Chanson de geste, fine 11 secolo e si sviluppa nel Nord della Francia, il romanzo di Chretien de Troyes si sviluppa
anche nel nord della Francia e soprattutto alla corte dei cartaginesi ovvero del regno anglo-normanno: regno conquistato
dai normanni che parlavano francese. Anche l’Inghilterra è luogo di grande sviluppo letterario poiché si nutre dei miti
celtici, bretoni e gallesi. I celti erano un popolo indo europeo che prima dell’occupazione dei germani occupava gran
parte dell’Europa (nelle isole britanniche si continuano a parlare lingue bretoni anche dopo l’occupazione di popoli
germanici). Galles: maggioranza di parlanti lingue bretoni; avevano importante patrimonio culturale che persiste per
secoli, ed era noto anche nelle corti dell’aristocrazia anglonormanna. Questi racconti diventa anche oggetto di poemi in
lingua francese (perché anglonormanni erano di lingua francese).
La chanson de geste si sviluppa nel continente ed adotta come materia narrativa i miti storici legati a Carlo Magno e i
suoi discendenti; l’ambientazione storica è sempre costante. Vocazione militaresca: il modello eroico del cavaliere che
combatte in battaglia contro gli infedeli.
Il romanzo si sviluppa inizialmente non con i miti bretoni ma con l’elaborazione di miti classici: sviluppo di una
tradizione letteraria che rielabora in forma cortese i miti antichi (romanzo di Troia etc.). personaggi come cavalieri
cortesi, ambientazione: Francia feudale e cortese. => il romanzo esordisce attraverso la rielaborazione di miti classici
diventando poi poemi cavallereschi. L’elemento che distingue questi dalla chanson è l’introduzione dell’amore cortese,
in parte che deriva dallo sviluppo parallelo dalla prosa trobadorica. Romanzo> Con la parola Romana si designava un
testo in lingua volgare, in questo caso in lingua francese. Contenuto dei romanzi: utilizzo di storie e ambientazioni
differenti dei miti dell’antichità oppure miti della mitologia bretone come Re Artù e i suoi paladini dove gli eroi non
combattono in guerra; oltre ad essere perfetti cavalieri si tratta anche di perfette dame e principesse portando allo
sviluppo del tema amoroso. Il cavaliere è protagonista di una serie di avventure individuali. Eroe: individuo sottoposto a
prove, avventure e prove difficili che deve superare per raggiungere uno scopo in genere conquista di una donna,
oggetto o vendetta.
Chansons: uso delle lasse o decasillab; i versi si legano attraverso le assonanze; romanzo: utilizzo dell’octosillab e rime
baciate.
Romanzo arturiano materia narrativa: miti bretoni trasposti in lingua francese (principali protagonisti: Tristano e
Isotta, Re Artù e i suoi cavalieri).
Prologo di Erec et Enide di Cretien de Troyes: cerca di definire la sua poetica e qui si capisce la sua innovazione
romanzesca. Chi ha qualcosa da dire che può essere utile per la conoscenza degli altri deve sforzarsi per divulgarlo; in
questo caso si intende il sapere che si realizza attraverso il racconto. Secondo l’autore (che parla in terza persona) è
sempre giusto dire, insegnare ciò che può essere utile agli altri. Si rifà ad un vecchio mito bretone come storia di
carattere fiabesco: storia di un eroe con compiti difficili che riuscivano ad ottenere uno scopo, in genere la conquista
della donna.
Esempio: nella prima parte di Tristano e Isotta è presente uno schema narrativo: re Marco, zio di Tristano, vuole sposare
la principessa Isotta in Irlanda e invia il pronipote Tristano alla conquista della principessa. Per poterla conquistare,
Tristano deve conquistare un “mostro” Morot portando poi la sua testa. Tristano: eroe mediatore del matrimonio tra i
due (non conquista per se stesso ma su commessione) che deve svolgere il compito difficile e la conquista dell’oggetto.
Motivo tipico di racconto folklorico. Su questa trama si svolge anche la drammatizzazione e introduzione del tema
amoroso (che forse esisteva già nel racconto bretone che è stato utilizzato per la stesura del Tristano e Isotta). Cretien de
Troyes ha scritto un poema su Tristano e Isotta ma non ci è pervenuto.
La rielaborazione è permessa dal fatto che sia nei miti bretoni o antichi non si tratta di miti folklorici del popolo ma che
vengono importati da fonti esterne> importazioni di lingue diverse in lingua francese, permette maggior intervento da
chi compone queste storie dalla traduzione al sistema culturale: crea forte distacco tra il poeta che compone e la storia
che lui stesso utilizza. Non viene percepito come autore ma professionista della parola che mediava una materia
tradizionale.
In questo prologo, l’autore scrive il suo nome> differenza rispetto il passato. L’autore ha coscienza di se e della propria
azione letteraria.
Erec et Enide: durante una battaglia un uomo schiaffeggia la regina e Erec lo uccide come vendetta e così può ottenere
la mano di Enide. Trama matrimoniale + fiabesca.
Conjounture (struttura, composizione> nuova forma che viene data al racconto tradizionale): indica il prodotto
dell’attività poetica dell’autore. non tratta solo il racconto della storia popolare poiché questa è solo la materia che poi
deve essere strutturata dal poeta che interviene attivamente creando una forma elevata che allontana il prodotto finale
dal racconto tradizionale.
C’è un riferimento ai professionisti della parola differenziandosi però da questi ultimi: sono mediocri perché
corrompono e spezzano il racconto. La differenza tra racconto tradizionale e il modo di raccontarlo si differenzia per la
forma che il romanziere da. Nel prologo si fa riferimento alla trasmissione del contenuto di conoscenza che può essere
utile per la conoscenza altrui. La funzione del romanzo non è solo d’intrattenimento (differenza tra autore e giullari) ma
serve per far emergere un senso, un significato.
Ci sono motivi che ritornano in diversi romanzi (facendo riferimento al romanzo di Erec). La prima fase è il
danneggiamento> un personaggio riceve un danneggiamento a cui bisogna riporre rimedio mediante l’avventura
dell’eroe. Qui è l’offesa a Erec mentre nel Re Artù non abbiamo un danneggiamento ma comunque qualcuno che viene
messo alla prova). Nel Lancillotto il rapimento della regina, motivo che spinge alla partenza dei cavalieri. Il luogo di
partenza è sempre la corte. -Ogni genere ha le proprie coordinate spazio- temporali: es. nelle chansons la Francia, nel
romanzo arturiano la corte e il cronotopo è quello dell’eroe che parte per delle avventure. Nel romanzo di Perceval in
cui viene ucciso un cavaliere dopo aver offeso la regina. Il cavaliere non parte dalla corte di Re Artù ma da Nice
sciocco, ingenuo> nicetè: ingenuità, stupidità; è il motivo del giovane esperto che intraprende l’esperienza del mondo
nei suoi errori di ingenuità. La mamma di Perceval lo aveva isolato dal mondo poiché temeva che il figlio potesse aver
il desiderio di scoprirlo. Lo mantiene nell’ignoranza per evitare una sua lontananza. La seconda fase è il rimedio al
primo danneggiamento. Ad esempio in Re Artù c’è il rimedio matrimoniale; Lancillotto batte Meleagant e ottiene la
liberazione della regina. Perceval conquista il suo amore. Rapporto cavalleria e amore viene messo in difficoltà nella
seconda parte dei romanzi. La composizione di De troyes è a tema> e si basa sulla riflessione tra amore e cavalleria>
nella seconda parte si pone un dilemma. L’equilibrio raggiungo dalla prima parte dei romanzi dopo aver superato delle
prove viene messo in crisi dalla seconda parte: es. Erec per amore ha trascurato i suoi doveri militari e riparte per nuove
avventure per cercare di porre rimedio alla rottura d’equilibrio. Il contrario succede con Yvain di Re Artù aveva lasciato
la moglie per partecipare ai tornei> rapporto tra amore e cavalleria rovesciato. Ginevra accusa Lancilotto che non
voleva salire sulla carretta “ignobile” per salvarla e così cade in disperazione. In Perceval il problema morale è> amore
cristiano. Difficoltà nel trovare il proprio ruolo sociale e il proprio amore.
Ecdotica dell’edizione critica di Antonelli> Abbiamo creato lo stemma e definito i vari rapporti genealogici. Come si
costruisce il testo critico? Il Laurenziano sembrava più vicino all’archetipo. Tutte le lezioni degli altri manoscritti come
Palatino, Vaticano e Giuntina vengono messi in apparato. Es. more> è la lezione messa a testa. Assai /l/> errore del
laurenziano. Indica che la lezione messa a testo è stata sostituita quindi è stato corretto l’errore del laurenziano. Verso
9> è conservato l’errore d’archetipo.
>causa di applicazione degli errori lachmaaniani: una casa editrice doveva dimostrare che le mappe erano le proprie
essendo stata accusata di aver plagiato le mappe. Si può dimostrare la derivazione delle seconde mappe dalle prime
attraverso la filiazione degli errori> la seconda casa aveva copiato le mappe dalle prime mantenendo gli errori>
affiliazioni tra le mappe.
Letteratura medievale
Importanza dell’oralità
Il concetto di letteratura si pone in una dimensione di alterità. La letteratura fa riferimento all’aspetto scritto
(infatti sono testi scritti).
Per molto tempo non esiste una tradizione letteraria ma solo testi isolati condizionati dall’oralità, al canto, alla
recitazione etc.
Fino al 13 secolo, la letteratura non era destinata alla lettura individuale ma per la divulgazione, testi pubblici
che vengono ascoltati.
I primi generi volgari come la lirica e l’epica sono generi che hanno corrispettivi nella tradizione popolare
nella quale non esiste la scrittura. Schemi e temi si ripropongono.
Rapporto tra autore (e testo) e pubblico non è mediato dalla lettura individuale ma è di tipo diretto con giullari
che agiscono di fronte al pubblico.
Bisogna distinguere tra le varie forme di comunicazione non scritte, parlato e oralità: nel primo caso si intende
la comunicazione corrente non formalizzata mentre oralità è una forma di comunicazione orale controllata e
strutturata (es. canovaccio, libretti etc. il giullare dava una lettura prima e poi cantare a memoria)
Le modalità di diffusione dei testi determinano anche la modalità di composizione dei testi. Esempio
composizione, diffusione e trasmissione delle chansons> es. personaggi che dicono sempre le stesse cose, il
giullare produceva nuove forme di far procedere il racconto con la ripresa di scene stereotipate. Esempio se
devo inscenare un duello utilizzo forme di repertorio.
Ampia idea della letteratura: è l’insieme delle forme scritte che costituiscono la cultura della società> idea più
ampia rispetto a quella delle società precedenti. Anche se non sono poesie sono comunque ritenuti letteratura
(esempio testi storici, di cronaca etc.)
Ogni componimento può presentare una componente di letterarietà perché chi scrive ha imparato il latino.
Dimensione rituale che irrigidisce le forme della cultura in schemi, motivi, formule, ripetibili.
Si fa riferimento alla poetica medievale perché i testi vengono costruiti su una tradizione molto più ampia e
non solo scritta.
La letteratura medievale è fortemente condizionata dalla tradizione: estetica di ripetizione> Lingua, genere,
stili e personaggi sono stabiliti da convenzioni tradizionali seguiti per abitudine. Anche De Troyes non esce
dalla tradizione: racconto popolare alla base. Lui è solo il primo a incidere maggiormente sulla struttura dei
testi.
Concetto di autore nel Medioevo: nel Medioevo agli auctores è attribuita autorevolezza soprattutto nella letteratura
medio-latina mentre nel dominio volgare il concetto di autore si afferma solo progressivamente quando si formano
generi privi di radici popolari e tradizionali come il romanzo. I primi nomi di autori sono quelli dei trovatori provenzali
perché la lirica si basa sul canto individuale, quindi c’è un soggetto lirico. Una volta che la letteratura si distingue dalle
altre forme emergono individui che compongono testi, prima di allora predomina l’anonimato.
Non è detto che chi scrive la poesia sia l’autore ma questo poteva essere anche un committente.
Elemento di discussione: ultimo verso del manoscritto Oxford della chanson de Roland su come intrepretare il concetto
d’autore e a partire dall’ultimo verso. Copiato in territorio anglonormanno. Interpretazioni: 1)“qui finisce il racconto di
geste: azioni eroiche/ azioni eroiche/ lignaggio che Turoldus declinet: scrivere, comporre, copiare. Turoldus è l’autore
della chanson (si ritiene sia autore della chanson de Roland di Oxford) potrebbe essere anche un chierico che ha
conoscenze in latino. 2) se traducessi con “trascrivere”, qualcuno può pensare che non era l’autore ma colui che
trascrive la geste e quando il racconto si interrompe scrive questa frase. 3) Un’altra interpretazione è che fosse un
giullare (racconto che declama).
In questo verso è indicativo che non sappiamo chi sia l’autore della chanson de geste.
Enfances: sottogenere delle chanson che racconta le prime avventure degli eroi (battaglia di Roncisvalle primo episodio
e poi si torna indietro parlando delle avventure prima della sua morte completando la biografia). Si forma poi un altro
sottogenere moniage: tradizione di diversi eroi che finiscono in convento. Dopo aver costruito la biografia dell’eroe si
cominciano a costruire le biografie di antenati e discendenti> eroismo che viene tramandato da padre in figlio. I
personaggi sono tenuti ad essere perfetti cavalieri poiché devono mantenere alto la fama della famiglia.
29/03
Mutazione brusca: si può immaginare una tradizione di lunga durata a partire dagli eventi storici, poi nell’11 secolo
mutazione improvvisa determinata dai testi scritti. Da quel momento in poi si sviluppa una tradizione letteraria scritta
che è diversa rispetto alla precedente.
Chanson de Saisnes (=dei sassoni, popolazione –pagane- a nord-ovest della Germania. Tratta le vicende tra Carlo
Magno e i sassoni). Viene compiuti un grande massacro della popolazione germanica. È una canzone composta tra 12-
13 secolo. Cambia un po' il modello delle prime chanson come quella di Roland per passare ad un amplianeto del
genere con introduzione di aspetti cortesi e materia romanzesca.
È composta da Jean Bodel, uno dei pochi autori di chanson che conosciamo. Poche sono le chanson in cui l’autore si
nomina e si parla della materia della chanson. Riporta informazioni di tipo metapoetico: riflessione sulla poesia. “Parla
di tre materie narrative fondamentali che possono essere ascoltate dal pubblico- cortese, feudale- i tre generi sono: di
Francia, di Britannia e di Roma la grande.”
(successivamente i personaggi possono essere ancora storici ma gli eventi non troppo; non si tratta di regioni storiche:
per quanto riguarda la Britannia è geografia fantastica).
“il genere di Britannia è il più piacevole ma è vano ovvero di fantasia; il racconto di Roma è saggio e pieno di saggio (:
impartisce delle lezioni, come nei romanzi di De Troyes in cui c’è un senso morale da apprendere), quelli di Francia
sono veri sempre (i testi delle chanson vengono percepiti come veri: personaggi realmente esistiti propri della storia
della Francia).
Bertrand de Bar-su-Aube compone Girart de Vienne Vive in una famiglia carolingia che viene assalita, così lui
parte con i fratelli e si mette al servizio di Carlo Magno. Girart vuole ottenere il titolo di cavaliere, un pezzo di terra e
sposarsi. È un Juvenes: il loro obiettivo è ricevere un titolo nobiliare e un pezzo di terra. un altro traguardo era sposare
una ricca ereditiera che permetta loro di diventare possedenti del feudo. Nel momento in cui non si combatte, i juvenes
diventavano pubblico interessato alle chanson de geste cantate dai giullari.
Alla corte di Carlo Magno, diventa cavaliere, compie diverse imprese militari e alla fine Carlo Magno accetta di dare in
sposa una nobil donna a Girart de Vienne, coronando il suo sogno. Quando vede la sposa, Carlo Magno si rende conto
che la sposa che sarebbe stata destinata a Girart era troppo bella e quindi decide di tenersela per lui però la donna prova
una maggior attrazione per Girart e prova di sedurlo. Si architetta una vendetta: dopo essersi sposata con Carlo Magno,
prima della consumazione del matrimonio, invece di baciare il piede del sovrano, Girard bacia il piede della regina (era
tutto buio). Alla fine il sovrano ricompensa Girard con un feudo. Così parte con i propri uomini per occupare la città
diventandone il signore. Passa un po’ di tempo e la principessa dice la verità a Verit.
Questa chanson rappresenta quasi un prequel della chanson de Roland per l’amicizia tra Olivieri e Rolando.
“non vi sono state che tre geste (familia, impresa eroica, racconto di impresa eroica: in questo caso è ambiguo quale
significato possa essere dato) nella Francia. La più signorile è quella del re di Francia in cui vengono raccontate le geste
dei re di Francia e dei suoi paladini (questo ciclo può appartenere alla chanson de roland.) la 2 è il ciclo dei traditori è
Don de Magant: da lui nascono diversi personaggi non sempre traditori> Oger de Danemarche, barone ribelle e Girart
de Rousillon. Sono protagonisti di chanson in cui lo schema è l’eroe che si ribella al sovrano. La terza geste più ricca di
pregio è quella di Garin de Monglenne. Le chanson si dividono nel ciclo dei baroni ribelli di Don de Magant, il ciclo dei
re e il ciclo di Garin de Monglenne o Guillaume: ciclo che si costituisce intorno ai suoi fratelli e discendenti. La
particolarità del ciclo di Guillaume d’Orange è che le sue canzoni sono numerosissime.
Con Jean de Grouchy: Sono eroi che anche se non muoiono più in battaglia, soffrono sempre a causa della fede
combattendo contro gli infedeli. Le avventure possono essere varie ma c’è sempre contrapposizione tra fedeli cristiani e
mussulmani. Autore accosta alla vita dei santi anche le imprese eroiche viste anche santi in questo senso. Si dice che
questi canti sono fatti per l’insegnamento e il sollievo del popolo che fatica perché possano avere un insegnamento, una
consolazione con cui confrontare le proprie sofferenze: non solo i santi ma anche gli eroi cavallereschi; il pubblico della
chanson è differenziato> non è solo rivolto alla corte ricca ma gli esempi che offrono possono essere di sollievo per una
fascia ampia della popolazione. Alla fine questo serve anche alla conservazione di tutta la civiltà. Civitas: società
francese o società cristiana. Queste chanson quindi hanno un grande valore collettivo: l’idea che l’eroe non
combattesse per se stesso ma per la sua patria inizia ad emergere durante questo periodo. Non va inteso solo in senso
nazionalistico ma come modello a cui tutta la società può fart riferimento dal momento che c’è il valore cristiano.
02/03
AIOL è una chanson de geste che si svolge in Francia; in certi versi si avvicina al romanzo. Parla di quest’umo che
parte per rivendicare la sua famiglia. Quando si parla di epica francese e chanson de geste è più o meno la stessa cosa.
La chanson de Roland è vista come la migliore per parlare di chanson de geste per i più tratti epici. Altre chanson del 12
secolo parlo anche di altro come quella di Guglielm che non morirà in battaglia oppure altre dove abbiamo la conquista
della città solo per una donna. nella chanson la donna può rappresentare l’aiutante oppure un intralcio all’eroe che non
ha tempo perché deve combattere per la patria. Le chanson sono quindi variegate ed hanno diverse tipologie di
avventure.
Genere dell’enfances:
Enfances guillaume> lo schema narrativo è lo stesso; Guillaume è il protagonista che deve partire per raggiungere la
corte di Carlo Magno (Capitale): idea del movimento. questi testi sono scritti dopo le grandi gesta, per far conoscere
l’eroe dall’infanzia, come le sue caratteristiche ad esempio una ferita al naso che si porterà per tutta la vita. poi vengono
scritte storie sugli antenati, anche inventati; non si pone l’attenzione sulla biografia ma sulle imprese eroiche. Enfances
quindi diventa un tratto obbligatorio mentre prima era solo un sottogenere. Schema narrativo differente: prima
Guillaume va via di casa per compiere questo atto feudale presso la capitale, mentre nell’atto successivo l’eroe sarà
costretto a fuggire di casa per un crimine commesso. Vive in esilio fino a quando non avrà la possibilità di rientrare in
patria e riconquistarsi tutto ciò che gli avevo tolto; si fa giustiziere e uccide gli usurpatori.
Un altro esempio è il bambino che viene rapito e venduto dagli infedeli; cresce senza conoscere le sue origini quindi
parte per trovare la sua casa: agnizione> riconoscimento. Archetipi narrativi: movimento, esilio ma anche l’infanzia
travagliata dell’eroe. L’esposizione invece è l’abbandono del bambino messo in una cesta e nelle acque (Mosè, Gesù) e
poi salvato da animali o umani (Edipo). Traxfizionalitè: una narrativa non è chiusa nel momento in cui finisce il tempo
ma è possibile che elementi di quella narrativa passino ad altri testi.
L’uomo concepisce la formazione di un eroe mediante un’iniziazione o rito che può anche essere metaforica.
L’individuo evidenzia il suo status all’interno del gruppo d’appartenenza. Ci sono delle prove specifiche che segnano
l’iniziando come ad esempio la circoncisione.
Riti di passaggio:
autropo poiesi: processo di costruzione dell’uomo. Ero proiesi: formazione dell’eroe. L’eroe è un predestinato.
Enfances Vivien: il padre viene catturato a Roncisvalle, e il riscatto è il figlio quindi Vivien viene consegnato al posto
del padre che è d’accordo. Cresce in esilio e poi viene comprato dai mercanti dove la dama gli chiede di dire di essere
suo figlio naturale. diventa mercante a malincuore; il padre gli affida un gruzzoletto che doveva far crescere. Al mercato
incontra uno scudiero dal quale compra armi e tutto ciò che gli serve per andare in città dove uccide i mussulmani e
incontra i suoi genitori naturali.
LA STORIA DI AIOL
AIOL viene conservato in Francia; abbiamo un primo manoscritto che tratta delle avventure del padre, probabilmente
scritte a posteriori. Nell’incipit il giullare fa appello al pubblico con una benedizione e a un riferimento a Gesù.
“estorie” storie prende il posto di geste e l’aggettivo “fier” può essere famiglia o coraggio. Il giullare dice che si tratta di
una storia nuova e rispetto alle altre vera, e che molti uomini possono darne la testimonianza. Lui è l’unico che può
raccontarla. Cerca di esaltare la storia per sconfiggere la concorrenza e guadagnarsi da mangiare. Contesto: Carolingio,
eroi e cavalieri che agiscono con Carlo Magno e suo figlio Luigi. Carlo Magno è il re saggio e virtuoso mentre Luigi
non è coraggioso; aveva una sorella molto bella Avisse. Carlo Magno muore e viene sepolto in Aquisgrana. In Aiol,
Orlean è la capitale. Luigi eredita tutte le terre del padre.
1 lassa: Racconta la geste di Elia che salva il proprio sovrano, sposa Avisse (la sorella bella di Luigi), va contro i
traditori di Francia nel giro di un anno libera il regno di Luigi e consegna a ciascuno i propri diritti feudali. Nonostante
tutto, Luigi (personaggio negativo) non gli fa merito ma anzi gli toglie la terra e lo caccia dalla Francia abbandonandolo
nell’esilio più totale. Fu un consiglio datogli da Macher (nome che si applica a molti villani e vigliacchi), anche lui fa
parte del gruppo di Maganzia. Elia va nella Francia meridionale, la Loira (la vera Francia era considerata Parigi e il
nord). Passa 7 anni in esilio senza “bere il vino”: vino bevanda della società creata dall’uomo mentre lui viveva in una
dimensione selvaggia lontano dalla civilizzazione. Mosè è un’eremita che lo raccoglie e gli crea una casa proprio vicino
alla sua. Mentre andava in esilio, la dama era incinta e partorisce proprio nella casa vicino l’eremita> Aiol nasce quindi
in esilio. L’eremita lo battezza nel suo piccolo monastero. Termine chiave “enfes”> infans: colui che non può parlare. In
francese antico “enfant” è il giovane che non è stato fatto cavaliere. Ci può essere un paradosso nel fatto che un uomo di
40 anni venga chiamato juvenes mentre quello di 20 viro.
L’uomo quando cresce viene chiamato enfant nelle sue biografie dove poi diventa l’eroe. Mentre viene battezzato si
pensa ad un nome. Il bosco era pieno di animali come serpenti, bisce e “agliel” che potrebbero forse essere delle
anguille. Vicino al bambino c’era un “aliont” (animale immaginario del folkrore) e quindi lo chiama Alion. Un nome
che fa riferimento ad un animale selvaggio> eroe del mito arcaico con capacità da animale. Ciò non lo ritroviamo in
Aiol ma può essere intuito. Aiol diventa cavaliere e restituisci i diritti al padre proprio come lui aveva fatto con il
popolo. Quando muore diventa oggetto di culto, il suo corpo messo in un santuario. In quanto eroe viene santificato
anche se non muore sul campo di battaglia da martire.
Dal punto di vista prosodico, è una lassa: insieme di versi irregolari con lunghezza variabile. I versi sono accomunati
dalla i accentata e non ci sono rime. Il verso è decasillab anche se ci sono diversi alessandrini (12 sillabe); nella prima
parte più decasillab mentre nella seconda più alessandrini: forse ci sono stati due autori o forse l’autore padroneggiava
entrambe le tecniche.
Totemismo: identificazione di una tribù o gruppo sociale con un oggetto o animale. Non è solo una corrispondenza ma
una derivazione da un determinato animale o oggetto.
03/04
2 lassa: si capisce che è un racconto costruito secondo il sistema delle opere folkloriche. Dal verso 100: l’inizio della
seconda lassa ripete l’invocazione al pubblico, si ricordano le cause dell’esilio e la nascita di Aiol: sono lasse similari
che ripetono le stesse cose quindi ci sarà una narrazione lenta e graduale. La lassa parallela: l’azione viene ripetuta
come se ci fossero due varianti: come se il giullare riprendesse la scena dall’inizio narrata con nuovi termini, in questo
caso la narrazione non procede. Si parla di Aiol e l’eremita che costruiscono capanne per la moglie, se stesso e il
bambino poi ci sono altre 4 capanne: per il cavallo, per l’armatura, per lo scudo e per la lancia solo che non ci sta tutta
quindi viene piegata. 100: elia lamenta le proprie sventure. Acontier> cointe> cognitus: famigliarizzare, dare ascolto,
dare fiducia. Il fanciullo viene visto come stupido e infantile perché crescerà lontano dalla società quindi selvaggio>
caratteristiche di tutti gli eroi che si ritrovano a crescere ai margini della società. Nice: igenuo; tipologia dell’eroe
ingenuo che riesce a trovare comunque fortuna come Perceval, cresciuto dalla madre in un bosco, lontano dalla società
perché non voleva che suo figlio seguisse la sua stessa natura. Tuttavia il figlio alla fine intraprende le proprie avventure
per diventare cavaliere. La stessa cosa succede per Aiol, che è un nice, ma partirà all’avventura senza le conoscenze
adeguate tanto che agirà in forma comica a tutte le imprese. Dopo le lamentele del padre prende la parola Aiol che
ormai è già adolescenze: il suo obiettivo era quello dell’eroe che in esilio vuole partire per porre rimedio alla giustizia
ovvero recuperare i feudi della famiglia. La risposta del figlio evidenzia la sua condivisione del desiderio del figlio.
3 lassa: si spera che Aiol possa entrare nelle grazie del sovrano e della regina. Duplicità di paradigmi: prima immagine
dell’eroe che vendicatore cerca di tornare in patria per recuperare i feudi della famiglia, qui sembra esserci qualcosa di
simile al modello delle enfantes: Aiol non è solo l’eroe vendicatore ma è anche colui che cerca di mettersi al servizio del
sovrano. Modello centrifugo degli eroi che partono, vanno verso l’esterno, e solo in un secondo momento tornano in
patria mentre qui c’è un modello centripeto perché si parte ma si va verso l’interno essendo loro in esilio. Avis, la
madre, dice che Aiol non ha esperienze e che quindi i franchi lo faranno impazzire. La madre ha la consapevolezza
dell’ingenuità del figlio; cerca di essere d’ostacolo alla partenza del figlio.
4 lassa: il padre dice che non bisogna remargli contro. Aiol parte con nulla proprio perché sarà Dio a fornirgli tutto ciò
di cui avrà bisogno. Comportamenti stereotipati. Segue poi un brano in francese Chastoiement> lezione che il padre
impartisce al figlio: scena utopico.
14 lassa: verso 475: in questo momento il padre da le armi ad Aiol che gli ricorda che senza l’investitura non potrà
diventare cavaliere quindi chiede al padre di investirlo da cavaliere. In genere, l’eroe messo in esilio può torneare in
patria solo dopo aver superato delle avventure e Aiol invece dall’esilio entra in città in veste di cavaliere. Esempio:
Roland scende in battaglia contro la volontà di Carlo Magno che lo aveva tenuto in disparte poiché troppo giovane.
Roland riesce a fuggire dalla sua prigione, partecipa alla battaglia e grazie al suo intervento i francesi riescono a
vincere; e lui non portava la spada perché non era ancora cavaliere cosa che accade sul campo di battaglia. Le armi che
vengono date ad Aiol: Avis gli allaccia l’elmo e poi gli si vuole dare la spada e lo schiaffo rituale che lo faranno
diventare cavaliere; così parte. le armi del padre sono vecchie così come il cavallo.
Durante l’avventura incontra un gruppo di pagani che stanno tornando da un saccheggio. Non vedendo l’ora di fare il
cavaliere, prende una lancia e ne colpisce uno uccidendolo> esempio d’ingenuità dell’eroe. Gli altri lo attaccano ma lui
riesce ad uccidere tutti. Questa esperienza gli serve per capire che si trattino dei suoi avversari. Partito da Bordeaux, dal
sud-est della Francia per raggiungere Orleans. Si trova a Poities dove viene deriso da tutti per il suo vecchio cavallo: 24
lasse verso 910. C’è un ubriaco che corre verso di lui. Dopo che gli parla viene colpito dal cavallo che lo uccide. La
folla intorno lo prendono in giro e lo prendono per un ubriaco e che il cavallo sembra quello di Re Artù> per deridere
l’eroe paragonano i due cavalli (quello di Re Artù era ovviamente d’eccellenza). Si crea una folla che segue Aiol. In
questa folla cavaliere, dame, pulzelle etc. = gioia collettiva che contagia tutti nel vedere questo personaggio. Aiol viene
paragonato ad Hudegier, è protagonista di un romanzo comico che voleva uccidere una vecchia per la sua puzza.>
parodia delle chanson de geste (concetto carnevalesco). Aiol appare inatti un eroe sfatto con armi vecchie mentre adesso
viene paragonato al comico che alla fine non riesce ad uccidere la vecchia ma anzi costretto a baciarle il sedere. Si
continua con del sarcasmo da parte della folla. Paragoni: il cavallo di Re Artù e Hudegier.
04/04
Il cavallo è buono solo per essere dato in pasto ai cani. Può alloggiare presso il macellaio che gli insegnerà come
tagliare la carne e venderla, perché nella mentalità borghese è un lavoro umile che non deve far vergognare. Adesso
abbiamo la prima volta in cui vediamo come l’enfant si pone al mondo civilizzato. Verso 978: l’enfant si descrive come
uno sventurato e come uno che viene dall’altra terra= esilio.
I trovatori sono i poeti in lingua occitanica. Trovatore da tropus: tipo di componimento musicale. Per quanto riguarda
componimenti come chanson o lirica in francese non si parla di trovatori ma di troviero.
Il nostro troviero interviene commentando la frase di Aiol: parla al pubblico; dice che non esiste uomo nato da madre
che per quanto forte sia, è legato ad un’altra terra ed è privo di mezzi (male armato) che non sia disprezzato e preso in
giro. Crea un’equazione: il giovane che è vissuto in esilio è preso in giro come lo sarebbero tutti gli altri nella sua
condizione.
Verso 999: quando venne preso in giro, lui si arrabbiò e si sentì disprezzato. Gli venne il desiderio di tirare fuori il
brando istoriato. Nelle chanson si usava incidere delle parole> il brando è la spada con delle iscrizioni.
La lezione che il padre li aveva impartito del bosco evidenziava che bisognava essere paziente e non rispondere a
determinate ingiurie allora Aiol si calma e lascia la spada al suo posto.
Comportamento normale dell’enfant: quando esso si sente preso in giro, ha sempre uno scatto d’ira e ferisce o uccide il
suo avversario. Il contegno cavalleresco non sopporta l’umiliazione. La natura di Aiol è quella di tirare fuori la spada
ma gli viene chiesto di limitare i suoi istinti> comportamento atipico: sembra quasi che l’enfant debba sopportare queste
ingiurie, a differenza di ciò che farebbe un cavaliere. All’inizio l’eroe è sempre oggetto di attacco e violenza (in questo
caso solo verbale) ma l’eroe qui deve sopportare passivamente> violenza rituale dell’iniziando. Questa scena è un
passaggio iniziatico ovvero una prova, la sopportazione. Victor Turner immagina una fase al limite nella fase di
iniziazione: nella fase liminale immagina una communitas, comunità indifferenziata in cui non ci sono differenze
sessuali, sociali etc. ma predomina il rovesciamento di tutte le legge sociali.
Aiol: nome che deriva da un animale selvatico del folklore di cui noi non conosciamo bene l’identità.
Aiol viene poi accolto in una famiglia ad Orlean. La fanciulla della famiglia si innamora di lui e alla sera lo serve
cortesemente. 54 lassa: verso 2143: Aiol viene chiamato a dormire e lei lo porta a letto mano per la mano. Lei lo
massaggia e lui fa un sospiro perché non avevo mai visto cosa voleva dire essere servito dato che era stato allevato nel
bosco. Aiol rifiuta l’offerta amorosa non solo per non essere distratto ma perché sa che è la cugina e quindi il desiderio
di evitare l’incesto. 2215: il gentile cavaliere pensava che prima restituirà il feudo al proprio padre e poi potrà accettare
l’amore della fanciulla; rinuncia perché potrebbe fargli dimenticare il padre> la dolcezza della donna può mutare il
cuore dell’uomo e sviarlo intralciando in questo caso la missione del cavaliere. Dopo questa notte, Aiol riceve notizia
che un’armata nemica si è presentata sotto le mura di Luigi. Il re proibisce a qualunque cavaliere di sfidare gli avversari,
ma Aiol prende le proprie armi e nonostante la fanciulla che cerca di fermarlo va ad affrontare gli avversari. Ancora una
volta tutta la città ride di questo cavaliere così come il re che guarda tutto dalla torre> riso comune. Il portiere della città
che anche lui vuole ridere decide di aprire le porte della città e invece Aiol sconfigge gli avversari e libera la città. Da
questo momento, Aiol entra nelle grazie del sovrano, colui che aveva condannato il padre all’esilio cerca di minimizzare
la grande impresa (Macario) che lo sfida ad una corsa di cavallo. Da una parte il cavallo stanco e vecchi di Aiol,
dall’altro i cavalli robusti che comunque vengono sconfitti. I due si sfidano poi a duello, Aiol vince che chiede la
restituzione dei beni al padre. >fine prima parte.
La seconda parte si basa sulla conquista dell’amata. Aiol viene mandato a Pamplona, dove vede in un gardino un
gruppo di cavalieri infedeli che stanno per rapire la fanciulla, che era d’accordo, per accasarsi con un altro principe.
Aiol la rapisce e la conduce con se in Francia. si innamora di lui e alla fine accetta di sposarlo e di farsi cristiana per lui.
Terza parte: quando Macario viene liberato e pianifica un complotto per farli imprigionare. La famiglia si perde ma poi
alla fine si ritrovano e Macario viene fatto uccidere. La 2 e 3 parte si basa su schemi molto stereotipati.
Amore È interessante che nelle chanson classiche l’eroe deve respingere la tentazione amorosa che lo pone in
contrasto con i propri doveri cavallereschi; più tardi invece c’è l’immagine in cui l’enfant ha delle esperienze amorose
ma si tratta di episodi limitati per non distrarsi. Nelle chanson più tarde, l’amore diventa fondamento per costruire
l’identità cavalleresca.