vi. ritorno di Cola a Roma come senatore, assieme al legato papale, il cardinale Egidio
di Albornoz (1354);
vii. morte di Cola di Rienzo (1354);
viii. emanazione delle Costituzioni egidiane (1357): sottomissione dei signori ribelli e
delle citt, poste sotto il controllo dei rettori provinciali.
8. Modelli di organizzazione politica negli Stati regionali italiani:
a. modello viscontino:
i. impossibilit di omogeneizzare Comuni dotati di ordinamenti e tradizioni proprie;
ii. assenza di unadeguata burocrazia;
iii. mantenimento in vita di Comuni urbani e rurali, ma come organi
dellamministrazione statale;
iv. alte magistrature: Consiglio di giustizia (tribunale dappello), Consiglio segreto
(politico), Camera ducale (consiglio finanziario e tributario);
v. inquadramento nello Stato delle signorie locali attraverso le istituzioni feudali;
vi. elementi di modernit: intervento del duca negli ambiti di competenza locale,
provvedimenti di validit generale, controllo sul conferimento dei benefici;
vii. istituzione delluniversit di Pavia (1361);
viii. creazione di un organismo politico non omogeneo ma coeso;
b. modello fiorentino:
i. dominio su citt saldamente legate a un vasto contado;
ii. tentativo di spezzare il legame delle citt con il contado, dando autonomia alle
comunit rurali;
iii. protesta dei ceti urbani e arresto di tale linea politica;
c. modello veneziano:
i. amministrazione locale nelle mani dei ceti urbani;
ii. ridimensionamento del potere dei ceti urbani: ingerenza del governo centrale;
iii. creazione di uno Stato omogeneo e resistente;
d. modello savoiardo:
i. assenza di grandi citt;
ii. autorit del duca: suddivisione del territorio in dodici baliaggi, a loro volta suddivisi
in castellanie.