Domande: guerra dei cent’anni, crisi del 1300 (economico sociale o politico militare), peste.
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(Sacro Romano Impero di nazione germanica o primo Reich tedesco). La bolla d’oro nasce nel 1356
(pag. 263). La famiglia di Lussemburgo (successiva alle famiglie si Sassonia, Franconia e Svevia) in
questo periodo si legherà indelebilmente alla corona imperiale. Con Enrico VII tramonterà l’ideale
universalistico, sostenuto anche da Dante, ovvero fare dell’impero la massima autorità e l’unica e
fare del territorio imperiale quello che avrebbe dovuto raccogliere intorno a sé tutti gli altri
territori ma ciò non avviene perché inizia l’epoca delle monarchie feudali che prendono il posto
del Papato e dell’Impero. Non sempre il termine guelfo/ghibellino intendeva sostenitore del
papato/impero perché spesso uno di definiva guelfo ma sotto sotto patteggiava per l’imperatore
(es Dante era un guelfo ma a lui Bonifacio VIII non andava a genio perché voleva imporre il potere
del papato sul comune di Firenze). Pag 265 Battaglia di Montaperti tra Ghibellini di Siena sostenuti
da Manfredi e guelfi fiorentini. I comuni in questione si riferiscono alla zona Lombardo-veneta ad
esempio Milano, Venezia, Firenze, Ferrara. Le famiglie guelfe erano: gli Heste a Ferrara (ora i
cittadini di Ferrara sono chiamati estensi perché questa famiglia ha sempre prevalso a Ferrara);
della Torre/Torriani di Milano (prima degli Sforza). Le famiglie ghibelline erano: Visconti a Milano
(Milano= prima della Torre, poi Visconti, poi Sforza ma questi ultimi due erano imparentati fra
loro), gli Uberti a Firenze (prima dei Medici). Alcune famiglie a volte hanno cambiato anche per
poco tempo la loro inclinazione da guelfi e ghibellini o il contrario per interessi economici.
Comune popolare, capitani del popolo al potere, erano i rappresentanti di coloro (tra cui i
mercanti) che erano stati esclusi dalla vita politica, si divideva fra popolo grasso, riuniva le figure
più importanti del popolo ovvero coloro che svolgevano i mestieri più remunerativi tipo i mercanti
infatti avevano interessi più simili agli aristocratici tanto che si alleeranno contro il popolo minuto,
e popolo minuto che riuniva tutti gli altri gruppi sociali. Questa distinzione è stata posta per le
differenze economiche e perché ad un certo punto il popolo grasso ha cercato di governare in
maniera indipendente senza l’appoggio del popolo minuto. Quando il popolo ha preso il potere in
molti comuni italiani ha cercato di cacciare i magnati (che avevano potere prima) e prendere il loro
posto escludendoli al punto che si sono alleati con il popolo minuto (es. Firenze). A Firenze
vengono elaborati gli ordinamenti di giustizia, voluti da Giano della Bella (priore guelfo), che sono
delle liste che contengono tutti i cognomi delle famiglie magnatizie escluse dalla partecipazione al
potere politico (sia guelfe che ghibelline, OB escludere le persone che fino a quel momento
avevano avuto il potere). Popolo grasso = espressione delle corporazioni, svolgono mestieri che
fanno parte delle arti della città. Viene istituito il titolo di Gonfaloniere (gonfalone = stendardo,
bandiera, vessillo che rappresenta il comune) di Giustizia, colui che deve custodire nel suo ufficio il
gonfalone della città. Pag 266 Arti del comune di Firenze tra il tredicesimo e il quattordicesimo
secolo: Giudici e Notai, Mercatanti (commerciano tessuti di alto pregio) o calimala (sede a Firenze
in via Calimala), Cambio (cambiatori di valute), lana, seta, medici e speziali, vaiai (portatori di
pellicce e pellame) e pellicciai
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Durante la cattività Avignonese 1308/1309 - 1377-1378 il clero/papato è corrotto e legato alle cose
materiali. A Roma il vuoto di potere lasciato dal Papato viene colmato dall’aristocrazia, si scatena
una lotta per l’attribuzione del potere. In questo vuoto di potere si inserisce Cola di Rienzo, notaio
quindi borghese, che nel 1344 si fa eleggere a capo del comune romano e si auto conferisce il
titolo di tribuno del popolo, il suo obbiettivo era riportare l’idea di classicità a Roma rinverdendo i
fasti della Roma antica: comizi, parate, cortei; infatti la simbologia da lui utilizzata ricordava l’età
classica romana, voleva recuperare quello che era stato il ruolo di Roma. Cercherà di accrescere il
proprio potere e indebolire il potere dell’aristocrazia obbligando gli aristocratici a demolire le loro
fortificazioni e diventerà podestà ma un’ottica regionale, ma il podestà nella maggior parte dei casi
proveniva da fuori per questo non possiamo definirlo così essendo lui romano, diciamo che
inaugura il periodo delle signorie (stati regionali, organismi territoriali che corrispondono a delle
regioni. Egli cercherà inoltre di recuperare la necessità dell’imperatore di recarsi a Roma per farsi
riconoscere il potere (cosa che gli imperatori avevano abolito attraverso la bolla d’oro) attraverso
l’incoronazione da parte sua, voleva essere la massima carica di Roma, OB: ribadire la supremazia
di Roma (non Chiesa) sull’Impero e far si che l’imperatore fosse italiano, cuore dell’impero a Roma
come prima. Nel suo progetto utopistico (irrealizzabile) Cola di Rienzo si comporterà in maniera
dispotica e le sue azione saranno sempre più tese all’installazione di un potere personale per
questo sarà sollevato dall’incarico attraverso una congiura aristocratica che lo costringerà alla fuga
ma grazie all’appoggio dell’imperatore Carlo IV di Lussemburgo tornerà a Roma con la carica di
senatore (guidare il territorio per conto dell’imperatore) ma sarà nuovamente sollevato
dall’incarico a causa della rivolta popolare perché aveva osato imporre nuove tasse e sarà ucciso
segnando la fine di un’epoca per Roma poiché tornerà sotto il controllo del Papa tramite un vicario
(fa le veci del Papa) di origine spagnola che si chiama Egidio de albornoz. La sua esperienza durerà
10anni (1344-1354). Da questo momento si parlerà non più di comuni ma di signorie localizzate
nell’Italia centrosettentrionale (vedere nomi sul libro). La repubblica di Venezia costituiva un
unicum nel panorama politico italiano e si trasformerà in una repubblica oligarchica, si arriverà alla
decisione di decretare il restringimento dell’autorità politica, con cui si decreterà nel 1297 la
serrata del maggior consiglio (principale organismo politico di Venezia, decideva le sorti della vita
pubblica), verrà serrato/chiuso nel senso che la possibilità di parteciparvi era riservata a poche
famiglie che avevano governato negli anni precedenti e avevamo già svolto cariche pubbliche nella
città. Questo organismo eleggeva la più importante magistratura veneziana ovvero il doge (dux =
condottiero), le famiglie sceglievano persone a loro politicamente vicine.
Il 1300 è stata un’epoca molto particolare ed è stata segnata dall’arrivo della peste in Europa e
dalla guerra dei cent’anni, due eventi che hanno fatto acquisire all’uomo maggiore consapevolezza
della propria precarietà e lo hanno indotto a ritenere che si stesse giungendo alla fine del mondo
(idea del millenarismo Cristiano), l’uomo è arrivato a credere questo a causa della peste e delle
altre malattie infettive come vaiolo, colera, tifo e tubercolosi che avranno un alto tasso di
mortalità a causa delle basse difese immunitarie infatti i primi 50anni del 1300 saranno anche
caratterizzati da un peggioramento climatico, calo della temperatura tanto che si parla di piccola
era glaciale e aumento delle piogge, che avrà ripercussioni nefaste sulla salute dell’uomo come
l’indebolimento del fisico e sulla sua sopravvivenza in quanto questa era basata sull’agricoltura in
particolare sulla coltivazione dei cereali. Inizialmente la peste riguardò solamente i poveri ma in
seguito mieterà vittime anche fra la nobiltà. I più esposti al rischio erano coloro che avevano
contatto diretto con le persone come notai (molti volevano scrivere il loro testamento), medici,
sacerdoti (molte persone cercano di ottenere la salvezza eterna confessandosi). I medici per
proteggersi indossavano un abito lungo nero ed una maschera nera che ha un naso quasi come un
becco perché in questo modo erano costretti a stare un minimo distanti dall’altra persona e la
riempivano di erbe ed oli che evitava al medico di sentire il cattivo odore delle persone infette,
infatti la peste si diffuse in due modi: la peste bubbonica (si manifestava mediante la comparsa di
alcuni bubboni su alcune parti del corpo, soprattutto le zone dei linfonodi quindi sotto il collo,
sotto le ascelle o nella zona inguinale, questi bubboni si ingrossavano al punto tale da portare la
persona alla morte per soffocamento) e la peste polmonare (si sviluppava per contatto diretto
attraverso la saliva, portata ad esempio dallo starnuto, un po’ come il covid), diffusione e
incubazione erano dovere, quella bubbonica si sviluppava e portava alla morte della persona in
circa 12 giorni e si diffondeva soprattutto nei mesi caldi, molto più letale quella polmonare che
portava alla morte in 3 giorni che si diffondeva nei mesi freddi.
Il 1300 è stato definito secolo della peste/morte nera perché chi si ammalava di peste polmonare
si ricopriva di macchie nere. Si chiama peste e deriva dal latino pestis che significa peggiorare
anche se in realtà il termine è entrato in uso nel 1800 quando un medico svizzero di adozione
francese-vietnamita chiamato Alexandre Yersin ha isolato durante l’epidemia di peste che ha
colpito l’isola di Hong Kong il batterio responsabile del contagio che verrà chiamato Yersinia pestis.
La peste nel mondo c’era sempre stata tanto che si sono sempre verificate epidemie di peste già
nel periodo greco-romano, infatti Pericle si dice che sia morto di peste. Questa era una malattia
con cui le popolazioni asiatiche convivevano, era invece letale per gli occidentali, è stata portata in
Europa forse dall’Himalaya (catena montuosa che si trova nella zona compresa fra l’India, il
Pakistan e il Nepal) infatti da lì si è diffusa in Cina ed è stata portata nella zona della Crimea
(avamposto commerciale di Genova , territorio dove però volevano estendere l’influenza i mongoli
dell’orda d’oro, uno dei khanati sorti alla morte di Gengis Khan, in una della battaglie tra il
1346/47 i mongoli per rompere l’assedio e costringere i genovesi a lasciare il territorio hanno
catapultato nelle mura della città corpi di uomini morti di peste, per questo alcune navi genovesi
fuggendo dalla Crimea hanno portato la peste in Italia poiché è saltata dai corpi delle persone
morte a quelli delle persone vive, questa nave andò prima a Messina e poi a Genova) nell’odierna
Ucraina dalla via della seta (riaperta dopo la morte di Gengis Khan e la lotta fra i suoi successori
terminata con la pax mongolica) e la via delle spezie (pag 289) da dove poi si è diffusa in tutta
Europa, perfino nell’isola di Inghilterra. Si dice che la peste venga inoculata nei roditori attraverso
la puntura di un insetto/zecca e alla morte del roditore l’insetto vuole andare da un altro
organismo e salta quindi dall’animale all’uomo, per questo i roditori, principalmente i topi che
viaggiavano con le merci, veicolano la peste all’uomo.
All’epoca si istituì una quarantena di 40 giorni per capire se una persona era malata o meno.
14\05 pag. 289 cartina
La peste ha avuto varie ondate che hanno caratterizzato diverse zone, dal meridione dell’Europa è
risalita fino all’estremo nord dell’Europa, alcune zone non sono state colpite (Milano solo
marginalmente perché era una zone economicamente ricca, inizialmente la peste colpì poco le
persone ricche che avevano buone condizioni igienico-sanitarie e perché i cittadini avevano capito
come difendersi da questa) probabilmente o per le condizioni geografiche\climatiche di questi
territori o perché erano territori che non avevano rapporti commerciali con il resto dell’Europa o
per la capacità degli uomini di sapersi difendere dal contagio, avevano capito che i contatti
favorivano la diffusione del morbo quindi li limitavano (meno contatti diretti\quarantena, avevano
capito che in 40 giorni l’epidemia di peste si sarebbe manifestata, questa riguardava uomini e
merci, soprattutto tessuti, le navi rimanevano 40 giorni ancorate lontano dai porti). La peste
bloccava lo sbarco di tessuti all’interno e al di fuori dell’Europa (quando l’Inghilterra fu colpita
dalla peste la lana non venne esportata causando la crisi delle attività economiche\ mercantili\
artigianali che la utilizzavano, es. le attività tessili italiane). La peste si diffondeva maggiormente
nei luoghi affollati come la città, in campagna la peste è arrivata sporadicamente (nel Decameron i
ragazzi si rifugiano in campagna). Alla fine del 1351, quando la peste è scomparsa dall’Europa,
oltre 1\3 della popolazione europea (80 milioni) ne era rimasta vittima. La peste si è sommata alle
altre malattie già esistenti (es vaiolo, colera). Le ultime epidemie di peste in Europa si sono
verificate nel 1700: la peste di Marsiglia, di Messina e di Malta; ma ce ne sono state altre in altre
parti del mondo anche nel 1900 (Africa\America). Alcuni ritengono che la peste sia scomparsa
dall’Europa perché si sono estinti i topi che veicolavano il contagio insieme alla pulce portatrice di
peste. Il 1300 è stato un periodo di crisi anche per le continue guerre tra cui la guerra dei
cent’anni (1337-1453). A questa si sono sommati vari conflitti locali, le rivolte popolari, come il
tumulto dei ciompi a Firenze, i pulitori della lana (1378) si sono ribellati contro il governo
fiorentino con l’obbiettivo di avere una propria rappresentanza nel governo comunale, la rivolta
dei folloni, la jacquerie (1357-1358) che sarà sedata dall’intervento delle truppe nobiliari e le
truppe rege e la rivolta contadina inglese scoppiata nelle regioni meridionali dell’Inghilterra (kent
e essex) riguardo la poll tax (tassa che colpiva tutti i cittadini inglesi indipendentemente dalle
condizioni reddituali) che si è trasformata in una rivolta antimonarchica anche perché il re
all’epoca era molto giovane, verrà schiacciata dall’intervento delle truppe nobiliari e le truppe del
re. Il 1300 è stata anche l’epoca delle compagnie di ventura, le compagnie mercenarie
(mercenari= soldati che combattevano dietro pagamento di un compenso assoldati dal condottiero
che poi aveva il compito di assoldare gli altri uomini, chiamato così perché stipulava con il
committente, colui che commissionava il lavoro, spesso rappresentanti di un comune\Stato, un
accordo scritto chiamato condotta dove veniva scritto la durata del contratto, il pagamento del
condottiero e dei soldati, il vettovagliamento, come questi dovessero essere rifocillati e a spese di
chi, i mezzi a disposizione). Queste passavano da una parte all’altra a seconda di chi pagava di più,
ma i condottieri erano figure molto stimate (raggiungevano la carica perché erano leali) e non
potevano cambiare schieramento nel corso del combattimento. La maggior parte erano mercenari
di origine tedesca o svizzera da cui si determineranno i lanzichenecchi, le guardie papali (erano
state assoldate dal Papa), vestiti in quel modo per ricordare l’abbigliamento degli antichi
mercenari svizzeri. Un condottiero molto famoso fu Giovanni Acuto (a cui è dedicato l’affresco che
si trova nel duomo di Firenze sopra la sua stessa sepoltura eseguita lì per i servigi prestati alla città
di Firenze) il cui vero nome era John Hawkwood. La crisi del 1300 ha riguardato i commerci,
l’attività tessile, il mondo agricolo (carestie\condizioni climatiche) e il mondo bancario perché i
sovrani europei (specialmente re di Francia e re d’Inghilterra) che si erano indebitati con i
banchieri europei (specialmente italiani, Peruzzi e Bardi) hanno dichiarato banca rotta per non
risanare i debiti (questo li metteva in cattiva luce con altri banchieri che in futuro non gli avrebbero
prestato i soldi). Gli Stati europei che assoldavano i condottieri e non riuscivano a pagarli gli
concedevano dei feudi per non essere insolventi. La crisi bancaria interessò anche i mercanti che
lasciavano lì il loro denaro. La crisi ha indotto gli uomini a reagire, nei confronti della peste alcuni
uomini hanno cercato di trovarle una riposta religiosa e hanno iniziato a venerare alcuni santi
come San Rocco (rappresentato con una macchia sul ginocchio, sarebbe stato colpito e
sopravvissuto alla peste) e San Sebastiano (le frecce che lo hanno colpito ricordavano le frecce
della peste, ovvero i bubboni che comparivano sul corpo dell’infetto, fu un martire della Chiesa).
16\05
Matteo Villani (fratello di Giovanni Villani) fu uno dei cronisti della peste più importanti (morì di
peste) in quanto grazie alle sue cronache sappiamo che alcune zone non sono state toccate dalla
peste (Milano); che l’epidemia durava poco (in 5 mesi arrivava e scompariva) e che ha toccato
soprattutto le regioni meridionali più calde, mentre solo marginalmente le aree dell’Europa
settentrionale in relazione alle temperature fredde e a quello che mangiavano (il fisico di una
persona ben nutrita aveva maggiori opportunità di sopravvivenza, per questo la peste toccava
maggiormente il mondo contadino). Una teoria per spiegare la peste è la teoria miasmatica (una
delle più in voga fino alle scoperte mediche), si pensava che dalla terra si alzassero dei miasmi
(effluvi) minuscoli e impercettibili dovuti alla congiunzione astrale (sfociavano nella astrologia
perché in mancanza di teoria mediche si cercano spiegazioni in qualcosa di inspiegabile). Questa
ha portato molte persone a reagire alla peste in vari modi tra cui la diffusione di movimenti
spontanei collettivi di uomini che percorrevano le vie dell’Europa e nelle piazze dei paesi
mettevano in atto delle esecuzioni auto penitenti per rivivere il martirio di Cristo, lo facevano in
nome di Dio anche se ad un certo punto la Chiesa lo vieterà, (fenomeno dei flagellanti),
incappucciati si denudavano e si flagellavano mettendo in scena uno spettacolo raccapricciante.
Alla fine i flagellanti se la prendevano con gli ebrei ritenuti responsabili della diffusione della peste,
accusati di avvelenare i pozzi (chi beveva l’acqua si contagiava). Questo movimento antiebraico
aveva origine nell’ignoranza della popolazione. Clemente VI emanerà un’enciclica (documento
ufficiale che compilano i papi) che condannava il movimento dei flagellanti e affermò che gli ebrei
avvelenando i pozzi avvelenavano loro stessi. Le reazioni della Chiesa aumenteranno il contagio
perché sulla scia di ciò che aveva fatto Bonifacio VII, Clemente VI bandirà un pellegrinaggio a Roma
che garantiva l’indulgenza plenaria, (giubileo del 1348, anno successivo all’avvento della peste in
Italia) perché riteneva che la peste era arrivata sulla terra a causa dei peccati degli uomini.
Ci sono varie rappresentazioni della peste (dipinti, arazzi, sculture) sulle quali compare “ricordati
che devi morire” (“memento mori”), ricordati che la morte grava su di te quotidianamente. Questo
fa capire il momento precario che hanno vissuto gli uomini del 1300 a causa dalle malattie e della
guerra. I marginali (lebbrosi, persone che hanno la lebbra, folli, emarginati perché considerati
pazzi) saranno accusati dei contagi e su coloro si scaricavano le colpe.
Il risvolto economico sociale della peste fu che la popolazione si ridusse drasticamente e questo
porterà il fatto che i sopravvissuti hanno abbandonato le campagne e si sono stabiliti in città,
fenomeno dell’’urbanizzazione delle città (per quanto riguarda la città) e fenomeno della
desertificazione delle campagne (villaggi abbandonati/ lost villages/ wustungen/ villayes
desertes). Si abbandonarono soprattutto i campi meno produttivi e la popolazione (specialmente i
poveri) si concentrerà in città anche perché la morte delle persone aveva reso necessaria la
manodopera, c’erano più opportunità lavorative e salari più alti. Molti ricchi investiranno nel
mondo agricolo dando vita al fenomeno della privatizzazione dei campi, enclosures, si limita la
proprietà privata (fenomeno che inizierà nel 1300 e terminerà nel 1700 con la nascita della
proprietà privata che caccerà i contadini dalla campagna).
Le città non erano pronte però ad accogliere tante persone si verificarono alcuni problemi: la
raccolta dei rifiuti; molte città non avevano una rete fognaria e i liquami delle persone venivano
gettate per strada per questo ci saranno dei regolamenti cittadini che vieteranno di buttare gli
escrementi nelle ore di giorno ma solo di notte e bisognava avvisare, la notte poi le strade
venivano pulite dai netturbini. Meno persone nelle campagne
significa meno concorrenza quindi miglioreranno anche i contratti agricoli (davano anche attrezzi\
bestiame): la mezzadria, prodotti divisi a metà, contratto di breve durata rinnovato ogni anno; la
soccida (termine storpiato che significa società), riguarderà l’Italia meridionale, era l’affidamento a
uno o più pastori dei capi di bestiame da portare al pascolo, si dividevano i proventi; la mesta,
corporazione dei contadini spagnoli che riguarderà la pastorizia e l’allevamento di pecore, la
Spagna così diventerà una grande esportatrice di lana a livello mondiale.
Per risollevarsi economicamente molti contadini investivano soldi in grano, cereali, e colture
specializzate (molto in Italia e soprattutto nel sud), colture costose che danno ottimi guadagni,
riguardano attività produttive legate al commercio: produzione del gelso (legato alla produzione
tessile perché è legato alla vita del baco da seta da cui si produce la seta. Attività tessile costosa
ma molto remunerativa, andava prodotto il gelso, mantenuto in vita il baco da seta e trasformato
il filamento in tessuto), vite, ulivo, riso e zafferano. Si sviluppano anche le coltivazioni delle piante
coloranti come il guado (blu) e la robbia (rosso) molto richieste perché la loro produzione si
legherà alla grande richiesta di tessuto in Europa.
17\05 pag.331
Le Enclosures riguardavano open fields (campi aperti), appartenevano ad uno ma tutti i contadini
dopo che quello aveva raccolto potevano portare al pascolo gli animali che mangiavano i frutti
spontanei del terreno, common lands (terre comuni) ti ci rechi per raccogliere i frutti spontanei
della terra e in quanto appartenente alla comunità del villaggio nessuno lo può impedire, con
questo fenomeno queste terre inizieranno ad essere recintate. Questo fenomeno inizierà nel 1300
e terminerà nel 1700. Le sorti della guerra dei cent’anni (1337-1453, non sono stati tutti anni di
guerra, ci sono state varie pause, la guerra si combatteva nella bella stagione) cambieranno nel
1425 dopo la battaglia di azincourt, prima Inghilterra era in vantaggio poi con la comparsa anche di
Giovanna d’Arco prenderà potere la Francia che espellerà gli inglesi dal suo territorio. Si
concluderà dal punto di vista territoriale nello stesso modo in cui Francia e Inghilterra erano
partite. I sovrani inglesi erano vassalli dei sovrani francese, gli era rimasta la parte del porto di
Calais all’estremo nord della Francia e un altro pezzo di estremo sud, la regione della Guienna/
Guascogna. La guerra nasce in un contesto particolare, ci saranno molti conflitti nel 1300 che
interessano principati, ducati, regni, imperi che porteranno ad un cambio del panorama politico
europeo e alla nascita delle monarchie nazionali (Francia Inghilterra e Spagna, le più imp). Questa
guerra metterà in dubbio l’esistenza della monarchia francese, verranno unite le corone di Francia
e Inghilterra (gli inglesi erano arrivati fino ad occupare Parigi). Uno dei motivi del conflitto risiede
nella questione del vassallaggio ovvero Edoardo III che si rifiutava di dare l’omaggio feudale al re di
Francia; un altro riguarda la contea di Fiandra (Francia nord orientale) territorio ambito in quanto
ricco di tessuti che gli inglesi esportavano e i francesi trasformavano e rivendevano. Politicamente
e geograficamente questa apparteneva alla Francia ma economicamente all’Inghilterra; un altro
sarà la legittimità della monarchia francese. Filippo IV detto il bello è stato l’ultimo rappresentante
della dinastia dei Capetingi, morti i suoi figli maschi: Luigi X, Filippo V e Carlo IV, che non avevano
figli, la corona era passata ad un ramo cadetto della dinastia, la famiglia dei Valois, che prenderà
potere dal re Filippo VI di Valois, l’iniziatore della dinastia e colui che porterà la Francia nel
conflitto. Il problema della successione al trono nascerà perché Edoardo III contesterà il nuovo re e
si proporrà lui come legittimo erede perché era figlio della figlia di Filippo IV, i due re Filippo VI ed
Edoardo III erano cugini (Filippo IV nonno di Edo e zio di Filippo). Nel 1337 Edoardo III prima farà
contestare giuridicamente il nuovo re poi con l’esercito in quell’anno sbarcherà in Normandia e
invaderà la Francia. La superiorità militare dell’Inghilterra avrà per molto tempo la meglio sul
disorganizzato e debole esercito francese e gli inglesi estenderanno il loro potere in Guascogna e
conquisteranno anche altre cittadine nel nord. Nelle prime vicende (1337-1369) i francesi non
saranno in grado di opporsi agli inglesi che avevano l’arco lungo che era a lunghissima gittata, i
francesi avevano le balestre che sono a corta gittata e sono difficili da manovrare. Gli inglesi
cattureranno il re di Francia Giovanni II detto il buono (figlio di Filippo VI) che sarà liberato dopo il
pagamento di un ingente riscatto in oro e dopo che il re d’Inghilterra rinuncerà al diritto del trono
francese. In seguito i conflitti ricominceranno e i francesi inizieranno ad utilizzare la tattica della
guerriglia (brevi rappresaglie e poi ritorno al castello fortificato).
23\05
Fra le altre rivolte ci sono anche la rivolta dei folloni (folloni delle fiandre), assimilabile a
quella dei ciompi, facevano la follatura dei tessuti: il prodotto era immerso in dei grandi
tini e calpestato per ottenere maggiore consistenza; ambienti umidi, malsani; erano vere
rivolte armate volte a sovvertire la situazione sociale ed economica nella quale vivevano e
il sistema preesistente ed essere maggiormente rappresentai nel comune. Il tumulto dei
ciompi si è sviluppato nel 1378 a Firenze, i ciompi/cardatori della lana pulivano la lana,
erano mal stipendiati, si sentono sottorappresentati nel comune e si ribellano la prima
volta nel 1345 guidati da Ciuto Brandini e poi da Michele di Lando e chiederanno la possibilità di
costituirsi in corporazioni e faranno parte delle arti minori (si partecipava alla vita politica solo se si
apparteneva ad una corporazione) si uniranno anche i tintori e i farsettai (trasformavano Il tessuto
nel farsetto). Le cose cambieranno quando le arti minori si sbarazzeranno del loro appoggio e i
ciompi verranno soppressi e faranno la fine dei contadini inglese e francesi, arrestati e uccisi, e il
governo fiorentino ritornerà alle origini cioè ad essere una “oligarchia mascherata” guidata dalla
classe mercantile di derivazione guelfa. La principale attività cittadina era quella tessile ed è
strutturata in diverse fasi: tessitura (comporre un tessuto); cardatura (eliminare dal tessuto le
impurità/imperfezioni); filatura (comporre il prodotto mettendolo su un telaio attraverso la trama
e l’ordito); follatura (immersione nei grandi tini dove sono aggiunte sostanze chimiche tra cui
coloranti come il guado e la robbia e di forma al prodotto calpestandolo, pericolosa per la salute
dell’uomo), tintura (resa uniforme su tutto il tessuto). Molte zone italiane centro settentrionali
acquiescono importanza legandosi all’attività tessile. I principali prodotti creati in queste zone
sbarcavano in tutta Europa ed erano realizzati dalla lana proviene dallinghilterra e dalle fiandre, la
seta era importata dall’oriente attraverso la via della seta. Tutte hanno avuto lo stesso effetto,
rivolte in larga scala represse dall’azione nobiliare.
Lo scisma d’occidente si è verificato nel ritorno della chiesa a Roma alla fine della cattività
avignonese nel 1378 per volere del Papa Gregorio XI salito al soglio pontificio nel 1377 deciderà di
stabilire la sede papale a Roma segnando una frattura fra Francia e chiesa di Roma e tutta l’Europa
si è schierata o da una parte o dall’altra. Ci sarà un papà romano (sostenuto dallo stato pontificio)
e un papà avignonese (sostenuto dalla Francia, scelto fra i cardinali francesi). Ci sono stati papi e
antipapi (quelli francesi). A favore della causa francese ci sono la Francia ecc. e dalla parte romana
l’Inghilterra Italia centrosettentrionale e tutta l’Europa orientale e scandinava. Si schierano per
motivi politici. Per volontà dell’imperatore tedesco verrà convocato nel 1409 a Pisa un concilio
ecumenico che avrebbe dovuto risolvere il problema ma in questo concilio verrà annunciata
l’elezione di papà alessandro V che non sarà riconosciuto ne dalla Francia ne da Roma quindi ci
saranno tre papi fini a quando nel 1414 verrà convocato in Germania a Costanza un altro concilio
che si prenderà in carico l’onere si deporre tutti e tre i papi che erano succeduti e verrà nominato
papa Martino V che sarà il nuovo papà che si porta il compito di conciliare lo scisma e di riportare
la sede papale a Roma e nel concilio che durerà dal 1414 al 1418 e costa x si diffonderà la tesi
conciliarista che stabilirà che tutte le decisioni assunte dai concili avevano validità superiori
rispetto alle decisioni dei papi per evitare di ritrovare queste situazioni (supremazia del concilio
rispetto al papa). Del concilio fanno parte il papa e i vescovi e le decisioni hanno validità
universale.
Il movimento protestante comparirà alla fine del 1300 quando si sviluppano tesi sostenute da
alcuni predicatori europei che avranno un forte impatto nelle vicende del 1300-1400. John Wyclit
e Jan Hus (Boemia). Il primo ha ispirato la rivolta contadina inglese a dare azzanno ai castelli e e
palazzi nobiliari lattò era un teologo che h dato vita ad un movimento di protesta contro la
corruzione della chiesa, ha dato vita ad un movimento nazionalista teso a dare vita ad una chiesa
in Boemia staccata dalla chiesa di Roma. Sono stati i primi a prendersela contro la
mondanizzazione suono della chiesa e la corruzione del papato. Hanno proposto la libera
interpretazione delle sacre scritture, hanno anticipato di un secolo in mezzo la riforma luterana. Il
primo è morto arso al rogo l’altro di morte naturale.