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HOBBES

(a metà strada fra EMPIRISMO e RAZIONALISMO)


- CORPO, non esiste qualcosa di immateriale (a differenza della res cogitans di Cartesio)
 “De Corpo”, ciò che è inesteso non esiste
- GNOSEOLOGIA MATERIALISTICA, posizione filosofica radicalmente materialista
- lo STATO è un Artificio creato dell’uomo per la sua AUTOCONSERVAZIONE, la Politica può
essere studiata come una SCIENZA RIGOROSA (perché creata dall’uomo)
- guerra civile inglese, paura, rivoluzione inglese (Cromwell) influenzano il suo pensiero politico

LA SCIENZA e IL METODO di HOBBES


- SCIENZA basata sul METODO DEDUTTIVO e sul RAPPORTO CAUSA-EFFETTO, per
giungere a conclusioni UNIVERSALI e CERTE
- ha a che fare con i CONCETTI nella mente, i quali non si riferiscono direttamente alla realtà
esterna
- parte dall’IPOTESI SCETTICA che mette in dubbio l’esistenza del mondo esterno, l’ipotesi
ANNICHILATORIA, quantunque l’universo venisse ad un certo momento annientato, un uomo che
sopravvivesse alla distruzione universale, sarebbe lo stesso in grado di pervenire ad una conoscenza
scientifica, proprio in possesso degli elementi indispensabili alla sua costruzione (immagini, idee o
fantasmi; nomi e articolazione linguistica)
 ipotesi secondo la quale noi abbiamo a che fare con IMMAGINI cui associamo NOMI,
NON è DETTO si riferiscano a qualcosa di ESTERNO che ESISTE così come noi lo
IMMAGINIAMO
- scienza LIMITATA ALLA SFERA MENTALE (connessioni fra concetti), consiste nella corretta
connessione di termini universali
Conoscenza
- è possibile in quanto l’uomo possiede un LINGUAGGIO = dei NOMI, si riferiscono a ciò che noi
crediamo esistente, rendendo irrilevante L’EFFETTIVA ESISTENZA di ciò che è oggetto del
nostro pensiero
- il NOME consente di andare OLTRE i singoli fatti d’ESPERIENZA, raggruppando idee simili tra
loro
- i NOMI permettono di stabilire un’unica connessione tra TERMINI UNIVERSALI e formulare
una PROPOSIZIONE UNIVERSALE
- distinguere fra VERO e FALSO? Proposizione VERA quando la connessione tra nomi è stata
operata CORRETTAMENTE
Denominazione
- consente di CLASSIFICARE la REALTA’ = i nomi più GENERALI raggruppano le cose simili e
vengono detti GENERI, quelli meno generali trovano le DIFFERENZE SPECIFICHE tra le cose
- classificazione che riprende quella aristotelica MA: non esprime la natura della cose, NO
RISCONTRO ONTOLOGICO
- atto ARBITRARIO, raggruppa i concetti per SOMIGLIANZA, ma si impone sempre una scelta in
base alla quale un oggetto viene inserito in una classificazione, a seconda dei caratteri che si
vogliono mettere in evidenza
- imposizione CONVENZIONALE di un nome
LA SCIENZA PER ESSERE UNIVERSALE E CERTA DEVE LIMITARSI A
OPERAZIONI DI CALCOLI SU NOMI, NO PRETESA DI DESCRIVERE COME LE
COSE STANNO VERAMENTE NELLA RELATA’
CONVENZIONALISMO: considera i nomi utilizzati nel LINGUAGGIO come SEGNI
CONVENZIONALI, frutto di una scelta ARBITRARIA di coloro che stanno parlando, che
stabiliscono di designare con un nome un DETERMINATO INSIEME DI IDEE senza che
ciò rispetti alcuna necessità ontologica (giustifica varietà lingue parlate)

Conseguenza concezione nominalistica della scienza


- RAGIONE definita come CALCOLO
- RAGIONARE significa ADDIZIONARE o SOTTRARRE i NOMI:
 Risalire alle caratteristiche più universali di un nome (=generi): SOTTRARRE le DIFFERENZE
SPECIFICHE
 Ottenere un termine composto (=meno generale): ADDIZZIONARE differenze specifiche al
genere
- CORRETTEZZA RAGIONAMENTO dipende dalla capacità di OPERARE tra i NOMI: si
ottengono gli UNIVERSALI  BASE DELLA SCIENZA
- i PRINCIPI PRIMI della scienza sono VERITA’ INDIMOSTRABILI: fatte ad arbitrio di chi parla
e chi ascolta
L’UNICO MODO PER RENDERE CERTA E UNIVERSALE LA CONOSCENZA
(distinguendola dall’esperienza) è COSTRUIRLA SU PRINCIPI CONVENZIONALI

Relazione tra la scienza (filosofia prima) e la realtà


- la SCIENZA è in funzione della POTENZA: deve FACILITARE la vita umana  vi deve essere
una RELAZIONE tra ciò che PENSIAMO (nostra mente) e la REALTA’ ESTERNA
- ELEMENTO di GIUNZIONE: PRINCIPIO DI MOTO
 CAUSA più GENERALE di tutte, CAUSA della realtà nel suo insieme, delle nostre sensazioni
ecc.
 NOME più UNIVERSALE, tutti i nomi si risolvono in esso
 TERMINE ULTIMO cui fare risalire ogni EFFETTO
- al principio di moto è legato NECESSARIAMENTE il principio di CORPO (moto = abbandono di
un certo luogo e acquisizione di un altro, possibile solo se esistono corpi che si MUOVONO nello
SPAZIO)
CONCEZIONE MECCANISTICA e DETERMINISTICA della REALTA’: ogni EFFETTO
ha una CAUSA necessaria riconducibile a MOVIMENTI di CORPI (particelle che
costituiscono la materia) e trasmissione del movimento da un corpo all’altro  per via
RAZIONALE e DEDUTTIVA
(Ripresa ipotesi annichilatoria, non si può affermare con CERTEZZA che la REALTA’ è strutturata
davvero così)
 La FISICA può solo essere studiata per via IPOTETICA: noi possiamo solo TENTARE di
risalire dagli EFFETTI PARTICOLARI alle CAUSE GENERALI
 i FENOMENI NATURALI non sono stati creati dall’UOMO: NON può individuarne le CAUSE
con CERTEZZA
- l’uomo può CONOSCERE con CERTEZZA ciò che DIPENDE da LUI: dalle cause che crea si
possono dedurre gli effetti (solo questo procedimento DEDUTTIVO è SCIENTIFICO)
- due SCIENZE:
1- scienze basate su PRINCIPI che vanno ricercati poiché già definiti dalla NATURA (es: fisica)
 ALTO LIVELLO DI PROBABILITA’
2- scienze basate su PRINCIPI IDEATI dall’UOMO (es: geometria, morale, politica)
 CONCLUSIONI CERTE e UNIVERSALI

GNOSEOLOGIA ed ETICA
- l’ANTROPOLOGIA hobbesiana parte dall’ipotesi meccanicistico-materialistica: UOMO in
termini CORPOREI
- non esiste L’ANIMA: procedimento CONOSCITIVO composto da FUNZIONI SVOLTE dal
CORPO
- 5 fasi del procedimento conoscitivo:
1  SENSAZIONE: origine di tutti i pensieri, AZIONE di un CORPO ESTERNO sugli ORGANI
di SENSO che giunge attraverso i NERVI e le FIBRE CORPOREE al cervello e da lì al cuore
(movimenti che colpiscono dall’esterno)
2  IMMAGINAZIONE: sensazione che si INDEBOLISCE. Nella MENTE, dopo la rimozione
dell’OGGETTO che ha provocato la sensazione, il MOVIMENTO che ha causato non cessa ma
resta in forma più ATTENUATA = MEMORIA quando ci si riferisce all’indebolirsi rispetto al
TEMPO
3  PENSIERO: è il DISCORSO MENTALE con il quale COLLEGHIAMO fra loro le
IMMAGINI. Esperienza: alcune immagini si presentano sempre in un certo modo, formulazione di
PREVISIONI (possono essere utili)
4  LINGUAGGIO: contrassegnare immagini con dei SEGNI o NOTE, permettono di
RAGGRUPPARE cose SIMILI fra loro negli UNIVERSALI (convenzionale)
5  RAGIONE: CALCOLO per ADDIZIONARE e SOTTRARRE le proprietà attribuite ai NOMI
GENERALI, conoscenza UNIVERSALE che si può COMUNICARE agli ALTRI
NOI PENSIAMO SOLO PERCHE’ SIAMO CORPO
- MEMORIA: conserva le immagini
- FANTASIA: associa le immagini fra di loro, nuove immagini, no riscontro reale
- RAGIONE: analizza (scompone, come empiristi) e sintetizza (ricompone, come razionalisti).
Scomporre i FENOMENI nei loro ASPETTI PARTICOLARI fino ad individuare NOMI
GENERALI alla base dei fenomeni, poi ricomposti, poi TEORIA UNIVERSALE
- nessuna sensazione che si riferisce a DIO  non ne abbiamo l’IMMAGINE  non possiamo
conoscerlo. NON SI PUO’ DIMOSTRARE CHE DIO ESISTE
Morale (materialismo, relativismo)
- gli uomini agiscono e decidono secondo MOVIMENTI che avvengono all’INTENRO del LORO
COPRO. Due tipi:
1  MOVIMENTO VITALE: meccanismo FONDAMENTALE per il MANTENIMENTO in
VITA, operazioni che consentono l’AUTOCONSERVAZIONE
2  MOVIMENTO VOLONTARIO: azioni (camminare, parlare ecc.) che DIPENDONO da ciò
che IN PRECENDEZA è stato IMMAGINATO (dove si vuole andare, cosa si vuole dire). Questa
azioni sono CONSEGUENZA di inizi di MOVIMENTI = CONATO, causati dalla REAZIONE alle
SENSAZIONI
- quando tende ad AVVICINARSI a ciò che lo ha causato: APPETITO o DESIDERIO (amiamo ciò
che desideriamo)
- quando tende ad evitarlo: AVVERSIONE (odiamo ciò per cui proviamo avversione)
TUTTO RICONDUCIBILE a MOVIMENTI di AVVICINAMENTO e
ALLONTANAMENTO
- GIUDIZI MORALI: RELATIVISMO ETICO (no bene assoluto Aristotele)
 BUONO ciò che piace all’uomo
 CATTIVO ciò che non gli piace
- i concetti di BENE e MALE non sono deducibili universalmente e sono SOGGETTIVI
- bene INDIVIDUALISTICO, UTILITARISTICO, EGOISTICO
Conseguenza
- concezione DETERMINISTICA della NATURA UMANA: NEGAZIONE della LIBERTA’ della
volontà
- il compiere o meno l’azione dell’uomo è DETERMINATO dai movimenti interni
- la VOLONTA’ non è capace di DECISIONI AUTONOME
- uomo LIBERO: nessun impedimento nel portare a termine il movimento di ATTRAZIONE
o AVVERSIONE  LIBERTA’ NEGATIVA, non piò scegliere SPONTANEAMENTE fra
diversi comportamenti, è CONDIZIONATO dai meccanismi materiali che precedono le azioni
DETERMINISMO ANTROPOLOGICO: concepisce la natura in modo tale da ritenere impossibile
che la VOLONTA’ dell’uomo sia LIBERA nel prendere decisioni

IL LEVIATANO
- ognuno può avere opinioni diverse su ciò che è bene e ciò che è male  SITUAZIONE di
CONFLITTO, no autoconservazione (tendenza naturale)
- STATO di NATURA: condizione degli uomini “extra societatem”, non esiste un potere in grado
di DECIDERE cosa fare e cosa non e di PUNIRE
 Ognuno è GIUDICE di SE’ SE STESSO col fine di mantenersi in vita
 Situazione di DISORDINE e INSICUREZZA, pericolo per la vita
- SOLUZIONE al conflitto ETICO: un ARTIFICIO POLITICO
- POLITICA: scienza DIMOSTRABILE a PRIORI perché lo STATO funziona secondo PRINCIPI
ideati dall’uomo
Caratteristiche
- POTERE: capacità dell’uomo di cercare il proprio UTILE ed evitare il DANNO, DESIDERIO
naturale di DOMINARE sugli altri al posto di entrare in SOCIETA’
- SOCIETA’: originate dal TIMORE RECIPROCO. 3 caratteristiche stato di natura:
 UGUAGLIANZA: tutti gli uomini posso arrecarsi il danno supremo (morte), possono fare uguali
cose l’uno contro l’altro
 COMPETIZIONE: scarsità di beni in natura, molti desiderano la stessa cosa, aumentando la
volontà di nuocersi a vicenda
 DIRITTO SU TUTTE LE COSE: ognuno si deve adoperare a preservare il proprio corpo dalla
morte/dolori, quindi ognuno possiede PER NATURA il diritto di ricorrere a tutti i mezzi e azioni
per l’autoconservazione

Guerra di tutti contro tutti


- diritto su tutto = diritto su niente
- le caratteristiche dello stato di natura lo rendono uno stato di GUERRA di TUTTI CONTRO
TUTTI = condizione di conflittualità che esiste sempre, anche senza nessuno scontro in atto
- GUERRA PERMANENTE = per via della tendenza naturale a difendere se stessi con la forza
dagli attacchi altrui
- nello stato di natura risulta perciò difficile DEDICARSI al LAVORO, SCIENZA, ARTI
= situazione guerra civile, relazioni internazionali, FINZIONE DELLA RAGIONE per capire i
motivi per i quali è NECESSARIO costruire uno STATO
Leggi naturali
- uomo in grado di CAPIRE la NECESSITA’ di abbandonare lo stato di natura grazie alla
RAGIONE (prevedere il futuro e calcolare le conseguenze, connessioni cause ed effetti)
- bisogna CREARE un meccanismo ARTIFICIALE che preservi maggiore SICUREZZA dalla
MORTE, bisogna cercare una condizione più vantaggiosa  più PACE e SICUREZZA
- la RAGIONE formula precetti, LEGGI NATURALI:
1  fondamentale, “si deve cercare la pace, quando la si può avere, e quando non si può, bisogna
cercare gli aiuti per la guerra”, contrastante con il diritto naturale a cercare
SOGGETTIVAMENTE qualunque mezzo per conservare la sua vita = proietta l’uomo in una
DIMENSIONE COLLETTIVA, in cui l’autoconservazione di DIPENDE dalle RELAZIONE con
gli ALTRI, condizioni per entrare in SOCIETA’
- si passa dalla LIBERTA’ INDIVIDUALE a un VINCOLO RAZIONALE di compiere azioni in
vista della SICUREZZA di TUTTI
2  ognuno deve RINUNCIARE al suo DIRITTO su TUTTO e accettare di avere tanta
LIBERTA’ quanta egli ne riconosce agli ALTRI. Prefigura l’USCITA dallo STATO di NATURA,
primi vincoli libertà individuale limitata dal rispetto della libertà altrui. La RAGIONE capisce la
NECESSITA’ di ACCORDARSI con gli altri, stringendo dei PATTI per garantire una PACE
STABILE
3  bisogna RISPETTARE i PATTI. I patti risulterebbero parole vuote e ognuno manterrebbe il
diritto su tutte le cose
Perché non bastano le leggi naturali ma è necessario creare lo Stato?
- non sono LEGGI vere e proprie  per legge si intende il COMANDO di fare o non fare qualcosa
da parte di chi DETIENE il POTERE e può OBBLIGARE a rispettarla e PUNIRE chi non lo fa
(sono leggi solo quelle CIVILI)
- leggi naturali = DETTAMI RAZIONALI, COMANDI DIVINI, obbligano solo nella coscienza
(foro interno) e non nella realtà (foro esterno)
- nello stato di natura NESSUNO può obbligare a RISPETTARE le leggi  l’uomo è egoista,
cattivo per natura, non sempre RAGIONA CORRETTAMENTE; nessuno segue le leggi se non è
sicuro che lo faranno anche gli altri
Il Contratto
- caratterizzato da:
 UNIONE: prevede l’accordo delle volontà di MOLTI INDIVIDUI che RINUNCIANO al diritto
su tutte le cose se lo fanno anche gli altri
 SOTTOMISSIONE: le volontà decidono di TRASFERIRE il diritto su tutto a un UOMO o a
un’ASSEMBLEA di uomini
- è necessario creare una PERSONA ARTIFICIALE che abbia il POTERE di far RISPETTARE gli
accordi e PUNIRE chi non lo fa
- si crea la SOVRANITA’ POLITICA  mantiene la SICUREZZA
- LEVIATANO = dio mortale a cui danno vita, creato artificialmente dal CONSENSO di molti
uomini, SOVRANO/RE (super partes), gli altri sono SUDDITI
POLITICA SU BASE RAZIONALE, LIBERA LA SOVRANITA’ POLITICA DA VINCOLI DI
NATURA TEOLOGICA
CONTRATTO: accordo tra più uomini finalizzato all’uscita dallo stato di natura e alla costituzione
di uno stato sociale e politico, strumento di legittimazione del potere politico e della sovranità

Forme di governo
- MONARCHIA  potere a un solo uomo. PREFERIBILE perché non soggetta ai CONTRASTI
delle ASSEMBLEE, dove spesso le decisioni vengono prese dagli ABILI ORATORI.
VANTAGGIO dell’UNITA’ e RAPIDITA’ delle decisioni
- ARISTOCRAZIA  potere a un CONSIGLIO, hanno diritto di VOTO solo ALCUNI
- REPUBBLICA  potere a un CONSIGLIO, diritto di VOTO a TUTTI i cittadini
Tutte legittime allo stesso modo perché scelte dalla volontà dei cittadini
Caratteristiche sovranità
- sovranità = potere politico supremo, NON è CONSENTITO RIBELLARSI
1  IRREVOCABILE: il patto di sottomissione è stipulato da molti individui in quando singoli, il
suo ANNULLAMENTO dovrebbe prevedere l’ACCORDO tra tutti i singoli (impossibile) ed anche
il CONSENSO del SOVRANO
2  ASSOLUTA: il sovrano NON ha il VINCOLO di OBBEDIENZA alle LEGGI, ma ha il
DIRITTO su TUTTE le COSE e la FORZA per farlo VALERE. Ha il POTERE di FARE le LEGGI
e nessuno può obbligarlo a rispettarle se non lui stesso (obbligo verso se stessi privo di senso). IL
POTERE NON PUO’ ESSERE LIMITATO DA NESSUNO
3  INDIVISIBILE: la divisione dei poteri porterebbe alla DISSOLUZIONE dello STATO, il
potere di FARE le leggi sarebbe inefficace senza il potere di OBBLIGARE a rispettarle e PUNIRE.
La libertà dell’uomo
- Hobbes: più importante teorico dello STATO ASSOLUTO (influenzato da ciò che ha vissuto)
- stato di NATURA: relativismo morale
- stato POLITICO: CONVENZIONALISMO morale  GIUSTO è ciò che è COMANDATO dal
SOVRANO, INGIUSTO ciò che è VIETATO
- GIUSTIZIA  non è un valore naturale deducibile dalla natura umana, ma è una
CONVENZIONE stabilita dalle leggi di ogni Stato (può variare)
- LIBERTA’ del suddito  comportamenti non regolati dalle leggi, i sudditi possono allora
SCEGLIERE comportamenti differenti; LIMITATA dall’autorità del sovrano
- SFERA PRIVATA  non soggetta alla legislazione politica
- DIRITTO A RIBELLARSI ESTERIORMENTE  anche con la forza, quando si è in
PERICOLO DI VITA, quindi il DIRITTO a DIFENDERE la PROPRIA VITA è l’unico che NON
VIENE CEDUTO al sovrano

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