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dedica per Padre Marcello Vanni, un Frate a cui altri lavori sono stati
dedicati dal Maestro e che avr inciso profondamente nella crescita spirituale
di Liviabella. In questi lavori spicca una linea melodica che alterna
ribattuti ( come corda di recita gregoriana) a brevi slanci verso lacuto che
poi ripiegano immediatamente verso il suono declamato col ribattuto.
La terza preghiera recitata, proprio come una Preghiera della sera. La
viola ( utilizzata solo nella seconda e terza preghiera) intona un semplice
controcanto alla melodia in alternanza, come registro aggiunto di organo.
Del 1957 PAX , un trittico per coro a 2 voci uguali e voce solista : qui il
Maestro invoca la pace con tre brevi spunti per voce/voci e organo. E
anche questo un lavoro liturgico di invocazione e lode al Signore : la
melodia ricalca melodie gregoriane , con brevi estensioni e frammenti di
scale per toni interi, il tutto sempre indirizzato ad una eseguibilit ed
anche ad una facilit di adattamento della parte organistica a qualsiasi
strumento ( dall organo antico all organo ottocentesco).
Del 1959 sono i Tre Intermezzi per organo scritti per tre momenti forti
dellAnno Liturgico : Il Natale : questo Intermezzo apre con una Pastorale
e termina con una Ninna Nanna. Il secondo, invece, una Passione, scritta
in tempo di Andante Desolato e ricamata su un basso che sembra quasi
un ostinato di Passacaglia, con lievi trasformazioni di battuta in battuta. il
clima quello triste della Passione ed a suggellarlo, alla fine c una
accordo maggiore che diventa minore ( quasi una cadenza Piccarda a
rovescio) a testimonianza della morte. Il terzo Intermezzo, Pasqua, quindi
Resurrezione : qui evidente la gioia, testimoniata dalluso di ritmiche
tipiche degli ottoni ( spesso richiesto il registro di tromba) ed anche dalla
figura dellemiolia. E una continuazione dell Intermezzo precedente anche
perch termina con lo stesso accordo finale di prima, ma questa volta in
modo maggiore. Tre Intermezzi, la triade maggiore, i momenti scelti
dallautore ci fanno capire quanta fede ci fosse in lui, il richiamo a
Bach evidentissimo : il numero tre, simbolo della Trinit, la terza
maggiore conclusiva , simbolo della perfezione armonica, la gioia
espressa con un ritmo incalzante finale ci rimandano anche alle partiture
di Messiaen, la cui fede provata da una produzione organistica quasi
esclusivamente di carattere sacro e liturgico. Riporto alcune frasi della
prefazione a questi lavori , scritta nella pubblicazione del 1960, ahim non
firmata.incurante delle avversit e degli ostacoli che ogni giorno si
vanno moltiplicando nella nostra complessa ed agitata vita, refrattario,
nel campo artistico, a spericolate sollecitazioni di carattere estetico, alle
clamorose esibizioni del nuovo con relativi allettamenti di facili ed
immediati successi, Liviabella tira diritto armato soltanto di pazienza, di
amore e di fede.
Condivido in pieno queste parole, perch penso non fosse facile, per un
compositore, cercare di ritagliarsi uno spazio linguistico all interno di un
periodo dove tutto pareva dovesse essere indirizzato diversamente. In
questo lanalogia con Messiaen ancora pi forte.
Del 1961 sono i Tre canti per la morte di un fanciullo che si aprono
con un movimento di Ninna Nanna, chiaramente testimoniato dalla
ritmica, seguito da uno straziante In Memoriam, dove garbate dissonanze
ci esprimono un grande dolore che per viene lenito dal Girotondo degli
Angeli, dove evidente la gioia consapevole della Resurrezione. Tutta
questa produzione sacra ha , oltre che valore artistico e liturgico, un grande
valore di testimonianza : attraverso queste pagine Liviabella vuol
condividere con noi i forti valori della sua fede : ci riesce benissimo.
Del 1961 anche la Preghiera per ottenere Santi Sacerdoti ( il brano che pi
mi ha incuriosito e che ho divulgato con passione presso tutti i cori liturgici
della diocesi diretti da amici o ex allievi ) : una specie di Tropo sul
Padre Nostro. Per andare incontro alle esigenze sempre crescenti di facile
esecuzione, ma senza mai rinunciare all aspetto artistico, in questa
preghiera Liviabella affida ad un solista il canto del Padre Nostro:
mentre linvocazione cresce lentamente di intensit e di altezza al
termine di ogni frase c lintervento del coro ( assemblea eventuale) che
invoca Donaci dei santi Sacerdoti . La tonalit scelta Re maggiore, non
credo sia un caso.. tutto si conclude su questa triade con l
invocazione donaci dei Santi Sacerdoti a distanza di cinquantanni
sembra anche profetica, in quanto ci sono sempre meno Santi
Sacerdoti. Il valore di questo lavoro sta anche nella sua eccletticit, a
me sembrata una traccia sulla quale costruire un canto liturgico a
seconda dell organico a disposizione della Cappella Musicale, ragion per
Rondoni, che ha ricondotto la fiaba ai nostri giorni, poi oltre alla scrittura
per Pianoforte a quattro mani ho usato la celesta come evocazione delle
melodie della Riderella di Liviabella. Di seguito riporto alcune pagine
( tutta la partitura decidi tu Annarosa ) di questo mio lavoro, grato al
M Lino Liviabella per avermi fatto conoscere , attraverso la sua musica
ed anche attraverso i suoi figli, il suo essere grande musicista e
testimone di fede.
Gian Paolo Luppi