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La biomagnificazione si verifica quando sostanze, come sostanze chimiche o metalli pesanti, si concentrano
all'interno degli organi interni e dei tessuti degli esseri viventi. A volte viene indicato come
bioamplificazione o ingrandimento biologico. Può colpire tutti gli animali, compresi gli esseri umani, anche
se le tossine tendono ad essere più concentrate a livelli più alti della catena alimentare.
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La biomagnificazione avviene in aree con acqua contaminata, cibo e fonti d'aria. Gli animali assorbono le
tossine nel loro ambiente naturale mangiando, respirando e bevendo. I predatori quindi mangiano grandi
quantità di queste specie contaminate, permettendo alle tossine di essere ulteriormente concentrate
all'interno dei loro corpi. Un esempio di biomagnificazione è visto con il tonno. I tonni si nutrono di
zooplancton carichi di mercurio nell'oceano. Poiché mangiano grandi quantità di zooplancton, il mercurio si
concentra a livelli elevati all'interno del corpo del tonno. Quando gli umani mangiano questi tonni
contaminati dal mercurio, sono esposti a concentrazioni ancora più elevate di mercurio, il che spiega la
raccomandazione che gli esseri umani controllino il loro consumo di tonno.
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Gli inquinanti organici persistenti contribuiscono alla biomagnificazione. Questi inquinanti sono sostanze
che non sono facilmente degradabili nell'ambiente. Alcuni inquinanti organici persistenti si verificano
naturalmente, ma altri sono di origine antropica, come i prodotti chimici utilizzati nei settori farmaceutico,
antiparassitario, industriale e di produzione di solventi. Inoltre, le attività minerarie oceaniche sono
responsabili del rilascio di metalli pesanti e tossine nell'acqua. Uno dei motivi per cui questi inquinanti non
possono essere degradati nell'ambiente è che le piante e gli animali non sono stati ancora esposti a loro per
un lungo periodo di tempo. Ciò significa che non hanno avuto abbastanza tempo per evolvere i metodi
biologici appropriati per la disintossicazione e l'eliminazione.
I metalli sono un'altra sostanza che contribuisce alla biomagnificazione. La maggior parte degli organismi
viventi è in grado di eliminare i metalli dai loro sistemi. Sfortunatamente, in alcuni casi, la concentrazione di
metalli nell'ambiente è troppo alta per gli organismi e non possono essere eliminati dal corpo abbastanza
rapidamente da prevenire danni permanenti.
Processi di biomagnificazione
Poiché gli esseri umani sono in cima alla catena alimentare, la biomagnificazione è seriamente
preoccupante. Gli esseri umani che sono colpiti dalla biomagnificazione tendono ad avere un rischio più
elevato di sviluppare determinati tumori, insufficienza epatica, difetti alla nascita, danni cerebrali e malattie
cardiache. Le tossine responsabili di questi problemi di salute includono: mercurio, piombo, cromo, cobalto
e cadmio. La biomagnificazione è anche responsabile di interrompere l'interconnessione della catena
alimentare rendendo i predatori più suscettibili alle malattie e, in alcuni casi, la morte. Alcuni studi, tuttavia,
hanno determinato che la biomagnificazione non è così comune come precedentemente creduto.
Nonostante queste informazioni, è stato dimostrato che alcune sostanze chimiche sono biomagnificanti
nell'ambiente, tra cui: DDT, mercurio, arsenico, PCB e DDE.