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Trasduzione Del Segnale PDF
Trasduzione Del Segnale PDF
Per trasduzione del segnale intendiamo quell'insieme di meccanismi biologici che permettono la
comunicazione tra cellule al fine di ottenere diversi risultati, come l'attivazione di certi pathway
metabolici o la secrezione di specifiche molecole attraverso l'attivazione o l'inibizione dell'espressione
genica di specifici fattori di trascrizione, responsabili dell'espressione di altri geni.
Le biomolecole che fungono da segnale presentano 4 caratteristiche principali:
• Specificità: la molecola segnale è perfettamente complementare al suo recettore in maniera
esclusiva (altre molecole non vengono legate);
• Amplificazione: quando un enzima o il secondo messaggero attiva un enzima, si ottiene una
cascata di attivazione in cui le molecole coinvolte aumentano in maniera esponenziale;
• desensibilizzazione/adattamento: l'attivazione del recettore innesca un circuito a feedback
che "spegne" il recettore o lo rimuove dalla superficie della cellula;
• integrazione: quando due segnali hanno effetti opposti su una stessa caratteristica metabolica
(come la concentrazione del secondo messaggero), il risultato deriva dall'effetto integrato
dell'azione dei due recettori.
Segnale juxtacrino
Le cellule comunicano via canali di giunzione (gap junctions) o attraverso una molecola di superficie che
interagisce con una proteina recettore che a sua volta induce l'attivazione di una cascata di eventi
all'interno della cellula bersaglio. Questa modalità di segnale è tipica delle proteine coinvolte
nell'interazione cellula-cellula (ad esempio inibizione da contatto, adesione tra cellule, o attività peculiari
delle cellule del sistema immunitario).
Segnale endocrino
Questa modalità coinvolge la propagazione di segnali tra cellule separate da ridotta o ampia distanza; le
cellule trasmittenti sono entità specializzate distribuite in tessuti ghiandolari capaci di sintetizzare e
secernere molecole segnale dette ormoni. Gli ormoni vengono poi rilasciati nel torrente ematico e
possono così raggiungere le cellule bersaglio, situate anche in numerosi distretti anatomici diversi.
Ovviamente soltanto le cellule che presentano recettori specifici per l'ormone potranno esserne
bersaglio.
Solitamente i recettori ormonali hanno un'elevatissima affinità e specificità per l'ormone, in quanto
l'effettiva concentrazione di ormone nel sangue, anche in condizioni di secrezione massiva da parte della
ghiandola, è piuttosto bassa (tra picomolare e nanomolare). A causa di questa grande specificità, il
complesso ormone-recettore è molto stabile.È importante notare che è richiesto un tempo abbastanza
lungo affinchè la concentrazione dell'ormone in circolo possa subire variazioni significative. Ciò
comporta una persistenza del segnale nelle cellule che lo hanno generato, ma anche una notevole
influenza sui meccanismi con cui le cellule estinguono la loro risposta.
Segnale paracrino
La cellula trasmittente non secerne le molecole segnale nel circolo sanguigno, ma semplicemente le
libera nella matrice extracellulare che la circonda. Di conseguenza la molecola secreta, per diffusione
passiva, si lega ai recettori presenti sul plasmalemma delle cellule viciniori. Le molecole segnale secrete
in modalità paracrina, per il loro ridotto raggio di azione, vengono definite "mediatori locali" e si
trovano in concentrazioni relativamente alte (range nano-micromolare). L'affinità dei recettori per i
mediatori locali è notevolmente più bassa rispetto a quella per molecole secrete secondo la modalità
endocrina, e come conseguenza di questa affinità limitata il mediatore può rapidamente dissociarsi dal
recettore non appena la concentrazione si abbassa. Ne deriva che il segnale paracrino verrà utilizzato
per comunicazioni intercellulari rapide e ben mirate.
Segnale sinaptico
Si tratta di un particolare tipo di segnale paracrino, utilizzato dalle cellule nervose a livello delle
sinapsi. Le molecole segnale sono dette neurotrasmettitori, ed essendo lo spazio sinaptico molto
ridotto, la concentrazione di neurotrasmettitore risulta molto alta (range micro-millimolare). Ne deriva
che l'affinità dei recettori per le molecole segnale sia relativamente scarsa. Infatti il neurotrasmettitore
si dissocia velocemente dal recettore, una volta diminuita la sua concentrazione nello spazio sinaptico.
In questo modo la neurotrasmissione ha una durata molto limitata (ms).
Segnale autocrino
Si può considerare come un segnale paracrino, con la caratteristica che la cellula trasmittente è anche la
cellula bersaglio. È tipica di organismi in fase di sviluppo (embrione, neonato) in cui è attiva la
differenziazione di organi e tessuti.
RECETTORI.
I recettori per le molecole segnale li suddividiamo in 2 classi principali: recettori intracellulari e
recettori presenti sulla membrana plasmatica.
Molecole di natura idrofoba, come gli ormoni steroidei o alcune vitamine, attraversono facilmente per
diffusione il plasmalemma della cellula bersaglio, e si legano a recettori citosolici di natura proteica,
tramite cui entrano nel nucleo dove agiscono come regolatori dell'espressione genica.
Sono recettori intracellulari quelli deputati a legare gli ormoni steroidei, derivati della vitamina D3,
l'acido retinoico e gli ormoni tiroidei.
Sono recettori di membrana quelli che agiscono come elemento di riconoscimento per una vastissima
gamma di molecole segnale che per l'elevato peso molecolare o l'elevata idrofilia non possono
attraversare il plasmalemma della cellula bersaglio. Queste molecole segnale si legano a proteine
integrali di membrana che fungono da recettori, i quali innescano una varietà di reazioni biochimiche
(cascata di trasduzione del segnale). La tappa più importante di una "cascata" di trasduzione è la
formazione del secondo messaggero, ovvero una molecola segnale intracellulare.
Abbiamo 4 categorie di recettori membranari: recettori-canale ionico (ligand-gated-ion channel);
recettori con attività enzimatica o che legano enzimi; recettori per citochine; recettori legati a proteineG