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EMORRAGIE DIGESTIVE

DEFINIZIONE

Perdita di sangue all’interno del canale


alimentare, che si manifesta con ematemesi,
melena o rettorragia e, può presentarsi in
maniera acuta o cronica
EMORRAGIE DIGESTIVE

EPIDEMIOLOGIA

• 1-2 % di tutti i ricoveri ospedalieri

• mortalità elevata : 15-20 %


EMORRAGIE DIGESTIVE
EZIOLOGIA
Tutte le malattie del canale alimentare
(infiammatorie, degenerative, vascolari,
neoplastiche, ecc.) e, in maniera secondaria,
alcune malattie sistemiche, possono essere
responsabili di emorragia digestiva
EMORRAGIE DIGESTIVE
SI DISTIGUONO IN :
E. D. ALTE (Origine a monte del Treitz):
• bocca, esofago, stomaco, duodeno, flessura
duodeno-digiunale (legamento del Treitz);
• ematemesi e/o melena
E. D. BASSE (Origine a valle del Treitz):
• tenue, colon, retto, ano
• rettorragia
EMORRAGIE DIGESTIVE ALTE

EZIOLOGIA
BOCCA E FARINGE:
• Alveolo dentale sanguinante;
• epistassi;
• malformazioni vascolari
EMORRAGIE DIGESTIVE ALTE

EZIOLOGIA
ESOFAGO:
Cause flogistiche: esofagite, ulcera
Cause vascolari: varici
Cause neoplastiche: GIST, polipi, carcinoma
Altre cause: lacerazione di Mallory-Weiss
EMORRAGIE DIGESTIVE ALTE

STOMACO:

Cause flogistiche: ulcera peptica, gastrite


Cause vascolari: varici, malformaz. vascolari
Cause neoplastiche: GIST, linfoma, polipi,
carcinoma
EMORRAGIE DIGESTIVE ALTE
DUODENO:

Cause flogistiche: ulcera peptica


Cause vascolari: fistola aorto-duodenale
Cause neoplastiche: carcinoma del pancreas o
dell’ampolla di Vater
Altre cause: emobilia, pancreatite
EMORRAGIE DIGESTIVE BASSE
INTESTINO TENUE:

Cause flogistiche: ulcera peptica (diverticolo


di Meckel), m. di Crohn
Cause vascolari: malformazioni vascolari
Cause neoplastiche: polipi, carcinomi
EMORRAGIE DIGESTIVE BASSE

COLON:
Cause flogistiche: colite, R.C.U.
Cause vascolari: colite ischemica, colite da
radiazioni, malformazioni vascolari
Cause neoplastiche: polipo, carcinoma;
Altre cause: diverticoli, endometriosi
EMORRAGIE DIGESTIVE BASSE

RETTO:
Cause flogistiche: proctite, R.C.U.;
Cause neoplastiche: polipo, carcinoma;
Altre cause: ulcera solitaria
EMORRAGIE DIGESTIVE BASSE

CANALE ANALE:

Cause flogistiche: ragade;


Cause vascolari: emorroidi;
Cause neoplastiche: carcinoma
EMORRAGIE DIGESTIVE
ALTE E BASSE

EZIOLOGIA

STATI EMORRAGICI GENERALIZZATI:

• PRIMARI

• SECONDARI
EMORRAGIE DIGESTIVE
STATI EMORRAGICI GENERALIZZATI
PRIMARI
• Malattie della coagulazione:
emofilia, s. di von Willebrand (lunga durata del
tempo di emorragia);
• Malattie delle piastrine:
porpora idiopatica trombocitopenica
• Malattie vascolari:
malattia teleangectasica ereditaria emorragica,
malattie del tessuto connettivo, scorbuto
EMORRAGIE DIGESTIVE
STATI EMORRAGICI GENERALIZZATI
SECONDARI
Iatrogeni:
• terapia anticoagulante
• terapia fibrinolitica
• trombocitopenia farmaco indotta
Insufficienza epatica
Uremia
Coagulazione intravasale disseminata
EMORRAGIE DIGESTIVE

ANAMNESI
• assunzione cronica di alcolici, cirrosi epatica;
• comparsa di calo ponderale;
• modificazioni dell’alvo;
• gastrite, ulcera;
• assunzione di farmaci gastrolesivi;
• m. di Crohn, r.c.u.;
• angina abdominis
EMORRAGIE DIGESTIVE

SINTOMATOLOGIA DELLE E.D. ALTE

• EMATEMESI:
vomito di materiale ematico di colore rosso vivo o
scuro oppure marrone scuro, ”caffeano”, se il sangue
è stato digerito dall’azione dei succhi gastrici
(sanguinamento prossimale al Treitz);
EMORRAGIE DIGESTIVE
SINTOMATOLOGIA DELLE E.D. ALTE
• MELENA
Emissione di feci nerastre, catramose (picee),
spesso poltacee e maleodoranti, per azione
di enzimi batterici e intestinali.
Occorre che il sangue rimanga nel lume G.I. per un
certo tempo e che il sanguinamento sia di almeno
100-150 ml;
EMORRAGIE DIGESTIVE
SINTOMATOLOGIA DELLE E.D. ALTE

• PALLORE
• TACHICARDIA
• LIPOTIMIA
• DOLORE
• ANORESSIA, PERDITA DI PESO
EMORRAGIE DIGESTIVE
SINTOMATOLOGIA DELLE E.D. BASSE
• RETTORRAGIA
sangue frammisto alle feci (neoplasia);
sanguinamento rettale rosso scuro profuso
(malattia diverticolare, angiodisplasia, alcune lesioni
prossimali alla valvola ileocecale);

sangue rosso vivo o stillicidio dall’ano durante o al


termine della defecazione (emorroidi)
EMORRAGIE DIGESTIVE
SINTOMATOLOGIA DELLE E.D. BASSE

• PALLORE

• TACHICARDIA

• LIPOTIMIA

• DOLORE

• CRISI SUB-OCCLUSIVE

• ANORESSIA, PERDITA DI PESO


EMORRAGIE DIGESTIVE
ESAME OBIETTIVO
• Massa addominale
• Ascite, reticoli venosi superficiali
• Dolore alla palpazione
• Esplorazione rettale
EMORRAGIE DIGESTIVE
DIAGNOSI
ESAMI EMATOCHIMICI

• Globuli rossi 
• ematocrito 
• Hb 
EMORRAGIE DIGESTIVE
DIAGNOSI E. D. ALTE
a) S.N.G.:
• caratteristiche del sanguinamento;
• permette di svuotare e lavare lo stomaco;
• evidenzia se la perdita continua o si è arrestata;
• consente l’endoscopia in condizioni ottimali

L’assenza di sangue nello stomaco non esclude


la possibilità di sanguinamento nel duodeno
EMORRAGIE DIGESTIVE
DIAGNOSI E. D .ALTE
b) ENDOSCOPIA:
• metodica di prima scelta riguardo alla sede e alla
natura del sanguinamento;
• elevata accuratezza diagnostica (circa 90%);
• bassa incidenza di complicanze (0,9%)
EMORRAGIE DIGESTIVE
DIAGNOSI E. D. ALTE
b) ENDOSCOPIA:
In alcuni casi consente un trattamento contemporaneo alla
fase diagnostica:
• iniezioni di sostanze sclerosanti o di vasocostrittori;
• coagulazione termica o laser
• colla di fibrina, clips metalliche

L’esame deve essere effettuato entro le 24 ore


EMORRAGIE DIGESTIVE
DIAGNOSI E. D. ALTE
c) INDAGINE RADIOLOGICA A DOPPIO
CONTRASTO:

• scarse indicazione in caso di emorragia acuta;


• impraticabile nei pazienti non collaboranti o critici;
• ridotta capacità diagnostica, soprattutto in caso di
lesioni mucose acute superficiali;
EMORRAGIE DIGESTIVE
DIAGNOSI E. D. ALTE

d) SCINTIGRAFIA CON EMAZIE MARCATE


EMORRAGIE DIGESTIVE
DIAGNOSI E. D. ALTE

e) ANGIOGRAFIA SELETTIVA:
• quando l’endoscopia non ha consentito di formulare
la diagnosi di sede;

• nei casi in cui l’evoluzione clinica è in contrasto con


il rilievo endoscopico
EMORRAGIE DIGESTIVE

DIAGNOSI E. D. BASSE

a) RETTOSIGMOIDOSCOPIA CON STRUMENTO


RIGIDO
EMORRAGIE DIGESTIVE
DIAGNOSI E. D. BASSE

b) COLONSCOPIA A FIBRE OTTICHE:

• va evitata in caso di sanguinamento massivo


associato a instabilità emodinamica

Inutile perdita di tempo prezioso; optare per


una diagnosi angiografica
EMORRAGIE DIGESTIVE
DIAGNOSI E.D. BASSE
b) COLONSCOPIA A FIBRE OTTICHE:
• dovrebbe essere eseguita o subito dopo l’inizio o
all’arresto dell’emorragia;

• l’esame è imperativo ogni qualvolta sia possibile


una preparazione intestinale;
• in casi rari, consente un trattamento di emostasi
endoscopica
EMORRAGIE DIGESTIVE
DIAGNOSI E.D. BASSE
b) COLONSCOPIA A FIBRE OTTICHE
Controindicazioni:
• forme di colite acuta attiva grave
(rischio di perforazione);
• sospetto di perforazione in atto;
• diverticolite acuta;
• peritonite
EMORRAGIE DIGESTIVE
DIAGNOSI E.D. BASSE
c) ENDOSCOPIA CAPSULARE:
• quando i tratti superiore e inferiore dell’intestino
non abbiano mostrato
alcuna lesione alle indagini specifiche;
• richiede tempo e intestino pulito
EMORRAGIE DIGESTIVE
DIAGNOSI E.D. BASSE
d) CLISMA OPACO A DOPPIO CONTRASTO :

• non rientra nella procedura diagnostica delle


situazioni acute;
• utilizzabile in caso di emorragia cronica o nelle fasi
quiescenti di episodi ricorrenti

e) SCINTIGRAFIA CON EMAZIE MARCATE


EMORRAGIE DIGESTIVE
DIAGNOSI E.D. BASSE

f) ANGIOGRAFIA SELETTIVA O SUPERSELETTIVA:

• indicazione precoce se la perdita è massiva e


persistente;
• embolizzazione selettiva;

• eventuale infusione di vasopressina


EMORRAGIE DIGESTIVE
TERAPIA E.D. ALTE
Approccio multidisciplinare:
• medico-rianimatore;

• chirurgo-endoscopista;

• angioradiologo
EMORRAGIE DIGESTIVE
TERAPIA E.D. ALTE
a) Trattamento farmacologico:
• antiH2;
• somatostatina;
• inibitori della pompa protonica;
• farmaci citoprotettivi;
• acido tranexamico
EMORRAGIE DIGESTIVE
TERAPIA E.D. ALTE
b) Metodiche di emostasi endoscopica:
(elevato grado di affidabilità e sicurezza)
1) Scleroterapia iniettiva
2) Emostasi termica
3) Emostasi topica
4) Emostasi meccanica
EMORRAGIE DIGESTIVE
TERAPIA E.D. ALTE
b) Metodiche di emostasi endoscopica

COMPLICANZE:
• perforazione (circa l’1 % dei casi);

• emorragia indotta della metodica stessa


(10 % in media)
EMORRAGIE DIGESTIVE
TERAPIA E.D. ALTE
c) Embolizzazione superselettiva: indicazioni
• farmaci inefficaci o impraticabili;
• rischio chirurgico proibitivo;
• quando l’angiografia è necessaria per la diagnosi;
• differimento dell’intervento chirurgico a
una fase di stabilità emodinamica
EMORRAGIE DIGESTIVE

TERAPIA E. D. ALTE

d) Intervento chirurgico:
• solo se c’è indicazione operatoria immediata;

• la mortalità in emergenza è tre volte superiore a


quella della chirurgia in elezione
EMORRAGIE DIGESTIVE
TERAPIA E. D. ALTE
Impongono una scelta chirurgica:
• aumento della richiesta trasfusionale
(più di 1500 ml di sangue nelle 24 ore);
• shock grave non controllabile con trasfusioni
e procedimenti conservativi;

• recidiva dopo terapia farmacologica, endoscopica e


angiografica
EMORRAGIE DIGESTIVE

TERAPIA E. D. ALTE
Intervento chirurgico:
• emostasi diretta (sutura, escissione dell’ulcera) con
eventuale vagotomia e piloroplastica
• gastrectomia ( subtotale, totale)
EMORRAGIE DIGESTIVE
TERAPIA E. D. BASSE
L’E. D. BASSA, anche se massiva, ha in genere
un andamento autolimitante per cui:
• grande importanza la terapia di supporto;
• attuazione, nelle fasi di quiescenza, delle indagini
diagnostiche in grado di chiarire la sede e la natura
della lesione
EMORRAGIE DIGESTIVE
TERAPIA E. D. BASSE
a) Terapia farmacologica o eziologica:
• colite ulcerosa
(cortisone, mesalazina, terapie parenterali);
• m. di Crohn
(cortisone, mesalazina, terapie parenterali);
• colite pseudomembranosa
(vancomicina)
EMORRAGIE DIGESTIVE
TERAPIA E. D. BASSE

b) Trattamento endoscopico
1) definitivo:
• polipi

2) temporaneo (della complicanza emorragica)


EMORRAGIE DIGESTIVE
TERAPIA E. D. BASSE
c) Uso terapeutico dell’arteriografia
• infusione di vasopressina
• embolizzazione
• posizionamento di spirali metalliche

Nel 40-60% arresto temporaneo o definitivo


del sanguinamento
EMORRAGIE DIGESTIVE
TERAPIA E. D. BASSE
Impongono una scelta chirurgica:
• aumento della richiesta trasfusionale
(più di 1500 ml di sangue nelle 24 ore);
• shock grave (raro) non controllabile con trasfusioni e
procedimenti conservativi;

• recidiva dopo terapia farmacologica, endoscopica e


angiografica
EMORRAGIE DIGESTIVE
TERAPIA E. D. BASSE
d) Intervento chirurgico:
• in urgenza necessario solo in pochi casi;
• talora esigenza di una diagnosi intraoperatoria
(uso di endoscopi flessibili);
• lavaggio del colon, utilissimo, se la perdita è in atto

Questi accorgimenti hanno permesso di ridurre il


numero delle colectomie massive (elevata mortalità)
o alla cieca (consistente % di risanguinamento)
EMORRAGIE DIGESTIVE

TERAPIA E. D. BASSE
d) Intervento chirurgico
1) Resezione segmentaria o emicolectomia
• lesioni complicate da emorragie del tenue o del
colon (es. neoplasia, malattia diverticolare)
EMORRAGIE DIGESTIVE
TERAPIA E. D. BASSE

d) Intervento chirurgico

2) Colectomia totale:

• quando tutte le indagini diagnostiche siano state incapaci di


evidenziare la sede dell’emorragia
• pancolite ulcero-emorragica

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