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TEMPERAMENTO INFANTILE

Da anni 60 svolta relazionale da intrapsichico a aspetto relazionale da bambino come privo di competenze e
capacità (foglio bianco) a bambino che nasce già con predisposizioni innate, già unico che reagisce in modo
unico a eventi esterni. Concetto di regolazione ovvero capacità da nascita di regolare stati interiori e
regolare comportamento, si crea coppia bambino/madre influenza reciproca: bambino organizza in
maniera unica sensazioni da mondo esterno e dall’altro lato adulto e dopo ripetute interazioni si crea
modalità unica di stare insieme. Bambino ha alcune capacità di auto regolazione ma ha bisogno che adulto
fornisca modalità di autoregolazione più complesse, via via strategie vengono interiorizzate ed è questo che
rende importante adulto, inizialmente per regolare aspetti fisiologici (battito, respirazione, ormoni ecc) via
via diventano strategie che lavorano su piani più complessi come regolazione delle emozioni e interazioni
sociali.

I bambini hanno predisposizioni biologiche a reagire agli eventi ambientali e all’esperienza affettiva in
maniera unica, queste differenze intrinseche influenzano lo sviluppo di pattern relativamente stabili di
comportamento interpersonale. Tali differenze temperamentali sono influenzate e alterate dalla matrice
di caregiving e questa esperienza interattiva influenza la biologia dello sviluppo (lo stabilirsi precoce di tali
pattern influenza infatti lo sviluppo dei percorsi neurali nel cervello, sostenendo l’elaborazione di quei
circuiti che sono attivati ripetutamente nell’infanzia).

Da originaria indifferenziazione a capire che invece differenziazione è presente fin dalla nascita, prime
esperienze interattive sono cruciali, predisposizioni biologiche rendono bambino unico e che ne fanno
protagonista attivo nella relazione con madre. Matrice di care giver, ovvero modo in cui quella coppia sta
insieme, studio di Thomas e Chess (americani anni 60 70) ricerca longitudinale ovvero hanno seguito 138
madri quando ancora erano incinte e hanno seguito bambini nel tempo fino a 10 anni, importante perché
misurano temperamento fino a nascita e valutano traiettoria di sviluppo. Per loro temperamento è cifra
stilistica del comportamento ovvero come un individuo fa qualcosa, dimensione che media relazione tra
persona e ambiente esterno, ma è bidirezionale perché anche ambiente influenza soggetto. Thomas e
Chess capiscono che nasciamo con corredo biologico unico che ci abilita ad entrare in relazione con genitori
e che c’è processo apprendimento attivo che ci abilita ad entrare in relazione con ambiente circostante e
info che ci arrivano e che bambini differiscono tra di loro e che differenze sono date da temperamento e
possono essere raggruppate in categorie (dimensioni temperamentali 9) .

1 Livello di attività: bambini fin da subito differiscono per la componente motoria esibita ovvero periodi
attivi e inattivi nella giornata, ritmo sonno veglia. Fin da subito bambini hanno livello attività motoria
elevato, certi più basso e varie gradazioni

2 Ritmicità: prevedibilità e imprevedibilità di azioni, alcuni sono più prevedibili e prendono abitudini più
facilmente (ritmo sonno veglia), altri fanno più fatica e sono più irregolari

3 Avvicinamento/ritiro: risposta iniziale a nuovi stimoli come espressione dello stato d’animo

4 Adattabilità: risposta a situazioni nuove

5 Soglia di risposta: bambini più sensibili e bambini che vengono infastiditi solo da stimolazioni più intense

6 Intensità di reazione: energia nell’esprimere risposta

7 Qualità umore: bambini predominanza stati umorali positivi e bambini con atteggiamenti negativi e non in
conseguenza di accadimento ma tendenza personale

8 Distraibilità: efficacia stimoli ambientali esterni nell’interferire nel mutare l’interesse

9 Span di attenzione-persistenza: tempo dedicato a una particolare attività


Rispetto a queste tre profili temperamentali che le raccolgono secondo polarità: temperamento facile
ovvero tutte 9 dimensioni orientate in modo positivo (40 per cento): regolarità biologica, si adattano
facilmente, umore positivo, intensità risposte non elevata. Temperamento difficile (10 percento) tutto
polarizzato in negativo: irregolare, situazioni di ritiro con persone nuove, non si adattano, umore negativo e
risposta elevata. Terzo profilo (15) lento a scaldarsi: tempo maggiore per adattarsi a cambiamenti ma
intensità è moderata. Non arriviamo a un 100 su 100 perché molti non rientrano in un profilo coerente.

Modello Goodness of fit, non ci sono davvero tratti buoni o cattivi in sè, ma compatibilità tra caratteristiche
comportamentali di adulti di riferimento, ambiente sociale. Concetto chiave è compatibilità. Lo sviluppo
consiste in un progressivo processo di adattamento all’ambiente. Il temperamento misurato nel primo
anno di vita sembra essere predittivo della successiva capacità di adattamento positivo a situazioni
difficili. L’aspetto importante è costituito dal grado di “compatibilità” fra bambino e ambiente. Le
caratteristiche del bambino o le caratteristiche del contesto sociale considerate singolarmente non sono
sufficienti per predire la qualità dello sviluppo.

Adattamento reciproco ottimale, caratteristiche comportamentali del bambino e adulto di riferimento. Il


contributo delle relazioni interpersonali: differenti relazioni di caregiving avranno un impatto forte sulle
capacità del bambino di modulare l’input sensoriale, di mantenere uno stato affettivo calmo e positivo e di
sviluppare la capacità di regolare gli affetti e il comportamento.

Qualità accudimento ha impatto molto forte su bambino, caratteristiche negative possono essere
modificate da buon care giving. Care giving negativo possono turbare stato emotivo di bambino che di suo
sarebbe stato ottimale.

Modelli di regolazione osservabili nella diade madre-bambino:

Iper regolazione: adulto che mette in campo risposte intrusive che non danno tempo al bambino di
segnalare il suo stato, ovvero adulto interviene prima che sia necessario, es bambino che non riesce a
dormire ma non per difficoltà del bambino ma perché adulto ansioso entra in camera per controllare che
stia bene senza che bambino segnali problema e impedisce a bambino di addormentarsi. Se esteso
conseguenze negative, bambino che non impara a segnalare proprio stato

Ipo regolazione: mancanza di risposte adeguate o sincroniche che non permettono a bambino di modulare i
suoi stati affettivi basandosi su regolazione reciproca. Adulto poco sensibile e non funge da regolatore
esterno e bambino non riesce a regolare stimoli. Bambino ha bisogno di regolatore esterno che insegni a
regolarsi

Inappropriato o irregolare: non c’è sincronia tra segnali e risposta, adulti che passano da iper a ipo ed è
negativo perché bambino non si crea aspettative da ambiente che permetta di vivere panorama prevedibile
e crea confusione e disagio.

Fenomeno bio-comportamentale (ROTHBART E BATES 1998)


La reattività è considerata come preponderante in età precoce, con lo sviluppo i processi reattivi ricadranno
progressivamente sotto il controllo autoregolativo. L’abilità di regolare i propri comportamenti in risposta
alle richieste cognitive, emotive e sociali relative a specifiche situazioni costituisce un compito di sviluppo
importante (Ruff & Rothbart, 1996)

L’autoregolazione
Presenza diffusa, fin dalla nascita delle predisposizioni del neonato all’autoregolazione e ai processi di
regolazione reciproca con il caregiver. Predisposizioni individuabili nell’inclinazione del neonato a
partecipare al contatto visivo, capacità di attenzione vigile e prolungata nei primi mesi di vita, preferenze
per il volto e la voce umana, capacità di integrazione sensoriale (percezione amodale, orientamento verso
nuovi stimoli, produzione di schemi di attività motoria); Processi di regolazione reciproca con il caregiver:
quest’ultimo fornisce capacità regolative aggiuntive interpretando e rispondendo adeguatamente ai
comportamenti precoci di autoregolazione del bambino; tali processi sono gradualmente interiorizzati
come autoregolazione da parte del bambino.

Struttura orientata alla conservazione di un equilibrio dinamico e alla progressione verso


un’organizzazione di complessità crescente. La regolazione sarà inizialmente di tipo fisiologico, poi
comportamentale e, infine, emotiva e sociale. La regolazione è fondata sulla sincronia, sulla reciprocità e
sulla sintonia dello scambio affettivo.

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