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Racconto breve nel medioevo (narratio brevis)

 Classificazione [già la narrativa classica distingueva una narrazione più


breve e una più lunga]
- La narrativa nel medioevo  distingue due filoni principali
a) La narrativa lunga e aristocratica dei narratisti oitanici (chanson de
geste e roman), esempio di una società che intende ricordare le sue
origini
b) La narrativa popolare più breve e semplice, esempio di una società che
rievoca una realtà più popolare e più vicina psicologicamente, alla
realtà di chi racconta

 Tripartizione del testo Narrativo


a) Narratio Aperta (plana)
- massima comprensibilità
- relativa a un fatto reale e dettagliato
- segue l’ordine naturale della narrazione
- il discorso è scarno, senza figure retoriche
- coincide con l’historia
b) Narratio Probabilis
- Cerca di persuadere il lettore a proposito di un fatto reale (o quasi)
- Coincide con l’argumentum
c) Narratio Brevis
- Estremamente breve e concisa
- Di facile e immediata comprensione
- Serve a delectare e a convincere, anche se raramente tratta fatti verosimili
- Coincide con la fabula

 Narratio Brevis  opposta alla narratio aperta per il suo essere chiusa e
concisa
- Nebulosa dal punto di vista formale e argomentativo (presenza di
numerosi generi e sottogeneri
- Darà origine alla Novella del 200
- Tramandata oralmente dai giullari
- Caratteristiche:
a) Brevitas  non è una quantità misurabile ma una qualità = il tempo del
racconto è un’unità narrativa che si cadenza al termine della
narrazione: non ci sono antefatti o aggiunte dopo il finale
b) Linearità  digressione lineare degli eventi  con il finale si
esauriscono tutte le possibilità narrative (a differenza della chanson de
geste)
c) Delectatio  si narra per divertire = sostituzione di Negotia con Otia
d) Veritas  si identifica con l’atto stesso del raccontare

 Il racconto agiografico
- Si sviluppa nel Nord della Francia
- Finalità  stabilire un modello comportamentale per il cristiano
- Possiede 3 diverse categorie
1) Passio / vita  la passio ha come protagonista un santo che imita la
morte di cristo. La vita invece vede un santo che ne imita l’attività
didascalica
2) Miraculum/a  miracoli del santo e prove della santità = costituiscono
degli esempi morali di vita per il cristiano fedele
3) Translatio  Narrazione del rinvenimento delle reliquie
- Questi racconti venivano usati nelle prediche
o a partire dall’8° secolo queste vite dei santi vengono trascritte nei
Legendari (testi con finalità predicatorie)
o nel 13° secolo nascono le Legende Nove, che differiscono dal
Legendario perché mostrano la firma di un autore
- Nei legendari, i racconti inseriti seguivano un ordine razionale
a) Calendario liturgico
b) Gerarchia dei personaggi
 Esempi letterari di legende nove (firmate)
a) Speculum Historiale
b) Legenda aurea di Jacopo da Varazze

 Exemplum/a
- Racconto breve e veritiero
- Destinato ai sermoni per persuadere in modo salutare e dilettevole
- Secondo lo studioso Crane, si tratta di un’illustrazione di una condotta
morale
- Inizialmente considerato come genere inferiore ma rivalutato tra il 12/15
secolo, con l’ascesa degli ordini monastici
 Possiede diverse caratteristiche
a) Auctoritas  autore esplicito che si manifesta già all’inizio del testo = la
sua presenza fa accrescere la veridicità del racconto
b) Brevitas  è opportuno scegliere le narrazioni più utili e brevi, infatti
non viene narrata tutta la vita del santo ma solo qualche esempio
significativo
c) Veritas  Verità della narrazione (anche se si tratta di storie di animali)
d) Delectatio  dev’essere una narrazione piacevole ma utile
 Struttura degli Exempla
1) Una prima parte, la narratio, presenta l’autore; essa si articola in
- Una parte introduttiva
- Una parte centrale (il racconto vero e proprio)
2) Una seconda parte, il sensus, ovvero un’allegorizzazione della vicenda
con significato analogico e morale, affidato all’interpretazione del
predicatore
 Ampliamento delle fonti degli exempla
- Fonti bibliche agiografiche
- Fonti profane antiche e moderne
 Consapevolezza artistica (13/14 secolo)
- Dato il loro successo, gli exempla vennero organizzati in raccolte secondo
a) L’ordine alfabetico
b) Rubriche tematiche (il vizio della gola)
c) Ordine alfabetico/tematico
 Un nuovo genere di Exempla
- Nel 14° secolo gli esempla presentano una moralizzazione scritta (che
prima era di competenza del predicatore), quindi divengono letture che
possono essere fatte autonomamente da un pubblico colto o da predicatori
che comunque si ritrovavano il compito semplificato
- Esempi di questo nuovo genere
a) Contes moralisés di Nicole Bozon (oitanici)
b) Gesta Romanorum
 La lingua dei gesta
- Fino al 13° secolo sono stati ritrovati degli Exempla esclusivamente in
latino ma dal 14° secolo essi vengono scritti in volgare, ampliando il
raggio dei fruitori

 La Narrativa Breve in Francia


 Narrativa breve nella Francia del Nord
 Il Narratif Bref comincia con il racconto agiografico nel 10/11 secolo con
la “Sequenza di Sant’Eulalia” e “la vie de Saint Alexis”
- Ben presto il racconto oitanico mediolatino si stacca per diventare
indipendente, assumendo una metrica precisa [octosyllabe in rima baciata]
e assimilandosi maggiormente ai Lais e ai Fabliaux per la caratteristica
del divertimento piuttosto che alla Chanson e al Roman
 Il Lai/s [deriva dal termine celtico “Canto” “melodia”]
- Sono dei componimenti in octosyllabe di 800/100 versi
- Sono molto raffinati ma non ebbero un esteso successo, infatti rimasero
sulla scena letteraria per solo un secolo
- I lais avevano una circolazione orale ed erano destinati ad un pubblico
nobile
- La loro codificazione spetta alla poetessa Maria di Francia  questo
nome è uno pseudonimo, ma sicuramente si trattava di una frequentatrice
della corte di Enrico II Plantageneto
o Opere di Maria di Francia
- Raccolta di fiabe
- Volgarizzazione del “Purgatorio di S. Patrizio”  nel suo prologo, Maria
sostiene di voler mettere per iscritto tutta una tradizione che origina dal
mondo celtico, dapprima escluso dalla tradizione letteraria
o Tratti distintivi delle opere di Maria di Francia 
- Trattazione della materia bretone/celtica = non vengono trattate le
vicende dei grandi nomi ma di eroi minori [ad eccezione del Lai di
Tristano]
* Grazie all’influenza bretone, nel Lai si inserisce la credenza celtica di
Altro Mondo
* Interessante è l’analogia di Picone sull’ideologia cortese come altro
mondo  gli adepti dell’amor cortese sono chiusi in un loro universo di
regole morali e sociali
- I Lais sono dinamici, sempre modificabili aggiungendo nuove avventure
- Il tema amoroso = l’amore spinge il cavaliere verso un’avventura
personale.
L’avventura raccontata sembra manovrata dal caso: l’avventura inizia nel
momento in cui il cavaliere aspira alla trascendenza.
Il cavaliere non deve più superare un passaggio periglioso, ma questa sua
esperienza estatica personale può iniziare in qualsiasi momento, basta la
volontà
- Non si prende in esame solo l’amore dell’uomo ma anche quello della
donna che diviene parte attiva nell’avventura [specchio della società e
delle trasformazioni che hanno per protagonista la donna dopo la
rivoluzione del 12° secolo]
- Raffinatezza stilistica
 Il Lai dopo Maria di Francia  segue due tendenze
a) Continuazione della materia Mariana (l’amore come motore della vita del
cavaliere)
b) Componimenti con intenti realistici e borghesi  descrivono le avventure
in modo più realistico e verosimile
c) Componimenti parodici e burleschi  quest’ultima tipologia si avvicina
ai Fabliaux
 I Fabliaux  rivisitazione di antichi canovacci con elementi di ilarità
- La terminologia medievale risulta poco chiara: fiaba con argomento
animale, dibattiti o sentenze morali, racconto, sentenza, esempio…
- Utilizza l’ottonario in rima baciata
- Genere legato all’oralità
- Si lega alla fabula fedriana o a quella oitanica (opinione discussa)
- Può essere letto in chiave cortese e seria (linea dell’amore passione)
- Esempi  Jean Baudelle = ci ha lasciato un corpus di 8 fabliaux
- Può essere letto in chiave cortese e comica: genere che deride la polverosa
aristocrazia cortese per dar maggior peso alla borghesia [rivoluzione dello
strato sociale borghese
- Caratteristiche dei Fabliaux  Manca una persona che codifichi il genere,
come fece Maria di Francia per i Lais
1) Brevità
2) Autonomia Narrativa  viene raccontata e sviluppata una sola
avventura, risolta fino alla fine
3) Stile Comico
4) Trama Intrecciata
5) Saggezza pratica e consumistica
6) Linguaggio triviale

 Narrativa breve nella Francia del Sud


- Non ha un grande successo perché oscurata dalla lirica trobadorica, anche
perché la lingua occitanica è poco diffusa
- Anche se minore il genere esiste e si divide in due filoni
a) Novas  narrazioni indipendenti composte da ottonari in rima baciata
 Si tratta di un racconto che narra fatti nuovi
 Funzione morale sconosciuta ai Fabliaux
 Ne abbiamo pochi esempi  Raimond Vidal = dimensione
personale della narrazione per rendere il racconto più autentico
+ evocazione della gloriosa lirica trobadorica in opposizione alla
decadenza del secolo
b) Vidas / Razòs  narrazioni funzionali alla lirica.
 Le vidas danno cenni sulle vite dei trovatori, un genere che comincia
a spaziare poiché i trovatori cominciano ad assumere lo stesso profilo
degli auctores classici
 Sono composte da un prologo (coordinate storiche e generalità
esterne e interne del trovatore)
 Dalla narratio che dona il valore storico del trovatore
 E dall’epilogo  fine dell’amore = fine della poesia, o nei casi
più tragici, morte del trovatore.
L’epilogo da un significato esemplare.
 Le Razòs spiegano e commentano il contenuto delle opere

 La narrativa breve in Spagna


- La prima affermazione si ha intorno al 1200
- Segue il modello occitanico/oitanico ma si arricchisce con elementi
orientali (arabi)
- Esempi letterari  Libro di Sinibad / Calila e Dimna, opera orientale
tradotta alla corte di Alfonso X
- Tra i maggiori esponenti si ricorda
a) Gonzalo de Berceo  si focalizza sul punto in cui umano e divino si
incontrano provocando un contrasto a livello ideologico-stilistico =
ironia e divertimento
b) Juan Manuel  “Conde Lucanor” = 51 exiemplos che ricordano nella
struttura, l’opera delle novas di Raimon Vidal
 Il predominio orientale
- Un effetto del predominio orientale nella letteratura spagnola è
sicuramente l’uso della cornice + l’utilizzo della prosa

 La novella
- Costituisce l’approdo finale dei vari generi che compongono la narrativa
breve
- Gli esempi letterari più importanti sono
a) Il Novellino  il nome di questa raccolta viene da un’espressione di
Carlo della Casa, aggiunto al precedente “Libro di novelle e di bel
parlar gentile”
b) Il decameron  finestra aperta sulla narrazione. Il senso coincide con
il testo stesso per innalzare il senso della parola e l’arte del racconto
- Si caratterizza per
a) Brevitas  è la cornice a fissare i limiti del racconto, a indicare il tempo
e lo spazio del racconto delle novelle. Il tempo del racconto coincide
con quello dell’ascolto
b) Linearità del racconto  se la cornice torna sempre su se stessa, le varie
novelle si esauriscono in principio, centro e fine, costituendo piccoli
cicli narrativi
c) Delectatio  opera scritta per dilettare i fanciulli annoiati scappati alla
peste = lieta brigata. Questa ricerca del divertimento ha motivi artistici:
i dieci novellatori vogliono restaurare il piacere del racconto
d) Veritas  verità esclusivamente artistica = onesta brigata

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