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Psicologia dello Sviluppo

Freud vede il bambino come passivo, in realtà l bambino è fin dall’inizio fortemente attivo
e in relazione di incidenza reciproca con il suo ambiente.
Lo sviluppo umano non è una progressione più o meno continua verso qualcosa, ma è
quasi frammentato in una serie di passaggi definiti “stadi evolutivi”.
Lo sviluppo va letto in termini olistici: i domini si influenzano reciprocamente e vanno letto
quindi in una loro interdipendenza.
Euristica dello sviluppo stadiale: man mano che il bambino cresce manifesta la dimensione
inconscia (la quale è connaturata nel sistema psichico), che ha un passaggio cruciale in
termini di competenza stadiale attorno ai due anni.
Il bambino da 18-24 mesi assume la capacità del dire ma anche del non dire. Inizia a fare
riferimento a rappresentazioni mentali (aspettative). Dai due anni in poi è sempre più
evidente la funzione relativa ai processi di attribuzione di significato.
Primato della relazione: per svilupparci abbiamo bisogno continuamente di relazione con
l’altro e con l’alterità.
La maturazione: riguarda lo svelarsi di un individuo secondo l’eredità biologica tipica della
specie e l’eredità biologica dell’individuo stesso.
L’apprendimento: il processo grazie al quale le nostre esperienze producono cambiamenti
relativamente duraturi nei nostri sentimenti, pensieri, comportamenti.
Sviluppo normativo: cosa accade mediamente nelle tappe evolutive in termini di sviluppo
stadiale
Sviluppo idiografico: variazioni individuali nei modelli di cambiamento (es. deambulazione
autonoma)
Resilienza: persona che sottoposta ad una forte pressione nella vita, non cade in pezzi, ma
opera un rinculo, adattandosi alla forza. Non è a costo 0 e da esperienze per così dire
traumatiche ci può essere una “crescita post traumatica”.
Lo stress è una condizione mentre il trauma è un evento.
Teoria ecologica di Bronfenbrenner: cerchi prossimali e cerchi distali, nei quali ci sono
relazioni ed elementi che influenzano lo sviluppo infantile. Abbiamo un Esosistema:
interconnessione tra due o più contesti sociali, di cui almeno uno esterno: Mesosistema:
due o più contesti in cui il soggetto partecipa attivamente in cui sono contenute tutte le
variabili del contesto storico-culturale.
Macrosistema: l’insieme delle politiche sociali e dei servizi che caratterizzano una data
comunità socioculturale.
Kagan —> contesto storico culturale, identificazione con la classe sociale e il gruppo e
ordine di nascita. L’epoca storica è un fattore rilevante.
Bruner—> miti di famiglia, siamo coinvolti fin da subito nel processo di identificazione
perché entriamo in questi miti cui attribuiamo significato.
Fairbar—> il bisogno è sia di essere amato che di vedere che l’amore è genuinamente
reciprocato. Ambiente moderatamente stressante per poter crescere.
Metodi devono rispettare i criteri di oggettività e di replicabilità; disegni o longitudinali o
trasversali. Le misurazioni devono essere affidabili (affidabilità e inter-rater reliability) e
valide (validità).
Osservazione naturalistica: osserva le persone nel loro ambiente quotidiano
Osservazione strutturata: espone le persone ad un setting che potrebbe indurre il
comportamento bersaglio.
I neonati a sette mesi sono più attratti dalle esibizioni facciali di emozioni negative che da
quelle positive/neutre.
Maternity blues: condizione di nostalgia del periodo unico vissuto durante la gravidanza, al
suo termine, nella madre.
Ricerca correlazionale= non indica mai la causalità
Disegno sperimentale= indaga la causalità tramite variabile indipendente e dipendente
Sameroff—> interdipendenza nella dialettica nature/nurture (yin e lo yang) —> modelli
transazionali. Self-regulation e Other-regulation e scaffolding (regolazione dello sviluppo).
Nature: tutto ciò che riflette le qualità innate dell’individuo e quindi impersonifica
l’ereditarietà biologica.
Nurture: i fattori esterni, l’ambiente che spiega le differenze fenotipiche tra gli individui.
Idiosincrasia: descrive le variazioni individuali nelle fasi solitamente attese che non sono
una condizione patologica.
Concetto di SES= fattore di rischio “contenitore”
NSE= influenze ambientali non condivise, le quali influiscono più di quelle condivise, sono
esperienze uniche per l’individuo.
Kagan—> introversione/estroversione con lo stesso livello di ereditabilità del QI
Preoccupazione empatica: rilevabile alla nascita
Principio di canalizzazione: casi in cui i geni limitano o restringono lo sviluppo a un piccolo
numero di esiti, l’attributo non viene influenzato dall’ambiente.
Principio della gamma di reazioni: un singolo genotipo stabilisce una gamma di possibile
risposte a diversi tipi di esperienze di vita.
Correlazioni: G/A passive, evocative, attive.
SVILUPPO PRENATALE
6/10 gg: impiantata la blastocisti nella parete uterina
3^ settimana: rottura del disco embrionale
4^ settimana: embrione a 0,64 cm a 3/4 settimane, mentre a 2,5 cm a 5/8 settimane
7/8^ settimana: ha inizio lo sviluppo sessuale
26/27^ settimana: ha inizio l’autonomia vitale
Sviluppo trimestrale: 1-12 settimane, 13-24 settimane, 25-38 settimane.
Teratogeno causa problematiche in base al: principio delle differenze individuali, principio
del dosaggio, principio dell’effetto latente.
FAS: sindrome fetale alcolica e malformazioni di cuore e degli arti, microcefalia
Fumo e labbro leporino
LA DONNA INCINTA
Aumento del peso normalmente tra 11-16 kg. Età ideale tra 16-35 anni.
Otto Rank—> individua come origine delle patologie l’esperienza comune della nascita
secondo una memoria somato-sensoriale del senso di soffocamento che sarebbe matrice
di un senso di angoscia esistenziale.
Test fatti alla nascita: Test di Apgar, NBAS (Neonatal Behavioural Assessment Scale) o scala
Brazelton, che valuta la forza di 20 riflessi innati.
PRIMA INFANZIA
Sensazione: processo attraverso il quale i recettori sensoriali dei neuroni rilevano le
informazioni e le trasmettono al cervello
Percezione: l’interpretazione dell’input sensoriale
Alla nascita abbiamo una serie di disposizioni:
⁃ riflesso respiratorio
⁃ Riflesso di suzione
⁃ Alti livelli di cortisolo
Riflessi si dividono in “di sopravvivenza” e “primitivi”, questi non sono poi così utili
(Riflesso del Moro e di Babinski).
Simon Baron-Cohen—> maschi interessati a oggetti meccanici, femmine a volti stilizzati
Metodi per indagare la discriminazione:
1. metodo della preferenza (Robert Franz)
2. Metodo dell’abituazione
3. Metodo dei potenziali evocati
4. Suzione ad alta ampiezza
Karen Wynn—> già dai 7 mesi in poi i piccoli sono in grado di discernere tra azioni pro
sociali e non pro sociali, preferendo le prime.
CAPACITÀ SENSORIALI
primi mesi: discriminazione di fonemi
3 mesi: distinguono suoni semplici come “ba” e “pa”
4 mesi: girano il capo al loro nome
5 mesi: distinguono il nome con una differenza in mezzo alle altre voci di 10 decibel
maggiore
1 anno: 5 decibel
A pochi giorni dalla nascita: riconoscono l’odore del latte materno
Sono sensibili al freddo al caldo e ai cambiamento di temperatura e sono molto suscettibili
al dolore. La vista è la capacità meno sviluppata, messa a fuoco di 20 cm e sono in grado di
seguire dei visi o degli stimoli simili e seguirli con gli occhi.
A 3 mesi sono in grado di focalizzare come un adulto. Acuità visiva totale a 6 anni.
Percezione dello spazio tridimensionale: costanza di grandezza, uso di indizi visivi e
percezione di profondità (precipizio visivo).
Si passa da una percezione amodale (percezione unitaria, diversi input sensoriali percepiti
come un tutt’uno) ad una transmodale (riconoscere attraverso una modalità sensoriale un
oggetto familiare per un’altra modalità).
Meltzoff—> fino ai 9 mesi imitazione contestuale, dai 9 in poi imitazione differita
Fino a 4 mesi: esposizioni lunghe ad uno stimolo per raggiungere abituazione
Dai 5 ai 12 mesi: bastano pochi secondi
Daniel Stern —> se emergente (2 mesi), se nucleare (2-6 mesi), se con l’altro regolatore del
se (2-6 mesi), se soggettivo (7-9 mesi) se soggettivo e verbale (secondo anno).
Piaget—> teoria costruzionista: il bambino è attivo costruttore della sua esperienza, man
mano che conosce novità costruisce la sua impalcatura. La teoria di Piaget è una teoria
organismica: in cui lo sviluppo è la funzione della storia evolutiva della specie, il cui apice è
l’organizzazione biologica e psicologica dell’uomo. Piaget analizza i processi cognitivi dal
punto di vista qualitativo. (Secondo l’approccio psicoanalitico lo sviluppo è un
cambiamento qualitativo e procede secondo stadi).
L’intelligenza è la forma più alta di adattamento data dall’azione congiunta di assimilazione
e accomodamento. Sviluppo cognitivo come trasformazione di strutture dette “schemi” le
quali non sono innate. Processo di autoregolazione continuo.
Verso la seconda metà del primo anno c’è un punto cruciale, quello della rappresentazione
interna degli oggetti.
Principio di integrazione gerarchica tra stadi.
⁃ stadio sensomotorio (0-18 mesi)
⁃ Stadio preoperatorio (2-6 anni): 3 modalità: imitazione differita, gioco simbolico e
linguaggio (viene usato per dare vita a realtà che vivono nella mente)
⁃ Stadio operatorio concreto (7-12 anni): azioni mentali diventano concrete,
reversibilità
⁃ Stadio operatorio formale (dai 12 anni): passaggio dal reale al possibile
Critiche: isolamento del bambino, poco rilievo al ruolo dell’esperienza sociale (imp. Per
Bruner e per Vygotskij)
Teoria della mente: vedere l’atteggiamento degli altri guidato da loro stati interni. Dai tre
anni in poi sviluppiamo una psicologia della credenza e non solo del desiderio. Il gioco
simbolico è il suo precursore.
Fine primo anno: intenzione comunicativa dichiarativa.

SVILUPPO E CRESCITA
Procede in direzione cefalo-caudale e prossimo-distale. Cervello e la testa crescono più
rapidamente. Inizio si ha macrocefalia. Sviluppo osseo completo a 17 anni. Sviluppo del
cervello: lateralizzazione cerebrale e mielinizzazione.
Ipotesi maturazionale: lo sviluppo motorio come realizzazione di una sequenza di eventi
geneticamente programmata
Ipotesi esperienziale: la maturazione è necessaria ma non sufficiente per lo sviluppo di
alcune abilità motorie (secondo la Teoria dei sistemi dinamici: le abilità motorie sono una
riorganizzazione attiva delle capacità motorie pre esistenti in nuovi e più complessi sistemi
di azione)
Gesell—> addestramento di una gemella a fare le scale
Sviluppo motorio fine: 3 mesi (avvicinamento volontario), 7 mesi (vera e propria
manipolazione), primo anno (prensione a pinza). Il bambino conosce il mondo tramite
quella che è l’area oro-buccale.
Cognizione: l’attività del riconoscere i processi attraverso i quali si acquisisce conoscenza.
Sviluppo cognitivo: i cambiamenti che avvengono nelle abilità mentali
Vygotskij—> rapporto pensiero e linguaggio. Linguaggio con uso comunicativo (uno dei
mediatori simbolici). Scuola storico-culturale: sviluppo cognitivo dato da fattori contestuali
e fattori familiari (generali e individuali). Zona di sviluppo prossimale (ZSP): la distanza tra il
livello di sviluppo effettivo e quello di sviluppo potenziale.
18-24 mesi: acquisizione del verbo
Il linguaggio non si sviluppa e diventa mezzo di comunicazione, ma lo è fin da subito.
Bruner—> rappresentazione esecutiva (realtà codificata tramite l’azione) , iconica (tramite
immagini a 6-7 anni) e simbolica (linguaggio e simboli).
Scaffolding: dislivello tra adulto e il bambino.
Pensiero narrativo e miti di famiglia.
Per l’apprendimento del linguaggio non bastano la predisposizione di base e l’esposizione
ambientale ma anche un sistema di supporto che è lo scaffolding.
SVILUPPO COGNITIVO: modello Multimagazzino (Atkinson e Shiffrin): Secondo questo
modello lo stimolo ambientale attiva il magazzino sensoriale in cui viene registrato, questo
magazzino ha bisogno che si presti una certa attenzione prolungata nel tempo affinché le
informazioni entrino nel magazzino della memoria di lavoro o a breve termine che
mantiene l'informazione per un po' di
tempo, contemporaneamente o alternativamente a queste operazioni c'è un'ulteriore
transizione di informazioni
da memoria a breve termine a memoria a lungo termine, se avviene (non è detto che
avvenga) le informazioni acquisite restano in modo relativamente permanente in questo
deposito di conoscenze e strategie di elaborazione. La memoria a lungo termine non
permette solo il recupero di informazioni, ma è
anche un vero e proprio deposito di competenze specialistiche. Questo processo è
controllato e alimentato dalle cosiddette funzioni di controllo o processi di controllo
esecutivo, che sono dei processi che pianificano e avviano le diverse fasi di elaborazione
delle informazioni, per esempio regolano l'attenzione, selezionano
i processi di memoria appropriati e le strategie problem solving e infine monitorano la
qualità delle risposte e le soluzioni preliminari.
MBT: memoria a breve termine
MLT: memoria a lungo termine
Span di memoria aumenta linearmente con l’età e poi negli adulti si stabilizza.
Noi abbiamo strategie operative in degli stadi ed altre in altri stadi. Non vediamo una rigida
successione stadiale (es. Strategia min, del recupero dei fatti e somma).
Siegler—> il modello della scelta della strategia adattiva
Teoria fuzzy-trace: rappresentazioni letterali (verbatim) preferite fino ai 6-7 anni;
rappresentazioni sfuocate e vaghe (gist) preferite dagli adulti. Le gist non sono forme
degradate delle rappresentazioni verbatim.
Primi tre anni: si sviluppa un’attenzione sostenuta
Matura: selettiva (inibizione cognitiva e ignorando le informazioni non rilevanti)
Memoria di eventi : la memoria 'naturale', quella dei ricordi autobiografici, che tanta
importanza ha nella costituzione del senso del sé. Il pensiero narrativo visto con Bruner
attinge a questo tipo di memoria.
Memoria strategica: processi implicati quando coscientemente proviamo a mantenere o
recuperare informazioni.
0-3 anni: amnesia infantile
Paley e Alpert—> memorie traumatiche
L’INTELLIGENZA
Spearman—> fattore mentale generale “g” e abilità speciali “s”
Thurstone—> 7 fattori di abilità mentali primarie
Guilford—> 180 abilità mentali di base frutto di 3 variabili
Cattel e Horn—> uniscono il fattore g e le 7 abilità primarie nel concetto di
Intelligenza fluida: capacità di un individuo di risolvere problemi nuovi e astratti che non si
insegnano e che sono relativamente privi di influenze culturali (ad esempio riconoscere
relazioni tra figure geometriche
altrimenti prive di senso).
Intelligenza cristallizzato: abilità di risolvere problemi che dipendono da conoscenze
acquisite in ambito scolastico o da altre esperienze di vita (come la comprensione di parole
e le abilità numeriche).
Carrol—> teoria dell’intelligenza a tre strati (fattore di abilità generale e certo numero di
fattori di abilità specializzate) forza relativa del funzionamento del soggetto
Sternberg—> teoria triarchica (contesto, esperienza e abilità di elaborazione delle
informazioni) importanza nel selezionare ambienti compatibili.
Gardner—> le intelligenze multiple. 9 tipi diversi di intelligenze indipendenti tra di loro e
connesse ad aree cerebrali diverse e sindrome del Savant.
Misurare l’intelligenza: test del QI scala Stanford-Binet, scala Wechsler (media di QIV e QIP,
verbale e performance) e Bayley Scales of Infant Develpment (DQ: development quozient)
divisa in scala motoria, scala mentale e infant behavioral Record. Il DQ non predice il QI,
seppur ci sia correlazione.
IL LINGUAGGIO
Diviso in: fonologia, semantica (lessico, morfologia e sintassi) e pragmatica (discorso,
conversazione e funzioni comunicative).
Arbitrarietà: i bambini psicotici fanno una “insalata di parole” mancando di regole.
Chomsky—> posizione innatista e LAD (Language Aqcuisition Device) programma biologico,
Il bambino deve scoprire la grammatica universale per poter iniziare a parlare.
Skinner: apprendimento per rinforzo degli adulti
Bandura: imitazione del linguaggio dei bambini più grandi
Motherese: Child-directed speech
Fase pre-linguistica:
⁃ 7-9 mesi: lallazione canonica
⁃ 10-12 mesi: lallazione variata
⁃ 8-10 mesi: gesti comunicativi (dichiarativi e imperativi)
⁃ 11-13 mesi: comparsa delle prime parole
Periodo olofrastico: parole perno che stanno a indicare un’intera frase.
17-24 mesi: esplosione del vocabolario, momento di passaggio dalla referenza alla
predicazione.
14-24 mesi: prime combinazioni di parole
Modalità referenziale= sviluppo lessicale rapido
Modalità espressiva= sviluppo sintattico rapido
3-6 anni (seconda fase prescolare): bambini imparano a produrre frasi da adulto
SVILUPPO EMOTIVO
Emozioni primarie:
Alla nascita: disgusto, interesse, soddisfazione e angoscia
2-7^ mese: rabbia, tristezza, gioia, sorpresa e paura
2^anno: complesse: imbarazzo, vergogna, colpa, invidia e orgoglio
3 anni: i bambini capiscono l’intento illocutorio
4 anni: il bambino adatta il suo stile conversazionale all’interlocutore
Meltzoff—> bambini di 3 mesi hanno capacità imitative di emozioni facciali di adulto grazie
ai neuroni a specchio e non a una comprensione
Judy Dunn—> competenza emotiva prescolare
Competenza emozionale (EQ): Espressività emozionale competente: una maggiore
presenza di espressività emotiva positiva e una relativa minoranza di espressioni emotive
negative.
Conoscenza emozionale competente: la capacità di identificare correttamente i sentimenti
delle altre persone e i fattori che ne sono responsabili.
Regolazione emozionale competente: la capacità di regolare le proprie esperienze ed
espressioni di eccitazione emotiva ad un livello di intensità appropriato per poter
raggiungere con successo i propri obiettivi.
Thomas e Chess—> bambini facili, difficili e lenti a partire.
Rothbart e Bates—> angoscia timorosa e irritabile, ritmicità…(6 dimensioni
temperamentali)
Kagan—> continuità solo agli estremi del temperamento, subisce modificazioni
TEORIA DELL’ATTACCAMENTO (Bowlby)
1. attaccamento sicuro
2. attaccamento insicuro evitante
3. attaccamento insicuro ambivalente-resistente = madri imprevedibili o cure
oppressive
Sono tutti e tre modelli organizzati di attaccamento per quanto sicuro o insicuri.
Attaccamento disorganizzato: il soggetto manifesta uno stato dissociativo e degli indici di
disorganizzazione (due sono le vie che portano a questo: esperienze realmente abusanti o
esperienze di frightened-frightening) e di solito soggetti dove questo attaccamento ha
portato via tutto risultano non classificabili (“cannot classify”)
Lorenzini e Sassaroli:
Attaccamento sicuro= stile cognitivo di ricerca attiva
Insicuro evitante= stile cognitivo di immunizzazione
Attaccamento ambivalente= stile cognitivo di evitamento
Harlow e Zimmermann—> studi sulle scimmie
Mary Ainsworth—> Strange situation
Per valutare l’attaccamento: AAI (adult attachment Interview) oppure c’è la “MacArthur
Story stem battery” o c’è la procedura Crowell (videoregistrata) oppure la procedura Still
Face (Edward Tronick).
Buttarsi a terra—> indice di disorganizzazione
SVILUPPO DEL CONCETTO DI SE
Mentalizzazione: la capacità di percepire i propri comportamenti e quelli altrui come
risultato di stati interni e intenzionali.
2-3 mesi: i neonati hanno un senso limitato personale di essere agenti
Erik Erikson—> parla di una crisi di identità della fase adolescenziale
Melanie Klein—> pulsione epistemofilica (pulsione alla conoscenza)
White—> esseri umani motivati a padroneggiare i loro ambienti
MORALITÀ
È un’insieme di virtù che devono essere coltivate attraverso le azioni individuali e sociali.
Disposizione del bambino piccolo a sviluppare le virtù e i tratti desiderabili.
Freud—> superato il complesso edipico (3-5 anni) si sviluppa la moralità
Piaget—> bambini fino a 3-4 anni sono immorali, dai 5 ai 9 anni diventano morali, visione
“individuo-centrica”: la morale riguarda diritti, giustizia e benessere
Robert e Emde: 7-12 mesi precursori osservabili dell’internalizzazione degli standard
morali
Buchsabaum e Emde: a 3 anni l’84% dei bambini risolve in maniera prosociale “dilemmi
morali”; le precondizioni per un funzionamento virtuoso sono biologicamente predisposte.
Mary Ainsworth: 3 caratteristiche necessarie: sensibilità, cooperazione e accettazione.
Stile autorevole: migliore, legittimazione del caregiver vs genitore autoritario
Situational compliance: i bambini cooperano e seguono le istruzioni ma questo dipende dal
controllo esterno, un adulto deve supervisionarli
Committed compliance: comportamenti di conformità caratterizzati da un’elevata
motivazione, il bambino non ha bisogno di essere continuamente incoraggiato a
cooperare.
A 2 anni: i bambini si identificano esattamente in un sesso o nell’altro.
Kohlberg—> Prerequisiti cognitivi per lo sviluppo morale. Ha letto e descritto le
competenze di sviluppo morale alla luce della teoria Piagetiana, in cui lo studio morale si
sostanzia dei dilemmi morali, ovvero di ciò che si più fare in base alle conseguenze che
comporta.

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