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Il metodo delle libere associazioni

CAPITOLO 1: PREMESSE STORICHE AL METODO PSICANALITICO

Fenomeno dell’associazione mentale consiste nell’esistenza di un -LEGAME TRA- oggetti,


idee

Presente sin dall’antichità:

-Platone nel Fedro sottolinea la tendenza degli innamorati ad investire d’affetto gli oggetti
legati all’oggetto d’amore, che cioè ricordano la persona amata

-Aristotele pone le regole della creazione di associazioni: contiguità spaziale, temporale,


similarità

-Hume evidenzia l’esistenza di un principio in base al quale si creano associazioni mentali, e


il fatto che ogni pensiero particolare, che interrompa il regolare fluire di pensieri, venga
immediatamente notato e respinto

Aspetto fondamentale del Fenomeno dell’associazione: la sua importanza nella


ricostruzione dell’unità psichica: l’osservazione del fenomeno associativo consente di
riacchiappare almeno in parte il materiale perduto (discontinuità della memoria). Consiste
in un LEGAME TRA, che non ha caratterizzazione razionale.

Lo studio della retorica evidenzia il legame tra contenuto dell’associazione e forma del
discorso, effetto persuasivo delle associazioni: nasce la consapevolezza per cui determinate
forme di discorso provocano precisi stati d’animo ed effetti sugli altri (questo sarà uno dei
limiti principali del metodo dell’IPNOSI, prima utilizzato poi abbandonato da Freud).

CAPITOLO 2: LA COSTRUZIONE DEL METODO DELLE LIBERE ASSOCIAZIONI

Freud apprende il metodo ipnotico da Charcot, il fisiologo. Freud lo usava per interrogare i
pazienti circa l’origine dei sintomi. l’ipnosi vede sommati il fenomeno psichico
dell’associazione e il fenomeno della provocazione di un effetto sull’altro: metodo
suggestivo (SUGGESTIONE= introduzione di materiale rappresentativo alieno, esterno,
nell’apparato psichico di una persona). Secondo limite del metodo ipnotico: SALTO DELLA
COSCIENZA: il terapeuta restituiva al paziente suo materiale psichico rielaborato.
Il passaggio dall’ipnosi classica al metodo catartico richiede due importanti cambiamenti in
termini di rappresentazione: la prima riguarda il soggetto: con il metodo catartico si passa
ad una concezione per cui esiste un continuum psichico non composto esclusivamente
dalla coscienza (punto di vista genetico e determinismo psichico). il secondo riguarda il
concetto e l’attribuzione di responsabilità: Freud dirà: lì dove si trova l’Es deve subentrare
l’IO.(dal punto di vista della prima teoria topica strutturale “ciò che adesso è inconscio deve
diventare conscio”)

“l’esistenza di rappresentazioni inammissibili alla coscienza è patologica”. La


DISCONTINUITÀ psichica non superabile può essere considerata causa della patologia. Il
metodo catartico comincia a porre l’accento sul come e perché la coscienza non abbia
potuto prendersi in carico determinate idee, rappresentazioni, riflessioni, ATTIVITÀ
PSICHICHE, sottoponendole a recensione. Limite del metodo catartico: salto della coscienza
e permanenza attiva della censura.

La catarsi cessò pertanto di essere la principale finalità terapeutica in quanto non eliminava
le resistenze, ma le eludeva, producendo risultati solo transitori, mentre ‘quando il materiale
rimosso è stato ricondotto all’attività psichica cosciente, il che presuppone il superamento
di considerevoli resistenze, allora il conflitto psichico (…) che il malato voleva evitare, può
trovare, sotto la direzione del medico, un esito migliore di quello offerto dalla rimozione’

Teoria del trauma: esistono accadimenti che per la loro intensità relativa, producono un
blocco psichico che impedisce di trasformare tale intensità in un evento psichico cosciente.
L’elaborazione della teoria del trauma affonda le radici nella fisiologia: oltre una certa
intensità (la cui soglia è soggettiva) qualsiasi stimolo provoca sempre la sensazione del
dolore. Qualsiasi accadimento ha, oltre una soglia, un potenziale traumatico, e il trauma
consiste in una impossibilità di padroneggiamento.

Se all’evento impressionante si reagisce in modo energicamente adeguato, la scarica di


tensione creata, permette di affrontare l’evento: una grande parte dell’affetto scompare. Se
la reazione viene repressa, l’affetto rimane legato al ricordo, DA QUI LA PATOLOGIA. Nella
parola l’uomo trova un surrogato dell’azione. Importanza della parola detta, pronunciata sia
come scarica emotiva, sia come vera e propria azione: movimento dell’apparato fonatorio.
Sotto ogni sintomo nevrotico vi sono desideri rimossi, caratterizzati da una traccia mnestica
non verbale e confinati all’inconscio. Perché il sintomo scompaia è necessario che la traccia
mnestica del sistema inconscio aumenti la sua carica unendosi alla corrispondente traccia
verbale perché passi al preconscio e quindi alla coscienza (lapsus, motti di spirito, sogni
raccontati). secondo Freud la verbalizzazione dei desideri rimossi o ricordi dimenticati
permette la scarica e dunque la scomparsa del sintomo.

Anche nell’ipnosi vi era DEFLUSSO MOTORIO DELLE CARICHE, ma mancava la


partecipazione del paziente.

ABREAZIONE: scarica emotiva con la quale il paziente si libera di un affetto eccessivo


tramite la via fonatoria e il racconto dell’evento traumatico

CATARSI: sensazione di piacere dovuta alla possibilità di elaborare psichicamente un evento


in precedenza traumatico; consiste nell’impossessarsi nuovamente di una parte di sé prima
indisponibile.

Concetti che emergono a partire dal caso di Anna O. paziente in cura da Breuer.

Questi due saranno concetti fondamentali anche nel metodo analitico vero e proprio. La
parola dell’analista servirà solo a consentire al paziente di osservare, affrontare e superare
le proprie resistenze a dire.

Caso della SIGNORA EMMY VON N. è stato il primo in cui Freud applicò il metodo
catartico. E da cui cominciò la stesura del metodo analitico vero e proprio: quello delle
libere associazioni.

Il metodo psicanalitico freudiano cerca di rendere accessibile alla coscienza attiva del
paziente, il proprio materiale inconscio, mediante il superamento delle resistenze che si
oppongono all’accesso di materiale inadeguato o sgradevole. Queste resistenze possono
essere individuate tramite le libere associazioni, oltre che interpretando sogni e lapsus
verbali o motti di spirito..

Passaggio da studi sull’isteria, al Metodo psicoanalitico alla Psicoterapia.

METODO DELLE LIBERE ASSOCIAZIONI (dal tedesco FREIE EINFALL: IDEA IMPROVVISA)

Come tecnica dello scavo archeologico.


Il primo caso in cui Freud rinuncia totalmente all’ipnosi è quello di Elizabeth von R. che si
sdraia ad occhi chiusi sul lettino. Da questo caso nasce il termine RESISTENZA

L’obiettivo è cercare di ripristinare una continuità psichica, danneggiata. RIPRISTINO DELLA


FUNZIONE ASSOCIATIVA. Si basa sull’assolutizzazione della modalità associativa di
pensiero, dunque sul presupposto che la maggior parte del materiale psichico sia di natura
inconscia e collegato da legami non razionali.

• Importanza del SETTING= assetto materiale e tecnico che fa da contorno


Necessità di formulare regole tecniche da osservare per condurre un trattamento
psicanalitico; necessità della condivisione della regola tecnica per una collaborazione
tra analista e paziente. Si tratta di regole che necessariamente devono essere
adeguate alla soggettività del paziente, nel limite delle possibilità: è inadeguata sia
un’estrema aderenza alle regole (che conduce all’autoritarismo), sia una totale
indifferenza di esse (che conduce al caos). Il metodo implica che tra le due persone
coinvolte si concordi una procedura tecnica basata sull’uso di regole che strutturano
il campo di lavoro. Parità di fronte ad un procedimento che da subito deve essere
messo in chiaro e che deve coinvolgere manovre esterne (contratto analitico, setting,
orari, onorari, modalità di pagamento,) sia manovre interne (definizione della regola
fondamentale) al fine di garantire una costanza e diminuire il livello di attenzione che
durante l’analisi potrebbe essere riservato a questi aspetti di contesto spaziale e
temporale. Analisi di prova per valutare l’utilizzabilità del metodo delle libere
associazioni con il dato paziente.
• REGOLA FONDAMENTALE osservare accuratamente tutto quello che passa per la
testa, sospendendo il giudizio, e riferirlo senza censure, saltando di palo in frasca ed
evitando la ricerca di una coerenza logica del discorso. È importante che il paziente
non si distacchi da ciò che sta dicendo, che non lo osservi dall’esterno, bensì che si
permetta di dire ed esplicitare le rappresentazioni della propria attività psichica. Le
libere associazioni servono per rintracciare le vie seguite dall’apparato psichico per
esprimere un problema.
• Atteggiamento dell’analista: la freddezza del chirurgo. L’analista riceve con il proprio
inconscio, l’inconscio del paziente, percepisce tramite sé stesso la soggettività
dell’altro. È dunque necessaria la capacità di osservarsi freddamente, obiettivamente
al fine di riconoscere quali affetti siano i propri, quali del paziente. La freddezza del
chirurgo è importantissima nell’analisi del controtransfert.
Interventi dell’analista mirati a eliminare o sottolineare ostacoli che si frappongono al
libero fluire delle associazioni. Analisi delle opposizioni necessaria al trattamento
(analisi del transfert e controtransfert oltre che delle resistenze e censure).
• REGOLA DELL’ATTENZIONE FLUTTUANTE: l’analista deve lasciar entrare dentro di sé
gli stimoli provenienti dal paziente, cioè deve cogliere con il proprio inconscio
l’inconscio del paziente, senza dare attenzione particolare a nessuno degli stimoli
che riceve, sospendendo il giudizio di valore e di coerenza, oltre che la tendenza a
ragionare su di essi, osservando l’andamento e la configurazione di tutto quello che
gli viene in mente e annotando la comparsa di ogni idea improvvisa. Sospendere il
ragionamento significa evitare di stabilire connessioni logiche tra un contenuto e
l’altro. La regola richiede due costanti: l’analisi di realtà da parte dell’analista, cioè la
consapevolezza di essere un sistema aperto, soggetto all’influsso di stimoli esterni e
un equilibrio tra alienazione (perdita di identità dell’individuo) e la richiesta di
identificazione del paziente (oltre che la propria risposta a tale richiesta)
• TRANSFERT COME OSTACOLO ALLE LIBERE ASSOCIAZIONI
Transfert= fenomeno inconscio, consiste nella capacità comune a tutti di rivolgere
investimenti libidici oggettuali su persone. Nei pazienti nevrotici, questa capacità è
massima. La nevrosi di transfert è la convergenza di temi, elementi affettivi che nel
loro insieme rendono presente una relazione diversa, piena di aspettative. Il transfert
in maniera inconsapevole giunge ad influenzare anche il materiale conscio
• CONTROTRANSFERT COME OSTACOLO ALL’ATTENZIONE FLUTTUANTE

Controtransfert= attenzione dell’analista alla propria reazione nei confronti del transfert del
paziente. Esso consiste in associazioni, atteggiamenti, sentimenti, azioni, parole che
l’analista adotta nei confronti del transfert del paziente. Ostacola l’attenzione fluttuante in
quanto interferisce con il libero fluire dei pensieri dell’analista. Blocca la relazione tra
inconscio del paziente e inconscio dell’analista. È necessario che il controtransfert venga
analizzato, fuori dalla seduta. È altrettanto importante tenerlo a mente in quanto fornisce
una chiave di lettura per l’inconscio del paziente.

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