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PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Pagine 202-215
TITOLO III - IL GOVERNO Articoli dal 92-100 - SEZIONE II - ARTICOLI DA 97-98. “LA
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE”

DEFINIZIONE:
Organo che ha il compito di realizzare concretamente gli obiettivi economico-sociali nell’interesse della
collettività.
Definizione specifica: La pubblica amministrazione corrisponde all'attività svolta da determinati
organi ed enti e diretta alla realizzazione concreta degli interessi pubblici. Si identifica attraverso una
serie di atti tramite cui si soddisfano gli interessi pubblici. L'attività della PA ha un carattere
doveroso, nel senso che i soggetti pubblici non si possono sottrare all'adempimento di questa funzione: le
loro decisioni devono essere portate al Parlamento e al Governo. La PA corrisponde all'insieme degli
enti, degli organi degli uffici che svolgono concretamente l'attività amministrativa, operano sia a
livello locale che nazionale.

SENSO SOGGETTIVO SENSO OGGETTIVO


-Enti, organi uffici -Attuazione degli atti
-livello nazionale (Ministri), locale (sindaci) -Carattere doveroso

PRINCIPI:
- CONTINUITÀ: garantire continuità a attività come l’ordine pubblico, mantenimento delle strade,
organizzazione scolastica, salute..
- DECENTRAMENTO ART.5: trasferimento di molte funzioni amministrative dagli organi
centrali dello Stato agli enti locali, riconoscendo un sempre più ampio margine di autonomia.
Dunque l’amministrazione è gestita da sia da organi centrali che da organi periferici (meglio in grado
di comprendere e soddisfare i bisogni della popolazione locale).
- SUSSIDIARIETÀ ART.18: Lo stato svolge mansioni strettamente connesse alle funzioni
indispensabili a livello centrale, le altre sono assegnate alle autonomie territoriali: serve però la
partecipazione attiva dei cittadini (sussidiarietà orizzontale).
- LEGALITÀ: La pubblica Amministrazione è soggetta alla legge e deve operare nel rispetto della
norma giuridica, principio messo per tutelare e difendere i cittadini da eventuali atti illegittimi della
PA.
- RISERVA DI LEGGE: La pubblica Amministrazione interviene solo dopo l’intervento di legge.
- IMPARZIALITÀ ART.97: Trattare tutti i cittadini in modo parziale senza effettuare alcuna
discriminazione o favoritismo (art. 3), seguendo quindi il criterio di trasparenza.
- L’EFFICIENZA e BUON ANDAMENTO ART.97: necessità che l’attività amministrativa risulti
efficiente, garantendo i servizi senza eccessi costi economici.
- ECONOMICITÀ: utilizzare i mezzi più idonei ma anche meno costosi per raggiungere i propri
obiettivi.
ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA 3 tipologie:
1. Amministrazione Attiva: Corrisponde all'attività volta a realizzare nel concreto concreto gli
interessi della collettività, si tratta di atti di natura esecutiva o deliberativa. Per ottenere i migliori
risultati serve raccogliere i pareri dei soggetti competenti →
2. Amministrazione Consultiva: formulare i pareri relativamente allo svolgimento degli atti
amministrativi; possono essere:
- FACOLTATIVI: non vi è alcun obbligo di richiederli,
- OBBLIGATORI: devono essere necessariamente richiesti ma non sussiste l’obbligo di
rispettarli,
- VINCOLANTI: devono essere sia richiesti che rispettati.
3. Amministrazione di Controllo: Si sostanzia nell'accertamento, da parte di specifici organi, della
regolarità degli atti emanati nell'ambito dell'amministrazione attiva. Il controllo può essere di
LEGITTIMITÀ (semplice verifica) o DI MERITO (verifica con valutazione).

ORGANI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE:


L'organo più importante dell'apparato statale è il Governo, il quale è considerato l'organo centrale.
Gli altri organi sono:

1. Organi decentrati:
Prefetto: rappresenta il Governo in ambito provinciale e ha importanti funzioni di coordinamento, di
vigilanza e di pubblica sicurezza. Viene nominato dal PdR su proposta del Ministro dell'Interno. Opera
nella Provincia, dove coordina gli uffici periferici dello Stato e vigila sulle loro attività. Dirige anche le
questure e dispone delle forze di polizia;
Sindaco: svolge nel Comune importanti funzioni dell'amministrazione statale decentrata, sotto la direzione
del Ministero dell'Interno e del Prefetto. Il sindaco rappresenta l'autorità di pubblica sicurezza all'interno dei
comuni, è l'ufficiale dello stato civile, ed è responsabile della tenuta dei registri dello stato civile e
dell'anagrafe, può emanare ordinanze in caso di urgenze;

2. Organi consultivi: funzione di consigliare tramite pareri sulla legittimità o


sull'opportunità dei loro atti, gli organi dell'amministrazione attiva.
Consiglio di Stato: è composto da un Presidente, dai presidenti di sezione e dai consiglieri nominati con
decreto dal PdR su proposta del Presidente del Consiglio. Possono richiedere un consiglio. Questi pareri di
natura giuridico-amministrativa possono essere facoltativi o di carattere vincolante;
CNEL: (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro), è un organo composto da esperti nel mondo del
lavoro, da imprenditori, ecc.; che ha la funzione consultiva;
L’Avvocatura dello Stato: la quale opera alle dipendenze della Presidenza del Consiglio, è composto
dall'Avvocatura generale e dalle Avvocature distrettuali, e danno pareri di natura legale.

3. Organi di controllo: la loro funzione consiste nell’esaminare determinati atti


amministrativi verificandone la legittimità (natura preventiva) o il merito (valutando efficacia
e opportunità).
Corte dei conti ( la sua presenza è prevista dall'Art. 100 Cost.): Questa è divisa in varie sezioni, ed è
composta da un presidente, dai presidenti di sezione e dai consiglieri. Le funzioni di controllo sono il
controllo di legittimità e il controllo finanziario (gestione del bilancio pubblico), più gli atti che producono
effetti sulla gestione del bilancio pubblico, gli atti normativi e gli atti in cui si dà esecuzione a norme
comunitarie.

Ragioneria dello Stato: controlla gli atti amministrativi relativi alla gestione economico-finanziaria, redige
il bilancio preventivo dello Stato in base ai dati forniti dal ministero, e comprende: la Ragioneria generale
dello Stato, gli Uffici centrali di Bilancio e il Ragionerie provinciali e comunali dello Stato.

ALTRE AUTORITÀ AMMINISTRATIVE INDIPENDENTI:


Sono enti indipendenti rispetto agli organi dello Stato e quindi sottratti all’influenza del potere politico.
FUNZIONE: tutelare gli interessi collettivi di rilevanza costituzionale che richiedono una protezione forte,
competenza, imparzialità e neutralità. Snelliscono i rapporti tra cittadini e apparati dello Stato.
Ha inoltre il potere di svolgere indagini, ispezioni e applicare sanzioni pecuniarie.

ATTI AMMINISTRATIVI:
Sono atti in risposta a situazione concrete e verso determinati destinatari. Corrispondono a manifestazione
di giudizi da parte della PA.
- concretezza della destinazione (disposti in casi specifici)
- determinatezza o determinabilità dei destinatari
- rilevanza giuridica nei confronti dei cittadini o di enti pubblici o privati.
Si classificano in:
- meri atti amministrativi (o atti non autoritativi), se la loro funzione è semplicemente quella di
attestare, certificare o giudicare una determinata situazione in essere. Tali atti mancano di autoritarietà e non
incidono direttamente sulla situazione giuridica dei destinatari;
- provvedimenti amministrativi, corrispondono ad atti di volontà della PA in grado di incidere sulla
situazione giuridica degli interessati. Sono quindi dotati di imperatività nei confronti dei soggetti ai quali
sono indirizzati;
ESSI SONO:
- unilaterali, non derivano da un accordo tra due o più parti
- obbligatori
- esecutori, possono essere eseguiti in modo coattivo
- revocabili, la PA può cambiare idea
- inoppugnabili, non possono essere impugnati

STORIA:
Una volta la Pubblica Amministrazione era considerata un vero e proprio ostacolo allo sviluppo del Paese in
quanto la legge impone troppi blocchi. Sono perciò stati effettuati molteplici interventi legislativi e
introdotti atti di innovazioni significative. (Es. la riforma Madia del 7 agosto 2015 con l’introduzione dei
pagamenti di cifre minori di 50€ via sms).
L’età media dei dipendenti pubblici è 50 anni
Il 76% della popolazione si lamenta della PA, soprattutto utilizzando negativamente il termine burocrazia
(potere degli uffici, dal francese).
Dalla PA centrata al decentramento come arma contro i totalitarismi e le dittature.

ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE DI RIFERIMENTO:


Art. 5 Cost. → la Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi
che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua
legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.
Art. 23 Cost.→Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge.
Art. 28 Cost.→I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili,
secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione dei diritti. In tali casi la
responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.
Art. 97 co. 2 Cost.→I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizione di legge, in modo che siano
assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione.
Art. 97 co. 3 Cost. →Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvi casi
stabiliti dalla legge.

PRINCIPI DELLA PA riassunti:


Principio di legalità→ comporta che la PA sia soggetta alla legge e debba operare nel rispetto delle norme
giuridiche in vigore nello Stato.
Principio della riserva di legge→ la PA può intervenire nell'organizzazione degli uffici pubblici solo dopo
l'intervento della legge.
Principio del decentramento → l'attività amministrativa è gestita sia da organi centrali sia da organi
periferici, meglio in grado, in determinate circostanze, di comprendere e soddisfare i bisogni della
popolazione locale.
Principio di imparzialità → gli organi della PA devono trattare tutti i cittadini in modo imparziale, senza
effettuare alcuna discriminazione o favoritismo. Questo principio viene applicato attraverso l'applicazione
del criterio della trasparenza, in base al quale tutti gli atti amministrativi possono essere consultati dai
cittadini, e attraverso gli istituti dell'astensione e della ricusazione: i titolari di uffici pubblici non possono
cioè esercitare le proprie funzioni nelle situazioni in cui risultano portatori di interessi personali
(astensione), e se in tali ipotesi essi non si astengono i soggetti interessati possono richiedere la loro
sostituzione con altri funzionari (ricusazione).
Principio del buon andamento (art. 97 co. 1 Cost.) → determina la necessità che l'attività
amministrativa risulti efficiente, in modo da garantire ai cittadini servizi adeguati ai loro bisogni e realizzati
senza eccessivi costi economici.
La trasparenza amministrativa→ l. 241/1990 ogni cittadino può chiedere l'accesso agli atti che gli
interessano. Ogni procedimento deve avere un responsabile. dlg 97/2016 accesso civico generalizzato,
accesso ai documenti se non c'è il pericolo di violare altri procedimenti. Prima (Statuto Albertino) tutto
quello che non era espressamente pubblico è riservato, ora il modello è rovesciato, si può conoscere tutto
tranne ciò che deve rimanere riservato. Questa norma non è fatta per tutelare interessi del singolo, ma la
collettività, quindi per permettere il monitoraggio della PA. l'unica cosa che vale per entrambe le norme è
che vanno interessati i diritti ei controinteressati, tutelando la riservatezza. Nel caso ci sia un rifiuto o ci
siano dei problemi è possibile fare una sorta di ricorso al responsabile dell'anticorruzione, il responsabile
della struttura o comunque un superiore.

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