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Vol.

SOGGETTO GIURIDICO: punto di imputazione di diritti ed obblighi (= capacità


giuridica)
SOGGETTI DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO:
1) ENTI COSTITUZIONALMENTE NECESSARI (art. 114 Cost.): stato, regioni,
province, comuni, città metropolitane (che sono ancora da istituire)
Distinzione:
a) soggetti AD AMMINISTRAZIONE ARTICOLATA: sono quelli statali; hanno
come organi il Presidente del Consiglio, il Consiglio dei Ministri e i singoli
ministri; ciascuno di questi organi ha competenza propria; “DICASTERI” =
comparti della pubblica amministrazione
b) soggetti AD AMMINISTRAZIONE COMPATTA: comuni, province ecc.: qualsiasi
provvedimento proveniente da loro è intestato a legale rappresentante dello
stesso, anche se singoli atti possono essere firmati da assessore che firma in
nome del presidente
ENTI AMMINISTRATIVI: attribuzioni in diverse materie = ciascun organo è
titolare di una competenza
ENTI TERRITORIALI: territorio è elemento essenziale (necessarietà, titolarità di
potestà pubblicistiche erga omnes, finalità di carattere generale, titolarità di un
demanio)
2) ENTI EVENTUALI: o per legge possono essere creati soggetti pubblici, o sulla
base della legge l’amministrazione può crearne di ulteriori; dovrebbero essere
per Cost. enti funzionali ai soggetti necessari (enti associativi, enti non
territoriali, enti pubblici economici)

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: attua ciò che dice legge utilizzando poteri discrezionali
A) ORGANI: intestatari del potere discrezionale di adattare legge generale astratta a
caso concreto; organi sono accresciuti dalle figure dirigenziali
B) UFFICI: supportano organi; insieme di persone e beni strumentali ad attività
(preparazione e produzione di documenti ecc. verso organi burocratici e politici)
2 tipi di organi:
– POLITICI: provvedimenti strategici amministrativi
– BUROCRATICI: gestionali

Indici rivelatori della PUBBLICITA' di un ente (come capire se un soggetto è pubblico o


privato):
1) POTERE D'IMPERIO (soggetti di diritto pubblico hanno possibilità di emanare
provvedimenti amministrativi, hanno pubbliche potestà! Soggetti di diritto
privato stipulano contratti)
2) FINALITA' DI INTERESSE GENERALE proprie di stato/regione ecc.
3) NOMINA della maggioranza degli amministratori e degli organi di controllo
dell’ente da parte di soggetti esponenziali dell’ordinamento
4) CONTROLLI da parte dei soggetti esponenziali sugli atti di gestione dell'ente
5) SOVVENZIONAMENTO PUBBLICO in misura pari al 50,001% dalla finanza
pubblica
6) QUALIFICA DI "PUBBLICO" + quota di attribuzioni proprie (statuti dei singoli
soggetti pubblici che declinano attribuzioni del soggetto e competenze dei
diversi organi che lo compongono e dei singoli dirigenti, normalmente indicate
come "competenze gestionali")
7) INTEGRAZIONE nell'organizzazione dell'ente pubblico territoriale (enti
"strumentali")
8) ULTERIORE ELEMENTO DETERMINANTE = CRITERIO DELL’AUTOELIMINAZIONE
(art. 133 Cost.): Comuni e Province possono autoeliminarsi con:
- delibera del Consiglio
- referendum popolare
- delibera del Presidente della Repubblica;
invece un privato può – semplicemente con assemblea straordinaria di tutti i
soci – decidere del proprio scioglimento senza bisogno di intervento; ENTI
PUBBLICI HANNO BISOGNO DI CONSENSO DELL'ENTE ESPONENZIALE a cui
sono funzionali!

ORGANO: persona fisica che esercita potestà di cui persona fisica è titolare:
– TITOLARE = persona fisica impersonalmente considerata (continuità,
intercambiabilità)
– UFFICIO = sfera di potestà assegnata ad organi
– COSTITUZIONE DELL'ORGANO:
* art. 97 Cost.: organi di rilevanza esterna – norma primaria; organi di
rilevanza interna – atto o regolamento; organi di carattere dirigenziale generale
– regolamenti delegati
DELEGAZIONE AMMINISTRATIVA: trasferimento temporaneo ed eccezionale di funzioni
amministrative ad organo diverso dal titolare del potere
1) DELEGA INTERORGANICA (tra organi diversi dello stesso ente)
2) DELEGA INTERSOGGETTIVA (tra enti diversi: alcune attribuzioni intestate dalla
legge ad un ente possono essere intestate ad un altro ente dall’ente stesso
iniziale con proprio atto)
3) DELEGA DI FIRMA (rapporto tra persone titolari > delegante mantiene
imputazione degli atti amministrativi firmati da delegato)

Art. 28 Cost.: RESPONSABILITA’ DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE = dovere


giuridico della PA di risarcire danno ingiusto arrecato; funzionari dello stato ed enti
pubblici sono responsabili direttamente dei danni patiti da terzi a seguito della loro
attività in caso di LESIONE DEI DIRITTI e di interessi legittimi, sia pretensivi che
oppositivi
1) responsabilità (EXTRACONTRATTUALE) della PA nei confronti di terzi: è diretta
(immedesimazione organica ente-persone fisiche agenti per esso); può derivare
da attività materiale o provvedimentale; ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA
RESPONSABILITA' DELLA PA
* ANTI-GIURIDICITA' = violazione di regole amministrative da parte di
provvedimenti della PA; si estende a regole metagiuridiche di prudenza,
diligenza, regole tecniche...
* DANNO, che deve essere provato (= lesione di qualsiasi posizione giuridica
tutelata): danno emergente, lucro cessante, perdita di chance
* COLPA (negligenza manifesta o culpa in vigilando)
* NESSO DI CAUSALITA' (si può risarcire solo danno ricollegabile ad
azione/omissione PA)
* RIFERIBILITA' dell'EVENTO DANNOSO A PA in quanto apparato amministrativo
> si deve escludere responsabilità PA per attività svolte per fini privati o al di
fuori dei poteri ad esse conferiti; riferibilità si dà nei casi in cui organi politici
non abbiano agito su dipendenti in modo da evitare danno!
2) responsabilità amministrativa e contabile dei funzionari nei confronti della PA:
funzionari che per dolo/colpa grave producono danno ad amministrazione sono
tenuti a risarcirlo! Responsabilità dei funzionari è fatta valere dinanzi a Corte dei
Conti e sezioni regionali;
- RESPONSABILITA' AMMINISTRATIVA > prerequisiti:
1. qualità di PUBBLICO DIPENDENTE (sia in rapporto di servizio,
sia in rapporto onorario, per es. sindaco) che si estende anche
a privati incaricati di pubbliche funzioni
2. DANNO PATRIMONIALE
3. VIOLAZIONE DI NORME DI SERVIZIO > concernono ampia
serie di ipotesi relative a complesso di regole scritte e non
4. ELEMENTO PSICOLOGICO DELLA COLPA (funzionario della PA
risponde solo in caso di DOLO [coscienza di produrre danno a
terzi con propria attività] o COLPA GRAVE [imprudenza,
indiligenza, imperizia, prevedibilità conseguenza dannosa])
5. Nesso di causalità tra comportamento ed evento dannoso!
- RESPONSABILITA' CONTABILE > è riferibile solo a responsabili
che abbiano maneggio di denaro o siano affidatari di beni della
PA

REGIME PATRIMONIALE della responsabilità dei dirigenti/funzionari PA


1) art. 1 l. 20/2004: PRESCRIZIONE QUINQUENNALE
2) INTRASMISSIBILITA' A EREDI salvo che non si dimostri che essi si sono
avvantaggiati da comportamenti
3) Corte dei Conti può ridurre addebito!

TIPO DI RESPONSABILITA' CON DISCIPLINA A PARTE = DISCIPLINA DEI MAGISTRATI


> legge per cui se un giudice (= pubblico dipendente) avesse causato danno a seguito
di una sentenza o con dolo del giudice o sulla base di elementi di fatto/diritto che si
siano dimostrati infondati o al di fuori di casi previsti da legge > giudice risponde dei
danni
Risarcimento del danno è a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri e
magistrati devono rimborsarla fino a 1/5 del loro stipendio (fino a concorrenza del
50% del danno)

CONTRATTI:
– di DIRITTO PRIVATO (legge 241/1990: PA – quando stipula contratti – gode di
autonomia negoziale paragonabile a quella dei privati, anche se è pubblica >
PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DELLA VOLONTA’ non è libero come quello dei
privati > è regolato e regolamento serve a fare in modo che volontà della PA sia
sempre corrispondente ad interesse pubblico > amministrazione è soggetta a
regole civilistiche! Quando PA stipula contratti, procedimento di formazione
della volontà è soggetto a NORME PUBBLICISTICHE > è monitorato e deve
essere mirato a interesse pubblico
– ad EVIDENZA PUBBLICA
Parti:
– PROGRAMMAZIONE
– DETERMINAZIONE A CONTRARRE: atto in cui PA manifesta intento; a volte con
presentazione di progetto di contratto che deve ricevere giudizio del Consiglio di
Stato
– BANDO DI GARA: regole della gara e per la stipula del contratto; concorrenti
presentano domande, poi la scelta avviene in base a determinati criteri >
vengono stabilite regole che vincolano sia concessionario sia PA!
– AMMISSIONE ALLA GARA > sistemi di scelta:
* MECCANICO: soggetto resta estraneo a processo di formazione del contratto
ma scelta avviene in base a requisiti fissi (asta per tutti, a licitazione possono
partecipare solo invitati da PA)
o Asta pubblica [aperta]
o Licitazione privata [ristretta]
o Trattativa privata (gara ufficiosa, trattativa con una sola ditta)
* NEGOZIATO: possono essere adottate solo quando procedure meccaniche non
sono andate a buon fine o se ci sono condizioni particolari; in questo caso la
parte contraente può contrattare sulle condizioni del contratto ecc.
– AGGIUDICAZIONE PROVVISORIA: è soggetta all’approvazione dell’organo
competente della stazione appaltante (deve vedere se sono state rispettate
tutte le regole della gara, ecc.): è ANCHE giudizio di MERITO! + APPROVAZIONE
+ AGGIUDICAZIONE DEFINITIVA: NON è ancora stipula del contratto
– STIPULA (una volta che soggetto aderisce) entro 180 giorni
PARTICOLARITA':
- STIPULA: prima del Codice dei contratti corrispondeva/avveniva insieme
all’aggiudicazione definitiva
- ESECUZIONE: amministrazione e soggetto sono in posizione di parità >
rapporto regolato da codice civile

TIPI DI GARA
1) PROCEDURE APERTE:
“asta pubblica”: ogni operatore economico interessato può presentare offerta
2 fasi: pubblicazione bando + presentazione offerta
sistema usato per acquisti di beni o opere/servizi che non abbisognano di
progettazione
2) PROCEDURE RISTRETTE: “
“licitazione privata”: procedimento in cui qualsiasi operatore economico può
chiedere di partecipare ma partecipa solo chi è invitato da amministrazione
4 fasi: bando + richiesta invito + invito/diramazione invito + presentazione
offerte (nel bando sono già stabiliti i criteri di scelta)
(usate solo in casi eccezionali/specifici)
3) PROCEDURE NEGOZIATE (l’offerta dei partecipanti viene negoziata):
A) PREVIA PUBBLICAZIONE DEL BANDO
B) SENZA PUBBLICAZIONE DEL BANDO
* situazione grave/urgente
* se con procedimento 1) o 2) c'è gara deserta
*di solito è per attività di studio/sperimentazione > NO REMUNERATIVITA’ per chi
svolge attività*
FIGURE PARTICOLARI
- DIALOGO COMPETITIVO = procedimento dove capitolato tecnico della gara è
frutto di un dialogo > è usato per appalti complessi per cui amministrazione non
può predisporre da sola il capitolato ma lo decide insieme a imprese che
parteciperanno alla gara
- ACCORDO-QUADRO = tra amministrazione e operatori economici vengono
stabiliti prezzi e quantità per le forniture
- SISTEMI DINAMICI DI ACQUISIZIONE = gare per beni di largo consumo, fatte
attraverso aste elettroniche
- PROJECT FINANCING = tipo di contratto che prevede finanziamento dell’opera
tramite capitali privati
a. “società di progetto” che partecipa a gara:
b. bando con programma
c. società private progettano e fanno previsione costi (PIANO DI FATTIBILITA’)
d. scelta del progetto preliminare da parte dell’amministrazione, che può anche
modificarlo (> modifiche possono essere accettate o meno)
e. gestione del bene remunera finanziamento (ma tempo della gestione è
predeterminato)

CRITERI DI SELEZIONE DELLE OFFERTE (hanno carattere esclusivo)


1) PREZZO PIU’ BASSO: si utilizza per appalti che non richiedono caratteristiche
tecniche complesse
- CRITERIO ELENCO PREZZI: pa già nella gara elenca prezzi; vince impresa che
su prezzi variabili offre ribasso più alto
- CRITERIO PREZZO UNITARIO: non c’è categoria di prezzi; è impresa che offre
2) OFFERTA ECONOMICAMENTE PIU’ VANTAGGIOSA:
- PARTE TECNICA
- PARTE ECONOMICA
> le due parti sono presentate in buste separate; quando PA utilizza questo
metodo deve nominare Commissione di gara (3-5 membri con competenze
tecniche); ognuno dei due aspetti ha un punteggio, per sapere il punteggio
finale si fa la sommatoria dei due!
OFFERTA ANOMALA > rischio di minore qualità dell'offerta
Prima: ESCLUSIONE DIRETTA
Oggi: CHIARIMENTI vengono richiesti

CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI (ultima modifica con il decreto 53/aprile 2010)
- unico testo normativo
- coordinamento per tutte le disposizioni
- semplificazione

5 parti:
1. PRINCIPI E DISPOSIZIONI COMUNI A TUTTI I CONTRATTI: fonti, riparto materie
stato/regioni, definizioni varie
- AUTORITA’ PER I CONTRATTI PUBBLICI: era già prevista da precedente
legislazione; nuova normativa ha esteso autorità a forniture e servizi (non solo
in materia di lavori come prima); ruoli:
a. VIGILANZA (indagini a campione su stazioni appaltanti per verifica di
procedure di gara; accertare che non ci siano applicazioni distorte;
inviare relazione in cui si evidenziano macro disfunzioni in attività
dell’amministrazione)
b. PROPOSTE DI MODIFICA su legislazione vigente
c. VIGILANZA sul sistema di qualificazione S.O.A. (= Società Organismi di
Attestazione; attestazioni di ordine generale e tecnico che società devono
avere per poter partecipare ad alcune gare)
d. PARERI NON VINCOLANTI SU RICHIESTA DEI SOGGETTI
e. ISPETTIVI E STRUMENTALI (anche con l’aiuto della Guardia di Finanza)
f. POTERE SANZIONATORIO ma solo contro violazione della regola che
prevede che appaltanti comunichino all’autorità l’aggiudicazione della
gara (= OBBLIGO DI COMUNICAZIONE)
Art. 10: per ogni appalto pubblico pubblica amministrazione deve nominare
RESPONSABILE UNICO del procedimento che sia interno alla pubblica
amministrazione e specializzato nel settore di cui diventa responsabile (se
non c’è nella pubblica amministrazione, essa può avvalersi di responsabili
esterni)
- AMMINISTRAZIONE GIUDICATRICE (per ricezione delle direttive comunitarie):
tutti quei soggetti che sono investiti in qualche modo di un pubblico potere (> sono
soggetti a cui si applica normativa del codice dei contratti)
a. amministrazione stato
b. enti territoriali
c. scuole
d. enti pubblici non economici
f. università
g. camere di commercio
h. comunità montane
i. organismi di diritto pubblico (recepiti da norme comunitarie > è
soggetto giuridico, non importa che forma ha):
- imprese pubbliche > sono collegate alle amministrazioni, che su di esse
hanno posizione dominante
- società inhouse (= figura di derivazione comunitaria) > possono essere
s.p.a. o s.r.l., controllate al 100% in modo stringente da organismo
pubblico e realizzano propria attività nei confronti dell’amministrazione >
vanno a costituire un’”articolazione” del soggetto pubblico che le controlla
> NON SONO SOGGETTE ALLA GESTIONE DELLA SPESA A CUI SONO
SOGGETTE LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE! [in realtà ora c’è
restrizione > Patto di Stabilità, dettato da UE) > regole molto più agevoli,
meno vincolanti!
- OPERATORE ECONOMICO = soggetti che possono contrattare con pubblica
amministrazione
Art. 48-52:
- Capacità tecniche/economiche > ISTITUTO DELL’AVVALIMENTO: soggetto senza
requisiti economici/tecnici per partecipare a gara può fare contratto con un’altra
azienda che ha quei requisiti mancanti > contratto di avvalimento dev’essere
presentato in sede di gara; NON SI PUO’ PROIBIRE!
- affidabilità giuridica/penale (no condanne pendenti)
2. DISCIPLINA DEI CONTRATTI PUBBLICI DI LAVORI, SERVIZI, FORNITURE PER
SETTORI ORDINARI
3. DISCIPLINA DEI CONTRATTI PER SETTORI SPECIALI (= disciplina particolare perché
c’è LIMITAZIONE DELLA CONCORRENZA – gas, acqua, elettricità…! > C’è “monopolio”
perché ci sono solo alcuni che possono fornire queste cose)
4. DISCIPLINA DEL CONTENZIOSO
5. DISPOSIZIONI TRANSITORIE E DI COORDINAMENTO

vol. 2

ATTO AMMINISTRATIVO = qualsiasi manifestazione di volontà, di conoscenza o di


giudizio posta in essere da pa nell'esercizio di una funzione amministrativa per un
caso concreto e destinatari determinati/determinabili
2 elementi propri sia di atti che di provvedimenti che caratterizzano singole
espressioni di volontà dell'amministrazione:
A) DISCREZIONALITA' = sorta di "binario elastico" nell'ambito del quale sono
contenute diverse opzioni che amministrazione può scegliere: o tra diversi
provvedimenti, o può calibrare diversamente ogni singolo provvedimnto, ma lo deve
comunque fare nell'ambito del binario elastico; è la capacità della pubblica
amministrazione di tradurre in provvedimento volontà astratte in concreto > in tutti i
provvedimenti discrezionali ci sono anche elementi ACCIDENTALI:
– CONDIZIONE (elemento che lega a evento futuro e incerto l'efficacia/cessazione
di efficacia di un provvedimento)
– TERMINE (posizione o di un termine di efficacia o di efficacia finale del
provvedimento inserita nell'atto discrezionale)
– MODO (oneri a cui è tenuto il destinatario del provvedimento, che in molti casi
sono previsti da legge ma possono/devono essere concretizzati nel
provvedimento)
B) VINCOLATIVITA': provvedimenti o totalmente vincolati (loro contenuto e tempi in
cui devono essere dati sono determinati e NON c'è discrezionalità) o non del tutto
vincolati
C) SEMI-VINCOLATIVITA': casi in cui un elemento degli atti o al contenuto o alla
forma o alla competenza ci sia componente di A) e anche di B)

Pubblica amministrazione agisce per atti e provvedimenti (anche nell'ipotesi in cui


amministrazione utilizzi modelli diversi da tradizionali ci vuole comunque
provvedimento)
ELEMENTI ESSENZIALI DI ATTI/PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI (ce ne sono anche
di accidentali – termine, condizione e onere):
1) E' necessario SOGGETTO (= autorità amministrativa che emette l'atto, che
opera attraverso organo competente – eccezionalmente può essere privato
investito di pubblica funzione)
2) VOLONTA': organo competente deve svolgere volontà di quel soggetto >
concordanza volontà formata e volontà manifestata
3) CAUSA DELL'ATTO = ragione economico-sociale in base alla quale l'ordinamento
attribuisce a soggetto di pubblica amministrazione l'esercizio di un potere in
presenza di una fattispecie concreta
4) MOTIVAZIONE: tutti atti della pubblica amministrazione devono essere motivati
– con eccezioni!
- Assenza totale della motivazione = NULLITA' PROVVEDIMENTO
- Motivazione insufficiente/inadeguata = ANNULLAMENTO PER ECCESSO DI
POTERE
5) OGGETTO = res su cui atto incide
6) FORMA: può essere interpretata in 2 modi:
* PROCEDIMENTO (è tipizzato, salvo che leggi speciali non prevedano
procedimento ad hoc)
* FORME DI ESTERNAZIONE (è in sostanza libera, ma la forma più consueta è
quella SCRITTA anche se comunque ci sono altre forme): atto scritto =
intestazione, preambolo, dispositivo, luogo/data, sottoscrizione, indicazione
autorità a cui può essere presentato ricorso

ATTI E PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI


(atti rientrano nel procedimento per assunzione finale del provvedimento)
PROVVEDIMENTO è costituito da una serie di contenuti tipizzati da prassi
1) AUTORITA' EMANANTE
2) ORGANO COMPETENTE
3) RIFERIMENTI NORMATIVI
4) MOTIVAZIONE = ragione logico-giuridico-fattuale per cui riferimenti normativi si
applicano alla fattispecie concreta in esame
5) DISPOSITIVO > volizione concreta che pubblica amministrazione fa attraverso
quell'atto/provvedimento

PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DEGLI ATTI/PROVVEDIMENTI = sequenza di atti


aventi diversa natura e funzione ma preordinati ad emanazione di un provvedimento
conclusivo
Art. 1, l. 241/90 (+ l. 15/2005 e seguenti): criteri di EFFICACIA, EFFICIENZA
a) qualsiasi procedimento deve concludersi con provvedimento formale (salve ipotesi
di silenzio assenso e rigetto) e motivato
b) procedura per emanazione si deve concludere entro 90 giorni (NON FISSI)
DISCIPLINA
DIVERSE FASI NEL PROCEDIMENTO:
1) INIZIATIVA:
- D'UFFICIO: assunta direttamente da pa
- PRIVATA:
* A ISTANZA DI PARTE: si richiede a pa emissione di atto amministrativo
ampliativo
* DENUNCIA: verifica di adempimento obbligo...
* RICORSO: si richiede riesame di legittimità
* AUTOCERTIFICAZIONE
2) ISTRUTTORIA:
con l.241/90 è diventata fase pubblica
dirigente addetto a determinato settore deve nominare funzionario responsabile
del procedimento; questi compie tutti gli atti istruttori attinenti a punto 1)
(verifica presupposti che ammettono/consentono di svolgere determinata
attività) e poi deve dare COMUNICAZIONE DELL'AVVIO DEL PROCEDIMENTO a 3
tipologie di soggetti:
* DIRETTI INTERESSATI (destinatari su cui provvedimento produce effetti
diretti)
* ALTRE AMMINISTRAZIONI (COINTERESSATI) che abbiano competenza
diretta/indiretta che attenga a quell'eventuale provvedimento finale, per legge
devono intervenire
* CONTROINTERESSATI (se non vengono informati, possono poi impugnare
provvedimento): soggetti che potrebbero subire un pregiudizio; per informarli
può essere usata forma di pubblicità
* Responsabile del procedimento è tenuto nel caso in cui ritiene che
l'amministrazione debba dare provvedimento negativo deve dare istruzione a
diretto interessato, che ha 10 giorni per "convincere" amministrazione a fare
contrario
+ conferenza di servizi a fini istruttori?
3) DISPOSITIVA: può essere o di competenza del responsabile del procedimento, o
di altro organo; amministrazione manifesta al suo esterno la sua volontà; forme
di pubblicità o RICETTIZIE (raccomandata a casa) o attraverso PUBBLICITA'
LEGALE (affissione o pubblicazione su bollettini ufficiali o gazzetta ufficiale)
4) INTEGRATIVA DELL'EFFICACIA (non incide su perfezione del provvedimento, ma
su sua esecutività, obbligatorietà, impugnabilità): ci sono provvedimenti i quali
anche se perfetti (per procedura) non svolgono i loro effetti finchè non sia
intervenuto un controllo; perfezione = esiste quando si è concluso
procedimento prescritto x esistenza giuridica dell'atto; validità = immunità da
vizi
5) CONTROLLO (incide su efficacia):
- atti statali – Corte dei Conti
- atti regionali – sez. Reg. Della Corte dei Conti
- atti enti loc. - Co.Re.Co.
* silenzio-assenso
6) COMUNICAZIONE: è autonomo rispetto ad atto comunicato, serve per
consentire eventuale impugnativa
* notificazione (messo comunale, raccomandata)
* pubblicazione (GU, bollettino ufficiale, albo pretorio)

CAPACITA' DEI SOGGETTI DI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE:


1) AUTONOMIA = capacità di darsi regolamenti e atti a contenuto generale di
carattere concreto che impegnano da un lato l'autore dell'atto (pa), dall'altro i terzi di
esso destinatari
LIMITI A POTERE REGOLAMENTARE:
- RISERVA DI LEGGE = insieme di materie costituzionalmente previste che la
Cost. riserva espressamente alle leggi
- PREFERENZA DELLA LEGGE = quanto stabilito dalle leggi formali non può mai
essere contrastato dai regolamenti
2) AUTARCHIA = capacità di emanare atti e provvedimenti capaci di
costruire/estinguere/modificare posizione dei terzi senza il loro consenso
* AUTARCHIA DEI PROVVEDIMENTI: atti finali con cui amministrazione esprime
posizione
* MERI ATTI: manifestazioni inserite nel procedimento per emanazione del
provvedimento generale
LIMITI:
- NOMINATIVITA': tutti gli atti e i provvedimenti devono essere nominati in una
legge perchè l'amministrazione possa tradurla in provvedimenti amministrativi
- TIPICITA': tipizzazione degli effetti dei singoli provvedimenti nominali
NON E' OBBLIGO! Normalmente si segue ma non è tipizzato negli effetti!
3) AUTOTUTELA: rapporto tra persone giuridiche private si basa su principio di
consensualità, invece per la pubblica amministrazione c'è capacità di autotutela:
* CONTENZIOSA (ricorsi in via amministrativa)
* SPONTANEA = capacità della pa di risolvere da sè conflitti semplicemente
potenziali: quando pa si accorge di aver commesso un errore attraverso suoi
atti e provvedimenti può non fare questi atti o provvedimenti; è POTERE
STRAORDINARIO che la differenzia da privati, che per elidere contratti
necessitano di altre cose! se atto contiene elemento negativo la pubblica
amministrazione può eliderlo di sua SPONTANEA VOLONTA'
3 PRESUPPOSTI che regolano questa capacità:
1. ESISTENZA DI UN VIZIO:Il giudice amministrativo giudica accertando vizi
degli atti amministrativi; categorie di vizi:
1) VIZI DI MERITO: inopportunità del provvedimento/atto, sua diseconomicità,
sua incapacità di raggiungere scopi che amministrazione si era inizialmente
proposta; possono essere:
- CONNATURATI AL PROVVEDIMENTO
- SOPRAVVENUTI
vizi che attengono ad opportunità dell'atto amministrativo sotto profili diversi
(DISECONOMICITA', INCAPACITA' DI CONSEGUIRE EFFETTI SOCIO-ECONOMICI
che l'amministrazione si era proposta), siano essi relativi a momento di
emanazione dell'atto sia sopravvenuti
Quali autorità possono influire su pubblica amministrazione?
- utilizzo di autotutela spontanea attraverso la revoca (autorità amministrativa
che ha emanato provvedimento lo rivede entrando nel merito)
- valutazione del superiore gerarchico dell'organo amministrativo che ha
emanato l'atto in sede di esame per il ricorso (che chiamo "gerarchico")
- casi indicati da legge in cui TAR può in circostanze particolari
2) VIZI DI LEGITTIMITA'
* INCOMPETENZA (assoluta: atto emanato da organo amministrativo
diverso da quello che per legge ha potestà di provvedere; relativa: per
materia, grado, territorio, valore)
* VIOLAZIONE LEGGE (in senso ampio: rapporto di contraddittorietà fra
l'atto e una norma di legge, mancata o violata applicazione della legge;
motivazione del provvedimento assente)
* ECCESSO POTERE (violazioni di limiti interni alla discrezionalità della
pa; sviamento non disciplinato dall’ordinamento giuridico ma sulla base
di comportamenti)
1. VIZIO DELLA FUNZIONE
2. SVIAMENTO POTERE
3. INTERESSE PUBBLICO
* sono nominati e tipici! Possono far luogo a:
- NULLITA' DEI PROVVEDIMENTI: provvedimento/atto è assolutamente carente
di uno dei suoi elementi essenziali; non ha stessa valenza della nullità del diritto
comune! Ma atto continua a produrre i suoi effetti finchè autorità non dichiari
nullità del provvedimento > amministrazione pubblica ha ruolo protetto perchè
anche provvedimento nullo giuridicamente continua a produrre i suoi effetti fino
a dichiarazione di nullità! Categoria di "provvedimenti inesistenti" (mai
riconosciuti da giudici)
- ANNULLABILITA': si basa sul fatto che uno degli elementi essenziali o
accidentali (= eventuali) dell'atto sia viziato > la fa autorità amministrativa su
ricorso amministrativo, autorità giurisdizionale su ricorso giurisdizionale
a) INCOMPETENZA:
- ASSOLUTA: un organo appartenente ad altro potere dello stato diverso
da quello amministrativo, prende provvedimenti > pochissimi casi!
- RELATIVA: casi più diffusi; assunzione di un provvedimento da parte di
un organo della pubblica amministrazione che non sia competente in
base a:
* territorio (zona diversa da circoscrizione prevista; es.: prefetto >
provincia)
* materia (materie di competenza di organi)
* grado (nei casi in cui c'è gerarchia tra organi di amministrazione)
b) VIOLAZIONE LEGGE: è un vizio ricorrente, consuetudinario negli
avvisi degli organi giurisdizionali esecutivi ma anche in dipanazione
ricorsi amministrativi
1. violazione legge generale sul procedimento
2. violazione legge su procedure per procedimenti speciali
3. vizi relativi a COMPOSIZIONE ORGANI COLLEGIALI (ci sono norme per
composizione numerale e qualitativa dei collegi): nella composizione degli
organi collegiali ci sono NORME DEROGATORIE che attengono a
partecipazione di personaggi a riunioni per aspetti tecnici > questo non
costituisce violazione!
4. vizi relativi a SUBPROCEDIMENTO
c) ECCESSO DI POTERE:
1. SVIAMENTO DI POTERE: si realizza attraverso utilizzo di poteri
discrezionali ma va a incidere su CAUSA di atti e provvedimenti
amministrativi (es.: espropriazione > dichiarazione di pubblica utilità
dell'opera da realizzare)
Amministrazione pone in essere provvedimento per una causa diversa
da quella sottesa alla legge generale astratta che prevede quel
conferimento di potere
Per evitarsi indagine su cause di un atto >
2. PER VIZIO DELLA FUNZIONE [è molto diffusa perchè non comporta
per giudice la fatica che comporta sviamento]: funzione (capacità di
tradurre in un atto un potere attribuito dalla legge) viene controllata
per sapere se è viziata!
Sintomi di questo vizio:
- travisamento dei fatti
- contraddittorietà tra motivazione e dispositivo (= decisione finale)
- contraddittorietà tra provvedimenti riguardanti casi similari
- provvedimenti che diano luogo ad ingiustizie manifeste
- violazione di circolare (circolare = mero atto! > non vincolante,
invece normali sono vincolanti!) > se una circolare è vincolante (>
normale) avremo un eccesso di potere per violazione della funzione;
se circolare è emanata a mo' di valutazione NON c'è vizio!

Legge 241/90 (e successive modifiche): ATTI DI RITIRO (manifestazioni di autotutela)


• ANNULLAMENTO
- vizio di LEGITTIMITA'
- efficacia "EX TUNC"
- NO RISARCIMENTO DANNI
Presupposti
* ILLEGITTIMITA' ORIGINARIA DELL'ATTO
* INTERESSE PUBBLICO CONCRETO ED ATTUALE
Annullamento DEVE AVVENIRE IN TEMPI RAGIONEVOLI! (a tutela del principio
dell'ordinamento comunitario dell'affidamento del cittadino)
• REVOCA
- vizio di MERITO (opportunità)
- efficacia EX NUNC
- è previsto INDENNIZZO (= massimo sacrificio che amministrazione può fare
per remunerare posizioni giuridiche danneggiate) nel caso di posizioni quesite
derivanti da contratti relativi al provvedimento
• ABROGAZIONE
- nel caso in cui cambino norme che reggevano provvedimento > atto non
risponde più ad interesse pubblico
- efficacia EX NUNC
• MERO RITIRO (di provvedimenti non ancora entrati in vigore)

1) Provvedimenti della pubblica amministrazione SI PRESUMONO LEGITTIMI: per


quanto un provvedimento risulti viziato esso si presume del tutto legittimo e di
conseguenza ha applicazione in ogni caso (> verrà applicato)
> provvedimenti amministrativi sono applicabili salvo che:
– l'amministrazione in via di autotutela li annulli
– vi sia una pronuncia di un'autorità cui l'ordinamento conferisce
autorizzazione in via amministrativa di annullare l'atto
– annullamento è disposto da giudice amministrativo
2) PERFEZIONE = si è concluso procedimento prescritto per formazione atto
3) ESECUTIVITA' (dotati della capacità di essere eseguiti tutte le volte che siano
stati emanati in seguito al procedimento già spiegato) e ESECUTORIETA'
(capacità che atti hanno di essere eseguibili senza assistenza di alcuni soggetti
terzi, anche se è richiedibile assistenza della forza pubblica)
NON TUTTI GLI ATTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SONO ESPRESSI!
3 eccezioni (= per semplificare procedimenti!):
1) SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività) = snellimento attività
amministrativa in favore di iniziative di terzi: ogni atto di autorizzazione,
licenza, concezione non costitutiva, permesso o nulla osta il cui rilascio dipenda
da accertamento di requisiti o presupposti indicati dalla legge è sostituita da
dichiarazione dell'interessato che indichi che lo stesso abbia tutti i requisiti
previsti da legge di svolgere certa attività
art. 19, l.241 (l.242/2010): amministrazione può vietare prosecuzione attività
se chi ha presentato dichiarazione non possiede requisiti previsti da legge
2) SILENZIO ASSENSO: art. 20 l.241/90 > fatte salve le ipotesi dell'art.19, nei
procedimenti ad istanza di parte (ai fini di ottenere rilascio dei provvedimenti
amministrativi) silenzio equivale ad accoglimento domanda
3) SILENZIO RIFIUTO: DEVE ESSERE ESPRESSAMENTE previsto da leggi speciali >
provvedimento tacito! L'interessato può impugnare quel silenzio cui legge
attribuisce efficacia di un provvedimento formale

GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
4 diverse soluzioni:
1) GIURISDIZIONE UNICA ORDINARIA: attività della pa sottoposta a giudice
ordinario
2) G. DUPLICE: attività pa sottoposta a giudice ordinario e giurisdizione di
annullamento atti illegittimi riservata a giurisdizione amministrativa
3) G. SPECIALIZZATA: presso ogni grado di giurisdizione ordinaria c'è sezione
specializzata per controversie amministrative
4) TUTELA INDIRETTA MEDIANTE AZIONE DI RESPONSABILITA' (recurso de
amparo)
ITALIA:
– legge 2248/1865 allegato E (abolitiva del contenzioso amministrativo) >
giurisdizione unica
– legge Crispi (1889) > giurisdizione duplice
– art. 113 Cost. > "organi decentrati di giustizia amministrativa"
– legge Tar 1971 > creazione Tar + Consiglio di Stato

POSIZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE (Cost.: i terzi nei confronti della pa possono


godere sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi)
• DIRITTI SOGGETTIVI = situazione riconosciuta a un soggetto in ordine a un
bene e consistente nell'attribuzione di una serie di facoltà su quel bene;
posizioni giuridiche tutelate in via diretta dall’ordinamento di cui fruiscono i terzi
e che sono garantiti dai rapporti con altri soggetti
• INTERESSI LEGITTIMI = pretesa alla legittimità dell'atto amministrativo;
posizioni giuridiche tutelate da ordinamento in via indiretta (non nell’interesse
del soggetto che aveva interesse personale a loro tutela ma principalmente
nell’interesse della pa); aspettative che ciascun componente dell’ordinamento
ha nei confronti della pubblica amministrazione al fine di garantire corretto
svolgimento dei poteri costituzionali; OGGI: definizione di interessi legittimi non
è più strumentale ma anche SOSTANZIALE > INTERESSI LEGITTIMI = posizione
tutelata in parte nell’interesse della regolarità all’azione amministrativa, in parte
nell’interesse del soggetto (interessi legittimi sono di 2 soggetti)
• ALTRI TIPI:
- DIRITTI SOGGETTIVI CONDIZIONATI: posizioni giuridiche che possono essere
“declassate” da provvedimenti della pubblica amministrazione
- POSIZIONI GIURIDICHE ADESPOTE (senza un capo in cui insistono, poco
tempo fa non avevano tutela!) > 2 categorie:
• POSIZIONI DIFFUSE: fanno capo a una pluralità di soggetti pubblici o privati
in qualità di componenti a collettività ma non ben individuabili; oggi sono
tutelate da 3 tipi di tutele giuridiche, devono avere indici qualificanti:
* statutariamente l'ente avesse, tra i suoi fini, la protezione dell'interesse
facente capo alla collettività organizzata
* Art. 9, legge 241 > qualsiasi soggetto (sia associazioni che comitati)
portatore di interessi pubblici o privati nonché di interessi diffusi possono
intervenire nel procedimento tutte le volte in cui da provvedimento finale
può derivare loro un giudizio
* D.L. 198/2009 attuativo della legge Brunetta > in presenza di ritardo della
pubblica amministrazione o di erogazione di servizi pubblici in contrasto con
carta dei servizi, i cittadini o utenti di un servizio possono far luogo ad
azione collettiva nei confronti della pubblica amministrazione
• POSIZIONI COLLETTIVE = posizioni giuridiche che le norme intestano non a
singolo soggetto ma a componenti di determinate collettività
• 2 ULTERIORI CATEGORIE DI INTERESSI:
* SEMPLICI: interessi che – non essendo intestati a un particolare soggetto –
sono conditi da attesa di ognuno che l’amministrazione nel suo agire si comporti
secondo criteri di economicità ecc.; sono NORMALMENTE posizioni giuridiche
non tutelate salvo che non si parli di posizioni giuridiche in capo ad un
determinato soggetto > aspettative nutrite nei confronti dell’opportunità
dell’azione amministrativa
* DI FATTO: aspettative generiche; però hanno una via per ottenere qualche
forma di giustizia, perché i titolari di posizioni giuridiche di mero fatto possono
fare esposti alla pubblica amministrazione che non è tenuta a considerarli/dare
loro risposta; però se decide di rispondere ad esposto assume che il soggetto
fosse abilitato ad impugnatura (“DI FATTO” > sono privi di tutela salvo utilizzo
di esposti contro pubblica amministrazione)

TUTELA IN VIA AMMINISTRATIVA


RICORSI AMMINISTRATIVI
Può fare ricorso chiunque abbia – nei confronti dell’atto amministrativo che impugna –
un interesse diretto, attuale e personale
TERMINE GENERALE per impugnare = 60 giorni (o da notifica del provvedimento, o
da pubblicazione dell’atto qualora sia prevista cognizione legale dell’atto pubblicato, o
dalla “piena conoscenza del provvedimento”) > è termine perentorio (una volta
scoccato il 60° giorno interessato non può più ricorrere, ma solo con ricorso
straordinario)
PARTI DEL GIUDIZIO AMMINISTRATIVO:
1) RICORRENTE (parte che si ritiene lesa dal provvedimento impugnato del quale
chiede l’annullamento)
2) PREESISTENTE (PA)
3) CONTROINTERESSATI (interesse uguale e contrario a 1); interviene con un
ricorso ad “opponendum”; colui che si trova, a seguito del provvedimento
adottato dalla PA, in una posizione di vantaggio nei confronti del ricorrente; ha
quindi un interesse opposto; non vuole che ilo provvedimento venga annullato)
4) COINTERESSATI (hanno interesse ad annullamento del provvedimento
impugnato ma per motivi diversi da quelli dell’1); interviene con un ricorso “ad
adiuvandum”; colui che analogamente ha esattamente lo stesso interesse del
ricorrente ma può intervenire nel giudizio solo se riesce ad accertare
l’illegittimità in un altro modo)
• ricorso deve essere notificato almeno ad un controinteressato, ma
presidente del TAR può ordinare notifica anche ad altri controinteressati
• ricorso dev’essere depositato presso segreteria del TAR entro 30 giorni da
ultima notifica

• RICORSI GIURISDIZIONALI
• RICORSI AMMINISTRATIVI (autorità decidente = autorità amministrativa)
Regime:
– assistenza legale: non è richiesto patrocinio di un avvocato (bassi costi)
– tutela sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi
– decisione ha natura di provvedimento quindi è impugnabile
– termini: 30 giorni (o 180)
– contraddittorio tra componente principale e altre parti non è previsto in maniera
vincolante > se concorrente non notifica suo ricorso non fa niente
3 TIPOLOGIE:
1) IN OPPOSIZIONE:
* si può fare solo nei casi previsti dalla legge (è eccezionale!)
* comporta denuncia di lesione di interessi legittimi e diritti soggettivi
* è presentato direttamente ad autorità emanante
* può farlo chi ha una posizione giuridica lesa da provvedimenti in via PERSONALE,
DIRETTA e ATTUALE
* ricorso deve essere presentato entro un termine breve (5-15 giorni)
* autorità adita (= amministrazione) deve dare avvio, compiere atti istruttori,
accogliere/rigettare ricorso (è computato DIES A QUEM, non DIES A QUO!)
* notifica, pubblicazione, momento in cui soggetto che impugna ha "piena conoscenza
del provvedimento": da uno di questi momenti decorrono i termini
* OBBLIGO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE di RISOLVERE RICORSO (entro 90
giorni con provvedimento motivato; nel caso di non risposta > SILENZIO RIGETTO)
* tende a rettifica dell'atto, non ad annullamento
* regola della facoltatività
2) GERARCHICO PROPRIO:
* ammesso in via generale tutte le volte in cui vi sia, tra organo emanante e organo
che deve decidere, rapporto di gerarchia
* ricorso sempre ammesso per motivi sia di legittimità che di merito
* carattere non definitivo del provvedimento impugnato
* può ricorrervi chi è leso in modo PERSONALE, DIRETTO, ATTUALE e dal punto di
vista dei diritti soggettivi e degli interessi legittimi
* termine = 30 giorni (da data della notifica, pubblicazione, o avvenuta conoscenza)
* notifica attraverso ufficiale giudiziario o raccomandata con ricevuta di ritorno o
deposito presso la sede dell'organo ricevente o organo emanante
* ricorso dev'essere presentato almeno ad un controinteressato
* ricorso è deciso o attraverso provvedimento di accoglimento o di rigetto entro 90
giorni, da presentazione del ricorso > se no: silenzio rigetto (impugnabile)
> è ricorso molto usato perchè è a basso costo, si conclude in 40-50 giorni e non
impedisce di impugnare successivamente davanti ad autorità amministrativa
2bis) GERARCHICO IMPROPRIO: casi in cui non c'è rapporto di gerarchia tra organo
emanante e organo chiamato a decidere, ma vigilanza gerarchica; sono aggredibili in
questo modo provvedimenti di autorità che non hanno superiori gerarchici
3) STRAORDINARIO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA:
* ricorso in via amministrativa, si chiama così per ragione storica (originariamente era
al re)!
* è SEMPRE AMMESSO a tutela di lesione di INTERESSI LEGITTIMI
* ammesso nei confronti di provvedimenti amministrativi definitivi (emanati o da
autorità di vertice, o da organi collegiali)!
* ricorso deve essere presentato entro 100 giorni
* Ministro competente fa istruttoria, raccogliendo tutti gli elementi di fatto e di diritto
relativi al ricorso e fa relazione su accoglibilità o meno del ricorso stesso > Presidente
del Consiglio trasmette relazione a sezione competente del Consiglio di Stato, che dà
parere obbligatorio ma semivincolante; Presidente della Repubblica accoglie/rigetta
* se amministrazione non esegue decreto del PdR registrato in Corte dei Conti terzo
non può rivolgersi al TAR, ma deve mettere in mora pubblica amministrazione e
trascorsi i 90 giorni può impugnare ricorso ad amministrazione
* controinteressati possono – entro 60 giorni da ricorso – opporsi e richiedere che
ricorso sia trasposto in sede giurisdizionale > ricorrente deve tornare davanti al TAR

RIPARTO FRA GIURISDIZIONE ORDINARIA E AMMINISTRATIVA


GIUDICE ORDINARIO:
- è tenuto a rispettare l.2248/1865 allegato E (legge su abolizione del contenzioso
amministrativo)
- può valutare legittimità atto ma non merito e disapplicare atto tra cittadino che ha
promosso azione e pa (SOLO tra parti in causa)
Ratio per cui è stabilita competenza del giudice ordinario:
* posizione di diritto soggettivo perfetto
* comportamenti della pubblica amministrazione che incidano posizioni di diritto
soggettivo perfetto
"DOPPIA TUTELA" (diritti soggettivi – g. Ordinario; interessi legittimi – g.
Amministrativo): non c'è più dopo sent. 500/1999 > giurisdizioni autonome

AZIONI AMMISSIBILI NEI CONFRONTI DELLA PA:


• AZIONI DICHIARATIVE (giudice dichiara con sentenza che situazione è in un
certo modo)
• AZIONI DI CONDANNA (pubblica amministrazione può essere condannata a
pagare risarcimento se lede diritto soggettivo perfetto)
• SENTENZE relative al pagamento di somme nell'ipotesi in cui stato/enti locali
non abbiano pagato alcune somme di risarcimento ai danni

TUTELA INNANZI ALLA GIURISDIZIONE AMMINISTRATIVA


ORGANI DELLA G. AMMINISTRATIVA (hanno funzione giurisdizionale e consultiva nei
confronti del governo)
1) TRIBUNALI AMMINISTRATIVI REGIONALI (TAR) = organi di giustizia
amministrativa di primo grado
- istituiti da legge Tar (1971)
- si trovano in ogni regione (nel capoluogo)
- composti da giudici che hanno fatto un concorso anche se una parte di questi
giudici deriva da amministrazione; TAR giudicano nella composizione di 3 giudici
scelti dal presidente del TAR
+ TAR del Trentino-Alto Adige (nella sezione di Bolzano c'è giudice bilingue, per
il resto è uguale agli altri TAR)
COMPETENZE DEL TAR (erano derogabili fino al 16 settembre 2010):
* FUNZIONALE
* TERRITORIALE: un provvedimento emanato da una giunta regionale vale su
territorio di quella regione, e può essere impugnato SOLO presso TAR di quella
regione! > dal 16 settembre 2010 è inderogabile per evitare "SHOPPING
GIUDIZIARIO"!
ALTRE COMPETENZE che riguardano particolari soggetti della pubblica
amministrazione
COMPETENZA DEL TAR E' INDEROGABILE
Sentenze del TAR
- entro 60 giorni si può impugnare sentenza TAR presso Consiglio di Stato
(giudizio di appello) > Consiglio si pronuncia con sentenza che concerne i motivi
dell’appello del ricorrente
- Art. 104 decreto legislativo 104/2010 > Collegio – ove ritenga indispensabile
o se la parte dimostri di non aver potuto produrre documento per causa grave –
può ammettere nuove prove non imputabili al ricorrente
- quando pronuncia sentenza, Consiglio di stato può annullare o confermare la
decisione del TAR, oppure può rimettere decisione a pronuncia del TAR
- GIUDIZIO DI REVOCAZIONE (art. 395 Cod. Civ.) > nei casi in cui sentenza sia
effetto del dolo di una delle due parti o siano stati reperiti nuovi documenti
decisivi ai fini della valutazione del giudice, o se sentenza è stata decisa sulla
base di errore di fatto o se è prodotto di un dolo del giudice o contrasti con
sentenza passata in giudicato tra parti in causa; ricorso di revocazione davanti a
giudice che ha pronunciato sentenza
- Consiglio di stato è competente a giudicare anche di EFFETTI di pronuncia del
TAR > Consiglio può sospendere effetti della sentenza e disporre delle misure
cautelari opportune
2) CONSIGLIO DI STATO = organo di appello di secondo grado
- ha composizione formata per ½ da giudici provenienti dai TAR previo
concorso; per ¼, sempre per concorso, da studiosi di diritto amministrativo; per
¼ scelti dal Governo > almeno ¼ ha derivazione da amministrazione
3) CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA per la Regione Sicilia (come
Consiglio di Stato per sentenze al TAR per la Sicilia)

3 SPECIE DI GIURISDIZIONI:
1) Giurisdizione GENERALE DI LEGITTIMITA': attiene in via generale a valutare
tutte le questioni relative a legittimità dei provvedimenti amministrativi che
riguardano lesione di interessi legittimi
2) Giurisdizione SPECIALE DI LEGITTIMITA': si dà solo in casi previsti dalla
legge, ed è ESTESA AL MERITO > giudice può annullare o riformare atto
rifacendosi a GIUDIZIO DI OTTEMPERANZA (giudizio che presuppone un
precedente giudicato al quale la PA non ha dato seguito);
Es: individuo fa ricorso al TAR; sa la risposta è positiva, esso dà giudizio di
legittimità a favore del ricorrente. Se la PA non fa nulla, il ricorrente fa un
ulteriore ricorso nei confronti della PA iadempiente. Allora verrà posto un
giudice “ad acta” che deve porre in essere la sentenza del provvedimento sotto
il giudizio di ottemperanza fatto nei confronti della PA.
3) Giurisdizione SPECIALE ESCLUSIVA: al giudice amministrativo vengono
affidati – per materie elencate espressamente dalla legge – le competenze
legate sia a interessi legittimi che a diritti soggettivi; è attribuita al giudice
amministrativo ancorché gli interessati e i contro interessati da redimere
vedano la commistione di diritti soggettivi (posizioni giuridiche protette
dall’ordinamento) e interessi legittimi (posizioni giuridiche protette
indirettamente dall’ordinamento)
Criterio delle materie competenti: provvedimenti posti dalle authority; lavori
pubblici e servizi pubblici; urbanistica edilizia; paesaggistica e ambiente.
> Nell’ambito di tali materie e se ci sono commistioni di interessi legittimi o
diritto soggettivi, l’individuo non ha 60 giorni per fare ricorso al TAR ma, come
in ambito civilistico, da 50 giorni, per causa extracontrattuali, a 10 giorni per
causa contrattuali.

DIRITTO DI TRASPOSIZIONE = facoltà che ha sia l’amministrazione resistente sia il


contro interessato; entro 60 giorni dalla notifica del ricorso hanno il diritto di
richiedere il trasferimento dello stesso dalla sede amministrativa a quella
giurisdizionale (per motivi di legittimità); il ricorrente non si può opporre. Se non
viene esercitato il diritto di trasposizione il ricorrente deve indicare il ministero
competente per materia, quindi non si manda direttamente il ricorso in Quirinale. Il
ministero ha l’obbligo di nominare un funzionario istruttore che acquisirà tutte le
informazioni per poter giudicare. Egli redige poi una relazione, da cui si desume
l’accoglimento o il rigetto, che invia al Consiglio di Stato il quale esprime un parere in
via consultiva. Il parere è obbligatorio ma semivincolante, ovvero se il ministro
condivide i parere del Consiglio di Stato lo manda al Quirinale che con proprio decreto
lo assume e non è più possibile ricorso; se il ministro non è d’accordo col parere del
Consiglio di Stato ne discute col Consigli dei Ministri.
MODELLI DI AMMINISTRAZIONE
Modello tradizionale per provvedimenti (utilizzo prevalente poteri pubblicistici +
capacità di stare in pacta per approvvigionamento) > RIBALTAMENTO MODELLO
TRADIZIONALE DI AZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE > pubblica
amministrazione – nei casi in cui legge imponga utilizzo di poteri autoritativi – agisce
attraverso atti di diritto pubblico, invece agisce NORMALMENTE per atti di diritto civile
Sono 3:
1) PER ATTI PUNTUALI: modello molto tradizionale, proprio dell'amministrazione
italiana fino al '70-'72;
Meri atti e provvedimenti: attuavano decisioni sia specifiche ma anche a contenuti
generali
Discrezionalità/vincolatività
Nominatività e tipicità
Capacità della pa: autonomia, autarchia, autotutela
LEX (legge generale e astratta) dà a pubblica amministrazione POTERE (si esercita
attraverso ATTI PUNTUALI e ATTI A CONTENUTO GENERALE) > è espresso da
FUNZIONI (vincolate – una minoranza – o discrezionali; si esprimono attraverso
provvedimenti)
Difetto: attraverso l'utilizzo dei poteri discrezionali l'amministrazione può "tradire" la
ratio legis (= scopo che il legislatore si era proposto)
1bis) SUBMODELLO PER PIANI E PROGRAMMI: (dal '42)
Legge attribuiva a pubblica amministrazione potere programmatorio
LEX (generale e astratta) dà a pubblica amministrazione POTERE PROGRAMMATORIO
(è diverso da legge perchè è generale ma composto da prescrizioni NON astratte >
pubblica amministrazione esercita ampia funzione discrezionale!
"MAGLIA DI PIANO" = prescrizioni vincolate; maggiore o minore puntualità delle
prescrizioni contenute nel piano
PIANI E PROGRAMMI erano strumento neutro che serviva a fare in modo che leggi e
prescrizioni avessero loro coerenza! Non dovevano avere nessuna connotazione
ideologica
2) PER PACTA:
* ACCORDI DI PROGRAMMA: nascono da esigenze di far convergere più
amministrazioni intese a varare impegno reciproco per realizzare programmi di
servizi, attività ecc. di comune interesse; le amministrazioni che vogliono
concordare programma di azione stipulano un patto volto a realizzare finalità
comuni; disciplina particolare: ACCORDI (parti stanno nel patto per assicurare
propri interessi ma soprattutto per conseguire finalità comuni nel pubblico
interesse) > le amministrazioni pubbliche ed enti locali possono stabilire una
serie di obiettivi intesi a far sì che ciascuno dei partecipanti al patto realizzi la
parte prevista dal programma in vista di finalità comuni di pubblico interesse
- E' ISTITUTO PATTIZIO FORMALE, DI TIPO CONTRATTUALE!
- C'è OBBLIGO (per partecipare a patto) di realizzarlo!
Scopo = semplificare procedure!
* CONFERENZE DI SERVIZI: forma pattizia di accordo tra più amministrazioni
pubbliche intesa ad ottenere SEMPLIFICAZIONE DELL'ATTIVITA'
AMMINISTRATIVA; ogni amministrazione partecipa con un rappresentante, che
esprime punto di vista della propria amministrazione in ordine a una certa
fattispecie; dev'essere valutata la prevalenza di opinioni nella conferenza:
l'amministrazione procedente – una volta convocata la conferenza di servizi e
valutate le posizioni – deve fare valutazione circa le opinioni espresse nella
conferenza e decidere se la prevalenza delle opinioni è a favore o contro azione
che si va ad intraprendere
- semplifica le cose
- concentra momento della decisione
* CONCESSIONE-CONTRATTO: coesistenza di due atti (tutti e due della pa, una
volta per esercizio del potere autoritativo, una volta in veste di contraente in posizione
paritetica); elemento contrattuale è PREDOMINANTE; pa assuntrice del servizio affida
a una società/imprenditore lo svolgimento del servizio che è totalmente – a seguito di
atto concessione-contratto – gestito da privato
Norme che disciplinano contratti annessi a concessioni sono molto generiche:
contratto regola reciproci diritti ed obblighi e modalità tecniche di svolgimento del
servizio;
CONCESSIONE NETTA CONTRATTO (deve prevedere anche poteri affidati ad
agenti della società privata nei confronti dei terzi); contratto regola cose in modo
CIVILISTICO (salvo revoca della concessione, che è atto pubblicistico) > al di là
dell'atto concessionario, relazione tra i 2 stipulanti sono regolate da diritto comune
come anche rapporti tra concessionario ed utente
Concessione netta contratto
– non far gravare peso dell'organizzazione sulla pubblica amministrazione
– affida rapporto sia della pubblica amministrazione e del concessionario, sia del
concessionario e degli utenti al diritto comune
2 MODELLI USATI IN NETTA CONTRATTO:
* modello amministrativo per atti autoritativi
* modulo per pacta (per gestione servizio pubblico)
> modelli di amministrazione possono anche essere ibridati tra loro!
E' larghissimamente utilizzato per servizi pubblici (trasporti ecc.)!
Modulo della gestione per concessione-contratto = MODULO GESTORIO CHE DEVE
ESSERE IMPIEGATO ogni volta che la legge preveda ESTERNALIZZAZIONE DEL
SERVIZIO
* ACCORDI COLLETTIVI DI LAVORO E CONTRATTI INDIVIDUALI
* CONTRATTI SOCIETARI (PRIVATIZZAZIONI)
* CONTRATTI ATIPICI:
- LEASING = operazioni di locazione di beni mobili o immobili, acquistati o
fatti costruire dal locatore, su scelta e indicazione del conduttore, che ne
assume tutti i rischi, e con facoltà di quest'ultimo di diventare proprietario
dei beni locati al termine della locazione, dietro versamento di un prezzo
stabilito; scopo = realizzare interessi pubblici (principio di economicità)
- FACTORING: operazione di finanziamento (pa ha liquidità immediata)
- CONTRATTO PROJECT-FINANCING: “a 3 teste” > per la realizzazione di
opere costose per cui la pubblica amministrazione non avrebbe risorse
necessarie, essa può avvalersi di questo; è un contratto particolare: c’è un
preponente (progettazione dell’opera + progettazione relazione economico-
finanziaria la quale deve essere avvallata da istituto di credito)
1) PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
2) BANCA
3) PREPONENTE > nel caso esso venga scelto da 1) come esecutore, realizza
e gestisce opera ed eventuali flussi finanziari che ne derivano per
remunerare investimento, per restituire soldi a banca, per averne
ragionevole guadagno (BOT = Building Operative and Transfer)
Al termine dell’efficacia del contratto bene diventa proprietà della pubblica
amministrazione!
Pubblica amministrazione:
1. PREVIA DELIBERA con ragioni per cui si vale di questo tipo contratto
2. GARA tra preponente (progettatore) ed eventuali interessati a realizzare
l'opera > vincitore può essere scelto diverso da preponente; in tal caso
deve finanziare a preponente soldi per progetto
3. STIPULARE CONTRATTO (3: pubblica amministrazione, banca,
preponente) > rapporto tra banca e realizzatore sono sottostanti il
contratto

CONCLUSIONI GENERALI SU AMMINISTRAZIONE PER PACTA


– Art. 1bis l. 241/90 e successive modificazioni: la pubblica amministrazione
agisce per STRUMENTI DI DIRITTO COMUNE salvo che la legge non le imponga
di agire attraverso provvedimenti autoritativi
– non c'è limite per pa ad utilizzo di strumenti di diritto privato
– qualità provvedimenti si alza, quantità si abbassa
– ricerca di consenso dei terzi > attività consensuali! PA perde requisiti
autoritativi, mettendosi sullo stesso piano del privato!
– interessi pa su stesso piano logico degli interessi terzi > nel momento in cui si
stipula il contratto, la pubblica amministrazione e il terzo (privato) sono sullo
STESSO PIANO CIVILISTICO! > per conseguire interessi pubblici usa mezzi di
diritto privato:
– per snellimento attività amministrativa
– per evitare controversie (più difficile che succeda per provvedimenti scritti)
– perchè una serie di interessi pubblici non è appagabile senza concorso delle
volontà dei terzi!

LIMITI AD ATTIVITA' CONTRATTUALE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE


• PREVIA DELIBERA A CONTRATTARE: pubblica amministrazione declina in un
provvedimento autoritativo le ragioni sociali in base a cui ricorre a strumenti di
diritto pubblico
• gare intese a definire chi sia il miglior contraente possibile per la stessa
pubblica amministrazione
• DECRETO LEGISLATIVO 163/2006: introduzione CRITERIO DELL'OFFERTA PIU'
VANTAGGIOSA economicamente (serve per aspetto economico ma anche per
valutare qualità e organizzazione dei servizi offerti) – nei casi di URGENZA
pubblica amministrazione può usare procedura negoziata!
• VINCOLO DELLA NATURA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DELLE
FINALITA' CUI SONO DESTINATE LE RISORSE DELLA STESSA > sono vietati a
pubblica amministrazione tutti i negozi che implicano presenza di una persona
fisica
• DESTINAZIONE A FINI PUBBLICI delle naturali risorse dell'amministrazione: a
pa sono vietati tutti i contratti aleatori anche se in questa categoria sono
comprese anche le assicurazioni
• NEGOZIATI DI DONAZIONE: essendo istituti che prevedono "animus donandi"
sembrerebbero vietati alla pubblica amministrazione perchè se la pubblica
amministrazione ha un bene non può donarlo a un terzo perchè depaupera la
pubblica amministrazione a favore del terzo che ne fruisce! Patrimonio pubblico
non usato per scopi di pubblica utilità! Ma ci sono casi in cui donazioni sono
state ritenute legittime, ma erano per realizzazione di interessi pubblici

NORMATIVA
- regio decreto 2440/1923
- Costituzione: art. 97 > organizzazione dei pubblici uffici:
a) principio di LEGALITA’: occorre che vi siano disposizioni di legge che
consentono la stipulazione dei contratti
b) p. di IMPARZIALITA’: uguali informazioni per tutti e parità di trattamento
c) p. di EFFICIENZA
- Leggi regionali: materia degli appalti pubblici > Regione deve trasporre principi
della legge statale
- Testo unico degli enti locali: attività contrattuali di comuni e provincie
- Codice su contratti + NORMATIVA COMUNITARIA (preminente rispetto a quella
interna) > si applicano regolamenti comunitari (vincolanti), direttive
comunitarie (self-accepting, contengono informazioni così specifiche che non è
necessario per lo stato fare legge di accettazione della direttiva) > direttive 17
e 18/2004 della CE
a) NORMATIVA INTERNA: nessuna attenzione a privati/concorrenza (nel regio decreto
2440) > tutela dell’amministrazione ma non delle altre parti
b) NORMATIVA COMUNITARIA: finalità diversa > è tutela della CONCORRENZA FRA
OPERATORI ECONOMICI > libertà circolazione (merci, servizi, lavoratori, capitale) è
tutelata grazie a principi che tutelano concorrenza:
1 - TUTELA DELLA LIBERTA’ DI STABILIMENTO > NO
DISCRIMINAZIONE PER NAZIONALITA’; PARITA’ DI TRATTAMENTO
2 - direttive 17 e 18 > appalto pubblico: aggiudicazione degli
appalti è consentita a imprenditori, fornitori di beni, prestatori di
servizi (qualsiasi persona fisica/giuridica, gruppo o ente) > NON
deve per forza essere S.R.L o S.P.A.! > NON è RILEVANTE
POSIZIONE GIURIDICA DEI SOGGETTI, MA CAPACITA’ TECNICA!
3) PER SERVIZI
CARATTERI GIURIDICI INDIVIDUATORI DEL SERVIZIO PUBBLICO
• TESI SOGGETTIVA (De Valles): tutti quelli che ordinamento affida come
munera alla pa affinchè destini le relative prestazioni alla fruizione del
pubblico; servizio pubblico diventa parte dei compiti istituzionali di un
soggetto pubblico e deve essere organizzato in moduli!
• TESI OGGETTIVA (Potoski): servizio pubblico ha finalità di interesse generale
e può essere esercitato da Stato, enti pubblici o imprese private!
art. 43: legge può riservare originariamente o trasferire mediante esproprio
imprese che si riferiscono a servizi pubblici essenziali [...] > da questa
norma Potoski dice che prima dei provvedimenti di riserve
originarie/espropri vi erano servizi gestiti da privati
3 limiti:
1. Lettura dell'art. 43 Cost. è troppo formalistica
2. Estende troppo campo dei servizi pubblici! Ci sono servizi (attività commerciali
come supermercati ecc.) che sono rivolti al pubblico ma NON rientrano in servizi
pubblici!
3. Confonde la presenza di imprese pubbliche nel mercato economico volte ad
attività di supplenza/regolazione del mercato con servizi pubblici

ELEMENTI CHE TIPIZZANO I SERVIZI PUBBLICI:


A) Destinazione al pubblico degli utenti al fine di far fruire la comunità di
attività/prestazioni materiali, intese ad appagare scopi sociali e di regolare convivenza
B) La legge intesta alla pubblica amministrazione poteri di assumere attività come
pubblico servizio
C) TIPIZZAZIONE MODULI GESTORI: la pa, quando assume un servizio proprio,
decide anche la tipologia del modulo gestorio a meno che non sia già stato deciso
dalla legge > esso rappresenta concretamente le modalità con le quali far svolgere il
servizio e perseguire le finalità di pubblico interesse contenute nella finalità
costituzionale dei servizi
C bis (può essere presente o meno)): presenza di piani e programmi riferiti a
quello specifico servizio
D) E' costituito dai PATTI E ACCORDI in ordine alla tariffazione dei servizi, a modalità
tecniche della loro regolazione ecc.

1) Rapporto tra ente pubblico gestore e utenti > tutto dipende da legge istitutiva del
servizio in carico alla Pubblica Amministrazione:
• legge prevede che determinata attività – che è un servizio – è affidata a
un soggetto
• legge stabilisce che determinata attività – che è un servizio – è
disciplinata direttamente da una tipologia di gestione
• legge individua serie di attività che andranno a costituire un servizio e
affida a Pubblica Amministrazione il compito di individuare quali attività
assumere e quali moduli gestori utilizzare (servizi pubblici locali, che
sono definiti come "tutti i servizi di interesse locale volti ad appagare
esigenze economico-sociali della comunità amministrata)
2) Competenze tra stato e regioni

Impiego di poteri pubblicistici da parte della pa:


– legge prevede o vincola che pa assuma un servizio > pa deve emanare
provvedimenti autoritativi interni ad assunzione di quel servizio
– pa deve selezionare gli eventuali concorrenti a gara pubblica o può affidare
direttamente servizio a entità controllate dalla pubblica amministrazione stessa che
assumono servizi
– pa deve delineare i contenuti degli atti pattizi connessi ad affidamento dei
servizi
– se previsto da legge, assume i provvedimenti di programmazione del servizio
C'è fase caratterizzata da provvedimento autoritativo in cui pubblica amministrazione
riconosce alcune attività come servizio pubblico e stabilisce i suoi modelli gestori, poi
CIVILISTICO!
MODELLO PER PROVVEDIMENTI = MODELLO IMMANENTE
CARATTERI INTRINSECI DEI SERVIZI PUBBLICI:
1 – Servizi pubblici devono essere improntati a principio di ECONOMICITA' (≠ SCOPO
DI LUCRO!) > entrate e uscite delle diverse forme gestorie dei servizi pubblici devono
realizzare almeno l'equilibrio di bilancio, eccezioni per scopi sociali
2 – Principio di CONTINUITA' > pubblici servizi NON possono essere interrotti (salvo
cause di forza maggiore)
3 – Principio dell'ADEGUATEZZA + TARIFFAZIONE A COSTI SOSTENIBILI > servizi
pubblici non devono gravare su utenti in quanto tali con tariffazione sproporzionate a
capacità economiche dell'utente > se vengono praticati prezzi politici enti assuntori
devono aiutare a sostenere quota sociale di costi non riferiti a singolo utente ma a
società
4 – EGUAGLIANZA e IMPARZIALITA': principio ha carattere relativo, ma ci sono servizi
che hanno trattamento di favore nei confronti di gruppi/categorie di utenti particolari
per scopi sociali > principio che "riprende" art.3 Cost.

MODULI GESTORI DI PUBBLICI SERVIZI (le PA possono scegliere i modi per gestire le
attività al proprio interno, in base al comma 3 dell’art. 117 della costituzione)
1) MODULO PER ENTI PUBBLICI: istituzione di appositi enti pubblici deputati ad
attendere le relative attività di servizio e ad erogare prestazioni
2) MODULO IN ECONOMIA: pa assume direttamente determinato servizio e lo
gestisce in proprio
3) MODULO PER AZIENDE PUBBLICHE
4) MODULO PER CONCESSIONI-CONTRATTO (vedi pacta): gestione affidata a terzi
privati o imprese sulla base di gara ad evidenza pubblica; concessione +
accordo contrattuale > esternalizzazione del servizio ma con poteri di
programmazione per pa
5) MODULO PER ISTITUZIONI E PER FONDAZIONI:
- Comuni e Province potranno gestire servizi a scopo sociale attraverso un
apposito organismo definito “istituzione” (= organo del Comune dotato di un
proprio ordinamento, di un proprio cda e di autonomia gestoria finanziaria e
contabile; deve essere contemplata nello statuto del Comune e il consiglio
approva il regolamento che regge l’istituzione); l’istituzione ha autonomia
gestionale, contabile per l’acquisizione di beni e servizi anche se il personale è
regolato da norme pubblicistiche come se fossero dipendenti dal Comune;
funziona in base alle regole pubblicistiche proprie del Comune anche se, quando
i privati hanno rapporti con tali istituzioni, i rapporti con esse sono legate dal
diritto privato.
- Fondazioni = persone giuridiche di diritto privato per le quali si stabilisce
statutariamente che il patrimonio è finalizzato ad uno scopo, in genere di rilievo
sociale; tale figura viene gestita per gestire servizi pubblici; la legge 238/2003
stabilisce che gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di tipo pubblico
possono trasformarsi in Fondazioni (Fondazioni di diritto privato Vs Fondazioni
di diritto pubblico; per tali figure lo statuto è definito dal ministro della sanità e
dal presidente della regione, potrà così utilizzare tutti gli strumenti del diritto
pubblico, tranne quando deve provvedere all’approvvigionamento e quindi ha la
possibilità di avere rapporti di diritto privato con terzi); il direttore generale
(scelto dal presidente della regione) e il ministero della salute hanno il potere
politico sulle assunzioni mentre la costituzione dice che in ambito pubblico le
assunzioni devono essere effettuate tramite concorso.
- con la legge 328/2000 le ex IPAB (Istituto pubblico di assistenza e
beneficenza) si devono trasformare in aziende pubbliche, per il servizio alla
persona, o in fondazioni (non specificando se di diritto pubblico o privato);
anche in questo caso le assunzioni si svolgono secondo regolamenti privati.
6) MODULO PER SOCIETA' (SPA/SRL): faccia applicativa del modello gestorio per
pacta, in particolare attraverso patti societativi, oggi è il modulo che si
preannuncia vincente (la grande maggioranza dei servizi pubblici si basa su
società (pubbliche, miste o private))
L’introduzione di questo modulo ha 3 effetti giuridici:
1. Far transitare le gestioni dal diritto pubblico a quello privato, anche se non
totalmente; ci vogliono le gare e gli atti di concessione (materia disciplinata dal
diritto pubblico) ma, con il decreto legge 163/2006, anche quelle persone
giuridiche che non siano imprese pubbliche (influenza della PA) sono vincolate
al regime delle gare di tipo pubblicistico;
2. Per rispettare i principi comunitari sulla concorrenza sono necessarie gare ad
evidenza pubblica e provvedimenti di concessione (autorizzazioni o contratti li
hanno sostituiti);
3. Ai provvedimenti di concessione è connesso un contratto di servizio che
disciplina diritti e doveri del concedente e del concessionario e tutti gli aspetti
tecnici dell’erogazione del servizio, nonché i problemi relativi alla tariffazione;
mediante la carta di servizio sono inseriti i diritti degli utenti.
> in questo modo si dovrebbero coniugare interessi pubblici propri del diritto
pubblico con una gestione imprenditoriale del servizio; il legislatore pensa che,
avendo tali società scopo di lucro, si riesca e raggiungere un’organizzazione il
più efficace ed efficiente possibile.

CONTRATTO DI SERVIZIO = contratto pubblica amministrazione/gestore, con cui sono


regolati diritti ed obblighi dell'amministrazione del gestore, aspetti economici del
servizio ecc.
> passaggio da livello di disciplina amministrativa di quel servizio ai rapporti di diritto
pubblico; disciplina delle controversie è affidata a TAR ma in chiave di giurisdizione
esclusiva (decide sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi)
A) PROGRAMMAZIONE: pubblica amministrazione può emanare piani e programmi, il
rispetto dei cui contenuti viene ricordato nei contratti di servizi
B) GARE
C) CONCESSIONI
SERVIZI PUBBLICI possono avere 2 diverse discipline:
1. Basata su diritto pubblico nei casi di gestione attraverso enti pubblici
2. Basata su normali rapporti civili se servizi sono affidati a società (privata – mista –
inhouse)
OBBLIGO DEI GESTORI DI PUBBLICI SERVIZI di redigere la CARTA DEI SERVIZI (=
documento informativo)
TEMA DELLA COMPETENZA NORMATIVA sui servizi pubblici:
* PUNTO DI VISTA NAZIONALE: legge nazionale disciplina enti pubblici nazionali >
deve essere riferita non solo ad enti pubblici ma anche ad enti che gestiscono servizi
nazionali; diritto dello stato centrale a disciplinare materia dei servizi pubblici? > non
risponde a vincoli europei su concorrenza
* Competenza REGIONALE che concerne tutte le materie previste dalla Costituzione
che concernono una serie di servizi
* SERVIZI LOCALI: le norme costituzionali prevedono, al II comma dell'art.117, una
serie di vincoli di attribuzione alla legislazione nazionale > in materie tipo
concorrenza, fissazione degli status...; la legge dello stato fissa le attribuzioni
fondamentali di comuni, province, e città metropolitane > i servizi pubblici locali
hanno valenza, disciplinata da autorità pubblica, di rispetto degli standard
art.117 (IV comma) Cost.: Regioni hanno competenza esclusiva in materie non
indicate nei commi I e III > le Regioni hanno competenza esclusiva a disciplinare
alcuni servizi pubblici a livello locale

***

SFERA GIURISDIZIONALE (riformata nel 2010)


> competenza del giudice amministrativo fino a fase di giudicazione del contratto;
giudice ordinario per esecuzione
Se dopo che si è stipulato contratto TAR (perchè un altro concorrente impugna la gara
x qualche motivo) annulla la gara che cosa succede?
Decreto legislativo 53: giudice amministrativo dichiara INEFFICACIA contratto >
CONTRATTO DECADE! “Simul stabant simul cadent”

Art. 55 e seguenti del decreto legislativo 104/2010: “AZIONE CAUTELARE” > si


possono chiedere al giudice giudizi interinali con efficacia temporale (nel momento in
cui giudice si esprime sul merito del ricorso cadono misure cautelari) > effetti negativi
di un provvedimento non si verificano per quel periodo
Si può richiedere:
- SOSPENSIONE DEL PROVVEDIMENTO IMPUGNATO
- ORDINANZA CON CUI GIUDICE DECIDE CHE AMMINISTRAZIONE DEVE PAGARE
SOMMA DI DENARO a titolo cautelare
- ORDINANZA (COSTITUTIVA) che obbliga l’amministrazione a NON FACERE
- Può essere disposta revisione del provvedimento impugnato
QUALI SONO ASPETTI PER CUI GIUDICE DECIDE DI ACCOGLIERE/RESPINGERE
AZIONE CAUTELARE?
• “funus boni iuris” > esame preliminare su fondatezza della domanda del
richiedente
• PERICULUM IN MORA > se esiste pericolo nei confronti di una o entrambe
le parti (pregiudizio grave e irreparabile per il ricorrente)
MISURE CAUTELARI MONOCRATICHE > se vi è estrema urgenza di provvedere,
presidente del tribunale può assumere una delle tipologie delle misure ma lo fa nelle
more di riunione del collegio (ordinanza vale finchè collegio non si riunisce)
Art. 81 > se nel termine di un anno da presentazione del ricorso non viene fatto atto
di procedura, il ricorso è spacciato
Art. 119 > abbreviazione dei termini

GIURISDIZIONE DEL GIUDICE AMMINISTRATIVO


• LEGITTIMITA’ (tutti possono richiedere annullamento)
• MERITO: GIUDIZIO DI OTTEMPERANZA (se uno ottiene dal giudice
ordinario sentenza favorevole a sue pretese e l’amministrazione non
esegue); atti inerenti a operazioni elettorali; sanzioni pecuniarie la cui
competenza è del giudice amministrativo; contestazioni sui confini degli
enti territoriali; diniego di rilascio di nulla osta cinematografico
• ESCLUSIVA (diritto soggettivi + interessi legittimi) > competenza giudici
amministrativi: riconoscimento del danno giusto; accordi previsti da art.
11, l. 241; le DIA (art.19, l. 241); indennizzo dovuto in caso di revoca di
provvedimenti amministrativi; nullità del provvedimento amministrativo
adottato in violazione del giudicato; processi aventi oggetto le
concessioni; controversie in materia di pubblici servizi, che riguardano sia
rapporto tra gestore e utenza, sia tra gestori e PA; controversie su
esercizio di tecnologie telematiche per le telecomunicazioni; controversie
relative all’affidamento di servizi, forniture, ecc.; controversie interenti
urbanistica, edilizia ecc.; controversie su esercizio di un pubblico potere
in materia di espropriazione per pubblica utilità; tutti i provvedimenti
delle “autorità indipendenti”; controversie relative all’esecuzione dei
contratti di cui sia parte una PA
- è prevista da legge una procedura per richiesta dei danni: giudice
amministrativo non decide quanto è dovuto, ma determina CRITERI in base ai
quali dobbiamo trovare un accordo con amministrazione per stabilire quantum;
se PA ed io non troviamo accordo questione è rimessa a giurisdizione di merito
del giudice amministrativo
COMPETENZE DEL TAR DEL LAZIO (art. 135, riprendono principi sulla COMPETENZA
FUNZIONALE): sono impugnabili qui provvedimenti aventi efficacia su tutto il territorio
nazionale
SENTENZE DEI TAR sono appellabili entro 60 giorni al Consiglio di Stato; SENTENZA
DEL CONSIGLIO DI STATO può essere di un ulteriore tipo rispetto a quella dei TAR:
nell’ipotesi di accoglimento, può decidere di rimettere la decisione della questione al
TAR che aveva emanato la sentenza
> giustizia nei confronti dell’amministrazione si risolve o presso TAR o presso Consiglio
di Stato > TUTELA A TUTTOTONDO ma relativa a provvedimento/omissione di
provvedimento della PA

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