Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Raccolta di cento
novelle
IL DECAMERON (1348-1353)
raccontate in
dieci giorni
Sette fanciulle e
tre fanciulli
Peste a Firenze
(1348)
Dieci argomenti
Narratore
variabile
DECAMERO
N
Intellige
nza
Pu e deve
regolare ogni
scelta di vita.
Nell opera gli
intelligenti
riescono con un
colpo di
ingegno e
astuzia. La
Fortuna
Grande antagonista dellindustria
umana. un complesso
accidentale di fenomeni naturali e
agenti sociali, che pu incidere
positivamente o negativamente
sulla vita delluomo.
Amore
Forza sana e
positiva che
non va n
frenata n
repressa.
Soffocarla pu
provocare
sofferenza e
AMORE
Assume una prospettiva laica e
terrena in una concezione
naturalistica che anticipa
quella che sar propria del
Rinascimento. Lerotismo e la
sensualit sono privi di malizia e
di oscenit.
vs
Tancredi e Ghismunda
Tancredi, principe di Salerno, un signore di
indole benigna; ha una figlia, di nome Ghismunda,
di bellaspetto, forte e saggia. Un giorno questa si
innamora di uno scudiero del padre, chiamato
Guiscardo, uomo umile, ma nobile per virt; il
giovane ne lusingato e allo stesso modo si
innamora di lei. In tal modo la ragazza cerca di
manifestare il suo amore in modo malizioso e il
giorno dopo gli scrive una lettera con la quale gli
suggerisce di andare in una grotta, da molto
tempo disabitata, dove possono incontrarsi senza
essere visti da Tancredi.
I due continuano a vedersi nella grotta di giorno
in giorno finch la fortuna si mostra contraria;
infatti un giorno Tancredi scopre la verit ma
allinizio decide di tacere. La volta seguente
manda due servi ad arrestare Guiscardo, il quale
viene portato al suo cospetto dove Tancredi lo
svergogna. In quel momento Ghismunda piange
la cattura dellamante ma con grande coraggio
svela al padre il suo amore per Guiscardo e lo
difende con forte decisione. Ma Tancredi,
nonostante riconosca la grandezza danimo della
figlia, non le crede e ordina ai servi di giustiziare
Guiscardo e di portargli il suo cuore. Il giorno
seguente Tancredi mette il cuore di Guiscardo in
una coppa doro con acqua avvelenata e lo pone
alla figlia che lo beve e muore. Tancredi, con le
lacrime agli occhi, decide di seppellire i due
amanti nello stesso sepolcro.
LINGUA E STILE
Il narratore eterodiegetico (in
quanto la voce del narratore fuori
campo) ed onnisciente (in quanto sa
tutto riguardo la storia, personaggi e
fine della vicenda).
v
s
In Dante il narratore
omodiegetico (in quanto si
identifica con un personaggio).