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Durante i secoli del quattordicesimo e quindicesimo secolo in europa si formarono le

monarchie nazionali anche in italia si costituirono le entità politiche più solide rispetto il
passato, l’italia risultava pertanto frammentata in diverse realtà territoriali conflitte une con
altre.
all’inizio del trencento in italia nel centro nord si ebbe inizio il declino delle istituzioni
comunali gia nella seconda metà del tredicesimo secolo, popolo "grasso", costituito dai ceti
economicamente potenti (i grandi mercanti e i banchieri), che aveva conquistato posizioni
rilevanti nella gestione del comune, doveva fronteggiare da un lato le antiche casate nobili (i
cosiddetti "magnati") che intendevano difendere i loro privilegi; dall'altro i ceti più bassi,
come i salariati e i manovali In molti comuni la situazione raggiunse un livello di conflittualità
tale da renderli ingovernabili, i ceti dominanti decisero allora di affidare il potere a un unico
signore con il compito di ristabilire la pace. Nacque in questo modo la signoria, una forma di
governo di tipo monarchico che tra il XIVe il XV secolo si diffuse in tutta l'Italia centro-
settentrionale. L'affermazione della signoria avvenne in modo diverso a seconda dei casi: la
signoria venne ufficialmente attribuita dagli organi assembleari del comune. primo caso che
docamenta il passaggio dil comune alla signoria è quello di Ferrara, dove - alla metà del XII
secolo - il capo della fazione guelfa, Obizzo d'Este, fu insignito dall'assemblea comunale del
titolo di per Perpetuo signore" Alla sua morte (1293) l'autorità che gli era stata conferita fu
trasferita agli eredi
Estensi divennero "signori" di Ferrara. Anche in altri centri una famiglia riusci a governare
per lungo tempo e diede vita a una vera e propria dinastia: fu il caso ad esempio di Verona
con gli Scaligeri, di Padova: con i Carraresi, di Mantova con i Gonzaga, di Milano con i
Visconti. Le signorie costituirono un'istituzione politica di tipo nuovo: formalmente essa
conservava le magistrature e le assemblee comu-mali, e diventavano organi di consulenza
al servizio del signore. E il signore agiva come un sovrano: gestiva le finanze, controllava il
territorio, garantiva la sicurezza militare; inoltre alla sua morte il potere si trasmetteva per via
ereditaria. L'affermazione delle signorie ridusse la conflittualità interna alle città per almeno
due motivi, Innanzitutto, proprio la possibilità di trasmettere la carica di padre in figlio
consentiva una maggiore stabilità politica. Inoltre, per impedire l'uso della violenza come
strumento di lotta politica le milizie cittadine furono sciolte e sostituite con truppe mercenarie
riunite nelle compagnie di ventura. Il contratto d'appalto con cui venivano assoldate si
chiamava "condotta" e da esso deriva il termine "condottiero" per indicare il loro capo. La
signoria in molti casi si trasformò in principato per il tramite della concessione di un titolo
nobiliare da parte dell'imperatore o del papa. cambio di un'ingente somma di denaro. Il titole
(principe, duca, marchese, conte ecc.) forniva un riconoscimento ufficiale al potere
esercitato dal signore e ne garantiva l'ereditarietà. Casi significativi di signorie che si
trasforma. rono in principati furono quella dei Visconti di Milano, che nel 1395 ottennero il
titolo di duchi Il passaggio dal comune alla signoria o al principato diede un forte impulso
all'economia: infatti, grazie alla pacificazione interna i nuovi Stati poterono incentivare la
produzione e il commercio. Un effetto di questa vitalità economica si avverti nelle corti
signorili quattrocentesche! Dal momento che dovevano rendere testimonianza del prestigio
della famiglia al potere, esse si caratterizzano per il lusso e lo sfarzo, ma anche come luoghi
di promozione delle arti e della cultura da parte dei signori, che si distinsero per il loro
mecenatismo: pittori, scultori, architetti e letterati vi trovarono l'ambiente ideale per
esprimere la propriaarte. Fu questo il contesto in cui poté fiorire il generale rinnovamento
della cultura che contraddistinse l'Umanesimo e il Rinascimento Le signorie si
caratterizzarono per una forte spinta all'espansione territoriale che le porto a inglobare le
città minori a loro prossime. Tra il XIV. é il XV secolo le signorie più potenti
diedero vita a veri e propri Stati regionali, Nella frammentazione politica emersero cinque
principali Stati regionali: il Ducato di Milano, le Repubbliche di Venezia e di Firenze, lo Stato
della Chiesa e il Regno di Napoli. Dalla fine del XIII secolo Milano e i territori sotto il suo
dominio, corrispondenti all'incirca all'attuale Lombardia, costituivano la signoria più estesa e
più popolosa del Nord Italia. Dal 1294 essa era retta dalla nobile e antica dinastia dei
Visconti, che governavano in qualità di vicari, Nella prima metà del Trecento, i Visconti
rafforzarono il controllo sulle città lombarde e lo estesero ad altri nuclei urbani dell'Italia
centro-settentrionale come Asti, Parma e Pisa. Lo Stato di Milano si ampliò •la città si
arricchì e diventò un centro economico e culturale di prim'ordine, Nel 1378 divenne signore
di Milano Gian Galeazzo Visconti, che intraprese una decisa politica di espansione
territoriale con l'obiettivo di unificare l'Italia centro-settentrionale sotto il dominio di Milano.
Nell'arco di venticinque anni (1378-1402) lo Stato milanese raggiunse la sua massima
estensione. Nel 1395 gian galeazzo ottenne dal imperatore il titolo di duca di milano e
questo sancì il passaggio da signoria a principato gli consente di ottenere fama e prestigio e
aumentarono con il matrimonio con la principessa di francia.venezia e milano cercarono di
approfittare della morte del duca di milano per attaccare i suoi possedimenti. il il figlio e
successore di gian galeazzo, giovanni maria non riuscì a fronteggiarle e mantere il controllo
dei territori conquistati e si ridusse alle dimensioni della sola lombardia quello che riprende i
progressi di espansioni è il fratello filippo maria visconti che prende il controllo di genova ma
venne sconfitto da firenze e venezia ed è costretto a dare via le città ligure e importanti
territori come bergamo e brescia
nel 1454 venne stipulata la pace di lodi inaugurando cosi alcuni decenni di stabilita politica
nella penisola essa fu favorita anche dalla formazione nello stesso anno della santissima
lega italica.dopi degli accordi di lodi francesco sforza sostenga la politica di equilibri che
garanti al ducato milanese la possibilità di prosperare la pace favori la ripresa di comerci il
duca promesse anche la lavorazione del ferro e una dei piu importanti centri di fabbricazioni
di armi e armatura. alla morte di francesco sforza gli subentro il figlio galeazzo marzia sotto il
suo governo fiorivano attività artistiche e culturali:ad esempio industria della stampa e creo
un importante scuola musicale gli enormi costi della corta e i suoi metodi autoritari
alimentano malcontenti e disordini che culminano in una sua uccisione in una congiura.
milano visse un periodo turbolento con lotte interne alla famiglia sforza esso si conclude per
avvento del potere un altro figlio di francesco detto lodovico il moro egli fu un grande
mecenate e la sua corte divenne una dei principali centri artistici europei a milano
soggiornano persone del calibro di leonardo da vinci. venezia non si trasformo mai in una
signoria era una repubblica oligarchica al cui il capo vertice era un magistrato chiamato doge
che veniva eletto dal maggior consiglio. si era ristretta alla solo aristocrazia veneziana
escludendo altri gruppi sociali be facevano parte 300 famiglie che vi partecipano per via
ereditaria. Nell'Italia centrale fin dalla seconda metà del
Duecento Firenze si era imposta come il comune più potente della Toscana, attraverso
Passoggettamento di molti centri minori, e come il più florido economicamente grazie alla
produzione dei panni lana. Dal punto di vista politico la vicenda della città era stata
caratterizzata dai violenti scontri tra fazioni rivali: da un lato la lotta tra guelfi e ghibellini si
era conclusa nel 1266 con la vittoria guelfa; dall'altra l'aspro confronto tra le Arti e i magnati
(ossia i nobili) aveva condotto all'instaurazione nel 1251 del comune di Popolo [* cap. 2, par.
4) e alla creazione di un nuovo organo di governo, il Priorato delle Arti. formato da sei
magistrati chiamati "priori", scelti tra i membri delle Arti maggiori.
Gli Ordinamenti di giustizia La politica antinobiliare si accentuò quando il priore
Giano della Bella promulgò gli Ordinamenti di giustizia (1293), che riservavano l'accesso alle
cariche pubbliche ai solt appartenenti alle Arti maggiori, cercando di escludere in tal modo i
magnati dal potere:

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