Sei sulla pagina 1di 2

Pittura vascolare :GATTOR

La pittura vascolare per noi oggi è una testimonianza molto importante della popolazione greca perchè
presenta gli unici esempi che ci sono pervenuti fino ai giorni nostri di pittura greca. Della pittura greca vera
e propria, descritta dalle fonti storiche come ricca di prospettiva e chiaroscuri, purtroppo non ci è
pervenuto praticamente nulla.

Cos’è la pittura vascolare?

La pittura vascolare era la pittura realizzata dai Greci sui vasi in terracotta. La terracotta era modellata dai
ceramisti greci con grande abilità. Questi incidevano con particolari strumenti le figure e i pittori
decoravano il vaso. Spesso infatti nei vasi greci troviamo la doppia firma del ceramista incisore e del pittore.

 LE TECNICHE DI PITTURA: GATTOR

La pittura vascolare greca si suddivide in due categorie sulla base della tecnica pittorica utilizzata:

La ceramica a figure nere: nell’ultimo quarto del VII secolo a.C., quindi nell'età arcaica, i ceramografi
attici adottano una nuova tecnica pittorica: quella delle “figure nere”, rappresentate con la vernice nera
si stagliano sulla superficie del vaso lasciata nel colore naturale della terracotta e caratterizzate da
dettagli interni resi in sovradipintura o con la tecnica del graffito.

La ceramica a figure rosse: è probabilmente il Pittore di Andocide ad inventare la nuova tecnica a figure
rosse intorno al 530 a.C., durante l'età classica: lo sfondo del vaso sarà ricoperto da una ricca vernice
nera, mentre le figure saranno risparmiate sul fondo arancio dell’argilla: i dettagli interni alle figure
saranno resi a pennello con vernice diluita e sarà più semplice l’inserimento di dettagli.

La policromia su fondo bianco: tecnica nata durante il V secolo a.C. che permette di far risaltare
maggiormente il disegno e il chiaroscuro, dando volume al soggetto. La suddetta tecnica viene utilizzata
soltanto nei lèkythos, decorandoli solitamente con l'immagine di un defunto.

 LE TIPOLOGIE DI VASI (fare una piccola introduzione a voce):?

Kàntharos: coppa usata per bere e prendere il vino durante i simposi, attributo di Dionisio.

Lèkythos: brocca il cui scopo era quello di contenere balsami, unguenti e profumi. Era inoltre usata in
ambito funerario.

Kylix: coppa utilizzata per bere vino nei banchetti della quale esitono molte varianti.

Phiàle: era usata solo nelle libagioni e presenta una struttura simile alla kylix.

Idria: vaso per trasportare e attingere l'acqua.

Cratere a volute/a calice: vaso utilizzato per mescolare il vino e l'acqua nei banchetti.

Anfora: contenitore usato per trasportare liquidi e granaglie. Ne esistono diverse varietà.

Olpe: brocca usata per prendere il vino e versarlo nelle tazze.

 I SOGGETTI: ?

I soggetti più utilizzati nella pittura vascolare erano rappresentazioni di tipo mitologico e scene di vita
quotidiana:

scene mitologiche: il mito era un elemento fondamentale della cultura greca e, in quanto tale, veniva
spesso rappresentato attraverso l'arte e quindi anche attraverso la pittura vascolare. Degli esempi sono la
coppa con Achille e Pentesilea, il cratere con la follia di Licurgo e l'olpe Chigi.
scene di vita quotidiana: le scene di vita quotidiana solitamente rappresentate sui vasi erano di ambito
funerario. Un esempio famosissimo è quello del vaso del Dipylon, su cui è raffigurata una scena di prothesis,
ovvero un esposizione funebre; un altro esempio è il lèkythos con defunto.

ACHILLE E AIACE: IO E SILVIA

Vaso Elena e MENELAO: PIETRO E FRANCESCO

Il Lekythos con Elena e Melenao 490-470 a.C. é un anfora a figure rosse che raffigura Menelao nell'atto
di inseguire Elena. Il guerriero è barbuto e nudo; si precipita verso Elena con una spada sguainata nella
mano destra. Elena si solleva il peplo con la sinistra e con la destra si volge con un gesto di richiesta di
perdono.

MITO

Stavano per essere celebrate le nozze tra Teti, ninfa del mare, e Peleo, entrambi genitori di Achille. A
questo banchetto però, parteciparono tutti gli dei tranne Eris, la dea della discordia. Così ella, per
vendicarsi, gettò sul tavolo un pomo d'oro, con scritto "alla più bella". Afrodite, Era e Atene
cominciarono a discutere tra di loro e chiesero al capo degli dei, Zeus, di scegliere la più bella tra loro.
Zeus prese la sua decisione; affidò il compito a Paride, il più bel giovane del mondo troiano che, dopo
esser stato "comprato" dalle offerte delle 3 dee, scelse Afrodite, poiché il suo era stato il dono più
"abbondante": gli promise l'amore della donna più bella del mondo, Elena (spartana).

Storia

Dopo il rapimento di Elena da parte di Paride, i greci, capitanati da Achille e Agamennone, volevano
riscattarsi. Dopo nove anni di un lungo assedio, Agamennone non volle restituire a Crise, sacerdote dI
Apollo, la figlia Criseide. Il dio mandò perciò una terribile pestilenza nel campo greco, ed i troiani
cominciarono a guadagnare terreno. Agamennone è quindi costretto a restituirla, prendendosi però
come bottino di guerra, la schiava di Achille, Briseide. Egli prese ciò come un affronto, e si ritirò dalla
guerra. Senza di lui la Grecia era persa: i troiani non facevano altro che guadagnare vittorie su vittorie,
finché un giorno, Patroclo, il miglior amico di Achille, non decise di scendere in campo con i vestiti
dell'amico. Ettore, capo dei Troiani, credendo che fosse Achille, lo uccise. Quand'egli venne a sapere
ciò, qualcosa dentro gli cambiò all'istante: una furia immensa di vendetta cominciò ad annebbiargli il
cuore. Infatti, dopo una lunga guerra, riuscì ad uccidere finalmente l'assassino del suo migliore amico,
Ettore. Dopo varie suppliche da parte del padre di quest'ultimo, Priamo, si decide a restituirgli il
cadavere del figlio. L'argomento centrale della storia è, come potete vedere, la furia di Achille.

APPROFONDIMENTO

LA COTTURA: PIETRO

la cottura dei vasi, sia a figure nere che rosse, avveniva in tre fasi. nella prima in presenza di ossigeno la
vernice diventava di un colore rosso brillante, nella seconda fase in assenza di ossigeno diventava nera
lucida e resistente, nella terza fase nuovamente in presenza dell'ossigeno, la parte centrale del vaso
non verniciata acquisiva il colore rosso brunastro della terracotta.

Potrebbero piacerti anche