Alcune definizioni di EMOZIONE; Le principali tradizioni storiche nello studio delle emozioni; Teorie delle emozioni; Teorie relative a specifiche emozioni; La misurazione delle emozioni; Espressioni facciali ed emozioni; Basi neurologiche delle emozioni; Teorie cliniche; Emozioni e cultura
Dott.ssa Elisa Frigerio
Riferimenti bibliografici
1. Appunti; 2. Lucidi; 3. Articoli forniti a lezione; 4. Approfondimenti personali.
Modalit desame
Lesame per frequentanti si svolge con una modalit diversa dai non frequentanti: nel primo caso, si valuter il lavoro svolto durante il corso: seguir un approfondimento orale. Per i non frequentanti, invece, ci sar in un esame orale pi approfondito. E, comunque consigliato, contattare la docente per chiarimenti e per concordare una parte di approfondimento che obbligatoria per tutti, frequentanti e non frequentanti. Posso essere contattata via mail: elisa.frigerio@unimi.it o dopo le lezioni.
pi una persona che ti pare familiare: giunto a pochi passi da te lo riconosci: un tuo carissimo amico che stato allestero per 4 anni;
- Sei fuori a cena con il tuo fidanzato: in un angolo un po buio vi trovate
Perch a seconda della prospettiva che utilizzo, posso dare definizioni diverse!!
Ambito medico
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Il concetto di causa
Aristotele Dopo ci, dunque a causa di ci.
Fondamentale la nozione di tempo. Il rapporto causa/effetto pu essere descritto con la sequenza se/allora. Concetto di causalit lineare.
Paradigma
Dalla parola greca MODELLO, che serve ad esempio
Conquiste scientifiche universalmente riconosciute, le quali, per un certo periodo, forniscono un modello di problemi e soluzioni accettabili a coloro che praticano un certo campo di ricerca. Quando un modello cessa di costituire una risposta adeguata ai problemi per i quali aveva precedentemente spianata la strada avviene una rivoluzione scientifica Una costellazione di concetti, valori, percezioni e comportamenti condivisi da una comunit, che d forma ad una visione particolare della realt come base del modo in cui una comunit si organizza
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Cambiamenti di paradigma..
2. Uomopadronedel regnoanimale 3.Uomopadrone dellapropriamente
1.Uomopadrone delluniverso
Cambiamento n.4!!
4. Luomo (lindividuo) comprensibile
La verit scientifica
la verit scientifica poggia sullintersoggettivit e cio, nello specifico, sullaccordo della comunit scientifica, che essa stessa socialmente e culturalmente connotata.
Una teoria pu essere valutata in base al suo potere esplicativo, linguaggio, possibilit di verifica, abilit nel generare nuove idee.
Secondo Oatley (1992) una teoria delle emozioni deve indagare: La funzione delle emozioni; - Le emozioni discrete e considerare il link tra le teorie popolari (folk theories) e scientifiche; - gli aspetti non consapevoli che causano, negli individui, le emozioni; -La comunicazione interpersonale delle emozioni; -Le emozioni in relazione alla valutazione degli eventi e degli obiettivi; -Le emozioni di base, con pattern di attivazione fisiologica specifica; -Labilit di comprendere le emozioni degli altri.
Quante teorie?
I punti di Oatley, che sono poi alla base della teoria comunicativa delle emozioni (Oatley & Johnson-Laird, 1987) sono molto vasti e ambiziosi. In effetti non tutte le teorie delle emozioni riguardano tutti gli aspetti che questo fenomeno comporta (fisiologico, comportamentale, cognitivo, esperenziale), ma alcune si focalizzano su aspetti pi specifici, ad esempio sullo studio di unemozione specifica o sullo studio, e.g. del riconoscimento delle espressioni facciali delle emozioni.
In sintesi: esistono numerose teorie delle emozioni, ad ognuna delle quali corrisponde diverse definizioni di emozioni, diversi approcci e diverse metodologie di ricerca.
Una definizione di Kleinginna e Kleinginna (1981): lemozione un insieme complesso di interazioni fra fattori soggettivi e oggettivi, mediati da sistemi neuronali/ormonali, che pu:
a- suscitare esperienze affettive come senso di eccitazione, di piacere e dispiacere; b- generare processi cognitivi come effetti percettivi emozionalmente rilevanti, valutazioni cognitive, processi di etichettamento; c- attivare adattamenti fisiologici diffusi di fronte a condizioni di eccitamento; d- condurre ad un comportamento che spesso, ma non sempre espressivo, diretto ad uno scopo ed adattivo.
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It is inconceivable to me that there could be an approach to the mind, or to human and animal adaptation, in which emotions are not a key component. Failure to give emotion a central role puts theoretical and research psychology out of step with human preoccupations from the beginning of recorded time.
Lazarus, 1991
Sono presenti molteplici verit, che dipendono dai vertici di osservazione e dai dispositivi di osservazione usati. Sostituzione della logica della DISGIUNZIONE con la logica della CONGIUNZIONE
aut-aut
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et-et
Ben presto, per, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo luno dallaltro.
Quando poi il bisogno di riscaldarsi li port di nuovo a stare insieme, si ripet quellaltro malanno; in modo che venivano sballottati avanti indietro fra due mali, finch non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione.
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Osserviamo le parole
Insieme di fattori che interagiscono Visione ecologica Visione olistica
Movimento Relazione
2- componente espressiva: comprende le modalit comunicative, soprattutto non verbali delle emozioni; metodi di studio:
- accuratezza nel giudizio di espressioni facciali;
- uso del FACS (Ekman e Friesen, 1969); - elettromiogramma (EMG).
3- componente neurofisiologica: include lattivazione del SNC, SNA e del sistema autonomo; metodi di studio:
- psicofisiologia (registrazione di diversi indici fisiologici (prevalentemente attivit elettrodermica, cardiovascolare e muscolare) in concomitanza di situazioni stimolo controllate; - fFMR, PET, RMN
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Event
Purposeful behavioral
Exp ressive
SIGNIFICATO ADATTIVO legato alla sopravvivenza? Non tutti gli autori concordano sul significato adattivo delle emozioni: Alcuni sostengono che siano solo vestigia, vecchie modalit del passato che ora non sono pi funzionali; Altri ancora sostengono che le emozioni sono disfunzionali, cio portano a risposte distruttive e ostacolano i processi cognitivi.
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Ragione e passione
Platone: - Le passioni ed i desideri ci impediscono di pensare:
Le emozioni sono come cavalli selvaggi che lintelletto deve imbrigliare
?
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Elaborare le informazioni
La mente un flusso di informazioni (Posner 1990); La nostra mente pu processare le informazioni ricevute in molti modi diversi; Lintegrazioni tra queste diverse modalit di elaborazione dellinformazione in un insieme coerente e unitario fondamentale per lo sviluppo della mente durante il corso della vita; I rapporti interpersonali possono facilitare o inibire questa tendenza a integrare le rappresentazioni di diverse esperienze. Queste esperienze sarebbero mediate principalmente dalla comunicazione di emozioni.
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In questo senso la capacit dellindividuo di organizzare le proprie emozioni influenza in modo diretto le modalit con cui la mente integra le varie esperienze.
2.
La mente si forma allinterno delle interazioni fra processi neurofisiologici interni ed esperienze personali; Lo sviluppo delle strutture e delle funzioni cerebrali dipende dalle modalit con cui le esperienze, e in particolare quelle legate a relazioni interpersonali, influenzano e modellano i programmi di maturazione geneticamente determinati dal sistema nervoso.
Daniel Siegel 1999
La depressione anaclitica
(anaclitos, steso indietro)
Spitz ha ben descritto la situazione dei bambini molto piccoli (0-2 anni) abbandonati in istituzioni. Secondo questo autore, questi bambini sviluppano, seguendo 4 fasi, una depressione anaclitica: - un periodo di protesta. Il bambino piange, in ansia e cerca di riavere la
madre; - una fase di disperazione. Il bambino passa da crisi di pianto disperato ad un pianto monotono ed intermittente, comincia a chiiudersi in se stesso. Perdita di peso e arresto dello sviluppo; - una fase di distacco o rifiuto. Il bambino inerte, abulico, piegato in se stesso. Compaiono attivit di autostimolazione (ritmie motorie) Espressione rigida del viso. - depressione anaclitica con accentuazione di tutte le caratteristiche precedente ed arresto irreversibile dello sviluppo.
Organizzatori
Gli organizzatori descrivono il raggiungimento di nuovi livelli di integrazione nello sviluppo evolutivo e segnano le tappe nellinterazione madre-bambino fin dai primi mesi di vita. I Organizzatore: La risposta (aspecifica) del sorriso (II mese): viene prodotta in risposta a qualunque Gestalt facciale in movimento; precursore del processo di pensiero indice della costituzione di un Io rudimentale; II Organizzatore: Langoscia dellestraneo (VI-VIII mese): lavvicinarsi dellestraneo provoca ritiro e pianto; langoscia per la perdita delloggetto indica lo stabilirsi di un vera e propria relazione (specificit della madre). III Organizzatore La fase del NO (IX, XV mese): rappresenta il primo segno dellinstaurarsi della comunicazione semantica.
Durata
maggiore
Le emozioni sono modi testati nel tempo di fronteggiare problemi senza tempo.
(Ekman, 1986)
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Ekman, insieme a Tomkins (1962), Izard (1977), Plutchick (1980) costituiscono i principali rappresentanti di questo orientamento teorico che sostiene lesistenza di alcune emozioni, definite primarie che hanno caratteristiche uniche e specifiche a livello espressivo, fisiologico e di situazioni stimolo (Galati, 1993). Queste emozioni si sarebbero evolute in risposta alle richieste dellambiente ed avrebbero, perci, un carattere adattivo.
Le ricerche degli sostenitori di questo orientamento sono dirette soprattutto allo studio delle espressioni facciali delle emozioni.
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2. Teorie componenziali: le emozioni vengono concepite come il risultato della somma di due componenti, lattivazione fisiologica e i processi cognitivi. Schachter e Singer (1962), Mandler (1984), Ortony e Turner (1990) sono i ricercatori che hanno elaborato queste che si focalizzano sul modo in cui i processi di elaborazione dellinformazione conducano a quel processo di valutazione degli stimoli ambientali e della conseguente attivazione fisiologica, che definibile con il nome di emozione e come questo processo possa essere modificato dallesperienza e dallapprendimento.
Studi dei sistemi di valutazione legati alle varie emozioni (come le emozioni varino in rapporto al variare dei sistemi di valutazione).
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3. Teorie dimensionali delle emozioni: Si presuppone lesistenza di modalit generali di riposta che dirigono le risposte dellindividuo lungo alcuni assi: piacevolezza, attenzione e attivazione, per Schlosberg (1954), valutazione (piacere/dispiacere), attivit e potenza per Osgood, Suci e Tannenbaum (1957). Russell (1980), ad esempio, ha proposto che ogni espressione rifletta un certo grado di piacere e di attivazione che viene esperito dallindividuo. Il suo modello, quindi, teorizza lesistenza di due dimensioni (piacere/dispiacere e livello di attivazione) ed ogni espressione rappresenta un punto lungo questi due continua.
Cartesio
Per Cartesio le emozioni appartenevano al cosiddetto esprit des btes, allo "spirito degli animali". Per lui le emozioni sono qualcosa che ci mette in contatto con una serie di automatismi e di comportamenti pi semplici di quelli che - secondo il suo dualismo sono diretti da un'anima capace di risposte di tipo cognitivo, ossia di tipo pi elevato rispetto alle emozioni. Quindi Cartesio noto non soltanto per il suo dualismo tra spirito e corpo, tra mente immateriale e cervello, ma anche perch ha introdotto la separazione tra la ragione e l'emozione. Con l'Illuminismo molti filosofi hanno teso a considerare le emozioni nell'ambito della materialit del comportamento e nell'ambito di qualche cosa che ci poneva pi vicino agli animali.
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Darwin
soprattutto nell'Ottocento che le emozioni entrano in un campo pi solido e, soprattutto, si avvicinano fortemente alla biologia: con Charles Darwin. Darwin riteneva che molte delle espressioni facciali, delle emozioni, avessero un significato adattativo, cio servissero a comunicare qualcosa - lo stato interno di una persona che, senza bisogno di parole, dice agli altri come si sente in quel momento: triste, gioioso, impaurito, ecc. -: tutto ci ha un significato utile, in quanto la paura, per esempio, un'emozione che segnala spesso un pericolo, e quindi utile comunicarla ad altri.
Quindi Darwin stato il primo a dare delle basi solide a delle emozioni, a indicare il loro significato, il loro valore adattativo, ad interpretarle in termini di utilit, di comunicazione.
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Componente fisiologico
Darwin riteneva che quest'espressione delle emozioni fosse legata anche a degli aspetti di tipo fisiologico: emozionarsi vuol dire anche piangere, respirare pi profondamente, sudare, ecc. Quindi Darwin ha cercato di capire come questi correlati fisiologici delle emozioni avessero un significato adattativo; Egli sosteneva che molti degli aspetti delle nostre emozioni, che ritroviamo in qualche misura anche negli animali, sono delle specie di "fossili comportamentali", cio qualcosa che un tempo, in una lontana preistoria dell'evoluzione, aveva una sua funzione, serviva a qualcosa, e che oggi invece ha un minor significato.
La genesi di quest'opera si trova nella serie di appunti contenuti nei Taccuini M e N (1838) e nel Profilo di un bambino (1877) soprattutto in quest'ultimo scritto, nel quale Darwin riporta le osservazioni fatte sui comportamenti dell'amato figlio Erasmus, si ritrova in pieno lo spirito de "L'Espressione". L'espressione sarebbe, secondo l'ipotesi di Darwin, "un relitto, il residuo del gesto, pieno di diretto significato, che in stadi remoti traduceva in azione immediata il turbamento psichico. L'espressione ha dunque perso, secondo Darwin, la sua funzione primaria; in tale ottica, le espressioni facciali sono residui simbolici di un atto biologicamente utile. Esempio: i muscoli che circondano gli occhi, responsabili delle pi importanti espressioni umane, "si contraggono involontariamente durante le espirazioni forzate violente, in modo da proteggere questi organi delicati dall'aumento della pressione sanguigna.
Darwin rileva come tutti gli autori che hanno scritto sull'espressione, fossero convinti che l'uomo fosse apparso sulla terra con le sue caratteristiche attuali; Bell, profondamente convinto di questo, affermava che certi muscoli facciali "servono unicamente per l'espressione". Questo era un ovvio corollario della tesi creazionistica, alla quale Darwin oppone la constatazione che molte espressioni si ritrovano identiche in specie distinte ( il caso del riso nell'uomo e nella scimmia); tale caratteristica risulta comprensibile solo ammettendo un'origine comune nella linea evolutiva.
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L'espressione, secondo Darwin, ha due facce: da una parte essa una testimonianza inconfutabile della lontanissima origine dell'uomo, dall'altra un sistema di comunicazione non verbale, la cui conoscenza pu portare ad un miglioramento dei rapporti nel genere umano. Per dimostrare la sua teoria, Darwin ricorse alla fisiologia, prendendone "a prestito" il modello di funzionamento del sistema nervoso: "
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Nel primo capitolo, Darwin presenta i "principi generali dell'espressione", ossia i principi che spiegano la maggior parte dei gesti e delle espressioni usati involontariamente dall'uomo, sotto l'influsso delle varie emozioni. "1. PRINCIPIO DELLE ABITUDINI ASSOCIATE UTILI. Alcuni atti complessi hanno un'utilit diretta o indiretta in certi stati d'animo, perch alleviano o soddisfano particolari sensazioni, desideri e cos via; ogni volta che si riproduce lo stesso stato d'animo, anche se appena accennato, c' la tendenza - in forza dell'abitudine o per associazione - a ripetere quegli stessi movimenti, anche se in quel momento non danno alcun vantaggio. [esempio quando un gatto scava per coprire i suoi escrementi su un pavimento di cemento] 2. PRINCIPIO DELL'ANTITESI. [...] Quando sopravviene uno stato d'animo che sia l'esatto contrario del precedente, si ha una forte e involontaria tendenza a eseguire movimenti di natura opposta, anche se sono del tutto inutili, e tali movimenti in alcuni casi sono altamente espressivi 3. PRINCIPIO DELLAZIONE DIRETTA DEL SISTEMA NERVOSO: certe emozioni sono indicative di uneccitazione del sistema nervoso che influenza direttamente lorganismo provocando cambiamenti quali la secrezione delle ghiandole, la sudorazione, il tremore negli arti e lo svuotamento della vescica.
Secondo Principio:
"Tempo fa possedevo un grosso cane a cui, come a tutti i cani, piaceva molto andare fuori a passeggio. Egli mostrava la sua contentezza trotterellando solennemente davanti a me con passi ben marcati, e intanto teneva la testa molto alta, gli orecchi moderatamente sollevati, e la coda eretta, ma non in modo rigido. Non lontano dalla mia casa c' un sentiero sulla destra che porta alla serra, dove spesso andavo per pochi minuti per guardare le mie piante sperimentali. Andare l era sempre un gran dispiacere per il cane, perch non sapeva se poi avrei continuato la passeggiata, ed era molto buffo vederlo cambiare istantaneamente e completamente espressione non appena accennavo a deviare verso il sentiero. [...] La sua aria desolata era conosciuta da tutti i membri della mia famiglia ed era chiamata la sua "faccia da serra". [...] Ogni particolare dell'atteggiamento del cane era l'esatto contrario del portamento precedente, gioioso e allo stesso tempo solenne; e l'unica spiegazione che se ne pu dare, secondo la mia convinzione, quella offerta dal principio dell'antitesi". [ibid., p. 161.]
lequilibrio tra le sue funzioni intellettuali e le sue pulsioni sembrava compromesso. Egli era capriccioso, irriverente, indulgeva in grosse volgarit (alle quali in precedenza non era avvezzo), manifestava poca educazione per is uoi compagni, impazienza per qualsiasi cosa che impedisse una soddisfazione dei suoi desideri.. (Doctor Harlow, 1868).
Egli trov che la barra probabilmente aveva danneggiato la parte ventromediale dei lobi frontali. Questa regione implicata nei cambiamenti di personalit dei pazienti in cura attualmente.
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In base a questo modello noi non tremiamo perch abbiamo paura, ma abbiamo paura perch tremiamo.
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Le afferenze corticali raggiungono lipotalamo attraverso il giro del cingolo e la formazione dellippocampo (ippocampo, giro dentato e subiculum) che, dopo aver elaborato le informazioni le invia ai corpi mammillari dellipotalamo attraverso il fornice. Da qui, attraverso i nuclei talamici anteriori , lipotalamo riproietterebbe al giro del cingolo
Pi o meno negli stessi anni diversi ricercatori conducevano esperimenti con animali, verificando leffetto di lesioni pi o meno circoscritte (lobo anteriore temporale, Klver & Bucy, 1937) Inoltre, divenne sempre pi rilevante losservazione di persone con lesioni causate da eventi traumatici o morbosi e, a partire dal 1940, da interventi di psicochirurgia. Moniz (1936) propose di curare pazienti psocotici e ossessivi compulsivi con leucotomie frontali: tale partica si diffuse a tal punto che negli anni 40 50 pi di 100.000 pazienti psichiatrici furono sottoposti a psicochirurgia. I pazienti sembravamo presentare una diminuzione di ansia ed aggressivit, associata, spesso a manifestazioni epilettiche, perdita di iniziativa e motivazione, perseverazione nellesecuzione dei compiti e limitazioni nella spontaneit del comportamento.
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. Recenti sviluppi...
.. Different emotions are produced by different brain systems. In the very same way that you can tell the difference between a facial expression of anger and a facial expression of joy, in the very same way in which you can feel the difference between sadness or happiness in your flesh, neuroscience is beginning to show us how different brain systems work to produce anger, or sadness, or happiness (Damasio, pg. 60, 1999).
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Amygdala - PAURA (Young et al, 1995; Adolphs et al., 1994, 1995, 1999): un danno bilaterale produce un deficit selettivo nel riconoscimento di facce IMPAURITE; Gangli della base - DISGUSTO (Sprengelmeyer et al, 1996; Gray et al., 1997): soggetti con Corea di Huntington hanno un deficit selettivo e precoce (rilevabile anche in portatori del gene, presintomatici) nel riconoscimento di facce DISGUSTATE; Corteccia orbitofrontale - RABBIA (Blair et al, 1999): soggetti sani presentano un deficit selettivo nel riconoscimento di facce ARRABBIATE in seguito alla somministrazione di benzodiazepine (i recettori delle BDZ sono soprattutto nellamigdala e nella corteccia frontale).
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Tomkins (1962, 1970) ipotizza che esistano OTTO emozioni fondamentali (affetti): POSITIVE: interesse, sorpresa e gioia; NEGATIVE: angoscia, paura, vergogna, disgusto e rabbia. Queste emozioni primarie sono risposte strutturate innate a certi tipi di stimoli e vengono espresse con una variet di reazioni corporee. Vi una base genetica, specie-specifica per lespressione delle emozioni primarie. La teoria sottolinea la distinzione tra il sistema degli affetti e il sistema delle motivazioni. Per alcune teorie le motivazioni quali fame e sesso costituiscono potenti impulsi allazione. Secondo Tomkins, le motivazioni sono dei segnali fisici che sarebbero amplificati dalle emozioni. Per esempio la carenza di ossigeno crea un bisogno di ossigeno, ma lemozione della paura che crea il senso di urgenza.
Izard (1972): ha ampliato la teoria di Tomkins con particolare accento sullo studio delle espressioni facciali. Le emozioni sono un parte dellorganizzazione della personalit. Gli altri sottosistemi sono i sistemi omeostatico, percettivo, cognitivo e motorio e sono collegati in modo complesso. Esistono le emozioni primarie, hanno una base neurale specifica, unespressione facciale specifica, una sensazione distinta, unorigine nei processi evolutivibiologici, una propriet motivante che ha una funzione adattiva (1991).
I soggetti che pensavano di aver preso un composto vitaminico, comformarono il loro comportamento a quello del collaboratore dello sperimentatore (pensavano di essere o particolarmente euforici o arrabbiati); Coloro che erano strati correttamente informati si comportarono normalmente
Attivazione generalizzata
+
Etichetta cognitiva
=
EMOZIONE
Leffetto dellepinefrina fornisce lenergia; Lemozione che si prova dipende dal bottone che si preme
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Teorie costruzionistiche Harre emozioni non determinate biologicamente ma come costruzioni sociali/culturali Prove a favore: scomparsa di alcune emozioni (accidia), altre emozioni sviluppate recentemente (amore romantico), altre ancora esistono (amae Giappone) o non esistono (rabbia esquimesi Inuit) in culture differenti Versione moderata: le emozioni hanno basi biologiche ma sono socialmene modulate
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Teorie cognitive Lappraisal (=valutazione) Magda Arnold (1960) emozione come valutazione immediata, automatica e involontaria di uno stimolo e la sua valenza (emozioni differenti, valenze differenti); emozione come tendenza ad agire Quindi le emozioni (fenomeno adattivo) permettono di individuare rapidamente eventi/elementi significativi allertando il soggetto (parte inconscia), e allo stesso tempo preparano/motivano il soggetto allazione piu adeguata (parte conscia) riprende il modello a 2 vie di Le Doux
appraisal concettuale
appraisal schematico
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Il sorriso
Compare molto precocemente; Sorriso completo (anche muscoli area oculare) incomincia dalla III settimana; Stimolo migliore: voce umana, soprattutto femminile, timbro elevata; Verso la V settimana lo stimolo migliore diventa il volto umano, soprattutto gli occhi;
FUNZIONE SOCIALE, ruolo comunicativo Sorriso in risposta anche a esperienze sensoriali piacevoli
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Le sfide biologiche
I bambini con bisogni speciali affrontano una serie di sfide dovute al loro corredo biologico che possono rendere difficile il loro funzionamento nel mondo.
1.
2.
3.
Difficolt con la reattivit sensoriale: il bambino pu avere difficolt nel modulare le informazioni che provengono dal mondo attraverso la vista, ludito, il tatto e la consapevolezza corporea (pu essere iporeattivo o iper-reattivo); Difficolt di elaborazione: Il bambino pu avere delle difficolt nel dare senso ai dati sensoriali che riceve; Difficolt nel creare e porre in sequenza delle risposte pianificate: il bambino pu avere problemi nel muovere il suo corpo come vuole.
Questi problemi possono rendere problematico per il bambino relazionarsi e comunicare con I propri genitori. per questo importante vedere come funziona in ciascuna di queste aree per aiutarlo a migliorare le sue abilit. Ancora pi importante aiutare I genitori a conoscere e bypassare queste difficolt per permettere al bambino di entrare in relazione e crescere.
Secondo Oatley (1992) ci sono 2 tipi di test che una teoria deve superare per poter essere accettata: - Il test di Lakatos (1978): una teoria deve essere in grado di considerare quanto ritenuto rilevante pi delle altre teorie esistenti; - Il test popperiano (1945): dalla teoria si deve poter estrarre delle ipotesi specifiche che potrebbero invalidare la teoria stessa.
sino ad arrivare ad emozioni che richiedono processi cognitivi pi complessi che implicano una capacit di consapevolezza e di autoosservazione:
e.g. la vergogna richiede una capacit di confrontare diverse immagini di s ed il confronto con il proprio ambiente sociale;
Buck (1984) distingue tra una comunicazione spontanea, automatica, involontaria ed una comunicazione simbolica in cui lespressione diventa intenzionale e falsificabile. Laspetto della comunicazione spontanea non solo un residuo di uno stadio filogeneticamente pi primitivo: anche nelluomo pensare pu richiedere troppo tempo e un certo automatismo pu rivelarsi fondamentale in certe situazioni.
Figura 1
Figura 2
Figura 3
Figura 4