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Anno Accademico 2022-2023!
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prof.ssa Patrizia Pellizzari!
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Letteratura italiana – L11 !
– studenti A-I

Percorsi della
novella
Forme narra)ve brevi
Componimen) narra$vi generalmente in prosa
(ma non solo), il cui intreccio (cioè la trama) è
essenziale e concentrato sulla singolarità di una
certa esperienza, raccontata senza lunghe
digressioni.

Non è solo una ques)one di estensione ma di


compa.ezza.
Forme narra)ve brevi
Vi sono diverse “forme brevi”:

exemplum, leggenda, lai, fabliau, vida, novelle


Novella
La parola novella deriva da nuova, ‘no)zia’

nuova > racconto che riporta o descrive la realtà


novella > contenu) verosimili (spesso presenta)
come faI davvero accadu))
Novella
La novella è una forma breve di racconto molto
elas$co per dimensioni, s)li, codici, fon) ecc.

Questa elas$cità ne ha reso e ne rende difficile


la codificazione, ma ne spiega la flessibilità.
Novella
RispeMo ad altre “forme brevi” si dis)ngue per:
- Temporalizzazione dell’azione (tempo definito
e misurabile)
- Problema)zzazione della realtà
- Autonomia del faMo narrato (ogni faMo conta
per sé e non perché, come nei romanzi, si lega
ad altri faI)
Novella
La novella è un genere poco aMestato nella
leMeratura greco-la)na.
Le novelle greco-la)ne, contenute in opere di
genere diverso, sono di argomento amoroso.

Dall’Oriente però giunsero in Occidente altri )pi


di novelle, fantas)che e avventurose.
Novella
La novella “moderna” nasce con il Decameron di
Giovanni Boccaccio, che racconta e descrive la
varietà dei casi e dei caraMeri umani.
È un genere che nasce nelle ciMà.
Novella
Dopo Boccaccio, nel Trecento, il genere
“novella” in Italia si diffonde sopraMuMo in
Toscana, connotandosi come una forma
narra)va, legata alla vita locale.

In Europa, alla fine del secolo, Geoffrey Chaucer,


ispirandosi al Decameron, scrive i Canterbury
Tales.
Novella
Nel QuaMrocento la diffusione dell’Umanesimo non
solo riporta in auge le lingue classiche, ma privilegia
altri generi leMerari:
la novella in volgare segna una baMuta d’arresto a
favore di altre “forme brevi” la)ne, come la facezia,
racconto di )po “comico” incentrato su di un moMo
(cioè su di una frase brillante e spiritosa) che risolve
una situazione difficile oppure meMe in ridicolo
determina) comportamen).
Facezia
Si tenga comunque presente che Boccaccio
aveva costruito un’intera Giornata del
Decameron (la VI) intorno ai moI argu) e che
nel QuaMrocento vi sono anche raccolte di
facezie in volgare.
Novella
Nel Cinquecento, Pietro Bembo, proponendo il
Decameron come modello linguis)co, ne rilancia
la fortuna in Italia e in Europa.
I “libri di novelle” si mol)plicano in ogni parte
della Penisola e in tuI i paesi del Con)nente
(per es.: L’Eptamerone di Margherita di Navarra;
Novelle esemplari di Miguel de Cervantes)
Novella
Molte novelle di autori italiani vengono tradoMe in
francese, in inglese, in spagnolo, in portoghese, in
tedesco, ecc.

Esse divengono anche fonte di ispirazione per vari autori:


Shakespeare, per esempio, aIngerà – seppure per via
indireMa, aMraverso traduzioni – alla novellis)ca italiana
per Romeo e Giulie.a (da Luigi Da Porto e MaMeo
Bandello), Otello (da Giraldi Cinzio), Cimbelino (dal
Decameron, II 9), La dodicesima no.e (Bandello, II 36),
Molto rumore per nulla (Bandello, I 32).

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