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IL TEMPIO

GRECO
Tipologia Struttura Ordini
(Pag. 60-66)

Massima espressione dellarchitettura greca Considerato la casa della divinit Costruito in un luogo ritenuto sacro Realizzato in legno fino al VII sec. a.C., successivamente in pietra calcarea o marmo La forma quasi sempre rettangolare Il sistema costruttivo quello trilitico Le misure erano determinate con luso degli ordini o canoni (regole)

INTRODUZIONE

TIPOLOGIA
Tetrastilo

La disposizione delle colonne, la struttura della cella e il numero di colonne determinano diverse tipologie di templi.

Tempio in antis

Tempio doppiamente in antis

Tempio prostilo Tetrastili

Tempio anfiprostilo

Esastilo

Tempio periptero Ottastilo

Esastilo

Ottastilo

Tempio diptero

STRUTTURA

Qualunque sia la tipologia nel tempio greco si ritrovano quasi sempre gli stessi elementi

Cella (Naos)
Tempio in antis Tempio doppiamente in antis Tempio prostilo Tetrastili Tempio anfiprostilo

Pronao Opistodomo Peristilio

Tempio periptero

Esastilo

Ottastilo

Tempio diptero

Con il termine ORDINE O CANONE i greci indicavano le regole o gli schemi che fissavano le forme, le dimensioni e i rapporti proporzionali dei singoli elementi che compongono il tempio. ORDINE = strumento per disporre gli elementi del tempio in modo armonico e preciso Alla base degli ordini architettonici greci c il MODULO: unit di misura di base con la quale si definivano le dimensioni e le proporzioni delle costruzioni attraverso luso di multipli e sottomultipli.

ORDINI O CANONI

In linea di massima il modulo veniva identificato dal diametro della colonna.

CORREZIONI OTTICHE

Con il termine CORREZIONE OTTICA i greci indicavano i piccoli accorgimenti, necessari ad eliminare le possibili distorsioni nella visione esterna del tempio causati dai meccanismi delle percezione. Esempi:

Inclinazione verso linterno delle colonne pi esterne (per evitare la divergenza) ; Inclinazione allindietro della trabeazione (per evitare leffetto di caduta in avanti della costruzione) Aumento del diametro delle colonne angolari poste in piena luce (per evitare che sembrassero pi piccole rispetto a quelle poste in ombra

ORDINE DORICO
Pi Antico (VII sec. a. C.) Maestoso con forme essenziali e semplici

Presente soprattutto nel Peloponneso e nella magna Grecia

ORDINE IONICO
Si diffuse a partire dal VI sec. a.C. Elegante e slanciato

Presente soprattutto in Asia Minore, nelle isole egee e nellAttica

ORDINE CORINZIO
Utilizzato a partire dal V sec. a.C. con massima diffusione in et ellenistica. Elegante e slanciato libero dalle forme geometriche e fantasioso Prende il nome dalla citt di Corinto dove inizi il suo processo di sviluppo.

NOMENCLATURA ESSENZIALE

Tempio in antis = tempio che ha le colonne fra le ante. Tempio in doppiamente in antis = tempio che ha le colonne fra le ante in facciata e sul fronte posteriore. Tempio prostilo = tempio a cella unica con colonne in facciata. Tempio anfiprostilo = tempio a cella unica con colonne in facciata e sul fronte posteriore. Tempio periptero = tempio in cui la cella circondata da una fila di colonne. Tempio diptero = tempio la cui cella circondata da due file di colonne. Tempio tetrastilo = tempio con 4 colonne in facciata Tempio esastilo = tempio con 6 colonne in facciata Tempio ottastilo = tempio con 8 colonne in facciata

Pronao = spazio dinanzi alla cella (naos) Opistodomo = vano simile al pronao ma sul retro Ante = prolungamento dei muri del naos Peristilio = Colonnato intorno alla cella Crepidoma = basamento a tre gradini Stilobate = ultimo gradino del crepidoma Capitello = elemento di raccordo tra trabeazione e fusto.

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