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1856
vive a vienna, si laurea in medicina, lavora con charcot praticando ipnosi e collabora con
breuer= formula l’inconscio.
inconscio= parte non conosciuta (che sfugge al nostro controllo) e parte incontrollabile.
questo condiziona la mente
fonda la psicoanalisi.
scoperta inconscio-
all’inizio la medicina trattava i disturbi come problemi psichici come organici. es. isteria.
(ansia, paralisi, depressione) conosciuta fra donne,
charcot- ipnosi= stato di alterazione della coscienza
breuer-ipnosi= metodo catartico.
caso di anne o.
il ricordo degli eventi che risiedevano nella parte inconscia consentiva l’espressione degli
impulsi accaduti nel passato.
grazia all’ipnosi i fatti tornavano a galla.
-alla base: evento traumatico
-fase di oblio: dimenticare
-flusso emotivo bloccato
-sviluppo di sintomi patologici
sogni
Dal punto di vista psicologico la funzione del sogno è quella di scaricare la tensione
generata da desideri
repressi, desideri che spesso riguardano la vita sessuale.
nel sogno si ha
● contenuto manifesto
● contenuto latente
per fare in modo che emergano si deve fare una deformazione del sonno chiamata lavoro
onirico, fatto dall’inconscio.
non è l’unico modo per farlo uscire, ma c’è anche il lapsus (atti mancati) azioni che
rispecchiano un momentaneo rifiuto di qualcosa (dimenticare qualcosa o un nome)
prima topica
secondo freud la mente è strutturata in luoghi o topos
topos=
● coscienza- parte cosciente
● inconscio- tenta di riemergere
● preconscio- contenuti latenti che possono diventare consapevoli.
seconda topica
anziché “luoghi” della psiche,
parla di istanze (FUNZIONI): Es – Io – Super Io
rincoscimento di tre istanti:
● IO-parte razionale, personalità
● ES-parte irrazionale, pulsioni che non hanno una logica
● SUPERIO- risultato delle abitudini infantili e familiari maturate nel corso del tempo
essendo a volta troppo imponente, si creano squilibri, = sofferenza mentale.
nell’ES dare libero sfogo alle pulsioni provocherebbe caos, per questo sono tenute a freno
dal superio, coscienza morale maturata neglia nni.
Transfert: singolare relazione che si instaura tra medico e paziente per cui il
paziente vede nel terapeuta la rappresentazione di persone significative della sua
infanzia e tende a trasferire sull’analista i sentimenti vissuti nei loro confronti.
HANNAH ARENDT
Le origini del totalitarismo (1951)
E’ uno dei testi storico-politici più completi sulla storia dei regimi totalitari.
Indaga le cause e il funzionamento dei regimi totalitari considerati come la conseguenza
tragica della società di massa in cui gli uomini sono resi atomi (insieme a antisemitismo e
imperialismo).
Il sistema totalitario non ha precedenti storici, è diverso da altre forme di dittatura
precedente, perché mira al controllo dell’individuo in qualsiasi aspetto della sua vita,
pubblica o privata, distruggendo la spontaneità umana e condizionando il modo di pensare e
di agire.
Elementi in comune tra i sistemi totalitari è:
• terrore: polizia segreta (spionaggio delle persone anche nella sfera privata) e campi di
concentramento (gli oppositori politici sono nemici)
• ideologia per raggiungere il dominio assoluto. Le idee incarnate dal regime vengono
imposte (propaganda) – distrugge l’uomo nello spirito
1. Gli individui sono isolati dalla sfera politica e di estraniazione nella sfera sociale
2. distrugge la vita politica democratica (confronto politico, libertà individuale,
relazione tra gli esseri umani) diffonde il sospetto e l’isolamento.
Regimi totalitari come quelli del Novecento sono possibili in una SOCIETÀ DI MASSA
caratterizzata da ISOLAMENTO DEGLI INDIVIDUI e CONFORMISMO SOCIALE
Le ragioni profonde dei crimini nazisti dipendono non tanto dalla ferocia di alcuni
carnefici, quanto dalla assenza di pensiero in uomini del tutto “normali”, tipici
rappresentanti della società di massa.
uomini normali non capaci di pensare e agire per loro stessi perchè parte di una
collettiva società di massa
Hans Jonas (1903 – 1993)
E’ uno dei protagonisti del dibattito bioetico contemporaneo.
Elabora il principio responsabilità e una nuova struttura etica contemporanea, il suo
obbiettivo era di trovare un’etica globale ambientale all’altezza della società tecnologica
odierna, elaborando un’etica della responsabilità per frenare il prometeo scatenato che sta
distruggendo il pianeta
Età precedente l’avvento tecnologico (fino alla prima metà del novecento):
● Natura come realtà fissa e immutabile, l’equilibrio naturale non viene messo in
discussione.
● La natura dell’uomo è data una volta per tutte ed è stabile, l’intima essenza dell’uomo non
è manipolabile.
● La portata dell’agire umano è circoscritto, limitato.
dopo l’avvento tecnologico , Età contemporanea:
● Sfruttamento sconsiderato della natura.
● Intervento nella natura attraverso l’ingegneria genetica.
Non basta essere a posto con la propria coscienza, occorre saper prevedere gli influssi delle
nostre azioni sulle sorte future dell’umanità e del pianeta
per etica, si intendono i valori che ci rendono esseri umani e che ci spingono ad agire in un
modo rispetto ad un altro. bene dell’uomo al servizio della natura avendone capito il valore e
l'importanza.
ma non tutti portano rispetto o si interessano dell'ambiente.
le azioni che spingono l’essere umano a non prendersi cura dell’ambiente sono a mio avviso
legate alla sua idea di crescita e affermazione personale. man mano che l’uomo si è evoluto,
è sempre più cresciuto in lui il pensiero dell’espansione e della crescita. sono sempre stati
dei bisogni insiti nell’uomo come un’esigenza assoluta.
Ora
dico io
Allora così successe con l'ambiente.
Una cosa che ho notato riguardo l'uomo e la sua crescente incapacità di interesse verso ciò
che non lo ricambia direttamente.
riguardo all'ambiente l'etica deve assolutamente riguardare a questo ambito Anche perché
semplicemente giusto così Ma che c**** vuol dire
Si tratta di rispetto verso la natura Bisogna prendersene cura e chiedere il suo aiuto e usarla
solo quando necessario, mai per scopi personali o sfruttamento. non fare questo, a mio
avviso, è una mancanza di rispetto soprattutto verso se stessi e le proprie origini: rovinare
l'ambiente Per me è come dire che il luogo da cui tutti siamo nati non ha valore e
importanza.
Tutto questo problema accade, oltre che ho detto prima per via dell'idea che l'uomo ha di se
Rispetto a ciò che lo circonda perché
Ripetizioni di quello che ho detto fino adesso una roba bella
L'etica ambientale oltre alla stessa etica dovrebbe essere qualcosa di interiore come se
fossimo legati senza saperlo. noi uomini siamo nati dalla natura e pensare di rovinarla
significa distruggere noi stessi e ciò che siamo. ma come spesso accade le lezioni si
imparano solo quando non servono più o quando le subisci sulla tua pelle
L'uomo è sempre stato scettico perché ha bisogno di vedere per credere Questo è il motivo
per cui lui è sempre stato spinto a cercare le risposte nell'ignoto con la tecnologia cercando
quindi risposte all’esterno
quando in realtà dovremmo veramente guardarci dentro
quindi al di La risposta all'ultima domanda su Google riflettuto e ho pensato per Giorni interi
Qual è la causa che spinge l'uomo a compiere azioni sbagliate? alla fine credo di aver
trovato il perché.
Io credo che l'uomo soffra di grossi problemi esistenziali ma primo fra tutti la paura del suo
Annientamento Perché l'uomo non vuole scomparire non vuole non essere ricordato non
vuole che il suo io cessi di esistere sparendo per sempre. ed è per questo che l'uomo mise
al centro se stesso affermandosi a discapito di tutto ciò che non è uomo. Perché vedeva
nelle sue creazioni l'eternità che lui cercava.