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Sintomi di esordio in età pediatrica


che preludono a malattie psichiatriche
dell’adulto
Lucio Rinaldi
Professore Aggregato di Psichiatria, Università Cattolica, Roma. Responsabile dell’Area dell’Età Evolutiva e Day-Hospital
di Psichiatria, Fondazione Policlinico Universitario Gemelli, Roma

L’Organizzazione Mondiale della Sanità L’età di insorgenza della schizofrenia è genetica fa aumentare la probabilità d’in-
nelle sue proiezioni per il 2020 ha indicato compresa tra i 13 e i 23 anni. sorgenza di ADHD, ma il tipo di genito-
che il carico di disabilità legato ai disturbi La prima causa di disabilità fra i 10 e i 24 rialità è determinante affinché quel parti-
mentali è destinato ad aumentare e che i anni d’età sono i disturbi dell’umore. Al colare potenziale genetico si esprima.
bambini e gli adolescenti che avranno bi- secondo posto ci sono gli incidenti strada-
sogno di un supporto psicologico o psi- li, al terzo posto la schizofrenia e al quarto Vita prenatale
chiatrico saranno il 20%. Appare in tal il disturbo bipolare. L’uso di alcolici è al Studi di Infant Research, Infant Observa-
senso sempre più necessario individuare sesto posto. All’ottavo posto i tentativi di tion e le Neuroscienze ci riportano a uno
gli elementi essenziali per prevenire o trat- suicidio o comunque le condotte autoag- sviluppo del cervello e della mente che ha
tare precocemente il disagio affinché non gressive. inizio sin dall’epoca intrauterina e ci per-
si organizzi in forme sempre più struttura- In Italia il 10% degli adolescenti, valutati mettono di spingere ancora più indietro la
te e rigide, quali quelle della franca psico- su un campione di quasi 3500 studenti, nostra visione d’insieme e di pensare a una
patologia. Tuttavia bisogna tenere presen- presentava un disturbo mentale diagnosti- origine ancora più arcaica delle relazioni
te che nei bambini e negli adolescenti è cabile. umane, che iniziano a plasmarsi sin dalle
sempre necessario fare un bilancio psicolo- prime settimane di vita: una straordinaria
gico tra sforzi evolutivi, processi trasfor- Natura e cultura continuità fra la vita all’interno dell’utero
mativi e manifestazioni sintomatiche. Al fine di comprendere come si struttura e la vita nel mondo esterno. Molti studiosi
nel tempo il disagio mentale è necessario sono oramai dell’opinione che la nascita
Aspetti epidemiologici fare alcune considerazioni preliminari. I sia paragonabile a un punto in un conti-
Un’indagine sulla popolazione, che ha ri- bambini nascono con caratteristiche tempe- nuum all’interno di un groviglio straordi-
guardato 28 Paesi, il cui obiettivo princi- ramentali e corredo genetico differenti e, se nariamente complesso di fili fisiologici e
pale era fornire una stima della prevalenza sottoposti a influenze ambientali simili, psicologici che interagiscono, in quel mo-
e della distribuzione delle patologie psi- risponderanno ognuno in modo diverso, mento e in seguito, nella formazione del
chiatriche, ha rilevato che i disturbi del anche se possono emergere pattern comu- “Sé”. Oltre al corredo genetico occorre
controllo degli impulsi si presentano verso ni. Per esempio, i bambini che crescono in considerare l’ambiente naturale, come il
i 7-9 anni, per quanto riguarda il deficit di orfanotrofi, avendo scarsi contatti umani, grado di libertà di movimento all’interno
attenzione/iperattività (ADHD); verso i hanno meno probabilità di conseguire dell’utero, la qualità della placenta, del li-
7-15 anni per il disturbo oppositivo-pro- buone capacità linguistiche, di stabilire un quido amniotico ecc.). I “fattori” dell’am-
vocatorio (ODD); verso i 9-14 anni per il attaccamento sicuro con gli adulti o di ac- biente naturale sono peraltro influenzati in
disturbo della condotta (CD) e i 13-21 an- quisire una buona comprensione della modo rilevante dagli stati mentali consci e
ni per il disturbo esplosivo intermittente mente e delle emozioni degli altri. inconsci della madre, sono in stretta rela-
(IED). I disturbi del controllo degli im- Music, seguendo una prospettiva bioeco- zione con il suo corpo, con l’ambiente in
pulsi avrebbero anche una fascia di età a logica dello sviluppo umano, ritiene che cui lei vive e con la qualità delle cure e del
rischio per l’insorgenza: per esempio gli individui siano sempre influenzati dalla sostegno che riceve. I fattori fisici ed emo-
l’80% di tutti gli ADHD insorge a 4-11 loro eredità biologica e anche dai vari si- tivi nella vita della madre influenzano an-
anni di età, mentre la stragrande maggio- stemi che li contengono, famiglia, scuola che la natura del mondo intrauterino in
ranza dei ODD e CD inizia tra i 5 e i 15 ecc. Già durante il concepimento, il feto senso generale. Ogni gravidanza è un’e-
anni. riceve l’eredità genetica dei genitori ed è sperienza unica e, a seconda dei fantasmi
In generale i disturbi d’ansia hanno un’età portatore quindi di una serie di predispo- consci e inconsci sottostanti e delle fanta-
di insorgenza compresa tra i 5 e i 22 anni. sizioni biologiche, anche se interagisce con sie consce predominanti, l’esperienza stes-
Fobie e ansia di separazione (SAD) hanno il suo ambiente, influenzandolo ed essen- sa della nascita verrà vissuta in modi diffe-
insorgenza molto precoce, tra i 7 e i 14 an- done influenzato, sempre in modo bidire- renti.
ni. Gli altri disturbi d’ansia (disturbo di zionale. Per esempio, una variante di un Si parla perciò della nascita di un bambi-
panico, disturbo d’ansia generalizzato e particolare gene incrementa le probabilità no, con tutta una serie di competenze e di
disturbo da stress post-traumatico) hanno che un bambino sviluppi la sindrome da modalità nel porsi alla vita, ma anche e ne-
un’insorgenza successiva. L’età a rischio deficit di attenzione e iperattività cessariamente della nascita della mente di
per l’insorgenza di un disturbo da dipen- (ADHD). Tuttavia chi ha genitori poco una madre, che sappia sintonizzarsi e ri-
denza da sostanze è quella compresa tra i attenti ha maggiori probabilità di svilup- spondere a quel bambino in un’unione tra
13 e i 24 anni. I disturbi dell’umore inizia- pare l’ADHD rispetto a un soggetto che biologia e ambiente. Quello che un bambi-
no a manifestarsi già intorno a 13 anni. riceve cure genitoriali adeguate. L’eredità no sperimenta di positivo o negativo sarà
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registrato e lascerà delle tracce. Alcune ai propri segnali, i bambini imparano che co-sociali influenzano lo sviluppo psi-
potranno essere richiamate, altre rimar- sono in grado di produrre effetti sugli altri co-somatico del bambino. Bassi livelli di
ranno non evocabili eppure attive nel cre- e cominciano a sviluppare un certo senso calore e di sostegno genitoriale, tanto
are nuove tracce. Esperienze positive aiu- della loro capacità di agire (agency) e a pro- quanto il rifiuto e l’ostilità materna, sono
tano la plasticità neuronale e facilitano vare piacere per ciò che riescono a far acca- associati a depressione infantile e adole-
l’assimilazione di esperienze positive. Il dere. I bambini di due mesi scalciano di scenziale.
rapporto tra feto e corpo materno è pieno più se vedono un effetto del loro gesto, co- Le anomalie nei bambini appaiono preco-
di tira e molla delicatamente bilanciati. La me far muovere un oggetto sincronica- cemente e si manifestano sotto forma di
trasmissione madre-figlio e poi anche am- mente con i loro gesti: ciò viene chiamata problemi caratteriali: indifferenza sociale,
biente-bambino non riguarda quindi mai contingenza, ma non scalciano con lo stes- ridotta attività, irritabilità e ipersensibilità
solo la psiche, ma funziona in una inter- so vigore quando l’oggetto si muove indi- eccessive. La sensibilità della madre agli
modalità che va dalla sensorialità agli af- pendentemente da loro. I bambini perce- stati d’animo del figlio diventa determi-
fetti, in un complesso sistema mater- piscono gli altri come partner interattivi e nante e agisce quindi come regolatore di
no-placento-fetale. cominciano le cosiddette danze reciproche tensione per il bambino. Dunque, un am-
e hanno bisogno di un caregiver empatico, biente di handling “attivo e adattivo” con-
Nascita e prima infanzia che interagisca con loro, per sviluppare tribuisce all’integrazione degli stati corpo-
Negli esseri umani non c’è un tempo pre- pienamente capacità relazionali più com- rei e mentali, strutturando il processo di
stabilito nel quale deve avvenire il bonding, plesse. personalizzazione, permettendo che il pic-
il legame primario. Gli esseri umani po- Se nel primo anno di vita i bambini ango- colo possa sentire fin dal principio la psi-
trebbero legarsi con quasi tutti i bambini, sciati sono presi in braccio e tranquillizza- che come parte del corpo, in un’esperienza
non solo i propri, e raramente il legame si ti, piangono meno degli altri negli anni di continuità dell’essere.
stabilisce immediatamente. I legami affet- successivi, poiché sperimentano che le loro Tutto ciò si potrà verificare, ovviamente,
tivi nascono in seguito a cure costanti e al- emozioni sono tollerate, contenute, modu- partendo da un patrimonio innato, che
la vicinanza che dura nel tempo. Il bonding late e imparano a non esserne sopraffatti. potrà esprimersi sulla base delle esperien-
è un processo graduale e reciproco, contra- La madre non porta solo le sue qualità nu- ze che il bambino andrà facendo, in rela-
riamente ad altre specie, non è immediato tritive e amorevoli, ma anche il suo sé pen- zione con la qualità del rapporto con l’am-
e può essere facilitato. L’allattamento al sante, stati mentali ed emotivi che, rispet- biente e risentendo a sua volta dei percorsi
seno facilita il bonding e diminuisce la re- to al caos della vita psichica nel neonato, psichici dei genitori e delle figure familia-
attività della donna agli stressor psicologici, rappresentano una pre-condizione verso ri in generale. Gli Autori spiegano anche
probabilmente in parte grazie al rilascio capacità più interconnesse, per un Sé più come l’organizzazione del Sé, la regola-
dell’ossitocina, ma è anche di gran benefi- integrato. Bion parla di “seno pensante” zione affettiva (che è fondata sulla capacità
cio per il bambino. I bambini stimolano in intendendo la capacità materna primaria del bambino di comprendere il comporta-
modo attivo risposte di bonding negli adul- di nutrire, metaforicamente, fornendo una mento interpersonale in termini di stati
ti e sono predisposti a mettersi in relazione qualche forma ai “pensieri” rudimentali mentali) e la funzione di mentalizzazione
con persone e volti. del neonato (inizialmente insieme confuso vengano acquisite nell’ambito delle prime
Madri e bambini spesso cercano gli occhi di impulsi e sensazioni). In un sano svilup- relazioni di attaccamento. Normalmente
dell’altro dopo la nascita e i neonati prefe- po emotivo il neonato deve fare esperienza la mentalizzazione ha luogo attraverso l’e-
riscono una foto del viso materno piuttosto di un oggetto (spesso la madre), capace di sperienza del bambino di riflessione sui
che quello reale di un estraneo. Ricono- accogliere una massa di sensazioni, senti- suoi stati mentali, attraverso il gioco sicu-
scere i volti può indurre risposte positive e menti e disagi ai quali il bambino non è in ro con un genitore o un bambino più gran-
favorire la formazione del bonding. I neo- grado di dare un nome e che quindi è inca- de, ma può essere gravemente compro-
nati mostrano anche una chiara preferenza pace di elaborare nel pensiero. La funzio- messa nelle relazioni di attaccamento di-
per la voce della propria madre. Il ritmo ne di tale oggetto, definita da Bion “fun- sorganizzate, con importanti implicazioni
cardiaco del feto cambia quando ascolta zione alfa” o “rêverie”, è quella di tenere cliniche.
una registrazione della voce della madre, nella mente, dare un significato, rendere
ma non cambia se la voce è di un estraneo, pensabili quei sentimenti anche per il Adolescenza
dimostrando precoci capacità di apprendi- bambino. Per adempiere questa funzione è L’adolescenza è un percorso esistenziale
mento. necessario che l’oggetto sia in grado di tol- promosso da un basilare rimodellamento
Inoltre i bambini sono in grado di imitare lerare il dolore psichico, che il bambino in- dei sistemi omeostatici, che caratterizzano
gli adulti già venti minuti dopo la nascita. vece non può tollerare. Dopo ripetute il funzionamento di cervello, apparato or-
In alcuni esperimenti si osservano i geni- esperienze di questo tipo di contenimento, monale, genitale, muscolo-scheletrico. Si
tori che tirano fuori la lingua e i bambini il bambino può interiorizzare tale funzio- deve quindi guardare ai fenomeni dell’ado-
che guardano con attenzione e, dopo mol- ne e acquistare così gradualmente la capa- lescenza in termini di ricerca di equilibri
ti sforzi, imitano i genitori tirando fuori la cità di elaborare la propria angoscia all’in- possibili, durante le modificazione dell’as-
lingua anche loro. Neonati di soli due terno del proprio spazio mentale. Bion de- se ipotalamo-ipofisi-gonadi, dell’asse ipo-
giorni sanno imitare tutta una serie di scrive il processo che ha luogo quando chi talamo-ipofisi-surrene, dell’apparato mu-
espressioni facciali come sorridere, acci- presta le cure al bambino (il caregiver) è scolo-scheletrico, della corteccia cerebrale.
gliarsi e mostrare sorpresa. Imparano a inaccessibile e non è disponibile ad acco- Siamo stati per molto tempo portati a con-
imitare presto anche suoni e gesti e produ- gliere le proiezioni dei bambini. Le proie- siderare i fenomeni emozionali e i com-
cono più suoni simili al linguaggio quando zioni che non vengono accettate ritornano portamenti dell’adolescenza come legati a
la madre sorride, specialmente quando il al bambino, sotto forma di “terrore senza trasformazioni identitarie, che coinvolgo-
sorriso è sincero, quello che alcuni chia- nome”. no l’assetto delle relazioni familiari e si
mano sorriso Duchenne. Attraverso l’imita- L’adeguatezza delle cure parentali, la de- estendono al mondo dei pari. Questa vi-
zione e grazie al fatto che ricevono risposta pressione materna, i precoci processi psi- suale del mondo delle relazioni ha permes-
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so di comprendere molte dinamiche adole- e che possono riguardare la compromis- ni di vita sono caratterizzati da un attacca-
scenziali e di dare senso alle disarmonie. sione o l’eccesso di una funzione cerebrale, mento sicuro, dall’accrescimento delle
Le trasformazioni relazionali sono state dalle manifestazioni di tipo dissociativo, competenze, da un ampio sviluppo della
considerate espressione e conseguenza di che comportano un impoverimento delle funzione riflessiva e dalla mentalizzazio-
un processo di rimodellamento e di ridefi- funzioni integrative, alle riduzioni di fun- ne, allora il bambino che cresce si ricono-
nizione di costellazioni intrapsichiche, zioni modulatrici, come avviene nel di- sce, può apprezzare e discriminare le pro-
prima tra tutte quella edipica. scontrollo degli impulsi. prie emozioni e i propri sentimenti e di
I sintomi in adolescenza – e in particolare In tutte queste declinazioni dell’adole- conseguenza le emozioni e i sentimenti al-
quelli che trovano in varie forme il luogo scenza possiamo cogliere sia i segnali di un trui, può considerare il punto di vista
di espressione nel corpo – possono essere fallimento che quelli di una potenzialità, dell’altro ed è quindi capace di trarre pieno
possibilità, occasione e opportunità per di una possibilità. Chi ne registra i segnali vantaggio dall’educazione, costruendo una
rendere contenibili pressioni emozionali e può scegliere se valorizzare maggiormente resilienza psicologica da mettere in gioco
anche processi che permettono di costruire l’aspetto deficitario e disarmonico o co- in caso di esperienze stressanti.
nuovi assetti per passare attraverso i feno- glierne la potenzialità evolutiva e costrut- Tali individui, crescendo, riusciranno pro-
meni adolescenziali. In tal senso è fonda- tiva. Di fronte all’impasse evolutiva, alla babilmente a far fronte in maniera positiva
mentale il ruolo che possono svolgere co- difficoltà nel proseguire, il sintomo del agli eventi critici e a riorganizzare costrut-
loro che incontrano i sintomi dell’adole- corpo o attraverso il corpo può essere di tivamente il proprio comportamento di-
scenza (pediatri, ginecologi, psicologi, supporto al compito evolutivo imposto nanzi alle difficoltà; allo stesso tempo ri-
psichiatri, insegnanti ecc.) nel sostenere dalle trasformazioni somato-psichiche marranno sensibili alle opportunità positi-
l’aspetto costruttivo e il processo di ricerca dell’adolescenza. Il sintomo, se non com- ve che la vita offrirà loro riuscendo, nono-
insito anche nel sintomo più eclatante o preso o non trasformato, può diventare – stante tutto, a fronteggiare efficacemente
preoccupante. Aspetti centrali in questa nel tempo – un modo persistente del fare la le difficoltà, i lutti e i conflitti.
prospettiva di approccio al sintomo sono vita e quindi diventare una forma stabile di La funzione mentale della resilienza può, in
la multidisciplinarietà, la collaborazione psicopatologia. effetti, essere valutata come un indice
tra specialisti, l’integrazione delle cono- adeguato dello sviluppo dell’apparato psi-
scenze. Fattori di rischio di disagio psicologico chico. Le comunicazioni affettive all’in-
Il corpo impone all’adolescente nuove sco- nei bambini terno della relazione di attaccamento faci-
perte (prima tra tutte la nuova forma della Le ricerche degli ultimi trent’anni hanno litano la maturazione delle aree del SNC
sessualità), rendendo un poco diverso e confermano l’intreccio di fattori causali coinvolte sia nella regolazione affettiva
sconosciuto l’adolescente a se stesso (e an- ambientali e innati nella genesi di molti che nell’auto-regolazione. Il bambino che
che agli altri) e tracciando un percorso in disturbi psicopatologici. Le predisposizio- ha vissuto esperienze di abuso e trascura-
continua trasformazione: è il luogo in cui ni genetiche sono attivate dall’esposizione tezza ha alte probabilità di crescere
si rende tangibile il cambiamento. Gli a fattori ambientali, che possono ridurre o nell’incapacità di fidarsi nelle relazioni,
adolescenti – dopo la crisi puberale – cer- annullare la resilienza, cioè la capacità di nella difficoltà di provare empatia per gli
cano continuamente di fare i conti con un individuo di affrontare e superare un altri o di rispettare i ruoli sociali, mo-
questo luogo di confine in cambiamento, evento traumatico o un periodo di difficol- strandosi pronto anzi a distruggere, attac-
che tentano di fare proprio, di padroneg- tà e quindi di rendere tollerabili le espe- care e cercare di dominare tutto quello
giare. Il fatto di segnarlo, scolpirlo, tentare rienze traumatiche del bambino nei con- che può essergli offerto a casa e a scuola e,
di modificarne forme e dimensioni, sem- fronti dei fattori avversi. Lo scambio che dunque, vulnerabile a futuri problemi di
bra indicare la necessità di recuperare la l’individuo conduce con l’ambiente, a sua salute mentale.
possibilità di controllo o quanto meno la volta, può determinare un’espressività più Un divario troppo grande tra i bisogni del
necessità di non sentirsi dominati. Anzi è accentuata del patrimonio genetico su- bambino e le cure genitoriali comporta
al corpo che viene affidato, in forme più o scettibile a determinati stimoli. una carenza di base che può tradursi in un
meno pittoriche (come accade per esempio Studi più recenti indicano una diretta in- attaccamento disturbato. A loro volta al-
con il colore dei capelli e le pettinature) o fluenza dell’ambiente sull’espressività del cuni modelli di attaccamento disturbato,
in forme più o meno simboliche (come ac- patrimonio genetico; alcune nuove cono- influenzando direttamente l’espressività
cade per esempio nella scelta di un tatuag- scenze sulle malattie mentali derivano genetica e la maturazione del SNC, sono
gio o di un piercing), il compito di “essere in proprio dallo studio delle modificazioni invariabilmente associati a esiti psicopa-
qualche modo”, quando si è alle prese con il ci- epigenetiche che concorrono ad alterare il tologici dal significativo impatto sociale
mento di diventare qualcuno. sistema nervoso. L’esposizione a fattori di (disturbi di personalità, uso di sostanze,
Il corpo può anche diventare il luogo in cui rischio psicosociale può portare a modifi- comportamenti antisociali, disturbi del
gestire l’eccesso di difficoltà nel fare e nel- cazioni biologiche del SNC, soprattutto comportamento alimentare, disturbi della
lo sperimentare l’adolescenza. In questa nei primi due-tre anni di vita del bambino. condotta) e alla facilitazione dell’espressi-
oscillazione tra un corpo che permette un Ne consegue che l’ambiente creato dal vità di malattie mentali a forte base gene-
ancoraggio in una fase caratterizzata dalla contesto familiare può determinare effetti tica (disturbo bipolare, depressione mag-
precarietà del senso di identità e di un cor- profondi su tutti gli aspetti dello sviluppo, giore). Le capacità di accudimento e gli
po che serve nel sospendere, nell’inter- dallo stato di salute alla nascita all’acquisi- stili genitoriali agiscono allora non solo
rompere o nel modulare la spinta propulsi- zione delle competenze necessarie per af- come elementi costitutivi della relazione
va dell’adolescenza, debbono essere inqua- frontare la scuola e l’apprendimento o per genitore-figlio, generando e influenzando
drati i sintomi che riguardano il corpo in sviluppare le relazioni più complesse delle costantemente il clima affettivo, ma an-
adolescenza. Quando parliamo di sintomi età successive. che come veri attivatori del patrimonio
che riguardano il corpo possiamo intende- Solide evidenze scientifiche sottolineano genetico.
re un insieme di manifestazioni che lo quanto il sistema di attaccamento sia coin- I principali fattori di rischio, responsabili
coinvolgono, lo segnalano, lo impongono volto in questi processi. Se i primi due an- di alterazioni delle prime relazioni e di fal-
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limenti nello sviluppo psico-emozionale Indicatori precoci di una possibile alimentari si esprime in comportamenti
tali da condurre alla psicopatologia, sono evoluzione psicopatologica che nell’adulto appaiono secondari:
ormai noti e costituiscono un elemento I disturbi dell’attaccamento e i disturbi della y Il modo in cui mangiano (spesso la len-
imprescindibile per orientare gli interventi regolazione in età prescolare rappresentano tezza):
di prevenzione. Tali fattori possono essere gli indicatori singoli più potenti di uno - Esclusione di alimenti
divisi in due grandi aree: la prima riguarda sviluppo alterato. I bambini con pattern di - Ingestione di acqua
la vulnerabilità e/o la patologia del caregiver attaccamento disturbato, infatti, manife- - Sminuzzamento del cibo
o delle figure di riferimento, la seconda re- stano spesso difficoltà importanti nelle re- - Attività fisica
lativa alle caratteristiche e agli eventi signifi- lazioni sociali e nell’apprendimento, per la - Uso frequente del bagno
cativi o critici nella loro storia. loro tendenza a esternalizzare o interioriz- y ma soprattutto:
Per quanto riguarda le condizioni genito- zare invece che a mentalizzare, costituen- - Sbalzi d’umore
riali correlate a sviluppi patologici della do una parte importante della popolazione - Difficoltà nelle relazioni sociali
prole, le più significative sono le seguenti: che richiede interventi educativi speciali, - Insofferenza
y Depressione genitoriale (non solo ma- con un costo rilevante in termini di assi- - Irrequietezza
terna) perinatale stenza sociale e sanitaria sin dai primi
y Psicosi o grave disturbo di personalità tempi. Per quanto concerne la bulimia si è visto
dei genitori, in particolare della madre; Riguardo all’area dei disturbi del compor- che non esisterebbe una correlazione si-
y Disturbo del comportamento alimen- tamento alimentare possiamo considerare gnificativa tra la ricerca spasmodica di una
tare della madre come, fin dai primordi, la relazione del ne- dieta in età adolescenziale e lo sviluppo
y Uso materno di alcol e sostanze (in par- onato con la madre avvenga attraverso il della patologia bulimica ma piuttosto vi
ticolare cocaina) corpo, in particolare, mediante il canale sarebbe una correlazione significativa tra
y Precedente morte fetale o perdita di un orale-digestivo e successivamente con gli sintomi depressivi e rischio di sviluppo di
bambino piccolo apparati e le funzioni, che vengono coin- patologia bulimica e binge eating.
y Esposizione dei genitori a maltratta- volti nel corso della evoluzione del bambi- Per lo sviluppo di un disturbo alimentare
menti, traumi e violenze nell’infanzia; no. Così mangiare, digerire, sputare, vo- sarebbero comunque in ogni caso molto
y Maternità adolescenziale senza supporto mitare, diventano il veicolo espressivo di importanti il sentimento di vergogna con as-
y Relazioni insoddisfacenti tra i genitori emozioni, sentimenti positivi, tranquilliz- sociata riduzione dell’autostima e tendenza al
(disfunzione genitoriale) zanti o frustranti e angoscianti; l’avvicina- controllo, la presenza di comportamenti au-
y Condizioni abitative e lavorative pre- re-allontanare, rifiuto-accettazione, trat- tolesivi e un alto indice di insoddisfazione
carie tenere-espellere rimarranno come modelli corporea. I disturbi del comportamento ali-
y Basso livello socio-culturale di relazione fin quando non verranno svi- mentare si presenterebbero come tentativo
luppati e accettati, divenendo meccanismi patologico di risoluzione di problematiche
Evidenziando l’effetto potenziante della “mentalizzati”, per affrontare i propri con- evolutive, esitando in forme più o meno
combinazione di più condizioni infantili flitti. Se lo sviluppo invece ne sarà carente, gravi di scollamento dalla dimensione del
capaci di esporre al rischio di un disturbo questi modelli rimarranno prettamente reale.
psicopatologico successivo, i più noti fatto- espressivi e relazionali ed entreranno in I pochi studi longitudinali sui predittori
ri di rischio specifico nei bambini sono: una dimensione patologica. Il disturbo sul dei disturbi d’ansia, in particolar modo gli
y Minorazione sensoriale o disabilità corpo o mediante il corpo, pertanto, si va a attacchi di panico, si sono per lo più con-
evolutiva instaurare là dove la sofferenza psichica, centrati sui problemi di internalizzazione
y Basso peso alla nascita non percepita e relegata nell’inconscio, va (problemi emotivi, per esempio ansia, de-
y Eventi gravemente sfavorevoli (perdita a minare l’integrità fisica e più sono forti la pressione, altri disturbi dell’umore). La
di un genitore ecc.) difesa e la rimozione della sofferenza psi- sensibilità, l’ansia, così come l’ansia da se-
y Maltrattamento e abuso chica, più è grave e profondo l’attacco al parazione sono state associate a un aumen-
y Rivalità accentuata tra fratelli (fratrie corpo. tato rischio di attacco di panico con l’in-
molto numerose) Per l’anoressia è stata individuata una fascia sorgenza in adolescenza. È stato anche
y Comportamenti devianti dei pari (com- di popolazione sottoposta a un maggior ri- evidenziato come, oltre a sintomi interio-
portamenti antisociali, uso di sostanze, schio, cioè le ragazze dai 12 ai 18 anni ap- rizzanti, sia importante studiare altri pro-
violenza, bullismo e abuso) partenenti a classi sociali medio-alte. L’au- blemi di salute mentale come i sintomi di
y Mancata disponibilità di cure e di dia- mento di incidenza ha una distribuzione bi- esternalizzazione (problemi comporta-
gnosi modale con un picco a 14,5 anni e un altro mentali e disturbi della condotta, ad esem-
y Disturbi dello spettro autistico a 18 anni; questo tipo di situazione è simile pio il disturbo oppositivo provocatorio).
y Ritardo mentale in tutti i Paesi occidentali e questo dato L’associazione trovata tra i problemi socia-
y Basso QI conferma l’influenza di fattori socio-eco- li e la comparsa di attacchi di panico può
y Bassa autostima nomici. A questo fenomeno si accompagna essere il risultato di una spirale verso il
y Temperamento difficile una notevole precocità d’esordio, assente basso che, a partire da scarse abilità socia-
y Ritardi specifici dello sviluppo (es. lin- nel passato, che ha fatto osservare l’emer- li e difficoltà nelle relazioni tra pari, può
guaggio) genza di tali patologie in una nuova fascia portare ad ancora più bassa fiducia in se
y Insuccesso scolastico di soggetti a rischio. Si può attualmente stessi e a sentimenti di mancanza di con-
y Malattie organiche ipotizzare che le prime avvisaglie della pato- trollo e di impotenza. Tuttavia, può anche
logia anoressica siano da riconoscere tra gli otto essere espressione di trasmissione genetica
Esperienze sperimentate dai bambini: e i dieci anni anche per quei casi che si ma- della vulnerabilità dai genitori ai propri fi-
y Bullismo nifestano più tardi. gli o della interazione gene-ambiente.
y Deprivazione sociale Nei bambini e nei pre-adolescenti il disa- Studi trasversali dimostrano che gli adulti
y Influenze socio-culturali gio che può fare da prodromo ai disturbi con attacchi di panico hanno problemi
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nelle relazioni con gli altri che possono y Deficit di memoria che descrive la storia naturale del disturbo
portare alla trasmissione di abilità sociali y Deficit di attenzione bipolare, è quello di Duff y del 2015.
meno sviluppate per la loro prole, even- y Isolamento sociale Eventi negativi nelle prime fasi di vita,
tualmente con conseguenti problemi so- y Disturbo dello sviluppo del linguaggio compresa l’esposizione in età precoce a
ciali nei bambini. psicopatologia dei genitori, le interazioni
Rispetto all’area delle psicosi, è stato evi- I disturbi dell’umore sono il risultato disturbate madre-bambino e i traumi co-
denziato come gli individui ad alto rischio complesso dell’interazione tra genetica, me l’abuso e la negligenza, svolgono un
clinico (CHR) per la psicosi rappresentino epigenetica e fattori di rischio ambientale. ruolo significativo nel rischio di disturbo
un gruppo eterogeneo con un alto tasso di Studi sui gemelli hanno stabilito che fat- bipolare e possono contribuire a una pro-
disturbi psichiatrici concomitanti. Diversi tori ambientali di rischio hanno un effetto gnosi peggiorativa. I processi psicologici
studi hanno riportato bassi livelli di fun- indipendente dalla possibilità di sviluppa- specifici implicati nel disturbo bipolare,
zionamento tra gli individui che sono ad re disturbi dell’umore, al di là della suscet- che potrebbero fornire promettenti obiet-
alto rischio per psicosi o nella fase premor- tibilità genetica. Dal momento che dalla tivi di intervento precoce, sono l’impulsi-
bosa della psicosi. Tuttavia processi che nascita a circa 7 anni di età i bambini van- vità, il rapporto ricompensa-obiettivo, la
porterebbero alla psicosi, derivanti dalla no incontro a una maggiore maturazione ruminazione e lo stile cognitivo.
genetica, da fattori ostetrici e da fattori del cervello nelle regioni critiche legate al- Diversi studi concordano sulla definizione
ambientali, potrebbero non essere predit- la regolazione emotiva e cognitiva, tutti i degli indicatori precoci dell’evolutività
tori specifici soltanto della schizofrenia, fattori stressanti durante questo periodo verso i disturbi bipolari:
ma di un’ampia tipologia di disturbi clini- possono avere effetti negativi durevoli at- y Iper-reattività
ci. I bambini con un più basso livello di traverso alterazioni nella struttura e nella y Deficit della capacità di attenzione
funzionamento e di regolazione in area funzione del cervello. y Impulsività e difficoltà di controllo del
scolastica, di capacità relazionale tra pari e Indicatori precoci di una possibile evoluti- comportamento
di funzionamento sociale, potrebbero vità verso la depressione sarebbero: y Disturbo d’ansia e attacchi di panico
eventualmente sviluppare sintomi psicoti- y Ipo-reattività y Disturbi del sonno
ci da giovani adulti. I bassi livelli di fun- y Disregolazione emozionale y Scarsa tolleranza alla frustrazione
zionamento e dis-regolazione nei primi y Problemi interpersonali y Difficoltà nella pianificazione e nel
stadi di sviluppo potrebbero essere indica- y Isolamento sociale per scarse capacità problem solving
tivi di tratti di vulnerabilità di questi indi- di mentalizzazione y Alterazione dei meccanismi di reward
vidui a presentare sintomi psicotici in fu- y Bassa autostima
turo, così come altri problemi di salute y Ansia da separazione Conclusione: individuazione precoce
mentale non psicotici. È emersa qualche y Ruminazione degli indicatori
evidenza da studi longitudinali secondo i Appare in conclusione evidente che l’indi-
quali i deficit di linguaggio recettivo, di Il disturbo bipolare si presenta tipicamen- viduazione di segnali precoci del disagio
comunicazione e di deficit cognitivi te con episodi depressivi dopo la pubertà. psichico non può prescindere dall’osserva-
nell’infanzia potrebbero essere in partico- In alcuni bambini ad alto rischio, disturbi zione delle forme delle relazioni nelle qua-
lare associati allo sviluppo futuro della del sonno e ansia precedono disturbi li il bambino è immerso. In particolare è
psicosi, mentre i deficit nello sviluppo dell’umore per diversi anni e riflettono una importante osservare come la madre (e il
emotivo e sociale/interpersonale potreb- maggiore vulnerabilità. Disturbi del ritmo padre) intervengano nel contenere e mo-
bero essere predittori comuni di psicosi, circadiano e disfunzioni immunitarie sono dulare gli stati affettivi del bambino e por-
depressione, disturbi bipolari e disturbi associati ai disturbi dell’umore e possono re attenzione a quei segnali sfumati e non
d’ansia. essere indicatori di vulnerabilità influen- strettamente indicativi di un disturbo cli-
Elementi predittivi significativi sono: zati da questi altri fattori di rischio. Un nico (es. depressione materna), che però
y Deficit nelle abilità motorie modello di stadiazione clinica (Figura 1), possono far pensare a una mancanza di

Modello di stadiazione clinica della prole di genitori bipolari (livello sindromico)


Solo nei bambini con genitori bipolari

Infanzia Adolescenza Età giovane-adulta

Ansia Bipolare I
Depressione
Regolazione maggiore Depressione
Sano e disturbo -singolo ricorrente
Disturbi Sonno minore episodio Bipolare II SchizoBD*
dello sviluppo* dell’umore

*Prole non sensibile al Litio

Stadio 0 Stadio 1 Stadio 2 Stadio 3 Stadio 4

Figura 1. Stadi progressivi del Disturbo Bipolare, Duffy et Al. (2015) Early identification of recurrent mood disorders in youth: the importance of a develop-
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neonato, che colgono solo segnali negativi 2011;18;377:2093-102. tional Journal of Psychoanalysis, 1962 a; vol.
oppure, viceversa, rispondono solo agli 3.  Frigerio A, Rucci P, Goodman R, et al. 43: Reprinted in Second Thoughts, 1976.
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mentali. Bisogna considerare, inoltre, la and children’s emotional, sociocultural and voce del corpo. Esperienze psicoanalitiche di
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potenzialità protettiva della diade ma- York, 2011. Angeli, 2009.
dre-bambino, sia per le modalità con le 5.  Belsky J, Bakermans-Kranenburg M, Van 16.  Camuffo M, Costantino MA. Fattori pro-
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quali partecipa alla costruzione dell’iden-
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tità del bambino. In tal senso potremmo fluences, Current Directions in Psychological e dell’Adolescenza 2009;76:179-90.
dire che i segnali predittivi precoci sono Sciences 2007a;16:300-4. 17.  Balbernie R. Reactive attachment dis-
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espressioni del bambino ma anche nella vational and psychoanalytic study. London: ment & Human Development 2010;12:265-
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La conoscenza di queste nozioni di base è Edizioni Borla, 2013. 19.  Collishaw S, Pickles A, Messer J, et al.
bagaglio culturale necessario per il pedia- 8.  Busato Barbaglio C, Mondello ML. I nuovi Resilience to adult psychopathology follow-
tra di famiglia per potergli facilitare la ne- assetti della clinica psicoanalitica in età evolu- ing childhood maltreatment: evidence from
cessità di un invio e per poter collaborare tiva. Edizioni Borla, 2011. a community sample. Child Abuse Negl
al sostegno del paziente con la sua famiglia 9.  Bowlby J. Attachment and loss, Vol. 1: At- 2007;31(3):211-29.
durante il prolungato follow-up che la ma- tachment. New York: Basic Books, 1969. 20.  Shore AN. La regolazione degli affetti e
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DALLA PREFAZIONE DI GIANCARLO BIASINI AL LIBRO DI CARLO CORCHIA

Denatalità in Italia
Da dove veniamo e dove stiamo andando
di prossima pubblicazione per iod edizioni

La collaborazione di Carlo Corchia con Quaderni acp è la più lunga e costante che la rivista abbia avuto. Inizia con il primo numero (Quaderni acp
1994;1:15.16). Carlo era a quei tempi ricercatore presso l’Istituto di Clinica Pediatrica dell’Università di Sassari. Prima che diventasse Responsabile
dell’Unità Operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale di Cosenza e poi direttore dell’Unità Operativa di Terapia Intensiva Neonatale
dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Ci eravamo conosciuti alle prime giornate di Varenna del 1990 e poi del 1992 e poi ai corsi residenziali di epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità.
Trovo, in un lucido del tempo, che il primo problema che ci si poneva all’interno della nostra associazione era la “maggiore comprensione possibile dei
fenomeni clinici così come apparivano”.
Nessun tema che trattasse o che lo interessasse finiva con quello che lui aveva scritto; cercava interlocutori su tutto e con tutti e all’interno della
rivista per la quale scriveva ne trovava. E’ questo che ci manca e sempre ci mancherà. Specialmente quel suo modo di concludere i dubbi con un Ci
lavorerò nei prossimi giorni. Che era un impegno per lui e per noi una attesa.

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