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Tre estratti di narrativa da "La ragazza di Marsiglia":

1. Inizio:
"Marsiglia, 1848. Il sole incendiava le strade polverose della città portuale, mentre il vociare
concitato della folla riempiva l'aria di un'inquietudine palpabile. Rosalia, quattordicenne con
gli occhi color del mare e una tenacia pari solo alla sua bellezza, osservava la scena con
trepidante curiosità. Era la scintilla della rivolta che incendiava l'Europa, e lei, con il suo
animo ribelle, ne era inebriata."
Spiegazione:
La storia parla di Rosalia, una donna forte e indipendente. Si svolge a Marsiglia nel 1848,
durante un periodo di rivoluzione. La città è infiammata dalla rivoluzione, infatti le strade
sono piene di persone che protestano. C'è un'atmosfera di tensione e di attesa.
Rosalia ha gli occhi color del mare, è una donna tenace, il suo ritratto anticipa il suo
carattere forte.

2. Metà del romanzo:


"Torino, 1860. Rosalia, ormai donna, si trovava al centro del fermento politico che animava
la città. Incontrò Francesco Crispi, uomo di grande fascino e ambizione, che in lei vide non
solo una donna intelligente e passionale, ma anche una preziosa alleata nella lotta per
l'Unità d'Italia. Tra loro nacque un'intesa profonda, un legame che avrebbe segnato il destino
di entrambi."
Spiegazione:
Questo estratto mostra l'evoluzione di Rosalia, che passa da essere una ragazzina ribelle a
una donna impegnata nella lotta politica. L'incontro con Francesco Crispi rappresenta una
svolta nella sua vita, sia personale che politica. La descrizione del loro legame evidenzia la
forza e la complessità del loro rapporto.

3. Fine:
"Mentone, 1885. Rosalia, ormai anziana, guardava il mare con lo sguardo sereno di chi ha
vissuto una vita intensa e ricca. Aveva lottato per i suoi ideali, per l'amore e per la libertà,
lasciando un segno indelebile nella storia. Il suo ultimo sorriso fu un omaggio alla vita, alla
bellezza e al coraggio che l'avevano sempre animata."
Spiegazione:
Questo estratto conclude la storia di Rosalia, mostrando la sua tranquillità di fronte alla
morte. Il riferimento al mare, elemento ricorrente nel romanzo, rappresenta un simbolo di
libertà e di speranza. Il sorriso finale di Rosalia è una sorta di testamento spirituale, un
messaggio di forza e di coraggio alle future generazioni.

Ogni estratto offre una chiave di lettura diversa del romanzo:

Il primo presenta il contesto storico e la protagonista.


Il secondo mostra l'evoluzione di Rosalia e il suo rapporto con Francesco Crispi.
Il terzo conclude la storia, sottolineando l'eredità lasciata da Rosalia.

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