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TALETE

# Nato tra il 640 e il 624 a.C.


# Preso come il primo filosofo
# Inizia la ricerca dell arché del tutto, teorizzando che lo cosa piú vicina fosse il mare.
# Primo a chiedersi il perché delle cose senza ricorrere in primo luogo alla religione.
DOMANDA:
Qual é l’arché? -> Qual é il principio di tutto?
METODO:
Influenzato da culture egipzie e babilonesi, prende come arché l’acqua. Il suo metodo fu
l’osservazione.
RISPOSTA:
Talete pensa che il principio di tutto é l’acqua. Diceva che la Terra si trovava sopra acqua e
si rende conto che gli organismi vivi, come l’uomo, le piante, gli animali hanno bisogno
dell’acqua per sopravivere. Tutto ha un origine grazie all’acuqa e questa é l’arché. LA
RISPOSTA CHE TROVÓ TALETE FU L’ACQUA.
RIFLESSIONE:
Ma... Chi ha fatto l’acqua? Deve essere un’ acqua speciale, DIVINA, creatrice. Un’ acqua
che da origine a tutto. Ma una volta che Talete usa la parola “divino” usa il metodo della
religione, no quello dell’osservazione.
CURIOSITÁ:
Talete mischia 4 metodi: l’osservazione, la riflessione sull’osservazione, il ragionamento e
la religione.
DIFFERENZA TRA PHISIS E ARCHE?
La physis (la natura) per Talete e i suoi successori é l’arche (il principio).

PANTEISMO:
“Pan” tutto “theos” Dio. Cioé che tutto é Dio. La nuova religione sviluppata da Talete é il
panteismo. Prima di Talete, i greci erano politeisti, ora Talete dice che c’é un unico origine
della realtá: physis = il tutto.
CONSEGUENZA:
Dalla risposta di Talete, nascono i filosofi naturalisti (filosofi che cercano l’origine di tutto
nella phisis, la natura).
SCUOLA DI MILETO:
Fondata da Talete (VII – VI sec) insieme ad Anassimandro (VII – VI sec) e Anassimene
(VI sec a.C.).

ANASSIMANDRO
# Il filosofo non é quello che ripete quello che giá é stato scoperto ma cerca della risposte
alle domande senza ancora una risposta.
# Anassimandro si accorge che la risposta di talete non é completa, allora lui prima cambia
la domanda: PERCHÉ IL TUTTO VIVO É MOLTEPLICE?
# Molteplice = ció che é composto da diversi pezzi. IL MOLTEPLICE DERIVA DA UN
UNO UNICO.
# Uno Unico = “Apeiron” che per i greci significa l’indiviso.
# Il principio di tutto non deve essere un qualcosa ma deve essere per forza un principio
unico, indiviso. (Formula inversa di Talete)
# Usa un metodo piú sicuro, perché parte prima del ragionamento per poi spiegare
l’osservazione.

ANASSIMENE
DOMANDA: Perché il tutto vivo é molteplice e in movimento?
RISPOSTA: L’aria DIVINA.
RIFLESSIONE: Ma chi ha creato l’aria?
METODO: lo stesso di talete, l’osservazione, la riflessione dell’osservazione, il
ragionamento e la religione.
# La confuzioe dei filosofi naturalisti, sta nel fatto che identificano che il principio di tutto é
un principio fisico.
# Ogni volta che filosofi naturalisti troano una risposta che non li soddisfa completamente,
ricorrono alla religione per riempire il vuoto che la loro risposta lascia.

! Abbiamo visto con i filosofi naturalisti che ogni filosofo ellabora una propria domanda e
attraverso in certo modo di usare la ragione raggiunge alla risposta, tutta via la risposta e
sempre parziale.

ERACLITO
(L’oscuro)
# Alla ricerca dell’Arche
# Si accorge che Anassimene voleva dire un’altra cosa
# La prima cosa che eraclito fa di diverso é rivalutare la domanda

DOMANDA:
Perché esiste il tutto in divenire?
Qual é la causa di questo processo?
METODO:
Osservazione, tutto muta, tutto cambia, tutto é in divenire. <panta rei>
RISPOSTA:
# La realtá per Eraclito é come un grande fiume dove l’acqua é in continuo cambiamento.
# Una cosa non puó succeddere nello stesso modo in due momenti in fila.
# Tutto non é mai la stessa cosa per la condizione della continuitá del tempo.
# Tutto, vivo o non vivo, diviene perché é parte di quealcosa di piú grande che é in costante
divenire.
RIFLESSIONE:
Ma... Qual é la causa del divenire? Che cos’é che non cambia in tutto ció che cambia?
Dobiamo trovare un punto che sia al di sopra del divenire perché se c’é un punto fermo non
possimao neanche dire che c’é un divenire, dev’essere una REGOLA.
# É un divenire armonico (ordinato) tra contrari.
# Tutta la realtá nasce dal divenire in equilibrio.
LOGOS:
# Parola greca con un sacco di significati: intelligente ordinatrice, dialettica, veritá.
# il logos é il motivo per cui tutto diviene in modo ordinato.
# Perché ci sia un ordine, c’é bisogno d’intelligenza.
# Se il tutto diviene costantemente rispettando tutto armonico allora il logos é intelligente.
# Intelligenza: guaradare le cose al di lá dei sensi
# Lui traduce la parola Logos in FUOCO DIVINO perché tutte le persone contemporanei a
lui posano capire il suo ragionamento = ha rovinato il metodo! ( Ma lui in cambio si rende
conto che lo stava facendo ).
# Il logos é un principio non fisico allora non cade nell’errore dei suoi predecessori.
PAROLE:
° Apparenza
° RealtáDivenire = passaggio da un contrario all’altro che avviene secondo un ordine.
CAMBIAMENTO ORDINATO
° Contrario (=opposti) [caldo, freddo – umido, secco]
° Armonia = il passaggio da un contrario all’altr che avviene secondo un ordine (legge)
° FUOCO DIVINO = parola metaforica che eraclito usa per spiegare la causa principale
° LOGOS = principio ordinatore del cosmo, cioé legge razionale che governa la realtá
(parola filosofica)
° Intelligenza = ragione divina
° Veritá = l’intelligenza che governa le cose
° Conoscenza = 2 tipi: SENSIBILE avviene con i sensi genera una conoscenza,
INTELLIGIBILE quella dell’intelligenza e la ragione genera una conoscenza vera
SENOFANE
LA SCUOLA ELEATICA:
# ELEA (oggi velia), antica cittá greca
# Momento in cui il metodo filosofico e quello religioso cominciano a separarsi e
distinguersi
# Senofane primo ad aver avviato la scuola eleatica
# Critica la concezione religiosa provenienti dei miti di Omero che era una concezione
antropomorfa della religione.

# Antropomorfismo = “antropos” = uomo “morphé” = forma


# Per Senofane, Dio non puó essere imperfetto o diffettoso
ARGOMENTAZIONE:
Egiziani, greci, romani hanno degli déi ma tutti sono diversi, gli uomini delle diverse
culture sono tutti diversi
CRITICHE:
1. Dio non puó essere un uomo
2. Gli déi omerici non possono essere le vere cause dei fenomeni osservati in natura
# La causa prima deve essere unica perché il cosmo é unico, anzi, DIO É IL COSMO.
# L’unica cosa religiosa che rimane nel suo discorso é che identifica il cosmo = Dio.
# il metodo filosofico riconosce che c’é diversitá, vuole che tutto sia verificato tramite la
ragione.

PARMENIDE
# Discepolo di Senofane
# L’essere é la condizione di esistenza
# Seconda metá del VI sec
# Rivoluzionario
# Fondatore della Scuola Eleatica
DOMANDA:
Perché c’é tutto?
RISPOSTA:
L’essere (l’esistenza)
METODO:
# Esistono diversi metodi per rispondere questa domanda:
1. Veritá assoluta / solo ció che non cambia (ALETHEIA) – ragione, vera conoscenza
2. Oppinioni (DOXA) – sensi
- Fallaci / apparente (DOXA), tutto ció che cambia e di conseguenza non esiste (sensi
ingannano)
- Plausibili (DOXA), sensi usati in corretta maniera, tutto quello che esiste e vedo
RIFLESSIONE:
Ma... Che cosa mi permette di ragionare?
# La condizione per poter ragionare dipende dall’esisteza di ció di cui io ragiono fatto che
una cosa esista.
# Esistenza
# Ragionamento = logos
# Logos = parola intelligente
# identitá tra pensiero e linguaggio
# Io posso parlare solo di ció che esiste
# Ció che conosco della realtá e ció che penso nasce dall’esistenza di quel oggetto, io posso
parlare solo di ció che in qualche modo esiste
# L’esistenza é il punto comune del ragioamento, del pensiero e della parola
# Il non essre non si puó pensare perché il non essre non é (cioé non esiste)
# ENTE = ció che esiste / cosa esistente
# Parmenide dice che dobbiamo trovare ció che permette all’ente di esistere
# L’essere é la condizione di essistenza di tutte le cose
# ONTOLOGIA = studio / teoria dell’essere, filosofia che studia l’essere
# Tra pensare ed essere c’é identitá, sono la stessa cosa

REGOLE DELLA LOGICA:


(Secondo il pensiero ontologico)
1. PRINCIPIO DI IDENTITÁ: una cosa é sé stessa e non puó essere un’altra allo
stesso tempo
2. PRINCIPIO DI NON CONTRADIZIONE: l’essere é e non puó no essere perché
altrimenti sarebbe in contradizione con sé stessa. Di conseguenza, il non essere non
é e non puó mai essere.
METODO:
Problema dell’essere e delle cose che cambiano
RISPOSTA:
Rapporto tra la ragione e la realtá (per realtá intendiamo tutto quello che é)

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