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Lunedì 19 settembre 2022

Testi:
1) W. Santrock, Psicologia dello sviluppo

Esame:
4 domande aperte. 90 min. Attenzione a far si che la frase sia comprensibile. In caso
di modifiche verranno comunicate. Non c'è saltoappello. Ci si iscrive mediante
Almaesami. Le lezioni sono basate su slide che si trovano sul virtuale. Studiare sulle
slide non è sufficiente.
2 appelli per sessione
gli appelli sono separati di 15 giorni.
L'esame è uno unico che riguarda tutto il programma

MODULO 2
I bambini fin dai primi mesi sono diversi.
 La psicologia dello sviluppo riguarda dal concepimento fino alla morte. C'è
una difficoltà a prefigurarsi nel futuro.

Che cos'è lo sviluppo?


Non c'è un’unica definizione di sviluppo:
i. lo sviluppo è costituito dalle dinamiche dei processi di cambiamento che
comincia con il concepimento e si dipana in tutto l'arco di vita. —> Lo
sviluppo come cambiamento implica che ci siano dei cambiamenti della vita
ii. Lo sviluppo si riferisce a continuità e cambiamenti sistematici che avvengono
in un individuo tra il concepimento e la morte. —> il cambiamento è stabile,
strutturato, vero di sostanza. La nostra identità rimane costante nel tempo.’0
iii. Cambiamenti e costanti biologici, cognitivi e psicosociali che avvengono nel
corso della vita. —> Lo sviluppo è qualcosa dove l'individuo è attivo e si
relaziona con l'ambiente. È un processo bidirezionale. Io sono influenzato ma
a mia volta influenzo il contesto.

Teoria di Brofenbrenner: lo sviluppo può riguardare anche i gruppi. Riguarda anche il


contesto storico.
Che cosa si sviluppa? Quali sono le aree di cambiamento e
continuità?
Si tratta di processi interconnessi perché si influenzano reciprocamente. Abbiamo
influenze reciproche fra queste aree:
1) Processi biologici= cambiamenti del corpo, ormonali, invecchiamento,
capacità motorie che si modificano.
2) Processi socio-emotivi = riguardano le emozioni, il se, gli aspetti sociali.
3) Processi cognitivi = hanno a che fare con il funzionamento della nostra mente.

 Questi tre processi operano in modo sinergico, non sono separati anche se a
volte vengono studiati in modo separato.
Lo sviluppo è il risultato dell'interazione di diversi processi. È quindi un
processo olistico = gli esseri umani non sono parti separate ma sono un
insieme di tutto ciò. Siamo persone nella loro interezza quindi i processi si
influenzano tra loro.
Ci sono degli elementi che accomunano tutti, però lo studio dello sviluppo
indica cosa cambia cioè che cosa caratterizza gli individui.

ESEMPIO
Studio dei gemelli = i gemelli possono essere semplici fratelli o omozigoti (derivano
dalla stessa cellula). Questo ci permette di capire cosa c'è di condiviso e cosa c'è di
specifico.

Dibattito natura- cultura


Tutte le teorie si chiedono se lo sviluppo sia influenzato dalla natura (dna e tutte le
strutture biologiche) o dalla cultura (ambiente, contesto culturale, famiglia, gruppi
sociali.).
C'è una parte importante di ereditarietà da considerare. Alcune teorie propendono
di più per l'ambito della natura mentre altre verso la cultura.
 Entrambi gli aspetti incidono. È importante evitare di avere posizioni
estreme e riduzionistiche, non ci deve essere una visione deterministica
(conseguenza diretta e certa rispetto ad un evento e fattore) dello sviluppo.

—> Teoria evoluzionistica di Darwin


osservazioni su specie animali applicate poi allo sviluppo psicologico dell'essere
umano; gli individui che sopravvivono sono i meglio adattati al loro ambiente.
La teoria di Darwin è stata applicata poi all'ambito psicologico. Molti aspetti del
comportamento degli esseri umani possono essere letti secondo la teoria
darwiniana. Es. attaccamento = serve per la sopravvivenza
E' una teoria che ha cercato di spiegare lo sviluppo mediante gli aspetti biologici.
La biologia ci permette di comprendere aspetti importanti. Gli stessi processi hanno
dato origine a processi diversi. C'è un interazione tra fattori ambientali e ereditari.
Gli aspetti biologici incidono sull'ambiente e l'ambiente agisce sugli aspetti biologici.
Esempio: lo stress della madre che incide sull'autismo; risposta immunitaria bassa in
studenti che soffrono di solitudine.
In passato si credeva che gli aspetti biologici avessero predominanza sulla persona.
Nuove ricerche ci mostrano l'effetto inverso.

La genetica comportamentale è uno disciplina che si occupa dello studio:


- sui gemelli monozigoti o dizigoti:
- su figli adottivi.

1. Gemelli:
a. Monozigoti: unico uovo fecondato che si divide in 2 copie
geneticamente identiche;
b. Dizigoti: 2 uova fecondate = 2 spermatozoi
Interazione fra gli aspetti biologici e gli aspetti culturali.
I bambini ereditano un ambiente, ossia le tendenze genetiche dai genitori.
Tendenze passive, attive ed evocative (evocative = il bambino presenta una
predisposizione per una certa disciplina e i genitori lo aiutano).

- Prima infanzia: gli adulti predispongono l'ambiente al bambino


- Tarda infaniza/adolescenza: le persone stesse predispongono il loro
ambiente.

Esistono varie visioni.


1) Genetica comportamentale= studia l'influenza dei fattori ereditari sul
comportamento. È stato approfondito mediante lo studio sui gemelli
monozigoti e su figli cresciuti nella stessa famiglia e in famiglie diverse.
 L'esito di tutto ciò è la prospettiva epigenetica = è un punto di vista.
Lo sviluppo è uno scambio continuo e in entrambi le direzioni di fattori
ereditari e ambiente. C'è una relazione probabilistica = probabilità che il
fattore x dia certe conseguenze. Genetica e ambiente influiscono entrambi
sullo sviluppo. Ci sono una serie di eventi che sono non solo relazionali che
determinano, incidono sul nostro sviluppo.

Traiettoria evolutiva unica = si deve essere consapevoli che c'è una possibilità
di cambiamento. Non siamo degli esseri passivi. L'essere umano deve essere
considerato attivo.
Lo sviluppo è soggetto al principio dell'elasticità. Le interazioni tra fattori ereditari e
ambiente sono filtrate dalle scelte speranze, aspettative, elaborate attivamente da
ogni individuo. Lo sviluppo avviene a tutte le età per tutta la vita.

Mercoledì 21 settembre 2022

Plasticità del cervello: il cervello si può modificare.

Fine prima lezione, cosa devo sapere:


- Dibattito natura-cultura
- Prospettiva evoluzionistica dello sviluppo
- Genetica comportamentale
- La prospettiva epigenetica

LO SVILUPPO PRENATALE
Lo sviluppo del bambino inizia nel momento del concepimento, sono molto
importanti i primi 9 mesi.
Fecondazione —> nascita : circa 266-280 giorni (38-40 settimane)
Questo periodo si divide in tre fasi, con durata completamente diversa:
- Periodo germinale
- Periodo embrionale
- Periodo fetale
Il concepimento avviene quando una cellula spermatica del maschio si unisce con
un ovulo nelle tube di fallopio —> fecondazione

1) Periodo germinale:
due settimane dopo il concepimento.
Creazione dell’ovulo fecondato (zigote) —> divisione cellulare —>attaccamento
dello zigote alla parete uterina —>Al termine dei 15 giorni abbiamo l’annidamento.
Divisione cellulare dello zigote = molto rapida e le cellule iniziano subito a
specializzarsi —> blastocisti insieme di cellule più corposo che si annida nella parete
dell’utero.
2) Periodo embrionale:
termine delle prime due settimane —> termine delle otto settimane (i primi due
mesi).
Le cellule sono ora chiamate embrione, sono tre strati di cellule dalle quali avranno
origini le diverse parti del corpo. Incominciano a svilupparsi gli organi.
Insieme ai tre stati di cellule si sviluppano anche i sistemi che permettono la vita:
1. il cordone ombelicale (collega il bambino alla placenta)
2. la placenta (tessuto a forma di disco che collegano i tessuti della madre al
bambino, anche se i vasi sanguigni non si incrocino mai). Consente gli scambi
metabolici tra la madre e il bambino, quindi possono passare anche delle sostanze
che possono essere pericolose per il bambino.
3. l’amnio (sacca con liquido nella quale il bambino galleggia, protegge il bambino ed
è a temperatura costante)
—> che permettono la vita del bambino nella pancia della madre.

*Organogenesi: primi due mesi, processo di formazione degli organi.


Dai primi tre strati di cellule si formano tutti gli organi del corpo e in particolare c’è
una parte di questa prima creazione degli organi che è legata alla formazione della
spina dorsale dell’encefalo —> deriva dal tubo neurale: darà luogo al sistema
nervoso.

3) Periodo fetale:
dai due mesi alla nascita (7 mesi).
- 3 mesi: il bambino diventa attivo. Inizia una parte di accrescimento degli
organi già formati, è in questo periodo che il bambino diventa più grande e la
madre inizia sentire la presenza del bambino nella pancia.
- 5 mesi: succhia il pollice, singhiozzo, capelli e ciglia, più attivo, preferenza per
posizione
- 6 mesi: il bambino è vitale cioè può sopravvivere all’esterno dell’utero.
Iniziano ad esserci i riflessi che poi ci saranno anche alla nascita (suzione o
provare a stringere la mano).
- 8-9 mesi: cresce notevolmente di lunghezza, periodo sonno veglia reagisce ai
suoni.

*Tubo neurale: derivano da esso nel cervello il midollo e le meningi. Questa parte è
importante perché se ci sono dei difetti nel tubo neurale avvengono dei problemi
molto importanti come:
- l’anencefalia —> assenza dell’encefalo che porta alla morte nel 100% dei casi;
- Spina bifida —> i bambini possono vivere ma dovranno affrontare interventi
importanti.
 diabete o obesità della madre: fattori di rischio per difetti di tubo neurale. Per
prevenire i difetti del tubo neurale si può prendere l’acido folico che è un
integratore (vitamina B9, aggiunta un mese prima del concepimento al terzo
mese di gravidanza).

*Teratologia (viene dal greco mostro):


studia i difetti fisici alla nascita, studiava i fattori teratogeni in cioè gli elementi che
possono incidere nello sviluppo del bambino nella fase pre-natale.
Studia anche tutti quei problemi che possono insorgere ed essere visibili solamente
solo la nascita cioè ad esempio i ritardi cognitivi
—> Teratologia comportamentale: studia come gli agenti teratogeni possono
incidere nello sviluppo cognitivo e del comportamento del bambino. Studio della
alterazione del comportamento nelle successive fasi dello sviluppo a seguito di
processi patologici e di esposizione ad agenti fisici e chimici.

Agenti teratogeni:
presenti nell’ambiente che possono essere assunti dalla madre e che possono essere
nocivi per lo sviluppo del bambino:
- Inquinamento;
- Sostanze psicotrope: alcol, droghe, medicine
Tre condizioni che variano gli effetti degli agenti teratogeno:
- Dose: più alta è la dose dell’agente teratogeno più alto sarà l’effetto negativo
sul bambino;
- Predisposizione genetica: alcune anomalie sono legate dalla predisposizione
genetica allo sviluppo o alla reazione dell’agente teratogeno sulla madre o sul
bambino;
- Momento dell’esposizione: gli agenti teratogeni sono più dannosi in alcuni
momenti dello sviluppo, in generale il periodo embrionale è più vulnerabile di
quello fetale; ciascuna parte del corpo ha un periodo critico di formazione.

1. Alcol: anche un consumo moderato può avere effetti negativi sul bambino,
anche se genericamente non provoca danni. Anche il consumo di alcol
durante il concepimento sia dell’uomo che della donna aumenta il rischio di
aborto nelle prime settimane
2. Nicotina: il fumo ha degli effetti negativi sullo sviluppo. 74% delle donne
smette di fumare durante la gestazione
3. Cocaina: sostanza psicotropa. Attraverso la placenta e raggiunge il feto
Riduzione del peso, della lunghezza, deficit fisici e psicologici, deficit cognitivi,
deficit comportamentali e neurologici, deficit dell’autoregolazione del
comportamento. Alcune donne che fanno uso di cocaina, molto
probabilmente fanno uso di altre sostanze come l’alcol o la nicotina
4. Marijuana: correlato a livelli di intelligenza più bassi, uso di marijuana a 14
anni
5. Eroina: sintomi di astinenza alla nascita, deficit di attenzione a 1 anno di età.
6. Gruppi sanguigni incompatibili madre/padre: gruppi sanguigni A, B, zero, AB;
marcatore superficiale Rh (positivo o negativo).
La madre è rh negativo e il figlio positivo: si scatena una reazione immunitaria,
esiste un vaccino da somministrare alla madre per prevenire la formazione di
anticorpi
7. Età della madre: sia molto precoce sia in un età superiore ai 35-40 anni, può
dare mortalità dei bambini o patologie alla nascita come la sindrome di Down
8. Stati emotivi e stress della madre: problemi emozionali e cognitivi.
9. Fattori legati al padre : anomalie spermatozoi per esposizione inquinanti,
fumo padre può dare la morte o la leucemia età molto alta del padre
Alla nascita avviene che il bambino viene valutato su una scala chiamata di Apgar
che da un punteggio da 0 a 10 , o su una scala chiamata NBAS.

Giovedì 29 settembre 2022

LO SVILUPPO COGNITIVO

Come si modifica il nostro modo di pensare? Come la nostra intelligenza si sviluppa?

Cognizione = attività del conoscere, cioè i processi mentali attraverso i quali gli
umani acquisiscono e utilizzano la conoscenza per risolvere i problemi —>
intelligenza.

Processi cognitivi = aiutare a capire e ad adattarci all’ambiente e comprendono


attività come: prestare attenzione, percepire, imparare, pensare e ricordare.

Lo sviluppo cognitivo = studio dei cambiamenti che avvengono nelle abilità mentali
dei bambini nel corso della vita. Cioè come i bambini pensano e comprendono.
La psicologia dello sviluppo per molto tempo si è focalizzata nella parte di vita che
arriva all’età adulta, la psicologia più moderna parla di uno sviluppo che dura tutta la
vita (dal concepimento alla morte).
 Jean Piaget, Lev Vygotskij, Jerome Bruner = molte teorie moderne si basano
sulle loro teorie.

JEAN PIAGET

Nasce a Neuchâtel nel 1896, muore a Ginevra nel 1980.


—> parte dalla zoologia e solo successivamente si interesserà alla psicologia e inizia
a studiare lo sviluppo, i suoi primi libri infatti si chiamano:
“La nascita dell’intelligenza nel bambino” e “La costruzione del reale”.

Teoria di Piaget —> EPISTEMOLOGIA GENETICA


 Epistemologia genetica = Teoria dello sviluppo della conoscenza.
Studio sperimentale dello sviluppo della conoscenza ideato da Piaget, dove
genetica è nell’accezione di sviluppo (non DNA).

È cambiata nel tempo, è lui stesso che cambia la teoria in base alle nuove scoperte.
La sua teoria l’ha costruita osservando i suoi tre figli e mettendo in atto delle
modifiche (prove, attività, cambiamenti) nell’ambiente per vedere poi i
comportamenti dei bambini, lui chiamava questo Metodo Clinico.
Lui dava stimoli al bambino e cercava di verificare e capire come il bambino
modificava il suo pensiero.

Processi chiave di sviluppo: invarianti funzionali


Per Piaget i seguenti processi sono centrali nella costruzione della comprensione del
mondo dei bambini —> schemi, assimilazione, accomodamento, organizzazione,
equilibrio, equilibrazione.

1. Piaget definisce l’intelligenza come una forma di equilibrio:


È la funzione vitale di base che consente all’organismo di adattarsi al proprio
ambiente, c’è equilibrio tra il bambino e il mondo.
“Una forma di equilibrio al quale tendono tutte le strutture cognitive”
 Equilibrio cognitivo: equilibrata relazione tra i processi del proprio pensiero e
l’ambiente —> processi di equilibrio

2. Disequilibrio (squilibrio cognitivo):


Fa riferimento al nostro modo di pensare. Fra modo di pensare e eventi
dell’ambiente che spinge i bambini a compiere aggiustamenti mentali per
consentire nuove esperienze.
 Quando interagiamo con l’ambiente, le informazioni non corrispondono a
livello di conoscenza che possediamo, si crea condizione di disequilibrio che
solo il cambiamento delle strutture cognitive fa terminare (passaggio a
livello superiore).
3. Equilibrazione: processo continuo e dinamico che perette di raggiungere
equilibrio cognitivo integrando in totalità unificare e stabili la varietà di
esperienze vissute (passaggio da stadio di pensiero al successivo).

Il disequilibrio non è negativo —> La discrepanza tra i propri schemi mentali interni
(conoscenze esistenti) e l’ambiente esterno stimolano l’attività cognitiva e la
crescita intellettiva.

 Questo è correlato alla TEORIA COSTRUTTIVISTA di Piaget


: questo processo avviene da solo nel bambino, che deve costruire quella
conoscenza da solo.
Il bambino quindi è costruttore attivo della propria conoscenza infatti tutto
questo avviene nella sua mente (si crea quindi degli schemi mentali).
Prima di Piaget i bambini venivano considerati Tabula Rasa.

SCHEMI COGNITIVI E PROCESSI COGNITIVI


 Come acquistiamo la nostra conoscenza.

La cognizione si sviluppa per mezzo di un raffinamento e una trasformazione di


strutture mentali o schemi:
modelli di pensiero o azione usati per organizzare, rappresentare e interpretare la
realtà. Strutture organizzare di pensiero o azione che organizzano la conoscenza.

1) Schemi comportamentali o d’azione (attività fisica): tipici della prima infanzia.


Ad esempio la suzione e la prensione
2) Schemi mentali (attività cognitiva): tipici della seconda infanzia. Ad esempio i
piani e le strategie per la risoluzione di problemi.

 Unità elementari di conoscenza che si sviluppano nel corso di interazioni con


l’ambiente attraverso i meccanismi di assimilazione o accomodamento =
processi alla base dell’adattamento. Come i bambini utilizzano e adattano i
loro schemi —> adattamenti alle richieste dell’ambiente.

- Assimilazione: processo dell’interpretare nuove esperienze incorporandole in


schemi esistenti (i bambini imparano bau e lo collegano a tutti gli animali
nuovi che vedono);
- Accomodamento: consiste nel modificare schemi esistenti per incorporare o
adattarsi a nuove esperienze, nuove informazioni —> in questo momento di
disequilibrio avviene allo sviluppo.
Se avviene l’accomodamento avviene anche:
- Organizzazione: processo attraverso i bambini combinano schemi esistenti in
nuovi e più complessi schemi cognitivi. Raggruppamento di azioni e pensieri
isolati in sistemi di ordine superiore.
Es: schema “osservare”, schema “raggiungere”, schema “osservare”
Organizza in una struttura più complessa “raggiungimento guidato
visivamente”.

Concetto di Definizione Esempio


Piaget
Inizi Equilibrio Armonia tra i propri I bambini piccoli che hanno
o schemi e le proprie visto volare solo uccelli
esperienze pensano che tutto ciò che vola
siano uccelli
Assimilazione Cerca di adattarsi a Vede un aeroplano e lo chiama
nuove esperienze uccellino
interpretandole con i
propri schemi
Accomodamento Adatta gli schemi Sperimenta un conflitto o
esistenti per disequilibrio nel notale che
comprendere meglio non ha piume e non sbatte le
nuove esperienze ali. Conclude che non è un
uccello e cerca un nuovo nome
(o chiede cos’è)
Fine Organizzazione Risistema gli schemi Costruisce una schema
esistenti dando loro gerarchico consistente in una
strutture nuove e più classe sovraordinata (oggetti
complesse volano) e due classi
subordinate (uccelli e
aeroplani)
Lunedì 3 ottobre 2022

GLI STADI DELLO SVILUPPO COGNITIVO

Lo sviluppo cognitivo è un processo attivo nel quale i bambini cercano e assimilano


nuove esperienze, adattano le loro strutture cognitive a queste esperienze e
organizzano ciò che sanno in schemi nuovi e più complessi.

Sequenza invariante dello sviluppo:


Una serie di sviluppi che avvengono in un particolare ordine, dato che ogni singolo
sviluppo all’interno della sequenza è un prerequisito per quelli che verranno
successivamente
 Risultato delle invarianti funzionali è che gli individui percorrono 4 stadi di
sviluppo nello stesso ordine.

Stadi:
1) Legati all’età e consistono in modi diversi di pensare. Rappresentano
qualitativamente livelli diversi di funzionamento (la cognizione è
qualitativamente diversa). Capisco il mondo con meccanismi diversi;
2) A ogni stadio gli schemi si trasformano, nuova organizzazione degli schemi
che servono per interagire con l’ambiente;
3) Gli stadi si integrano gerarchicamente: i vecchi schemi non sono
abbandonati ma integrati nei nuovi;
4) Hanno ordine logico;
5) Il passaggio da uno stadio all’altro è graduale nel corso del tempo.
Decalage: acquisizione a scalare, progressiva nel tempo all’interno dello
stadio.

I QUATTRO STADI:

1)Stadio senso-motorio (0-2 anni)


2)Stadio pre-operatorio (2-7 anni)
3)Stadio operatorio-concreto (7-11 anni)
4)Stadio operatorio-formale (11/12–>): ultimo stadio acquisibile
STADIO SENSO-MOTORIO (0-2 anni)
I bambini acquisiscono conoscenza del mondo attraverso azioni fisiche e motorie
che compiono si di esso. Coordinano le esperienze sensoriali (es vista e udito) con
le azioni fisiche.
Progredisce da un’azione riflessa instintuale tipica della nascita all’affiorare del
pensiero simbolico alla fine dello stadio. —> fine dello stadio con il pensiero
simbolico: cioè inizia a parlare.
- Le strutture cognitive sono schemi d’azione legati al funzionamento dei sensi
e alla motricità
- Il bambino consce il mondo tramite le attività motore che generano effetti
sensoriali
Nascita —> comportamenti riflessi
2 anni —> complesse forme senso-motorie e usa forme rudimentali

Sei sotto-stadi:
 Riflessi innati (0-1 mese): le azioni del neonato sono per le più limitare ad
esercitare riflessi innati, ad assimilare nuovi oggetti in questi schemi riflessivi;
 Reazioni circolari primarie (1-4 mesi): prime coordinazioni, scoprono che le
varie risposte che possono emettere e controllare sono soddisfacenti e
meritevoli di ripetizioni;
 Reazioni circolari secondarie (4-8 mesi): coordina le informazioni che
vengono dagli organi di senso;
 Coordinazione di schemi secondari (8-12 mesi): azioni più dirette verso
l’esterno, coordina schemi (vista tatto)e inizia l’intenzionalità. Inizia il problem
solving;
 Reazioni circolari terziarie (12-18 mesi): comincia a sperimentare attivamente
sugli oggetti e tentano di inventare nuovi modi per risolvere problemi o
produrre risultati interessanti. Schemi esploratori per tentativi —> curiosità
attiva, motivazione ad imparare come funzionano le cose;
 Acquisizione Finale (18-24 mesi) acquisizione del simbolo, cioè pensare a
degli oggetti anche se non sono presenti. Invenzione di nuovi mezzi attraverso
combinazioni mentali e interiorizzazione degli schemi.

Fine dello stadio senso motorio:


 Sviluppo dell’ imitazione;
 Sviluppo della permanenza dell’oggetto =
una delle principali conquiste del periodo senso-motorio: l’idea che gli oggetti
continuino ad esistere quando non sono più visibili o individuabili attraverso i
sensi. (Esperimento di Piaget: Errore A e non B)
Critiche e valutazioni della teoria di Piaget sullo sviluppo psico-motorio:
• La ricerca contemporanea sostiene che la teoria dello sviluppo senso-motorio
necessità di una revisione
• Piaget sottostimava le capacità cognitive dei bambini
Es. maggiore precocità della permanenza dell’oggetto —> compiti più semplici che
richiedono meno abilità
 neo-innatisti: questa capacità non deve essere costruita ma parte dell’eredità
e i bambini sono preparati dall’evoluzione a dare un senso ad aspetti del loro
mondo;
 competenze percettive dei neonati altamente sviluppate in fase precoce
dello sviluppo: percezione intermodale (capacità di coordinare info
provenienti da 2 o + modalità sensoriali) già a partire da 3 mesi.
STADIO PRE OPERATORIO (2-7 anni)
Contraddistinto dall’apparire della funzione simbolica (una parola o un oggetto “sta
per”, rappresenta qualcos’altro).
• Linguaggio (forma di simbolismo): prime parole entro il 1° anno, 18 mesi
combinano 2 o più parole per formare frasi
• Sboccia il gioco di finzione (o simbolico): contribuisce in modo positivo allo
sviluppo sociale, emotivo e intellettuale del bambino
• Pensiero è preoperatorio e prelogico perché siamo ancorati alla realtà delle cose,
incapace di considerare più di un aspetto per volta.

Due sotto-stadi:
 Funzione simbolica (2-4 anni): acquisizione della capacità di rappresentare
mentalmente un oggetto non presente.
Egocentrismo/centrismo (intellettuale): difficoltà a decentrasti da suo punto
di vista. Il bambino non concepisce la possibilità che la realtà possa
presentarsi agli atri diversa a come si presenta a lui:
(collegati all’egocentrismo)
1) Animismo —> credere che gli oggetti inanimati abbiamo vita o qualità vitali
(es. il vento mi vuole rinfrescare);
2) Finalismo —> tutti i fenomeni hanno scopo (es. la pallina rotola perché
vuole venire da me);
3) Artificialismo —> le cose sono state create dall’uomo o da creature divina
secondo regole della costruzione umana.
Per studiare l’egocentrismo fa l’esperimento delle tre montagne.

Critiche all’Egocentrismo di Piaget


I bambini escono dall’egocentrismo prima di quanto non credesse Piaget, precoce
capacità di immedesimarsi negli altri.

1.Teoria della mente (theory of mind):


capacità di immedesimarsi negli altri (4 anni, quindi prima di quanto pensasse
Piaget).
Comprensione di come la mente umana lavori e la conoscenza che gli umani sono
esseri cognitivi in cui stati mentali non sono sempre condivisibili o accessibili agli
altri.
-> negli adulti si basa su ragionamento credenza- desiderio;
-> nei bambini si studia con il compito della falsa credenza: capire se il bambino è in
grado di immedesimarsi nella mente di un altro.
Se un bambino di 3 anni collabora con un adulto in un gioco d’inganno in cui si
nasconde un oggetto, la loro prestazione migliora notevolmente. (Grazie
all’interazione sociale)
Tra i 3 e i 4 anni i bambini acquisiscono una maggiore comprensione della vita
mentale e comprendono con più chiarezza come le credenze e i desideri motivino il
loro comportamento e anche il comportamento di altre persone.

2.Conflitto socio-cognitivo (Doise, Mugny, Carugati):


lo sviluppo dipende non solo dal conflitto intraindividuale, interno, tra strutture
(Piaget) ma anche dal conflitto interindividuale, fra l’opinione di persone diverse.
L’interazione sociale può produrre a certe condizioni un disequilibrio cognitivo che
induce la ricerca di un’organizzazione mentale di ordine superiore.

 Pensiero intuitivo (4-7 anni): quindi non logico, è la fase delle domande.
-Ragionamenti rudimentali
-Domande e curiosità sul mondo (sul “perché” delle cose)
-“Intuitiva” perché sembrano sapere le cose senza utilizzare il pensiero
razionale

Irreversibilità e concentrazione:
 Limiti del pensiero pre-operatorio
Incapacità di annullare, invertire, compensare un certo risultato;
Azioni interiorizzate sono isolate e non coordinate, “centra” l’attenzione su una
caratteristica alla volta; Il dato percettivo prevale.
Es. prove di conservazione (percezione della forma)
Mancanza di conservazione: alterazione dell’apparenza i una sostanza non cambia le
sue qualità base.

Decalage orizzontale:
L'ordine invariante in cui le acquisizioni si verificano all'interno di un particolare
stadio di sviluppo. Per esempio, la comprensione della conservazione della quantità
è sempre raggiunta prima della comprensione della conservazione del peso, che è
raggiunta prima della comprensione della conservazione del volume.
Acquisizione quantitativa/progressiva (pian piano, un po’ alla volta) all’interno dello
stadio.

Ma i bambini pre operatori sono in grado di risolvere questi problemi


(conservare)?
 Secondo Piaget i bambini di età inferiore ai 6/7 anni non possono risolvere
problemi di conservazione perché non hanno acquisito l’operazione di
reversibilità. ..e non si può neppure insegnare
 Molti ricercatori hanno dimostrato che si possono allenare bambini non –
conservatori di 4 anni di età. —> “allenamento all’identità”

Riassumendo
• I bambini in età prescolare non sono affatto illogici o egocentrici come Piaget
supponeva;
• Piaget sottovalutava le abilità dei bambini in età prescolare (i problemi erano
troppo complessi, chiedeva di giustificare verbalmente).
•Piaget aveva ragione: i bambini prescolari sono più intuitivi, egocentrici dei
bambini in età scolare. Però :
1. I bambini preoperatori sono in grado di ragionare logicamente su problemi
semplici o concetti a loro familiari;
2. Altri fattori (e non la mancanza di operazioni cognitive) sono responsabili dei
risultati insoddisfacenti nei test cognitivi di Piaget.
STADIO OPERATORIO CONCRETO (7-11 anni)
- Il ragionamento logico sostituisce quello intuitivo quando può essere
applicato a esempi specifici e concreti
- La reversibilità è alla base delle operazioni (somma e sottrazione)
- I bambini possono compiere operazioni concrete: azioni mentali reversibili
che riguardano oggetti reali, concreti
- Le operazioni sono azioni interiorizzate, coordinate e raggruppate in strutture
d’insieme; strutture mentali caratterizzate dalla reversibilità- > ogni azioni ha
la sua inversa
- Le operazioni permettono trasformazioni mentali e concrete -> conservazione
1) Un bambino di 7 anni può decentrarsi focalizzandosi simultaneamente su più
aspetti di un problema o proprietà dell’oggetto (es. altezza, larghezza di un
contenitore)
2) Reversibilità: capacità di “disfare” il processo realizzato (es. versare il liquido)
e di immaginare il suo contrario
3) operazioni logiche: Ora il bambino usa la logica, non le apparenze fuorvianti,
per trarre conclusioni.

I bambini non operano la conservazione su tutte le quantità e in tutti i compiti


simultaneamente, ma alcune forme di conservazione appaiano prima di altre.
Ordine di acquisizione:
Numero, lunghezza, quantità di liquido, massa, peso, volume
-> dalle dimensioni più salienti e visibili a quelle non visibili
Sfasamento temporale -> décalage orizzontale dovuto a svolgimento dello stadio
(preparazione, completamento, superamento

Operazioni logiche
La reversibilità concorre alla genesi del pensiero logico:
coordinazione di punti di vista differenti. Scompaiono i fenomeni di animismo,
finalismo, artificialismo (spiegabili con l’egocentrismo)
-> nascono le spiegazioni in termini di rapporti causali
-> operazioni logiche (relative a oggetti e relazioni tra oggetti, es classificazione) e
infralogiche (relazioni spazio- temporali tra oggetti e relazioni parte-tutto, es
velocità, misurazione
—> Classificazione: capacità di riconoscere proprietà invarianti in oggetti diversi
(criterio), paragonare la classe con le sottoclassi senza confonderle, compiere sulle
classi delle operazioni (addizione e moltiplicazione logica)
STADIO OPERATORIO FORMALE (11/12 anni)
4° e ultimo stadio: avviene tra gli 11 e i 15 anni.
L’adolescente crea immagini di situazioni ideali (es genitori ideali, vita ideale),
pensieri di possibilità per il futuro. Idealismo e possibilismo, pensare al pensiero,
pensano più astrattamente e idealisticamente e in modo più logico.

Il pensiero dei bambini operatori-concreti è limitato perché sanno applicare i propri


schemi operazionali a oggetti, situazioni o eventi che siano reali o immaginabili.
Nell’operatorio formale si va oltre le esperienze concrete, verso pensieri più
astratti e logici.

Risoluzione dei problemi:


• Più sistematici e usano il ragionamento logico;
• Operazioni formali sono azioni mentali compiute su idee e proposizioni, su
processi ipotetici ed eventi che possono anche non avere una base nella realtà.

Ragionamento ipotetico-deduttivo —> “pensare come uno scienziato”


generare ipotesi e poi verificarle attraverso esperimenti (se/allora) operando su
proposizione (e non sugli oggetti).
Pensiero operatorio formale è razionale, sistematico, astratto.
 Tipico della fase dell’adolescenza
 Egocentrismo adolescenziale e “pubblico immaginario”:
implicazioni personali e sociali del pensiero formale. Adolescente che si sente
unico davanti a un pubblico immaginario con una storia incomprensibile agli
altri. Senso di unicità particolare tipico di questa età.
Ci possiamo immaginare in astratto: cosa gli altri pensano di noi, visione della
vita ideale.

Tutti raggiugniamo le operazioni formali?


• Es. cacciatori boscimani analfabeti non superavano problemi di Piaget ma
sapevano utilizzare il livello formale per rintracciare la preda.
VALUTAZIONI SULLA TEORIA DI PAIGET
“valutare l’impatto che Piaget ha avuto sulla psicologia dello sviluppo è come
valutare l’impatto che Shakespeare ha avuto sulla letteratura inglese o Aristotele
sulla filosofia” —> autore fondamentale, anche se nella sua teoria ci sono pro e
contro.

Contributo:
1. Ha fondato la disciplina “sviluppo cognitivo” , garantendo che che non si
applicassero ai bambini idee e metodi tratti da studi sugli adulti;
2. I bambini sono esploratori curiosi e attivi che hanno ruolo nel loro sviluppo (idea
innovativa al suo tempo);
3. Una delle prime a spiegare non solo descrivere il processo dello sviluppo;
4. La sua descrizione di sequenza ampie di sviluppo intellettivo offre una panoramica
accurata di come pensano bambini di età diverse;
5. Implicazioni per educatori e su sviluppo emotivo e sociale;
6. Le sue ricerche sono state impulso a nuove ricerche;
7. Metodo clinico- critico, osservazione, quasi-esperimento.

Applicazioni della teoria di Piaget


Educazione/insegnamento:
• Assumere un atteggiamento costruttivista, il bambino è attivo;
• Facilitare l’apprendimento piuttosto che dirigerlo che comunque rimane
intraindividuale, ma è possibile agevolarlo in questa sua scoperta;
• Considerare le conoscenze e il livello di pensiero del bambino; cercare di scoprire
non solo quello che lui è in grado di fare, ma che il ragionamento che sta dietro.
• Utilizzare valutazioni continue: verifica del livello del bambino, come proseguono
le sue acquisizioni nello stadio in cui si trova;
• Trasformare aula in settima di esplorazione e scoperta, bambino esploratore
lasciato libero di esplorare.

Critiche
• Stime delle competenze dei bambini:
alcune capacità cognitive emergono prima o più tardi di quanto pensasse Piaget
• Stadi, décalage e specificità di dominio:
Oggi —> lo sviluppo cognitivo non è così chiaramente suddiviso in stadi
• Effetti dell’addestramento
• Cultura ed educazione: effetto più forte di quanto pensasse Piaget;
• Prospettive alternative: i neo-piagetiani credono sia necessaria una revisione con
ruolo a attenzione, memoria e strategie per elaborare informazioni, interazione
sociale. —> elementi fondamentali che Piaget non aveva considerato.
MODULO 1

Mercoledì 5 ottobre 2022

LEV VYGOTSKJI (Russia,1896-1934)


 Prospettiva socio-culturale, socio-costruttivismo (diverso dal costruttivismo
cognitivo di Piaget) = i processi possono avvenire solo all’interno della cultura,
solo a contatto con un adulto o un pari.

Psicologo russo, conosciuto in occidente a partire dalla traduzione in inglese della


sua opera monumentale “Pensiero e Linguaggio” (1962) e dalla traduzione italiana
stessa opera nel 1966.
Dal 1936 al 1956 le sue opere vennero bandite, sebbene continuassero a circolare
sottobanco.

Fondatore della scuola storico-culturale che si fonda su due concetti:


1. La crescita cognitiva avviene in un contesto socioculturale che influenza la forma
che prende;
2. Molte delle abilità cognitive si evolvono dall’interazione sociale con
genitori, insegnanti e altre persone più competenti. Lo sviluppo avviene all’interno
di un contesto storico e culturale, in cui significati e strumenti vengono veicolati
dall’adulto.

• Lo sviluppo cognitivo avviene quindi all’interno del contesto storico e culturale.


1) Lo sviluppo biologico si esprime attraverso funzioni cognitive inferiori:
percezione, emozioni, attenzione spontanea, memoria non volontaria.
2) Successivamente lo sviluppo cognitivo avviene tramite l’acquisizione delle
funzioni cognitive superiori: pensiero, calcolo, attenzione volontaria,
memoria logica, ragionamento.
 L’evoluzione delle funzioni psichiche inferiori (intelligenza pratica più legata
alla realtà) a quelle superiori (intelligenza astratta) avviene attraverso
l’interiorizzazione di mediatori simbolici e culturali (linguaggio, calcolo,
disegno)

Le funzioni psichiche superiori (e quindi il nostro modo di


ragionare/pensare/decidere) risentono fortemente del contesto storico – culturale
in cui viviamo (es: negli anni ’60 il divorzio in Italia non era ancora stato legiferato,
oggi sono stati 97474)
Linguaggio e pensiero:
 L’interazione e il linguaggio sono fondamentali per lo sviluppo cognitivo.
Il linguaggio costruisce il pensiero, è il linguaggio che guida il comportamento
e il fine ultimo: il linguaggio diviene pensiero —> linguaggio interiore o
pensiero verbale
Es: il bambino inizia ad eseguire un compito con un adulto dialogando con lui; poi
commenta verbalmente a se stesso le proprie azioni, ripete a se stesso quello che gli
ha detto l’adulto ad alta voce (linguaggio egocentrico, 3 anni); infine interiorizza
(linguaggio interno 7-8 anni)
 Importanza del DIALOGO

1) Linguaggio indipendente dal pensiero —> all’inizio pensiero e linguaggio sono


indipendenti, slegati (es: lallazione, linguaggio senza pensiero). Fino ai due
anni il pensiero del bambino è per lo più limitato a funzioni psichiche inferiori
2) Linguaggio sociale 3) linguaggio egocentrico 4) linguaggio interiore:
il vero linguaggio si acquisisce prima socialmente, e solo dopo viene
interiorizzato, l’esperienza concreta viene progressivamente interiorizzata
attraverso il linguaggio, prima egocentrico poi interiore.
Da guida e strumento del pensiero il linguaggio diviene esso stesso pensiero.
E infatti praticamente tutti i nostri pensieri prendono una forma verbale.
Le parole quindi hanno davvero un peso…

La zona di sviluppo prossimale (ZSP)


 Differenza tra il livello di sviluppo effettivo di un adulto e il livello di
sviluppo potenziale raggiunto grazie al supporto di un altro (pari, adulto,
genitore, educatore) più competente.

Ciò che il bambino non può fare


1)
ciò che il bambino sa fare se aiutato (zsp)

ciò che il bambino sa fare

“Differenza tra il livello di sviluppo effettivo manifestato quando risolve un compito


da solo e il suo livello di sviluppo potenziale che si può esprimere se il compito è
risolto con indicazioni e suggerimenti di altro soggetto più competente”
Scaffolding (impalcatura)
 Graduale il livello di supporto modulato sulle abilità, livello di sviluppo del
bambino. L’aiuto dato dalla persona più competente deve essere flessibile e
contingente (appropriato a un certo momento)
 Il dialogo è fondamentale per lo scaffolding

Strategie di scaffolging:
- Suddivisione del compito;
- Tecniche per attirare l’attenzione su parti del compito;
- Controllo dei livelli di frustrazione;
- Uso di mediatori cultuali come internet o il pc.

Applicazione dell’approccio di Vygotskij nell’ambito


educativo
1) Valutare la zona di sviluppo prossimale dell’individuo (compiti a difficoltà
crescente);
2) Utilizzo della zona di sviluppo prossimale nell’ insegnamenti (partire dalla
soglia più alta offrendo assistenza sufficiente o solo quando è necessario);
3) Uso di compagni di classe più abili (peer education);
4) Monitoraggio e incoraggiamento all’uso del linguaggio interiore (ad età
prescolare a scuola primaria);
5) Sforzarsi nel localizzare istruzioni in contesti significativi (sperimentare
l’apprendimento in contesti di vita reale, ad esempio la risoluzione dei
problemi matematici);
6) Trasformare l’aula secondo questo approccio (flipped classroom).

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