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Cornici di Realtà

 Definire il frame:
Il frame ha a che fare con il modo in cui si presentano le informazioni, la scelta del punto di vista,
del taglio che si dà ad un fatto. L'approccio del framing nasce e si sviluppa in vari ambiti disciplinari.
 Per verificare un effetto framing: viene presentata una descrizione, se ne cambiano i
termini di esposizione e si verificano le modifiche nella ricezione.
Si tratta di approccio sperimentale tipico dell'ambito psicologico, ma il concetto di framing si
riferisce a una sottile alterazione nella presentazione di scelte o giudizi in relazione a un problema.
Il concetto di framing effect si riferisce proprio alle modifiche nelle decisioni che risultano da tali
alterazioni.
Un altra definizione di frame potrebbe essere: cornice delimitante e interpretativa; invito a leggere
in un modo una comunicazione, uno sfondo per l'attribuzione di senso.
Il fatto che ci siano diverse definizioni di frame è a causa delle sue caratteristiche: il frame è un
dispositivo teorico-interpretativo.
Il frame è interdisciplinare, questa è una delle caratteristiche più significative.
 Barisione distingue quattro ambiti del frame: a) frame della comunicazione e della cultura;
b) frame dell'informazione e dei media; c) frame della decisione e dell'opinione; d) frame
strategici e dell'azione collettiva.
Il frame tenta di indagare in primo luogo la dimensione della comunicazione, come ambito
culturale e successivamente la produzione di contenuti informativi e giornalistici.
In questo senso, si parte dai componenti più direttamente collegati all'ambito culturale e
comunicativo, dei media e dell'informazione.
 Il frame e il paradosso delle metafore: il frame è ricorso a costrutti metaforici da parte dei
produttori di contenuti, poiché indicato come uno degli aspetti chiave del processo di
framing nel giornalismo. Si tratta di utilizzare etichette o metafore al fine di migliorare la
comprensione. La metafora è utile per la costruzione sociale della realtà che necessità di
meccanismi di oggettivazione ( si etichetta un concetto ).
Il frame in Goffman è molto più centrale e definisce i principi e le regole che governano
l'interazione, proprio perché sostiene e definisce le situazioni.
 Spiegare il frame: dal punto di vista comunicativo, il concetto di frame si riferisce alle
modalità attraverso cui i temi e storie hanno significato: il frame come cornice che inquadra
certi aspetti di una determinato problema e la struttura di relazioni che organizza gli
elementi e li rende coerenti tra loro, il combinamento di questi processi attribuisce così un
determinato significato tra i molti possibili. Ogni problema quindi può essere rappresentato
attraverso diverse angolature e una particolare prospettiva può influenzare il giudizio del
pubblico fino a modificarne l'opinione. Il frame si riferisce al come le notizie vengono
rappresentate, il cosa viene rappresentato e il settaggio dell'agenda in termini gerarchici.
Centrale è il tema della selezione e della salienza. Alla base del frame vi è il principio di
salienza, ovvero il riconoscimento che il meccanismo di framing è la selezione di alcuni
aspetti della realtà. Il frame vuol dire selezionare alcuni aspetti di una realtà percepita,
renderli più salienti e promuovere un determinato modo di definizione del problema.
 Frame come quadro interpretativo e cornice: frame come meta-comunicazione, la meta
comunicazione sono i messaggi a proposito di altri messaggi e segnala limiti e coordinate
della comunicazione. La definizione di tali limiti, della cornice entro cui avviene la relazione
è un opera di framing, ciò avviene spesso in maniera implicita oppure con segnali chiamati
da Goffman marcatori ( confini di una porzione di testo ). Le espressioni meta comunicative
sono messaggi che riguardano il contesto, lo definiscono. Il frame così distingue, delimita,
segna una riga tra categorie diverse. Il meta messaggio delimita, racchiude, incornicia il
campo delle relazioni comunicative possibili all'interno di quel quadro. La cornice è un
margine per racchiudere, indicare un confine, distinguere ciò che è dentro è ciò che è fuori.
Il frame ha una funzione inclusiva ed esclusiva. Il frame applicato al campo comunicativo e
dell'informazione ha la funzione di delimitazione, ma anche di interpretazione. Il frame,
dunque, è un invito a leggere una news in un dato modo.
Un altra definizione di frame è quella di inquadratura, processi che influenzano una determinata
lettura della realtà, in questo modo possiamo definire il frame in una visione macro.
 Frame come mappa e immagine mentale: I vari frame forniscono mappe che indicano
sentieri, quindi punti di riferimento significativi, anche se non è detto che le persone
seguano esattamente i percorsi predisposti per loro. Il frame è così una rappresentazione,
una raffigurazione della realtà che fornisce strumenti per orientarsi in un mondo fatto di
temi, argomenti e interpretazioni del reale. La mappa è il risultato di una complessa serie di
interazioni tra fonti diverse: i media, l'esperienza, l saggezza popolare, si tratta di risorse
attivate grazie ala disponibilità di particolari elementi: ad esempio, basti pensare a come le
persone facciano riferimento a immagini mentali attinte dalle rappresentazioni mediali.
Sono quindi i rimandi tra i diversi dispositivi e diversi ambiti a costituire il processo di
framing. Dal punto di vista degli individui il discorso mediale è una risorsa culturale da usare
nel comprendere e parlare di un problema. Nell'affermare un'opinione o nell'argomentare
una posizione, le persone fanno riferimento ad un set di prove e riferimenti, essi sono
molto importanti nel modo con cui si sviluppano le conversazioni e le discussioni su un
problema. Altre risorse assumono rilievo comparativo e si tratta della dicotomia tra issue e
metaissue, in riferimento alla maggiore o minore specificità dei temi, tra personale e
culturale. I temi possono presentarsi a diversi livelli di specificità. In una conversazione sulle
catastrofi naturali, un uomo che da bambino ha vissuto in prima persona un forte
terremoto potrà fare riferimento alla propria esperienza personale per comunicare
immagini mentali, dall'altro canto potrà attingere anche ad un film basato sulle catastrofi,
ovvero quel deposito culturale.
 Frame come forma e struttura: il frame riguarda anche le relazioni tra elementi,
immaginandoli come elementi di una struttura o telaio, il frame produce sia l'aspetto che il
messaggio presenta, sia le sue componenti interne. Il frame è quindi allo stesso tempo la
struttura portante e la sua forma esteriore; tale struttura è invisibile ai nostri occhi eppure
possiamo dedurre la sua presenza. Le componenti del frame e le loro combinazioni
sostengono il discorso e gli conferiscono una forma, sono essenziali attributi di coerenza e
coesione. Il risultato finale della rappresentazione di un evento appare come forma
coerente, anche se questa forma esteriore è il risultato della costruzione di vari elementi. La
definizione di frame di McCombs, mira a raccordare l'azione di framing con quella di
agenda setting: il framing è il processo attraverso cui i professionisti dell'informazione
mettono ordine negli avvenimenti, li riorganizzano, danno loro un senso e infine ne fanno
una notizia.
Gli schemi e i modelli con cui sono combinati i vari elementi caratterizzano i contenuti mediali.
 Frame come criteri e principi organizzativi: l'analisi dell'intera esperienza umana può
essere condotta dal concetto di frame. Goffman definisce il frame come la messa tra
parentesi ed è interessato a come operano e come si passa da una realtà all'altra o come
queste diverse realtà si sovrappongono. Gli individui si trovano all'interno di situazioni e per
orientarsi all'interno di esse e organizzare la realtà adottano cornici interpretative che li
supportano nella lettura dell'esperienza. Ai diversi livelli di lettura ci si approccia attraverso
il processo di keying, ovvero la messa in chiave. Il frame si riferisce agli elementi di base e
che fungono da principi organizzativi, che influenzano le attività sociali. Goffman individua
alcuni elementi che insieme costituiscono il framing: - framework, sono le strutture
primarie, sono nozioni relative alla comprensione. - keying, si riferisce alla messa in chiave,
l'insieme di convenzioni di un attività. Il frame ha una sua dinamicità, cambia nel tempo e
rispetto alle diverse situazioni. L'attività di framing è connesso alla nostra percezione di una
stessa attività. Le interazioni e le attività sociali hanno un sacco di significati legati ad una
situazione. Tali situazioni sono definite anche in riferimento a norme, convenzioni,
aspettative e via dicendo. Il frame ha a che fare con gli aspetti che invitano
all'interpretazione e a pensare alla realtà da un punto di vista cognitivo. Il processo è tanto
più efficace, funziona, quanto più è dato per scontato, naturale dagli attori che
attribuiscono significato al mondo.
 Prospettive teoriche sul frame: il frame diventa un ponte tra dimensione culturale e
dimensione individuale. Poiché i frame sono parte della cultura, essi non coincidono con le
strutture mentali individuali. Entman infatti definisce i frame individuali come
raggruppamento di idee che guidano gli individui nel processare le informazioni. La
costruzione del sociale avviene tramite le forme di mediazione, ovvero attraverso la
comunicazione. La costruzione della realtà serve ad individuare i meccanismi con cui si
creano le rappresentazioni del reale, riguarda la creazione e l'istituzionalizzazione della
realtà attraverso l'interazione sociale. Particolarmente significativo per i processi
rappresentativi dei media è lo stereotipo in Lippman. Lo stereotipo come strumento di
conoscenza della realtà, possiede una sua flessibilità che si esprime in termini adattivi. Per
Lippman lo stereotipo è uno dei fondamenti del rapporto tra rappresentazioni della stampa
e costruzioni della realtà. Egli sostenne che la realtà non può essere conosciuta in quanto
tale ma solo mediante le immagini mentali che l'uomo crea. Tali immagini si basano su
semplificazioni, appunto gli stereotipi, forme di organizzazione dei dati e che influenzano la
valutazione dei dati stessi. La costruzione di stereotipi permettono di stabilire la base che
caratterizza l'approccio dei media. I media selezionano e mettono ordine, il giornalismo
fornisce immagini al pubblico, questi hanno una loro esperienza soggettiva ma si avvalgono
anche delle rappresentazioni offerte dai media e in base a questi le persone possono
prendere decisioni e agire. Schutz inoltre ha analizzato le condizioni che dovrebbero essere
soddisfatte per fa si che si formi una porzione di realtà. Questa porzione ha a che fare con i
significati attribuiti dagli individui, perché è il significato delle nostre esperienze
costituiscono la realtà ( province di significato ).
 framing effect: a partire dagli anni settanta si è iniziato a pensare ai possibili effetti dei
media nel pubblico, più che altro di tipo cognitivo. Il mercato aveva l'esigenza di individuare
conseguenze nel comportamenti delle persone, ad esempio l'acquisto di un prodotto in
seguito ad una campagna promozionale. In seguito l'attenzione si è spostata sulla
propensione a comprare un prodotto piuttosto che un altro. Si creano dei modelli stimolo-
risposta, la risposta era quanto meno calcolabile, ed era concepita nei termini di
comportamento di un soggetto colpito ( concezione lineare ). in seguito si è passati da una
concezione lineare ad una concezione circolare, un flusso di rappresentazioni e di significati
rielaborati che concorrono alla costruzione della realtà. Soprattutto ciò che cambia è il tipo
di effetto: si tratta di effetti cognitivi. I media riescono ad avere effetti anche sul piano degli
atteggiamenti, quelle predisposizioni che gli individui hanno nei confronti di temi ed eventi.
Tuttavia questi tipi di atteggiamenti non sono facili da individuare. Ad esempio, sul piano
politico-elettorale, la presenza di un determinato frame non solo suggerisce ai cittadini di
confrontarsi con quel tema, ma produce anche delle modifiche nei loro atteggiamenti.
Iyengar, definisce i framing effect come cambiamenti dei giudizi, effetti quasi persuasivi nel
pubblico delle news. Le variazioni dei modelli tematici Vs episodici, giocano un ruolo chiave:
attraverso la selezione di determinate issue, i media trasferiscono la propria gerarchia
tematica, inoltre i termini valutativi con cui i media segnano determinate issue più rilevanti
di altre influenzano il loro pubblico. Il processo ovviamente non è lineare, ad esempio negli
atteggiamenti di pregiudizio nei confronti degli stranieri, i media possono utilizzare degli
stereotipi, ma non è detto che questi pregiudizi possano trasformarsi in discriminazioni. Vi
sono anche altri aspetti da considerare, ad esempio che le opinioni possano essere volatili e
che non possiamo pensare che le persone abbiano opinioni su tutto se non stimolate. Il
ruolo dei media è quello di offrire dei pacchetti di significati, organizzati in forma valutativa
implicita più che esplicita.

 l'agenda setting e le sue evoluzioni: l'agenda setting si riferisce non tanto ai media che ci
dicono ciò che pensare, ma su che cosa pensare. Cohen afferma che la stampa nella
maggior parte dei casi non è capace di suggerire alle persone cosa pensare, ma suggerisce i
propri lettori intorno a cosa devono pensare. La funzione dell'agenda setting si basa sul
trasferimento dei media al pubblico in termini di salienza e gerarchia dei temi.
L'attribuzione di rilevanza ad uno specifico tema è uno dei principali tipi di potere del
sistema dei media. Ma l'agenda setting si focalizza anche sulla gerarchia, l'analisi
sull'agenda setting non si è limitata solfatato a registrare le liste di temi, ma anche l'ordine
che le issue rivestono in termini di rilevanza, ma anche in termini quantitativi, di
posizionamento. Inoltre ci sono dei processi detti di “intermedia agenda setting” ovvero
come alcuni media più autorevoli o più forti possano esercitare un influenza su altri media.
 Priming, è un processo considerato come la capacità dei media di innescare giudizi nel
pubblico a partire dai temi. Il priming consiste quindi nella definizione non solo dell'ordine
dei temi, ma anche nel sollecitare valutazioni. I media eserciterebbero una funzione di
insegnamento ai pubblici, fornendo loro elementi per valutare i soggetti. I media hanno la
capacità di suggerire questi criteri tramite la selezione dei temi. I giudizi espressi dai fruitori
possono essere alterati manipolando le modalità con cui venivano presentati determinati
problemi. Sebbene l'effetto priming e framing sono simili, l'effetto framing è dovuto a
modificazioni nelle modalità in cui sono organizzate le informazioni.
 Alcuni nodi problematici: dal punto di vista empirico, l'agenda setting veniva verificata
utilizzando approcci di tipo aggregato o disaggregato, in pratica l'aggenda setting finire per
restituire effetti molto rilevanti in termini di media poter o effetti molto limitati e influenzati
da altri fattori, come quelli interpersonali. I nodi problematici non riguardano solo questi
approcci, ma anche quale sia la migliore unità di analisi per studiare l'agenda setting
oppure il tema della classificazione delle issue e le sub-issue. Un altra questione è quella
della linearità del processo e la direzione dell'effetto di agenda. I pubblici strutturano la
propria agenda seguendo quella dei media, ma è anche vero che i media danno rilevanza a
quei temi che percepiscono come rilevanti nel loro pubblico. Inoltre ci sono i problemi
metodologici, alcuni sociologi si sono focalizzati soprattutto su come possono essere
accorpati i diversi temi e le diverse news. Altri invece riconoscono il rapporto tra temi e
sotto temi, organizzati in base alla complessità delle informazioni. Lo studio dell'agenda
diventa anche studio sull'intensità e sulla profondità dell'effetto di agenda, attraversi la
scomposizione delle issue: issue, subissue, conoscenza delle diverse posizioni. Un altro
elemento significativo riguarda il processo di definizione dell'agenda in termini cumulativi,
sia in riferimento a diverse parti del sistema mediale, sia in riferimento alla durata
dell'azione d'agenda. L'agenda setting si è tramutata in un processo di breve periodo.
 Salienza dei temi: McCombs e Shaw sono stati i primi a cercare di connettere tra loro le
teorie dell'agenda setting e il framing. La prima riguarda il processo per cui vengono
riportate determinate news, mentre il frame consiste in un assegnazione di salienza agli
attributi di tali news, attraverso l'enfasi. Il frame quindi è un aspetto connotativo degli
oggetti trattato dalle news. In questo senso il frame si considera come un approfondimento.
Il frame è un modello complesso e un criterio per l'interpretazione casuale, che può essere
sostituito solo offrendo un altro modello complesso. McCombs ha cosi fornito una sua
definizione di frame, in connessione con il processo di agenda setting, definendolo come un
attributo o prospettiva che descrive e caratterizza un oggetto. Tuttavia non tutti gli attributi
sono frame. L'adozione di una prospettiva culturale e costruzionista consente di distinguere
e separare il framing dall'agenda setting e dal priming. Il frame non è un estensione
dell'agenda setting, inoltre l'agenda setting e il priming insistono su una dimensione
causale del processo. Da un ottica costruzionista: i contenuti mediali costituiscono sia una
variabile dipendente che una variabile indipendente nel processo di costruzione sociale
della realtà. I contenuti mediali sono il risultato di routine giornalistiche e sono attivamente
elaborati dai pubblici. Il framing combina in sé elementi che possono generare sia
interpretazioni in termini di effetti dei media, sia aspetti che ne limitano. I frame si
riferiscono ai diversi modi in cui i media possono informare circa un problema e ciò che può
avere un effetto persuasivo, ma il processo di framing prende in considerazione anche il
ruolo dei diversi livelli di produzione giornalistica. Il frame si applica in senso macro sociale
perché a differenza del priming e dell'agenda setting può trattare un problema con
numerose prospettive di osservazione e diverse cornici interpretative.
 Agenda setting, priming e framing come processi: si tratta di processi diversi che
avvengono contemporaneamente. Nel contenuto mediale la direzione in cui tali processi
operano è la stessa oppure convergente. Stratificazione di un insieme di processi: 1) la
selezione di un tema; 2) la presentazione delle diverse opinioni; 3) l'enfasi. Sono tutti e tre
processi che concorrono a costruire una letture di determinati fenomeni. Il problema sorge
quando questi processi non sono chiari.
 Modelli di framing: il frame è una chiave di lettura e inquadramento del tema. Il frame
infatti è una cornice che delimita ma impone ance un organizzazione dei concetti al suo
interno, in questi criteri di organizzazione sono rilevanti i valori di riferimento. Quella che
entra in gioco, quindi, è un a dimensione valoriale, morale e anche ideologica. I frame così
attivano conoscenza e stimolano valori culturali e morali. La questione è direttamente
collegata alla concezione di cultura. Il framing consiste nell'emersione di insiemi di
significati, attraverso richiami culturali. Il frame si presenta come concetto
multidimensionale, un insieme di contenuti verbali, visuali e simboli che organizzati
all'interno di un testo, costituiscono un momento rilevante nella costruzione dei significati.
La dimensione dinamica del frame viene descritta da Goffman come laminazione. I frame si
modificano attraverso la sovrapposizione di lamine, di strati che formano la realtà come
risultato di progressive stratificazioni. Laminare significa sovrapporre strati di esperienza,
una sovrapposizioni di diverse azioni di keying.
 Il concetto di framing è legato all'agenda setting, ma ne espande il campo di interesse,
comprendendo la dimensione del come le varie issue sono presentate dall'informazione. In
pratica, nell'evidenziare gli effetti del pubblico che la selezione di determinati temi può
avere anche delle subissue: in pratica, il giornalista non sceglie solo il cosa ma anche il
come, il modo in cui i media organizzano e presentano gli eventi. Gamson: issue frame,
l'idea organizzativa centrale o la trama che conferisce significato a una striscia di eventi. Il
processo di tematizzazione, non è solo il passaggio dall'evento al tema, ma a un principio
organizzativo. I sotto temi servono a conferire continuità a una sequenza frammentata di
notizie. Il lancio di un servizio che espone un fatto di cronaca con una locuzione quale
“ennesimo episodio di”, vuol dire inserire la notizia dentro una prospettiva, un modello
rappresentativo in cui le singole notizie sono legate. Le notizie di fatti devianti e i relativi
soggetti definiti come pericolosi suggeriscono una specifica chiave di lettura degli eventi. Il
framing si presenta come un costrutto che agisce sia a livello macro che a livello miro. Per i
giornalisti, il frame è uno strumento necessario per ridurre la complessità di un problema.
 Il frame ha una significatività sociologica poiché dipende dall'interazione dei diversi attori
che concorrono al processo comunicativo, dunque non solo i produttori di informazione ma
anche con i fruitori, soprattutto considerando le reciproche interazioni come soggetti e le
reciproche aspettative.
 Frame e pratiche organizzative: la produzione di comunicazione e di significati culturali
avviene nella maggior parte dei casi a opera di organizzazioni. Il lavoro del singolo
giornalista è legato all'organizzazione di cui è parte, ad esempio, la sua redazione e rispetto
alla quale deve confrontarsi in termini di routine, tempi e consuetudini. Gli studi hanno
dimostrato il peso di queste dinamiche e i loro effetti sopratutto a partire dal tema della
selezione di notizie. L'organizzazione giornalistica si presenta come attore tra altri attori. Il
framing è un aspetto qualitativo della comunicazione che conduce le persone a privilegiare
dei significati rispetto ad altri. Il processo di framing consiste in tre elementi: linguaggio,
pensiero e previsione. Il linguaggio aiuta a ricordare e articolare il pensiero al fine di
indirizzare il modo con cui si vedono le situazione. I diversi frame entrano in competizione
per il significato, tale competizione può dirsi vinta quando uno specifico frame è assunto
quasi spontaneamente da un attore o organizzazione.
 Interazioni tra attori ( giornalismo politico ): interazioni tra gli attori; un issue può arrivare
dalla politica al lavoro dell'operatore già inquadrata all'interno di una cornice interpretativa
funzionale agli obiettivi politici che si intendono perseguire.
 Attori, responsabilità, limiti: il ruolo dei diversi attori è determinante in quanto il framing è
una definizione della realtà. Tutti sono responsabili e le diverse responsabilità rispecchiano
la distribuzione delle risorse di potere che in qualche modo coincidono con le risorse
dell'interazione; ad esempio, le abilità sociali, il prestigio o le reti relazionali e il capitale
sociale. Le determinanti di potere sono interne al frame. Sono le strutture istituzionali che
spesso sono in grado di definire la distribuzione delle risorse e agiscono sull'ordine del
discorso, disponendo dell'autorità per far valere le regole di framing. Il frame come insieme
di limiti ha due importanti sottodimensioni tra loro legate. Da un lato, la procedura di
esclusione, l'esercizio di un potere per definire i limiti di un discorso accettabile, disegnato
nei suoi confini da chi detiene il potere. Dall'altro, l'omissione di alcuni aspetti nel
formulare la notizia, i frame richiamano l'attenzione su alcuni aspetti della realtà mentre
oscurano altri elementi. I media partecipano alla produzione, costruzione di ideologie: la
costruzione delle news è un processo conservativo, sostenuto e limitato da fattori limitativi
quali le routine produttive e le pratiche e valori della professione giornalistica.
 Frame come processo: l'idea che il frame sia utile ad analizzare la produzione, circolazione
e condivisione di informazione, è per via del suo carattere dinamico. Il processo
comunicativo è un insieme di azioni, momenti, situazioni che non sono statici. De Vreese ha
proposto un modello integrato del processo di framing, considerando lo stadio di
costruzione del frame, lo stadio di definizione e le conseguenze a livello individuale e
sociale del framing. E' quindi possibile distinguere una fase di frame building, una fase di
frame setting ( luoghi di produzione ), il contenuto delle news e gli effetti. Per ognuno di
questi momenti e ambiti, vengono considerati diversi elementi. L'obiettivo di questa scelta
è quello di fornire un modello che analizzi il frame in un ottica più ampia e che produca un
collegamento tra la produzione e gli effetti. Il frame può configurarsi come variabile
dipendente che indipendente, variabile dipendente nel caso in cui venga considerato il
prodotto di un determinato assetto produttivo, di scelte e pratiche; ma indipendente se
considerato come antecedente di determinate interpretazioni della realtà da parte del
pubblico.
 Categorie frame: ci sono diverse forme di categorizzazione dei frame, si sommano e si
intersecano tra loro. Ci sono tre assi di distinzione: frame generali o specifici, approcci
deduttivi o induttivi, metodi standard o non standard.
Alcuni frame sono relativi a specifici problemi e risultano pertinenti solo a quei temi o argomenti,
mentre altri sono in grado di essere usati in relazione a diversi argomenti, contesti. I frame generali
sono più frequenti e si possono individuare diverse tipologie al suo interno, ad esempio un set di
frame riguardante le campagne elettorali. Il più diffuso è lo schema vincere/perdere la
competizione politica. Si tratta di un game schema. Il gioco si riferisce al posizionamento dei
candidati nella competizione, intesa come corsa. E' possibile allargare il discorso a tutti quei frame
che attingono all'immaginario sportivo e della competizione. Sempre nell'ambito della politica si fa
riferimento a frame che si riferiscono alla strategia, la comunicazione politica non solo come
competizione ma anche come guerra di posizioni. Un secondo insieme di frame generali si lega alle
prassi giornalistiche. Gli eventi possono essere divisi come frame episodici o frame tematico,
ovviamente sono i media ad organizzarli in questo modo. Altri studiosi hanno costruito una lista a
partire dai frame utilizzati dal pubblico, possibili frame che emergono da come le persone
interpretano un fatto. Sono modelli di lettura della realtà: - human impact, frame che si focalizzano
sulla descrizione di gruppi o individui interessati ad un tema; - powerlessness, frame che riguarda
la forza che sovrastano le capacità di individui o gruppi; - economici; - valori morali; - conflitto, in
cui il frame articola il racconto in termini di uno scontro o competizione tra due posizioni. I frame
specifici invece possono essere quelli sull'ambientalismo, costi eccessivi, progresso e hanno una
maggior profondità, accuratezza e capacità esplicativa.
 Inoltre si possono definire due approcci, quello deduttivo o induttivo. Nell'approccio
deduttivo si analizzano i contenuti mediale con lo scopo di verificare l'esistenza o meno di
frame definiti a priori. Questa dimensione può essere intersecata con la distinzione di
frame generali o specifici. L'approccio deduttivo con frame generali può analizzare testi
comunicativi a partire da distinzioni tra frame tematici ed episodici, oppure frame del gioco.
L'approccio deduttivo con frame specifici consiste nel individuare i frame già usati su un
argomento di uno specifico ambito tematico. L'approccio deduttivo è utile per verificare
ipotesi date e comparare oggetti di ricerca simili oppure nella sua evoluzione nel tempo.
L'approccio induttivo si basa, invece, su una fase di osservazione sull'oggetto di indagine,
sull'individuazione di regolarità, di omogeneità, al fine di provvedere a qualche forma di
generalizzazione.
 La ricerca standard ha a disposizione l'esperimento e l'associazione. La sperimentazione
individua nessi e rapporti di causa. L'associazione individua i rapporti fra variabili. La ricerca
standard è impersonale: utilizza una matrice dei dati, una sequenza ordinata di
informazioni, in riga che interseca un fascio di vettori in colonna, le variabili. E' possibile
rilevare un associazione fra variabili e la loro intensità, se hanno un nesso causale. Gli
approcci standard hanno dei limiti relativi alla generalizzazione. L'opposto della ricerca
standard c'è quella non standard, che raggruppa approcci per lo più qualitativi. E' meno
formalizzato. Il sapere personale è considerato una risorsa per l'interpretazione. Tra le
caratteristiche di questo approccio c'è anche la tendenza a ridurre al minimo la distanza tra
ricercatore, oggetto e contesto. La ricerca non standard tende a esplorare e far emergere i
risultati dell'osservazione. Problema della carenza di procedure codificate e replicabili.

 Nell'analisi dei frame nell'organizzazione dell'esperienza, Goffman introduce il concetto di


strip, che sono dei segmenti del flusso delle attività. Il termine strip viene usato per riferirsi
a qualsiasi insieme di avvenimenti a cui si vuole rivolgere l'attenzione come punto di
partenza per l'analisi. Il frame è rintracciabile nei vari elementi del messaggio informativo.
Se il frame fornisce una cornice interpretativa, questa non può riferirsi all'interno contenuto
e non solo ad alcune sue parti. Tuttavia alcuni studiosi ritengono che il frame non può
considerare tutti gli aspetti testuali e visuali del contenuto analizzato. Per questo
individuano quattro criteri: in primo luogo, deve avere caratteristiche linguistiche e
concettuali identificabili; secondo, deve essere osservabile nella pratica giornalistica; terzo,
deve essere distinguibile da altri frame; infine, deve poter essere rilevato da altri. Entman
parla della presenza o assenza di determinate parole chiave, immagini stereotipe, fonti di
informazione che rinforzano fatti e giudizi. Gamson e Modigliani individuano in metafore,
esempi, frasi ad effetto, raffigurazione e immagini visive, dispositivi che offrono le issue già
impacchettate. Metafore, frasi ad effetto e via dicendo possono stimolare definite immagini
mentali: guerra alla droga, la battaglia contro la malattia. Si tratta di frasi che stimolano
immagini mentali e richiamano a significati condivisi. Questi collegamenti avvengono per lo
più in maniera implicita e ciò dimostra non solo l'interiorizzazione di queste
rappresentazioni, ma anche la loro forza.
 Il problema è riconoscere e identificare specifici elementi del contenuto informativo
considerandoli come meccanismi che fanno frame e distinguendoli da altri elementi di
testo. Secondo alcune interpretazioni, gli elementi da non considerare sono quelle partii del
testo giornalistico in cui si esplicita il fatto in sé. Il framing è nei paragrafi introduttivi e
conclusivi. Il frame come dimensione connotativa e degli attributi dei contenuti informativi.
L'azione di framing sembra esercitarsi anche nella semplice esposizione dell'evento,
laddove è sufficiente considerare la presenza di selezione e gerarchizzazione di alcuni
aspetti. E' necessario prestare attenzione ricordando che gli elementi testuali delle notizie
sono solo una parte del contenuto significativo, oppure prestando attenzione alle
connessioni con le altre notizie, alla collocazione e disposizione della singola notizia in un
contesto. Per non parlare delle possibili enfasi di tipo lessicale o terminologico.

 Frame come dispositivo culturale: l'azione di framing può essere rintracciata praticamente
in quasi tutti gli attori coinvolti, in tutti gli stop e dimensioni del processo comunicativo, in
pratica non si capisce dove il framing inizi e dove finisca. Per provare ad arginare questa
indeterminatezza è utile analizzare alcuni aspetti relativi al rapporto tra individui ai frame e
i frame alla cultura. Si tratta quindi di capire come funzionano i frame in quanto parti della
cultura. Definizione weberiana: gli elementi culturali acquistano rilevanza solo nella misura
in ci sono significativi ai fini della ricostruzione del senso ( agire dotato di senso ). Per
Parsons, l'ambito simbolico non è estraneo al sistema culturale. Nella sua accezione
culturale bisogna rapportarsi al framing come insieme di operazioni relative all'emersione e
costruzione di significati, più o meno condividi e legati a visioni della realtà. Col termine
emersione si presuppone che i significati siano agganciati a un deposito di elementi
culturali preesistenti, comuni per tutti; la cultura quindi come un archivio di simboli, norme,
valori. Dall'altro lato, il riferimento a costruzione di significati richiama una concezione
strettamente dinamica della cultura.
 Goffman suggerisce di considerare i i frame il più indipendenti possibile rispetto ai singoli
individui, sottolineando invece le loro connessioni con la cultura. In questo senso la cultura
come dimensione autonoma e sperata dall'individuo, preesistente ad esso. Il frame è quindi
uno dei nessi tra l'esperienza dell'individuo e le concezioni simboliche della sua cultura di
riferimento. La dimensione culturale si situa all'esterno dell'individuo che può attingere a
tale repertorio. Le persone comuni fanno quindi uso di questi elementi culturali, così come
gli operatori dei media per costruire e arricchire i contenuti mediali e presentarli al proprio
pubblico. Considerare i frame come parte degli stock acculturar, evidenzia che esistono
molti più frame di quanti comunemente se ne usano. Questi diversi frame possono condurli
a differenti interpretazioni dei fatti e delle issue. La varietà di frame consente inoltre di
individuare il frame di volta in volta attivato e analizzarlo. I frame sono caratterizzati da alti
livelli di stabilità, cambiano molto gradualmente nel tempo. Se si vuole assumere un
approccio culturale all'analisi del frame è necessario riconoscerne gli elementi di lunga
durata, i quali consentono ai singoli frame di manifestarsi agli individui come richiami. Nella
competizione per l'interpretazione la sostituzione di un frame con un altro non significa
necessariamente la sua sparizione una volta per tutte. I frame sono generalmente piuttosto
stabili anche perché sono ancorati a parti condivise della cultura di riferimento dei soggetti
coinvolti. Devono però essere adattabili a diversi contesti. Questi aspetti sono legati anche
ala componente del linguaggio. La dimensione linguistica è significativa nella definizione dei
frame come cornici di senso nei confronti del reale, ad esempio l'uso selettivo del
linguaggio. Pregiudizi e costruzioni stereotipiche sono prodotti culturali che mediano
l'immagine del nostro rapporto con il reale: la nostra visione della realtà e la nostra
esperienza pratica si formano all'interno dei contesti trasmessi dalla nostra cultura. In
questo senso è utile il concetto di risonanza culturale che Gamson individua nel tentativo di
indagare le connessioni tra frame e cultura. Non tutti i simboli sono ugualmente potenti,
certi pacchetti hanno un naturale vantaggio poiché le loro idee entrano in risonanza con i
temi culturali. La risonanza aumenta l'appeal di quel messaggio facendolo apparire
familiare. E' in questa connettività e in questi rimandi che risiedono i principi ce danno
coerenza ai simboli e li legano alle idee e alla cultura.
La concezione di frame in Goffman considera i frame come parti di culture date, anche come
depositi di cultura popolare. Goffman affronta questo tema chiave, vale a dire il legame fra i frame
adottati nella rappresentazione e quelli nella cultura e a cui attingono gli individui per interpretare
la realtà.
 Su un altro versante, si situano concezioni della cultura che ne accentuano i caratteri di
dinamicità, di produzione e riproduzione continua, soprattutto attraverso le pratiche.
Nell'analisi dei processi di framing sarebbe utile l'adozione di una prospettiva che attinge
all'interazionismo simbolico e all'idea di costruzione sociale della realtà. Questa prospettiva
costruzionista si associa a una precisa scelta di campo nei termini della definizione del
concetto di cultura e dei rapporti che questa ha per gli individui nella loro quotidianità. La
relazione tra i diversi sistemi simbolici e valoriali consente di approfondire alcuni aspetti
delle diverse concezioni di cultura. L'analisi della dimensione culturale ha a che fare proprio
con il tema della differenza. L'accezione dinamica e costruzionista delle culture si fonda sul
mancato riconoscimenti di ogni forma di essenzionalismo. Autori diversi hanno posto il
problema del confronto e della rappresentazione dell'identità proprio come elemento di
creazione e produzione culturale. Grazie a questi contributi è stata infatti possibile una
prospettiva anti-essenzialista che consente di guardare all'identità e alla differenza non
come dati che precedono l'azione sociale ma come fatti, cioè processi sociali. Identità,
differenza, la stessa cultura sono così inquadrabili non tanto come dati ma come prodotti
delle pratiche relazionali quotidiane. Questo passaggio sposta la concezione di cultura a
quella di collage, in cui vari elementi possono essere intersecati, sovrapposti uno nell'altro.
 L'affiliazione culturale del frame è segnalata dalla sua dimensione relazionale, del fatto
che è strettamente legato all'interazione sociale. I frame sono parte della cultura ma non la
esauriscono: è possibile isolarli, distinguerli dall'insieme culturale poiché dotati di una loro
specificità e autonomia. Questa stessa relazione si riproduce nel rapporto tra messaggio
comunicativo e frame, i frame si possono ricavare dai testi ma non sono i testi. Così
l'attribuzione di significati ai contenuti mediali e la connessione di questi significati a questo
o l'altro frame sono parte integrante del processo di decodifica dei testi. Dal punto di vista
del fruitore: nel suo processo di attribuzione di significato al testo egli connette i dispositivi
di frame presenti in una ne con determinati elementi culturali.
 La pratica di framing esercitata su una determinata issue implica un sistema complesso di
interazioni tra soggetti diversi, media, attori politici, gruppi di interesse, pubblici.
Determinante è il legame tra uno specifico frame e l'orientamento che esso supporta in
termini di adozione di policies: i frame implicano generalmente la scelta di una direzione in
termini di politica oppure risposte implicite a domande. Nella sua dimensione decisionale o
politica, il frame come dispositivo si configura come strategia applicata a un problema per
risolverlo. Specifici aggregati di metafore corrispondo a specifiche rappresentazioni mediali
che li utilizzano e li riproducono, risultano determinanti nella costruzione culturale dei
problemi sociali. In particolare queste rappresentazioni definiscono i limiti del discorso e le
coordinate simboliche all'interno delle quali possono muoversi l'azione e lo fanno
attraverso aspetti del linguaggio. Gran parte di questo potere gli deriva dal suo essere
immediato. L'analisi di Iyengar parte da uno dei principi del legame fra framing e decisione
politica, vale a dire l'attribuzione di responsabilità e quindi la ricerca di soluzioni. Egli
mostra che il modo in cui le news televisive tematizzano le varie issues influenza l'opinione
pubblica. L'analisi di Iyengar è condotta scomponendo la complessità dell'issue politiche nei
concetti della attribuzione di responsabilità e della individuazione di soluzioni. Gli
esperimenti evidenziano che le persone tendono ad affrontare le issues politiche in senso
specifico piuttosto che in schemi trasversali. Ciò non significa che le persone non abbiano
una visione globale del mondo, ma il punto è che è difficile dimostrare una connessione
diretta tra queste concezioni astratte. Questa tendenza alla specificità è collegata al
modello rappresentativo dei media che incornicia i fatti in termini episodici in riferimento a
determinate aree tematiche. In questi casi, le persone tendono a sviluppare attribuzioni di
responsabilità di tipo individuale. D'altro canto, la prevalenza di frame tematici è molto
significativa rispetto ad altri argomenti. Il modo in cui il pubblico della televisione processa
le informazioni in termini di responsabilità è legato alla variazione di frame e al tipo di issue
trattata. I frame implicano una dimensione politico-simbolica e possono essere riconosciuti
e identificati come parte della cultura di riferimento degli individui. Tuttavia proprio perché
strettamente legati alla dimensione culturale, il loro uso appare così normale e naturale che
i processi di costruzione delle rappresentazioni sociali restano per lo più invisibili. Quanto
più esse sono utilizzate in modo spontaneo, esse funzionano.

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