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POLIZIA LOCALE

Pubblico impiego alle dipendenze della p.a.

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IL LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLA P.A.

Pubblico Impiego: lavoro in cui la persone fisica, pone volontariamente e dietro


corrispettivo, la propria attività lavorativa in modo continuativo alle dipendenze di
una P.A.

Il Rapporto di lavoro pubblico è: Volontario, strettamente personale, bilaterale (da diritti e


doveri specifici), subordinato. Ad oggi è un rapporto di lavoro “Privatizzato”.
Sono tuttavia rimaste "indenni" dal processo di privatizzazione alcune categorie di pubblici
dipendenti, ovverosia:
 I magistrati,
 Gli avvocati e i procuratori dello Stato,
 Il personale della carriera diplomatica e della carriera prefettizia,
 I professori e i ricercatori universitari,
 Il personale militare e delle forze di polizia di Stato.

L’attuale fisionomia del pubblico impiego, è formata da distinti atti di macro organizzazione e di
micro organizzazione:
 I Macro, continuano a essere di matrice pubblicistica e sono esclusi dalla privatizzazione.
Si tratta, in sostanza, degli atti inerenti alla determinazione delle dotazioni organiche
complessive e delle linee fondamentali dell'organizzazione e all'individuazione degli uffici
maggiormente rilevanti.
 Micro organizzazione, invece, sono adottati con le capacità e i poteri del datore di lavoro
privato. Si tratta, in sostanza, degli atti con i quali si provvede all'organizzazione degli
uffici e alla gestione in concreto dei rapporti di lavoro.

Vi sono aspetti peculiari che connotano il rapporto di lavoro nelle PP.AA:


 Predeterminazione del personale
 Principio del Concorso Pubblico
 Criterio della stabilità del rapporto nell’ambito dell’Organico (precise posizioni e
qualifiche).

I Principi Costituzionali in cui è incasellato sono:


 Principio dell’accesso ai Pubblici Uffici in condizioni di Eguaglianza;
 Dovere degli impiegati a svolgere con onore le proprie funzioni e porsi al servizio esclusivo
della Nazione;
 Principio di buon andamento dell’Amministrazione;
 Responsabilità diretta dei dipendenti pubblici.

Il Testo di riferimento è il Testo Unico sul Pubblico Impiego che prevede degli Obbiettivi
Fondamentali:
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 Crescita dell’Efficienza delle Amministrazioni anche con sviluppo di sistemi informatici
Pubblici;
 Razionalizzazione del Costo del Lavoro Pubblico (contenimento spesa entro vincoli di
finanza pubblica);
 La migliore utilizzazione delle Risorse Umane.

La riforma brunetta

La L. del 4/03/2009, n. 15 (Riforma Brunetta) punta all’aumento della produttività del lavoro e
una sua migliore organizzazione secondo principi di Efficienza e Trasparenza.
Aspetti fondamentali della Legge sono: Principio di Trasparenza, Valorizzazione del Merito,
innovazioni in Materia di Dirigenza e di contrattazione collettiva, Sanzioni disciplinari e
responsabilità dei dipendenti (lotta all’assenteismo).

La Contrattazione Collettiva

È il momento in cui i rappresentanti dei lavoratori e i datori di lavoro si incontrano per


concertare e definire la regolamentazione dei rapporti di lavoro. E si conclude con il Contratto
Collettivo: cioè l’avvenuto Accordo tra le parti.

Il lavoro Pubblico si colloca su 2 Piani:


1. Contrattazione collettiva nazionale (concernente i singoli Comparti del Pubblico Impiego);
2. Contrattazione collettiva integrativa (posta a livello di singola amministrazione che
equivale a contratti collettivi aziendali del settore privato).

I comparti al momento sono così suddivisi (non dirigenziali): Funzioni Centrali (ministeri, agenzie,
avvocatura di Stato, Corte dei Conti, CNEL, Enti pubblici non economici soggetti a vigilanza),
Funzioni Locali (Regioni, Province, Comuni, Città Metropolitane, Camere di Commercio etc.),
Istruzione e Ricerca, Sanità.

I Soggetti della Contrattazione Collettiva

Le Pubbliche amministrazioni sono legalmente rappresentate dall’ARAN (Agenzia per la


rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) ed è sottoposta alla vigilanza della
Presidenza del Consiglio dei Ministri, in qualità di ente pubblico non economico vigilato.

L’ARAN ha le seguenti peculiarità:

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 Ha personalità giuridica di diritto pubblico
 Gode di autonomia organizzativa, gestionale e contabile
 È diretta da un organo collegiale
 È un organismo necessario
 Rappresenta tutte le amministrazioni pubbliche

I rappresentanti dei lavoratori invece sono i Sindacati che abbiano una rappresentatività non
inferiore al 5%.

L’assunzione nelle PP.AA. avviene:

 Tramite procedure selettive (concorsi pubblici);


 Con l’avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento.

Per comprovate esigenze di carattere esclusivamente temporaneo ed eccezionale le PP.AA.


Possono stipulare contratti di lavoro a tempo determinato, contratti di formazione di lavoro e
contratti di somministrazione di lavoro a tempo determinato o avvalersi di contratti flessibili.

* Il Diritto alla Funzione è uno dei Principi fondamentali del Lavoro Pubblico: ovvero che il Dipendente
pubblico può essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o equivalenti nell’area del suo
inquadramento o corrispondenti a qualifica Superiore.
Le Progressioni sono mutamenti della prestazione lavorativa w si distinguono in: Economiche (gli Scatti) e di
Carriera (contratto superiore).

La Dirigenza Pubblica

Si divide in attività di Indirizzo Politico e di Gestione Amministrativa. I Dirigenti adottano Atti e


Provvedimenti Amministrativi e praticano la Gestione Finanziaria, Tecnica e Amministrativa con
autonomi poteri di spesa e organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Sono,
in Via Esclusiva, Responsabili dell’Attività Amministrativa e dei relativi risultati. Sono anche
tenuti ad effettuare una valutazione del Personale. Rispondono di eventuale Mancato
Raggiungimento degli obbiettivi ed inosservanza delle Direttive che portano al NON rinnovo
dell’incarico.

DIRITTI E DOVERI DEL DIPENDENTE PUBBLICO


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Sono regolati dal Codice di Comportamento dei Dipendenti Pubblici, con obblighi di Diligenza,
Lealtà, Imparzialità e Buona Condotta. Il pubblico dipendente (esclusi militari, la polizia di stato,
penitenziaria, magistrature e dell’avvocatura dello Stato) si impegna ad osservare tali regole già
all’Atto dell’Assunzione in servizio.
I Doveri del dipendente pubblico sono:

 Osservare le norme costituzionali, impegnandosi a servire lo stato con disciplina ed onore,


secondo i principi di buon andamento ed imparzialità dell’attività amministrativa;
 Non andare contro legge, tutelando e perseguendo l’interesse pubblico (senza abusare
della sua posizione o dei poteri che gli sono riconosciuti in virtù del lavoro che svolge);
 Rispettare i principi di integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità’, obiettività’,
trasparenza, equità’ e ragionevolezza;
 Agire in modo indipendente ed imparziale, astenendosi in caso di conflitto di interessi;
 Esercitare i propri compiti orientando l’azione amministrativa alla massima economicità,
efficienza ed efficacia.
 Non deve usare per fini personali (o privati) le informazioni di cui dispone e deve evitare
di ostacolare il corretto svolgimento delle sue mansioni o arrecare un danno agli interessi
o all’immagine della pubblica amministrazione;
 Nei rapporti con i terzi deve assicurare la totale uguaglianza astenendosi, altresì, da azioni
arbitrarie che comportino ogni forma di discriminazione;
 Deve dimostrare la massima disponibilità e collaborazione nei rapporti con le altre
pubbliche amministrazioni, assicurando lo scambio e la trasmissione
delle informazioni e dei dati in qualsiasi forma;
 Ha il dovere di comunicare la propria (eventuale) adesione o appartenenza ad
associazioni ed organizzazioni (ad eccezione di partiti politici e sindacati) i cui ambiti di
interesse possano interferire con lo svolgimento del proprio lavoro;
 Ha il Dovere (al momento dell’assunzione) di comunicare gli eventuali rapporti di lavoro
avuti con soggetti privati nei tre anni precedenti e chiarire se tali rapporti sussistano
ancora o coinvolgano il coniuge, il convivente o i parenti e gli affini entro il secondo grado;
 Obbligo di segnalare al proprio superiore eventuali situazioni di illecito
nell’amministrazione di cui sia venuto a conoscenza;
 Obbligo di rendere tracciabili e trasparenti i processi decisionali adottati presentando
appropriata documentazione;
 Dovere di rispettare i limiti stabiliti dalla direzione nell’utilizzo di materiali, attrezzature e
linee telematiche e telefoniche dell’ufficio;
 Obbligo di fornire informazioni sulla propria situazione patrimoniale;
 Dovere di attivare procedimenti disciplinari o, se necessario, di denunciare alle autorità
giudiziarie attività illecite.

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I Diritti Invece del Dipendente Pubblico si dividono in Patrimoniali e NON Patrimoniali.

I Diritti di tipo Patrimoniale sono:

 Diritto ad avere compensi per lavoro straordinario (che si aggiungono al regolare


stipendio);

 Diritto a ricevere delle indennità (in caso di lavori svolti in condizioni di particolare
responsabilità, disagio o pericolo);

 Diritto ad aumenti retributivi (di tipo orizzontale o verticale) dovuti a scatti di categoria di
inquadramento;

 Diritto a godere di permessi retribuiti, in particolare otto giorni all’anno per partecipare a
concorsi od esami, tre giorni consecutivi dopo la nascita dei figli (o anche per lutto o grave
infermità del coniuge o di parenti entro il secondo grado ed affini entro il primo grado), 15
giorni consecutivi in occasione del matrimonio ed, infine, previa domanda, 36 ore annue
per l’assistenza ai portatori di handicap.

Tra i diritti non patrimoniali riconosciuti al pubblico dipendente vi sono:

 Il diritto all’ufficio (cioè il diritto a mantenere il proprio posto di lavoro o, nel caso in cui il
dipendente risulti in esubero, il diritto a risolvere il rapporto di lavoro nel rispetto delle
garanzie fissate dalla legge);

 Il diritto al riposo settimanale, non inferiore alle 24 ore (deve corrispondere, se possibile,


con la domenica);

 Diritto alle ferie retribuite (pari a 32 giorni lavorativi più 4 giornate di riposo per ogni
anno lavorativo);

 Diritto della dipendente incinta di assentarsi dal lavoro a partire dai due mesi precedenti
e nei tre mesi successivi al parto;

 Diritto ai congedi parentali, fino ai primi otto anni di vita del bambino;

 Diritto ai congedi familiari (in caso di gravi problemi familiari possono assentarsi dal posto
di lavoro per un periodo non superiore ai due anni, anche se in questo periodo non
avranno diritto ad alcuna retribuzione);

 Diritto ai congedi formativi (è riconosciuto ai dipendenti pubblici che hanno maturato


almeno cinque anni di servizio) senza retribuzione per un periodo che non superi gli 11
mesi;

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 Diritto all’aspettativa, per un periodo di massimo 12 mesi in un triennio (motivata, ad
esempio, da problemi personali o familiari, dottorati di ricerca, avvicinamento al coniuge
che lavori all’estero). Il periodo di aspettativa non è retribuito e non è conteggiato nel
calcolo dell’anzianità di servizio;

 Diritto di esercitare attività sindacale e di scioperare, con obbligo di comunicare


l’adesione allo sciopero con un preavviso non inferiore ai 10 giorni;

 Il diritto alla conservazione del posto di lavoro per un periodo di 18 mesi in caso di
infortunio o malattia. Prorogabili per altri 18 mesi in casi particolarmente gravi.

La Responsabilità del Pubblico Dipendente

 Penale; Violazione dell’Ordine Giuridico Generale attraverso un Reato (Es. Abuso e


Omissione Atti d’Ufficio)
 Civile; Trasgressione dei doveri d’Ufficio a danno di un Ente Pubblico (Es. Responsabilità
Patrimoniale);
 Amministrativo o per Danno Erariale; inosservanza Dolosa o Colposa di obblighi di Servio
che comportano un danno patrimoniale.

La Responsabilità Disciplinare invece deriva dalla violazione dei Doveri inerenti al rapporto
d’Impiego da parte del dipendente. Per arrivare all’Illecito è necessaria l’azione o omissione
compiuta in violazione della legge, regolamento e soprattutto del Contratto.

Il Procedimento Disciplinare (che vale per tutti i dipendenti ad eccezione di quelli che lavorano
nelle Scuole) segue 2 Strade seconda della Gravità:

 Per infrazioni di minore gravita è prevista la Sanzione del Rimprovero Verbale;


 Per infrazioni più gravi ogni amministrazione, secondo il proprio regolamento, deve
individuare l’Ufficio dei Procedimenti Disciplinari (UPD).

L’iter deve concludersi entro 120 giorni dalla Contestazione dell’Addebito

Illeciti che prevedono il Licenziamento Disciplinare

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Il licenziamento disciplinare può essere sia il licenziamento per giustificato motivo soggettivo (art.
3 della legge 604/1966), vale a dire il licenziamento, con preavviso, causato da un “notevole
inadempimento” del lavoratore ai suoi obblighi contrattuali, sia il licenziamento per giusta
causa (art. 2119 c.c.), e cioè il licenziamento, senza preavviso, determinato da un comportamento
disciplinarmente rilevante del lavoratore talmente grave da non consentire, nemmeno in via
temporanea, la prosecuzione del rapporto di lavoro.

Viene licenziato con preavviso il lavoratore che:

 Si assenta dal lavoro senza dare motivazioni né comunicazioni, per tre giorni (anche non
continuativi) in un biennio o per sette giorni nell’arco di un decennio;

 Rifiuta, senza giustificato motivo, il trasferimento ad un’altra sede, deciso dal datore;

 Non riprende il servizio dopo essersi assentato dal lavoro, senza darne adeguata
motivazione, per più di quindici giorni;

 Nell’arco di un biennio, in maniera continuativa, ha registrato scarso rendimento a lavoro


o ha messo in atto un atteggiamento di negligenza oppure non presenta più il requisito
dell’idoneità psico-fisica. In tal caso, il lavoratore viene temporaneamente sospeso dal
lavoro per permettere una visita medica adeguata che accerti lo stato reale di salute.
Tuttavia, se il lavoratore si rifiuta di sottoporsi alle visite mediche per almeno due volte
senza giustificato motivo siamo in un caso di licenziamento senza preavviso;

 Commette molestie sessuali nell’arco di un biennio;

 Nell’arco del biennio e in maniera frequente, mette in atto delle condotte aggressive,
offensive e di violenza verbale, fisica o psicologica che abbiano creato danni alla sfera
fisica e/o emotiva di un collega o di un terzo (es. il mobbing);

 Ha subìto, sul luogo di lavoro, durante lo svolgimento della sua attività o anche al di là della
stessa, una condanna passata in giudicato, anche per reati non direttamente collegati o
ricollegabili all’esercizio della sua attività lavorativa;

Nel licenziamento intimato senza preavviso, l’atteggiamento del lavoratore si è rivelato


particolarmente grave si attua Licenziamento senza preavviso nei seguenti casi:

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 Per chi per almeno tre volte ripetute nel corso di un biennio, ha perpetrato minacce,
offese gravi, ingiurie e calunnie o messo in atto qualsiasi tipo di condotta ingiuriosa di un
certo peso;

 Abbia dichiarato il falso al momento della sottoscrizione del contratto di lavoro o per
progressioni di carriera;

 Abbia prodotto documentazione falsa o contraffatta successivamente o se il contratto di


lavoro stesso è stato sottoscritto sulla base di una falsa documentazione;

 Abbia commesso verso terzi atti dolosi, anche se non rilevanti penalmente, comunque
gravi da non poter permettere al dipendente di proseguire la propria attività;

 Abbia prodotto falsa attestazione della presenza sul luogo di lavoro (cd “furbetti del
cartellino”) o abbia alterato il rilevamento della presenza in servizio in modo fraudolento o
abbia prodotto un certificato medico falso o falsato, riportante uno stato di malattia
inesistente;

 Abbia ricevuto una condanna penale definitiva (tale è una situazione in cui non è
ammissibile alcuna impugnazione ordinaria contro la sentenza) a suo carico. Questo fa
scattare il licenziamento disciplinare senza preavviso immediato, l’immediata
interruzione del rapporto di lavoro e la sanzione cd. accessoria dell’interdizione dai
pubblici uffici (l’impossibilità di poter nuovamente ricoprire incarichi pubblici).

Tutte le controversie sul pubblico impiego sono competenza del Giudice Ordinario, ad eccezione
di quelle che hanno un rapporto di lavoro NON Privatizzato. Restando del Giudice Amministrativo
invece le controversie in materia di procedure concorsuali per l’assunzione di dipendenti
pubblici.

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