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Il cammino delluomo: il progresso e sue interpretazioni

Da sempre luomo nel suo cammino ha sentito il bisogno di fermarsi a riflettere sulla strada percorsa e su quella che lo attender: ogni societ umana, in epoche storiche e in luoghi diversi ha sentito la necessit di conservare memoria del passato, trasmettendone il racconto di generazione in generazione, e di interrogarsi sul futuro, cercando in qualche modo di riconoscere il senso della propria storia. Alcune si sono nutrite dellaspettativa rassicurante di un futuro, certo o probabile, migliore del passato, come altre hanno concepito lidea opposta di unet delloro, irrimediabilmente consegnata a un mitico e mai abbastanza rimpianto passato. A partire dal XV secolo, lidea ottimistica del progresso ha pervaso largamente la civilt dell!uropa occidentale moderna: partita dopo le scoperte geografiche alla conquista del mondo, ha alimentato il dinamismo economico della sua borghesia, si " esaltata nelle sue rivoluzioni politiche, dirette ad affermare i diritti di libert, uguaglianza e fratellanza tra gli uomini, e ha celebrato i suoi maggiori trionfi con la rivoluzione industriale che ha accresciuto a dismisura il potenziale di beni e risorse disponibili per lumanit. #estimoni e beneficiari di passi da gigante ininterrotti della tecnica, gli uomini del X X secolo sono stati indotti a battezzarlo $il secolo del progresso%. &a nozione di progresso, allude a una particolare concezione della storia, secondo la quale implicita al divenire storico vi " una nota specifica di perfezionamento, di avanzamento verso gradi o stadi superiori, di trasformazione graduale e continua dal bene al meglio. 'ontiene quindi, ineliminabile, un elemento di speranza o di fede nel futuro: " perci( anche un modo positivo di intendere il tempo, che viene vissuto come dimensione necessaria ai fini della realizzazione del mondo e dell)uomo. Verso la fine del *ovecento, invece, malgrado conquiste tecniche ed economiche inconfrontabilmente superiori, lumanit " sembrata guardare con pi+ angoscia che fiducia al proprio futuro: lidea di progresso pare irrimediabilmente in crisi. , una ragione in pi+ per riflettere su quali ne siano state le radici, su quali fondamenti razionali questa idea si sia costituita e quali ne siano state le diverse formulazioni nella storia del pensiero.

Il Mondo Antico
-rima dellet moderna la nozione di progresso, intesa come espressione del senso in cui muove la storia complessiva degli uomini, fu pressoch. assente nella riflessione filosofica, nella cultura e nel pensiero religioso. /olo linteresse degli umanisti per un passato da riscoprire criticamente nei suoi caratteri pi+ autentici e la nuova visione del valore della vita terrena delluomo espressa dal 0inascimento aprirono la via a considerazioni pi+ ottimistiche sul futuro dellumanit.

-revaleva, nel mondo classico, piuttosto lidea opposta a quella di progresso, termine che deriva s1 dal latino, ma con un significato diverso da quelli di progredior e progressus, che non avevano alcun riferimento al tempo e alla storia. 2! bene comunque precisare che, mentre per let moderna disponiamo di veri e propri testi filosofici inscritti in un dibattito fra le varie posizioni, per la concezione del tempo nellantichit possiamo riferirci prevalentemente allinterpretazione di testi poetici, differenti da saggi filosofici sia per impostazione che per finalit, e a quella dei miti, principali veicoli di domande e risposte essenziali sulluomo.3 Anche solo la formulazione di teorie progressiste era preclusa da tradizioni e convinzioni profondamente diffuse e radicate quali: &a tradizione di una primitiva et delloro, ritenuta nelle diverse narrazioni mitologiche e religiose let pi+ felice per il benessere umano. /i tratta di unet di lontanissimi progenitori cui gli dei stessi avevano parlato e cui la natura era amica, e a paragone della quale tutta la storia successiva si configura piuttosto come processo di decadenza. &a prima attestazione del mito nel mondo greco la troviamo, sulla scorta della letteratura sapienziale orientale, in !siodo. 4n giudizio sul tempo generalmente negativo. /econdo gli antichi il bene, il giusto, il vero stanno nell)immutabilit: solo ci( che ha forma stabile e permanente " compiutamente realizzato5 il tempo disturba e corrompe5 ci( che vive nel tempo " destinato a perire. l divenire, nella filosofia classica, " pensato secondo l)immagine del ciclo: tutto ritorna, niente di veramente nuovo si produce. 4n esempio 2certo non il pi+ significativo, in quanto derivato da teorie di altri e applicato solamente al campo delle istituzioni, ma comunque a mio parere il pi+ calzante allinterno del programma svolto questanno3 di questa concezione ciclica del divenire pu( essere considerata la teoria dell dello storico -olibio 2 sec. a.'.3 &a convinzione di una necessit dellaccadere determinata da volont e leggi superiori. !cco che allora anche formulazioni che esaltino le capacit e i progressi delle delluomo si trovano a tener conto di un necessario destino che trascende le possibilit e la comprensione delluomo 2" il caso del -rometeo ncatenato di !schilo3 o di leggi morali superiori che ne limitino lagire 2" il caso del 67 stasimo dellAntigone di /ofocle3

Eschilo, Prometeo Incatenato (456 a.C.?)

*ella tragedia il #itano ribelle appare come protagonista positivo della vicenda, in quanto assurge al ruolo di eroico difensore del genere umano di fronte allonnipotente dominio di 8eus 2presentato come un despota assoluto e malvagio, ragione che fa sospettare la paternit eschilea della tragedia3, che rifiuta di concedere allumanit la via del progresso. l coro delle 9ceanine e il #itano 9ceano richiamano inutilmente -rometeo a un comportamento rispettoso degli dei. Allinterno del coro c" una contrapposizione tra ossequio alle leggi di 8eus e partecipazione alla sofferenza del #itano: spia preziosissima per individuare il messaggio che !schilo intendeva proporre al suo pubblico. !gli convoglia tutta la simpatia dello spettatore su -rometeo sofferente, ma attraverso la pietas del coro insinua il richiamo a una condizione umana che comunque non " pi+ quella delloro e che richiede, sulla linea di !siodo, laccettazione del mondo cos1 com", con i condizionamenti naturali e i limiti oggettivi che si pongono quotidianamente al vivere delluomo e che fanno parte dellordine stabilito da 8eus. *el periodo tra :;<< e :=<< la figura di -rometeo diventer il simbolo della lotta delluomo per la sua dignit 2si veda ad esempio il -rometeus 4nbound di -.>./helle? , che si conclude con la disfatta di 8eus e lesaltazione del #itano3. !schilo invece brucia in partenza quella che sar la visione libertaria del mito cara ai romantici: in tutto il suo teatro, muovendo dal riconoscimento della realt, egli cerca di fondare un ordine di giustizia entro il quale le antiche forze primordiali e i loro rappresentanti, dalle !rinni al benefattore -rometeo, restino operanti ma subordinate, presenti e tuttavia marginali rispetto a un perno che abbia il suo punto di riferimento in 8eus tutore di . ! attraverso il dolore che luomo impara 2 ) a operare le sue scelte con saggezza e apprende i limiti entro i quali definire s. stesso:

te/xnh d/ a)na/gxhj a)sqeneste/ra

(v.514)

@la conoscenza tecnica " di molto pi+ debole del destino@

Sofocle, Antigone (442 a.C.) - Il 1 stasimo

vv. ABCDE<C del -rometeo ncatenato contenevano una concezione di progresso umano come crescere delle competenze tecniche. 4n passo analogo " il primo stasimo dellAntigone di /ofocle. 4no dei significati sottesi allAntigone " la condanna del senso di orgogliosa certezza e onnipotenza che pervade i pensieri e le azioni degli uomini, quando si ritengono potenti, offuscando in loro la consapevolezza del destino effimero e del limite imposto dagli dei come invalicabile 2cfr. anche l a)gw/n tra Antigone e 'reonte sul umanoFdivino3. &esplicitazione di questo motivo tematico " affidata al celebre 67 stasimo: una guardia ha riferito che qualcuno ha disubbedito allordine di 'reonte coprendo di polvere il cadavere di -olinice. l coro degli anziani, sbigottito dallardire del fatto, tesse lelogio appassionato dellintelligenza e della capacit inventiva delluomo, esprimendone lambigua valenza con laggettivo 2$meraviglioso% e $terribile%3: polla\ ta\ deina\ kou)de\n a)nqro/pou deino/teron pe/lei @Golte sono le realt eccezionali, ma nulla " pi+ eccezinale dell)uomo@

'on la sua intelligenza luomo ha escogitato il modo di solcare il mare e di coltivare la terra5 con inventiva 2 9/) ha appreso a cacciare gli animali terrestri e marini e ha posto al suo servizio il bestiame domestico, cavalli e tori5 ha sviluppato la parola, il pensiero, la capacit di difendersi dalle insidie della natura, $provvisto di espedienti per ogni evenienza 2)%5 $mai sprovveduto 2 ) va incontro al futuro%. /oltanto alla morte non riesce a sfuggire, ma alle malattie sa opporre rimedi. &esaltazione dellintelligenza delluomo si chiude con una valutazione sul piano etico: questa genialit inventiva, che si esprime in trovate tecniche sempre nuove e inattese, non " unicamente e indistintamente positiva, perch. si volge ora al male ora al bene. $'hi rispetta le leggi della terra e la giustizia inviolabile degli dei " molto onorato nella sua citt 2), " indegno nella citt 23 chi a causa dellorgoglio non segue il bene%. l richiamo alla moralit sociale del progresso umano va letto come risposta a una concreta esigenza dellAtene del tempo, in cui gli sviluppi intellettuali e le trasformazioni culturali in atto preannunziavano la messa in discussione dei valori e la crisi dei criteri etici tradizionali. 4na $interpretazione umanistica% del progresso doveva essere diffusa ad Atene nella seconda met del V secolo, frutto dellaffermazione del relativismo dei valori etici propugnato dai sofisti. /ofocle, facendo propria una tale prospettiva razionalistica, ne vuole indubbiamente mostrare i limiti: il poeta non nega la positivit del progresso, ma vuole insegnare che esso non deve essere indifferente ai valori etici e religiosi. &uomo pu( scegliere il bene o il male, la pietas o lempiet, e la sua scelta condiziona la sorte della citt.

La svolta dellEt Moderna e Contemporanea


4na novit rispetto al pensiero classico viene dal cristianesimo, per il quale l)avvento del 'risto rompe la circolarit del tempo e distende su di una retta il destino dell)uomo, con un finale di redenzione 2concezione questa ereditata dall)ebraismo3. &a visione del cristianesimo medioevale sui destini ultimi delluomo comunque escluse generalmente lidea di un mondo terreno in corsa verso la perfezione5 questa apparteneva al mondo ultraterreno cui avrebbero avuto accesso, anima e corpo, gli uomini in grazia di Dio, dopo la catastrofe della fine dei tempi. ! per( vero che tale nuova concezione racchiude in nuce un aspetto fondamentale della concezione moderna del progresso: la nozione teleologica di futuro come @orizzonte

temporale di un fine determinato@. l senso del necessario progresso intrinseco alla storia si fa invece decisamente strada nel 0inascimento. Hi Hiordano >runo 2'ena delle 'eneri3 riconobbe nell)astronomia copernicana il segno della maturit raggiunta dai moderni rispetto agli antichi. Ga si deve a Irancis >acon la prima formulazione di unidea di progresso, concepita come risultato di un sapere che cresce nel tempo 2veritas filia temporis3, in virt+ fondamentalmente dellaccumulazione delle conoscenze scientifiche che accrescono il potere delluomo sul mondo. , di >acone 2*ovum 9rganum /cientiarum3 laffermazione famosa che $la vecchiezza del mondo va attribuita ai nostri tempi e non a quella giovinezza del mondo che fu presso gli antichi JKL come da un uomo anziano possiamo aspettarci una conoscenza molto maggiore delle cose umane e un pi+ maturo giudizio che non da un giovane%. l concetto fu ripreso pressoch. negli stessi termini da -ascal, per il quale $quelli che noi chiamiamo antichi... formavano l)infanzia degli uomini%. #ra :E<< e :C<< il concetto del progresso " comunque per lo pi+ attribuito al piano teoretico: crescono le nozioni delluomo, ma non " detto che si perfezioni il suo animo. &a decisa estensione del concetto di progresso anche alla sfera etica " invece opera precipua dellilluminismo settecentesco, convinto che la liberazione delluomo dai suoi errori teorici e dalle sue superstizioni dogmatiche sia di necessit anche un affrancamento dalle cause della sua inferiorit morale 2$giustoMrazionale% e connubio eticoDteoretico $Audes scire%3: il progresso si afferma come criterio di interpretazione globale della storia dellumanit. Da allora la maggior parte degli indirizzi culturali e filosofici di rilievo presentano un)impronta storicista e coltivano l)idea della progressivit sia del sapere che delle condizioni umane. l concetto di progresso poi si differenzier in due varianti antitetiche, illuministica e romantica, cui possono essere ricondotte tutte le moderne filosofie della storia. 263 &a concezione illuministica intende il progresso come perfettibilit indefinita, dipendente dall)uomo. !ssa riconosce il carattere problematico delle conquiste realizzate dall)umanit, e vede nel progresso una possibilit che richiede di essere attuata mediante l)opera degli uomini. Da questo punto di vista il processo storico comprende anche periodi di regresso e di decadenza. /ta all)uomo liberare la ragione dalle tenebre e dai condizionamenti che la limitano, affinch. essa possa rischiarare il suo cammino. l progresso, quindi, secondo l)illuminismo, " qualcosa di soltanto possibile. 2N3 -er la concezione idealisticoDromantica invece il progresso " necessario, iscritto nella vicenda delle cose, e la conservazione del patrimonio acquisito dallumanit automatico. &a serie cronologica degli eventi " quindi contraddistinta da un incremento costante di valore: ogni periodo di apparente regresso rappresenta la condizione indispensabile di un ulteriore progresso. n tale maniera la successione degli avvenimenti, e di conseguenza anche il progresso, " opera non pi+ degli uomini, ma di un principio assoluto che governa dall)interno la storia 2e comunque accertabile dal pensiero umano3. *on " indispensabile che il concetto della storia come ordine provvidenziale si fondi sulla credenza in una provvidenza, immanente o trascendente, di natura divina. @9rdine provvidenziale@ significa @ordine necessario e perfetto@ e un ordine siffatto " riconosciuto proprio della storia anche da dottrine che negano il concetto religioso della provvidenza, come il positivismo e il marOismo. , chiaro che da queste due concezioni del progresso discende un diverso atteggiamento nei confronti della storia. l riconoscimento del carattere problematico del progresso esige una valutazione del processo storico e delle sue varie direzioni e fasi5 l)affermazione della necessit del progresso implica invece una giustificazione integrale della storia.

Ottocento: l ottimismo metafisico Delle idee e dellimpegno degli illuministi sul fronte del progresso, l9ttocento accoglie e accentua il fondamentale ottimismo, ma ne lascia generalmente cadere i motivi di maggior problematicit, come quelli pi+ legati alla consapevolezza della necessit dellimpegno umano per la sua realizzazione. n questo senso, nel clima di tensione intellettuale ed emotiva verso valori e certezze assolute del romanticismo, la filosofia della storia dellepoca assume un carattere di certezza metafisica che conferisce alla nozione di progresso i requisiti della necessit e della prevedibilit. /u questo comune connotato si sviluppano peraltro almeno tre fondamentali indirizzi divergenti: lidealismo, il positivismo, e il materialismo storico.

! i"ealismo #omantico

0ispetto a un piano provvidenziale, pur infallibile e necessario, di per s. imperscrutabile dal punto di vista religioso, lidealismo tedesco costituisce al tempo stesso un superamento e un ritorno a una concezione della ragione come principio fondamentale di conoscenza e verit, in particolare in Hegel 26;;<D6=B63, dove non c" differenza tra realt e ragione 2$tutto ci( che " reale " razionale, e viceversa%3. /u questo principio Pegel costru1 il pi+ sistematico ed esaustivo sforzo di interpretazione della /toria, in termini di progresso assoluto e necessario, che sia mai stato realizzato. Alla ragione umana e problematica degli illuministi egli sostituisce lidea di una 0agione assoluta e universale, di cui tutta la /toria " autorealizzazione e automanifestazione, attraverso un progresso che si realizza per successivi stadi secondo il meccanismo dialettico $tesiDantitesiD sintesi%. Di questa 0agione, motore e realt della /toria, sono di conseguenza compartecipi la ragione umana individuale e la ragione collettiva 2lethos3 dei popoli, in misura via via pi+ consapevole, fino ad identificarsi completamente al culmine del progresso storico, necessariamente coincidente con legemonia dello /tato 2che Pegel identific( con la nazione tedesca3, in cui si realizza lespressione compiuta della 0agione nello stadio supremo della filosofia.

Il mate#ialismo sto#ico Qarl P.Marx 26=6=D6==B3 condivide sostanzialmente lottimismo metafisico di Pegel e lidea di una storia necessariamente diretta al progresso e razionalmente 2o, meglio, $scientificamente%3 prevedibile, ma ne rovescia la premessa fondamentale: la realt materiale " per Pegel soltanto il riflesso opaco della ragione, per GarO il pensiero, le ideologie, sono il riflesso delle condizioni materiali. Di conseguenza non nella ragione astratta, ma nei concreti rapporti di produzione, che determinano le condizioni materiali di vita e lavoro degli uomini, sta il motore della storia. l materialismo storico di GarO si contrappone altrettanto nettamente al materialismo giudicato dogmatico del positivismo: per il positivismo infatti il progresso " frutto della progressiva evoluzione tecnicoDscientifica, GarO invece interpreta la storia come una sequenza di stadi successivi determinata dalla dialettica della lotta di classe che raggiunge necessariamente uno sbocco rivoluzionario. Durante la storia si troverebbero a confronto classi e strati sociali che, in quanto portatori di interessi determinati, avrebbero un ruolo storico, politico e civile o @progressivo@ o @conservatore@. l conflitto politico e sociale si insedierebbe, quindi, tra classi che tenderebbero irrimediabilmente e univocamente verso il @progresso@ e altre che tenderebbero verso la @conservazione@. Determinante " dunque la lotta di classe, in quanto non solo rende manifesti gli effettivi meccanismi della storia, ma svela la natura mistificatoria delle ideologie con cui le classi dominanti giustificano il loro potere e rende consapevoli gli oppressi del proprio ruolo rivoluzionario. n questa chiave GarO ne l 'apitale interpret( la societ industriale capitalista 2storicamente destinata alla crisi3 in termini di conflitto tra capitale e lavoro, contrapponendo il capitalista, detentore dei mezzi di produzione 2capitali, macchine e officine3, al proletario 2padrone cio" soltanto della propria prole3, costretto a vendere la forza delle proprie braccia per sopravvivere, e privato di una quota crescente del valore del suo lavoro: il profitto o plusDvalore. -erci( GarO ritenne inevitabile la rivoluzione proletaria diretta ad abolire la propriet privata e a socializzare i mezzi di produzione fino alla instaurazione, attraverso la fase intermedia della dittatura del proletariato, della societ comunista, nella quale $il libero sviluppo di ciascuno sar condizione del libero sviluppo di tutti%: stadio finale della dialettica storica 2Ganifesto del -artito 'omunista3.

Il positivismo l pensiero positivista, che riflette e accompagna laffermazione dellorganizzazione tecnicoDproduttiva della societ industriale, " caratterizzato da un ottimismo metafisico di tuttaltro tipo. !sso eredita il motivo pi+ schiettamente baconiano e illuministico della liberazione dell)umanit per virt+ del progresso scientifico, esaltandone romanticamente la funzione messianica di guida unica e certa in ogni campo del pensiero e della vita individuale e sociale. &a scienza, per i maggiori esponenti del positivismo " una garanzia infallibile per la fondazione di un nuovo ordine sociale, morale e religioso. Comte 26;R=D6=E;3, il padre della sociologia, nel suo 'orso di Iilosofia -ositiva elabora una filosofia della storia fondata sulla famosa legge dei tre stati D teologico, metafisico e scientifico S attraverso cui passa la storia delluomo e in cui prima o poi qualunque branca della conoscenza umana " destinata a entrare, e preconizza la necessaria realizzazione di una societ perfetta integralmente basata sui principi della scienza 2tecnocrazia3.

Il $e#ismo "i %io&anni $e#'a ( Il )Ciclo "ei $inti*


'" una stretta dipendenza tra la letteratura verista, il *aturalismo francese e il -ositivismo: il *aturalismo francese 2diffuso dal 6=;< circa3 eredita dal -ositivismo la convinzione del primato delle scienze e il concettoD cardine che ogni disciplina Sdunque anche larteD sia un organismo regolato da leggi socioDambientali. /e ne desume un tipo di narrativa incentrata sul romanzoDdocumentoDinchiesta, in cui il narratore " assimilato allo scienziato, impegnato in una fredda e obiettiva descrizione del reale e del meccanismo che governa fatti, comportamenti e relazioni umane. !mile 8ola 26=A<D6R<N3, il maggior naturalista francese, autore in particolare del vasto ciclo dei 0ougon Gacquart 2minuziosa indagine, in una ventina di romanzi, di unepoca e di una societ: la -arigi del secondo impero3, viene reso noto in talia tempestivamente determinando la nascita di quello che sar il Verismo italiano. Hiovanni Verga 26=A<D6RNN3, il capofila del Verismo, " laudace elaboratore 2dopo una serie di romanzi $borghesi% e sentimentali3 del canone dellimpersonalit: cio" la fedelt al documento umano e al precetto che la mano dellartista sembri assolutamente invisibile, tanto che lopera darte risulti quasi essersi $fatta da s.%. l decennio pi+ fecondo del lavoro di Verga si colloca tra 6=;R 2le novelle Vita dei 'ampi3 e 6==R 2GastroDdon Hesualdo3, con la tappa saliente dei Galavoglia 26==63, il testo stilisticamente pi+ rivoluzionario, che dalla sceltaDchiave dellimpersonalit fa derivare una serie di sapienti tecniche formali tra loro correlate. Ad esempio lartificio della regressione, con ladozione del $narratore popolare%, posto allo stesso livello culturale dei pescatori siciliani rappresentati, che filtra lintera vicenda5 lutilizzo del discorso indiretto libero 2erlebte 0ede35 labilissima dialettalit raggiunta dallinterno, escludendo cio" linserzione meccanica, superficiale, folTloristica di termini e locuzioni direttamente dialettali. Galavoglia, storia di una sfortunata famiglia di poveri pescatori di Aci #rezza, doveva essere il primo quadro di un ciclo di romanzi intitolato vinti 2i successivi avrebbero dovuto essere GastroDdon Hesualdo, &a duchessa di &e?ra, &)onorevole /cipioni, &)uomo di lusso3, destinato a tracciare, secondo il modello offerto dai naturalisti francesi, un vasto affresco della societ contemporanea. l programma 2che si arrest( in realt al secondo romanzo, il pi+ tradizionale GastroDdon Hesualdo3 rispondeva a una precisa concezione, secondo la quale non era messo in discussione il mito ottocentesco del progresso, ma l)interesse si volgeva ai $deboli che restano per via, ai fiacchi che si lasciano sorpassare dall)onda per finire pi+ presto%. Hi il terzo romanzo tuttavia rimase allo stadio di tentativo. Affrontando di nuovo la societ aristocratica e borghese il romanziere avrebbe in effetti rimesso in discussione non solo la sua poetica ma i risultati pi+ sicuri della sua stessa poesia, e persino quello strumento geniale della sua arte che consiste nella lingua, ormai decisamente lontana dai moduli fiorentini e manzoniani, e ricalcata sulla parlata siciliana non tanto per certo colorito lessicale quanto per la sintassi snodata e franta che, senza indulgere al gusto del folTloristico e del dialettale, riproduce il modo d)interpretare la realt proprio dell)animo popolare.

Contro lIdea di Progresso

&idea di progresso ebbe i suoi oppositori anche nei momenti storici in cui maggiore era il suo peso in ambito filosofico. &a cultura romantica si divise tra lottimismo metafisico degli idealisti e un radicale pessimismo: contro lidentit hegeliana di ragione e realt, Schopenhauer 26;==D6=C<3 nella sua opera l Gondo come Volont e 0appresentazione sostenne che i fenomeni sensibili sono soltanto una rappresentazione illusoria della realt 2il velo di ma?a3, diretti a nasconderne la vera natura intimamente irrazionale che egli identifica in una volont vitale quanto cieca, che condanna la vita umana a oscillare tra noia e dolore, ed indica nella compassione e nellascesi la sola via di salvazione. l pessimismo " anche motivo ispiratore fondamentale della visione del mondo e dellespressione poetica di Leopardi, per il quale $i progressi della ragione e lo spegnimento delle illusioni producono la barbarie%.

Il +essimismo leo+a#"iano ( )!e ma'nifiche so#ti e +#o'#essi&e* "e La Ginestra *ella sua ultima stagione poetica Hiacomo &eopardi 26;R=D6=B;3, dopo il nuovo abbandono di 0ecanati e il ritorno a Iirenze, avverte presto la distanza che lo separa da uomini e idee a suo giudizio ingenuamente ottimistiche e fiduciose, trincerandosi dietro una barriera invalicabile e maturando il proprio risentito distacco

dalle parole dordine risorgimentali. l suo atteggiamento distaccato, le sue stesse convinzioni ideali che ormai le 9perette morali in particolare avevano reso di pubblico dominio trovano riscontro nella -alinodia al marchese Hino 'apponi 26=BE3, che testimonia linsofferenza, sempre pi+ acuta, per le nuove utopie coltivate con cieca convinzione, del tutto incompatibili con la sua concezione del mondo, di segno diametralmente opposto. &eopardi mantiene un costante riferimento a una tradizione di pensiero laica, materialista, settecentesca5 il suo pessimismo 2che nasce dalla constatazione della vanit di ogni illusione e di ogni valore, e dalla tragicit della condizione delluomo3 lo porta alle soglie del pi+ radicale nichilismo, trovando uno sbocco $positivo% solo nella Hinestra e nella sua$poetica eroica%: la consapevole, solitaria contrapposizione del poeta alle idee dominanti del suo tempo. &a severa coscienza del proprio rifiuto di ogni compromesso vilmente ottimistico si allarga in uninvocazione filantropica percorsa dall)esigenza di solidariet umana: nel titanico confronto tra gli uomini cha ardiscano a levare gli occhi alla verit e la *atura il vincitore " luomo, poich. solo lui " capace di $vero amor%. l poeta riscopre e si rivolge a quellumanit viva, presente e sofferente che solo in questultima stagione sembra affacciarsi allorizzonte della sua poesia. Dal mondo dei chiusi affetti e illusioni giovanili &eopardi " definitivamente uscito, e mostra di dividere con i suoi simili il peso delle contraddizioni umane, che vede incarnate nei miti del suo secolo, negli eventi della storia contemporanea.

&a Hinestra viene composta a #orre del Hreco nella primavera del 6=BC e pubblicata postuma nell)edizione dei 'anti del 6=AE quale ultimo componimento, probabilmente secondo la volont del poeta. l fervore polemico leopardiano, rifiutante ogni ideale di progresso e ogni compromesso vilmente ottimistico, si allarga qui in una meditazione percorsa da accenti di solidariet umana: nella lotta contro la *atura e il Iato l)$odorata ginestra, contenta dei deserti% assurge a simbolo dell)accettazione consapevole e coraggiosa, priva di ogni superbia e vano orgoglio, della dolorosa condizione del vivere.
l tema delle rovine, della catastrofe tellurica o vulcanica 2frequente nella poesia settecentesca3, assume la funzione di mettere in crisi la concezione ottimistica nei lumi e la fiducia nel progresso, rivelando le insidie temibilissime e incontrollabili della natura. 4n motivo centrale del canto " la polemica contro le utopie progressiste del secolo: Jvv.666D66CL si tratta di una rivelazione2limpotenza, linfelicit e la nullit delluomo nelluniverso3 totalmente negativa, e che viene a colpire non solo lo spiritualismo ottocentesco, ma 2lo testimoniano del resto infiniti altri luoghi dellopera leopardiana3 qualsiasi forma di vana e folle superbia antropocentrica, laica o religiosa, umanistica o teologica o metafisica, insomma qualsiasi verit positiva. l canto orchestra e fonde due registri in apparenza divergenti: quello satirico e quello lirico, linvettiva contro gli uomini che hanno preferito le tenebre alla luce e la poesia del fiore che nasce sopra il vulcano: la verit, il coraggio, la piet che levano la loro voce sopra il deserto delle miserie umane.

!a c#isi no&ecentesca "ell i"ea "i +#o'#esso

*el :R<< le argomentazioni contrarie poggiano generalmente sulla negazione dellidentit tra progresso e ragione e del legame necessario fra progresso della conoscenza e progresso reale dell)umanit. &e confutazioni sono state sia pratiche e quindi sotto gli occhi di tutti 2specialmente gli orrori delle due Huerre Gondiali: il &ager, il Hulag, Piroshima3 che teoriche. /i pensi alle filosofie esistenzialiste dellantiscientifico Peidegger 26==RD6R;C3 o dellantiscientista Uaspers 26==BD6RCR3, o alla critica popperiana del neoD positivismo. Popper 26R<ND6RRA3, il pi+ importante epistemologo del secolo XX, nella sua opera &a 0icerca non ha Iine mette in evidenza lunione di forza e debolezza che costituisce il pensiero filosofico: una teoria scientifica " vera quando " falsificabile 2non quando " verificabile come pensavano i neoDpositivistiV3, la forza della scienza sta nella sua debolezza, che le permette di progredire allinfinito con sempre nuove teorie. Ga nonostante questo la fede nel mito del progresso e latteggiamento positivista e scientista sono arrivati fino ai giorni nostri, diffondendosi talora palesemente talora nascostamente a livello sia di massa che non. 4n esempio attuale pu( essere il dibattito riguardo la globalizzazione, processo che postulando lidea di progresso si propone come indispensabile al suo perseguimento, e che vede in sostenitori e oppositori la ripresa di alcune delle posizioni sul progresso elaborate dalluomo nel corso della storia.

La Globalizzazione: il prossimo passo?


&a globalizzazione " lespansione su scala mondiale dei meccanismi di libero scambio tipici delle societ capitalistiche : secondo i suoi sostenitori, " portatrice di maggior ricchezza alle nazioni industrializzate e di sviluppo ai -aesi arretrati. /econdo i detrattori porta invece a eccessivi profitti per le grandi aziende e allo sfruttamento dei lavoratori nei paesi poveri. Ga tale processo di integrazione interessa s1 le economie, ma anche lambiente, le culture, il costume e la vita sull)intero pianetaK #ra i maggiori teorici della necessit di ampliare a tutto il pianeta il sistema di libero scambio e leconomia di mercato furono tra la fine degli anni ;< e linizio degli anni =< gli economisti della $scuola di 'hicago%, i cosiddetti $'hicago >o?s% seguaci del professor Gilton Iriedman, premio *obel per leconomia e ispiratore delle politiche economiche di 0onald 0eagan 2presidente degli 4/A dal 6R=6 al 6R=R3. &a loro $ricetta% economica consiste in tagli alle tasse e alla spesa pubblica e nella liberalizzazione dei commerci. &a caduta del Guro di >erlino nell=R segna la fine del mondo bipolare e quindi laffermazione delleconomia di mercato, che diventa il fattore unificante tra -aesi che fino ad allora avevano sistemi economici radicalmente diversi. Anche la 'ina, dove " ancora al potere il -artito 'omunista, ha scelto una storica apertura alleconomia di mercato. l vertice di /ingapore del 6RRC segna una tappa importante nel rafforzamento dell9rganizzazione mondiale del commercio: " il primo summit ministeriale. titolari del 'ommercio, degli !steri, delle Iinanze e dellAgricoltura degli oltre 6N< paesi dellorganizzazione fanno il punto sui primi due anni della Wto, stabilendo di tornare a incontrarsi con cadenza biennale. 4n capitolo straordinario dei colloqui riguarda la liberalizzazione dei prodotti informatici e le telecomunicazioni. n occasione della conferenza ministeriale dell9mc 29rganizzazione mondiale del commercio3 del novembre 6RRR decine di migliaia di manifestanti invadono /eattle costringendo le autorit cittadine a dichiarare il coprifuoco e determinando il fallimento del vertice. Da quellesperienza nasce il cosiddetto $popolo di /eattle%. *el gennaio N<<< a Davos 2/vizzera3 il Wef 2World economic forum3 viene contestato da migliaia di manifestanti. Ira loro anche Uos. >ov., il contadino francese diventato uno dei leader della protesta. n alcuni punti della cittadina elvetica vengono presi di mira i fast food della catena GcDonalds e si verificano incidenti tra le forze dellordine e i manifestanti. ! il debutto europeo della variegato movimento nato un paio di mesi prima durante la contestazione di /eattle. Altre manifestazioni si sono verificate poi a -raga, *izza, Xuebec 'it?, Hoteborg.

!a +#otesta: il ),o+olo "i Seattle*


'i sono gli anarchici dell9regon che vivono come i primitivi, e gli intellettuali francesi di &e monde diplomatique. n mezzo ambientalisti, zapatisti, sindacalisti, anarchici, ragazzi dei centri sociali, giovani cattolici impegnati per la cancellazione del debito dei -aesi poveri. ! il $popolo di /eattle%, composto anche da chi nella citt americana non c" mai stato, e che magari non si riconosce in questa definizione. #utto " cominciato da l1, dai quattro giorni di barricate, fumogeni e assalti intorno alla terza conferenza ministeriale dell9mc. Ga adesso gli avversari della globalizzazione hanno volti sempre pi+ diversi tra loro: " un movimento che non tende allunit, ma converge verso un unico nemico, la globalizzazione. l terreno della protesta va dallannullamento del debito dei -aesi poveri, alla lotta contro il Wto, alla lotta contro la speculazione, al movimento a favore della tassazione sulle transazioni finanziarie 2la cosiddetta #obin taO, dal nome delleconomista americano che per primo lha proposta3, alla salvaguardia dellambiente.

Inte#+#eta-ioni "ella %lo.ali--a-ione


@*el bene e nel male, siamo catapultati in un ordine globale che nessuno comprende del tutto, ma che sta estendendo i suoi effetti su tutti noi@. 'os1 il sociologo inglese Hiddens parlando della globalizzazione, processo di vastissima portata caratterizzato da tensioni, contraddizioni e ambivalenze che genera effetti rilevanti sia positivi che negativi in ogni ambito della vita quotidiana. &e innovazioni tecnicoDproduttive e le attivit economiche non si sviluppano nel vuoto, ma nel pieno della

vita, allinterno di culture, societ e tradizioni, in sostanza nella storia. -er comprendere la globalizzazione dunque bisogna tener conto delle complicazioni sociali, culturali ed ecologiche che a unanalisi meramente economica apparirebbero semplici. -roprio per questa sua caratteristica di $universalit% il dibattito riguardo la globalizzazione " cos1 vivace e controverso e vede tra oppositori e sostenitori un fronte amplissimo di posizioni, da quelle pi+ intellettualmente ingenue 2che cadono nella prima trappola della globalizzazione, il riduzionismo semplificatore3 a quelle che pi+ sottilmente cercano di esaminare questo processo valutandolo in modo critico. 4n chiaro esempio di fondamentalismo " il punto di vista dei liberisti estremi 2posizione molto vicina a positivismo e neoDpositivismo sia per tesi che per diffusione nella cultura di massa contemporanea3 che, riducendo la globalizzazione a un processo puramente tecnologico in linea con la logica del progresso tecnicoDscientifico, considerano le sue ulteriori dimensioni 2ecologiche, sociali, politiche, culturali,K3 come semplici conseguenze di questo progresso necessario e totale. /econdo questo punto di vista unilateralmente affermativo opporsi al processo di globalizzazione sarebbe non solo impossibile, ma addirittura ridicolo o patetico. &a posizione opposta " quella dei $globalofobi% 2secondo una definizione del presidente messicano 8edillo3, che >ecT definisce un protezionismo $verde, nero o rosso%: si tratta di tesi fondamentalmente riduzioniste a livello intellettuale e tradizionaliste sul piano affettivo. 'on $protezionismo verde% si vuole indicare quella posizione che individua nella tecnoscienza la responsabile ultima delloblio dellessere e che teme la sottomissione e la distruzione della natura e dellambiente. /econdo il protezionismo nero e rosso 2varianti pi+ rudi3 invece sarebbero in atto un complotto internazionale finalizzato allo sradicamento del rude popolo padano, carinziano o francese che sia o un piano capitalistico per abbattere in tutti i -aesi le conquiste della classe operaia. #ra i globalofobi possiamo inserire comunque anche le interessanti tesi sulla GcDonalisation du monde dellantropologo francese Ari"s. /uperficiali o semplicistiche sono a mio parere altre tesi quali quella secondo la quale $non " successo e non sta succedendo niente% o quella che afferma che la globalizzazione non sia altro che il capitalismo. Due punti di vista alternativi che per(, rifiutando fondamentalismo e protezionismo, si collocano entrambi allinterno del campo delle argomentazioni che comprendono la globalizzazione in modo critico, senza demonizzarla n. esaltarla ma cercando di dare ragione delle controverse implicazioni di questo processo sono quelle di #.&.Iriedman, giornalista americano fautore moderato del globalismo liberista, e 4.>ecT, sociologo tedesco sostenitore della necessit imprescindibile di distinguere gli ambiti. -er Iriedman 2a dir la verit abbastanza ambiguo3 $globalizzazione% coincide con $modernizzazione% e con $americanizzazione%, lesportazione del modello liberista e della cultura di massa americani: Iriedman d per scontato che la propria forma di cultura 2quella statunitense3 sia la tappa suprema della modernizzazione. n !uropa invece si percepisce anche il valore culturale, cos1 il francese >ecT, evitando sia il rifiuto della modernit sia una adesione acritica, sostiene la necessit di una distinzione tra $globalizzazione% e $modernizzazione%. 9rmai la vita quotidiana si trova a confronto con la dimensione della mondialit, non si " pi+ cittadini di un solo -aese Jricordiamo comunque che uno dei principali contraccolpi della globalizzazione " il localismoL: il mondo " interrelato e interdipendente, ma non bisogna confondere questa dimensione planetaria con lassunzione di modelli che privilegino solo il profitto come unica variabile del processo 2esemplare " la vicenda del $protocollo di Q?oto%3. 'ompito della societ e della sociologia sar quello di trovare un equilibrio di forze per evitare catastrofi ambientali e sociali5 " necessario assumere consapevolmente il pericolo esistenziale insito nei nuovi orizzonti 2secondo >ecT la categoria fondamentale della seconda modernit non " il progresso, ma il rischio3: il pensiero non deve coincidere con il calcolo della propria utilit individuale. Anche leconomista 0ifTin " sostanzialmente daccordo: $tutto dipende da come sapremo bilanciare la commercializzazione della cultura e quindi della vita e il mantenimento di tradizioni, di relazioni, di spazi culturali non mercificati: dobbiamo difendere le nostre storie. *on bisogna partire dalleconomia per arrivare alla cultura, bisogna fare il contrario.%

In"ica-ioni .i.lio'#afiche G.'itroni D I.!.'onsolino D G.&abate D !.*arducci, &etteratura di 0oma antica, !ditori &aterza

I.Ierrari, &alfabeto delle Guse 2vol. I.Gichelazzo S A.-ieri S -.'arrara,

3, 'appelli !ditore

Garchese S Gancini S Hreco S Assini, /tato e societ, &a *uova talia

classici greci 2vol. D D

3, &e Gonnier

W.Ginella, nterpretazioni della globalizzazione I.Gontanari, /toria della letteratura greca, !ditori &aterza &.!.0ossi, &etteratura greca, &e Gonnier './egre D '.Gartignoni, #esti nella /toria 2vol. BDA3, !dizioni /colastiche >runo Gondadori

l futuro " gi qui 2articolo a cura di Anais Hinori tratto da $&a 0epubblica% del ;DCDN<<63
Dizionario !nciclopedico taliano, stituto della !nciclopedia taliana !nciclopedia taliana Hrolier !nciclopedia Gultimediale 0izzoliD&arousse N<<6

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