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I PUBBLICI FUNZIONARI

Quest’analisi si occupa di coloro che lavorano per l’amministrazione ovvero delle persone fisiche
che lavorano presso di essa.
l’ambito della categoria dei funzionari pubblici è rilevante anche a fini penalistici, dato che il Codice
penale contempla specifiche figure di reato, proprie di questi soggetti. A questo scopo, il Codice
penale usa e definisce la nozione di “pubblico ufficiale” e quella di “incaricato di pubblico servizio”,.
Norme recenti, infatti, hanno esteso a determinati soggetti privati e ai loro dipendenti principi e
istituti pubblicistici, come quello dell’assunzione tramite concorso. l’ente è obbligato ad assumere
personale (tramite concorso) a tempo indeterminato. Si può assumere a tempo determinato solo per
coprire mancanze temporanee. Se ciò non si verifica si può fare ricorso alla Corte Europea di
Strasburgo.
RAPPORTO D’UFFICIO E RAPPORTO DI SERVIZIO
Si fa riferimento, quindi, sia al personale legato a un’amministrazione pubblica da un rapporto di
ufficio, sia a quello a essa legato da un rapporto di servizio. La prima espressione indica la titolarità
di un ufficio e, quindi, di una sfera di competenze senza avere stipendio. La seconda fa riferimento
a un’attività lavorativa, svolta per una retribuzione
Una prima distinzione, è tra funzionari e addetti: i primi sono legati all’amministrazione da un
rapporto di ufficio (oltre che, eventualmente, da un rapporto di servizio); i secondi hanno solo un
rapporto di servizio. In altri termini, i primi hanno responsabilità proprie, in quanto titolari di una
pubblica funzione I secondi svolgono un’attività presso l’amministrazione, ma non hanno una
propria responsabilità o competenza.
Più importante è la distinzione, speculare alla prima, tra i funzionari professionali e quelli onorari: i
primi sono legati all’amministrazione da un rapporto di servizio (oltre che, eventualmente da un
rapporto di ufficio), quindi sono lavoratori dipendenti dall’amministrazione; i secondi hanno solo un
rapporto di ufficio, quindi operano a vario titolo presso l’amministrazione, ma non hanno un
rapporto di impiego con essa. I primi svolgono un’attività lavorativa con una pubblica
amministrazione e ne ricevono una retribuzione. I secondi sono titolari di una carica pubblica, di
natura politica o amministrativa, per la quale ricevono (a volte) un’indennità.
IL PERSONALE PROFESSIONALE
Il personale professionale è composto da tutti coloro che hanno un rapporto di lavoro a tempo
indeterminato con l’amministrazione, va aggiunto il personale precario che è sempre abbondante.
Le pubbliche amministrazioni spesso non possono assumere a tempo determinato perché la legge
lo impedisce per ragioni finanziarie.
Nell’ambito della categoria del personale professionale, una categoria a parte è data dalla
dirigenza amministrativa, per accedere alla quale di regola è necessario superare uno specifico
concorso.i dirigenti amministrativi corrispondono spesso non solo ai dirigenti, ma anche ai quadri
del settore privato.
Il principale problema della dirigenza amministrativa è quello dei suoi rapporti con i vertici politici
delle amministrazioni.Su questo rapporto si scarica la tensione fra principio della responsabilità
ministeriale e quello di imparzialità.
Il primo può indurre a stabilire una gerarchia o, comunque, ad attribuire ai politici forti poteri di
condizionamento nei confronti dei dirigenti; il secondo, unitamente al principio del merito, può
indurre a prevedere garanzie per i dirigenti nei confronti dei politici.
IL PERSONALE ONORARIO
Il personale onorario è composto innanzitutto dai titolari di cariche politiche: membri del
Parlamento e del Governo nazionali, dei consigli e delle giunte delle regioni e degli enti
locali, Si aggiungono i titolari di cariche in enti pubblici di vario genere e in autorità
indipendenti, nonché molti altri soggetti che, a vario titolo e per durata variabile, operano
presso le amministrazioni pubbliche. Si aggiungono i dirigenti amministrativi che non
hanno un rapporto di lavoro con l’amministrazione ma unicamente un incarico conferito dal
personale politico.
L’ACCESSO ALLE CARICHE E AGLI IMPIEGHI PUBBLICI E LA LORO
CESSAZIONE
In linea di massimo il rapporto di ufficio può essere costituito in vari modi mentre il rapporto di
servizio si instaura tramite concorso.
Per i funzionari onorari i modi di accesso sono diversi. Per i titolari di cariche politiche, vi è
l’elezione. Per organi ai vertici di entici pubblici ci sono elezioni, nomine da parte di
autorità politiche ecc.
Per i funzionari professionali vi è il principio fondamentale, stabilito dall’art. 97 Cost. a norma del
quale agli impieghi con la pubblica amministrazione si accede mediante concorso, salvo i casi
stabiliti dalla legge.L’efficacia del concorso, come strumento di selezione del personale, è spesso
contestata, soprattutto da parte degli operatori e degli studiosi del settore privato.. Se ben
concepito e ben gestito, un concorso pubblico è un’ottima difesa contro gli abusi, anche se non dà
mai l’assoluta garanzia di buoni risultati. A ogni modo, in base alla Costituzione, alla regola del
concorso si può derogare solo nei casi previsti dalla legge, e non a discrezione
dell’amministrazione che deve assumere.
Per la dirigenza amministrativa, in realtà, si può avere anche un rapporto di ufficio senza rapporto
di servizio e viceversa.
LA DISCIPLINA DEI RAPPORTI DI LAVORO DEI DIPENDENTI PUBBLICI
La Costituzione non dedica molta attenzione alla disciplina generale della pubblica
amministrazione, per la quale detta solo alcuni princìpi fondamentali (cap. 4).
Per il personale professionale, la Costituzione contiene alcune previsioni generali: essa enuncia il
principio fondamentale secondo il quale tutti sono al servizio generale della nazione, contiene,
altresì, il principio del concorso.
Ulteriori previsioni costituzionali sono relative all’impossibilità, per i dipendenti pubblici, di
conseguire promozioni per anzianità, mentre sono membri del Parlamento e alla possibilità che a
determinate categorie di dipendenti sia vietato iscriversi ai partiti politici

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