Art 2
Le pubbliche amministrazioni devono definire l'organizzazione degli uffici, lo
fanno rispettando principi generali fissati da disposizioni di legge, la legge
si limita a fissare i principi generali, sulla base di quei principi vengono
adottati modelli amministrativi, sulla base dei rispettivi ordinamenti. Poi
gli atti di macroorganizzazione. Le dotazioni organiche complessive, al posto di
pianta organica, la differenza è che la piante organica è la fotografia
della struttura amministrativa, i dipendenti allocati in alcune funzioni, la
dotazione organica sono l'insieme delle risorse allocate ad un determinato ente,
le modalità con cui queste risorse vengono distrubuite tra gli uffici dipende
dall'organo di governo dell'ente, in presenza di una pianta organica io devo
distribuire in maniera precisa, la dotazione organica la posso distribuire come
voglio, potendo anche non coprire una figura e assumere un unità di un'altra
figura, questo ovviamente non vuol dire che si può contrastare con la legge (tipo
decidere di assumere senza concorso)
Comma 2
Consiste nella privatizzazione del pubblico impiego, "I rapporti di lavoro dei
dipendenti...", Non vuole creare un'osmosi tra pubblico impiego e privatizzato
quel "fatte salve" crea una osmosi parziale, le disposizioni del decreto hanno un
carattere imperativo, per esempio disposizioni relative all'accesso, un
privato può decidere di assumere sulla base di un colloquio, in maniera poco
formale, l'accesso alla pubblica amministrazione (come detto nel dettato
costituzionale) viene determinato dal concorso, anche lo sviluppo progressivo di
carriera è determinato in questo modo "Tendenziale Osmosi".
Privatizzazione significa quindi che prevede le stesse norme al diritto del lavoro
nel codice civile per le aziende private, titolo II Libro V.
Prima il rapporto lavoro era definito con legge, adesso la legge stabilisce solo i
principi, e i singoli enti stabiliscono organizzazione e norme generali.
Eventuali fonti del diritto (leggi, regolamenti) possono essere derogate, (una
legeg può essere derogata da una legge o atto avente forza di legge) dice
qua che un cotnratto collettivo può derogare la legge, nel pubblico impiego da una
parte L'ARA, dall'altra i rappresentanti di categoria, i dipendenti
eleggono il loro rappresentante aziendale-sindacale, che a loro volta eleggono un
rappresentante del comparto, insieme di amministrazioni omogenee (tipo
aziende sanitarie) questi trattano le condizioni giuridiche ed economiche con i
rappresentanti del governo, il contratto che viene prodotto può modificare
una disposizione di legge (tipo ridefinire quando si può fare smart-working). Il
corollario della privatizzazione, anche la contrattualizzazione della
disciplina.
Comma 3
Il contratto collettivo è diviso in comparti, per esempio quello "ministeri" sarà
per tutti i ministeri. Poi ci sono i contratti aziendali, sottoscritti dalla
singola amministrazione, io avrò un contratto nazionale collettivo, e un contratto
decentrato diverso dall'alto comune, questo contratto decentrato non prende
solo atto di quello nazionale, la negoziazione locale avviene da un lato dalla
giunda comunale, dall'altro i rappresentanti sindacali, non possono derogare
quello nazionale ma possono stabilire una regola tra un minimo e un massimo a
livello nazionale, sulla base delle risorse che hanno i comuni o gli enti.
Il contratto individuale in fine, è quello che deve firmare il singolo, la pubblica
amministrazione deve far sottoscrivere a tutti il contratto, con la
categoria eccetera, ma non si può contrattare su questo contratto singolo, perchè
altrimenti il singolo potrebbe contrattare in base alla sua forza
contrattuale, essendo soldi pubblici non può essere rimesso alla discrezione di chi
fa il cotratto. Il contratto individuale è quindi solo la sintesi.
La legge che prevede incrementi retributivi non previsti dai contratti termina la
sua efficacia.
Art4
Richiama 107 del TUAG(?) Organi di indirizzo politico , l'organo burocratico attua
gli idirizzi dati dall'organo politico, ed è responsabile del suo
risultato
Comma 4
Separazione tra politica e gestione
Art5
Rivoluziona la gestione del personale, Quando il rapporto era di matrice
pubblicistica ogni atto del dirigente era qualificabile provvedimento
amministrativo
, se nella istruttoria della pratica mi rendo conto che uno non è capace devo
produrre un provvedimento amministrativo, si doveva motivare tutto e quindi era
molto appesantito. Ogni decisione era potenzialmente contestabile da chi convocava
abuso di legge (?). Per realizzare l'osmosi è necessario che, come il
gestore dell'azienda privata non ci sono motivazioni, non fa atti scritti sotto il
profilo formale, nel diritto amministrativo, negli atti amministrativi
si deve essere la forma scritta (Tipo passo carrabile). Quando era pubblico impiego
tutti gli atti del titolare dell'azienda dovevano essere scritti e
motivati (sotto il profilo strutturale) oggi si fa anche verbalmente. Per chi è
ancora pubblico impiego vale ancora come prima.
Art6
Comma 2 (Forse questo è del 5)
Le determinazioni er le organizzazione degli uffici e misure... Sono assunti in via
esclusiva dagli organi preposti alla gestione (Organo burocratico e non
politico) con la capacità giuridica e poteri di un datore di lavoro privato, in
questo caso le uniche lesioni possibili sono solo quelle previste
contrattualmente. GLi organismi di controllo interno
Comma 3
In sede di definizione del piano triennale, in cui si fanno le assunzione
programmate, indica la consistenza della dotazione organica, lasciando quindi
libera la disposizione, nella pianta organica sarebbe diverso. E la sua
rimodulazione, non diventa dunque vincolante, ma un insieme di risorse.