La repubblica oligarchica e la sua espansione

Venezia era unica perché, diversamente dalla maggior parte dei comuni italiani, non
diventò una signoria, ma fu una repubblica oligarchica. Qui un gruppo ristretto di
nobili, guidati dal doge, governava la città. Questo sistema, stabile e controllato
dall'aristocrazia veneziana, favorì la crescita della Serenissima come potenza nei
commerci marittimi internazionali, specialmente dopo la quarta crociata. Venezia si
distinse per il suo controllo sul mare e l'espansione territoriale sulla terraferma,
diventando un importante crocevia tra l'Europa e l'Asia.

Il dominio sul mar: lo “Stato da mar”

Alla fine del XIV secolo, Venezia e Genova, rivali nel controllo del Mediterraneo
orientale, si scontrarono nella Guerra di Chioggia. Venezia vinse grazie alla sua
forza militare e alla debolezza interna di Genova, che era divisa dai conflitti tra le
famiglie aristocratiche. Questa vittoria ridimensionò l'influenza marittima di Genova e
ampliò i territori sotto il controllo veneziano, incluso l'importante isola di Corfù. Grazie
a queste conquiste, Venezia estese il suo dominio su tutto il Mediterraneo orientale
nel Quattrocento.

L’espansione sulla terraferma: lo “Stato da tera”

Tra la fine del Trecento e l'inizio del Quattrocento, Venezia iniziò a estendere il suo
controllo anche sulla terraferma, creando il "Stato da tera". Questo le consentì di
dominare i principali centri del Veneto e del Friuli, diventando uno Stato regionale.
Questa espansione le garantì maggiori risorse agricole dalle campagne e il controllo
delle rotte commerciali terrestri verso l'Europa. Venezia mirava a contrastare
l'espansione del Ducato di Milano verso l'Italia centrale. Inizialmente, si alleò con
Firenze contro i Visconti, aggiungendo città come Brescia, Bergamo, Crema e
Ravenna ai suoi domini. Tuttavia, fermò la sua avanzata verso la Lombardia e firmò
la pace di Lodi nel 1454, principalmente a causa della minaccia ottomana dopo la
conquista di Costantinopoli nel 1453. Negli anni successivi, Venezia tornò ad
espandersi, coinvolgendosi nelle guerre che interessarono l'Italia tra la fine del
Quattrocento e l'inizio del Cinquecento.