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L'espansione veneziana in terraferma e il declino della

potenza coloniale genovese


Un profondo mutamento negli equilibri
territoriali dell'Italia settentrionale fu allora
rappresentato dal nuovo orientamento della
politica di Venezia. Per secoli la città di
Venezia si era interessata solamente al suo
possesso di basi strategiche, militari e
commerciali, e al suo impero marittimo; la
svolta nella politica di Venezia si manifestò
nel 1405, con una robusta spinta al controllo
dell'entroterra veneto e con la conquista di
Padova,Vicenza, Verona, Brescia e Bergamo. Città commerciale per eccellenza, Venezia crea un
Questa svolta nasce dalla volontà di impero marittimo senza eguali
contrastare l'espansionismo visconteo nella regione veneta. Il Veneto avevo un importanza vitale
non solo per le strade che portavano direttamente in Germania e in Austria, sia per la necessità di
creare uno “stato di terra” da aggiungere allo “stato di mare”.
Genova fu quella che nel Trecento e Quattrocento ebbe un' instabilità politica. Nel 1350 la città
ottenne la signoria dei visconti e a seguito di lotte di fazioni e rovesciamenti di potere Genova non
ebbe grandi vantaggi dalla vittoria con Venezia nel 1378-81. Successivamente di fronte
all'espansione turca ,Genova vide il crollo delle sue colonie e basi commerciali nel Mediterraneo.
Nel 1453 i mercanti Genovesi dovettero arrendesi alla dinastia ottomana sperando di riottenere
poi i loro poteri commerciali, ma il conquistatore turco, invece, assediò le colonie genovesi in
Oriente e nel mar Nero, l'ultima conquista fu Caffa nel 1475.

Valentina Cona Terza F Anno Scolastico 2010.2011

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