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DIRITTO LAVORO LEZIONE 4- 5 OTTOBRE 2019

Il vantaggio dei sindacati che hanno firmato possono presentare le liste senza condizioni gli altri
devono avere l’appoggio dei lavoratori che costituiscono il 5% dell’unità produttiva. In una
società il processo produttivo della volontà è cosa diversa dalla esternazione della volontà e
dalla formazione della volontà di un soggetto. Quando parliamo di r.s.u diventa un problema
difficile da risolvere. I componenti dell’r.s.u. possono essere da tre a sei a nove. I componenti
delle r.s.u. delle Poste Italiane sono più di 800, se ci sono contrasti la volontà fino al gennaio
2014 questione non risolta formalmente, dal gennaio del 2015 l’art 7 dell’accordo chiarisce che
la formazione della volontà dell’r.s.u. si forma con il principio dell’unanimità e se manca a
maggioranza. L’uscita della Fiat dalla Confindustria ,che avvenne nel 2011, bisogna capire
l’importanza di questo passaggio fu eclatante. C’è una esclusività tra quei l’azienda e il
sindacato che ha concluso il contratto. L’azienda interagisce con quell’interlocutore quelli che
non firmano rimangono estranei. In Confindustria, aveva stipulato sccorod nel 1993 sulle r.s.u. e
aveva il modello delle r.s.u. come modello fondamentale. La Fiat da Confindustria voleva poter
non applicare la disciplina delle r.s.u., ma quello dell’r.s.a. ancora non c’era la sentenza della
Corte Costituzionale. La Fiat voleva la modifica dell’accordo sulle r.s.u. per consentire a Fiat di
avere l’r.s.a. perché se passava al regime di r.s.a. la Fiom sarebbe stata esclusa dalle relazioni
sindacali. La Fiat si sarebbe trovata in una relazione squilibrata. Tutti i sindacati possono
presentare le liste dei candidati, è un sistema aperto alla partecipazione di tutti quello delle
r.s.a. è escludente. La Fiom non ha più trattato anche con la sentenza della corte Costituzionale,
non avrebbe partecipato neppure al negoziato dei contratti collettivi. Mettere in collegamento il
sistema di relazioni sindacali. Fino al 10 gennaio del 2014, il sistema di regolazione della r.s.u. ,
prevedeva che 1\3 dei componenti dell’r.s.u. fosse riservato ai sindacati dei contratti firmatari.
Questa clausola era presentata in due modi come una necessità che ci fosse una presenza
garantita dei firmatari. Gli altri sindacati lo definivano un arrogante privilegio per poter
governare le r.s.u. nel 2014 nuovo accordo che elimina il terzo riservato. I componenti della
r.s.u. sono tutti contendibili. Non c’è nessuna riserva. La Confindustria nel 2014 decide di
eliminare il terzo riservato perché. Nel 2014 sistema completamente diverso dal precedente.
Nel 2014, abbiamo un sistema di relazioni collettive diverso che disciplina tutto. Il rispetto delle
regole è garantito dall’accettazione delle regole, mentre prima dalla presenza dei sindacati
firmatari dei contratti collettivi. L’accordo stabilisce che i sindacati verranno pesati in base al
numero di iscritti e ai voti che il sindacato raccoglierà nella elezione delle r.s.u. vengono contati
i numeri degli iscritti e i voti che il sindacato ha raccolto nelle elezioni delle r.s.u. per la prima
volta nel 2011 ancora non si è riusciti a contare il numero di sindacati e di iscritti. Il sistema
dell’art 39 conta solo gli iscritti, questo sistema conta anche coloro che pur non essendo iscritti
votano. Tutto sarà più chiaro e potrà operare la clausola dell’accordo. Le relazioni sindacali sono
relazini che devono essere apprezzate sul piano dei contenuti.
I diritti di cui è titolare l’r.s.a. e r.s.u.
Distinguere i diritti sindacali in base alla loro funzione:
-per comunicare: I diritti di comunicazione sono il diritto di assemblea all’art 20, il diritto di
affissione all’art 25 e il diritto al referendum art 21 questi tre diritti servono a mantenere una
relazione tra lavoratori. L’art 20 consente a ciascuna r.s.a. di chiamare i lavoratori in assemblea
e possono partecipare senza perdere la retribuzione nei limiti di 10 ore all’anno. L’assemblea è
fondamentale perché le r.s.a. e le r.s.u. parlano con i lavoratori e li convincono, è il luogo dove
si realizza l’alchimia del consenso dei lavoratori all’organizzazione sindacale. Poi c’è il diritto di
affissione di affiggere in luoghi accessibili i comunicati sindacali vuol dire che c’è una
informazione quotidiana che si può realizzare attraverso. Art 21 diritto di referendum non ha
ciascuna r.s.a. ma solo congiuntamente le tre quattro r.s.a. possono comunicare per
interpellare i lavoratori su questioni specifiche. I lavoratori esprimono il loro assenso o il
dissenso. Nell’assemblea di aggregano i lavoratori su una posizione, nel referendum si misura la
volontà. C’è una maggiore garanzia nell’espressione dei lavoratori. L’aspetto negativo è che
quando si vota si potrebbe determinare una frattura tra i lavoratori, c’è un momento di rottura.
È una democrazia che crea una divisione per questo l’art 21 afferma che si va a referendum solo
se tutte le r.s.a. sono d’accordo. È raro che ci siano questi referendum regolati all’art 21. Queste
10 ore sono per tutti i titolari del diritto, si dividono.
-garantire attività dirigenti sindacali: diritto di garanzia è il diritto di non essere trasferiti se non
previa nullaosta dell’organizzazione di appartenenza. È necessario aggiungere che i lavoratori
possono essere trasferiti a fronte di esigenze tecniche e produttive. Questo è finalizzato a far si
che quel lavoratore che opera in un certo reparto, ed è il referente di quel reparto non venga
sottratto dal contesto in cui si trova e immesso in un altro contesto. Tutela è molto forte; ci
sono altre garanzie che riguardano il tema del trasferimento. Se un lavoratore viene licenziato
potrà avere una tutela successiva per avere una immediata decisione sulla legittimità del
licenziamento; poi ci sono tutele generali che spettano a tutti i lavoratori. Art 15 e 16 vieta atti
di discriminazione per motivi sindacali che sono nulli;
-che sostengono (economicamente) l’attività sindacale: sono prevalentemente i permessi e le
aspettative che la legge riconosce ai componenti delle r.s.u., possono mantenere la retribuzione
nei limiti di un monetare di permessi stabiliti nei contratti collettivi. La legge regola permessi
retribuiti e permessi non retribuiti che consentono di realizzare attività sindacale;
Classificazione imprecisa,ma che aiuta a capire i diritti.
Sentenza 978 -2017 e 14061-2019

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