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LO SCIOPERO NEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI

E’ un limite esterno , rispetto a quelli visti ieri che erano interni, posto dal legislatore.
Questa è l’unica normativa in limitazione al diritto sindacale, in questo caso il legislatore è
potuto intervenire perché nel caso di sciopero nei servizi pubblici essenziale si trova a
scontrarsi con altri diritti di rango costituzionale quindi è intervenuto a bilanciare diverse
libertà di rango costituzionale. Nei casi di questi scioperi il danno non è arrecato solo al
datore di lavoro, ma anche ai cittadini utenti di quel servizio (i quali non hanno la possibilità
di porre fine al conflitto).
Nel 1990 fu adottata una legge che ha dettato la regolamentazione dello sciopero dei
servizi pubblici essenziali. La normativa prevede una serie di limiti per garantire i diritti
costituzionali del cittadino . La normativa ha subito una modifica del 2000.
SERVIZIO PUBBLICO ESSENZIALE: criterio teleologico 🡪 servizi volti a garantire il godimento
dei servizi della persona costituzionalmente tutelati: vita,salute,istruzione , salute,
sicurezza, circolazione…questo elenco ha un carattere tassativo.
criterio esemplificativo -🡪 Vi è poi una specificazione dei servizi qualificabili come pubblici
essenziali per tutelare quei diritti citati prima.
LIMITI ESSENZIALI:
Il legislatore prevede che in caso di sciopero in questi servizi devono essere garantite le cd
prestazioni indispensabili. Il legislatore si limita a qualificare i servizi, ma per ciascun settore
l’individuazione della prestazione indispensabile che deve essere garantita al cittadino deve
essere individuata dai contratti collettivi. Il soggetto che si occuperà della tutela del
cittadino invece la Commissione di garanzia, di nomina del Pres. Repubblica la quale ha
autonomia politica ed è soggetto garante dei diritti e delle libertà dei cittadini. Il contenuto
dell’accordo previsto dei CC sarà valutato dalla Commissione di garanzia.
LIMITI PROCEDURALI:
Si impone che prima di arrivare a proclamare uno sciopero le parti diano avvio ad una
procedure di raffreddamento e conciliazione.
Vi è l’obbligo di preavviso di 10 giorni che è a carico del sindacato che intende scioperare a
favore del soggetto erogatore del servizio. Si deve comunicare la durata, modalità e
motivazioni. 5 giorni prima dello sciopero questo deve essere comunicato ai cittadini.
Un altro principio introdotto è quello di rarefazione degli scioperi, ovvero si cerca di non far
concentrare gli scioperi in periodi ravvicinati. RAREFAZIONE SOGGETTIVA: lo stesso
soggetto sindacale non può indire per lo stesso settore proclamare più scioperi ravvicinati.
RAREFAZIONE OGGETTIVA: diversi sindacati non possono indire scioperi per lo stesso
servizio.
[Effetto annuncio : per arrecare danno alla parte datoriale e salvaguardare la retribuzione
dei lavoratori. Avvisavano la parte datoriale dello sciopero, la quale avvisava i cittadini i
quali si organizzavano diversamente e poi si revocava lo sciopero 🡪 comportamento illecito]
COMMISSIONE DI GARANZIA:
I compiti di essa sono:1)Promuovere il momento di conciliazione tra le parti in conflitto
2)Valutazione di idoneità CC [funzione conciliativa CC]. Nel caso la Commissione di garanzia
non valutasse idoneo un cc questa formulerà una proposta. Nel caso la proposta non venga
accolta da le parti la Commissione di Garanzia deve dettare una regolamentazione
provvisoria.

ASPETTO SANZIONATORIO: La commissione di garanzia, difronte a delle violazioni, dovrà


innanzitutto segnalarle.
Sono previste 3 tipologie di sanzioni previste:
1) INDIVIDUALI = sanzioni disciplinari, quindi espressione del potere disciplinare del datore
di lavoro quindi sarà irrogata da lui su segnalazione della commissione di certificazione.
2) COLLETTIVE = irrogate all’associazione sindacale. Le sanzioni che possono erogate sono
3(anche insieme): sospensione dei permessi sindacali retribuiti (benefici retribuiti da parte
di RSA o RSU) , sospensione dei contributi sindacali, esclusione per almeno 2 mesi da
trattative sindacali.
3) AMMINISTRATIVE : riguardano i rappresentanti legali dei servizi che rogano il servizio.
Interviene ex-post.
PRECETTAZIONE
Ordinanza che ha come finalità di ricondurre l’esercizio del diritto di sciopero nei limiti
legali e negoziali previsti dal legislatore. Questo procedimento opera ex-ante, ovvero basta
che vi sia un pericolo fondato di un pregiudizio grave ed imminente. L’ordinanza di
precettazione è adottata dal presidente del consiglio nel caso di sciopero ad impatto
Nazionale o interregionale. Se invece lo sciopero ha rilievo locale sarà il prefetto preposto
ad adottare l’ordinanza. La precettazione non farà cessare lo sciopero, ma lo farà svolgere
in maniera legale.

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