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PROVVEDIMENTO

Il provvedimento è la manifestazione del potere amministrativo volta a disciplinare


un rapporto giuridico intercorrente tra la pubblica amministrazione e un soggetto
privato per oggetto un bene della vita. È espressione del potere esecutivo (legge-
legislativo/ sentenza- giudiziario). La disciplina del provvedimento amministrativo fu
introdotta dalla legge 15 del 2005, capo quarto bis.
CARATTERI DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTARTIVO
A) TIPICITA’--> Si contrappone alla atipicità ei contratti privati (Autonomia
negoziale). I provvedimenti devono trovare fondamento nella legge.
Un'eccezione è nelle ordinanze contingenti e urgenti. Il principio di tipicità
esclude il riconoscimento di poteri impliciti.
B) IMPERATIVITA’Il provvedimento ha una forza giuridica particolare.
L'interesse pubblico prevale su quello privato.(Unilateralità del potere
amministrativo) Unilateralità, ovvero che la pubblica amministrazione può
costituire, modificare o estinguere situazioni giuridiche. Solo il provvedimento
affetto da nullità ai sensi dell'articolo 21 septies l 241/90 Non ha carattere
imperativo. Il privato è in una posizione di soggezione rispetto alla pubblica
amministrazione.
C) ESECUTORIETA’ E EFFICACIA  La legge 21 241/90. La pubblica
amministrazione per procedere non ha bisogno di una sentenza di un giudice
nel caso il privato non collabori. L'esecuzione coattiva deve essere effettuata
solo dopo diffida. L'esecutorietà presuppone che il provvedimento sia efficace
ed esecutivo. L'articolo 21 bis afferma che il provvedimento limitativo
acquista efficacia con la comunicazione al destinatario. Sono esclusi da una
comunicazione gli atti di natura cautelare e urgente.
D) INOPPUGNABILITA’Si ha quando decorrono i termini per mettere in atto i
rimedi giudiziari davanti al giudice amministrativo
-Azione di annullamento 60 giorni.
-Azione di nullità 180 giorni
-Azione risarcitoria 120 giorni
La pubblica amministrazione può annullare o revocare un suo provvedimento.
Abbiamo l’acquiescenza che rende l'atto inoppugnabile, ovvero che il
destinatario accetta l'effetto prodotto dal provvedimento in modo espresso o
tacito.
ELEMENTI STRUTTURALI DELL’ATTO AMMINISTRATIVO
1) SOGGETTOOrgano deputato ad emanare l'atto.
2) VOLONTA’ Manifestazione della volontà dell'amministrazione.
3) OGGETTO Deve essere determinato o determinabile.
4) CONTENUTOQuello che l'autorità vuole disporre, ordinare, permettere,
attestare, certificare. Può essere integrato con clausole accessorie.
5) FORMA --> Scritta, oppure digitale con firma digitale.
6) MOTIVAZIONE Deve enunciare il presupposto di fatto e le ragioni
giuridiche della decisione. Articolo tre legge 241 del 90.
Le funzioni della motivazione sono:
-promuovere la trasparenza.
-Rendere più agevole l'interpretazione dell'atto.
-Garanzia per il privato.
Secondo l'articolo 21 septies La mancanza di anche solo un elemento
essenziale è causa di nullità del provvedimento.

TIPOLOGIA DEI PROVVEDIMENTI


Abbiamo due macrocategorie: atti che limitano e atti che ampliano la sfera
del destinatario.
Atti che limitano la sfera del destinatario:
1) PROVVEDIMENTI ABLATORI REALIrestringono la sfera patrimoniale o
personale del privato(ES: Imposte, tributi).
2) PROVVEDIMENTI ORDINATORIProvvedimenti che impongono di fare
o non fare
3) DIFFIDAOrdine di cessare un comportamento che è in violazione di
norme amministrative. Fissa un termine per eliminare gli effetti
dell'inflazione. E può essere accompagnata da sanzioni.
4) SANZIONI AMMINISTRATIVEUtilizzate per reprimere illeciti
amministrativi. Spesso accompagnano le sanzioni penali. Possono
essere:
-PECUNIARIEpossibilità di oblazione.
-DISCIPLINARISi applicano a chi ha relazioni con la pubblica
amministrazione come ad esempio sospensione dell albo.
-RIPRISTINATORIEHanno lo scopo di reintegrare l'interesse pubblico
leso da un illecito.

Atti che ampliano la sfera del destinatario: l'attività dei privati è libera,
ma può interferire con l'interesse pubblico. Quindi possono essere
soggette al controllo della pubblica amministrazione attraverso: attività
di vigilanza; obblighi di comunicazione preventiva alla pubblica
amministrazione

SCIA
Appartiene agli atti che ampliano la sfera del destinatario. Articolo 19
legge 241 del 90, sono attività libere sottoposte al regime di
comunicazione preventiva.
La scia (segnalazione certificata di inizio attività) ha sostituito la DIA
(dichiarazione inizio attività) nel 2010. Il privato comunica l’inizio dei
lavori. Se la pubblica amministrazione acconsente o tace può
cominciare i lavori. Sollecita l'amministrazione a controllare se l'attività
è conforme alle norme. In caso di carenza, la pubblica amministrazione
da 60 giorni per adeguarsi alle norme. Se ciò non avviene, emana un
provvedimento di divieto attività e rimozione degli effetti. L'esclusione
dell'applicazione della scia si ha sulla salute pubblica; Difesa nazionale
e atti imposti da normativa Ue.

Atti che ampliano la sfera del destinatario sono quelli di tipo


autorizzativo:
1) AUTORIZZAZIONIl'amministrazione rimuove un limite all'esercizio
di un diritto soggettivo. Il suo rilascio presuppone una verifica di
conformità alle norme. Le autorizzazioni danno origine ai diritti in
attesa di espansione. È una controllo preventivo per verificare che
non ci siano contrasti con un interesse pubblico. Non instaura un
rapporto tra privato e pubblica amministrazione.
2) CONCESSIONIAtto con cui l'amministrazione attribuisce ex novo o
trasferisce la titolarità di un diritto soggettivo ad un privato. Tale
diritto può essere fatto valere anche nei confronti di terzi
3) LICENZESubordinate a valutazioni tecniche o di coerenza con piani
di contingentamento.
4) CONCESSIONE-CONTRATTOAttenua il carattere unilaterale della
concessione.
5) ATTI AUTORIZZATIVI DEL DIRITTO EUROPEO--> Direttiva 123/2006
Qualsiasi procedura che obbliga a rivolgersi ad un'autorità
competente per ottenere l'accesso ad un'attività.
ALTRI TIPI DI CLASSIFICAZIONE:
a) ATTI DICHIARATIVI Il momento volitivo è assente. Funzione solo ricognitiva
e dichiarativa. Sono:
1)CERTIFICAZIONIdichiarazioni di scienza su atti, fatti, qualità, Stati soggettivi.
Si realizza con la tenuta di registri, albi, elenchi pubblici.
2)ATTI PARITETICIattribuire al giudice amministrativo la cognizione di diritti
soggettivi in aggiunta agli interessi legittimi.
3)VERBALIZZAZIONINarrazione da parte di un ufficio pubblico di atti, fatti e
operazioni avvenuti in sua presenza.
4)PARERI E VALUTAZIONI TECNICHEparte di organi o enti pubblici contenenti
valutazioni di carattere tecnico di cui la pubblica amministrazione deve tenere
conto per emanare un provvedimento.

b)ATTI COLLETTIVIIndirizzati a categorie di soggetti.


c)ATTI POLITICINon sindacabili o impugnabili davanti al giudice e atti di alta
amministrazione. Esempio, nomina revoca vertici militari.
d)ATTI COMPLESSI O COLLEGIALIvolontà di più organi collegiali: derivano da un
organo collegiale.

INVALIDITA’ DELL’ATTO AMM.


-INVALIDITA’quando vi è difformità tra atto e norme che determina la lesione
di interessi tutelati dalle norme e incide sull'efficacia dell'atto in modo più o
meno radicale sotto forma di nullità o annullabilità. L'invalidità può essere:
-TOTALEessere: riguarda l'intero atto.
-PARZIALERiguarda una parte dell'atto, lasciando inalterata la validità e
l'efficacia della parte non affetta dal vizio.
-PROPRIA
-DERIVATAderiva da altro atto. La derivante può avere effetto caducante
(Travolge l'atto assunto come base dell'atto invalido) o Effetto invalidante
(Conserva i suoi effetti fino a quando non viene annullato). L'invalidità può essere
sanzionata con:
- nullità
-Annullamento
NULLITA’ inidoneità dell'atto a creare diritti e obblighi. Prevista solo in poche
ipotesi tassative perché le norme amministrative hanno carattere imperativo.
ANNULLAMENTOinidoneità in via precaria, cioè fino a quando un giudice
accerti l'invalidità e rimuova, con effetto retroattivo, gli effetti prodotti.
-ANNULABILITA’
L'azione di annullamento può essere causata da tre vizi:
- incompetenza.
-Violazione di legge.
-Eccesso di potere
Quello che varia in base al vizio è l'effetto conformativo dell'annullamento. È il
vincolo che nasce quando si emette un nuovo provvedimento che sostituisce
quello annullato. La distinzione più importante è tra:
-vizi formali: l'amministrazione può emettere un nuovo atto identico esempio,
mancanza di un parere obbligatorio.
-Vizi sostanziali: non si potrà reiterare lato annullato. Esempio mancanza di un
presupposto o requisito.
Azione di annullamento ha un termine di scadenza di 60 giorni. Non è possibile la
rivelazione d'ufficio da parte del giudice, ma solo a seguito di domanda. Insieme
può essere chiesta l'azione risarcitoria.
INCOMPERENZA RELATIVA
-Incompetenza relativaVizio del provvedimento adottato da organo o soggetto
diverso da quello individuato dalla norma. Si distingue in:
-incompetenza relativa.--> Atto emanato da organo che appartiene alla stessa
branca, settore dell'organo titolare.
-Incompetenza Assolutaatto emanato da altro soggetto.
L'incompetenza può essere:
-in materiaAttiene alla titolarità della funzione.
-Per gradoAttiene al criterio gerarchico.
-Per territorioAttiene agli ambienti in cui possono operare gli enti territoriali.
-Per valoreSuperato un certo valore, le competenze passano ad un'altro
organo.
VIOLAZIONE DI LEGGE
-VIOLZIONE DI LEGGEVizio generale e residuale. E’ violazione di legge, tutto
quanto non è incompetenza o eccesso di potere. Si distingue in:
-vizi sostanzialiContenuto dell'atto.
-Vizi formaliIncludono anche i vizi di procedura. L'articolo 21 opties comma 2 l
241/90 Introduce la dequotazione dei vizi formali che sia in due ipotesi:
-non è annullabile un provvedimento che non poteva avere che quel contenuto.
Non annullabili, quindi gli atti vincolati.
-In caso di omessa comunicazione di avvio del procedimento si hanno due casi:
1) Manca il riferimento alla natura vincolata del potere. L'atto non può essere
annullato se l'amministrazione non poteva emanare in modo diverso.
2) L'amministrazione deve dimostrare che il vizio non ha influenzato il contenuto
del provvedimento. L'onere della prova spetta all'amministrazione.
-Mancanza di motivazioneNon può giustificare l'annullamento di un
provvedimento.

-ECCESSO DI POTERE
Tipico dei provvedimenti discrezionali. Permette al giudice di censurare le scelte
dell'amministrazione. Si può avere per: sviamento della causa del potere quando
il provvedimento persegue un fine diverso da quello conferito dalla legge,
esempio, divieto di fermata auto per combattere la prostituzione.
Figure sintomatiche dell'eccesso di potere. sono una categoria aperta. Le
principali sono:
-errore/travisamento dei fattiIl provvedimento è preso sulla base di un
presupposto che davanti al Tar si riesce a dimostrare che è inesistente. Non
interessa che l'errore sia consapevole o inconsapevole
-Difetto di IstruttoriaNel caso in cui l'istruttoria sia superficiale o parziale. È un
vizio procedurale, quindi l'atto può essere riproposto con la correzione ed essere
valido.
-Difetto di motivazioneI provvedimenti devono essere nominati. Se manca del
tutto la motivazione si ha violazione di legge. Se invece è inadeguata, si ha
eccesso di potere. Il difetto di motivazione si divide in tre figure sintomatiche:
-insufficiente, incompleta, gerarchica. La motivazione non è completa.
-Incongrua, contraddittoria, illogica. Ci sono elementi non compatibili tra loro.
-Perplessa, dubbiosa. Non si capisce quale potere viene esercitato. Non risulta il
fine da realizzare. L'amministrazione può modificare la motivazione non in sede
di giudizio.

-Disparità di trattamentoIl provvedimento deve essere discrezionale. La


comparazione deve avvenire tra atti legittimi.
-Violazione di circolariViolando la norma si ha violazione di legge, ma la
pubblica amministrazione deve osservare anche le norme interne.
Giustificazione teorica delle figure sintomatiche dell'eccesso di potere.
-Possono essere ricondotte alle presunzioni civili.
-Hanno autonomia e una valenza sostanziale.
-Fanno sorgere obblighi.

NULLITA’
4 ipotesi tassative:
-mancanza elementi essenziali.
-Difetto assoluto di attribuzione e incompetenza assoluta.
-Violazione o elusione del giudicato
-Nullità testuale.
La nullità ha validità 180 giorni. La giurisdizione è del giudice amministrativo e il
vizio deve essere fatto valere con rito speciale. Il ricorso deve essere presentato
entro 10 giorni dal passaggio in giudicato dalla sentenza. Se il ricorso è accolto, il
giudice dichiara la nullità.

-Provvedimenti per porre rimedio all'invalidità.


1) Annullamento d'ufficio. Può essere emanato dalla pubblica amministrazione o
giudice? Ci sono quattro presupposti per l'annullamento d'ufficio:
-d'ufficio: provvedimento illegittimo ai sensi dell'articolo 21 che non ricade nelle
ipotesi del comma due.
-Ragioni di interesse pubblico che rendono preferibile la rimozione dell'atto e dei
suoi effetti.
-Nella motivazione devono essere ponderati tutti gli interessi in gioco.
-Fattore temporale
2) Convalida. In presenza di interesse pubblico ed entro un termine ragionevole,
il provvedimento può essere convalidato.
3) Sanatoria. Atto emanato in carenza di un presupposto che si materializza in un
secondo momento.
4) Conferma e atto confermativo. Dopo l'istruttoria il provvedimento non è
affetto da vizi. Si emana quindi un provvedimento di conferma.
5) Conversione. Simile a quella civilistica.
6) Revoca La pubblica amministrazione può revocare atti validi se l'interesse
pubblico è cambiato
7) Recesso dei contratti

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