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mentali, o meglio è uno studio su base EMPIRICO-> un tipo di ricerca che basa le
conclusioni sul sentire,conoscere e comportarsi, tipici dell’essere umano—>ovvero studia i
comportamenti e il processo mentale. Solo alla fine dell’800 l’uomo entra a far parte degli
"OGGETTI di STUDIO" in quanto parte della NATURA. Sono molteplici gli approcci
psicologici seguiti:
•STRUTTURALISMO
• PSICOANALISI
• GESTALT
• COMPORTAMENTISMO
• COGNITIVISMO
Alcuni approcci psicologici:
1) STRUTTURALISMO: L’analisi della struttura della mente umana-> insieme di tante
piccole strutture, ovvero la psiche del soggetto. Wundt (fondatore dello
strutturalismo) vuole capire a seguito di stimoli esterni quali possono essere i
conseguenti processi psicologici. L'obiettivo è quindi quello di studiare cosa succede
in un uomo o nel cervello a seguito di determinati stimoli. Da qui si può’ utilizzare il
termine “introspezione”, si ha un’analisi rivolta alla struttura mentale. Quali sono i
limiti dello strutturalismo? 1) Alcune menti sono inaccessibili 2)è un'operazione
soggettiva e non generalizzabile
2) PSICOANALISI: che si oppone allo strutturalismo, in quanto si punta allo studio non
della struttura ma al funzionamento. Il maggiore esponente è Freud, che propone
una teoria applicabile dalla patologia alla normalità.Ci tiene però a sottolineare due
aspetti: -tra normalità e patologia non vi è una differenza netta. La patologia la si
raggiunge quando, durante il nostro percorso di vita, un evento traumatico si avventa
lasciando inevitabilmente dentro di noi qualcosa che può poi uscire provocando la
patologia. Freud diceva che la distinzione tra normalità e patologia non si fonda su
una contrapposizione, ma su un continuum in cui il presupposto è che tutti gli esseri
umani sono fatti dagli stessi ingredienti, dipende dalla composizione di questi
➡️
ingredienti, dalla qualità e quantità che dipende il benessere o la sofferenza.
-L’inconscio ha un ruolo centrale. Per definire la personalità umana Freud aveva
individuato tre importanti elementi che hanno queste denominazioni: ES,IO,
SUPERIO. —>Es= contenuti inconsci (principio di piacere) Io=regolatore dei
contenuti (principio di realtà) e Super-io=codice morale. ESEMPIO:
-ES: Vorrei poter mangiare questo gelato. -IO:
Esiste questo gelato e posso appropriarmene? -SUPERIO: Ma se
mangio questo gelato ingrasserò. Affinché il contenuto inconscio
affiori alla coscienza c'è bisogno del processo psichico primario ovvero dello
spostamento del suo significato su un altro oggetto che ne diviene simbolo—> (Il
trauma si manifesta attraverso un sintomo es. perdita della voce.).
Due pulsioni sostanzialmente dominano l’uomo: 1)una pulsione di vita=che implica il
principio della sopravvivenza 2) una pulsione di morte= che si manifesta invece in
tendenze autodistruttive. —>Conclude dicendo “Se si scioglie il trauma, il sintomo si
libera, svanisce.
3) GESTALT: Si tratta di un approccio psicologico tedesco, conosciuto con il termine di
psicologia della forma, dove la parola tedesca Gestalt significa forma, schema,
riguardante l’esperienza e la percezione.—>L'idea portante dei fondatori della
psicologia della Gestalt (tra cui Wertheimer - 1912): che il tutto fosse diverso dalla
somma delle singole parti (in qualche modo si opponeva al modello dello
strutturalismo).—> Quello che percepiamo è più di ciò che osservo realmente.
Questo rappresenta una novità in quanto, il soggetto si comporta non solo in base a
com’è la realtà ma anche in base a come la percepisce. Ne sono una
rappresentazione le illusioni ottiche, nelle quali delle semplici linee tratteggiate o altre
figure vengono completate dalla nostra mente come figure geometriche ben
delineate e definite—>spesso, da alcune informazioni traiamo conclusioni.
Non esiste psicologia senza un'antropologia ( sono connessi tra di loro). Ogni psicologia ha una
antropologia di riferimento: —>delibera un certo tipo di psicologia una certa visione dell’uomo,
dei suoi bisogni e delle modalità in cui realizzarli, delle motivazioni che lo spingono a realizzarli
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BISOGNI E MOTIVAZIONI
{-dei pazienti {-motivare il paziente}
-fisici
-psicologici
-igienici
-fisiologici}
Cos'è la motivazione? Deriva dal verbo movere in latino, che ha il part.pass. motus.(da
qualcosa verso qualcosa)
Spinta, uno spronamento guidato da un obiettivo
La motivazione può essere descritta come un processo soggettivo, ovvero ognuno lo vive in
modo unico.
L’esperienza vissuta da Viktor Frankl che durante la seconda guerra mondiale trascorse 3
anni nei campi di concentramento dove perse la moglie e diversi familiari, è fondamentale
per capire il concetto di motivazione, in quanto si rese conto che nonostante mancasse la
soddisfazione dei bisogni primari, comunque quelle persone erano motivate a vivere da dei
bisogni superiori (es persone che scrivevano poesie, che pregavano...)
Ma perché la motivazione?
1)Perché ha una ragione di fine= ha a che fare con il dove voglio andare
—>il fine sta nella MENTE-> Come diceva Aristotele “prima nell’intelletto (quindi si sviluppa il
pensiero),ultima nella consecuzione (cioè lo raggiungo).
2)Perché aiuta a superare con più decisione le difficoltà
3)Perché ha dei risvolti sui nostri atteggiamenti e comportamenti nel lavoro e verso i pazienti
Motivazione intrinseca = che viene da dentro (da me)
Motivazione estrinseca = che viene da qualcun altro
Ci sono due gruppi delle teorie della motivazione: CONTENUTO= Sono quindi motivazioni
costruite sul contenuto, che tentano di identificare quali sono i bisogni, e in base a questi ci
saranno determinate motivazioni e PROCESSO=non importa il contenuto, ma il processo
psicologico implicato nella motivazione.
TEORIA DEL PROCESSO DI VROOM (il principale esponente è VROOM)
MOTIVAZIONE = VALENZA x ASPETTATIVA x VALORE (prodotto tra…)
- Valenza:quanto vale quell’obiettivo per me
Piramide dei bisogni di Maslow: crea un meccanismo motivazionale che si basa sul
soddisfacimento dei bisogni inferiori per accedere ai superiori.
PRIMO LIVELLO:
BISOGNI FISIOLOGICI= Bisogni fisiologici di mantenimento del corpo, come
*Bisogni fondamentali per la sopravvivenza e la riproduzione
*Alimentazione,riposo,escrezione
Questi bisogni sono diversi da quelli degli animali, perché mentre loro sono regolato
dall’istinto, l’umano é di tipo razionale.
SECONDO LIVELLO:
BISOGNI DI SICUREZZA O DI SALVEZZA= bisogno di sicurezza cioè salvaguardare la
propria vita e ricercare un senso nella propria vita.
TERZO LIVELLO:
BISOGNI DI APPARTENENZA E DI AMORE= bisogno di appartenenza cioè il bisogno di
amore, famiglia e relazioni significative
QUARTO LIVELLO:
BISOGNO DI STIMA E DI RISPETTO: Il bisogno di vedere riconosciuto il proprio valore
(necessità di vedere apprezzata la propria competenza)
QUINTO LIVELLO:
BISOGNO DI AUTOREALIZZAZIONE: bisogno di autorealizzazione cioè riuscire a
esprimere il proprio potenziale
MOTIVAZIONI E BISOGNI sono elementi importanti, sia per la propria vita, sia per poter
instaurare relazioni significative con e per i pazienti - che hanno bisogni, ... ma forse non
sempre motivazioni adeguate e forti.
Abbiamo due tipi di motivazioni:
MOTIVAZIONI CARENZIALI= da deficit ed equilibrio
MOTIVAZIONI DI CRESCITA= superamento dell’ equilibrio per costruire qualcosa di più
grande.
In definitiva, motivazioni e bisogni sono elementi fondamentali che intrecciano la trama della
nostra esistenza. La motivazione è la forza invisibile che ci spinge verso obiettivi dando
forma al nostro cammino nella vita.
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COMUNICAZIONE LINGUAGGIO E LESSICO
La comunicazione è fondamentale perché si abbia una relazione, ogni relazione si struttura
con la comunicazione.
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Nel comunicare c’è una connessione tra:
Comunicazione verbale= è importante adottare:
*Un messaggio chiaro (so cosa voglio comunicare)
*Linguaggio adeguato all’interlocutore (lo voglio comunicare proprio a quella precisa
persona) Quello che dico deve essere:
COMPRENSIVO= lo voglio comunicare ad una persona precisa e utilizzo un
linguaggio diverso per ogni individuo (se parlo con un medico devo utilizzare un
linguaggio comprensivo)
PERTINENTE = parlare dello stesso tema, non andare fuori le righe (senza troppi giri di
parole)
INCISIVO =(andare al punto, sottolineando i punti fondamentali, senza essere
MONOTONO).
⏺️Informazioni sul film visto a lezione= Blu (situazioni fredde) Rosso (momenti più familiari)
Riferimento costante ai “The Beatles”, proprio per questo il nome della figlia.
LINGUAGGIO
Definizione e Proprietà:
•È un sistema di simboli finiti arbitrari combinati in accordo alle regole della grammatica per
poter
comunicare
• I vari linguaggi usano suoni, combinazione degli stessi e altri simboli per rappresentare
oggetti, concetti, emozioni, idee e pensieri
• Il linguaggio è una prerogativa dell'uomo, senza il quale non sarebbe tale. Non esiste infatti
in nessun altro essere vivente un linguaggio simile per complessità e livello di elaborazione.
LESSICO
Definizione e Proprietà:
Lessico → insieme di parole utilizzate in un certo concetto, periodo e contesto sociale
•È la totalità di tutte le parole di una lingua in un determinato spazio temporale
•È la totalità di tutte le parole di una lingua che un singolo parlante conosce o utilizza
•Il lessico può essere costituito da parole specifiche che identificano un determinato ambito
o contesto:
- Lessico familiare
- Lessico virtuale
- Lessico scientifico
- Lessico nella relazione con il paziente
❑Familiare e sociale:
• L'insieme delle parole e delle frasi che acquisiscono un senso e un uso
particolari nell'ambito di una famiglia
(più o meno allargata) o di un contesto sociale specifico.
➡️
comunicare in modo efficace e di stabilire e mantenere una buona relazione con il paziente,
soprattutto in caso di eventi avversi. Che poi porterà—> •Un’analisi di 24.000 azioni
giudiziarie contro medici dal 2009 al 2013 fatta da CRICO, un programma promosso dalla
Harvard medical institutions, ha rilevato che le mancanze nella comunicazione risultavano
essere fattori cruciali in una gran parte dei casi giudiziari di malpractice—>Si tratta di un
comportamento caratterizzato da negligenza (trascurare): l'errore viene compiuto per
mancanza d'attenzione, di sollecitudine o di zelo
• Un terzo dei contenzioni di malpractice sono dovuti a problemi di comunicazione da parte
di medici che si presentano disattenti, rudi o che danno scarse informazioni.
• Per costruire una buona relazione terapeutica sanitario-paziente, è necessario che
l’operatore non sia solo scientificamente riconosciuto come esperto nelle varie specialità, ma
anche un ottimo comunicatore
⏺️Una panoramica dei più comuni errori commessi dai giovani medici nella
comunicazione:
mancanza di contatto visivo
o espressione facciale non positive o adeguata o paralinguaggio
o mancanza d’ascolto attivo
o scelta inapprorpiata delle parole
o informazioni inadeguate (scarsa quantità)
o informazioni di bassa qualità
o mancanza di empatia
o mancanza di rispetto
o scarse capacità di approccio
o comunicazioni con insufficiente contenuto o errori di comunicazione non-verbale
o errori di comunicazione verbale
Al contrario…
I pazienti tendono a non iniziare azioni legali:
-nei confronti dei medici di cui si fidano
-con i quali hanno comunicato bene
-dai quali si sono sentiti ASCOLTATI e RISPETTATI
-anche qualora abbiano sperimentato eventi negativi
LA RELAZIONE D’AIUTO
Non è una relazione paritaria ma è una relazione obliqua. Le persone che entrano in gioco
non sono sullo stesso piano—> uno ha bisogno di aiuto, l'altro aiuta, in quanto c’è uno
sbilanciamento delle persone coinvolte.
-La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze comunicative tra
coloro che comunicano.
Le persone comunicano sempre verbalmente e non verbalmente, comunicano cose e
significati.
Una buona relazione/comunicazione richiede una buona capacità empatica.
Rischi dell’empatia:
1) Lasciarsi coinvolgere troppo e cadere nella simbiosi—>vivo in una dimensione
simbiotica con l’altra persona. Mi fondo con quella persona e mi distruggo insieme a
lei.
2) Un'altra conseguenza dell'empatia può essere l'invischiamento—> la persona mi
invischia in un problema e io mi invischio talmente tanto in quel problema che
nemmeno io riesco più a trovare una soluzione.
Il problema dell'altra persona diventa anche un mio problema
3) Altro rischio è la collusione -> tutto quello che fa l’altro lo condivido, giustifico il
comportamento dell’altra persona.
L'empatia ha 3 dimensioni:
1. Comprensione: la capacità di cogliere le emozioni e ciò che pensa l'altra persona
2.Comunicare di aver compreso ciò che prova l'altra persona
3. Manifestare il desiderio di voler e poter aiutare (l'uso del «noi»)
ASCOLTO ATTIVO
A volte chi ascolta - soprattutto se presume che chi parla abbia bisogno di aiuto - cerca in
primo luogo di dare delle risposte (è più attento a sé che all'altro). Per avere una buona
empatia è necessario avere un buon ascolto (ovvero le capacità metacognitive).
-È importante in primo luogo ascoltare, con la voglia di entrare nella storia dell'altro, per
accogliere, comprendere, cioè riuscire a rappresentare in sé l'altro
- È importante ascoltare l'altra persona e comprendere la sua storia
- È importante l'accettazione e l'accoglienza dell'altro.
Guardare l'interlocutore con simpatia
Cos’è la METACOGNIZIONE?
La metacognizione è la capacità di conoscere quello che c'è nella nostra mente, i nostri
sentimenti e quello che c'è nella mente e nel sentimento degli altri.
In senso letterale è "la cognizione della cognizione".
Per possedere competenza metacognitiva occorre possedere una Teoria della
mente—>saper leggere la propria mente e saper leggere la mente degli altri, ovvero la
capacità di rappresentarsi eventi mentali, di attribuire a sé e agli altri stati mentali e di
prevedere e spiegare il comportamento manifesto sulla base di queste rappresentazioni.
CONCLUSIONI
-L'empatia implica pertanto sviluppare capacità metacognitive, così’ come la mente non è il
cervello
-Significa sapere cosa succede dentro di noi e cosa succede negli altri (fondamentale la
capacità di ascolto e di comprensione)
-Significa riuscire ad avere una rappresentazione mentale dell'altro, in base alla quale
regolare i propri atteggiamenti, comportamenti, emozioni affermazioni, ecc.
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