanti frequenti eccezioni e frequenti cide con quello reale. Proprio questa è
care il processo attraverso cui le per- scambi di informazioni. una della maggiori accuse allo stru-
sone partecipano alle attività azienda- Meccanismi di coordinamento adatti mento: non rispecchia la realtà, non è
li, come queste vengono strutturate in caso di compiti meno complessi so- aggiornato, non fotografa il momento
cioè suddivise e coordinate, la funzio- no adeguata progettazione degli spazi attuale ma quello nel quale è stato di-
ne aziendale che svolge il processo e il di lavoro (layout), standardizzazione segnato. Questo è un limite dell’orga-
risultato del processo. delle attività tramite formalizzazione nizzazione, non dello strumento, se
di documenti scritti che stabiliscono l’organizzazione non è in grado di de-
La struttura organizzativa dell'azienda regole e relazioni aziendali (organi- scrivere se stessa, se evolve senza sa-
è caratterizzata da: grammi) e anche attività da svolgere pere come e perché, se cambia secon-
- divisione del lavoro che si concretiz- (mansionari) e modalità (procedure), do un disegno che talvolta non è chia-
za nella scomposizione dei processi in supervisione basata sulla fissazione di ro proprio a chi prende le decisioni.
attività elementari e nel raggruppa- obiettivi comuni che tende a interveni- Questo comporta il fatto che poi nulla
mento di queste ultime in compiti sec- re in situazioni di eccezione (manage- viene descritto per quello che è, allora
ondo un criterio logico o tecnico ; ment by exceptions). In presenza di si dice che lo strumento non serve.
- assegnazione dei compiti alle  posi- maggiore complessità dei compiti, Una delle difficoltà che si possono in-
zioni organizzative, ossia attribuzione possono essere utili supporti alla su- contrare nel realizzare un organigram-
delle mansioni ai ruoli; pervisione realizzati attraverso il siste- ma è la mancanza di criteri univoci e
- assegnazione delle risorse alle posi- ma informativo che fornisce le infor- chiari che definiscano precisamente
zioni organizzative, ossia creazione mazioni necessarie per decidere, at- l’esistenza di una unità organizzativa.
delle unità operative aziendali che traverso gli organi di staff che si affian- Questo termine può essere attribuito a
possono essere raggruppate in unità cano agli organi di comando grazie a un insieme di  operatori solo se sono
organizzative (business unit) alle quali competenze specialistiche, attraverso presenti due criteri di base:
è generalmente preposto un organo di il rafforzamento delle relazioni oriz- - esistenza di un responsabile con in-
comando zontali mediante la creazione di comi- carico formalizzato;
- livelli di autorità esercitata dall'organo tati  (permanenti), commissioni (tem- - attribuzione di risorse specifiche.
12 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

L’esistenza di questi due criteri giusti- in diverse posizioni lavorative.


fica l’esistenza di una unità organizza- Ruolo: riferito alla parte più discrezio-
tiva e la sua formalizzazione all’interno nale con cui viene svolta una mansio-
dell’organigramma. ne (tanto più importante quanto più
La descrizione delle unità organizzati- complessa è la posizione lavorativa),
ve può essere completata con l’elen- ovvero all’insieme di aspettative  che
cazione delle sue funzioni e  attività, convergono su un individuo per il fatto
utilizzando però un altro strumen- che occupi una determinata posizione
to specifico, il Funzionigramma che ha lavorativa.
una dimensione orizzontale (rispetto a
quella verticale dell’organigramma) e A prescindere dalle dimensioni azien-
rappresenta l’ambito di attività, le arti- dali, è opportuno definire un organi-
colazioni ed attribuzioni, i compiti e le gramma che riflette le unità decisiona-
competenze (rispetto alle relazioni di li e i centri di responsabilità e magari le
sovra e subordinazione ed alle dota- attività svolte al loro interno, la cui logi-
zioni organiche). ca costituisce la base di partenza per
la definizione (in un futuro più o meno
Un  organigramma  ben fatto, aggior- prossimo) dei centri di costo e la de-
nato periodicamente e un  mansiona- terminazione oggettiva del costo di
rio  completo e rappresentativo, defi- prodotto. I sistemi operativi possono
niscono chi in azienda decide, chi essere de-finiti come insieme di regole
pianifica ciò che è stato deciso, chi fa e principi che rendono operativa cioè
ciò che è stato pianificato, chi control- dinamica la struttura organizzativa, in
la ciò che è stato fatto. L’organizzazione un certo senso il rapporto tra sistemi
di un’azienda che ha un Sistema di operativi e struttura organizzativa è
Gestione della Qualità certificato se- analogo a quello che nell'informatica
condo la norma ISO 9001 opera ad e- intercorre tra  software  e  hardware. I
sempio proprio secondo il ciclo principali sistemi operativi aziendali
PDCA,  Plan, Do, Check, Act. Nel  man- sono il sistema di pianificazione e con-
sionario questo deve essere definito e trollo, il si-stema di gestione e sviluppo
il mansionario non esiste se non esi- delle  risorse umane, il  sistema infor-
ste l’organigramma. L’organigramma mativo (che non è, solo, il sistema in-
non è dunque la “foto” dell’azienda, formatico).
perché il concetto di foto è di per se La Fig.1 a pagina secuente, mostra un
statico, piuttosto è il “video” dell’azien- modello organizzativo tratto da una
da, quindi una rappresentazione che realtà del settore packaging automa-
consenta di capire come sono suddi- tion (produ-zione configurata/com-
visi ruoli e responsabilità all’interno messa).
dell’azienda. Vale la pena precisare la Si tratta di uno schema classico che
differenza, in questa sede, tra mansio- prevede 4 enti/funzioni: Commerciale,
ne e ruolo in azienda, dopo aver effet- Tecnica, Operazioni, Struttura, ideal-
tuato un’indispensabile precisazione mente 1 responsabile per ente, ogni
terminologica, vengono forniti alcuni ente suddiviso in reparti quindi con un
spunti di riflessione immaginando uno vice-responsabile a capo di uno o più
scenario complesso, come quello at- reparti. Principale caratteristica di
tuale, caratterizzato da dinamismo e questa impostazione, secondo una
incertezza e attenzione assoluta ai logica “bottom up”, è la scomposizione
vincoli di bilancio. dei vari reparti in Centri di Costo e in
Compito (task): indica una o più attivi- particolare la loro mappatura in CdC
tà (operazioni) attribuite, anche in mo- Statistici (che tracciano costi a soli fini
do continuativo, a una data posizione statistici che cioè non vengono ribal-
lavorativa all’interno di una unità ope- tati), Intermedi (che raccolgono costi
rativa. che transitano su tali centri che ven-
Mansione  (job description): insieme di gono svuotati ed attribuiti ai centri fi-
compiti, definiti e standardizzati, tra nali secondo le procedure configurate
loro combinati in modo da poter esse- sull’erp adottato) e Finali (che ricevono
re affidati ad una persona, da svolgere i costi da altri centri per imputarli su
anche in diverse unità organizzative e prodotti/servizi/oggetti di costo in
n.16 - 2019 13

modo da calcolare i costi consuntivi di svolta internamente, la Progettazione


periodo). Esecutiva può anche essere in parte
Questi strumenti dell’organizzazione esternalizzata e rappresenta circa 1%
aziendale stanno diventando di parti- del valore dell’ordine.
colare importanza anche come ele- L’Acquisto dei Commerciali che rap-
menti di prevenzione dei rischi penali a presentano circa il 15% del valore
cui un’azienda va incontro. Elementi dell’ordine, ipotizzando un lead-time di
cardine di un Modello Organizzativo di 15 gg, deve avvenire circa 1 mese pri-
Controllo  come richiesto dal D. Lgs. ma dell’Assemblaggio Sottogruppi e
231/2001 sono proprio l’organigram- Gruppi in modo da avere un cuscinetto
ma e il relativo mansionario. di 15 gg (una sorta di pre-assemblag-
gio sottogruppi) che permetta la ragio-
Modello di Business nevole certezza che la prima fase di
Ogni realtà però ha le proprie caratte- cui sopra mantenga la durata prevista.
ristiche su cui è bene soffermarsi, Questi primi acquisti prevedono paga-
un’analisi organizzativa svolta nell’otti- mento alla consegna.
ca del controllo di gestione permette Le Lavorazioni Esterne, sostanzial-
di sintetizzare e schematizzare le pe- mente attività di carpenteria metallica
culiarità relative al modello di business e/o costruzione di particolari, rappre-
e le implicazioni gestionali, come nel- sentano circa il 3% del valore dell’ordine
l’esempio proposto di seguito relativo e il loro acquisto deve avvenire circa
a una realtà del settore packaging auto- 1,5 mese prima della fase di Montag-
mation operante su produzione con- gio Gruppi. Viene previsto un paga-
figurata/commessa. mento a 30 gg.
Il bisogno ad esempio di coordinare e L’Acquisto di Costruttivi e Elettronici,
sincronizzare approvvigionamenti e che rappresentano circa il 30% del va-
montaggi, con precisione maniacale, lore dell’ordine, sempre ipotizzando un
dato l’impatto che il ciclo produttivo ha lead-time di 15 gg, deve avvenire circa
su quello monetario, determina la ne- 1 mese prima del Montaggio Gruppi
cessità di tenere questi reparti sotto la (una sorta di pre-montaggio gruppi e
supervisione delle operations e di trac- assemblaggio sottogruppi) coerente-
ciare le informazioni relative a tempi- mente con quanto sopra, in modo da
stiche e controllo dei materiali in in- avere la ragionevole certezza che
gresso, come quelle relative al collau- questa seconda fase, che include due
do di gruppi e sottogruppi per rispet- tipologie di acquisti, mantenga la du-
tare le date di consegna. rata prevista. Viene previsto un paga-
La Progettazione Preliminare viene mento a 60 gg.

Figura 1: Modello organizzativo


14 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

La componentistica finale, che può sconti ai fornitori a fronte di pagamen-


rappresentare il residuo 10% del valore ti a breve (max 60 gg), diventa essen-
dell’ordine, prevede l’Acquisto di Co- ziale programmare produzione e ap-
struttivi e Elettronici circa 1 mese pri- provvigionamenti per le forniture più
ma del conclusivo Test e Collaudo in costose e delicate, quindi per i compo-
modo da allungare il più possibile nenti costruttivi ma anche elettronici,
l’esborso monetario per quei gruppi. in modo da ordinare e ricevere il più
Ciò detto, risulta fondamentale la pre- vicino possibile ai tempi previsti per
senza di figure di collegamento che assemblaggio/montaggio e ottimizza-
possono garantire i collegamenti in- re in tal modo la dilazione di pagamen-
formativi tra enti, Commerciale e Te to ottenuta, facendola partire il più tar-
cnico e anche tra Tecnico e Produzio- di possibile.
ne, come illustrato in Fig.2.
Gestione del Cambiamento
Le ipotesi chiave, che implicano di Un sistema informativo è l’insieme
mettere in pratica in modo quasi ma- delle procedure, dei mezzi tecnici e
niacale le necessarie azioni per poterle delle risorse umane impegnate per
soddisfare, sono relative a lead-time produrre le informazioni necessarie
molto stretti, adeguatamente suppor- alle esigenze conoscitive dell’azienda.
tati da pagamenti corti, idealmente L’azienda viene vista come sistema,
per tutti quei componenti commerciali cioè come insieme di elementi intera-
che devono costituire una piattaforma genti tra loro, ciascuno dei quali (sot-
comune alle varie tipologie di macchi- tosistema) corrisponde a attività codi-
ne. Soprattutto, nell’ottica di chiedere ficate all’interno dell’organizzazione.

Figura 2: Flusso ordini/produzione


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Il sistema deve permettere la gestione database e reso immediatamente dis- alla riorganizzazione, da un altro lato il
dei processi aziendali integrando le ponibile a tutte le funzioni che lo utiliz- BPR deve generare i business require-
varie funzioni che a questi processi zano. Due conseguenze principali: ments che stanno alla base dell’imple-
partecipano e ne sono attraversate • i dati di input vengono inseriti mentazione del sistema. Alcuni ERP
trasversalmente. Tali sottosistemi un’unica volta riducendo al minimo gli hanno integrato dei tool che permet-
vengono considerati non come isole errori di imputazione; tono di rimodellare i processi aziendali
autonome e strutturate ma come ele- • non devono essere attivate proce- in modo integrato con le caratteristi-
menti interagenti che si scambiano dure di allineamento tra i diversi data- che del sistema, in modo coerente con
reciprocamente e trasversalmente in- base presenti in azienda perchè le best practices: l’attività di parame-
formazioni e flussi di lavoro, in ottica l’evento ha effetto contemporaneo su trizzazione del sistema viene effettua-
appunto di processo come mostrato tutti i dati rilevanti. ta automaticamente in funzione delle
in Fig.3. scelte di processo effettuate.
Il sistema ERP, consente di rendere Questi Tool vengono detti di BPM Busi-
L’ERP è una tipologia particolare di l’informazione disponibile a qualsiasi ness Process Modeling e sono stru-
Sistema Informativo. L’Enterprise Re- livello aziendale ma soprattutto ren- menti di confine tra l’attività di organiz-
source Planning è un sistema infor- derla omogenea, qualsiasi sia il sog- zazione aziendale e quella di imple-
mativo che supporta la gestione inte- getto in grado di ottenere l’informazio- mentazione di un progetto informati-
grata di tutte o quasi tutte le aree ne questa avrà le stesse caratteristiche co. Uno dei punti chiave in una imple-
funzionali aziendali attraverso una e le stesse peculiarità. Tale caratteri- mentazione ERP è quindi la metodolo-
unica base dati centralizzata. Medi- stica è strettamente correlata alle due gia con cui viene condotto il progetto.
ante tale sistema l’azienda è in grado precedenti. Molto dipende anche dall’organizza-
di svolgere in modo organizzato tutti i L’ingegnerizzazione dei processi, detta zione dell’azienda, e dal livello di ma-
processi gestionali ed amministrativi, BPR Business Process Rengeneering, è turità che detiene nella strutturazione
di produrre i documenti a supporto, di una attività di revisione dei processi dei processi e nell’organizzazione in-
analizzare le informazioni in esso con- aziendali in ottica di innovazione e ot- terna a supporto degli stessi e del pro-
tenute, di controllare i risultati e gli in- timizzazione degli stessi. getto.
dicatori di business, rendendo tali in- Poiché l’adozione o il cambiamento di
formazioni disponibili in modo un ERP ha un notevole impatto sui In base al tale livello di maturità è op-
omogeneo a tutti i livelli aziendali. processi aziendali, è pratica comune portuno tarare, anche in step succes-
Implica l’adozione di un approccio si- effettuare tale attività all’interno del sivi, il grado di copertura e di profon-
stemico e una organizzazione per pro- progetto (il BPR definisce le linee gui- dità delle procedure applicative, l’im-
cessi. da del progetto stesso). Infatti se da plementazione di un ERP comporta la
Ogni evento viene registrato in modo un lato le funzionalità del nuovo siste- ridefinizione dei processi aziendali e
univoco e centralizzato all’interno del ma (best practices) servono da guida quindi significativi cambiamenti orga-

Figura 3: Funzionigramma
16 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

nizzativi occorre quindi affrontare al- impossibile, priva di ragione), e di Mu-


cuni punti essenziali: ra  (variazione non governata o ina-
• la resistenza al cambiamento spettata).
• l’organizzazione del cambiamento.
La gestione di tali attività prende il In questa filosofia aziendale si posso-
nome di Change Management. no individuare sette sprechi principali:
• Difetti: sono errori di realizzazione e
Alcuni concetti nati in ambito Opera- rifacimenti o anche produzione di parti
tions sono diventati parte di alcune e prodotti non necessari.  Lo sforzo
culture aziendali, come la Lean Manu- necessario a creare questi difetti è uno
facturing o il Kaizen. Ci si riferisce in spreco;
particolar modo ai termini di cui sotto, • Sovrapproduzione: la sovrapprodu-
per tentare di identificare le analogie zione è la produzione o l'acquisizione
tra un Report Finanziario e un Prodot- di beni prima che siano effettivamente
to Finito o Semifinito e, conseguente- richiesti. È uno spreco molto pericolo-
mente, trattare la Funzione Finanza so perché tende a nascondere proble-
con lo stesso approccio utilizzato per mi di produzione. La sovrapproduzio-
la Funzione Produzione. ne deve essere immagazzinata, gesti-
Poka-yoke, col significato di a prova di ta e protetta, generando quindi altri
errore, termine  giapponese  utilizzato sprechi;
nell’ambito del disegno industriale per • Scorte: le scorte, siano esse in forma
indicare una scelta progettuale o una di materie prime, di materiale in lavora-
apparecchiatura che, ponendo limiti al zione o di prodotti finiti, rappresentano
modo in cui una operazione può es- un capitale che non ha ancora prodot-
sere compiuta, forza l'utilizzatore a to un guadagno sia per il produttore
una corretta esecuzione della stessa. che per il cliente;
Si distinguono tre tipi di poka-yoke: • Trasporti: ogni volta che un prodotto
• il  metodo del contatto  contact me- è trasferito rischia di essere danneg-
thod: le caratteristiche fisiche di un og- giato, perso, ritardato, così diventa un
getto (forma, colorazione, ecc.) per- costo che non produce valore. I  tras-
mettono di distinguere la posizione porti  non introducono alcuna trasfor-
corretta o impediscono di connettere mazione al prodotto che il cliente sia
tra loro degli oggetti evitando i malfun- disposto a pagare
zionamenti causati da un errato con- • Movimento: simile ai trasporti, ma si
tatto. Un esempio di questo metodo riferisce, anziché ai prodotti, ai lavora-
sono i connettori sagomati (e/o colo- tori o alle macchine, questi possono
rati) di una scheda madre subire danneggiamenti, usure, proble-
• il metodo del valore fisso fixed-value mi di sicurezza;
method controlla se è stato compiuto • Attese: si riferisce sia al tempo impie-
un certo numero di operazioni (es.: gato dai lavoratori nell'attesa che la ri-
una spia che si accende quando una sorsa sia disponibile, sia al capitale
valvola è stata ruotata un determinato immobilizzato in beni e servizi che non
numero di volte) sono ancora stati consegnati al clien-
• il metodo delle fasi di lavoro motion- te;
step method controlla se sono stati e- • Processi: usare risorse più costose
seguiti, nel corretto ordine, tutte le fasi del necessario per le attività produt-
di un determinato processo (es.: la tive o aggiungere funzioni in più, oltre
spunta degli elementi di una  checkli- a quelle che aveva originariamente
st). richiesto il cliente, produce solo spre-
Muda  è un termine  giapponese  che chi. Gli operatori che possiedono una
identifica attività inutili o che non ag- qualifica superiore a quella necessaria
giungono  valore  o improduttive. Fa per realizzare le attività richieste, ge-
parte dei concetti lean del Toyota Pro- nerano dei costi per mantenere le pro-
duction System mirante a produrre prie competenze che vanno sprecati
solo i beni o i servizi richiesti dal clien- nella realizzazione di attività meno
te  e che il medesimo era disposto a qualificate.
pagare. Al concetto di Muda vanno le-
gati anche quelli di Muri (cosa illogica,
n.16 - 2019 17

2.2 I principali sistemi informativi senso che non è possibile concludere dello inizialmente adottato, piuttosto
L’origine dei sistemi ERP (Enterprise il ricevimento se l’ordine non è stato che riferirsi solamente all’ ammontare
Resource Planning) viene fatta risalire preventivamente e correttamente regi- delle ore di lavoro diretto, assumendo
ai software per la gestione dei mate- strato nel sistema. che ogni ora diretta trascini con se an-
riali, attorno ai quali sono poi stati svi- che tutti gli altri costi indiretti.
luppati altri moduli che gestiscono i Un sistema ERP moderno ha un’ar- Da questo punto di vista, tutta la docu-
flussi informativi dei processi correlati, chitettura di tipo client/server, la cui mentazione inerente gli adempimenti
dagli ordini alla fatturazione e alla con- interazione richiede la definizione di Qualità/Iso dovrebbero suggerire e
tabilizzazione, dalla gestione delle protocolli informatici ed è organizzato ispirare l’utilizzo di parametri relativi a
scorte al calcolo del punto di riordino. a livelli, il più basso riguarda il data- processi e attività piuttosto che i tra-
L’idea innovativa alla base di MRP (Ma- base con i programmi base di gestio- dizionali driver provenienti dalla orga-
terial Requirements Planning) e MRP II ne degli accessi, il livello intermedio ri- nizzazione per funzioni.
(Manufactoring Resource Planning) è guarda le applicazioni per le elabora- Maggiore è la sofisticazione del mo-
quella di centralizzare e integrare le in- zioni di supporto ai processi e al livello dello, maggiore è il dettaglio richiesto
formazioni utilizzate per determinate più alto ci sono i programmi che gesti- (per la maggior analiticità) e maggiori
procedure: l’attenzione viene subito scono l’interazione con l’utente. le informazioni che devono essere in-
focalizzata sul calcolo dei fabbisogni Le caratteristiche principali possono serite a sistema. Ad esempio, nei cam-
sulla base delle previsioni di produzio- essere riassunte in: pi disponibili nell’anagrafica articolo si
ne o della domanda, in modo da ge- • unicità dell’informazione, nel senso riflette questo maggior livello di anali-
stire gli ordini dei materiali nella tempi- che tutte le diverse operazioni e elab- ticità, specialmente per i componenti
stica e nelle quantità appropriate. orazioni dei vari moduli condividono d’acquisto. Aumentare il numero di
Successivamente il concetto si esten- per ciascuna informazione uno e un centro di costo finali, per la necessità
de per integrare altri tipi di informazio- solo valore; di maggiori dettagli, porta alla neces-
ni importanti per il processo manifat- • focalizzazione sui processi, nel sen- sità di un crescente numero di infor-
turiero, come i dati relativi ai carichi so che molte attività critiche in azien- mazioni per instradare propriamente i
delle macchine, alla disponibilità di da richiedono, per il loro svolgimento, il costi diretti e, ancora più importante,
manodopera, alla schedulazione e ai coinvolgimento di più uffici, dunque i porta alla necessità di ulteriori parame-
lanci in produzione. flussi informativi e di autorizzazioni tri per allocare i costi indiretti.
(workflow) attraversano trasversal-
Il concetto di un nuovo approccio ai si- mente l’organizzazione per far avan- Una soluzione adottata per introdurre
stemi informativi, in direzione di una zare il processo; rapidamente le metodologie di conta-
maggiore integrazione di tutte le in- • approccio transazionale, nel senso bilità industriale, passa dalla valorizza-
formazioni e il successivo sviluppo che ogni evento aziendale genera una zione della Distinta Base e dei suoi
della tecnologia, insieme con la cre- transazione che ha effetto su tutte le Cicli, come mostrato in Fig.4. a pagina
scente attenzione sui processi azien- parti coinvolte del database dell’ERP seguente.
dali come elemento chiave del funzio- tipicamente organizzato in forma re- La valorizzazione delle varie distinte
namento delle organizzazioni, sono lazionale con molte tabelle correlate; base, recependo sia i costi diretti, per
dunque alla base dei moderni sistemi • modularità ed estendibilità, nel senso materiali e tempi di lavoro, che i costi
ERP la cui principale direzione di svi- che anche se l’ERP si propone come indiretti industriali, per costi generali
luppo attualmente è rappresentata un sistema unico e centralizzato, la operativi e manodopera indiretta, gio-
dalla gestione dei flussi di comunica- sua implementazione in azienda sa- ca un ruolo fondamentale anche nelle
zione con altre aziende, dai fornitori ai rebbe particolarmente complessa se aziende operanti su commessa, per
clienti attraverso la connessione di al- non fosse organizzato a moduli con dimensionare la trattativa tecnica/
tri software, dai CRM (Customer Rela- l’immediato vantaggio che ciascuna commerciale nelle fase iniziale, prima
tionship Management) agli SCM (Sup- azienda può scegliere i moduli che in- di passare al vaglio del team di pro-
ply Relationship Management) e più in tende usare rendendo possibile imple- getto per i dettagli tecnici, la definizione
generale alle applicazioni di commer- mentazioni parziali e investimenti mi- delle tempistiche, la contrattualistica
cio elettronico. Con ERP II (Extended rati, decidendo per un’implementazione e la valutazione generale di redditività.
ERP) si intende proprio la predispo- progressiva, agganciando talvolta allo La tariffa oraria è fatta dalla somma di
sizione per la gestione integrata dei stesso ERP moduli prodotti da soft- diversi addendi (componenti):
flussi di comunicazione con le catene ware house diverse. • il costo del lavoro diretto, come rac-
di fornitura. colto nei relativi centri di costo più gli
L’adozione di un sistema ERP richiede Gli sforzi per identificare parametri accantonamenti per i contributi sociali
la conformazione delle pratiche azien- produttivi/industriali, ai fini della allo- e il TFR;
dali a un modello di processo gestio- cazione dei costi, focalizzati sulle di- • il costo del lavoro indiretto di produ-
nale preconfigurato, ad esempio l’at- verse attività svolte nei vari centri di zione come raccolti nei relativi centri
tività di ricevimento dei materiali da un costo, reparti, funzioni, dovrebbero di costo;
fornitore, viene prescritta dall’ERP nel portare a futuri miglioramenti del mo- • i costi indiretti industriali come rac-
18 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

colti nei relativi centri di costo per un zioni di calcolo automatico di cui i ge-
dato periodo (ad esempio trimestrale) stionali normalmente dispongono, at-
diviso per il numero di ore dirette e in- traverso l’inserimento delle date di
dirette, lavorate nello stesso orizzonte competenza sui conti contabili abilitati
temporale di riferimento. e relativo accertamento gestionale
Può essere utile, utilizzare diverse ta- auto-stornante all’inizio del mese suc-
riffe per le diverse fasi dei cicli produt- cessivo;
tivi. È possibile definire una procedura • determinazioni altri costi: relativi a
automatica di sostituzione e aggiorna- forniture per cui non vengono emessi
mento delle tariffe orarie nelle fasi dei ordini di acquisto nè ingressate bolle
cicli associate alle distinte base. (es. utilities), relativo accertamento
gestionale auto-stornante all’inizio del
Processo di chiusura periodica mese successivo;
Definite le attività di cui alle fasi sopra • determinazione calcolo ammorta-
descritte, di seguito viene sintetica- menti: normalmente progressivo e re-
mente proposta una procedura per la lativo accertamento gestionale auto-
determinazione delle chiusure periodi- stornante all’inizio del mese successi-
che e la redazione della relativa repor- vo;
tistica gestionale. • determinazione allocazione costi su
Ipotizzando una chiusura mensile ge- centri di costo: lancio procedure ge-
stionale nei primi giorni del mese suc- stionali per lo svuotamento dei centri
cessivo, i passaggi obbligati sono: di costo intermedi e l’allocazione ai
• cut off contabile: in un giorno stabili- centri di costo finali (propedeutico per
to, per alimentare gli archivi gestionali l’aggiornamento delle tariffe di costo
esportando dagli archivi contabili i dati utilizzate dal sistema);
relativi alla contabilità generale, alle • determinazione valore dei magazzini:
fatture clienti emesse ed alle fatture per m.p., s.l. e p.f. e relativo accerta-
fornitori ricevute; mento gestionale auto-stornante al-
• costi da ricevere: determinazione del- l’inizio del mese successivo;
le bolle fornitori da evadere (materiali) • determinazione del costo del perso-
e degli ordini fornitori da evadere (ser- nale: normalmente in base alle ore ef-
vizi) nel periodo di competenza con- fettivamente lavorate e relativo accer-
siderato e relativo accertamento ge- tamento gestionale.
stionale auto-stornante all’inizio del
mese successivo (discorso analogo La sostanziale differenza tra “gestio-
per i ricavi da emettere); nale” e “civilistico” è dovuta, ad esem-
• determinazione ratei e risconti (in pio, alla differenza dei principi conta-
particolare risconti): sfruttando le fun- bili usati al metodo di determinazione
dell’importo. Ad esempio, la valorizza-
zione del magazzino “civilistica” nor-
malmente è quella “fifo” che si allinea
Figura 4: Valorizzazione Distinta Base a quella ammessa fiscalmente; ge-
stionalmente può essere ritenuta più
valida una valorizzazione basata su
una media ponderata degli acquisti
degli ultimi tre mesi o sei mesi (rolling).
Discorso analogo può essere fatto per
il costo del personale, gestionalmente
calcolando un costo orario che con-
sidera non solo i ratei di ferie, festività
e permessi, il tfr e i relativi contributi
ma anche le assenze per scioperi e/o
malattie e le normali pause fisiologi-
che (definite su base statistica).
Senza la definizione di precise proce-
dure operative gestionali per gestire
automaticamente, attraverso il siste-
ma informativo gestionale utilizzato, i
n.16 - 2019 19

calcoli relativi ad ammortamenti, ra- Figura 5

tei/risconti e valorizzazione magazzi-


ni, è ovvio che le ambizioni di effettu-
are chiusure periodiche, mensili, ge-
stionali, nei primi giorni del mese suc-
cessivo al periodo considerato, devo-
no fare i conti con la realtà organizza-
tiva in essere.
Situazione piuttosto frequente nelle
multinazionali è quella in cui semi-
lavorati e finiti, progettati e/o realizzati
localmente, negli stabilimenti delle va-
rie entità legali dislocate nel mondo,
sono spediti alla casamadre, per ra-
gioni commerciali o produttive di effi- Figura 6
cienza economica, prima di raggiun-
gere il cliente finale. In ambito Finance
l’analogia è evidente con le chiusure
periodiche e la quantità di diverse in-
formazioni che gli stabilimenti devono
produrre per la Legal Entity che , a sua
volta, deve produrre per l’HQ, come
mostra la Fig.5.

Occorre considerare attentamente


che il cuore di un progetto di reporting
finanziario sono le procedure automa-
tizzate di esportazione dati, dai siste-
mi locali e relativo caricamento sulla
piattaforma di gruppo. L’obiettivo di un
progetto di reporting non è il semplice
caricamento dei dati sul database uf- stamenti, sia mese su mese che perio-
ficiale interrogato dall’HQ, rispettando do su periodo, tendenziali (rispetto allo
le due date ma l’integrità dei dati stes- stesso orizzonte temporale dell’anno
si e quindi la modalità di alimentazi- precedente) e congiunturali (rispetto
one del database. Pertanto tale pro- all’orizzonte temporale immediata-
getto si conclude con l’attuazione di mente precedente).
procedure inerenti le funzionalità di Spesso si rimane a metà del guado
esportazione automatica (cioè creazi- perché i dati sono manualmente digi-
one di files da importa-re). tati sul Reporting Tool di Gruppo che
Questo permette, in analogia con il viene mantenuto, anche nel senso più
concetto di Muda, di: ampio di aggiornato e modificato dalla
• garantire l’integrità dei dati trasferiti Casamadre, in modo totalmente scol-
ed eliminare la possibilità di errore legato e spesso casuale rispetto alle
umano (anche considerando che i da- sorgenti, cioè alle fonti dei dati, che
ti inseriti sono sempre progressivi, possono essere reparti, stabilimenti o
quindi, ad es. il Profit & Loss Month to filiali con autonomia giuridica (Fig.6).
Date = P&L Year to Date – P&L Year to
Date prior month); Se è vero che sovente vengono ridotti i
• annullare i tempi morti per satura- budget e quindi ci si deve acconten-
zione (buffering) o crash del database tare, è altrettanto vero che non viene
ricevente; identificato correttamente il “deliver-
• eliminare o quantomeno ridurre con- able” del progetto e viene sottovaluta-
siderevolmente l’uso di file locali (of- to l’aspetto procedurale che è stretta-
fice automation) gestiti extrasistema mente interconnesso con le modalità
da addetti diversi e alternatisi nel tem- operative con cui sono costruite le ci-
po; fre e quindi con la qualità delle infor-
• analizzare automaticamente gli sco- mazioni.
20 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Passività finanziaria
o patrimonio netto?
Laura Colombo
La classificazione degli strumenti
finanziari nei bilanci degli IFRS adopters

INTRODUZIONE possibile di cambiamenti al principio


La classificazione e valutazione degli in vigore limitando gli interventi a ciò
strumenti finanziari nello stato patri- che in esso non è trattato.
moniale per gli IFRS adopters può, in
alcuni casi, presentare delle criticità. Il presente contributo tratterà la tema-
Sul piano operativo la differenza tra tica della classificazione degli stru-
strumenti di capitale e di debito può menti finanziari in base alla disciplina
infatti non essere netta e oggettiva so- contabile in vigore attualmente e che
prattutto per quegli strumenti che si evince dalla lettura congiunta dello
“l’innovazione finanziaria” propone sul IAS 32 “Strumenti finanziari: espo-
mercato sempre più frequentemente e sizione nel bilancio” e IFRS 9 “Stru-
che presentano caratteristiche ibride menti Finanziari”, concludendosi poi
che li rendono di difficile classificazio- con un paragrafo che illustra sintetica-
ne e conseguentemente contabilizza- mente il nuovo approccio che il Board
zione. ha delineato nel Discussion Paper.
Ecco perché, rispondendo a un’esigen-
za di maggior chiarezza su di un argo-
mento che da tempo necessita di un QUADRO TEORICO DI RIFERIMENTO
intervento di approfondimento da par- Come anticipato precedentemente, lo
te del legislatore, nel mese di giugno IAS 32 detta le linee guida per la cor-
2018 lo IASB ha aperto un progetto di retta iscrizione di uno strumento fi-
ricerca (progetto FICE) sugli strumenti nanziario tra le passività/attività finan-
finanziari emanando il Discussion Pa- ziarie piuttosto che a patrimonio netto,
per: Financial Instruments with Charac- mentre all’IFRS 9 bisogna ricondursi
teristics of Equity. per definirne le modalità di valutazio-
Con il DP lo IASB vuole migliorare l’in- ne.
formativa fornita in bilancio su alcune Quindi anche se, a mio parere, in alcu-
tipologie di strumenti finanziari che, ni passaggi non sia propriamente li-
per loro complessità non trovano ri- neare e di facile interpretazione, non
sposta adeguata nell’attuale IAS 32 e possiamo esimerci dall’iniziare questo
riguarda esclusivamente la classifica- percorso di analisi dalla definizione di
zione tra passività o patrimonio dal “passività finanziaria” e di “strumento
lato dell’emittente non trattando in- rappresentativo di capitale” così come
vece le tematiche di rilevazione/valu- enunciate dallo IAS 321, in quanto
tazione che rimangono demandate l’iscrizione iniziale a bilancio dello stru-
all’IFRS 9. mento finanziario (qualsiasi contratto
Il progetto ha previsto una fase di con- che dia origine ad un’attività finanzia-
sultazione conclusasi a gennaio 2019 ria per un’entità e a una passività fi-
e nel mese di marzo 2019 il Board si è nanziaria o a uno strumento rappre-
riunito per discutere i temi emersi at- sentativo di capitale per un’altra) deve
traverso le lettere di commento. Nella essere fatta in conformità alla so-
seconda metà del 2019 si deciderà se stanza degli accordi contrattuali ri-
portare avanti il progetto emendando conducendolo alle definizioni in esso
lo IAS 32 anche se la volontà del Board enunciate.
è quella di apportare il minor numero

01. Ovviamente il principio fornisce anche la definizione di attività finanziaria che per brevità qui non si riporta. Rimane inteso che le analisi e le considerazioni fatte per le
passività finanziarie valgono anche per le attività finanziarie con l’unica differenza che lo strumento ha un fair value positivo.
n.16 - 2019 21

Il principio al par. 11 definisce passivi- - hanno un regolamento differito. Se questo primo step di analisi non ci
tà finanziaria (financial liability) una crea particolari problemi interpretativi,
qualsiasi passività che sia: Mentre come si è visto lo IAS 32 da non lo è altrettanto, a mio parere, se
(a) un’obbligazione contrattuale: una definizione di passività finanziaria procediamo con l’analisi del principio.
i) a consegnare disponibilità liquide (o piuttosto articolata, quella di strumen- Si può infatti affermare che, l’assenza
un’altra attività finanziaria) a un’altra to di capitale è piuttosto generica, es- dell’obbligazione al regolamento di un
entità; o so infatti viene definito come “qualsia- contratto attraverso disponibilità liqui-
ii) a scambiare attività o passività fi- si contratto che rappresenti una quo- de è una condizione “necessaria” ma
nanziarie con un’altra entità a condi- ta ideale di partecipazione residua “non sufficiente” per la classificazione
zioni che sono potenzialmente sfavo- nell’attività dell’entità dopo aver e- dello strumento finanziario come pa-
revoli all’entità; o stinto tutte le sue passività”, subordi- trimonio netto. Non è detto infatti che
(b) un contratto che sarà o potrà es- nandola così all’esatta individuazione uno strumento finanziario che non ob-
sere estinto tramite strumenti rappre- delle attività/passività finanziarie. blighi l’entità a corrispondere somme
sentativi di capitale dell’entità ed è: Possiamo quindi affermare che tutti di denaro ai possessori debba sempre
i) un non derivato, per cui l’entità è o gli strumenti finanziari che non soddi- essere considerato patrimonio netto.
può essere obbligata a consegnare un sfano la definizione di attività/passivi-
numero variabile di strumenti rappre- tà finanziaria sono di conseguenza Come infatti prevede il principio al par.
sentativi di capitale dell’entità; o patrimonio netto. 11 sub (b), ci si può trovare di fronte a
ii) un derivato che sarà o potrà essere “contratti che saranno o potranno es-
estinto con modalità diverse dallo Partendo da questo quadro definitorio sere estinti tramite strumenti rappre-
scambio di un importo fisso di dispo- cerchiamo ora di stabilire quali analisi sentativi di capitale dell’entità” facen-
nibilità liquide o di altra attività finan- devono fare concretamente gli IFRS dovi rientrare, oltre ai contratti non
ziaria contro un numero fisso di stru- adopters per capire se uno strumento derivati, anche gli strumenti finanziari
menti rappresentativi di capitale finanziario debba essere classificato derivati che prevedono lo scambio di
dell'entità. come equity piuttosto che passività fi- azioni proprie nonché tutti gli stru-
nanziaria. menti derivati relativi a partecipazioni
Come possiamo ben notare da questa di controllo, partecipazioni in collegate
definizione, il principio contabile inter- Si evince subito, in estrema sintesi, e joint venture (IAS 32 par. 4).
nazionale non cataloga puntualmente che la prima caratteristica è la presen- Precisiamo subito che anche il sem-
le tipologie di passività finanziaria, ma za o meno dell’obbligazione ad effet- plice fatto che un contratto possa es-
definisce un insieme più ampio di pos- tuare pagamenti di somme di dena- tinguersi con la consegna di strumenti
sibili strumenti al cui interno possono ro2: quando uno strumento finanziario rappresentativi di capitale non implica
risultare schemi contrattuali larga- obbliga la società ad effettuare paga- necessariamente che debba sempre
mente diversificati. menti di denaro siamo di fronte ad una essere considerato equity instrument.
Le passività finanziarie possono quin- passività finanziaria, nel caso contra- Cerchiamo allora di mettere un po’ di
di essere costituite (IFRS 32 par. AG rio a un equity instrument. chiarezza.
15) sia da strumenti finanziari primari Quindi tutte le posizioni debitorie che Per decidere quando contratti che si
(debiti commerciali, debiti finanziari) discendono da contratti, sia di natura estinguono attraverso strumenti rap-
che da strumenti finanziari derivati commerciale che finanziaria, sono presentativi di capitale (principalmen-
(ex. swap, option, future... ). passività finanziarie, così come i titoli te azioni proprie) debbano essere clas-
Per questi ultimi dobbiamo far riferi- obbligazionari in quanto la società si sificati tra le passività finanziare o a
mento all’IFRS 9 - Appendix A che li de- obbliga a consegnare disponibilità li- patrimonio netto l’elemento rilevante è
finisce come strumenti finanziari con quide a titolo di interessi di capitale al la presenza di un rapporto di conver-
le seguenti caratteristiche: possessore dell’obbligazione. sione che determina la consegna di un
- il loro valore è basato su un sotto- Sono invece tipico esempio di stru- numero fisso o variabile di azioni a
stante, pertanto fluttua in relazione al menti rappresentativi di capitale le fronte di un importo fisso o variabile di
variare di uno specifico tasso d'inte- azioni ordinarie emesse dalle società disponibilità liquide, il c.d. “fixed for
resse, del prezzo di uno strumento fi- per azioni in quanto non esiste nessun fixed principle” che possiamo così rias-
nanziario, del prezzo di una commodi- obbligo di rimborso per l’emittente a sumere (IAS 32 par 16 b):
ty, del tasso di cambio, di indici di favore degli azionisti. L’eventuale pa- - Se il numero di azioni da emettere/
prezzo o di tasso, di rating di credito o gamento del dividendo è infatti una acquistare e il relativo corrispettivo in
indici di credito o di altra variabile; libera scelta della società ed in caso di disponibilità liquide è fisso3 (definito e
- hanno un investimento iniziale nullo scioglimento della stessa i possessori noto al momento della stipula del con-
o richiedono un investimento iniziale delle azioni ordinarie non hanno nes- tatto) lo strumento finanziario è patri-
minore di quello che potrebbe essere sun diritto ad ottenere somme di de- monio netto (c.d. fixed for fixed princi-
richiesto da altri tipi di contratto da cui naro se non dopo l’estinzione di tutte ple);
ci si può attendere analoghe risposte le passività della società (in tal senso - Se il numero di azioni da emettere/
al variare dei fattori di mercato; “subordinano” a tutti i debiti). acquistare e il relativo corrispettivo in

02. Per lo IAS 32 anche nel caso in cui un debito non si estingua attraverso la consegna di disponibilità liquide ma bensì di altre attività finanziarie (altri crediti, titoli di
stato….) siamo comunque di fronte ad una passività finanziaria.
03. Si segnala che l’ammontare delle disponibilità liquide deve essere fisso nella valuta funzionale dell’entità che emette lo strumento finanziario, in caso contrario anche
se lo strumento finanziario prevede lo scambio di un numero fisso di azioni, non può essere considerato patrimonio netto.
22 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

disponibilità liquide è variabile (non è del contratto e il prezzo originaria-


definito al momento della stipula del mente fissato nel contratto;
contatto) lo strumento finanziario è - estinzione netta in azioni (net share
un’attività/passività finanziaria. settlement - share for share): effettivo
La ratio sottostante a questa regola è scambio di azioni ma in quantità varia-
da individuare nel concetto di rischio bile. È una modalità molto simile al net
di variazione del patrimonio netto a cash settlement con la differenza che
cui si espone la società. Infatti, con il invece di scambiare danaro si scam-
fixed for fixed principle dopo l’emissione biano azioni che abbiano un valore
dello strumento finanziario la società pari al differenziale tra il prezzo di mer-
non è più soggetta ad alcun rischio fi- cato delle stesse al momento del re-
nan-ziario, dato che indipendente- golamento e il prezzo fissato nel con-
mente dall’andamento del prezzo tratto.
dell’azione o di qualsiasi altra variabile - estinzione lorda in azioni (gross phy-
di mercato la variazione del patrimo- sical settlement - cash for share): conse-
nio netto è conosciuta. gna fisica/effettiva di un numero pre-
Diversamente, gli strumenti finanziari fissato di azioni in cambio di denaro.
con un rapporto di conversione varia-
bile espongono la società ad un rischio Si evince quindi che è considerato
dal momento che, fino a quando il con- equity solo lo strumento con oggetto
tratto non giungerà a termine, la stes- azioni proprie che prevede il gross
sa non potrà determinare con certez- physical settlement, mentre l’estinzione
za l’impatto sul patrimonio netto e netta in denaro o netta in azioni sot-
sulle disponibilità liquide legato al- tendono ad una passività finanziaria.
l’andamento del prezzo delle azioni o
di altre variabili contenute nello stru- Le analisi fin qui condotte ci portano
mento finanziario. quindi a riassumere che, nel caso dei
Ne consegue nella sostanza un siste- derivati, laddove il sottostante sia
ma in cui soltanto le risorse patrimo- un’attività come un titolo a reddito fis-
niali stabilmente destinate all’attività so, un indice borsistico, valute, il titolo
d’impresa e il cui rimborso non sia ob- azionario di impresa non controllata,
bligatorio per l’ente possono confluire non collegata o non sottoposta a con-
nel patrimonio netto rimanendo esclu- trollo congiunto non emergono parti-
sa ogni attribuzione patrimoniale che colari problemi di classificazione in
si leghi a remunerazioni periodiche (o quanto il derivato che ha tale sotto-
finali) cui l’impresa non abbia possibi- stante è un’attività o una passività fi-
lità di sottrarsi (quest’ultime costitui- nanziaria (a seconda che il suo fair
ranno sempre e comunque un debito). value sia positivo o negativo); diversa-
Un altro elemento da prendere in con- mente laddove il sottostante siano
siderazione sono le settlement options. azioni proprie, il derivato va analizzato
Lo IAS 32 par. 26 stabilisce che quan- per definirne l’appartenenza a equity o
do uno strumento finanziario derivato ad attività/passività finanziarie.
offre ad una parte una scelta sulle mo-
dalità di estinzione siamo di fronte a Consideriamo il seguente esempio:
una passività finanziaria a meno che La società Alfa S.p.A. in ottica di incen-
tutte le alternative di regolamento non tivazione dei propri dipendenti decide
portino a qualificarlo come strumento di emettere un piano di warrant a fa-
rappresentativo di capitale. vore di un gruppo di manager che con-
ferisce agli stessi il diritto di ricevere
Le settlement options possono essere: azioni di Alfa S.p.A. (fino ad un massi-
- estinzione netta per cassa (net cash mo del 3% del capitale sociale) al rag-
settlement - cash for cash): nessuno giungimento di determinati obiettivi di
scambio di azioni, in quanto le azioni EBITDA e di Posizione Finanziaria Net-
servono solo per individuare il valore ta su di un determinato orizzonte tem-
da scambiare sotto forma di dispo- porale. Le condizioni del piano preve-
nibilità liquida. Il regolamento avverrà dono la ricezione di un numero di
sulla base del differenziale tra il prezzo azioni in base alla percentuale di rag-
delle azioni al momento dell’esecuzione giungimento dei targets (0% = per ri-
n.16 - 2019 23

sultati uguali al 100% dei targets; 3% = In base a quanto stabilito dallo IAS 32 zio (fair value through profit and loss -
per risultati uguali o superiori al 120% al par.22 se uno strumento finanziario FVTPL).
dei targets; e tra 0% e il 3% in modo ha le caratteristiche per essere con- Conseguentemente i derivati che han-
proporzionale =per risultati superiori al siderato patrimonio netto esso deve no a oggetto azioni proprie, partecipa-
100% e inferiori al 120% dei targets) essere contabilizzato nel seguente zioni di controllo, partecipazioni in col-
Il piano di warrant è equity o passività modo: legate e joint venture vanno valutati a
finanziaria? - qualsiasi corrispettivo ricevuto (es. il ogni data di bilancio al loro fair value
Dato che il piano di warrant: premio ricevuto per un’opzione emes- iscrivendo a conto economico gli utili/
(i) rientra nella fattispecie dei “Contrat- sa o un warrant emesso su azioni della perdite derivanti dal periodico adegua-
ti sottoscritti dall’entità che verranno società) deve essere rilevato diretta- mento dello stesso.
estinti mediante la consegna o il ricevi- mente ad incremento del patrimonio
mento di azioni proprie”; e netto; Volendo considerare congiuntamente
(ii) prevede a scadenza un rapporto di - qualsiasi corrispettivo pagato (es. il le analisi fatte ho definito la seguente
conversione in azioni proprie variabile premio per un’opzione acquistata) de- matrice di classificazione (Fig.1).
in quanto non è certo se e in che misu- ve essere dedotto direttamente dal pa- Cerchiamo ora di dare praticità a quan
ra i manager raggiungeranno i targets trimonio netto; to fin’ora esposto considerando i seg-
del piano esso è classificabile come - la variazione nel fair value dello stru- uenti esempi.
passività finanziaria. mento rappresentativo di capitale non
devono essere rilevate. Esempio Call option su azioni proprie5
In data 1/12/x1 la società A (writer)
LA CONTABILIZZAZIONE Il principio, al par. 23, si spinge ancora emette un’opzione call su azioni pro-
L’analisi del Principio preliminarmente più nel dettaglio andando a discipli- prie sottoscritta dalla società B (hold-
svolta ci ha permesso di identificare nare le opzioni put emesse e i forward er) con le seguenti caratteristiche:
gli elementi che devono essere presi in di acquisto che hanno ad oggetto a-
considerazione al fine della classifica- zioni proprie (nonché tutti gli strumen- Call Option su azioni proprie
zione, come equity o come passività ti derivati relativi a partecipazioni di Data di stipula: 1/12/x1
finanziaria,degli strumenti finanziari controllo, partecipazioni in collegate e Data di esercizio dell’opzione: 1/5/x2
emessi dalle società. Una corretta joint venture) e che sulla base delle Possessore del diritto di esercizio dell’op-
classificazione è importante non solo caratteristiche contrattuali sono con- zione: società B
per il fatto che i dati di bilancio venga- siderati equity. Nr. azioni oggetto dell’opzione: 30.000
no utilizzati per analisi sull’indebita- L’effetto di tali derivati è che la società Strike price per azione: 5€
mento societario ma anche perché da si obbliga nei confronti degli azionisti Fair value dell’opzione al 1/12/x1: 15.000€
essa discendono diversi criteri di con- ad acquistare azioni proprie (o parteci- (premio per emissione della call 0,5€ /az.)
tabilizzazione delle voci stesse e preci- pazioni di controllo, collegate o joint Fair value dell’opzione al 31/12/x1: 20.000€
samente: venture) corrispondendo disponibilità (determinato con opportune tecniche di
(i) gli strumenti di capitale sono disci- liquide, le relative azioni quindi non valutazione)
plinati dallo IAS 32 e si mantengono possono più essere considerate patri- Regolamento: lordo in azioni
nel tempo ai valori originari di iscrizio- monio netto ma passività, ciò compor- L’opzione è equity o passività finanzi-
ne (l’andamento del prezzo delle azioni ta che fin dal momento dell’emissione aria?
delle società non influenza in alcun di tali contratti la società dovrà dimi- La call rappresenta per la società A
modo il valore del patrimonio netto e- nuire il patrimonio netto con contro- uno strumento rappresentativo di ca-
sposto in stato patrimoniale) e quindi partita la passività finanziaria per un pitale in quanto se B (holder) a scaden-
una volta iscritti a bilancio non sono valore corrispondente al valore attuale za esercitasse l’opzione, A (writer) do-
soggetti a valutazione successiva4; dell’importo da corrispondere a sca- vrebbe consegnare 30.000 azioni in-
(ii) le passività finanziarie ricadendo denza. Successivamente la passività cassando il corrispettivo di 150.000€
nell’ambito dell’IFRS 9 “Strumenti Fi- sarà valutata in conformità all'IFRS 9 (30.000*5€).
nanziari” sono soggetti a valutazione (es. contabilizzazione successivo). All’atto dell’emissione della call la so-
periodica secondo i due metodi alter- cietà A registrerà l’incasso del premio
nativi del costo ammortizzato (es. Invece, in base a quanto stabilito di emissione (che rappresenta anche il
debiti) o del fair value (es. derivati). La dall’IFRS 9 ai par. 5.1 e 5.2 se uno stru- fair value dello strumento) nel patri-
principale differenza tra le due me- mento finanziario ha le caratteristiche monio netto con la seguente scrittura
todologie discende dal fatto che con il per essere considerato passività finan- contabile:
fair value variazioni di parametri di ziaria, dopo essere stato inizialmente
mercato influenzano l’ammontare del- iscritto al fair value, dovrà successiva-
la passività invece il costo ammortiz- mente essere contabilizzato al costo Banca c/c a Patrimonio netto 15.000
zato si basa su flussi previsti contrat- ammortizzato ad eccezione dei deri-
tualmente senza che altri fattori pos- vati che vanno contabilizzati al fair
sano alterarne l’ammontare. value rilevato nell'utile/perdita d'eserci- Al 31/12/x1 il fair value dell’opzione è

04. Ad eccezione degli embedded derivatives che non sono oggetto del presente contributo. Non sono oggetto del presente contributo nemmeno gli strumenti finanziari
composti (es. obbligazioni convertibili in azioni), cioè quegli strumenti che possono presentare sia elementi di passività finanziaria che di equity. In questo caso il prin-
cipio obbliga a classificare e rilevare separatamente le due componenti.
05. Una call option comporta per il sottoscrittore il diritto di acquistare l’attività finanziaria ad un prezzo predeterminato (strike price); per l’emittente, l’obbligo di vendere
24 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

20.000 ma essendo la call uno stru- Put Option su azioni proprie


mento rappresentativo di capitale la Data di stipula: 1/04/x1
società A non rileva nessun adegua- Data di esercizio dell’opzione: 31/03/x2
mento di fair value in bilancio (IAS 32 Possessore del diritto di esercizio dell’op-
par. 22). zione: società B
Al 1/5/x2 la società B può: (i) esercita- Nr. azioni oggetto dell’opzione: 10.000
re l’opzione se il prezzo di mercato Strike price per azione: 5€
delle azioni è superiore allo strike price Fair value dell’opzione al 1/04/x1: 80.000€
(l’opzione è in the money); (ii) non eser- (premio per emissione della call 8€ /az.)
citare l’opzione se il prezzo di mercato Fair value dell’opzione al 31/12/x1: 50.000€
delle azioni è inferiore allo strike price (determinato con opportune tecniche di
(l’opzione è out of the money). valutazione)
Fair value dell’opzione al 31/03/x2: 30.000€
Si avranno quindi le seguenti scritture Strike price per azione: 98€
contabili a seconda della situazione: Prezzo di mercato dell'azione al 1/04/x1:
- (i) esercizio dell’opzione. A dovrà rile- 100€
vare la vendita delle azioni e l’incasso Prezzo di mercato dell'azione al 31/12/x1:
del corrispettivo pari a 150.000. 95€
Prezzo di mercato dell'azione al 31/03/x2:
95€
Banca c/c a Patrimonio netto 150.000 Regolamento in base alle seguenti ipotesi:
(azioni proprie) a) net cash settlement - cash for cash
b) net share settlement - share for share
c) gross physical settlement - cash for share
- (ii) nel caso di non esercizio
dell’opzione la società A non ha ulte- L’opzione è equity o passività finan-
riori obblighi e non effettua nessuna ziaria?
registrazione in quanto non si origina La risposta corretta in questo caso di-
nessuno scambio. pende dalla tipologia di regolamento.
Analizziamo il trattamento contabile a
seconda delle diverse fattispecie.
Esempio Put option su azioni proprie6 a) Regolamento net cash settlement -
In data 1/04/x1 la società A (writer) cash for cash
emette un’opzione put su azioni pro- Ricordiamo che in questo caso l’opzio-
prie sottoscritta dalla società B(holder), ne sarà regolata in contanti in base al
così strutturata: differenziale tra il valore di mercato
delle azioni a scadenza e lo strike price.
Se B non esercita non verrà effettuato
nessun pagamento. L’opzione quindi
Figura 1: matrice di classificazione Equity/passività finanziaria
non è uno strumento di capitale in
quanto le azioni di A sono utilizzate
come parametro per l’opzione ma il
regolamento avverrà in contanti.
La contabilizzazione sarà la seguente:
a.1) All’atto dell’emissione della put la
società A registrerà l’incasso del pre-
mio di emissione per la vendita del-
l’opzione:

Banca c/c a Passivitá per 80.000


Put option

a.2) Al 31/12/x1 in base all’IFRS 9 si


registra l’adeguamento di FV dell’op-
zione con contropartita a conto eco-
nomico:

l’attività finanziaria ad un prezzo predeterminato.


06. Una put option comporta per il sottoscrittore il diritto di vendere l’attività finanziaria ad un prezzo predeterminato (strike price); per l’emittente, l’obbligo di acquistare
l’attività finanziaria ad un prezzo predeterminato.
n.16 - 2019 25

La contabilizzazione sarà: La scrittura sarà quindi la seguente:


Passivitá per a utili da derivati 30.000
Put option
Passivitá per a Patrimonio netto 30.000 Interessi Passivi a Passivitá 17.927
Put option (azioni proprie) Finanziaria
a.3) Al 31/03/x2 (estinzione del con-
tratto) B esercita l’opzione (in quanto
in the money, prezzo di mercato 95€ c) Regolamento gross physical settle- c.3) Al 31/03/x2 B esercita l’opzione (A
inferiore allo strike price 98€). ment - cash for share deve consegnare disponibilità liquide
Le scritture saranno: L’opzione sarà regolata con la conse- per 980.000€ e B dovrà consegnare nr.
- adeguamento della put al FV della gna fisica di 10.000 azioni contro un 10.000 azioni ad A).
data di estinzione: quantitativo fisso di cassa (strike pri- Le scritture di iscrizione degli interessi
ce). Se B non esercita non verrà effet- passivi fino a marzo e l’estinzione del-
tuato nessun pagamento e non ci sarà la passività finanziaria saranno:
Passivitá per a utili da derivati 20.000 nessuna consegna di azioni.
Put option Ne consegue che il contratto è uno
strumento di capitale in quanto il nu- Interessi Passivi a Passivitá 5.976
mero di azioni che B eventualmente Finanziaria
- A ha l’obbligo di pagare a B 980.000€ venderà al termine del contratto è fis-
(strike price *nr. azioni) e riceverà da so. Passivitá a Banca c/c 980.000
quest’ultima 950.000€ (prezzo di mer- Finanziaria
cato dell’azione all’estinzione * nr. azi- c.1) Dopo aver rilevato l’incasso del
oni). A pagherà l’ammontare netto a B premio di emissione per la vendita
con contropartita la passività finanzia- dell’opzione (8€ *10.000 az.), come Il ricevimento delle azioni proprie non
ria: previsto dallo IAS 32 al par. 23, al mo- da più origine ad alcuna rilevazione
mento dell’emissione di una put option contabile in quanto già rilevate al mo-
su azioni proprie che hanno la caratte- mento della sottoscrizione del con-
Passivitá per a Banca c/c 30.000 ristica di essere equity la società dovrà tratto (scrittura c.1).
Put option far emergere la passività per un valore
pari al valore attuale dell’importo dov- Se invece ipotizzassimo che B non e-
uto a scadenza. sercitasse (prezzo di mercato delle
b) Regolamento net share settlement - Ipotizzando che il tasso di interesse di azioni alla scadenza ipotizzato a 100€
share for share mercato per strumenti simili sia 2,5%, quindi opzione out of the money) la so-
L’opzione sarà regolata con un nume- il VA della passività è quindi cietà A non acquisterà le proprie azio-
ro di azioni pari alla differenza tra il fair 956.098€=(980.000€*1,025-1). ni.
value di 10.000 azioni alla data di sca- Le scritture saranno: Dopo aver registrato gli interessi pas-
denza e le azioni valutate allo strike sivi degli ultimi tre mesi, è necessario
price. Se B non esercita non verrà ef- trasferire il valore contabile della pas-
fettuato nessun pagamento e non ci Banca c/c a Patrimonio netto 80.000 sività finanziaria al patrimonio netto
sarà nessuna consegna di azioni. (azioni proprie) (IAS 32 par. 23)con la seguente scrit-
Ne consegue che il contratto non è tura contabile:
uno strumento di capitale in quanto il
numero di azioni che B eventualmente Patrimonio netto a Passivitá 956.098
venderà al termine del contratto non è (azioni proprie) Finanziaria Passivitá a Patrimonio netto 980.000
definito alla stipula del contratto e di- Finanziaria (azioni proprie)
penderà dal prezzo dell’azione alla
data di esercizio.
Al momento della stipula del contrat- c.2) Al 31/12/x1 così come previsto
to, al 31/12/x1 e all’estinzione del con- dallo IAS 32 lo strumento di capitale
tratto le scritture contabili saranno le non subisce nessuna variazione deri-
stesse dei punti a.1, a.2 e a.3.1. Alla vante dall’adeguamento di FV (le azio-
data di esercizio differirà la voce a ni proprie rimangono iscritte allo stes-
contropartita dell’estinzione della put so valore di prima iscrizione) mentre la
che sarà una voce di patrimonio netto passività finanziaria deve essere valu-
(azioni proprie) in quanto il regolamen- tata, in conformità all’IFRS 9, al costo
to avverrà scambiando azioni. A con- ammortizzato rilevando a conto eco-
segnerà quindi a B 315,8 azioni nomico l’interesse passivo per i mesi
(30.000€/95€)7. dalla data di emissione a fine anno.

07. Precisamente A ha l’obbligo di consegnare a B azioni corrispondenti a un valore pari a 980.000€ e cioè nr. 10.315,8 (980.000€/95€) ricevendo da quest’ultima azioni
corrispondenti ad un valore pari a 950.000€ e cioè nr. 10.000 (950.000€/95€).
26 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

IL NUOVO APPROCCIO DEL BOARD ammontare fissato contrattualmente


Nell’ambito del progetto FICE l’ap- o in base ad un tasso di interesse o al-
proccio che il Board ha delineato nel tre variabili finanziarie). Ci si dovrà ba-
Discussion Paper (composto da 7 se- sare sulle informazioni in merito agli
zioni) porta ad individuare due carat- importi di obbligazioni specifiche in un
teristiche in base alle quali capire se determinato momento e se l’entità ab-
uno strumento sia o non sia una pas- bia prodotto utili sufficienti a soddi-
sività finanziaria e cioè: sfare i pagamenti promessi per i credi-
(i) tempistica e; ti assunti. Si dovranno utilizzare indici
(ii) importo. come il leverage ratio.

Con la prima sarà necessario valutare Se la risposta ad entrambe o ad una


se esista, in capo all’emittente, una sola delle domande è positiva, lo stru-
specifica obbligazione a trasferire ri- mento è classificato come passività,
sorse economiche (disponibilità liqui- altrimenti se nessuna di queste carat-
de o un’altra attività finanziaria) in uno teristiche è presente, si tratta di uno
specifico momento diverso dalla li- strumento di capitale.
quidazione (es. pagamenti per cassa La sezione 3 del DP è dedicata all’ap-
programmati). Si valuta dunque la di- plicazione dell’approccio in merito agli
sponibilità di fondi e di flussi finanziari strumenti non derivati, mentre la 4
mediante l’analisi della liquidità (es. tratta delle problematiche legate ai de-
quick ratio analysis). rivati su capitale proprio. Nel webinar
Con la seconda bisogna valutare se proposto dallo IASB viene fornita una
esista una specifica obbligazione per mappa che illustra i diversi trattamenti
un importo indipendente dalle risorse dei derivati secondo lo IAS 32 e secon-
economiche disponibili dell’emittente do l’approccio dello IASB, distinti per
e quindi l’emittente abbia promesso tipo di contratto e forma di regolazio-
un rendimento al possessore dello ne.
strumento indipendentemente dalla In Fig.2 una tabella riassuntiva della
performance e dal prezzo delle sue classificazione in base all’approccio
azioni (es. obbligazioni a pagare un del Board.

Figura 2: il nuovo approccio del Board per la classificazione


n.16 - 2019 27

Sviluppare la capacità
di costruire un Business
Nunzio Luca Calia
Plan Integrato
di Bryan Lapidus, in GUIDA AFP (1)
Sintesi e considerazioni a cura di Nunzio Luca Calia

Da anni il tema del cambiamento sol- In questo articolo si cerca di spiegare


lecita esperienze e soluzioni in campo un tema complicato suddividendolo
economico e aziendale, ma la novità nelle sue parti più semplici per poi
degli ultimi decenni si manifesta nella connetterli:
velocitá del cambiamento stesso, nel- • Cosa rende Integrated un Business
le novitá tecnologiche che impongono Planning (IBP);
nuovi strumenti tecnici, culturali e • Il ruolo delle persone nell'IBP, inclusi
aziendali capaci di intercettarlo, gestir- compiti e competenze necessarie;
lo e, talvolta, superarlo, divenendo at- • I vari processi connessi che rendono
tori in un panorama competitivo in IBP funzionante;
rapida evoluzione. • il riferimento a tecnologie usate per
L’introduzione all’articolo (guida AFP l’IBP, con software di pianificazione di
-1- ed.2017) di B. Lapidus, é introdotta nuova generazione e tecnologie abili-
da ANAPLAN, una Società che svilup- tanti, come il cloud e l'integrazione dei
pa programmi integrati di ge-stione, la dati.
cui vision diventa il sommario del per-
corso, per una visione critica e aggior- Il ruolo della Funzione finanziaria
nata dell’evoluzione dei sistemi infor- nell'IBP diventa interdisciplinare, in
mativi integrati (predittivi, in alcuni ca- particolare nella funzione FP&A (Fi-
si), sviluppata dall’Autore. nancial Planning & Assessment).
Come raccomandato dall'AFP (Asso- Si sottolinea che, indipendentemente
ciation for Financial Professionals), Ana- dai settori, il dipartimento finanziario è
plan dichiara di impegnarsi ad aiutare spesso la sede naturale per le iniziati-
i CFO e i dipartimenti finanziari a com- ve IBP, perché interagisce con tutti gli
prendere e conseguire l’Integrated stakeholder di un'azienda e che i CFO
Business Planning (IBP), collegando e il loro staff sono sempre più chiama-
tutte le aree aziendali, connettendo ti ad essere partner strategici in ogni
quindi dati, persone, piani finanziari e parte del business, con una cultura "bi-
operativi. L’Autore, quindi, privilegia è lingue", in cui è richiesta sia la lingua
essenzialmente il punto di vista FP&A della contabilità e della finanza, che
(Financial Planning & Assessment). quella delle operazioni commerciali.
Queste tendenze per i CFO sono state
Ognuno pianifica business, ma non amplificate dall’avvento di nuove esi-
ogni business diventa una eccellenza: genze, legate anche alla digitalizzazio-
le aziende eccellenti hanno la capaci- ne e alla security, alla protezione dei
tà di creare, eseguire e modificare i lo- dati e al GDPR, che rappresentano nu-
ro piani man mano che le condizioni ove e sempre più complesse frontiere
cambiano. La capacità di connettere per una professione in rapida evolu-
le capacità di pianificazione in tutto il zione.
business è l'essenza di un Integrated
Business Planning (IBP): "trasformare
la capacità di pianificazione in una for- Introduzione
za aziendale fornirà intuizione, agilità L’Autore rileva che “nel permafrost del-
e la capacità di superare i concorrenti". l'Alaska e del Canada nord-occidenta-
28 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

le, i ricercatori hanno scoperto i resti di concluso che le aziende che sfruttano
lupi vissuti durante l'ultima era glacia- con successo la tecnologia digitale
le. Lupi spaventosi di dimensioni per trasformare la propria attività per
enormi rispetto agli attuali, con denti mantenerla in linea con le mutevoli
più grandi e mascelle più forti, specia- esigenze del mercato creano più va-
lizzati nell'abbattere grandi prede co- lore per gli investitori. Ma questo tipo
me i mammut. Non c’è più traccia di di trasformazione, oltre che le connes-
loro oggi, neppure il confronto tra il sioni esterne con i clienti, descrive an-
DNA fossile e quelli dei lupi moderni ne che le capacità interne che portano
ha rivelato alcuna correlazione: si alla flessibilità e all'adattabilità: legge-
sono completamente estinti perché re il mercato, allineare le risorse verso
non riuscirono ad adattarsi all’estinzio- maggiore produttività, visualizzare
ne delle grandi prede conseguenti al l’orizzonte aziendale e reagire rapida-
ritirarsi dei ghiacci e a rivolgersi alle mente al cambiamento, sono le chiavi
piccole prede, che prosperarono nel per la sopravvivenza e lo scopo della
nuovo habitat”. pianificazione aziendale integrata.

Con questo esempio (e gli attuali cam-


biamenti climatici potrebbero sugge- Cos'è la pianificazione
rircene molti altri), si introduce il tema aziendale integrata?
del cambiamento nel mondo econo- L'Integrated Business Planning (IBP)
mico, dove il ciclo continuo di innova- é un metodo che raccoglie tutti gli a-
zione che soppianta le vecchie idee spetti della pianificazione in modo che
con quelle più nuove si manifesta sot- possano essere visualizzati, compresi
to forma di "distruzione creativa" . e messi in atto in un processo conti-
Nel 2017 , rileva, solo 64 aziende dello nuo. Comprendere i termini può aiutar-
S & P 500 originale esistevano ancora, ci a definire il processo:
con una previsione di uscita di un ulte- • Integrato: integrazione dei dati di pia-
riore 50% nei successivi 10 anni (Nel nificazione in tutta l'ampiezza dell'im-
2016 il 26% di Fortune 500 è uscito presa, compresi persone, origini dei
dalla lista). Non sono state estranee a dati e indicazioni di gestione, da diver-
determinarle la digitalizzazione delle se linee di business e funzioni interne.
informazioni, la loro archiviazione e • Business: unificazione delle informa-
l’evoluzione delle reti di comunicazio- zioni finanziarie, operative e di merca-
ne per trasmettere i dati. Le informazio- to.
ni sono diffuse in tempo reale e rag- • Pianificazione: allocazione efficiente
giungono masse enormi di utenti, delle risorse (capitale, persone, beni)
mentre le industrie nascono e muoio- per soddisfare i clienti, gli investitori e
no velocemente, con forti cambiamen- gli altri stakeholder. La pianificazione
ti nell'occupazione e nelle fortune per- può includere strategia, esecuzione,
sonali (Brian Solis parla di "Darwinismo gestione delle prestazioni, previsione,
digitale") analisi predittiva e gestione del rischio.
Nel loro report storico, “The Digital Ad-
vantage: come i leader digitali supera- Queste informazioni vengono utilizza-
no i loro colleghi in ogni settore”, Cap- te per gestire l'azienda (non solo per
gemini ha rilevato tre risultati chiave: monitorarla), ottimizzando le presta-
1. Le aziende con maggiore intensità zioni aziendali e collegando le capaci-
digitale ottengono maggiori entrate tà di pianificazione, che risiedono nelle
dalle loro attività fisiche. competenze umane, nei processi di
2. Le aziende con maggiore intensità pianificazione e nella tecnologia del-
di gestione della trasformazione sono l'informazione. Ciò che oggi è diverso
più redditizie. è l'ubiquità dei dati, che sono stati
3. Le aziende con un'intensità di ge- definiti "il petrolio del 21° secolo."
stione della trasformazione più forte I dati , però, non producono valore iso-
ottengono valutazioni di mercato più latamente, ma solo attraverso ele-
elevate. menti aggiuntivi possono esprimere
pienamente il loro potenziale. La nuo-
Gli autori di questo rapporto hanno va frontiera dell’occupazione e della
n.16 - 2019 29

formazione si rivolge quindi a persone Figura 1: Components of IBP capability

qualificate per analizzare i dati e ren-


derli significativi, per progettare i pro-
cessi che allineano le persone e il flus-
so di informazioni e, per fare questo,
sono necessari strumenti per gestire il
vasto flusso di informazioni e prospe-
rare nel mondo digitale (Fig.1).

Alternative all'IBP, estremamente sfi-


danti, possono essere:
• Finance Dept. che imposta i forecast
sulla base dell'investitore o le direttive
del management, distribuendoli al bu-
siness. Di solito è veloce, ma con ridot-
ta ownership di business e crea un
rapporto contraddittorio, ma potrebbe
non ottimizzare operazioni e piano
aziendale. Aggiungerei (N.D.R.), che le
tempistiche ridotte per la produzione
dei forecast potrebbero focalizzare le
azioni più sulla costruzione del report
stessi, che sull’attenzione alla parte zienda, compresi gli stakeholder inter- Integrata pone FP&A al centro di que-
qualitativa. ni ed esterni, e utilizza anche dati sto flusso e le impone di diventare bi-
• La pianificazione in silos, con mini- finanziari strutturati validati. FP&A, è lingue, cioè parlare la lingua della con-
mo coordinamento e potenziali errori quindi in condizione di guidare l’azien- tabilità e della finanza, nonché quelle
per informazioni frammentate, con FP da nei processi di business integrati, altre aree operative aziendali.
& A che funge da funzione di raccolta nel contesto dei dati e della tras- Molte delle richieste di lavoro di FP&A
e consolidamento di dati finanziari. formazione digitale, orientandola ver- a supporto dell'IBP rientrano in tre
Aggiungerei altresì (N.D.R.), che il ri- so un modello adattabile e agile: per grandi categorie:
schio potrebbe risiedere nel mancato raggiungere questo risultato è neces- • la costruzione di un modello finanzia-
allineamento dei linguaggi fra Finance sario concentrarsi su persone, pro- rio,
e gli altri settori, generando infinite di- cessi e tecnologia utilizzati nella pia- • l'esecuzione di analisi finanziarie e
scussioni sul senso dei report stessi. nificazione. • il reporting di gestione.

IBP, al contrario, spinge i CFO e coloro Persone La gestione del ciclo di previsione-va-
che lavorano nella Finanza a diventare IBP significa ottenere più efficacia dal- rianza del budget è una combinazione
partner strategici del business, alla co- le persone coinvolte nel processo di di un modello finanziario a livello a-
stante ricerca di modi per migliorare pianificazione: prima di arrivare alla ziendale e un'analisi delle varianze tra
l'efficienza operativa, la soddisfazione presentazione dei dati, è necessario budget, previsioni e risultati effettivi.
del cliente e la redditività. I benefici porre le domande giuste, stabilire i
dell'IBP possono essere quindi visti processi e gestire gli strumenti infor-
nella pianificazione strategica, pianifi- matici. Rilevante diventa l’incremento Costruire un modello di piani-
cazione dell'esecuzione, budgeting, del livello di competenza. L’IBP richie- ficazione integrato
previsione, analisi della varianza, anali- de che i membri del team FP & A ab- La modellizzazione finanziaria è alla
si dei driver e dei costi, efficienza ope- biano competenze finanziarie ampie, base del lavoro di FP&A, sia per la pia-
rativa, per elencare solo le aree più im- capacità interpersonali atte a svilup- nificazione globale d’impresa, sia per
portanti. pare relazioni di successo con i colle- aree specifiche del business.
La squadra di FP&A è spesso incari- ghi di altre linee di business e capacità Per decenni si sono costruiti modelli
cata di completare la missione del tecniche per lavorare con strumenti e basati su foglio di calcolo, quasi un
CFO. Se le altre unità aziendali posso- piattaforme che si estendono ad aree pezzo di carta bianco su cui disegnare
no essere incentivate su vendite, pro- diverse dalla finanza . qualsiasi cosa: flessibilità e limite al
duzione, margini o altri obiettivi che se Il cuore di IBP è l'allineamento di tutti tempo stesso! Si stima che oltre l'80%
perseguiti isolatamente potrebbero gli stakeholder nell’azienda, soddi- di tutti i fogli di calcolo hanno errori,
compromettere i risultati finanziari sfatti solo se la società assegna il ca- mentre il punto critico risiede nell'inca-
complessivi, la Finanza è un arbitro pitale in modo efficiente per svilup- pacità di lavorare in modo collaborati-
indipendente delle prestazioni azien- pare i prodotti e i servizi che il mercato vo attorno ai dati condivisi, con una
dali, con una visione globale dell'a- desidera. La Pianificazione Aziendale catena di controllo insufficiente e l'in-
30 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

capacità di fornire un rapido supporto analisti confronti, modifiche ed analisi


decisionale a causa del tempo neces- iterative di dati e categorie. Molti pac-
sario per modificare i modelli. chetti software offrono una analisi
Un modello IBP è invece intrinseca- predittiva come tendenza futura di e-
mente multidimensionale, con dati in strapolazione degli eventi passati,
genere organizzati in base a dimen- mentre, in presenza di una previsione
sioni o caratteristiche chiave (tempo, basata sul driver, FP & A potrebbe mi-
reparti, segmenti o prodotti, aree geo- gliorare la propria capacità, scoprendo
grafiche). Ogni dimensione ha tipica- correlazioni e le relazioni nascoste a
mente relazioni gerarchiche, che for- prima vista, per cercare di creare nuovi
niscono ulteriori capacità di pianifica- scenari plausibili.
zione e analisi dove è possibile analiz- Finora era parte del know how del-
zare a livello di” sommario” attraverso l’operatore quello di inserire i dati nel
dimensioni, o scegliere di approfondi- tool, lavorarci sopra, estrarre e riela-
re una dimensione specifica per vede- borare informazioni utili: gli strumenti
re livelli inferiori di dettagli più granula- IBP spostano i dati attraverso i model-
ri (ad esempio, conti). li e strumenti di reporting, fanno rispar-
Esso è abbastanza flessibile da forni- miare tempo a bassa produttività,
re numerosi modi per visualizzare i da- concentrandolo verso analisi a mag-
ti attraverso dimensioni diverse ed è gior valore aggiunto nei Rapporti di
strutturato per assicurare calcoli e roll- gestione.
up all'interno dell'organizzazione. Ad Se una fase cruciale è quella in cui
esempio, un CFO deve sapere che un FP&A progetta il sistema identifican-
calcolo del valore attuale netto (NPV) do profili e requisiti degli utenti finali
per una parte della società viene cal- (dirigenti, responsabili di linea, leader
colato da un'altra parte, e da quale. funzionali, utenti esperti e analisti), la
I modelli basati su una singola piatta- soluzione finale è quella più difficile da
forma possono essere controllati cen- definire. Si può spaziare da Report
tralmente e distribuiti, garantendo ge- standard per risparmiare tempo (per
rarchie, sicurezza e coerenza senza set di dati diversi a seconda del pub-
sacrificare l'operatività dell'utente. blico, formati atti a favorire briefing pe-
riodici per i manager operativi) a solu-
Diversamente dalle previsioni basate zioni più personalizzate, spesso con
su ogni riga della contabilità generale, l’obiettivo di creare relazioni e abbat-
i modelli IBP dovrebbero consentire tere gli steccati culturali fra i vari Dipar-
l'input dei driver più vicini alle fonti, timenti e Finance (es. Break the silos).
con FP&A che popola le dichiarazioni
finanziarie e rende omogeneo il lin- La comprensione sul funzionamento
guaggio quantitativo delle prestazioni dei database dei nuovi strumenti di
aziendali. integrazione definiscono così nuove
abilità tecniche di Finance: gestione
Confronto tra le diverse versioni, risul- dei dati, calcoli, estrazioni valutazione
tati effettivi di periodi diversi , con pos- della qualità dei dati. I componenti di
sibilità di proiezioni o modelli differen- FP&A dovrebbero essere informati per
ti di budget porterebbero così a creare essere al vertice dell'IBP, attraverso
più scenari, consentendo all'utente fi- l’acquisizione di nuove competenze
nale di testare diverse assunzioni e essenziali per un “data scientist”.
valutare potenziali risultati. (Per ulte- Sembrerà strano, ma esiste ancora la
riori risorse sulla modellazione, con- necessità di possedere Abilità avan-
sultare la Guida alle risorse FP&A zate nella gestione dei foglio di cal-
2016 di AFP intitolata "Guida alla mo- colo, che continueranno ancora per
dellazione basata sui driver e come molto ad essere uno skill richieste per
funziona"). i professionisti finanziari, perchè:
1) il mercato richiede queste compe-
Per finalizzare le analisi finanziarie, tenze;
l’IBP trasferisce i dati da tutta l'orga- 2) ci sono ancora modi per applicare il
nizzazione in un singolo sistema in pensiero del database ai fogli di calco-
formati strutturati , per consentire agli lo.
n.16 - 2019 31

Molti sondaggi rivelano il loro enorme rigenti commerciali, guidato da un fisi- La Pianificazione Aziendale Integrata
uso nel processo di budgeting, con cir- co e dispone di risorse IT dedicate per riguarda i PROCESSI che riuniscono
ca un miliardo di fogli elettronici instal- consentire un approccio più intelligen- gli input migliori degli esperti della ma-
lati a livello globale (se fosse una lin- te all'utilizzo dei dati. teria con i dati di alta qualità, collegan-
gua, li renderebbe la terza lingua più do poi i dati a un piano unico e acces-
parlata al mondo). L’evoluzione di fogli L'approccio multidisciplinare è diven- sibile. Ciò richiede di tenere insieme
di calcolo, quindi, ci porta ad avvicinar- tato la chiave per la capacità del team l'organizzazione, che può essere
ci alla business intelligence attraverso di generare soluzioni di pianificazio- frammentata geograficamente e fun-
la gestione di tabelle pivot, tabelle dati ne integrate e che parlano con i lead- zionalmente, spesso con sistemi IT
e filtri, nonchè tecniche di importazio- er delle business unit e di altri diparti- differenti. L’efficace gestione dei pro-
ne ed esportazione (.CSV, .TXT o altri menti, con priorità al di fuori del getti mira ad ottenere l'allineamento
formati delimitati), mentre le versioni Finance. Una prospettiva funzionale sugli obiettivi e comunicare respon-
più recenti dei pacchetti di fogli elettro- integrata ha portato a previsioni più sabilità e scadenze.
nici hanno versioni di estrazione ETL, credibili e i leader delle divisioni di
trasformazione e caricamento di fun- Shell accettano e richiedono con pia- Pianificazione continua, Definizione
zioni dati con strumenti di collega- cere la presenza dei rappresentanti di della struttura del gruppo di lavoro, la
mento nativi per connettersi a una va- FP&A alle loro riunioni. I dirigenti se- Collaborazione fra i reparti, Applica-
rietà di origini dati, inclusi file, dati Web nior cercano proattivamente le indica- zione dei principi del progetto rappre-
e database locali o basati su cloud. zioni di FP&A su guadagni e altri ele- sentano le cinque fasi chiave di un pia-
menti finanziari emergono nel con- no di gestione del progetto, che i lettori
Sviluppare relazioni testo delle azioni che guidano, in mo- interessati possono recuperare dall’ar-
La pianificazione integrata richiede do da presentare in modo più efficace ticolo in lingua originale (vedi allegato
persone integrate, in modo che quan- le loro strategie e priorità al Senior in fondo).
do i leader delle business unit affron- management.
tano le decisioni che sanno avere I DATI
grandi impatti finanziari, chiedano a Impara il business, impara i dati: i lea- Se però valutiamo i “mattoni” con cui
FP & A di sedersi con loro per parlarne. der delle unità di business tendono a tutte le nostre analisi vengono costrui-
• “Sii una linea, non un punto": FP&A ritenere che la finanza non abbia fami- te e che generano valore, già in questa
deve dedicare tempo e risorse alla co- liarità con i dettagli degli affari e quindi fase notiamo che “I buoni dati sono
struzione di una relazione per costrui- non è qualificata per fornire consulen- un processo in sè”, cioè sono il risul-
re la fiducia, offrendo assistenza e ri- za: è quindi di fondamentale importan- tato di un processo, di una pianifica-
chiedendo informazioni. za per attuare efficacemente la pianifi- zione, di una raccolta di elementi atti a
• “Abbina l'esperienza della tua azien- cazione integrata che FP & A ottenga il realizzare obiettivi e elaborazioni va-
da a personale diversificato” (ovvero, loro sostegno e il loro contributo sin riabili nel tempo (chi ha effettuato mi-
il valore dell’approccio multidiscipli- dalle prime fasi del processo. grazioni di dati contabili e tecnici sa
nare). cosa significa gestire mancanza di re-
ferenze nei DB storici, rispetto a esi-
L’esempio citato dall’Autore è quello Estratti da una descrizione del lavoro di genze aggiornate).
della SHELL. Royal Dutch Shell gesti- FP&A Vorrei a tal punto citare due esempi,
sce un business complicato, in cui gli • Il successo della finanza dipende dalla che trattano rispettivamente un pro-
investimenti impiegano anni per esse- sua squadra di persone dedicate e strate- getto di analisi predittiva e la necessi-
re implementati, costano miliardi di giche che comprendono il business e pos- tà di adottare degli standard di lin-
dollari, hanno vite utili misurate in de- sono collaborare per influenzare le decisio- guaggio.
cenni e redditività che cambia quoti- ni e identificare in modo proattivo le aree di
dianamente sui mercati delle materie opportunità.
prime. Ulteriori sfide includono impor- • Capacità di sviluppare relazioni commer- L’autore cita vari esempi, fra cui l’esperienza
tanti cambiamenti tecnologici nell'e- ciali affidabili (con clienti interni) e dimo- di Armen Zakharyan, un consulente indi-
strazione fisica, come la fratturazione strare capacità di adattamento a numero- pendente di finanza e IT, il quale riferiva
idraulica (fracking), l'aumento di te- se e mutevoli priorità in tutta l'organizza- che una volta aveva un cliente che deside-
cnologie concorrenti come le energie zione rava avviare un progetto di analisi preditti-
rinnovabili, politiche governative e fi- • Capacità imprenditoriali interfunzionali, va e di modellazione delle decisioni, ma
scali complesse e mutevoli mercati eccellenti capacità di facilitazione e comu- che prima aveva trascorso quasi un anno a
internazionali. La FP&A disponeva nicazione, forti capacità di influenza e ca- elaborare le definizioni dei dati. Aveva pa-
quindi di talenti corrispondenti ai biso- pacità di presentare e lavorare in modo ef- ragonato il processo ad avere un buon im-
gni e con prospettiva internazionale. ficace con il senior management. pianto idraulico che attraversa un edificio
Il team ha sede nei Paesi Bassi ed è all'inizio della costruzione. "È necessario
intenzionalmente composto da inge- disporre di dati validi al fine di costruire
gneri, professionisti della finanza e di- qualsiasi tipo di previsione", diceva Zakha-
32 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

ryan, e ha elencato le sfide del cliente di cui La domanda, a questo punto è: cosa
sopra: sono i buoni dati?
• i dati erano a diversi livelli gerarchici, La risposta dell’Autore, è che i buoni
come ad esempio il rappresentante di ven- dati tendono ad avere le seguenti ca-
dita, il responsabile della gestione, il codice ratteristiche:
di avviamento postale, la regione e l'ufficio • Completezza: il set è completo e in-
e alcune delle fonti di dati erano gratuiti, il clude tutti i dati necessari, anche se
che significava che il suo cliente aveva mancano elementi opzionali.
poche opportunità di modificarle in uno • Validità: i dati rappresentano il pro-
specifico modo; blema da studiare.
• la disponibilità dei dati differiva da indu- • Tempestività: la possibilità di acce-
stria e regione, il che ne aveva complicato dere ai dati e portarli nello strumento,
la comparabilità. In conclusione, analisi e nel database o nel formato necessari
decisioni successive basate su questi dati in un tempo accettabile e con accet-
non sarebbero affidabili; tabile sforzo.
• Il processo di raccolta, manipolazione e • Recency: grado in cui i dati sono ag-
gestione dei dati di pianificazione è com- giornati e pertinenti all'elemento.
plesso, ma è essenziale produrre risultati • Precisione: i dati sono corretti, non
utili. ambigui o unici.
• Coerenza: i dati sono presentati nello
É essenziale che FP&A garantisca l'uso di stesso modo, cioè rappresentano lo
definizioni comuni. Al di là di una singola stesso punto o livello di aggregazione.
versione della verità per i dati stessi, la flui- • Conformità: i dati soddisfano le defi-
dità di FP&A con i dati e il business reale li nizioni appropriate, ad esempio MM/
rende partecipi vitali -se non i supervisori- GG/AAA vs GG/MM/AA.
del processo di pianificazione integrata,
per garantire che tutti guardino i dati giusti Vi sono altre caratteristiche dei dati
e li utilizzino correttamente andando avan- considerate a livello di sistema che
ti. "Ci sono molti utenti e creatori di dati, potrebbero non coinvolgere gli utenti
ma non sempre capiscono cosa stanno finali in materia di FP&A.
guardando, e FP&A fornisce quel collega- Sono però ancora concetti rilevanti
mento tra la comprensione e il lato tecni- che devono essere pensati per stabili-
co", ha detto Travis Lockhart, FP&A, re- re un sistema o una connessione da-
sponsabile finanziario del Gruppo CALI- ti, e poi controllato periodicamente:
BRO. • Sincronicità: gli elementi dei dati nei
Linda Coven, analista senior presso Aite vari sistemi riflettono le stesse infor-
Group, è stata ancora più esplicita: "La tec- mazioni (in sincronizzazione) e lo sta-
nologia come il cloud computing non ag- to dei dati prima, durante o dopo l'ese-
giunge molto [da sola]", ha affermato. "Devi cuzione di varie azioni sui dati stessi.
avere una struttura: è necessario sapere Ad esempio, coerenza puntuale signi-
dove si trovano i dati, cosa rappresenta e fica che i dati riflettono lo stesso livello
quale è la relazione di un pezzo dei dati a di elaborazione.
tutti gli altri. "La creazione di un dizionario • Disponibilità: è possibile accedere ai
dei dati per definire termini, calcoli e rela- dati ed il tempo di attività del sistema
zioni è un processo arduo e inestimabile è accettabile.
che diffonde le conoscenze aziendali e mi- • Provenienza: rintracciare i dati alla
gliora i controlli sui processi di pianificazio- fonte per valutarne l'affidabilità.
ne e analisi. Ciò include i dati che entrano
nel piano, la coerenza nelle "trasformazio- Philip Peck, vice presidente della tras-
ni" o i calcoli e le manipolazioni che si veri- formazione del Finance con Peloton
ficano, raggruppando per gerarchie come Group, afferma che una governance
il tempo, la geografia, le unità aziendali e i dei dati molto solida, la gestione delle
tipi di prodotto. Trova le connessioni e i master e delle meta gerarchie e
punti critici Il flusso di dati intorno a un'or- l'origine dei set di dati devono essere
ganizzazione in un modello di previsione presenti in tutta l'azienda.
può aiutare a scoprire le fonti e gli usi dei "Tradizionalmente, il dipartimento IT
dati, nonché i processi di pianificazione. guida, ma raccomandiamo che FP&A
contribuisca molto attivamente a
n.16 - 2019 33

supportarlo". offrono anche scalabilità: paghi per fiche al modello. Lo strumento dovreb-
ciò che usi, come nelle licenze dei be anche consentire varie versioni e la
Tecnologia posti o nel flusso di dati, con costi da possibilità di ripristinare un punto
La pianificazione aziendale integrata aumentare e ridurre a seconda delle precedente per recuperare le informa-
riguarda la tecnologia che collega per- esigenze. zioni.
sone e processi, che ospita i dati e li Sicurezza del fornitore e del cloud , fre-
rende accessibili nel formato più utile. Scalabilità di capacità quenza degli aggiornamenti software
Le sezioni precedenti descrivono co- Gli EPM/CPM sono progettati sia co- e le nuove implementazioni di funzio-
me applicare tecnologia e dati, questa me piattaforma sia come set di appli- nalità, cronologia delle violazioni dei
sezione si concentra sugli strumenti cazioni, una combinazione di softwa- dati nello strumento di pianificazione,
utilizzati per gestire i dati e costruire i re, hardware e sistema operativo per modalità di reazione alle violazioni e
modelli. Viviamo in un'era ricca di dati eseguire i processi desiderati e offro- criptatura dei dati sono solo alcune
e abbiamo bisogno degli strumenti per no significativi aumenti di potenza e domande che chi si occupa di sicurez-
gestirlo. stabilità computazionale. Il numero di za dell’IBP dovrebbe porsi (le stesse
"Tra l'alba della civiltà e il 2003, abbia- utenti che possono interagire con la riguardano un sistema IT integrato in
mo creato solo cinque exabyte; ora piattaforma, la quantità di dati che generale).
stiamo creando quell'importo ogni possono essere analizzati e la velocità
due giorni. Entro il 2020, si prevede dei calcoli e dei report è notevolmente Abilitazioni e utenti self-service
che tale cifra si attesti a 53 zettabyte aumentato, rendendo l'IBP più utile a Michael High of Shell ha raccontato
(53 trilioni di gigabyte) - un aumento tutti i soggetti coinvolti. che nel suo sistema legacy, la modifi-
di 50 volte" Hal Varian, capo economi- ca di un elemento pubblicitario nel suo
sta di Google. Connettività dei dati modello di previsione, come l'aggiunta
La pianificazione aziendale integrata di una riga SG&A aggiuntiva al model-
Infine, a parere di chi scrive, meritano non richiede ogni “data point” in azien- lo di pianificazione, richiederebbe oltre
di essere citati gli spunti che sono an- da, ma richiede che i dati rilevanti iden- 50 altre modifiche ai sistemi IT e ri-
cora vissuti dai non addetti ai lavori tificati nella precedente sezione del chiederebbe all'IT di svolgere un ruolo
come una realtà che spesso non si processo trovino la loro strada negli ruolo più importante. Questo crea pro-
comprende appieno, ma che già dise- strumenti EPM / CPM. I pacchetti soft- blemi: il tempo per rendere il cambia-
gnano il futuro e le nostre future rela- ware offrono molteplici soluzioni per mento toglie il beneficio, e gli analisti
zioni. Ricorrerò, pertanto, a una sem- l'aggregazione di dati, come ETL (e- che vogliono una risposta immediata
plice traduzione delle parti più signifi- strazione/trasformazione/caricamen- escogiteranno una sorta di hack del
cative, conscio di essere ancora un to), interfacce dirette e connettori pre- sistema come l'utilizzo di fogli di cal-
alunno “in itinere” su temi di così im- definiti per archivi dati che accelerano colo o la manipolazione del modello in
portante valore. l'integrazione dei dati, i carichi batch e altri modi. In entrambi i casi, l'efficacia
la gestione continua di master e meta del modello è sconfitto.
Cloud Scalability dati. Da considerare anche la frequen- É necessario quindi adeguare rapida-
Le tecnologie cloud forniscono stor- za con cui si desidera aggiornare i dati mente i modelli per mantenere la sin-
age on-demand economico e on-de- (tempo reale/batch), che condizionerà cronizzazione con cicli di pianificazio-
mand rispetto ai sistemi on-premise e il metodo di connessione per estrarre i ne continui, lanci di prodotti e richieste
sono i driver principali dietro l'esplo- dati, il processo operativo per il carica- dei dirigenti ed essere in grado di ri-
sione della creazione e dell'acquisizione mento degli stessi, i requisiti hardware configurare le fonti di input, i calcoli e il
dei dati. Per IBP, la tecnologia cloud, e di comunicazione e, naturalmente, reporting. Inoltre, l'amministratore del
sia in hosting che in proprietà, può l'implementazione e i costi continui. programma master dovrebbe avere la
sostituire i business silos per consen- possibilità di concedere diritti di ac-
tire ai dati di muoversi in modo fluido La sicurezza non è negoziabile cesso e amministrativi a singoli mem-
attraverso il mondo e attraverso i L’ IBP integrata richiede l’intervento di bri del team di pianificazione e, più
sistemi ovunque sia necessario appli- molte persone, con controlli e salva- limitati, ad altri utenti in base al ruolo
carli. Gli utenti possono risiedere guardie contro l'uso improprio. svolto nell'organizzazione.
ovunque e i collegamenti dati possono Una funzionalità di sicurezza di base
essere effettuati rapidamente ei siste- riguarda l'accesso interno ai dati. ...Mentre aumenti i controlli del siste-
mi transazionali possono popolare L'amministratore dello strumento de- ma
facilmente i sistemi EPM / CPM. ve determinare quali dati sono leggibili C'è una sfida nell'avere totale libertà
I cloud offrono il potenziale di una con- e scrivibili a ciascun utente finale per dell'utente finale. "La proliferazione dei
figurazione rapida con requisiti minimi divisione, funzione o livello di anziani- modelli" è il problema di troppi modelli
dell'IT interno e, poiché la manutenzio- tà. Inoltre, il sistema dovrebbe avere usati da molte persone, che hanno
ne di hardware e software viene gesti- un registro o una traccia di quali in- tutti la capacità di modificarli. La piani-
ta da remoto, generalmente hanno un formazioni sono state caricate, da chi ficazione aziendale integrata dovreb-
basso costo totale di proprietà. I cloud e quando, per comprendere le modi- be avere un processo per documenta-
34 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

re il modello e per modificare il model- Un esempio è l'incoraggiamento della


lo, che può essere applicato attraverso diffusione dell’ innovazione, simile
i diritti amministrativi della sicurezza. all'App Store di Apple, in cui altre parti
Ciò può anche impedire l'accesso al possono visualizzare e potenzialmen-
flusso di set di dati non autorizzati, te vendere applicazioni che hanno svi-
mantenendo così l'integrità dei dati. luppato. Allo stesso modo, alcuni for-
Gli strumenti IBP sono in grado di ge- nitori creano soluzioni predefinite
stire l'apparente contraddizione tra la specifiche del settore per richieste cli-
flessibilità di massa implicita nell'auto- ent comuni che possono essere pron-
assistenza dell'utente finale e il con- tamente aggiunte al modello di base.
trollo del sistema attraverso la creazio- Tutte le piattaforme devono conside-
ne di profili utente unici. Le fonti e i rare la loro relazione con i fogli di cal-
calcoli dei dati sono controllati per pre- colo come "componente aggiuntivo",
venire rattoppi non standardizzati, an- per poter comunicare direttamente
che da esperti in materia. con la piattaforma, caricando e scari-
cando direttamente dati (Fig.2).
Estendere la piattaforma
I fornitori possono fornire un valore
aggiunto alle loro offerte, estendendo Sintesi delle conclusioni di B-
la piattaforma su cui forniscono il loro Lapidus2, considerazioni di N.
servizio. L. Calia3
“Il concetto di pianificazione aziendale
integrata - colmare le lacune nelle va-
rie funzioni di pianificazione di un'orga-
Figura 2: Il ciclo virtuoso di IBP e dati nizzazione e allineare le operazioni e la
strategia con le sue prestazioni finan-
ziarie - esiste da decenni in varie for-
me. Ciò che è cambiato è la possibilità
di creare piattaforme di pianificazione
in grado di gestire la fluidità dei dati,
per cancellare silos e confini aziendali
dove una volta c'erano più aree geogra-
fiche, dipartimenti, fusi orari, lingue e
valute.

Tutti gli elementi del business stanno


gestendo la valanga di informazioni e,
se siamo chiamati a connettere sem-
pre più persone con le culture più di-
sparate, così è ormai strategico colle-
gare i dati che risiedono in vari sistemi,
applicazioni e strumenti.

La velocità delle trasformazioni esige


di accorciare i tempi di recupero dei
dati, della loro gestione, del reporting e
quelli della condivisione fra tutte le
funzioni aziendali, in un processo con-
tinuo in cui Finance può costituire un
collante , tecnico e culturale, parlando
sì il proprio linguaggio, ma aprendosi
a sua volta a quelli delle altre funzioni
ma, soprattutto, a quelli nuovi della
tecnologia, del business e dell’inno-
vazione.
Gli strumenti odierni consentono una
pianificazione aziendale integrata su
una scala che può soddisfare le com-

01. Scrittore, redattore e presentatore di contributi alla practice Financial Planning & Analysis (FP&A) presso l'Association for Financial Professionals, é stato pubblicato
su AFP Exchange, la pubblicazione di punta di AFP, il mensile Finance in Focus e i blog AFP, oltre a aver scritto e presentato corsi AFP su budgeting e modellazione.
Ha più di venti anni di esperienza nell'ufficio del CFO, tra cui la guida e la consulenza a FP&A, supportando la gestione del rischio di capitale e l'analisi operativa. Bryan
è un professionista certificato FP&A Practitioner.
n.16 - 2019 35

plessità delle sfide e si possono con- Molte realtà italiane stanno soffren-
nettere persone e i dati attraverso sin- do in questo passaggio, in un mo-
gole piattaforme che forniscono ri- mento in cui si fa fatica a trovare e
sposte complesse . I processi devono formare profili professionali ade-
quindi essere progettati per essere guati all’evolu-zione tecnica e cul-
pertinenti e specifici per ogni azienda, turale in atto, dove l’accelerazione
con la stessa premessa: la pianifica- del processo di trasferi-mento del
zione integrata sfrutta i migliori stru- lavoro e del cambio tecnologico
menti di informazione e le persone rischia di impoverire l’ambiente
possono creare un piano unificato e economico locale ed aumentare, al
prendere buone decisioni. Trasforma- contrario, il livello di know how a liv-
re la capacità di pianificazione in forza ello centrale, spesso ubicato
aziendale fornirà intuizione, agilità e la all’estero.
capacità di superare i concorrenti in Una strategia e una pianificazione
un panorama in rapida evoluzione e efficace, globale o di settore, con
fortemente competitivo”. l’incre-mento delle competenze può
condurre a definire scenari comp-
A parere di chi scrive, le sfide che si lessi per supportare le decisioni.
giocheranno sul petrolio del futuro, su E la metodologia citata potrebbe es-
quei “dati” la cui qualità, integrità, com- sere applicata anche alle attività de-
pletezza e sicurezza costituiranno la gli Stati , anche se molti aspetti sin
base per soddisfare i bisogni dei clien- qui affrontati siano ben lontani non
ti e guideranno lo sviluppo delle azien- solo dall’essere adottati in chiave
de e della Società, saranno sfide an- metodo-logica ed evolutiva, ma ad-
che di uomini. dirittura di-scussi, essendo molte
Molte realtà aziendali, soprattutto Istituzioni bloc-cate sul piano cul-
multinazionali, hanno già preso atto turale, oltre che eco-
della rivoluzione in atto e stanno ope- nomico.
rando in tal senso, pianificando azioni
e scenari diversi , trasferendo in que- Pianificare il futuro già in atto e lib-
sto momento attività a minor valore erare risorse per un diverso svilup-
aggiunto (un tempo parte del know po, sembra un argomento bloccato
how degli operatori) verso Paesi con più da barriere culturali e politiche
costo del lavoro ridotto, lasciando nei che di me-todo, mentre i dati dis-
Paesi industrializzati quelle, si dice, a ponibili rischiamo ancora di essere
più alto valore aggiunto, compresa la solo un mero accessorio da analiz-
gestione dei dati che poi generano ca- zare, poco utile ancora per costruire
pacità finanziarie e, in sostanza, deci- una strategia e azioni condivise (per
sionale. fortuna anche in Italia il dibattito si
In questo senso, le legislazioni nazio- sta espandendo).
nali, i mercati e le diverse regolamen-
tazioni, nonché le caratteristiche di- Ad ognuno di noi, in questa fase, il
verse dei prodotti sui diversi mercati, piacere e l’obbligo di dare un piccolo
costituiscono, secondo me, ancora contributo alla riflessione e, se pos-
una sfida non completamente vinta da sibile, all’azione per un futuro miglio-
parte dell’IBP. Se da un lato, infatti, ab- re fondato su scelte più consapevo-
biamo visto come l’integrazione della li: farne parte o esserne esclusi,
pianificazione razionalizzi e renda effi- scegliendo, come sempre fatto nella
caci le azioni e le strategie bottom up, storia, di studiare, di comprendere e
dall’altro rischia, se non adeguata- di agire basandosi sulla conoscen-
mente profilata, di non considerare le za e non sul pre-giudizio, diventa un
specificità dei singoli mercati e con- dovere morale, oltre che etico.
siderare problemi quelle che sono op-
portunità a livello locale. E in tal senso
mi riferisco all’azione delle persone
che vi lavorano, presenti e sempre da
considerare attivi ed efficaci contribu-
tori per l’unità del sistema.

02. Head of Finance and Accounting, con più di 30 anni di esperienza trascorsi in organizzazioni multinazionali del settore assicurativo ed esperienza nella gestione strate-
gica della Finanza, con aree di competenza in Management, Finanza, Reporting, Tesoreria e Contabilità, Controllo di gestione (tecnico e costi), Piani strategici, Fiscalità,
Rischi operativi, Compliance e gestione dei progetti come business leader per la finanza nell'implementazione di ERP e integrazione di sistemi. Laureato in economia
e commercio, certificato BCI, è socio Asfim e ANRA.
36 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
n.16 - 2019 37

Rubrica: pratica
professionale
38 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Master Production
Schedule (M.P.S.)
Gabrio Nocentini 1
Il Controllo di Gestione che non tiene lizzate.
conto dell’attività produttiva e della • Quanto ogni Prodotto, ogni Famiglia
dinamica delle vendite è un controllo di Prodotti, ogni tipologia di Mercato
parziale. contribuisce, con il proprio Margine di
Il Master Production Schedule o piano Contribuzione, al Recupero dei Costi
principale (aggregato) della produzio- Fissi di Struttura.
ne, ha lo scopo di tradurre la domanda • Quali sono i valori dei parametri che
di prodotti finiti in fabbisogni di capaci- producono scostamenti dell’utile pro-
tà produttiva e deve confrontarli con la grammato (Budget), in relazione al
capacità produttiva disponibile attraver- mix di vendite realizzate nel periodo.
so i piani di vendita. • Quanto incide sull’utile un diverso
volume di vendita, un diverso assorbi-
Il supporto informativo consente una mento dei costi fissi di struttura, una
visione completa dell’azienda e un rap- variazione del mix di vendita program-
porto interattivo tra il personale di di- mato, una variazione dei prezzi di ven-
versi settori che si devono scambiare dita previsti.
informazioni e considerazioni per ren- • Quando è conveniente affidare parte
dere più definito possibile il quadro delle lavorazioni a terzi.
aziendale. Il processo informativo di- • Come valutare la convenienza a ef-
namico è il presupposto per preparare fettuare nuovi investimenti
una base logica per le decisioni azien- • In relazione agli impianti e/o alla
dali, per programmare lo sviluppo e la struttura aziendale come valutare la
continuità dell’impresa. Le Analisi convenienza a creare nuovi prodotti.
Economico-Finanziarie e le Rilevazioni • Quale è l’incremento di produzione
dei Costi si programmano in maniera necessario per assorbire un aumento
realistica, attraverso i Cicli di Lavoro, dei costi senza incrementare i prezzi
le Attività e la loro Redditività. di mercato e senza sacrificare l’utile.
• Quale è il break-even cioè il volume di
Il sistema Informativo permette l'inte- attività che l’azienda deve raggiungere
grazione di tutte le funzioni aziendali per coprire tutti i suoi costi fissi ed en-
consentendo di elaborare, gestire, e trare nella zona dei profitti.
comunicare informazioni, così da per- • Quale politica dei prezzi si può adot-
mettere una Analisi dei Costi attraver- tare per l’ingresso in nuovi mercati.
so la Contabilità Industriale Activity • Come valutare la convenienza a spo-
Based Costing (A.B.C.) e l’utilizzo del stare una parte di produzione da un
Margine di Contribuzione. mercato ad un altro, da un prodotto a
Per mezzo del sistema informativo è un altro o da un canale di distribuzione
possibile stabilire gli obiettivi e verifi- a un altro.
carne la loro realizzazione. • Come valutare la convenienza a eli-
La variazione dei quantitativi prodotti minare un prodotto o una linea di pro-
determina la differenziazione dell’as- duzione.
sorbimento dei costi fissi di struttura, • Quali sono i costi della non qualità.
occorre verificare:
• Come l’Utile d’impresa cambia in ll Sistema Informativo ERP collega e
conseguenza della variazione delle elabora le informazioni provenienti dai
Quantità prodotte. diversi settori dell'impresa ed è in gra-
• Come l’Utile derivante da ogni singo- do di evidenziare quelle situazioni che
lo prodotto (o famiglia di prodotti) necessitano di essere migliorate, mag-
cambia in funzione delle Quantità rea- giormente integrate e affiancate da

01. Ing. G. Nocentini, fondatore di O.P.I. Consulting - Organizzazione Pianficazione Ingegneria di Impresa
www.opiconsulting.net. Rubrica: pratica professionale
n.16 - 2019 39

Tabella 1: Il sistema informativo La composizione della distinta base e


la quantità presunta di ogni prodotto
finito devono essere disaggregati nelle
componenti di assemblati e semila-
vorati materiali e lavorazioni esterne.
Questi devono essere poi aggregati
(potendo essere comuni a più prodotti
finiti) per costituire la richiesta di arti-
coli componenti da lavorare. La pro-
grammazione aggregata ha come in-
put principale tale richiesta di articoli.
Per una corretta gestione della pro-
duzione occorre realizzare i CENTRI DI
COSTO e i CENTRI DI LAVORO, verificare le
DISTINTE BASI, distinguere tra COSTI DI-
RETTI e COSTI INDIRETTI e fra COSTI VARIA-
BILI e COSTI FISSI. É necessario rendere
effettivo l’ACTIVITY BASED COSTING (A.B.C.)
(criterio di determinazione dei Costi
dei prodotti) che è il metodo analitico
che mette al centro dell’attività la pro-
duzione, ne verifica l’efficienza, analiz-
za i fatti, fa delle previsioni per il futuro,
strumenti che ne completino e ne Costo per predeterminare, rilevare, lo- allo scopo di prendere DECISIONI EFFICA-
esaltino il valore (Tab.1). calizzare, imputare i COSTI VARIABILI DI CI.
PRODUZIONE, cioè di quei COSTI che va- La PRODUZIONE deve essere esaminata
Per fare dei piani aziendali occorre in- riano secondo l'andamento della PRO- avendo come riferimento l’insieme del-
telligenza, immaginazione, organizza- DUZIONE e che possono essere imputa- le attività che partendo da progetti e/o
zione. Occorre individuare gli obiettivi ti direttamente (COSTI VARIABILI DIRETTI) prototipi, materie prime e macchine/uo-
necessari “budget” relativi ad un futu- a un CENTRO DI LAVORO e, successiva- mini, permettono di ottenere FLUSSI DI
ro più o meno immediato, impostati su mente, ad uno specifico prodotto. An- PRODOTTI "VENDIBILI" cioè disponibili in
ragionevoli ipotesi basate sul vissuto che i COSTI FISSI possono essere impu- Quantità prefissate a Scadenze prefis-
storico, sull’andamento dei costi e dei tati in maniera DIRETTA o INDIRETTA a un sate e con determinati livelli Qualitativi e
profitti, sull’evoluzione dei prodotti e Centro di Lavoro e successivamente a di Costo.
dei mercati, sulle indicazioni sociali e uno specifico prodotto. I miglioramenti possibili della produt-
infine sul probabile comportamento Se non Pianifichiamo e Controlliamo tività non sono da ricercare esclusi-
della concorrenza. l’Attività Produttiva con riferimento ai vamente nell'ammodernamento delle
Occorre realizzare la CONTABILITÀ INDU- Tempi di Lavoro, alla Gestione delle Ri- tecniche di produzione con soluzioni
STRIALE allo scopo di predeterminare, sorse Umane e dei Macchinari, non tendenti a minimizzare i costi ma an-
rilevare, localizzare, imputare, il con- possiamo ottenere un corretto Con- che con la consapevolezza dei proces-
trollo e l'analisi dei COSTI. OCCORRE PIA- trollo di Gestione. si.
NIFICARE L’ATTIVITÀ PRODUTTIVA con riferi- Una corretta analisi dei CICLI DI LAVORO Risultati ottimi dal punto di vista di sin-
mento ai CICLI DI LAVORO, alla GESTIONE e delle ATTIVITÀ svolte nei CENTRI DI gole operazioni produttive spesso non
DELLE RISORSE UMANE E DEI MACCHINARI. LAVORO consente di capire i costi e i permettono di realizzare significativi
Una corretta applicazione del CONTROL- ricavi suddivisi nelle varie attività che incrementi della produttività globale. I
LO DI GESTIONE utilizza sia i dati prove- costituiscono il flusso produttivo problemi della produzione sono sem-
nienti dalla CONTABILITÀ INDUSTRIALE che (A.B.C.). Tale traduzione non è auto- pre più legati alla complessiva GESTIO-
dai CICLI DI LAVORO e dalla DISTINTA BASE matica dato che le linee produttive NE DELLA PRODUZIONE che comprende le
e li confronta con i dati di BUDGET. sono dedicate alla realizzazione di ATTIVITÀ e le RISORSE DEDICATE ALLA PIANI-
Questo consente di calcolare gli even- svariati articoli e inoltre non è sconta- FICAZIONE e al CONTROLLO con il trasferi-
tuali scostamenti dagli obiettivi, valu- ta la compatibilità temporale per le va- mento dei problemi, da quelli stretta-
tarli, risalire alle cause e decidere i cor- rie tipologie di prodotto. mente tecnologici a quelli impiantistici
rettivi. Il Piano di Produzione o MPS viene im- e gestionali. La circostanza è dovuta
Dobbiamo analizzare i DATI interni al- postato tenendo in evidenza i dati all'aumento dei gradi di libertà dei
l’azienda, legati al flusso produttivo, e storici e le proiezioni del marketing, at- modi di svolgimento dell'attività e
trasformarli in informazioni, renden- traverso di essi è possibile definire la quindi all'aumento delle opzioni pro-
do possibili scelte più consapevoli. Oc- lista delle vendite previste dei prodotti gettuali e dei problemi di coordina-
corre una corretta analisi dei Centri di finiti.  mento.

Rubrica: pratica professionale


40 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Tabella 2: Budget riepilogo di riferimento nei vari anni UN ESEMPIO A SUPPORTO DEGLI
ARGOMENTI TRATTATI NELLA
REALAZIONE
Il metodo MPS rappresenta una inno-
vazione particolarmente significativa
per le aziende di produzione. Per im-
postare il M.P.S. è necessario quantifi-
care le vendite dell’anno precedente
costruire il budget per prodotti del-
l’anno in corso in termini di quantità,
ricavi unitari, ricavi totali, tutto questo
per tipologie di mercato. I budget di
vendita vengono trasformati in budget
di produzione. Nella Tab.2 sono pre-
senti i Budget inseriti fino al 2012.
Prendiamo in considerazione il Budget
2011.
Una Strategia di successo implica:
• degli Obiettivi semplici e a medio/
lungo termine,
• comprensione minuziosa dell’Am-
Tabella 3: Disponibilità di ore manodoprera, ore impianto, quantità biente competitivo,
• valutazione obiettiva delle Risorse.
I Budget di Vendita e di Produzione
vengono strutturati sulla base dei Cicli
di Lavoro (tempi-metodi); questo con-
sente di quantificare il budget (in ter-
mini ore-uomo, ore-macchina, para-
metri numerici) infatti esplodendo il
budget, cioè trasformando il budget di
vendita per prodotti in tempi di utilizzo
di ogni centro di lavoro attraverso i
cicli di lavoro, si può stabilire se le ri-
sorse disponibili sono in grado di rag-
giungere gli obiettivi prefissati.
I centri di lavoro individuati possono
riportare i costi in funzione di ore uo-
mo (quando la manodopera sempre
presente ed è l'unica risorsa necessa-
ria), ore macchina/impianto (l'uomo
può non essere sempre presente, op-
pure sono necessari più uomini es.
linee di lavoro), quantità (dove l'unità di
misura per il calcolo del costo è il peso
L’analisi dei costi dei centri di produzio- (es. Forni Essiccatoi) Tab.3.
ne in ottica ABC, consente l’individua-
zione delle aree prioritarie sulle quali Nelle Tab.4 e Tab.5 a pagina seguente
intervenire per eventuali ottimizzazio- sono riportati il budget delle vendite
ni organizzative. per mercati e per prodotti. Valori poi
L'analisi ed il controllo dei costi azien- aggiornati con la gestione mensile
dali è elemento essenziale per il sup- delle vendite fatte e il relativo prezzo.
porto e l’implementazione di nuove Questo permette di individuare in ma-
procedure organizzative in grado di niera dinamica il quantitativo di mate-
monitorare ed adattare i costi e i pre- riali necessario (da utilizzare come ba-
ventivi di vendita dei singoli prodotti. se per il Lotto Economico di Acquisto),
Attraverso la vendita dei prodotti si ri- l’individuazione del quantitativo di se-
pagano i costi della struttura e si gene- milavorati, assemblati e prodotti finiti
ra il reddito di impresa. necessari nel periodo (da utilizzare co-

Rubrica: pratica professionale


n.16 - 2019 41

Tabella 4: Budget di vendita nel Mercato 1 Tabella 5: Budget di vendita nel Mercato 2

me base per il lotto economico di pro- nenti di assemblati e semilavorati. di ogni Prodotto, Famiglia di Prodotti,
duzione). L'esplosione del budget consente di Mercati di Vendita.
Ogni linea produttiva è dedicata alla quantificare le necessità ore Uomo e I materiali necessari sono il punto di
realizzazione di svariati articoli, quindi ore Macchina/Impianto in funzione riferimento per la costruzione dinami-
occorre impostare un piano della pro- delle quantità di ore assegnate nei ca dell'"Economic Order Quantity".
duzione con lo scopo  di tradurre la Centri di Costo per il calcolo del Costo
domanda di prodotti finiti in fabbiso- Orario e determinare, di conseguenza, La Tab.8 a pagina seguente, riporta la
gni di capacità produttiva e confron- le efficienze produttive degli stessi valorizzazione dei tempi uomo mac-
tarli con la capacità produttiva dispo- centri. Questa impostazione determi- china quantità e i co-sti di ogni centro
nibile. na una verifica dei cicli di lavoro e di lavoro in termini di Costi Fissi, Costi
Occorre partire dai dati storici e dalle dell'efficienza dei reparti rispetto ai Variabili e costo della manodopera.
proiezioni del marketing, che fornisco- processi organizzativi. Viene evidenziato il Costo Fisso, Costo
no la lista delle vendite previste dei Attraverso il budget delle vendite pos- Variabile, Costo della Manodopera e il
prodotti finiti Tab.6 e, attraverso la siamo ottenere la quantità di materiali costo totale della lavorazione interna.
composizione della distinta base, defi- occorrenti Tab.7, la Distinta Base e il Le Tab.8 e Tab.9 mettono in relazione
nire le quantità necessarie di ogni pro- Ciclo di Lavoro forniscono complete le ore uomo, le ore macchina, le ton-
dotto finito disaggregata nelle compo- informazioni sulla bontà commerciale nellate lavorate che sono state deter-

Tabella 6: Consultazione del Budget complessivo delle vendite Tabella 7: L’esplosione della distinta bsse fornisce l’elenco dei materiali necessari

Rubrica: pratica professionale


42 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Tabella 8: Tempi e costi minate in fase preventiva e li confron-


ta con i dati provenienti dalla conta-
bilità industriale e gestiti per mezzo
del budget di Vendita flessibile.
Questo detemina l’efficienza dei Cen-
tri di Lavoro mettendo in relazione i
tempi previsti con l’ammontare di-
sponibile delle risorse nel periodo.

VENDITE MENSILI PER PRODOTTI


NEI DIVERSI MERCATI
Al fine di stabilire le linee guida e per
incrementare l’incisività sui vari mer-
cati occorre impostare una rendicon-
tazione periodica delle vendite Tab.10
e verificare gli scostamenti tra le previ-
sioni e l’andamento reale per correlare
il budget di vendita (complessiva-
mente o per raggruppamenti) con il
Tabella 9: Efficienza dei Centri di Costo budget di vendita normalizzato e le
vendite effettive dalle quali scaturisce
un residuo o un surplus.
La rendicontazione periodica delle
vendite verifica gli scostamenti, nor-
malizza il periodo di copertura del
MPS con quello delle vendite e verifica
l’andamento reale.
Occorre definire un sistema per revi-
sionare il trend del mercato e di con-
seguenza le quantità di vendita prev-
iste per ogni singolo prodotto e per
ogni singolo r aggruppamento merca-
to, rivenditore, area, ecc.

Le vendite del periodo ed i relativi ma-


teriali impiegati sono evidenziati in
Tab.11 e Tab.12 a pagina seguente.
L’ esplosione del Budget e la sua revi-
Tabella 10: Prezzi e quantità di vendita mensili nei diversi mercati sione periodica consente di individua-
re i valori da inserire nel Conto Econo-
mico di Budget e aggiornare, in fun-
zione delle vendite effettivamente rea-
lizzate, i Ricavi, il Consto dei Materiali,
il Costo delle Lavorazioni Esterne, la
quantità di Manodopera necessaria.
Nella Tab.13 (sempre a pagina se-
guente) sono evidenziati i tempi uomo,
tempi macchina e le quantitá di vendi-
ta nel periodo. Vengono evidenziati i
costi fissi, costi variaabili, costo della
manodopera ed il costo totale relativo
alle vendite di periodo.
La variazione del Budget per Prodotti,
a seguito delle mutate esigenze dei
mercati, consente di verificare le ne-
cessità dei Centri di Costo in termini di
utilizzo delle Persone e delle Macchi-
ne/Impianti e consente di strutturare

Rubrica: pratica professionale


n.16 - 2019 43

Tabella 11: Riepilogo delle vendite di periodo l'attività produttiva in funzione delle
mutate esigenze.
Le Tab.14 Mercato 1 e la Tab.15 (a
pag.44) Mercato 2 mettono in corre-
lazione il Budget di Vendita (comples-
sivamente e per raggruppamenti) con
il Budget di Vendita normalizzato e le
Vendite effettive dalle quali scaturisce
un residuo o un surplus. Questo con-
sente di valutare la variazione del mar-
gine di contribuzione dal 01/01/2011
al 08/07/2011 e individuare l’efficienza
dei Centri di Lavoro mettendo in rela-
zione i tempi previsti con l’ammontare
disponibile delle risorse nel periodo
(ore impianto/macchinario, ore uomo
o quantità).

Nalla Tab.16 (pag.44) vengono eviden-


Tabella 12: Riepilogo dei materiali utilizzati per le vendite di periodo ziati i parametri delle vendite dal
01/01/2011 a 08/07/2011 e messi in
relazione con il Budget di vendita.
Risultano adattamenti evidenziati:
Il volume di Vendita è inferiore, le Prov-
vigioni di Vendita sono più alte, i Mate-
riali e Lavorazioni Esterne utilizzate
sono inferiori, vengono assorbiti un
quantitativo minore di Costi Fissi, i Co-
sti Variabile e Manodopera diminui-
scono, non tutti i Costi Diretti ai Pro-
dotti vengono recuperati i Prezzi di
Vendita sono stati più alti, il Margine di
Contribuzione è aumentato in valore
assoluto e in percentuale.
Il budget può essere riadattato perio-
dicamente Tab.17 (a pag.45) quando
le quantità di Budget, paragonate con
le vendite del periodo, si discostano di
Tabella 13: Riepilogo dei tempi e pesi dei materiali utilizzati per le vendite di periodo una quantità % prefissata es. 5%
Tab.17. Questo potrà richiedere un ria-
dattamento nella programmazione di
acquisto dei materiali.

Le Tab.18, Tab.19, Tab.20, Tab.21 (a


pag.45) definiscono la costruzione ag-
gregata dei budget, per raggruppa-
menti, per mercati, per prodotti, per
famiglie all’interno dei raggruppamen-
ti. Questo al fine di stabilire le linee
guida per incrementare l’incisività sui
vari mercati.
Per ogni aggregazione possiamo evi-
denziare: il Fatturato, le Provvigioni, i
Materiali, le Lavorazioni Esterne, i Co-
sti Diretti, i Costi Fissi, i Costi variabili,
la Manodopera necessaria, il Margine
di Contribuzione, l’Utile, il Costi Totale.

Rubrica: pratica professionale


44 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO

Tabella 14 e Tabella 15: Rapporto fra Budget, Budget normalizzato, Quantità residua Mercato 1 e Mercato 2

Tabella 16: Verifica dell’andamento dal 01/01/2011 al 08/07/2011

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n.16 - 2019 45

Tabella 17: Riadattamento del budget Mercato 1 e Mercato 2

Tabella 18: Consultazione aggregata dei Budget per raggruppamenti Tabella 19: Consultazione aggregata dei Budget per famiglie di articoli

Tabella 20: Consultazione aggregata per raggruppamenti e famiglie Tabella 21: Consultazione aggregata per famiglie e raggruppamenti

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46 SFC STRATEGIA, FINANZA E CONTROLLO
Edizione a cura di:

www.asfim.org

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SFC
D I R E T T O D A
Strategia
Finanza
e Controllo
A N T O N I O S O F I A E E N Z O T U C C I

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