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Compendio di diritto amministrativo (Elio Casetta)

(riassunto di Giovanni Sidari)

Capitolo I
L'AMMINISTRAZIONE E IL SUO DIRITTO

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Con il termine “amministrazione” si indica la cura in concreto di interessi di qualisasi soggetto.

Quindi la Pubblica amministrazione è l'insieme dei soggetti privati e pubblici che collaborano al
perseguimento degli obbiettivi e delle esigenze della collettività.

L'azione amministrativa deve attenersi secondo il comma 1 l.241\90 ai criteri di:

efficienza ed efficacia, economicità, pubblicità e trasparenza.

IL CRITERIO DI EFFICIENZA indica la necessità di misurare il rapporto tra il risultato dell'azione organizzativa e
la quantità di risorse impiegate per ottenere un dato risultato.

IL CRITERIO DI EFFICACIA è collegato al rapporto tra ciò che si è effettivamente realizzato e quanto si sarebbe
dovuto realizzare sulla base di un piano o programma.

-> Questi due criteri devono combaciare col criterio di ECONOMICITA' che deve tener conto dell'equilibrio
economico complessivo, quindi un uso delle risorse economiche più efficiente per il conseguimento degli
obiettivi.

IL CRITERIO DI PUBBLICITA' fa riferimento allo sforzo che la PA deve compiere per comunicare ai cittadini:
notizie, dati, e atti.

IL CRITERIO DI TRASPARENZA indica la pubblicazione degli atti, ovvero: consente l'accesso a situazioni, e
momenti procedimentali, di ogni aspetto organizzativo. La trasparenza viene vista soprattutto come
strumento per la lotta alla corruzione e all' illegalità.
Capitolo II
I PRINCIPI COSTITUZIONALI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

IL PRINCIPIO DI RESPONSABILITA' (art. 28 cost.)

I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici, sono direttamente responsabili, secondo le leggi
penali, civili, ed amministrative. La responsabilità amministrativa è limitata ai soli casi di dolo, (cioè
intenzione di causare un danno allo Stato), o di colpa grave (una negligenza gravissima). Quindi chi compie
una negligenza minima non incorre a responsabilità amministrativa. Il giudizio sulla responsabilità è di
competenza della Corte dei Conti.

IL PRINCIPIO DI LEGALITA' (art. 25 cost.)

Stabilisce che tutti gli organi dello Stato sono tenuti ad agire secondo quanto disposto dalla legge e ogni
atto della p.a. Deve essere fondato su una legge. Al fine di impedire l'esercizio discrezionale ed arbitrario
del potere pubblico.

Tale principio lo suddividiamo in : principio legalità “sostanziale”, e principio legalità “formale”.

P. legalità formale: l'amministrazione pubblica non ha altri poteri se non quelli conferiti dalla legge.

P. legalità sostanziale: lo stato deve esercitare i poteri nei limiti e nelle modalità prescritte dalla legge.

Concludendo il p di legalità è una garanzia per i cittadini.

IL PRINCIPIO DI IMPARZIALITA' (art. 97 cost.)

Esprime il dovere dell' amministrazione di “non discriminare” la posizione dei soggetti, coinvolti dalla sua
azione, nel perseguimento degli interessi affidati alla sua cura. Quindi, ogni situazione dovrà essere risolta,
nel dovere di evitare situazioni di disparità di trattamento, ovvero, ad uguali situazioni, devono trovare
uguali regolamentazioni.

IL PRINCIPIO DI BUON ANDAMENTO (art. 97 cost.)

Impone che l'amministrazione agisca nel modo più adeguato e conveniente possibile nel realizzare i fini
pubblici. Sorretto dai criteri di efficienza ed efficacia.
IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA'

Introdotto nelle leggi Bassanini tra il "97 e il "98, fanno riferimento al decentramento amministrativo, che
consiste nella “devoluzione” di molti poteri statali alle regioni e agli enti locali, introducendendo il principio
di sussidiarietà. Quindi si tratta, del criterio di ripartizione delle funzioni, e delle competenze della PA, e
presenta due modalità di espressione:

-> VERTICALE: distribuzione del potere tra diversi livelli di governo territoriale( UE- nazioni, Nazione-regioni,
Regione- autonomie locali). Significa, ad esempio, che, gli enti territoriali superiori intervengono solo se
l'esercizio delle funzioni da parte degli organi inferiori, risulti inadeguato, per il raggiungimento degli
obbiettivi.

-> ORIZZONTALE: i privati cittadini, sono i diretti interessati alla cura dei bisogni collettivi, e i pubblici poteri
possono intervenire in funzione sussidiaria, come coordinamento e gestione.

DISCREZIONALITA' AMMINISTRATIVA

La PA ha il potere di compiere delle scelte in maniera ponderata, ovvero scindendo interessi secondari da
interessi primari. L'interesse primario è quello pubblico, e da queste comparazioni nascono le
scelte,quindi dal bilanciamento di vari interessi.

DISCREZIONALITA' TECNICA

E' un momento dove la PA valuta regole e parametri di natura tecnica e scientifica. In questo caso non fa
seguito la fase della scelta, poichè, è già tutto predeterminato dalla legge, quindi, la PA, deve attenersi al
principio di legalità.
Capitolo V

SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE E LORO VICENDE


Gli interessi sono aspirazioni dei soggetti verso beni ritenuti idonei a soddisfare bisogni. Distinguiamo due
tipi di interessi: diffusi e collettivi.

– L' interesse diffuso, può definirsi come un interesse che appartiene a un gruppo più o meno ampio
di soggetti che ha ad oggetto un bene o un servizio destinato a uso collettivo, dal quale il gruppo trae
una particolare utilità o un particolare vantaggio (ad esempio: interessi che hanno gli abitanti di una
zona che l'ambiente circostante non venga danneggiato)

– L'interesse collettivo, fa capo ad un ente non occasionale preposto alla tutela dell'interesse,
un'organizzazione ad esempio di tipo ambientalistica, o il sindacato .

Qual'ora ci si trovi in una situazione di limitatezza dei beni si può incorrere ad un probabile conflitto tra i
soggetti, ovvero, il conflitto di interesse.

La soluzione al conflitto varia a seconda dei comportamenti dei soggetti coinvolti, dove la PA agirà
impartendo un divieto o una possibilità di compiere un'azione.

Tale soluzione si basa sulla situazione giuridica soggettiva, ovvero, una situazione in cui collochiamo un
soggetto in riferimento al bene oggetto di interesse.

I modi per essere giuridicamente definiti di una persona si chiamano qualità giuridiche, si pensi ad
esempio alla qualità di coniugato con prole presupposto per ottenere assegni familiari, o alla qualità di
residente che porta ad ottenere il diritto di elettorato in un certo comune e così via.

Diverso significato assume il termine status ovvero una posizione di un individuo in una struttura sociale.

Avere capacità giuridica, significa che i soggetti possiedono tutti i requisiti previsti dalla legge.

Avere capacità di agire, la si assume al compimento del diciottesimo anno di età, quindi risulterà idoneo a
gestire vicende di situazioni giuridiche.

DIRITTO SOGGETTIVO ED INTERESSE LEGITTIMO

Diritto soggettivo, è una situazione giuridica attiva, cioè il soggetto pretende che, la PA tenga un
determinato comportamento per la soddisfazione di un proprio interesse, protetto dall'ordinamento
giuridico come il diritto di proprietà, il diritto di parola.

Interesse legittimo è una situazione giuridica soggettiva, di cui è titolare un soggetto, nei confronti della
pubblica amministrazione, e consiste nella pretesa che tale potere sia esercitato in conformità di legge.

- interesse leggittimo oppositivo è volta ad impedire che provvedimenti amministrativi ledano situazioni
giuridiche soggettive, quindi è possibile fare un ricorso volto alla rimozione del provvedimento
amministrativo. Ad esempio “opposizione all'ordinanza di demolizione”.

- interesse legittimo pretensivo il soggetto mira ad ottenere una posizione di vantaggio che ottiene
tramite la pubblica amministrazione, ad esempio il “rilascio del permesso edilizio”.
L'ATTIVITA' DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
I POTERI DELL'AMMINISTRAZIONE

POTERE AUTORIZZATORIO +
Ha l'effetto di rimuovere dei limiti posti dalla legge all'esercizio di una preesistente posizione di vantaggio.

Autorizzazione: provvedimento della PA il quale rimuove un limite legale dall'esercizio di una attività.

Abilitazione: è un potere di tipo autorizzatorio, si tratta dell'accertamento dell'idoneità tecnica di soggetti a


svolgere una certa attività tramite il superamento di un esame e iscrizione ad un albo professionale.

Nullaosta: attesta che un'attività può essere esercitata, e non vi sono situazioni che si oppongono, come ad
esempio il nullaosta rilasciato dai Bb.Cc. per poter edificare su una certa area.
Dopo l’esercizio di questo potere il destinatario diventa titolare di interessi legittimi pretensivi.

POTERE CONCESSORIO +
Con l’esercizio di questi poteri da parte della pubblica amministrazione è possibile attribuire al destinatario,
situazioni giuridiche che prima non facevano parte della sua sfera giuridica non essendone precedentemente
il titolare. Esempi sono la concessione di uso di beni, la concessione di costruzione, la concessione di gestione
di opere pubbliche.

Tale potere può essere costitutivo se il diritto attribuito è totalmente nuovo, cioè l'amministrazione non ne
aveva la titolarità (es. La concessione di cittadinanza).

Oppure il potere è traslativo se titolare di tale diritto è l'amministrazione, e mediante il provvedimento di


concessione viene trasferito il godimento, lo sfruttamento del bene, la titolarità di un servizio, al privato.

POTERE ABLATORIO -
Incide negativamente nella sfera giuridica dei destinatari in quanto sottraggono situazioni favorevoli acquisiti
in precedenza dal privato.

A fronte dell'esercizio di tali poteri il destinatario si presenta come titolare di interessi leggittimi oppositivi.
La confisca, a carattere sanzionatorio è la misura conseguente alla commissione di un illecito amministrativo.
(es. Confisca di immobile realizzato abusivamente).

Il sequestro di natura cautelare, mira a salvaguardare la collettività da rischi derivanti dalla pericolosità del
bene. ( es. Sequestro di prodotti alimentari fuori norma o avariati)
La requisizione, la PA dispone della proprietà o comunque utilizza un bene di un privato per soddisfare
interessi pubblici.

POTERE SANZIONATORIO -
Incide negativamente nella sfera giuridica dei destinatari tramite una sanzione.
Per sanzione intendiamo la conseguenza sfavorevole di un illecito, applicata coattivamente dallo Stato o da
un altro ente pubblico.

Essa costituisce la misura retributiva nei confronti del trasgressore che commette l'illecito, violazione di una
norma o di un provvedimento amministrativo.
Capitolo VI

IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO
E' una sequenza ordinata di atti, finalizzata all'emanazione di un provvedimento amministrativo. Essa è
retta dai criteri di economicità, efficacia, pubblicità, e trasparenza.

FASI DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO

- Fase preparatoria= fase iniziale del procedimento composta dall' iniziativa e l' istruttoria.

iniziativa= si tratta di atti che mettono in moto il procedimento amministrativo con: una proposta ( che
suggerisce l'esplicazione di una certa attività) o una richiesta ( un'autorità sollecita ad un altro soggetto
pubblico la determinazione di un atto amministrativo).

istruttoria = si tratta di una fase, volta all'acquisizione e valutazione degli interessi implicati dall'esercizio
del potere. Quindi si valutano le istruzioni per agire nel modo più corretto possibile, in merito ad una
determinata situazione.

Qual'ora siano coinvolti vari interessi pubblici nel procedimento, l'amministrazione indìce una conferenza
dei servizi allo scopo di semplificare l’azione della pubblica amministrazione.

Viene indetta quando l’inerzia di una o più amministrazioni rischia di impedire l’adozione di un
provvedimento ed è volta a scongiurare la possibile paralisi dell’attività amministrativa e gli effetti
negativi che verrebbero a subirne i privati.

Rispondendo al canone del buon andamento della pubblica amministrazione, la conferenza di servizi dà
attuazione ai criteri di economicità, semplicità, celerità ed efficacia.

- Fase decisoria= E la fase in cui si decide il contenuto dell'atto, e si provvede alla formazione ed
emanazione dello stesso. L'atto che si concretizza in questa fase può essere semplice se adottato da una
singola amministrazione o complesso se adottato da più amministrazioni.

- Fase integrativa di efficcacia= gli atti che escono dalla fase decisoria sono perfetti ma non ancora
efficaci, cioè che non producono effetti. Quindi integrativa significa che integra la fase decisoria
conferendo efficacia all'atto.

L'efficacia degli atti varia: ad esempio con la vacatio legis soltanto alcuni atti come i regolamenti
acquistano efficacia al decorrere di un determinato termine.

Alcuni atti diventano efficaci dopo la pubblicazione.

Altri atti ancora diventano efficaci con la comunicazione.


Questi atti possono essere derogati con la dichiarazione di immediata efficacia dell'atto da parte della p.a.
La p.a. Opera un controllo preventivo di leggittimità, e solo se l'esito del controllo risulta positivo, l'atto
diviene efficace.
L'illeggittimità di uno degli atti del procedimento, come anche l'alterazione dell'ordine procedurale,
determina l'illeggittimità del provvedimento finale.

Il termine entro il quale il procedimento stesso, deve essere concluso, si ritiene rispettato, quando
l'amministrazione entro 30 giorni emani il provvedimento finale.

Tale termine può essere sospeso, per una sola volta, per l'acquisizione di valutazioni tecniche di organi o
enti appositi, ma per un periodo massimo non superiore a ulteriori 30 giorni.

Scaduti i termini, ove l'amministrazione risulti inadempiente o non concluda il procedimento, salvi i casi
di silenzio-assenso, gli interessati (finché perdura l'inadempimento e comunque non oltre un anno)
possono presentare ricorso avverso il silenzio al giudice amministrativo.

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

La figura del Responsabile del procedimento svolge importanti compiti, sia nella fase di avvio dell'azione
amministrativa, sia nello svolgimento di essa.

Individuazione della figura del responsabile e funzioni

Le p.a. Sono tenute a determinare per ciascun tipo di procedimento, l'unità organizzativa responsabile
dell'istruttoria.

Dopo l'adempimento di tale obbligo, seguirà la fase dell' individuazione della figura del responsabile del
procedimento (persona fisica che agirà in concreto), all'interno dell'unità.

Funzioni del responsabile del procedimento

Per quanto concerne le funzioni di tale figura, emerge il profilo di guida del procedimento e coordinatore
dell'istruttoria.

Valuta le condizioni di ammissibilità, i requisiti e tutti gli atti che siano validi per l'emanazione del
provvedimento finale.

Instaura, il dialogo con i soggetti interessati al procedimento, mediante la comunicazione di avvio del
procedimento, lo prosegue nella fase della partecipazione, e anche dopo l'emanazione del provvedimento
finale, mediante la comunicazione e la pubblicazione.
COMUNICAZIONE DELL'AVVIO DEL PROCEDIMENTO e PARTECIPAZIONE

L'avvio del procedimento deve essere comunicato: ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento
finale è destinato a produrre effetti diretti, e a quelli che per legge debbono intervenirvi.

La legge, non stabilisce un termine entro cui comunicare l'avvio del procedimento, ma nel silenzio della
legge, si ritiene che tale atto, vada compiuto senza ritardo.

La comunicazione deve contenere: L'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento,l'ufficio e


il responsabile del procedimento, la data entro cui concludersi il procedimento, la data di presentazione
di relativa istanza, e l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti.

PARTECIPAZIONE AL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO

L'istituto della comunicazione, è strettamente collegato alla partecipazione del procedimento.

Sono coinvolti i soggetti, nei confronti dei quali, il provvedimento finale è destinato a produrre effetti
diretti, i soggetti che debbono intervenirvi, e i soggetti che possono subire un pregiudizio dal
provvedimento (come i portatori di interessi pubblici o privati).

La partecipazione offre la possibilità, ai soggetti coinvolti, di presentare memorie scritte e documenti,


nonchè, di prendere visione degli atti del procediemento.

Si tratta dunque, di un istituto collegato alla trasparenza procedimentale, e quindi al principio di


trasparenza.

Per la visione degli atti si ricorre alla richiesta di accesso, rivolta all'amministrazione che ha formato il
documento. Tale richiesta deve essere motivata, indicare gli estremi del documento, e far constatare
l'identità del richiedente.

Tale diritto è esercitabile fino a quando la p.a. Ha l'obbligo di detenere i documenti ai quali si chiede di
accedere. L'accesso inoltre può avvenire in forma telematica.
Capitolo VII

IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO
Atti mediante i quali la PA esplica la sua volontà, determinandone i contenuti e gli effetti.
L'amministrazione conclude il procedimento emanando una decisione, ovvero fase costituita da una serie
di atti provenienti da un unico organo o da un accordo, come gli atti complessi.

I modelli di atti complessi sono il modello di concerto (collaborazione tra più enti pubblici) e di intesa
(collaborazione tra enti differenti).

CARATTERESTICHE DEL PROVVEDIMENTO

TIPICITA' = I provvedimenti sono individuati singolarmente della legge la quale per ciascuno di essi indica
il tipo di provvedimento, l'autorità competente, il contenuto e l'interesse collettivo.

NOMINATIVITA'= Impedisce che la PA possa dar vita ad assoggezioni non previste dalla legge, ovvero è
una garanzia a favore dei singoli che impedisce la PA di dar vita a degli atti diversi da ciò che la legge
sancisce.

INOPPUGNABILITA'= Il provvedimento anche se illeggittimo, è provvisorialmente efficace, in quanto


l'eventuale ricorso proposto all'autorità amministrativa non ne sospende l'efficacia.

REVOCABILITA'= Il provvedimento può essere revocato in qualunque momento dalla PA, quindi
eliminazione di un atto ritenuto inopportuno ad esempio in base ad un riesame.

ESECUTORIETA'= Indica la possibilità che il provvedimento sia compiuto direttamente senza ricorso ad un
giudice ma direttamente dalla PA.

ESECUTIVITÀ= Indica il carattere dell'eseguibilità, cioè la sua idoneità ad essere eseguito.

UNILATERALITA'= Poichè l'atto non richiede una pluralità di parti per la sua costituzione ma si perfeziona
grazie alla dichiarazione di volontà di una sola parte.
PATOLOGIE DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO

Il provvedimento può essere valido se conforme al modello legale, oppure invalido, in tal caso presenta
dei vizi. L' invalidità si presenta in due modi: Nullità o Annullabilità.

E' nullo quando mancano uno o più elementi essenziali ( soggetto, oggetto, forma,..) o sia illecito.

E' annullabile, in caso di presenza di vizi di leggittimità, ossia: incompetenza come carenza o difetto di legge;
eccesso di potere, ovvero uso scorretto o parziale del potere; violazione di legge, per inosservanza delle
norme procedimentali.

FINALITA' DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO

Il provvedimento può essere espansivo qualora amplii la sfera giuridica dei soggetti , quindi agisce
positivamente, oppure restrittivo qualora limitano le facoltà giuridiche attribuendo obblighi e divieti.

ESPANSIVI
Autorizzazioni, consiste nel riconoscimento della facoltà di esercitare un'attività ma non può essere svolta in concreto
senza un apposito permesso rilasciato dalla PA;
Concessioni, la PA attribuisce al destinatario una situazione giuridica di cui questi precedentemente non era titolare
come un potere, una facoltà. Esse si distinguono in COSTITUTIVE nel caso in cui attribuiscono ad un soggetto un diritto
o una capacità nuovo; TRASLATIVE dove la p.a.,trasferisce un potere di cui è titolare al privato ;

esoneri,liberazione di un privato di compiere una prestazione o dall'osservanza di un divieto;

incentivi, consiste nell'ottenere contributi o sussidi mediante erogazioni di tipo finanziario.

RESTRITTIVI
ordini, obbligo di tenere o non tenere un dato comportamento mediante impartizione di comandi o divieti;

atti ablatori, comportano la sottrazione definitiva o temporanea di un diritto privato da parte della PA come
l'espropriazione;

sanzioni amministrative,provvedimenti sfavorevoli emanati nei confronti dei privati, a chi trasgredisce delle norme
poste a tutela dell'interesse generale.

Le quali si distinguono in sanzioni disciplinari (ad esempio si tratta di provvedimenti disciplinari per dipendenti
pubblici tramite sospensione dello stipendio).

Sanzioni pecuniarie consiste nell'obbligo di pagamento, di una somma in denaro, (relativa ad esempio al
compimento di una infrazione).
D.I.A

Con l'istituto della dichiarazione di inizio attività, disciplinato dalla l. 241\90, il privato poteva limitarsi a
presentare una dichiarazione ( all'amministrazione competente alla quale si preannuncia che si inizierà
l'attività).

Tale attività, poteva essere iniziata, decorsi 30 giorni dalla data di presentazione della dichiarazione,
all'amministrazione competente.

L'amministrazione competente, in caso di accertata carenza delle condizioni, adottava motivati


provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività, oppure l'interessato doveva provvedere a
conformare l'attività alla normativa vigente, entro un termine fissato dall'amministrazione, in ogni caso
non inferiore a 30 giorni.

S.C.I.A.

Con la segnalazione certificata di inizio attività, l'attività può avere inizio senza aspettare il termine di 30
giorni previsti dalla D.I.A. , tenendo presente che l'amministrazione competente avrà 60 giorni di tempo dalla
data di presentazione del certificato per pretendere una modifica o la cessazione dell'operato.
Capitolo VIII

I CONTRATTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE


Il contratto è definito dalla legge come l'accordo di due o più parti, per costituire, regolare, o estinguere
tra loro un rapporto giuridico patrimoniale.

Esistono due tipi di contratto: ATTIVO e PASSIVO.

Col contratto attivo la p.a., si procura delle entrate nelle casse comunali, ad esempio tramite la vendita o
locazione.

Col contratto passivo l'amministrazione si procura beni e servizi, e tali contratti comportano l'erogazione
di spese.

FASI ED ELEMENTI DEL CONTRATTO


La prima fase è quella del PROGETTO DI CONTRATTO: cioè atti che determinano il contenuto, la spesa
prevista, e le modalità di scelta del contraente.

Tale progetto sarà corredato da capitolati generali , che definiscono le forme da seguirsi per le gare, e i
capitolati speciali, che si riferiscono all'oggetto del contratto.

Il contratto può anche essere tipico se disciplinato dalla legge e atipico se non è desciplinato dalla legge.

Gli elmenti del contratto sono: accrodo delle parti, causa, e forma. Se manca uno di questi elementi il
contratto risulta nullo.

Accordo delle parti, o consenso, consiste nella volontà di concludere un determinato contratto.

Causa, individua lo scopo e funzione sociale ed economica del contratto.

Forma, è il mezzo con il quale viene comunicata all'esterno la volontà delle parti di concludere il
contratto.
I PRINCIPALI CONTRATTI NEI LAVORI PUBBLICI

I lavori pubblici comprendono, attività di costruzione, demolizione, recupero, ristrutturazione, restauro e


manutenzione di opere.

I lavori pubblici sono realizzati mediante contratto d'appalto o di concessione.

APPALTO PUBBLICO

E' il contratto, concluso in forma scritta, tra un operatore economico e una stazione appaltante, avente
come oggetto la sola esecuzione dei lavori pubblici.

La pa ha il potere di annullare per irregolarità tale contratto. In questi casi l'appaltatore può: provvedere
allo sgombero del cantiere, in caso contrario la stazione appaltante provvede d'ufficio allo sgombero ma a
spese dell'appaltatore.

Distinguiamo appalti di forniture, che per oggetto hanno l'acquisto di beni mobili, di prodotti come ad
esempio la fornitura di beni per gli uffici comunali tipo cancelleria, arredamento, ecc;
mentre gli appalti di servizi hanno per oggetto la prestazione di servizi per pubblica utilità come ad
esempio servizi per il trasporto pubblico, .

CONCESSIONE DEI LAVORI PUBBLICI


La concessione è utilizzabile solo quando abbia ad oggetto, oltre all'esecuzione anche la gestione delle
opere ed è affidata mediante procedura aperta o ristretta con il metodo dell'offerta più vantaggiosa. Si
tratta di contratti conclusi in forma scritta aventi ad oggetto l'esecuzione di lavori pubblici, e la gestione
economica e funzionale.
Il project financing invece è una tecnica di finanziamento per l'esecuzione delle opere pubbliche
caratterizzata dal ricorso al finanziamento dei privati.

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