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ABBIGLIAMENTO E CONFEZIONI Aziende industriali Contratto collettivo nazionale di lavoro 09-07-2010 Dipendenti da aziende di confezione in serie di prodotti di abbigliamento Decorrenza: 1-4-2010 - Scadenza: 31-03-2013 Verbale di stipula Add, 9 luglio 2010 Tra SMI - Sistema moda Italia e la Federazione energia, moda, chimica e affini (FEMCA) con l'assistenza della Confederazione italiana sindacato lavoratori (CISL) la Federazione italiana lavoratori chimici tessili energia manifatturieri (FILCTEM) con l'assistenza della Confederazione generale italiana del lavoro (CGIL) l'Unione italiana lavoratori tessili e abbigliamento (UILTA) con l'assistenza dell'Unione italiana del lavoro (UIL) si stipulato il presente contratto collettivo nazionale di lavoro. I a) Aziende di confezione in serie appartenenti ai seguenti gruppi di produzione: - Confezione in serie di abiti, giacche, pantaloni, soprabiti e cappotti per uomo, ragazzi e bambini; divise militari e civili per enti e per Organizzazioni; abiti per religiosi. - Confezione in serie di abiti, tailleurs e mantelli per signora, ragazze e bambine. - Confezione in serie di impermeabili in cotone e in fibre sintetiche. - Confezione in serie di indumenti da lavoro e da fatica (con esclusione di ogni tipo di divisa gi regolamentato dal mansionario confezioni maschili). - Confezione in serie di abiti casual-sportwear. - Confezione in serie di abiti in pelle e succedanei. - Confezione in serie di biancheria per uomo e ragazzi; di camiceria in genere; di vestaglie; di pigiama; ecc. - Confezione in serie di biancheria per donna, ragazze, bambine e neonati; biancheria domestica e fazzoletti; rammendatura di abiti e biancheria; preparazione di ricami a mano e a macchina per abiti, biancheria, ecc. - Confezione in serie di busti, reggicalze, reggipetto, panciere, cinture elastiche, bretelle, giarrettiere, costumi da bagno e lavorazioni affini. - Confezione in serie di cravatte, sciarpe e foulards. - Confezione in serie di articoli vari: sottoascelle, spalline, imbottite, accessori sportivi ed affini in tessuto, compresa la confezione di vele, bandiere, gagliardetti, uose, ghette, assorbenti igienici, piume e fiori artificiali per ornamento, ventagli e affini, pieghettatura, oggetti cuciti in genere. - Bottoni e articoli affini. b) Aziende fabbricanti maglierie in genere (comprese le sciallerie a maglia), che adoperano qualsiasi fibra, con macchine di qualsiasi tipo e relativa confezione a mano e a macchina c) Aziende che producono qualsiasi tipo di calza con qualsiasi fibra, adoperando macchine di qualsiasi tipo, escluse le calze per uso ortopedico d) Aziende dell'industria della lana, del feltro tessuto, del feltro battuto ed articoli da caccia e) Aziende dell'industria della tessitura della seta e delle fibre artificiali e sintetiche f) Aziende dell'industria cotoniera, liniera e delle fibre affini g) Aziende dell'industria della tintoria, stamperia e finitura tessile per conto proprio e per conto terzi h) Aziende esercenti la fotoincisione di quadri e cilindri per la stampa tessile. Premessa STRUTTURA DEL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO Art. 1 (Struttura del contratto) Il presente contratto collettivo nazionale di lavoro consta di: - una premessa; - due regolamentazioni riportate rispettivamente nella Sezione prima e nella Sezione seconda; - Protocolli e allegati. Nella prima Sezione stato definito il sistema delle relazioni industriali per il settore tessile-abbigliamento-moda e sono stati disciplinati i rapporti tra le Organizzazioni imprenditoriali e sindacali firmatarie nonch quelli tra le aziende e le Rappresentanze sindacali unitarie. Nella seconda sono state definite le clausole riguardanti l'instaurazione, lo svolgimento e la risoluzione del rapporto di lavoro intercorrente tra le aziende ed i lavoratori in esse occupati. Art. 2 (Efficacia ed inscindibilit delle disposizioni concordate - Clausola di salvaguardia)
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Ai singoli componenti la R.S.U. sono attribuite le seguenti ore di permesso retribuito: - nelle unit produttive che occupano da oltre 15 fino a 120 dipendenti: 2 ore all'anno per ogni dipendente, ripartite in quote uguali tra tutti i componenti la R.S.U.; - nelle unit produttive che occupano pi di 120 dipendenti: 8 ore mensili per ciascun componente la R.S.U., con automatico trasferimento delle ore di permesso di cui all'art. 23 della legge 20 maggio 1970, n. 300.
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Art. 31 (Periodo di prova) L'assunzione pu essere fatta, d'accordo tra le parti, con un periodo di prova la cui durata non pu essere superiore a: - 8 livello: 6 mesi; - 7 livello: 6 mesi; - 6 livello: 4 mesi; - 5 livello: 4 mesi; - 4 livello: 3 mesi; - 3 livello: 2 mesi; - 2 livello: 2 mesi; - 1 livello: 1 mese. Per le assunzioni a termine di durata fino a sei mesi, la durata del periodo di prova di cui sopra ridotta della met. Il periodo di prova e la sua durata dovranno risultare comunque da atto scritto debitamente controfirmato dalle parti interessate, copia del quale dovr essere consegnato al lavoratore.
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Una riduzione fino a 6 mesi del periodo di apprendistato professionalizzante, applicabile sul terzo periodo della tabella sopra riportata, riconosciuta ai lavoratori che - prima del contratto di apprendistato - abbiano svolto presso la stessa azienda un periodo di pari durata di stage o tirocinio. L'inquadramento e il relativo trattamento economico cos determinato: - nel primo periodo di apprendistato professionalizzante: due livelli sotto quello di destinazione finale; - nel secondo periodo: un livello sotto quello di destinazione finale; - nel terzo e ultimo periodo: inquadramento al livello di destinazione finale. Gli apprendisti con destinazione finale al 2 o 2 livello super saranno inquadrati al livello di destinazione finale con decorrenza dall'inizio del secondo periodo di apprendistato. Il periodo di apprendistato professionalizzante iniziato presso altri datori di lavoro deve essere computato per intero nella nuova azienda, semprech riguardi le stesse mansioni e l'interruzione tra i due periodi non sia superiore a 12 mesi. Saranno inoltre computati, ai fini delle durate dell'apprendistato professionalizzante previste nel presente articolo, i periodi di apprendistato svolti nell'ambito del diritto-dovere di istruzione e formazione. L'intero periodo di apprendistato professionalizzante utile ai fini della maturazione dell'anzianit aziendale, anche ai fini degli aumenti periodici di anzianit; tali aumenti saranno corrisposti nelle misure previste dal livello di appartenenza. La retribuzione dell'apprendista non potr superare - per effetto delle minori trattenute contributive - la retribuzione netta del lavoratore non apprendista del livello di destinazione finale e di analoga anzianit aziendale; la stessa regola vale per il lavoratore ex apprendista che continui a godere del pi favorevole regime contributivo per un periodo successivo alla qualificazione. E' demandata alle parti al livello aziendale la definizione dell'eventuale applicabilit agli apprendisti, parziale o totale, dei premi di
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B) Periodo di apprendistato per mansioni operaie per nuovi assunti di et superiore a vent'anni Riconosciuta, per le particolari condizioni dell'industria tessile, abbigliamento, moda, l'opportunit di consentire in linea eccezionale l'addestramento a mansioni richiedenti l'apprendistato di personale di nuova assunzione non addestrato e di et superiore a 20 anni, ammesso un periodo di addestramento nelle mansioni stesse per una durata prestabilita in relazione alla natura delle prestazioni richieste e non superiore a 12 mesi, con la retribuzione contrattuale del personale di manovalanza. C) Assunzione di giovani con diploma o attestato di qualifica In attuazione dell'art. 22 della legge 28 febbraio 1987, n. 56, in caso di assunzione di giovani in possesso di diploma di qualifica conseguito presso un istituto professionale o di attestato di qualifica conseguito ai sensi dell'art. 14 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, la retribuzione massima per un periodo di sei mesi, sar pari a quella del livello immediatamente inferiore a quello di inquadramento contrattuale per le mansioni svolte. Il titolo di studio deve essere presentato all'azienda all'atto dell'assunzione in servizio. Art. 33 (Lavoratori diversamente abili) Le parti stipulanti il presente contratto, sensibili al problema delle persone disabili e diversamente abili, nell'intento di facilitare il loro inserimento in posti di lavoro confacenti alle loro attitudini e capacit lavorative, convengono di favorirne la collocazione nelle strutture aziendali con tutti gli strumenti agevolativi previsti dalla legge 12 marzo 1999, n. 68, anche nell'ambito delle convenzioni per l'inserimento, compatibilmente con le possibilit tecnico-organizzative delle aziende. In occasione di avviamenti di lavoratori disabili effettuati ai sensi delle vigenti disposizioni di legge in materia, Direzione aziendale e R.S.U. verificheranno le opportunit per agevolare l'integrazione dei soggetti ed utilizzarne al meglio le attitudini lavorative. Nel caso in cui non vengano riscontrate concrete possibilit di idonea occupazione nella struttura organizzativa aziendale, si opereranno gli opportuni interventi presso gli Organi di collocamento affinch sia realizzato l'avviamento in altra unit produttiva. A livello territoriale, nell'ambito delle verifiche delle iniziative formative di cui all'art. 24, punto 4.3, del presente contratto, si studieranno le opportune iniziative perch gli enti preposti alla formazione professionale organizzino corsi specifici di formazione professionale intesi a recuperare al mercato del lavoro soggetti disabili allo scopo di favorirne l'utile collocazione in posti di lavoro confacenti alle loro attitudini ed acquisite capacit lavorative, compatibilmente con le esigenze e le possibilit tecnico-organizzative delle unit produttive. Al fine di facilitare e rendere effettivamente praticabile quanto sopra, le parti ritengono opportuna l'individuazione a livello di unit produttiva della figura del tutor delegato dall'azienda. Le parti in sede nazionale provvederanno a definirne i compiti e le linee-guida di comportamento. Per quanto riguarda i permessi per genitori, parenti e affidatari di disabili ed i permessi fruiti direttamente dai lavoratori disabili, le aziende daranno applicazione a quanto previsto dall'art. 33, comma 3 della legge n. 104/1992. Al fine di agevolare la conciliazione tra le esigenze di tutela dei lavoratori e le esigenze organizzative delle imprese, l'azienda potr richiedere, ove possibile, ai lavoratori stessi una programmazione almeno mensile dei suddetti permessi. Eventuali necessit di variazione della collocazione temporale di tali permessi, rispetto al programma gi presentato all'impresa, dovr essere tempestivamente comunicata all'azienda. Art. 34 (Orario di lavoro) 1. Regime ordinario Per l'orario di lavoro valgono le norme di legge con le eccezioni e le deroghe relative. L'orario di lavoro normalmente di 40 ore settimanali e normalmente di 8 ore giornaliere distribuite normalmente nei primi 5 giorni della settimana. Le parti riconoscono che la qualit delle soluzioni organizzative, nella costante ricerca di un efficiente posizionamento competitivo del sistema delle imprese, si realizza anche attraverso l'individuazione di adeguate e specifiche articolazioni dell'orario lavorativo. Pertanto, per migliorare le competitivit delle imprese e le prospettive occupazionali, per incrementare l'utilizzo delle capacit produttive e ridurre i costi per unit di prodotto, per assecondare la variabilit delle richieste del mercato, le parti riconoscono idonea l'adozione - per stabilimenti o per singoli reparti o uffici, per outlet e showroom riconducibili alla filiera distributiva diretta dell'impresa, o per gruppi di lavoratori - di: - altre distribuzioni di orario nell'ambito della settimana o anche di cicli di pi settimane; - un'articolazione plurisettimanale multiperiodale dell'orario contrattuale, in base alla quale l'orario viene realizzato in regime ordinario come media in un periodo non superiore a dodici mesi, alternando periodi con orario diverso. Tali specifici schemi di orario o diverse distribuzioni o articolazioni dell'orario settimanale saranno concordate dalle parti a livello
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Gli aumenti periodici decorreranno dal primo giorno del mese successivo a quello in cui si compie il biennio di anzianit. Essi non assorbono n possono essere assorbiti da eventuali aumenti di merito o superminimi salvo, per questi ultimi, i casi in cui tale assorbimento sia previsto. Gli aumenti periodici fanno parte della retribuzione contrattuale nazionale di cui al punto 1 dell'art. 45 del presente contratto e per gli operai non saranno considerati agli effetti dei cottimi e delle altre forme di retribuzione a incentivo. In caso di passaggio di livello successivamente all'entrata in vigore della nuova regolamentazione il lavoratore conserver in cifra l'importo maturato e avr diritto a ulteriori aumenti periodici di anzianit biennali del nuovo livello fino a concorrenza con l'importo massimo raggiungibile nel nuovo livello. La frazione di biennio in corso al momento del passaggio di livello, sar utile agli effetti della maturazione del successivo aumento periodico. L'anzianit trascorsa in periodo di aspettativa per cariche pubbliche o sindacali di cui all'art. 31 della legge 20 maggio 1970, n. 300 e per le cariche pubbliche previste dalla legge 27 dicembre 1985, n. 816 e successive modificazioni ed integrazioni, considerata utile ai fini della maturazione degli aumenti periodici di anzianit. Norma transitoria Per i lavoratori che alla data del 28 settembre 1993 risultavano assenti in virt delle aspettative richiamate all'ultimo comma del presente articolo, l'intero periodo di aspettativa viene considerato utile ai fini della maturazione degli aumenti periodici di anzianit. Nota a verbale Per il personale gi in forza al 30 giugno 1979 restano fermi i trattamenti previsti dalla norma transitoria all'art. 35 - Parte generale del c.c.n.l. 17 dicembre 1979 riportata in allegato (Allegato F). Art. 48 (Corresponsione della retribuzione) La retribuzione deve essere corrisposta ai lavoratori nei termini e con le modalit in atto nelle singole aziende. Il pagamento deve essere comunque effettuato entro 7 giorni dalla scadenza dei termini di cui al precedente comma; in linea eccezionale ed in caso di comprovata necessit il termine pu essere elevato fino ad un massimo di 10 giorni. Se l'azienda ritarder oltre tali 10 giorni, decorreranno a favore dei lavoratori gli interessi sulla somma corrisposta in ritardo nella misura del 2% in pi del tasso ufficiale di sconto. Qualora il ritardo nel pagamento superi i 30 giorni decorrono di pieno diritto gli interessi nella misura del 5% in aggiunta al tasso ufficiale di sconto. Nel caso in cui l'azienda ritardi il pagamento delle competenze di cui sopra oltre i 15 giorni, il lavoratore potr risolvere il rapporto di lavoro con diritto all'indennit sostitutiva di preavviso. All'atto del pagamento della retribuzione verr consegnata una busta o prospetto equivalente, in cui dovranno essere distintamente specificati: il nome, cognome e qualifica professionale del lavoratore, il periodo di paga cui la retribuzione si riferisce, nonch le singole voci ed i rispettivi importi costituenti la retribuzione stessa e la elencazione delle trattenute. Tale busta o prospetto paga deve portare la firma, sigla, o timbro del datore di lavoro o di chi ne fa le veci. Il lavoratore ha diritto di reclamo sulla rispondenza della somma pagata a quella indicata sulla busta paga, o prospetto, a condizione che avanzi tale reclamo all'atto del pagamento. Tale diritto al reclamo non necessario che sia esercitato all'atto del pagamento per gli errori contabili o di inquadramento professionale. Tanto in pendenza del rapporto di lavoro, quanto alla fine di esso, in caso di contestazione su uno o pi elementi costitutivi della retribuzione, dovr essere intanto corrisposta al lavoratore la parte della retribuzione non contestata, contro rilascio da parte del lavoratore stesso della quietanza per la somma corrisposta. Cessione di quote della retribuzione L'eventuale cessione a terzi di quote della retribuzione potr avvenire alle seguenti modalit, previa notifica del credito al datore di lavoro: a) la trattenuta non potr essere superiore ad un quinto della retribuzione e sar calcolata mensilmente sulle competenze spettanti al
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