Rappresentanze Sindacali in Azienda

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RAPPRESENTANZE SINDACALI IN AZIENDA

Sono le RSA e le RSU. Si tratta di coloro che rappresentano gli interessi dei lavoratori in
azienda nei confronti della controparte( datore di lavoro). Il ns ordinamento giuridico
prevede 2 forme ddi rappresentanza: le RSA previste dal legislatore , mentre le RSU sono
state previste da un accordo interconfederale. Il legislatore prevede le 2 forme come
ALTERNATIVE , quindi all’interno del’azienda ci può essere solo un modello (non possono
coesistere).
RSA:Creato dal legislatore statutario con la legge 300/70 . E’ un modello tramite il quale IL
LEGISLATORE PROMUOVE UNA FORMA DI RAPPRESENTANZA IN AIENDA ovvero il
legislatore è intervenuto per promuovere un organizzazione interna per i diritti e alle
richieste dei lavoratori. Quindi riconosce un’azione sindacale aziendale qualificata. Questa
legge , soprattutto l’art 19 SL, non si pone in contrasto con il primo comma del 39. La
norma è legittima perché non impone un modello, ma promuovere e a favorire la
formazione di questa forma di rappresentanza sindacale (ma non impedisce che possa
essere svolta da soggetti diversi). E’ un modello non imposto, ma semplicemente
privilegiato.
L’art 19 SL prevede che possano essere costituite le RSA ad iniziativa dei lavoratori ad ogni
unità produttiva, ovvero i lavoratori hanno la possibilità di promuovere la costituzione di
una RSA ma non sta a loro nominare poi il rappresentante sindacale (la quale è rimessa alle
associazioni sindacali). Il ruolo dei lavoratori è solo quello di promuovere la formazione, poi
la nomina dei rappresentati spetta ad altri (ovvero sono nominati dall’alto e non risponde
direttamente ai lavoratori). L’elemento che contraddistingue e differenzia le RSA dalle RSU è
che i rappresentanti NON SONO NOMINATI DAI LAVORATORI. Per l’estenzione dell’efficacia
del CC si fa un referendum in quanto le RSA non sono nominate dai lavoratori.
Le associazioni che possono nominare i rappresentati delle RSA sono inserite nelle lettere a
e b dell’art 19, il testo originale prevedeva che (alla lettera a ) potevano nominare i
rappresentanti delle RSA dalle associazioni aderenti alle confederazioni maggiormente
rappresentative sul piano nazionale O (lettera b) dalle associazioni sindacali firmatarie dei
CC nazionali e provinciali applicati all’unità produttiva.
Nella lettera a si parla di rappresentatività quindi non si parla nemmeno di un fenomeno
giuridico perché si fa riferimento alla capacità del sindacato di riuscire a rappresentare i
lavoratori. Nel 1995 fu approvato un referendum popolare che portò all’abrogazione della
lettera a e delle parole “nazionali e provinciali” della lettera b. Dopo il 95 le RSA potevano
essere costituite da iniziativa dei lavoratori, ma la nomina poteva provenire dalle
associazioni sindacali firmatarie dei CC applicati all’unità produttiva di qualsiasi livello
(nazionale, provinciale o aziendale). Ampliando cosi la platea delle associazioni che
potevano concorrere alla nomina dei rappresentanti. Dagli anni 2000 in poi si perderà il
concetto di maggiore rappresentatività sostituito dal concetto di sindacato
comparativamente più rappresentativo. Il legislatore ha quindi adottato un criterio più
restrittivo : la potestà derogatoria la attribuisco ai sindacati comparativamente più
rappresentativi 🡪 risposta al legislatore alla modifica dell’art 19 del 95.
Altra precisazione della lettera b va fatta sul termine “firmatarie” , infatti anche la Corte
Costituzionale si è chiesta se possono nominare un rappresentante anche quelle
associazioni che non hanno negoziato in modo attivo alla trattativa sindacale abbiano poi
sottoscritto il CC. Se si fosse accettato questo concetto si sarebbe andati contro il principio
di rappresentanza . Quindi si intende, nella lettera b, solo le associazioni che hanno
partecipato attivamente alla contrattazione. Altro interrogativo, posto recentemente,
riguarda la possibilità di nomina di un rappresentante da parte di un’associazione sindacale
che ha partecipato attivamente alla contrattazione, ma alla fine non ha sottoscritto in CC.
Nel 2013 la Corte Costituzionale ha aggiunto una precisazione all’art 19 la quale prevede
che l’associazione sindacale, pur non firmataria, abbia comunque alla negoziazione per
questo può nominare un rappresentante sindacale.
RSU:Istituite con accordo interconfederale del 93. L’introduzione di questo modello
subordinato alle criticità elettiva delle RSA. L’elemento maggiormente caratterizzante delle
RSU è che è un modello alternativo e la scelta spetta ai lavoratori. L’altra caratteristica che
lo differenzia dalla RSA è la natura elettorale, la quale è INTERAMENTE elettorale e per
niente sindacale. (dal 93 al 2009 era per 2/3 elettivo). Le modalità : liste con i candidati
presentate da:
a) Associazioni sindacali aderenti alle confederazioni firmatarie del TU
b) associazioni sindacali che accettano i contenuti del TU e che la lista sia corredata da
firme pari al 5% dei lavoratori dell’impresa.
Ovviamente tutti i diritti riconosciuti alla RSA sono attribuiti anche al RSU dal 93.
I ruoli delle RSA e RSU:
-Soggetti negoziali della contrattazione collettiva aziendale
-Soggetti negoziali degli accordi gestionali aziendali
- Titolari dei diritti sindacali legati all’attività sindacale in azienda.
Art 28 Statuto Lavoratori
E’ la norma preposta a garantire l’effettività del principio costituzionale e dei diritti e
derogative previste dal legislatore nel titolo 3 SL. L’art 28 reprime i comportamenti
antisindacali del datore di lavoro (qualunque comportamento che impedisce o limita
l’esercizio dell’attività sindacale).
In caso di comportamento antisindacale , l’organismo locale dell’associazione nazionale
sindacale che vi abbiano interesse, detiene la legittimazione attiva.
Sul piano processuale il giudice deve reperire informazioni ed essere velocemente
esecutivo perché l’effetto deve essere immediato in modo tale da far cessare il
comportamento del datore di lavoro ripristinando la situazione ex ante. Il lavoratore sarà
anche risarcito.

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