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Diritto Tributario
Università degli Studi di Siena (UNISI)
19 pag.
I tributi si distinguono in
1. Imposte: prestazioni patrimoniale imposte indipendentemente da una
controprestazione dello Stato.
2. Tasse: prestazioni patrimoniali imposte a fronte di una controprestazione
da parte dello Stato.
3. Contributi i servizi resi dallo Stato in questo caso sono indivisibili, cioè a
favore di tutti i beneficiari.
Tutti i contributi hanno una doppia radice costituzionale data da due norme:
Art.23: si occupa della riserva di legge relativa
Art. 53: comma 1- capacità contributiva, comma 2 - progressività del sistema
L'art. 23 dice che nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere
imposta sì non in base la legge.
L' art. 75 cost. vieta il referendum abrogativo sui tributi, per evitare il rischio di
tentazioni e derive demagogiche, ma lo prevede per le leggi ordinarie.
Tale divieto si estende anche ai meccanismi di attuazione del prelievo e al caso
della ritenuta alla fonte operate dai sostituti d'imposta nei redditi di lavoro
dipendente.
Sono vietati i referendum che mirano ad eliminare i requisiti di un’imposta, e
quelli che vogliono abrogare tutti i meccanismi applicativi necessari per la
riuscita del sistema.
l'art 107 del TFUE dichiara incompatibili con il mercato del e, nella misura in cui
incidono sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli stati con risorse
statali, che favorendo certe imprese o produzioni falsino, o minaccino di
falsare, la concorrenza. Tale divieto riguarda anche le norme fiscali di favore.
Una misura si considera aiuto di Stato se:
E una misura di vantaggio
È concessa dallo stato o mediante risorse dello stesso
Incide o potrebbe incidere sulla libera concorrenza
Il vantaggio è concesso in modo specifico e selettivo
Questo divieto non è assoluto e radicale, ci sono tre possibili deroghe:
1. Per alcuni settori gli aiuti sono possibili in ragione della loro naturale
debolezza economica che per ragioni strategiche
2. Aiuti a carattere sociale concessi ai singoli consumatori in quanto non
rischiano di falsare la concorrenza
3. Aiuti compatibili con il mercato comune in base a una valutazione della
Commissione europea
Procedura prevista: obbligo di notifica, clausola standstill, valutazione sulla
compatibilità ed eventuale revoca e recupero dell'aiuto
Le regioni
Hanno un potere normativo primario che esercitano mediante legge.
Le leggi regionali sono al pari di quelle nazionali.
Due paletti:
Le leggi regionali in materia tributaria si devono conformare i superiori
principi dell'ordinamento tributario nazionale.
Non devono avere come base e presupposto di tributi nazionali.
Le circolari
Servono a evitare una pluralità di interpretazioni all'interno
dell'amministrazione
Sono atti che vengono adottati a livello centrale e che contengono le
interpretazioni della legge alle quale gli organi periferici devono conformarsi,
per evitare più interpretazioni.
Esse vincolano le amministrazioni periferiche ma non vincolano né contribuenti,
né i giudici, perché questi ultimi sono soggetti solo alla legge.
Non hanno quindi efficacia esterna o erga omnes.
I principi costituzionali
At 53 cost formato da due commi:
1. Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro
capacità contributiva
2. Il sistema tributario informato a criteri di progressività
Questo articolo viene visto come espressione di un vincolo politico e sociale
che ci lega tutti. Contiene a sua volta altri principi fondamentali:
Principio di solidarietà: su tutti grava un vincolo di solidarietà nei
confronti degli altri. La ricchezza privata diventa pubblica, per assumere la
connotazione solidaristica.
Principio di uguaglianza: è espressioni di uguaglianza perché tutti devono
concorrere. Serve a tutelare la dignità della persona.
Uno dei modi per violare la dignità dell'uomo è la tassazione quando diventa
espropriativa.
Esistono nuovi presupposti, come il valore netto della produzione che è a base
dell'Irap, e tende a colpire il valore della produzione che è legato a fattori terzi,
cioè il capitale di terzi e il lavoro di terzi. Il valore netto è in qualche modo
qualcosa di nuovo.
Esistono anche altri indici e sono tutti quei tributi che tendono a colpire le
esternalità positive e negative, e sono:
- Le imposte ambientali
- Le imposte su alimenti e bevande nocive
- Le imposte sull’e-commerce: bisogna fare distinzione tra:
Raccolta dati: avviene con strumenti automatici e i dati sono raccolti su
scala globale e venduti ai produttori di merci. Per tassarli serve sapere dove
sono e chi li usa.
Commercio elettronico: si intendono gli acquisti o i servizi richiesti in rete
La fattispecie di imposta
Ci si riferisce agli elementi sintomatici della capacità contributiva; cioè quando
si parla di reddito o di patrimonio non si deve immaginare un’entità concreta.
I presupposti oggettivi sono costruiti su una base che l’uomo stesso si dà.
Deve esserci poi correlazione tra chi realizza il presupposto (soggetto passivo)
e chi diventa il titolare dell’obbligazione d’imposta.
Nella dichiarazione dei redditi deve essere iscritto ciò che il contribuente ha
prodotto e il loro ammontare. Si parla di dichiarazione di scienza, che però
contiene anche le decisioni che il contribuente compie, diventando così una
dichiarazione di volontà.
Questa doppia natura della dichiarazione dà luogo all’obbligo di pagamento o
versamento, cioè il contribuente, sulla base di quanto scrive nella
dichiarazione, alla fine si auto-determina l’imposta, e dovrà versare il tributo.
La presentazione o meno della dichiarazione accende i poteri di verifica e
controllo dell’Amministrazione finanziaria.
In teoria tutti coloro che producono reddito devono presentare la dichiarazione.
Da ciò discende che chi non produce nulla, non è tenuto a dichiarare nulla.
Però ciò non vale per i professionisti e gli imprenditori, che anche qualora
dovessero produrre perdite, sono tenuti a dichiararle, ed eventualmente se nei
periodi successivi dovessero conseguire un reddito, ad esso vengono poi
dedotte le precedenti perdite.
Ad ogni modo questi soggetti sono tenuti a tenere le scritture contabili.
Modelli di dichiarazione
Modello unico: si riferisce a imposte principali e deve essere trasmesso
personalmente (o con Caf/professionista).
Modello 730: il sostituto d’imposta trasmette la dichiarazione al Fisco. Viene
usato dai lavoratori dipendenti e dai pensionati.
Contiene i dati anagrafici e personali del contribuente, l’indicazione dei
componenti positivi e negativi delle diverse categorie reddituali e della base
imponibile, la liquidazione delle relative imposte ecc.
La dichiarazione va presentata entro il termine per essere considerata valida,
ed in genere è il 30/09 dell’anno successivo a quello in cui si realizza il
presupposto.
Se viene presentata dopo, ma entro 90gg, è tardiva, ma valida, però il ritardo
viene sanzionato.
Se viene presentata dopo i 90gg è ultra-tardiva e si considera nulla, al pari di
quella omessa.
La dichiarazione è nulla anche quando non viene sottoscritta dal contribuente o
quando viene fatta su modelli diversi da quelli approvati dal Ministero delle
finanze. In questo caso comunque il contenuto può essere usato.
Tra gli altri controlli che possono essere fatti anche dalla Guardia di finanza, vi
è il controllo sostanziale, che si fa con l’uso di 3 strumenti specifici: accessi,
ispezioni e verifiche.
accesso: potere di entrare dentro un luogo con l’autorizzazione (del
comandante se GF, del direttore de AE). Possono essere fatti anche in luoghi
più delicati (es casa, ufficio, auto) previa autorizzazione della Procura della
Repubblica competente per territorio.
ispezione: avviene all’interno dei luoghi, si tende a sequestrare la
documentazione o fare il controllo direttamente sul posto
verifica: si confrontano i dati dichiarati con quanto rinvenuto durante
l’accesso e l’ispezione. Può riguardare anche macchinari, strumentazioni e
simili.
L’art 12 dello Statuto dei diritti del contribuente stabilisce dei limiti all’azione
amministrativa, tra cui:
- L’orario e la modalità di svolgimento degli accessi non devono interferire
con l’attività svolta dal contribuente
- L’accesso non può eccedere i 30gg lavorativi
- Il contribuente durante l’accesso ha il diritto di farsi assistere dal suo
legale
- Terminato l’accesso, deve essere rilasciato un verbale di constatazione
dove sono riportare le attività svolte e i documenti rinvenuti
- Le risultanze di questo PVC sono poi trasfuse nel successivo avviso di
accertamento
L’avviso di accertamento
E’ un provvedimento amministrativo, senza contenuto discrezionale, cioè
l’Agenzia delle entrate non confronta quale interesse prevale, o quale è più
degno di tutela. L’avviso di accertamento è un potere vincolato: viene adottato
indipendentemente da qualsiasi valutazione comparativa.
L’attività di accertamento deve svolgersi in conformità ai principi costituzionali,
a quelli contenuti nello Statuto dei diritti del contribuente e alla disciplina
procedimentale.
L’avviso di accertamento deve avere un contenuto specifico:
parte dispositiva: parte conclusiva dell’atto, dove è indicato il credito che
l’Amministrazione vanta e la sanzione che ritiene di dover applicare al
contribuente
obbligo di motivazione: è espressione dell’iter logico-giuridico; deve indicare
il procedimento seguito, cioè gli elementi che di fatto sono stati trovati e usati
per adottare l’avviso stesso, e perché l’Amministrazione ha ritenuto di doverli
usare, nonché la conclusione alla quale è giunta. Devono essere indicate anche
le norme poste alla base della ricostruzione.
la sottoscrizione: deve essere firmato dal direttore dell’ufficio che adotta il
provvedimento e lo emana
parte informativa: dedicata al contribuente, contenente le informazioni su
termini e modalità di riscossione, di proposizione dell’istanza di accertamento
con adesione, di proposizione del ricorso giudiziale.
Metodi di accertamento
L’Amministrazione finanziaria una volta acquisiti gli elementi di prova, decide
che metodo adottare per determinare l’imponibile, e questi variano a seconda
dei soggetti: se sono persone fisiche che non esercitano attività di impresa o di
lavoro autonomo, i metodi sono:
> Accertamento analitico: le fonti reddituali da cui scaturisce il reddito sono
tutte note all’Amministrazione finanziaria, perciò si procede alla
determinazione del reddito stesso sommando tutti i redditi provenienti dalle
categorie reddituali e fonti specifiche.
Questo tipo di accertamento si riferisce principalmente all’Irpef.
Le categorie reddituali sono 5: redditi fondiari, di capitale, di lavoro dipendente,
di lavoro autonomo e di impresa. Ciascuna categoria avrà regole interne a sé
stanti.
C’è poi una categoria residuale, quella dei redditi diversi, che non contiene
redditi omogenei, ma un lungo elenco di tipologie di reddito che non potremmo
inquadrare in nessuna delle 5 categorie ‘’tipiche’’.
L’avviso di accertamento avrà un contenuto descrittivo delle varie categorie, e
la motivazione dovrà essere riferita a queste diverse fonti reddituali.
Questo metodo è molto diffuso, e le informazioni sono detenute
dall’Amministrazione finanziaria attraverso il catasto, gli intermediari finanziari,
i sostituti d’imposta, mentre è più difficile ottenere dati attendibili sui redditi
dei lavoratori autonomi.
> Accertamento sintetico: in questo caso il reddito della persona fisica non è
direttamente conoscibile attraverso le fonti reddituali, ma si desume dalle
spese sostenute in un determinato periodo d’imposta.
Il contraddittorio obbligatorio
Nel contraddittorio le due parti devono necessariamente incontrarsi, scambiarsi
documenti e informazioni, quindi collaborare. Questo tema del contraddittorio
ha avuto un’importante accelerazione negli ultimi tempi, per effetto di un
orientamento giurisprudenziale della Corte di Giustizia europea.
Il contraddittorio nei procedimenti amministrativi è stato riconosciuto come un
principio generale e insuperabile del diritto comunitario (caso Sopropé).
Da ciò il contraddittorio è diventato obbligatorio per gli avvisi di accertamento
relativi ai tributi ‘’armonizzati’’ (iva, accise, dazi doganali).
Dal 1 Luglio 2020 è previsto che, per tutti i tributi, prima di emettere l’avviso di
accertamento, l’Amministrazione finanziaria debba obbligatoriamente invitare
il contribuente per l’avvio del procedimento di accertamento con adesione.
Ciò significa che l’avviso del procedimento di accertamento con adesione
diventa una sorta di possibilità preventiva.
L’Amministrazione finanziaria sapendo che dovrà aprire una trattativa, è
incentivata ad accertare importi più alti di quelli dovuti, quando possibile, per
poi arrivare ad un accordo più conveniente possibile nel suo interesse.
Tale obbligatorietà viene esclusa in caso di avviso di accertamento parziale, in
casi particolarmente urgenti, o di fondato pericolo per la riscossione.
In ogni caso, il mancato avvio del contraddittorio comporta l’invalidità
dell’avviso di accertamento solo se, a seguito dell’impugnazione, il
contribuente dimostri in concreto le ragioni che avrebbe potuto far valere se il
contraddittorio fosse stato attivato.