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COPYLEFT

Il copyleft un modello alternativo di gestione dei diritti d'autore: alternativo rispetto alla prassi tradizionale che vuole tali diritti trasferiti in blocco e con parametri standardizzati. Il copyleft si fonda sul diritto d'autore ed grazie a quest'ultimo che pu sussistere e funzionare. Le licenze copyright non sono altro che documenti atti a disciplinare la distribuzione di opere dell'ingegno. Con questi strumenti, il detentore dei diritti chiarisce al pubblico quali diritti intende riservarsi sull'opera e di quali intende invece spogliarsi. Dobbiamo infatti ricordare che, nonostante la prassi consolidata veda quasi sempre il trasferimento in blocco di questi diritti, l'art.9 della legge italiana sul diritto d'autore L.633/1941 stabilisce che essi rimangono fra loro indipendenti. Copyright vs copyright Il copyright nato con lo scopo di promuovere l'industria culturale. Si rivolge principalmente al diritto di copiare, quindi al diritto di riprodurre e distribuire sul mercato copie di un'opera. Dunque ogni autore pu vantare sulla sua opera dei diritti di tipo patrimoniale che tendenzialmente cede per mezzo di un contratto e in cambio di denaro ad un soggetto imprenditoriale. Da quel momento e per tutta la durata dei diritti trasferiti con il contratto, il soggetto imprenditoriale (l'editore) a gestire le sorti dell'opera in questione. Nel diritto d'autore italiano l'autore, anche dopo un'eventuale cessione dei diritti patrimoniali sull'opera, pu conservare un certo controllo sulla stessa. Questo perch il diritto d'autore prevede in capo all'autore un fascio di diritti pi ampio, aggiungendo a quelli di tipo patrimoniale anche diritti morali. Copyleft e contratti Se nel modello copyright tradizionale avevamo dei soggetti pi determinati come autore e editore, nel modello copyleft abbiamo solamente un soggetto determinato, colui che decide di applicare una licenza copyleft alla sua opera, nonch titolare dei diritti di tutela e di sfruttamento economico della stessa, ovvero il licenziante che coincide con l'autore. Dall'altro lato abbiamo il licenziatario che soggetto ipotetico/indefinito che utente dell'opera e destinatario dei termini del contratto-licenza Si tratta quindi di disciplinare, mediante negoziato giuridico, i termini con cui l'utente pu usufruire del bene immateriale. Si tratta di un contratto a prestazione corrispettive nel quale la prestazione del licenziante (autore) consiste nel concedere la possibilit di utilizzare l'opera, mentre la prestazione del licenziatario (utente) consiste nel non fare ci che non viene espressamente autorizzato dall'altro soggetto (obbligo di fare e non fare). Nell'ordinamento la licenza un atto giuridico caratteristico

del diritto amministrativo ed appunto relativo all'autorizzazione a svolgere alcune attivit regolamentate per legge. Il copyleft per non ha nulla a che fare con il diritto amministrativo, ma attiene alla sfera del diritto privato. Contratti per adesione Dal punto di vista del consenso, si pu correttamente fare riferimento alla disciplina istituzionale dei cosiddetti contratti per adesione: la licenza copyleft sarebbe cos equiparata a quei contratti di massa che un'impresa conclude con un gran numero di persone. La dottrina italiana prevede una normativa completa e articolata per i contratti per adesione: quei contratti in cui solo una parte ad esprimere le modalit di gestione del rapporto giuridico, mentre l'altra parte pu solo scegliere di accettare o rifiutare in toto le condizioni predisposte dalla controparte. Si tratta sempre e comunque di contratti bilaterali, in cui avviene idealmente l'incontro fra la volont di almeno due parti: il licenziante (autore) (determinato) e il licenziatario (utente) ( indeterminato). Gli artt.1341-1342 cc chiariscono le condizioni generali del contratto: l'art. 1341 cc prevede l'invalidit di alcune tipologie di clausole qualora non fossero specificatamente approvate per iscritto l'art. 1342 cc, nel caso di contratti conclusi mediante moduli predisposti, prevede l'automatica prevalenza di clausole aggiunte al testo standard Queste condizioni sono predisposte da uno solo dei due contraenti, ma sono efficaci solo se la parte che le ha predisposte abbia fatto in modo di garantire che l'altro contraente, usando l'ordinaria diligenza, sarebbe stato in grado di conoscerle. A queste due si aggiungono le previsioni previste per la disciplina dei contratti del consumatore con gli art. 1469 bis e seguenti. Quello che interessa avere la conferma che si tratti di un contratto bilaterale in cui avviene idealmente l'incontro fra la volont di due parti: il licenziante e il licenziatario. Il primo nei termino previsti dalla licenza con l'atto di allegare la licenza all'opera; il secondo esprime l'accettazione dei termini della licenza per fatto concludente (art.1237 cc), cio attraverso un comportamento che inequivocabilmente lasci trasparire la sua intenzione ad accettare. La qualifica delle licenze copyleft come contratti la posizione dei giuristi. Ci sono inoltre alcune licenze opencontent che si autoprofessano esplicitamente come contratti: l'esempio dei CC. Nonostante i dubbi di validit di contratti basati su una sorta di esternazione automatica del consenso, la maggior parte delle licenze riportano un disclaimer (avvertenza) preliminare che sembra proprio fare riferimento ad una sorta di automaticit.

Copyleft e SIAE La SIAE svolge attivit di intermediazione nella gestione collettiva dei diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno. Il sistema legislativo italiano sul diritto d'autore le attribuisce da un lato una posizione monopolistica e dall'altro alcune specifiche funzioni di controllo sul mercato dell'editoria. L'esclusiva riservata alla SIAE in fatto di gestione di alcuni importanti diritti fa s che gli autori si trovino in una situazione di scelta speculare: o decidere di non avvalersi dei servizi di tutela delle opere offerti da un organo simile (scelta che rimane perseguibile come previsto dal 4 comma dell'art.180 l.a); oppure scegliere di avvalersi dei servizi della SIAE secondo i termini e le forme previste dallo statuto dell'ente. La SIAE esercita un'attivit in sostituzione dell'autore o avente causa, per finalit di coordinamento e di interesse generale, attraverso un meccanismo di standardizzazione dei rapporti e di forfetizzazione delle situazioni. (http://creativecommons.cnr.it/Esclusiva180_iCommonsItaly.pdf) Un caso pratico che si pu prospettare e che non poi cos improbabile quello dell'autore iscritto alla SIAE che decida di rilasciare un'opera con licenza opencontent: questi dovrebbe fare i conti con il dettato dell'art.1 del Regolamento SIAE: l'iscrizione comporta il conferimento alla societ del mandato per l'esercizio di tutti i diritti su tutte le opere di competenza delle sezioni per le quali l'iscrizione dispiega i suoi effetti. Secondo l'art.2 il rapporto associativo ha durata di 4 anni ed tacitamente rinnovabile di quadriennio in quadriennio. L'art.3 del regolamento SIAE afferma che L'iscrizione comporta il conferimento alla SIAE del mandato per l'esercizio di tutti i diritti su tutte le opere di competenza delle sezioni per le quali l'iscrizione dispiega i suoi effetti. Quindi l'iscritto alla SIAE perde necessariamente ogni possibilit di gestire autonomamente i diritti sulle sue opere. Si aggiunge inoltre la disposizione dell'art.27 dello stesso regolamento in cui si vieta all'iscritto SIAE di rilasciare direttamente permessi di utilizzazione, anche se a titolo gratuito. Un ultimo problema quello dei bollini SIAE. Che devono essere obbligatoriamente apposti sui supporti contenenti alcune tipologie di opere (programmi per elaborare, programmi multimediali, suoni, voci, immagini in movimento) e distribuiti a fine di lucro. La questione dei bollini SIAE molto dibattuta in ambito di produzione e promozione di opere distribuite sotto copyleft, possibile infatti, rispettando alcuni requisiti, ottenere l'esenzione dall'obbligo di apporre i bollini (www.lugroma.org/contenuti/doc/legale) Funzionamento delle licenze Dato che la prassi del copyleft basata su una libert di scelta attribuita dalla legge all'autore, il caso di ribadire che tali documenti/contratti rimangono nella sfera d'interesse del dritto privato. Alla base c' il cosiddetto principio dell'autonomia contrattuale sancito dall'art.1322 cc: le parti possono

liberamente determinare il contenuto nei limiti imposti dalla legge. Le parti possono anche concludere contratti che non appartengono ai tipi aventi una disciplina particolare, purch siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l'ordinamento giuridico. Tali licenze non necessitano alcuna ratifica a livello legislativo o amministrativo. Le licenze non sono legali o illegali, ma si pu parlare piuttosto di validit o invalidit delle clausole in esse contenute. Il diritto civile non fa altro che stabilire i limiti e le forme entro cui i privati possono disciplinare i loro rapporti, fornendo gli strumenti per tutelare i propri interessi in questione. La licenza funziona giuridicamente fin quando non nasce una controversia relativa alla sua interpretazione e quindi fin quando non viene portata di fronte ad un giudice civile, che dovr dire quale sia l'interpretazione corretta. Ma affinch una licenza di quel tipo sia portata all'attenzione del giudice, necessario che nasca una vera e propria causa civile fra le parti coinvolte nelle attivit di diffusione dell'opera. Questi soggetti possono essere il licenziante, un licenziatario o un soggetto intermedio.

CREATIVE COMMONS
L'obiettivo dei Creative Commons quello di realizzare un livello di copyright ragionevole, cercando di facilitare la creazione di opere sulla base di lavori altrui, rendendo semplice agli autori sostenere che altri siano liberi di attingere al loro lavoro e di creare su di esso. Tutto grazie a semplici tag legati a descrizioni che le persone possono leggere e a licenze libere che la gente pu vincolare ai propri contenuti. Questi tag vengono poi collegati alle versioni delle licenze che il computer in grado di leggere e che gli permettono di identificare automaticamente il contenuto per cui possibile la condivisione. L'insieme di questi tre elementi: una licenza legale una descrizione che le persone possono leggere tag che la macchina pu leggere costituiscono una licenza Creative Commons. La quale rappresenta una garanzia per la libert di chiunque vi abbia accesso. Il contenuto viene contrassegnato dal marchio CC, che non sta a significare l'eliminazione del copyright, ma la concessione di determinate libert. I limiti di queste libert dipendono dalle scelta operate dall'autore, egli pu scegliere: una licenza che consenta qualsiasi utilizzo, purch venga citata la paternit una licenza che permetta soltanto l'uso non-commerciale una licenza che conceda qualsiasi utilizzo purch le medesime libert siano riconosciute agli utenti successivi, oppure che consenta qualsiasi uso con l'esclusione di quello derivato una licenza che permetta l'utilizzo di estratti parziali, purch non se ne ricavino copie integrali una licenza che accordi qualunque utilizzo in campo didattico Queste opzioni stabiliscono cos, oltre all'impostazione predefinita della legge sul copyright, una serie di libert. Le Creative Commons puntano perci a costruire un ordine di contenuti, governato da un livello ragionevole di normativa sul copyright, sul quale altri possano costruire. Lo scopo non combattere contro i sostenitori del tutti i diritti riservati. Il Creative Commons, non in competizione con il copyright: ne un complemento. Il suo obiettivo non eliminare i diritti degli autori, ma facilitare ai creatori l'esercizio dei propri diritti in un modo pi flessibile e meno oneroso. La CC una formula di diritto d'autore su misura, con un solo tratto comune: in tutti i casi, un contenuto protetto dalla CC pu essere riprodotto e diffuso gratuitamente, cosa che la rende una licenza di libero accesso. L'autore definisce poi le condizioni alle quali accetta il principio di libera circolazione

Uno degli equivoci pi fuorvianti consiste nel confondere CC con una visione alternativa di un ente di gestione dei diritti d'autore presenti in ogni stato. In Italia, dove la SIAE gode di una situazione monopolistica, molti artisti, nel momento in cui si iniziato a far conoscere il fenomeno CC, hanno pensato di essere di fronte a un altro ente di gestione. Enti come la SIAE e CC si muovono su due piani diversi. Con l'attuale regolamento SIAE l'utilizzo di licenze di libera distribuzione risulta incompatibile con il mandato attribuito alla SIAE per la gestione dei diritti d'auotre sulle proprie opere. La licenza d'uso uno strumento giuridico con il quale il detentore dei diritti sull'opera regolamenta l'utilizzo e la distribuzione della stessa. Si tratta quindi di uno strumento di diritto privato che, fondandosi sui principi del diritto d'autore, si occupa di chiarire ai fruitori dell'opera cosa possono fare e cosa non possono fare con essa. Non la licenza CC a tutelate l'opera, sono i principi di diritto d'autore a tutelare l'opera, mentre la licenza di libera distribuzione si muove proprio nel senso inverso. Una delle principali funzioni di una licenza di libera distribuzione proprio quella di autorizzare utilizzazioni dell'opera che non sarebbero normalmente consentiti nel modello di copyright tradizionale, cio il modello all right reserved. Per lo stesso principio l'applicazione di una licenza d'uso nulla ha a che fare con l'acquisizione dei diritti su di essa e tanto meno con l'accertamento e la tutela della paternit. L'applicazione di una licenza d'uso attiene a una fase successiva rispetto all'acquisizione dei diritti e all'acquisizione di una prova della paternit dell'opera. Di conseguenza l'autore prima acquisisce i diritti sull'opera e poi decide di regolamentarli attraverso l'applicazione di una licenza. Tre forme estetiche delle licenze Legal code: la licenza vera e propria, cio quella rilevante a livello giuridico. un documento formato da otto articoli, in cui si disciplina la distribuzione dell'opera e l'applicazione della licenza. Commons deed: non una licenza, semplicemente un utile riferimento per capire il Legal Code, di cui rappresenta un riassunto. Il Commons deed riassume dunque in poche righe il senso della licenza e rimanda con un link al Legal Code. Digital Code: sono una serie di metadati che rendono la licenza facilmente rintracciabile dai motori di ricerca. I metadati sono delle informazioni aggiuntive che noi possiamo allegare a qualsiasi file digitale.

Caratteristiche CC Le licenza CC si ispirano ad un modello alcuni diritti riservati, ci significa che il detentore dei diritti sull'opera, applicando una licenza CC, sceglie di riservarsi solo alcuni dei diritti che la legge gli garantisce. Ogni licenza richiede che il licenziatario (autore): ottenga il tuo permesso per fare una qualsiasi delle cose che hai scelto di limitare (usi commerciali, creazione di un'opera derivata ecc) mantenga l'indicazione di diritto d'autore intatta su tutte le copie del tuo lavoro, in modo tale che sia sempre chiaramente individuabile chi il detentore dei diritti e qual' il tipo di licenza da lui scelto Faccia un link alla tua licenza dalle copie dell'opera, e nel caso di copie non digitali, indichi chiaramente come poter risalire al testo della licenza non alteri i termini della licenza: modificare i termini della licenza senza averne titolo comporta una violazione dei copyright non usi mezzi tecnologici per impedire ad altri licenziatari di esercitare uno qualsiasi degli usi consentiti dalla legge: le licenze CC infatti consentono l'applicazione dei sistemi di digitale rights management Ogni licenza permette che i licenziatari (utenti): facciano copie dell'opera con qualsiasi mezzo e su qualsiasi tipo di supporto distribuiscano l'opera attraverso i pi disparati circuiti. Comunichino al pubblico cambino il formato dell'opera. Struttura CC Le licenze CC si strutturano in due parti: 1- si indicano le libert che l'autore vuole concedere sulla sua operazioni. Tutte le licenze consentono la copia e la distribuzione dell'opera, utilizzando il Commons Deed. Solo alcune consentono anche la modifica dell'operazione 2- chiarisce a quali condizioni possibile utilizzare l'opera: attribuzione: obbligo di riconoscere la paternit dell'opera nei modi indicati dall'autore. Questa clausola sempre presente e indica che ogni volta che utilizziamo l'opera, dobbiamo segnalare in modo chiaro chi l'autore non opere derivate: il fruitore non pu alterare o trasformare il lavoro dell'autore, n

utilizzarlo per crearne uno nuovo. non commerciale: definisce l'impossibilit di adoperare l'opera per scopi economici. Significa che, se distribuiamo copie dell'opera, non possiamo farlo in una maniera tale che sia prevalentemente intesa o diretta al perseguimento di un vantaggio commerciale o di un compenso monetario privato. Per farne tali usi, necessario chiedere uno specifico permesso all'autore. Il senso della licenza Non Commerciale piuttosto questo: l'autore concede alcuni diritti, ma si riserva quello di sfruttamento commerciale dell'opera. Dunque solo lui pu decidere in quali modi di commercializzare l'opera, eventualmente cedendo l'esercizio di questo diritto esclusivo ad un soggetto imprenditoriale (l'editore) con il quale l'autore potr pattuire un determinato compenso economico. Questa opzione davvero utilissima perch consente che si realizzi l'incentivo economico che sta alla base del diritto d'autore; ma nello stesso tempo fa s che l'opera possa acquisire una certa visibilit in un contesto non commerciale. Il concetto di non commerciale non coincide con quello di senza scopo di lucro, tant' che gli enti non lucrativi possono tranquillamente svolgere anche attivit commerciali, bench a determinate condizioni. condividi allo stesso modo: obbliga l'utente, in caso di alterazione o trasformazione del prodotto, nonch del suo impiego per la creazione di uno nuovo, di distribuirlo con una licenza identica o equivalente a quella posta sul lavoro in questione. Questa clausola garantisce che le libert concesse dall'autore si mantengano anche su opere derivate da essa. Esplica il cosiddetto effetto della persistenza, in pratica si concede la possibilit di apportare modifiche rilascino a patto che gli autori delle eventuali modifiche rilascino a loro volta tali nuovi contenuti in un regime di copyleft identico a quello dell'opera originaria.

Applicare una licenza Le licenze CC si applicano alle opere protette da copyright, queste sono: libri, scritti, siti web, appunti, blog, fotografie, film, video. Prima di applicare una licenza CC ad un'opera, dovete assicurarvi di avere il potere di farlo. Questo significa che dovete accertarvi che la persona che detiene il copyright sull'opera d'accordo a rendere disponibile l'opera sotto una licenza CC. Le licenze CC sono baste sul diritto d'autore e si applicano a tutte le opere che la legge considera tutelabili dal diritto d'autore. Le licenze CC sono irrevocabili, ci significa che non potete impedire a qualcuno, il quale abbia

ottenuto la vostra opera sotto una licenza CC, di usare l'opera secondo i termini di quella licenza. Certamente potete smettere di offrire la vostra opera sotto licenza CC in ogni momento, ma questo non intaccher i diritti relativi alle copie della vostra opera che sono gi in circolazione sotto una licenza CC. La funzione essenziale delle licenze quella di comunicare ai licenziatari quali usi sono concessi liberamente e a quali condizioni. Il licenziante, in quanto detentore dei diritti, ha sempre la possibilit di fare gli usi non consentiti dalla licenza. D'altro canto, il criterio di scelta di certi tipi di clausole generalmente inverso: se scelgo la clausola Non commerciale proprio perch voglio riservare a me stesso (o eventualmente ad un editore) il diritto di commercializzazione dell'opera, vietandolo ad altri soggetti. Disclaimer Sui diritti d'autore necessario specificare: il nome del titolare dei diritti d'autore, l'anno di pubblicazione, tipo di licenza applicata all'opera. Esempio: Copyright C Pinco Pallino, 2008 Quest'opera rilasciata nei termini della licenza Creative Commons Attribuzione- NonCommerciale -Condividi allo stesso modo 2.5 Italia il cui testo disponibile alla pagina Internet http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/it/ Visual CC ha puntato molto sull'efficacia semantica dei visuals, cio di quei piccoli simboli e bottoni che individuano le licenze. Si tratta di elementi che hanno principalmente uno scopo di abbellimento e di divulgazione. I visual non hanno in s un valore giuridicamente molto rilevante, nel senso che il solo utilizzo di uno di questi visual non pu essere sufficiente ad esplicitare la volont del licenziatario. Applicare CC a un sito web Se ipotizziamo di pubblicare un video sotto licenza CC e di aver gi un nostro sito web, non dobbiamo far altro che: creare un'apposita pagina web, inserirvi il file video, visualizzare la pagina in modalit codice, copiare le righe di metadati fornite alla fine del procedimento di scelta della licenza, incollare i metadati nella parte finale del codice html, prima delle parole </body></html>>.

Se vogliamo inserire i metadati direttamente nel file, possiamo utilizzare un apposito applicativo, un piccolo software che si chiama CC Pubblisher. Avviando l'applicativo possibile importare in esso i file audio e video che vogliamo licenziare; una volta importati, il software ci chiede di inserire le informazioni relative alle opere; infine ci guida alla scelta della licenza CC pi adeguata e automaticamente incorpora i relativi metadati all'interno del file. Sei possibili combinazioni in ordine dalla pi permissiva alla pi restrittiva: attribuzione attribuzione condividi allo stesso modo attribuzione non opere derivate attribuzione - non commerciale attribuzione non commerciale condividi allo stesso modo attribuzione non commerciale non opere derivate Paternit dell'opera e diritti d'autore Un'opera dell'ingegno che mostra alcuni requisiti minimi per essere considerata tale, soggetta fin da subito alla tutela prevista dal diritto d'autore per la sua tipologia di opera, e il suo creatore acquisisce su di essa tutti i diritti-poteri previsti dalla legge. Il diritto d'autore automatico: l'autore acquisisce il complesso dei diritti sull'opera con la semplice creazione della stessa (art.2576 cc). La legge sul diritto d'autore prevede l'onere di depositare una copia dell'opera in un apposito ufficio istituito presso la presidenza del consiglio, ma l'articolo dopo precisa che l'omissione non pregiudica l'esercizio del diritto d'autore. L'avanzamento delle tecnologie digitali sta portando forti cambiamenti anche in quest'ambito grazie ai sistemi di firma digitale certificata, come disciplinata dal DPR 445 del 2000, da cui derivano sistemi di marca temporale e di e-mail certificata che a tutti gli effetti sostituisce la raccomandata, garantendo anche l'integrit di file allegati. L'art.23 del decreto prevede che a ciascun documento informatico pu essere apposta una firma digitale. L'apposizione della firma digitale al documento informatico equivale alla sottoscrizione prevista per gli atti e documenti in forma scritta su supporto cartaceo. I meccanismi di certificazione, tradizionali e digitali, non dichiarano che l'autore ha creato l'opera, ma solamente che l'autore ha dimostrato di essere in possesso dell'esemplare dell'opera.

Altri CC Sul sito CC si trova una proceduta telematica che prevede un sistema di duplice conferma via e-mail della scelta effettuata; si trova inoltre un apposito bottone-link con la dicitura no right reserved. Un'altra iniziativa Founders copyright grazie alla quale possibile attraverso uno scaltro espediente giuridico ottenere un copyright meno longevo degli attuali 70 anni dalla morte dell'autore. L'autore stipula con CC un contratto simbolico con cui, al prezzo di un dollaro, cede definitivamente all'associazione il copyright sull'opera; a questo punto CC conceder all'autore una licenza esclusiva che gli garantir l'utilizzo dell'opera per 14 anni.

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