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Petronio

La biografia
Il Petronius Arbiter che secondo i manoscritti sarebbe l’autore
del Satyricon è un personaggio di difficile identificazione storica.
Non si possiede alcuna notizia sul suo conto; l’unica “pista” ci è offerta
dallo storico Tacito, che negli Annales inserisce il ritratto di un cortigiano
di Nerone avente lo stesso nome, ma non menziona il Satyricon.
Il Petronio tacitiano è console nel 62 d.C. e muore
suicida nel 66, per volontà dell’imperatore.

La sua raffinatezza gli avrebbe fatto meritare


l’appellativo di elegantiae arbiter.

Nerone

Petronio > La biografia


Il Satyricon: titolo e datazione
Il Satyricon è avvolto dal mistero, non meno dell’identità del suo autore.
Il titolo è probabilmente un genitivo plurale con desinenza greca e
vorrebbe dire “libri di cose satiriche”.

Per quanto riguarda la datazione, vari elementi sembrano riportarci


all’età di Nerone:
•allusioni a vari personaggi storici,
noti da altre fonti;
•presupposti sociali della trama;
•il lungo inserto poetico intitolato
Bellum civile, che potrebbe
contenere dei riferimenti
alla Pharsalia di Lucano.

Musicisti, mosaico pompeiano

Petronio > Il Satyricon > Titolo e datazione


Genere letterario e stato del testo
L’opera, incompleta, appartiene probabilmente al genere del romanzo,
anche se presenta alcune particolarità, tra cui l’alternanza di prosa
e versi, espediente tipico della satira menippea.

La parte di testo giunta fino a noi costituisce


un lunghissimo frammento narrativo,
coincidente con parte del libro XIV, l’intero
libro XV, parte del libro XVI.

Non è possibile ricostruire gli antefatti, né


ipotizzare la conclusione del romanzo; ignoriamo
anche la sua estensione complessiva.

Georges-Antoine Rochegrosse,
La cena di Trimalcione (1910)

Petronio > Il Satyricon > Genere letterario e stato del testo


La trama
Encolpio, protagonista e narratore, rievoca le avventure vissute insieme
a un giovinetto di cui è innamorato, Gitone, desiderato anche da
Ascilto, compagno di ribalderie di Encolpio.
I tre vivono di espedienti in una città greca
della Campania. Lì incontrano il retore
Agamennone, che disserta sulla decadenza
dell’eloquenza, e sono poi costretti da
Quartilla, sacerdotessa di Priapo,
a partecipare a un’orgia.
Vengono quindi invitati, insieme al retore
Agamennone conosciuto in precedenza, Resti di banchetto, mosaico pompeiano
in casa di Trimalcione, liberto divenuto
ricchissimo. La cena offre al padrone
di casa l’occasione per ostentare sfarzo
e stravaganza.

Petronio > Il Satyricon > La trama


La trama
Dopo la cena e nuovi litigi tra Encolpio e Ascilto a causa di Gitone,
il primo incontra in una pinacoteca il poetastro Eumolpo, che a
commento di un dipinto declama un brano poetico, la Troiae halosis
(Presa di Troia) in trimetri giambici.
A questo punto Encolpio, Eumolpo e
Gitone, scampati a un naufragio,
giungono a Crotone (durante la
traversata Eumolpo narra la novella
della matrona di Efeso); in questa città
Eumolpo, spacciandosi per un vecchio
danaroso, con la complicità degli altri
due spilla cene e doni ai cacciatori di
eredità. Adam Elsheimer, L’incendio di Troia (1601)

Petronio > Il Satyricon > La trama


La trama
Eumolpo illustra i requisiti che deve
possedere la poesia elevata e ne fornisce
un esempio con il Bellum civile, forse
una parodia del poema di Lucano.
Questa scena non può essere collegata con
gli sviluppi precedenti della vicenda a causa
della frammentarietà del testo.

Verso la fine del lungo frammento a noi


giunto, Encolpio vive l’ultima avventura:
punito con l’impotenza per aver suscitato
la collera di Priapo, il giovane tenta di
recuperare la virilità perduta ricorrendo
perfino alla magia. Affresco da Ercolano

Petronio > Il Satyricon > La trama


I personaggi
La galleria di personaggi che attraversano le pagine del Satyricon
è sterminata. Ecco quelli più significativi:

nome caratteristiche
Encolpio studente di retorica squattrinato ed errabondo

Gitone il bel giovinetto di cui è innamorato Encolpio, suo compagno di viaggio

Ascilto rivale di Encolpio nell’amore per Gitone

Agamennone il retore che disserta sulla decadenza dell’eloquenza

vecchio letterato e avventuriero, esegue due degli inserti poetici del


Eumolpo
romanzo, la Troiae halosis e il Bellum civile
ricchissimo liberto, che organizza un sontuoso e stravagante banchetto
Trimalcione
per esibire quanto possiede

Petronio > Il Satyricon > I personaggi


Il problema del genere letterario
La complessità del Satyricon rende impossibile assegnare il testo
a uno dei generi letterari tradizionali, ognuno dei quali ha lasciato
una traccia in quest’opera:
genere letterario elementi caratteristici

• storia d’amore contrastato tra i due protagonisti


• vicende complesse
romanzo
• il viaggio, elemento narrativo che permette di spaziare
su ampi orizzonti geografici

fabula Milesia riferimenti sessuali espliciti

• alternanza di narrazione in prosa e brani in versi


satira menippea • parodia letteraria
• mescolanza di registri stilistici diversi

Petronio > Il Satyricon > Il problema del genere letterario


Il problema del genere letterario
La difficoltà di assegnare in maniera
univoca il Satyricon a un genere letterario
non dipende solo dalla presenza al suo
interno di elementi riconducibili a svariati
generi, ma anche a sensibili deviazioni
dagli standard di questi generi:
•l’amore nel Satyricon non è quello
eterosessuale dei romanzi greci
e non è certo vissuto con pudicizia;
•la fabula Milesia ha dimensioni molto più Resti del tempio di Era a Crotone

ridotte rispetto alla mole del romanzo;


•la satira menippea ha anch’essa
dimensioni più limitate e si indirizza contro
bersagli precisi.

Petronio > Il Satyricon > Il problema del genere letterario


Il manifesto letterario del Satyricon
I cardini della poetica di Petronio sono sintetizzati in un epigramma
con cui Encolpio si rivolge ai lettori:
•contro il moralismo dei tanti “Catoni” rivendica
la nova simplicitas, la “franchezza nuova”,
di un’opera che tratta il sesso in maniera
schietta e disinibita;
•l’importanza che il sesso assume nel romanzo
viene giustificata alla luce della dottrina
epicurea, secondo cui il fine della vita è
il piacere;
•fa professione di realismo rivendicando il diritto
di cantare quod facit populus, ciò che fa la gente; Frontespizio del Satyricon

•infine, con l’espressione puri sermonis gratia,


“la grazia del parlar schietto”, sembra sottolineare
i pregi stilistici dell’opera.

Petronio > Il Satyricon > Il manifesto letterario del Satyricon


Il realismo
Uno dei tratti caratteristici del Satyricon è
il realismo con cui vengono delineati personaggi,
situazioni, ambienti sociali. In particolare risulta
magistrale la ricostruzione sociologica
dell’ambiente dei liberti durante la cena in casa
di Trimalcione.

Il realismo di Petronio si esprime anche nella


mimesi linguistica. All’interno del romanzo
infatti con la lingua del narratore Encolpio – non
privo di cultura – coesiste la lingua propria di
ciascuno dei personaggi e con il latino dei
liberti, che presenta interessanti tratti popolari. La vecchia ubriaca

Petronio > Il Satyricon > Il realismo


Lo scopo dell’opera
Petronio non sembra avere ideologie o
modelli morali da proporre ai suoi lettori.
La sua narrazione, sia che adotti i modi
del realismo, sia che faccia propri i toni
della parodia, non offre strumenti di
valutazione etica.

Il narratore non stimola la riflessone etica


e nessuno dei personaggi è in posizione
tale da farsi portatore di una coerente
norma morale; sembra che il romanzo
sia scaturito dalla volontà di raccontare
la vita con arguzia e schiettezza. Scena di iniziazione ai misteri

Petronio > Il Satyricon > Lo scopo dell’opera

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